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Lascioli, Angelo, and Ivan Traina. "Didattica speciale e sviluppo delle competenze lavorative e di vita indipendente." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 144–60. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14535.

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Abstract:
Nell'articolo si evidenzia l'importanza di promuovere a partire dalla scuolaazioni didattiche mirate, competenze lavorative e di vita indipendente per gli studenti e le studentesse con disabilità.  Il tema assume particolare valore nell'ambito della scuola secondaria di II grado, dove è d'obbligo per gli insegnanti la progettazione di esperienze in alternanza scuola-lavoro (PCTO), a cui va dedicata una specifica sezione del PEI. Si tratta di una vera e propria sfida educativa, che consiste nel trovare connessioni concrete e dotate di senso tra azioni didattiche e Progetto di Vita. Il riferimento all'ICF, come previsto dal nuovo PEI (D. Lgs. 66/2017), rappresenta per gli insegnanti un'opportunità nella progettazione dei PCTO rivolti agli studenti e alle studentesse con disabilità. In particolare, per la scelta degli obiettivi educativi e per il monitoraggio dell'esperienza formativa. L'articolo riporta un'esperienza condotta dall'Università di Verona, che ha sviluppato una piattaforma online che supporta la progettazione del PEI su base ICF e offre una serie di strumenti per l'analisi delle competenze e del potenziale lavorativo degli studenti e delle studentesse con disabilità. Si fa inoltre riferimento al progetto dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Vicenza, che nell'a.s. 2021/2022 ha dato vita al "Tavolo di Lavoro Interistituzionale per l'Orientamento e lo sviluppo di Percorsi per lo Sviluppo delle Competenze Traversali e l'Orientamento (PCTO)", finalizzato allo sviluppo di un protocollo condiviso tra scuole e servizi a supporto dell'integrazione lavorativa e della promozione delle competenze lavorative degli studenti e delle studentesse con disabilità nella scuola.
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Dozio, Edo. "Evoluzione della politica scolastica sull’insuccesso e il disadattamento: il caso del Canton Ticino." Swiss Journal of Educational Research 23, no. 2 (September 1, 2001): 243–64. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.23.2.4605.

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Abstract:
L’articolo descrive l’evoluzione della politica scolastica sull’insuccesso e il disadattamento scolastico nel Canton Ticino durante gli ultimi 50 anni. In questo lasso di tempo vi è stata una importante evoluzione demografica e una profonda trasformazione economica. Il sistema scolastico adottato è stato di tipo integrativo e ciò ha profondamente influenzato soprattutto l’organizzazione della scuola secondaria inferiore. Dapprima la democratizzazione degli studi ha modificato il rapporto della società ticinese con la scuola; in seguito la revisione dell’insegnamento speciale e la creazione del Servizio di sostegno pedagogico hanno introdotto una nuova visione delle differenze nell’apprendimento e dell’insuccesso scolastico. Negli ultimi 30 anni, i Servizi creati si sono assestati e le concezioni e le pratiche attorno al disadattamento hanno subito ulteriori evoluzioni, ma all’orizzonte già si stanno profilando nuove esigenze di cambiamento.
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Barbara Letteri and Giuseppe Filippo Dettori. "Inclusione e leadership: il ruolo del dirigente scolastico nella promozione della valorizzazione delle differenze." IUL Research 3, no. 5 (June 17, 2022): 87–102. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.202.

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Abstract:
Il contributo presenta i risultati emersi da una ricerca che ha coinvolto 24 dirigenti scolastici, che hanno partecipato a dei focus group sul loro ruolo nel favorire l’inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali. I focus group hanno focalizzato l’attenzione sulla responsabilità del capo d’istituto nella promozione del benessere a scuola di tutti gli studenti, specie di coloro che presentano maggiori difficoltà. Dall’indagine emerge la grande importanza del dirigente nel promuovere l’inclusione. La ricerca evidenzia, inoltre, la necessità di una maggiore formazione di tutto il personale scolastico (compresi i dirigenti) sulla pedagogia e didattica speciale, per avere strumenti più incisivi da realizzare per un clima più attento alla valorizzazione delle differenze.
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Petti, Livia, and Filippo Bruni. "Grande aula universitaria on-line e feedback: un connubio possibile?" EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 221–34. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12386.

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Abstract:
Nel contesto italiano la formazione degli insegnanti di sostegno, ormai da anni, è attuata attraverso un apposito Corso di Specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità e, nelle sedi universitarie in cui è stato attivato, ha spesso coinvolto numeri consistenti di studenti. Il V Ciclo del percorso per la prima volta, per ovvie ragioni legate all'emergenza sanitaria, si è svolto per la maggior parte on-line. In questo contributo, attraverso l'analisi dell'insegnamento "Didattica speciale: approccio metacognitivo e cooperativo" (30 ore-4 CFU) che è stato tenuto presso l'Università degli Studi del Molise dalla stessa docente sia nel percorso dedicato alla scuola dell'infanzia e primaria, sia in quello per la scuola secondaria di primo e secondo grado si è cercato di vedere come modalità didattiche di active learning basate sul feedback - con il fine di indagare opinioni e porre domande in itinere durante la lezione universitaria, anche nella "grande aula" - abbiano permesso il coinvolgimento, la comprensione e l'apprendimento dei corsisti rendendo più efficace, al tempo stesso, l'azione didattica dell'insegnante.
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Testa, Maria Vittoria, Nadia Boido, Patrizia Montone, Simona Arrŕ, and Elena Bonardi. "Io sono unico e speciale: l'educazione alla sessualitŕ come prevenzione dell'abuso. Un'esperienza nel territorio di Alba e Bra." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (June 2010): 97–107. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-002008.

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Abstract:
Il progetto nasce come intervento di promozione della salute emotiva-sessuale dei bambini. Si propone di trasferire competenze preventive alle figure di riferimento dei bambini della scuola dell'infanzia e primaria attraverso l'attivazione di laboratori finalizzati a favorire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e a promuovere la sicurezza personale. Il metodo interattivo ha facilitato il dialogo tra i diversi attori coinvolti, la consapevolezza sul tema e l'attivazione di fattori protettivi nel contesto di vita del bambino. Il progetto si č realizzato in quattro anni e i risultati dell'indagine effettuata si riferiscono al secondo anno di attuazione. La prospettiva č che gli insegnanti giŕ formati diventino a loro volta conduttori di gruppi di altri insegnanti, favorendo l'inserimento del progetto nelle attivitŕ curricolari per promuovere una cultura piů attenta alle necessitŕ dei bambini.
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Favretto, Ilaria, Marco Meriggi, David Laven, Giulia Albanese, and John Foot. "Round Table. The ‘British School’ and Italian Historiography." Modern Italy 22, no. 4 (September 20, 2017): 471–83. http://dx.doi.org/10.1017/mit.2017.46.

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Abstract:
Italian summaryI contributi sopra intendono riflettere sulla cosiddetta ‘scuola britannica’ di storici e ricercatori specializzati nello studio dell’Italia moderna e contemporanea. Facendo seguito ad una tavola rotonda tenutasi durante il Convegno ASMI 2016, abbiamo chiesto a coloro che vi hanno partecipato di pubblicare i propri interventi nella forma di brevi saggi. In essi viene discussa l’influenza della storiografia britannica sullo studio della storia italiana dal diciannovesimo secolo fino al Fascismo e il ventesimo secolo. Gli autori dei saggi riflettono pure sul ruolo e l’uso della storia in Italia, la strumentalizzazione di dibattitti storiografici che ha a lungo contraddistinto la politica italiana, editoria e strategie di divulgazione del sapere storico. Tutto ciò con un occhio di riguardo alla vita e alla produzione scientifica di Christopher Duggan a cui è dedicato questo numero speciale della rivista.
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Cecalupo, Marta, and Daniela Di Donato. "Life Skills as a resource to start inclusion processes at school: a study on TFA participants." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 141–50. http://dx.doi.org/10.36253/form-13625.

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Abstract:
Twenty-first century teachers are faced with challenges and rapid societal changes that inevitably require skills that facilitate the development of resilience and coping factors. These factors become fundamental above all for specialized teachers, who today are indispensable figures for integrating and supporting not only the individual student with difficulties, but the entire class group. In this regard, the contribution presents some results of a research carried out on 139 enrolled in the Active Formative Training (AFT) course on Information and Communication Technologies (ICT) for special teaching, to identify the skills and limitations perceived during their professional career. From the results of the interviews, it emerges that the participants in the training, mostly teachers, consider some aspects related to teaching practices and the working context as indispensable to develop processes of inclusion at school, which in turn are associated with perceived emotional, social, and cognitive competencies. Le Life Skills come risorsa per avviare processi di inclusione a scuola: uno studio sui partecipanti al TFA. Gli insegnanti del XXI secolo si trovano di fronte a sfide e a rapidi cambiamenti sociali, che richiedono inevitabilmente delle competenze che facilitino lo sviluppo di fattori di resilienza e di coping. Tali fattori diventano fondamentali soprattutto per gli insegnanti specializzati, che ad oggi sono delle figure indispensabili per integrare e sostenere non soltanto il singolo alunno con difficoltà, ma l’intero gruppo classe. A tale proposito il contributo presenta alcuni risultati di una ricerca svolta su 139 iscritti al corso Tirocinio Formativo Attivo (TFA) sulle Tecnologie Informatiche e di Comunicazione (TIC) per la didattica speciale, per identificare le competenze e i limiti percepiti durante il proprio percorso professionale. Dai risultati delle interviste emerge come i partecipanti alla formazione, per lo più insegnanti, considerino alcuni aspetti legati alle pratiche didattiche e al contesto lavorativo come indispensabili per sviluppare processi di inclusione a scuola, che a loro volta sono associati alle competenze emotive, sociali e cognitive percepite.
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Čok, Lucija. "Lingue e culture nel dibattito sulle identità europee." Linguistica 50, no. 1 (December 29, 2010): 137–42. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.50.1.137-142.

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Abstract:
Nelle politiche linguistiche e culturali delle strategie comunitarie, il discorso sulle identità del singolo (identità nazionale, culturale, linguistica, regionale...) presenta un potenziale punto d'intesa. Nel complesso delle attività che le politiche comunitarie propongono, risulta che una speciale attenzione è riservata alla tutela di alcune di esse (per esempio quella nazionale e linguistica). Si attivano quindi, simultaneamente, mezzi e conoscenze per instaurare la condivisione di un'unica cittadinanza e di una comune economia per creare una crescita culturale in un'entità organica. L'Europa è caratterizzata da culture e tradizioni simili e da una storia che accomuna tutte le nazioni che ne fanno parte. Il passato delle nazioni è contrassegnato dalla ricchezza dei valori paneuropei: valori politici, sociali, culturali, umani. La memoria, soprattutto la memoria storica, è fatta di un materiale essenziale atto a costruire e composto di elementi specifici insostituibili. Vi si trovano valori da salvaguardare e da distribuire. Uno dei vantaggi del continente Europa è il fatto di avere un passato, anche se, a tratti, conflittuale a causa delle specificità delle singole nazioni. La componente regionale e quella locale costituiscono un prezioso scrigno culturale paneuropeo le cui ricchezze emergono nel dialogo interculturale. Ci sono luoghi e tempi per cercare la creatività artistica, la curiosità scientifica, la forza intellettuale del singolo e dei gruppi che potranno far emergere nuove idee, proposte, progetti e strategie per arrivare al bene comune. La scuola è uno dei luoghi intesi come laboratori culturali. Il processo d'innovazione in atto all'interno del sistema scolastico supporta senz'altro la scuola nell'adempimento della sua funzione di operatore educativo comunitario e, allo stesso tempo, di tutore dei beni culturali e delle identità regionali.
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Żelazny, Jan W. "Św. Jan Chryzostom w nauczaniu Jana Pawła II." Vox Patrum 50 (June 15, 2007): 229–39. http://dx.doi.org/10.31743/vp.6681.

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Abstract:
La letteratura patristica fu presente nell'interesse di Papa Wojtyła non soltanto come appoggio nell'insegnamento, ma sopratutto come modo alternativo per la dogmatica - scuola non speculativa ma storica. Questa dimensione e molto importante per Lui. Si deve dire, in verita, che Giovanni Paolo II nei suoi documenti raramente usava gli scritti di S. Giovanni Crisostomo. Ma queste citazioni sono molto significative. Grandę Antiocheno e da Lui preferito quale testimone di carita cristiana, solidarieta ed e anche uno dei primi Padri della Chiesa che ha valorizzato molto il matrimonio nei confronti della vita consacrata. II famoso vescovo di Costantinopoli era per Lui un catecheta speciale che con la vita ha testimoniato l’impegno sociale della Chiesa. Ma la figura di S. Giovanni Crisostomo e sempre nel quadro eon gli altri grandi padri della Chiesa, testimoni di tradizione greca e siriaca del IV secolo nella Chiesa. Insieme con loro era presente nei momenti in cui il Papa voleva far vedere la continuita dell'insegnamento della Chiesa su questi argomenti. II modo di appoggiarsi sugli scritti di Grande Antiocheno e simile alla presenza degli altri padri nell'insegnamento di Giovanni Paolo II.
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Lavinia Rizzo, Amalia, and Maristella Croppo. "La prova di accesso per le scuole secondarie ad indirizzo musicale (SMIM): una proposta inclusiva." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 211–21. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12951.

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Abstract:
Le difficoltà di inclusione tipiche della scuola secondaria di I grado sono note da tempo e, secondo le più recenti indagini, non accennano a diminuire. Al fine di favorire il successo formativo di tutti gli allievi è quindi indispensabile individuare modalità sostenibili per ridefinire l'impostazione del curricolo in senso inclusivo, con l'individuazione di linee di impiego più efficace delle risorse già a disposizione del sistema scolastico. Tra queste risorse, la presenza della musica come disciplina curricolare e il suo potenziamento con l'insegnamento dello strumento musicale nelle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale rappresentano una grande opportunità che non può essere trascurata. In questa prospettiva, il contributo presenta alcuni risultati di una ricerca che ha coinvolto le scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale del territorio nazionale al fine di individuare linee guida utili a migliorare il livello di inclusione dell'insegnamento dello strumento musicale. In particolare, si presentano i risultati relativi all'elaborazione di una prova di accesso a carattere inclusivo che consenta di far emergere l'attitudine musicale degli allievi con bisogni educativi speciali.
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Verga, Massimiliano. "La Buona Scuola e le Scuole Speciali. Oltre la retorica dell'inclusione." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (April 2018): 85–100. http://dx.doi.org/10.3280/sd2018-001004.

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Stefania Chipa, Giuseppina Cannella, and Giuseppina Rita Jose Mangione. "Modelli di leadership e alliances in “small European schools”. Un’analisi interpretativa su base internazionale." IUL Research 3, no. 5 (June 17, 2022): 63–86. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.353.

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Abstract:
A livello internazionale, il tema delle scuole piccole e rurali trova nell’educational research numerose prospettive di indagine. Nel 2020, Indire ha avviato una ricerca qualitativa di tipo ricognitivo finalizzata alla nascita di uno Special Interest Group presso European Schoolnet dedicato alle “small and rural schools”. La collaborazione tra ricercatori e pratici può rappresentare lo strumentoper dare vita a “research alliances” e affrontare problemi endemici del contesto. Sono state individuate 24 piccole scuole europee per approfondire le azioni virtuose sulle dimensioni di Leadership e management (visione di scuola, quality team, commissioni, dipartimenti) e di System Innovation (collaborazione con la famiglia, con gli enti locali e Terzo settore, e reti tra scuole del territorio).
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Friso, Valeria. "Quali trasformazioni per un'inclusione reale a scuola. Disabilità e migrazione ci interrogano." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 59–69. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12912.

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Abstract:
Il presente articolo propone riflessioni legate a traiettorie possibili che la scuola potrebbe percorrere nelle risposte a domande sempre più frequenti provenienti da alunni con disabilità figli di migranti. Rete, professionalità specializzate, valorizzazione della scuola da parte del contesto e del territorio sono alcune delle sollecitazioni che ci arrivano dalle ricerche più recenti in quest'ambito di indagine. Come renderli strumenti per una trasformazione generativa ed evitare che la scuola debba rispondere sempre con urgenza e senza percorsi condivisi?
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Filippo Dettori, G., and Barbara Letteri. "Percorso di alfabetizzazione emotiva in un intervento didattico inclusivo con l'utilizzo delle tecnologie." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 138–52. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12945.

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Abstract:
Il contributo descrive un'attività didattica, realizzata in una classe seconda di una scuola secondaria di primo grado, nella quale era inserita un'alunna con disabilità e con problemi di disregolazione emotiva. La proposta illustra un percorso di alfabetizzazione emotiva realizzato dal team docente e dall'educatore, con l'utilizzo delle tecnologie innovative finalizzate a promuovere un miglioramento della consapevolezza e della manifestazione emotiva da parte di tutti gli studenti.
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Mura, Antonello, and Daniele Bullegas. "Prospettive trasformative di educazione genitoriale: itinerari di sviluppo e traiettorie teorico-operative." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 9–23. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12914.

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Abstract:
La presenza di una condizione di disabilità può modificare profondamente l'assetto familiare in termini organizzativi, relazionali e affettivi, influendo significativamente sulle capacità e sulle risorse genitoriali. Per tale ragione, diviene importante predisporre e implementare interventi efficaci nel supportare i genitori di fronte a simili sfide, anche al fine di sostenere quei processi inclusivi con cui le famiglie, la scuola e l'intera società sono chiamate a confrontarsi in un percorso dinamico e continuo di intervento, di ricerca e di formazione. Attraverso una revisione della letteratura internazionale, il presente lavoro restituisce gli esiti di una ricerca qualitativa che evidenzia in che termini e con quali modalità, all'interno del paradigma dell'Adult Education, l'approccio trasformativo abbia trovato concreta applicazione nell'ambito dell'educazione genitoriale. L'indagine di revisione, condotta su dieci studi empirici, prende in considerazione le esperienze e le percezioni dei genitori che hanno partecipato a programmi di supporto parentale. L'analisi ha permesso di elaborare tre temi principali: (1) le trasformazioni genitoriali, (2) il dispositivo formativo e (3) i genitori in transizione. I risultati riportati lasciano emergere la possibilità di delineare, sotto il profilo teorico e operativo, un modello di intervento e di supporto che, coerentemente con la teoria dell'apprendimento trasformativo, può incidere sulle prospettive di significato e sulle pratiche educative e di cura genitoriali.
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Rossini, Valeria, and Francesco Pizzolorusso. "Qualità dell'inclusione e didattica cooperativa. Una R-A in una scuola secondaria di secondo grado pugliese." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 192–221. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9419.

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Abstract:
Il presente contributo descrive un percorso di ricerca-azione realizzato in una scuola secondaria di secondo grado pugliese. La ricerca intende avviare una riflessione circa la qualità dell'inclusione scolastica, con il fine di apportare un miglioramento della professionalità docente e delle pratiche educative e didattiche. Lo studio descrive il processo di progettazione, realizzazione e valutazione di strategie inclusive, dall'osservazione del funzionamento degli studenti con bisogni educativi speciali secondo il modello ICF, alla sperimentazione di metodologie cooperative in classe. I risultati raggiunti mostrano l'importanza di una progettualità attenta sia al piano delle relazioni e sia a quello degli apprendimenti, in grado di integrarsi in una visione sistemica della qualità della scuola. La ricerca conferma inoltre come la partecipazione attiva di docenti e studenti nella promozione di una migliore convivenza scolastica risulti essere uno strumento fondamentale per rendere la classe (e la scuola) uno spazio aperto e accogliente, all'interno del quale l'inclusione sia intesa non solo come coinvolgimento di tutti, ma anche come valorizzazione di ciascuno.
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Romano, Alessandra. "L'inclusione scolastica e lavorativa nella prospettiva della teoria trasformativa. Strumenti e pratiche per il disability management." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 37–58. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12916.

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Abstract:
Il contributo esplora le pratiche di disability management e le metodologie a supporto dell'inclusione lavorativa di persone in condizione di disabilità, a partire da una ricerca collaborativa triennale che ha visto la partecipazione di un team di ricercatori/rici universitari e un network interistituzionale composto da aziende, cooperative del settore educativo, centri per l'impiego, Ufficio Scolastico Regionale, scuole secondarie e associazioni di familiari di persone con sindromi dello spettro autistico. Nello specifico, si articolano il percorso metodologico e i risultati emergenti della ricerca, che ha intercettato pratiche formative e dispositivi organizzativi in grado di sostenere processi di inserimento (e reinserimento) lavorativo di persone adulte in condizione di disabilità, quali le metodologie del Disability Tool e della Consulenza Collaborativa Organizzativa. Nel paragrafo conclusivo si discutono le implicazioni dei risultati per l'inclusione scolastica e le azioni a sostegno dello sviluppo della professionalità docente
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RINCÓN, Jorge Enrique García. "De Estero en Estero : Construcciones Educativas de las Comunidades Negras del Pacífico Sur Colombiano en Medio del Conflicto Armado." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 244. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.248999.

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Abstract:
RESUMENEste artículo se ocupará de los procesos académicos, sociales, culturales y políticos que dieron origen a un movimiento intelectual y pedagógico del Pacifico Sur colombiano, con especial énfasis en los territorios afronariñenses. Vale aclarar que en materia de obras escritas se destacan los pensadores negros del departamento del Chocó quienes, incursionaron en el siglo XX en variados campos del conocimiento y desarrollaron una crítica fuerte al sistema de enseñanza nacional. En cambio, las experiencias educativas surgidas en la cotidianidad de los pueblos negros del suroccidente colombiano, se incubaron y consolidaron en los valles interandinos (norte del Cauca y sur del Valle), así como en Buenaventura y la Costa de Nariño. Estas subregiones, especialmente la costa del departamento de Nariño, asumieron la escuela como escenario para la eclosión del pensamiento ancestral afrocolombiano y las tradiciones culturales de sus pueblos en un intento por concretar en la práctica una ecuación política que involucra la Territorialidad como práctica de la educación.Costa de Nariño. Etnoeducación. Sistema de educación propia. comunidades afronariñenses. Territorialidad. Conflicto armado. ABSTRACTThis article will deal with the academic, social, cultural and political processes that gave rise to an intellectual and pedagogical movement in the Colombian South Pacific, with special emphasis on the Afro-Afro territories. It is worth clarifying that in terms of written works, the black thinkers of the department of Chocó stand out, who ventured into various fields of knowledge in the 20th century and developed a strong criticism of the national education system. On the other hand, the educational experiences that emerged in the daily life of the black peoples of southwestern Colombia were incubated and consolidated in the inter-Andean valleys (north of Cauca and south of the Valley), as well as in Buenaventura and the Costa de Nariño. These subregions, especially the coast of the department of Nariño, assumed the school as the setting for the emergence of Afro-Colombian ancestral thought and the cultural traditions of their peoples in an attempt to put into practice a political equation that involves Territoriality as a practice of education.Costa de Nariño. ethno-education. self-education system. afronariñenses communities. Territoriality. Armed conflict. RESUMOEste artigo discutirá aspectos acadêmicos, sociais, culturais e políticos que deram origem a um movimento intelectual e pedagógico no Pacífico Sul colombiano, com especial ênfase para os territórios de afronariñenses. Vale ressaltar que, em termos de obras escritas se destacam os pensadores negros do departamento de Chocó, que influenciaram no século XX, em diferentes áreas do conhecimento e desenvolveram uma forte crítica do sistema de educação nacional. Por outro lado, as experiências educativas que surgiram da cotidianidade dos povos negros do sudoeste colombiano, incubaram e se consolidaram nos vales interandinos (norte de Cauca e sul do Valle), bem como em Buenaventura e a costa de Nariño. Estas sub-regiões, especialmente a costa do departamento de Nariño, assumiram a escola como cenário para o surgimento do pensamento ancestral afro-colombiano e das tradições culturais de seus povos na tentativa de concretizar na prática, uma educação política que envolve a Territorialidade como prática de educação.Costa de Nariño. Etno-educação. Educação Própria. Comunidades afronarinenses. Territorialidade. Conflito armado.SOMMARIOQuesto articolo tratterà dei processi accademici, sociali, culturali e politici che hanno dato origine a un movimento intellettuale e pedagogico nel Sud Pacifico colombiano, con un'enfasi speciale sui territori afro-afro. Vale la pena chiarire che in termini di opere scritte, spiccano i pensatori neri del dipartimento di Chocó, che si sono avventurati in vari campi del sapere nel XX secolo e hanno sviluppato una forte critica al sistema educativo nazionale. D'altra parte, le esperienze educative emerse nella vita quotidiana dei popoli neri della Colombia sud-occidentale sono state incubate e consolidate nelle valli interandine (a nord di Cauca ea sud della valle), così come a Buenaventura e la Costa de Nariño. Queste sottoregioni, in particolare la costa del dipartimento di Nariño, hanno assunto la scuola come scenario per l'emergere del pensiero ancestrale afro-colombiano e delle tradizioni culturali dei loro popoli nel tentativo di mettere in pratica un'equazione politica che coinvolge la territorialità come pratica educativa.Costa di Nariño. Etnoeducazione. Sistema educativo proprio. Comunità africane. Territorialità. Conflitto armato.
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Martinico, Giuseppe, Richard Albert, Antonia Baraggia, and Cristina Fasone. "An Opportunity for Reflection – A Special Issue on “The Constitution of Canada: History, Evolution, Influence and Reform”." Perspectives on Federalism 9, no. 3 (December 1, 2017): Ed—I—Ed—VII. http://dx.doi.org/10.1515/pof-2017-0027.

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Abstract:
Abstract Canada is and will for the foreseeable future be a peaceful and prosperous liberal democracy whose Constitution Act, 1867, now 150 years old as of 2017, has become a model for the modern world. The Constitution of Canada has exerted considerable influence on other countries, particularly since the coming into force of its Constitution Act, 1982, which included the celebrated Canadian Charter of Rights and Freedoms. Just as Canada drew from foreign and international experiences in drafting its Charter, the world has learned a great deal from Canada, not only as to rights protections but also as to the separation of powers, the judicial function, and the structure of government. In light of these impressive achievements, an international symposium on the Canadian Constitution was held in Pisa at the Scuola Sant’Anna under the auspices of the Sant’Anna Legal Studies project and with the support of the DIRPOLIS (Law, Politics and Development) Institute at the Scuola Sant’Anna, the Canadian Embassy in Italy, and the International Association of Constitutional Law. This special issue collects some of the papers presented on that occasion.
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Pallonetto, Lucia, Rosanna Perrone, and Carmen Palumbo. "Valutazione degli atteggiamenti disfunzionali: verso una pedagogia del corpo in chiave inclusiva." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 195–210. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12949.

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Abstract:
Il 2020 si è presentato come l'anno dei cambiamenti e dell'adattamento dell'uomo ad una "vita sospesa", un anno scandito da paure, sacrifici, distanze e nuove abitudini. Da questi cambiamenti, nasce il bisogno di nuove sfide, sia dal punto di vista sociale che pedagogico. La pandemia da COVID-19 ha costretto scuole e università, in tempi brevi e con numerose difficoltà, a escogitare nuove strategie per fronteggiare le nuove esigenze. Il processo di insegnamento-apprendimento è un processo che necessita di tempi e modalità variabili a seconda delle esigenze del discente, e questo periodo ha visto di sicuro il potenziale del digitale come mezzo supportivo e di mediatore di conoscenze. In particolare, l'ambito universitario ha visto nella maggior parte delle università, la quasi totalità delle attività didattiche in modalità on-line. In questa ricerca si considerano gli effetti prodotti dalle condizioni pandemiche, di concilio con i consueti e disparati stimoli derivanti dalla vita accademica, dallo studio, dall'interazione che non è più diretta, ma mediata fra studenti e docenti. A questo proposito, è stata condotta una valutazione su un gruppo di 405 studenti universitari utilizzando il test Idea Inventory (Kessinove, 1977) per valutare il sorgere di determinati comportamenti in relazione agli altri o a delle problematiche in un tempo che ha visto diverse privazioni su tutti i livelli, specie in quello sociale. Da ciò è scaturita la necessità di considerare e tendere verso una pedagogia del corpo (Gamelli, 2011): un approccio didattico e formativo che ha l'obiettivo di valorizzare e potenziare il ruolo della corporeità nei contesti di apprendimento (Sibilio, 2011).
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Anderle, Francesca, Angela Cattoni, Paola Venuti, and Angela Pasqualotto. "The use of gamification to improve reading and writing abilities in Primary Schools." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 30–49. http://dx.doi.org/10.36253/form-13524.

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Abstract:
This study focused on evaluating the application of digital tools with features of gamification, aims to evaluate the efficacy, in terms of motivation, engagement and improvement of crucial life skills, reading and writing abilities. The training involved children who attended the Primary School both with typical development and Special Educational Needs (SEN), in particular Specific Learning Disorders. Statistically significant differences emerged – before and after the training – highlighting improvements in the reading and writing abilities in all groups analysed. There was no statistical effect regarding the mediation of motivation on final learning performances; however, children reported high engagement and fun in the gamified activity. In conclusion, this strategy it can be a useful implementation both in the school and in the clinical environment to improve reading and writing abilities, also in children with SEN. L’uso della gamification per il potenziamento delle abilità di letto-scrittura nella Scuola Primaria. Questo studio ha come obiettivo quello di valutare l’efficacia, in termini di motivazione, coinvolgimento e potenziamento di alcune importanti life skills, quali la letto-scrittura, dell’utilizzo di strumenti digitali con caratteristiche di gamification. La presente ricerca ha coinvolto bambini frequentanti la Scuola Primaria sia a sviluppo tipico che con Bisogni Educativi Speciali (BES), in particolare Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Sono emerse differenze statisticamente significative – prima e dopo il training – evidenziando dei miglioramenti nelle abilità di letto-scrittura in tutti i gruppi indagati. Non sono emersi degli effetti significativi di mediazione della motivazione sulle performance finali, ma i bambini hanno riportato un elevato coinvolgimento e gradimento dell’attività gamificata. In conclusione, tale strategia può essere un’utile implementazione all’interno dell’ambito scolastico e clinico per potenziare le abilità di letto-scrittura, anche in bambini con BES.
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Rigon, Giancarlo. "Dalla chiusura delle scuole speciali alla salute mentale dell'età evolutiva." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (July 2018): 89–104. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2018-002008.

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Del Negro, Piero. "La Scuola militare di Modena: caratteristiche istituzionali e ruolo politico." SOCIETÀ E STORIA, no. 124 (October 2009): 319–24. http://dx.doi.org/10.3280/ss2009-124005.

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Abstract:
- Bruno Giordano's book on the officers educated at the Modena military school opens a number of different paths of research. This comment focuses on institutional and political aspects: what is the place of the Modena experience in the history of military training? And how did it affect the relations between politic and the military in the Cisalpino-Italic system? In the first area special attention s given to the Italian tradition of military academies and especially to the model represented by the Collegio militare of Verona; in the second field the case of Modena is used to emphasize the difficulties and contradictions arising as a consequence of the predominance of the French influence.Parole chiave: esercito; periodo napoleonico; ingegneri; Scuola di Modena.Key Words: Army; Napoleonic age; engineers; Modena military School.
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Whyte, Sheila. "Auditing SCURL Special Needs Group members." Library Review 54, no. 8 (October 2005): 459–63. http://dx.doi.org/10.1108/00242530510619156.

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Corsi, Michele, Catia Giaconi, and Simone Aparecida Capellini. "Pedagogie e Didattiche Speciali. Riflessioni e pratiche per una scuola innovativa e una formazione inclusiva." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 7–16. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14942.

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Zurru, Antioco Luigi. "In che senso è possibile innovare a scuola attraverso la Didattica Sp." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 172–85. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14544.

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Abstract:
Scholastic instruction is continuously going through moments of crisis. Nevertheless, the need of a persistent process of innovation, it is important to understand how such a modernisation can be and should be accomplished. Taking the perspective of Special Didactics, the article delineates the question through three different themes: a) inclusive education as main objective with which evaluate the effectiveness of novelty actions, b) the challenges that school has to face, and c) the deep meaning of innovation itself. The result allows to point out the elements of a suggestion for teachers' education, who are fundamentally called to sustain an authentic innovation process.
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Musa, Ghazali, and Kay Dimmock. "Scuba Diving Tourism Introduction to Special Issue." Tourism in Marine Environments 8, no. 1 (February 1, 2012): 1–5. http://dx.doi.org/10.3727/154427312x13262430523947.

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Pietrapiana, Daniela, and Stefania Donadio. "Sviluppare la metacognizione nel problem solving: un percorso di ricerca didattica nella scuola secondaria di primo grado." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 8 (November 23, 2020): 115–40. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.6.

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Abstract:
Le difficoltà incontrate dagli studenti nel problem solving (PS) sono da sempre oggetto di studio nella ricerca in didattica della matematica, ma solo recentemente l’attenzione si è focalizzata sulla metacognizione e sul suo ruolo.In una scuola secondaria di primo grado italiana, è stato realizzato un percorso di apprendimento sul PS rivolto al potenziamento della metacognizione, con uso di strumenti scientificamente validati e fruibili dai docenti senza la mediazione o il supporto di esperti. Vengono descritte e discusse le attività proposte in tre classi terze (campione di 54 alunni), organizzate prevalentemente in lavori di gruppo di studenti suddivisi per livelli di competenza. Dalla valutazione conclusiva è emerso un miglioramento nelle capacità metacognitive e negli esiti del PS, sebbene il dato sia apparso meno significativo per gli studenti con bisogni educativi speciali (BES).
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Santerini, Milena. "School mix e distribuzione degli alunni immigrati nelle scuole italiane." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2009): 235–49. http://dx.doi.org/10.3280/mm2008-003013.

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Abstract:
- The way immigrant students are distributed in the Italian schools appears unequal, both at regional and at local level, and also in the single schools and classes. The article reflects upon the consequences of such phenomenon and on the strategies to be carried out in order to prevent the building of "separate classes", mostly attended by students whose citizenship is not Italian. The article takes into account the ways distribution is carried out in several European countries - and in particular the case of the carte scolaire in France -, analising the policies of orientation of enrolments and the risks of school apartheid. For what concerns Italy - where there is a variety of situations because of the liberalisation of accesses - the risk of an unequal distribution and of an -inner segregation- is confirmed, which could be emphasized by special measures in favour of immigrants. Finally, the article introduces the reasons for the school mix and the debate on the consequences of heterogeneity in class, which is linked to a greater equity but not necessarily to a lower scholastic achievement, as long as it is supported by measures of complex instruction, differentiated didactic, intercultural prospective, and a planning at local level based on the pact between school and territory.Keywords immigrants school inequality intercultural education distribution
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Pellai, Alberto, Barbara Tamborini, and Bollini Maria Mussi. "Il segreto di Fata Lina: progetto di prevenzione dell'abuso sessuale per la scuola primaria e secondaria di primo grado." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (June 2009): 113–24. http://dx.doi.org/10.3280/mal2009-002009.

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Abstract:
- This paper describes a new child sexual abuse school-based prevention program targeting schoolchildren attending grades 5-8. This curriculum is based on a special episode, titled "Fata Lina's secret", belonging to the popular RAI3 television show for children named Melevisione. The paper allows to understand this curriculum's rationale, goals, structure and format. Some activities, included in this curriculum, are presented to show how teachers, educators and parents can easily involve children in child sexual abuse prevention activities.Key words: child sexual abuse, school-based programs, primary prevention.Parole chiave: abuso sessuale, programmi scolastici, prevenzione primaria.
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Wiseman, Roxanne. "A Guide for Teaching Scuba to Divers with Special Needs." Adapted Physical Activity Quarterly 16, no. 1 (January 1999): 98–99. http://dx.doi.org/10.1123/apaq.16.1.98.

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Obafunwa, J. O., A. Busuttil, and B. Purdue. "Deaths of Amateur Scuba Divers." Medicine, Science and the Law 34, no. 2 (April 1994): 123–29. http://dx.doi.org/10.1177/002580249403400207.

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Abstract:
Four scuba diving deaths investigated by the Forensic Medicine Unit, University of Edinburgh Medical School, are reported. The pathological investigation of such deaths requires that a detailed history of the events prior to death is obtained and that the site of the accident is fully examined with underwater photographic recording where possible. The diving suits, breathing apparatus and other diving accessories also have to be examined carefully by experts and a complete autopsy with toxicological and histological examination is essential. The causes and mechanisms of death are discussed, as are the importance of special autopsy techniques and investigations. Possible interpretative problems are highlighted.
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Cigoli, Vittorio. "Cogliere il midollo del cedro." TERAPIA FAMILIARE, no. 128 (May 2022): 9–30. http://dx.doi.org/10.3280/tf2022-128002.

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Abstract:
L'autore introduce un viaggio tra le "Vecchie e nuove frontiere della terapia familiare" a partire da una rassegna dei numeri speciali della rivista Terapia Familiare pubblicati dalla sua fondazione al 2005. Viene individuato un filo conduttore tra gli articoli contenuti in quei numeri che segue alcuni temi unificanti: l'eredità del movimento familiare e la sua rappresentazione; i sentimenti fondamentali nei confronti della relazione familiare che emergono in quella eredità; le diverse concezioni della relazione e la loro etica; l'influsso dell'eredità del movimento sul percorso formativo di coloro che scelgono di apprendere a fare psicoterapia nelle scuole relazionali e sistemiche. Il titolo allude al midollo della pianta, il suo cuore essenziale, che piantato genera il nuovo.
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Vena, Debora. "LEGGIBILITÀ E COMPRENSIBILITÀ: UN BINOMIO NECESSARIO." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 26, 2022): 471–91. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18298.

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Abstract:
Questo contributo presenta i primi risultati di un lavoro esplorativo di calcolo e analisi della leggibilità con l’indice GULPEASE (1988) di testi appartenenti al corpus Leggere e Comprendere (LeCo), pubblicato su www.studiumdipsum.it, creato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno. LeCo è il risultato di due progetti, L.A.M.P (2016) e Alpha-Mente (2021) centrati sul recupero e la valorizzazione delle abilità di lettura e comprensione per monitorare e valutare le competenze di alfabetizzazione degli studenti della scuola secondaria (cfr. l’articolo di Voghera et al. in questa monografia). L’obiettivo è quello di misurare e valutare il necessario legame tra leggibilità/lettura e comprensibilità dei testi nel complesso processo di comprensione per identificare la reale leggibilità dei testi in LeCo e renderli più accessibili agli studenti con bisogni educativi speciali. In questo contributo vengono presentati i principali aspetti della complessità della leggibilità e comprensibilità di un testo (§ 2) e gli indici di leggibilità più comuni (§ 3). In primo luogo, l’analisi dell’indice GULPEASE si concentra sul corpus LeCo; in secondo luogo, sulle possibili strategie per semplificare e facilitare i testi, soprattutto per gli studenti con bisogni educativi speciali (§ 4); e, infine, sui possibili sviluppi futuri di ricerca e studio (§ 6). Readability and comprehensibility: a necessary combination This paper presents the first results of an exploratory work of calculation and analysis of the readability with the GULPEASE Index (1988) on the texts from the corpus “Leggere e Comprendere” (LeCo), published at www.studiumdipsum.it, created by the Department of Humanities Studies of the University of Salerno. LeCo is the result of two projects, L.A.M.P (2016) and Alpha-Mente (2021). They focused on the recovery and enhancement of reading and comprehension skills to monitor and evaluate the literacy skills of secondary school students (cfr. the article by Voghera et al. in this volume). The goal was to measure and evaluate the necessary link between the legibility/readability and comprehensibility of texts in the complex process of understanding, to identify the real readability of the texts in LeCo and to make them more accessible to students with special educational needs. We present the main aspects of the complexity of the readability and comprehensibility of a text (§ 2) and the most common readability indexes (§ 3). Firstly, the analysis of the GULPEASE Index focuses on the LeCo corpus; secondly on the possible strategies for simplifying and facilitating texts, especially for students with special educational needs (§ 4); and, finally, on the possible future research and study developments (§ 6).
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Vannozzi, Francesca, and Davide Orsini. "Il segnalamento del delinquente di Salvatore Ottolenghi." Acta medico-historica Adriatica 20, no. 1 (2022): 139–53. http://dx.doi.org/10.31952/amha.20.1.7.

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Abstract:
I dermatoglifi, essendo completamente diversi da un essere umano all’altro, segnalano la diversità umana. Per questo motivo, e per le loro caratteristiche di unicità, classificazione e inalterabilità, le creste papillari sulla punta delle dita rappresentano elementi di una sicura differenziazione tra una persona e l’altra. Di conseguenza, le impronte digitali sono molto utili nell’identificazione di un essere umano.Salvatore Ottolenghi fu il primo ad utilizzare il sistema di impronte digitali per identificare gli individui e introdusse questo sistema nel suo “Cartellino di riconoscimento” nel 1902. Essendo sicuro della validità scientifica di questo metodo, lo considerava libero da potenziale interpretazione personale. Secondo lui “le impronte digitali, per loro natura, formano disegni speciali dalla nascita; questi non cambieranno per tutta la vita e saranno assolutamente diversi da un essere umano a un altro”. Questo metodo di identificazione delle impronte digitali fu immediatamente perfezionato da Giovanni Gasti, scelto da Salvatore Ottolenghi come suo assistente personale presso la Scuola di Polizia Scientifica. Per questo motivo, il metodo è stato chiamato “Sistema Gasti (Sistema Gasti)”. Fu usato per tutto il Novecento.
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Aygün, Yalin, and Göktuğ Norman. "Beneath the Waves: Experiences of Beginner SCUBA Divers and Sensorium." Pakistan Journal of Medical and Health Sciences 15, no. 5 (May 30, 2021): 1666–72. http://dx.doi.org/10.53350/pjmhs211551666.

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Abstract:
Background: The experience of Recreational SCUBA Diving (RSD) is unique and exciting because participants can feel innermost and special sensations. Aim: By exploring the role of the senses in RSD This paper seeks to illustrate the complex, kaleidoscopic and inter-relational connections beginner SCUBA divers make with aquatic environment within the sensorium experience for the first time. Methods: The present research draws upon the qualitative inquiry away from the positivist approaches to capture insider views, meanings, and interpretations. Audio-recorded semi-structured interviews with a convenience sample of 12 undergraduate students who had experienced a first-time SCUBA diving through Discover SCUBA Diving (DSD) Program were transcribed and thematically analyzed. A thematic analysis was performed with the Nvivo 11 Plus software package program. Results: Analysis illustrated that both positive and negative emotions are experienced due to (a) Diver Dimension of Marine Wildlife Touching, (b) Diver Dimension of Marine Wildlife Viewing, and (c) Diver Dimension of Marine Wildlife Hearing. Conclusion: The opportunity to experience aquatic environment for the first time during active leisure reflects participants’ ability, which offers encouragement, enthusiasm, well-being, and satisfaction. In unravelling the negative diving experience, as experienced by divers, we argue some physical and psychological distress and difficulty arise due to chemical and physical properties of aquatic environment, however. Keywords: Active Leisure, Aquatic, Sensorium, SCUBA Diving, Well-being.
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Filosofi, Fabio, Angela Pasqualotto, and Paola Venuti. "Representation of disability within the school textbook: primary school teachers’ attitudes." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 106–19. http://dx.doi.org/10.36253/form-12559.

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Abstract:
The school textbook is a cultural artefact capable of conveying a particular cultural and social imagery that clearly affects the attitudes of teachers and learners towards disability. This paper presents an exploratory-descriptive study that aims to investigate the attitudes of primary school teachers towards the representation of disability within the school textbook. Correlation between attitudes and teaching qualifications and experience were also sought. For this purpose, a questionnaire was constructed starting from macro-themes that emerged from semi-structured interviews during the previous qualitative phase. Findings have shown that teachers, while aware of the low educational value of the textbook and the scarcity of images and texts related to disability, have positive attitudes towards inclusive representation, use and design of materials related to special needs. Finally, teachers with the specialization for support activities were found to have more positive attitudes towards the representation and management of materials representing the reality of disability. Rappresentazione della disabilità nei libri di testo: gli atteggiamenti degli insegnanti della scuola primaria. Il libro di testo scolastico costituisce un artefatto culturale che veicola un particolare immaginario destinato ad influenzare le percezioni di insegnanti e alunni. L’articolo presenta uno studio esplorativo-descrittivo che mira ad investigare gli atteggiamenti dei docenti nei confronti della rappresentazione della disabilità all’interno dei libri di testo scolastici. A tale scopo è stato costruito un questionario ad hoc a partire dai macro-temi emersi dalle interviste semi-strutturate durante la precedente fase qualitativa. La ricerca mostra che gli insegnanti, pur consapevoli dello scarso valore educativo del libro di testo e della scarsità di immagini e testi relativi alla disabilità, hanno atteggiamenti positivi nei confronti della rappresentazione inclusiva e delle competenze personali nella gestione di materiali relativi alla realtà dei bisogni speciali. Gli insegnanti in possesso della specializzazione per le attività di sostegno, infine, tendono ad avere atteggiamenti più positivi nei confronti della rappresentazione della e dell’utilizzo di immagini e testi disabilità all’interno dei libri di testo rappresentanti la disabilità.
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Kučera, Pavel, and Eva Mazancová. "Changes of Microstructure and Grainsize of Martensitic Stainless Steel during the Processes of Hot Reversed Extrusion, Broaching and Heat Treating." Materials Science Forum 891 (March 2017): 143–48. http://dx.doi.org/10.4028/www.scientific.net/msf.891.143.

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Abstract:
The field of high pressure steel cylinders (HPSC) used for the variety of applications, such as storage of technical gases, compressed natural gas (CNG), medical gases and special applications like scuba diving cylinders is still significantly expanding. With increasing safety requirements, the need of new techniques applied in field of HPSC structural and materials innovations comes into place.Speaking mainly about the field of scuba diving cylinders, the need of corrosion protection of inner surface comes in place due to the possible risk of valve blockage by metal corroded particles of inner surface. Even such a risk occurs in extremely rare occasions, there was until now no generally applied solution (such as inner wet, powder or Teflon coating, etc.) due to significantly high costs of such additional inner surface protection. Another problem that occurs so far are significant visual imperfections of scuba diving cylinders caused by the rough treating by scuba divers during the use and manipulation that causes chipping of outer surface painting and subsequent corroded areas.The breakthrough solution is the scuba diving cylinder made of a stainless steel by the processes of reversed extrusion and broaching from billet without any need of an additional coating. No such a product was made so far by these methods of production and no evidence of an evolution of the microstructure and grainsize changes during such manufacturing with subsequent heat treating was ever documented and analysed.
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Calidoni, Paolo, Filippo Dettori, Giusy Manca, and Luisa Pandolfi. "Special education teachers in training and ethical competence development. An exploration at the University of Sassari." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 64–77. http://dx.doi.org/10.36253/form-10442.

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Abstract:
In school contexts, ethical competences are crucial in order to make the teacher able to manage the class dynamics and the relationships with families and colleagues. These competences are all the more necessary to the special education teacher. These competences are neither specified nor defined at regulatory and teacher training level; nevertheless, they are transversally present in many of the skills required to the special education teacher. This paper describes an exploratory research carried out at the University of Sassari in the context of a national research project on moral education in lower secondary school. The aforementioned exploratory research aims to assess the point of view of special education teachers during their training, in order to define adequate training strategies for the development of ethical, reflective and argumentative skills. On the basis of the results, guidelines were set for a training course that is being currently in test phase. Insegnanti di sostegno in formazione e sviluppo della competenza etica. Un’esperienza presso l’Università di Sassari Nel contesto scolastico la competenza etica dell’insegnante si configura come una competenza molto importante per la gestione delle dinamiche della classe e dei rapporti con le famiglie e con i colleghi. Particolare rilevanza assume per l’insegnante specializzato per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. I decreti ministeriali non individuano in modo esplicito questa competenza, che appare come trasversale a molte delle abilità considerate centrali per il profilo dell’insegnante di sostegno. Il presente contributo descrive una ricerca esplorativa realizzata presso l’Università di Sassari, nell’ambito di un PRIN sull’educazione morale nella scuola secondaria di primo grado, che ha la finalità di ascoltare il punto di vista degli insegnanti di sostegno in formazione per definire adeguate strategie formative per lo sviluppo di competenze etiche, riflessive ed argomentative. Gli esiti emersi sono alla base di un percorso formativo in corso di ’prova’ sul campo.
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Buwalda, Mattijn, Abraham L. Querido, and Robert A. van Hulst. "Children and diving, a guideline." Diving and Hyperbaric Medicine Journal 50, no. 4 (December 20, 2020): 399–404. http://dx.doi.org/10.28920/dhm50.4.399-404.

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Abstract:
(Buwalda M, Querido AL, van Hulst RA. Children and diving, a guideline. Diving and Hyperbaric Medicine. 2020 December 20;50(4):399–404. doi: 10.28920/dhm50.4.399-404. PMID: 33325022.) Scuba diving is an increasingly popular recreational activity in children and adolescents. During the dive medical examination aspects of human physiology, anatomy, and psychology, that differ between adults and children, deserve our special attention. For example, lack of mental maturity, diminished Eustachian tube function and heat loss can pose problems during diving. It is important that children who wish to take up scuba diving are seen by a dive physician, with extra attention to Eustachian tube function. In children, asthma, bronchial hyperreactivity, pulmonary hypertension, and right-to-left shunts are contra-indications for scuba diving. Attention deficit hyperactivity disorder is a relative contra-indication. This article provides a review of the current literature and presents recommendations for recreational diving in children and adolescents. These recommendations are based solely on ‘expert’ opinion and were accepted by the Dutch Society of Diving and Hyperbaric Medicine in 2020.
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Koulouri, Panayota, Athanasios Mogias, and Costas Dounas. "A Pilot Survey Investigating Naturoid Reefs as a Tool for Sustainable Marine Ecotourism." Journal of Marine Science and Engineering 10, no. 8 (August 7, 2022): 1080. http://dx.doi.org/10.3390/jmse10081080.

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Abstract:
Recreational SCUBA diving is currently a nature-based USD multibillion tourism industry across the globe. However, degradation of many recreational diving destinations all over the world due to “soft” ecotourists necessitates the adoption of innovative management measures. Hellenic Centre for Marine Research (HCMR) developed an innovative technology for the creation of artificial underwater ecotourism attractions (“oases”) to divert visitors away from sensitive marine natural areas of high ecological and aesthetic value. This innovative technology includes specially constructed artificial reefs in an attempt to simulate the functional and morphological characteristics and the aesthetics of the natural rocky reefs. In this study, a pilot survey was conducted in three diving centres of Crete Island, one of the most important tourist destinations in the Mediterranean Sea, involving the participation of 144 SCUBA divers from all over the world. The survey aimed at investigating SCUBA divers’ profiles and perceptions concerning recreational diving activities and artificial reefs technology. Findings of this study indicate that large naval shipwrecks combined with innovative man-fabricated constructions simulating natural rocky reefs meet the preferences of the majority of the participants of the survey and they can be used as an alternative tool for relevant marine ecotourism sustainable applications.
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Schneider, Edgar W. "Leisure-activity ESP as a special case of ELF: the example of scuba diving English." English Today 29, no. 3 (August 15, 2013): 47–57. http://dx.doi.org/10.1017/s026607841300031x.

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Abstract:
It is well known that native speakers of English around the globe are by far outnumbered today by speakers of English as a second or as a foreign language (Crystal, 2008). English is thus regularly used as a lingua franca, i.e. an intermediary language used between speakers of various linguistic backgrounds, for transnational and intercultural communication in many domains of life (such as business, diplomacy, higher education, tourism, etc.). The study of conditions of using ‘English as a Lingua Franca’ (ELF), intrinsically connected to the fields of World Englishes and Second Language Acquisition (Schneider, 2012), has come to be a booming sub-field and topic of research in English linguistics over the past few years, as is indicated by the publication of a few textbooks, the establishment of a conference series, and the launch of a scholarly journal (JELF). The focus of these approaches has been on the functions, usage conditions, and practical applications of ELF (Seidlhofer, 2011), and also, though to a lesser extent, on any characteristic structural properties (Dewey, 2007; Jenkins, Cogo & Dewey, 2011; Cogo & Dewey, 2012). Clearly, ELF can be found in a wide range of possible applications and contexts, as Cogo & Dewey (2012: 31) have stated: ‘As a natural phenomenon of sociolinguistic variation, ELF includes all types of communicative events, from the transactional to the interactional, and various possible settings, such as the institutional and the casual.’ It is considered to be independent of the interactants' native-speaker status: prototypically ELF involves communication between non-native speakers of English, but sometimes native speakers participate in such encounters as well. It centrally involves accommodation, negotiation and adjustment of forms to achieve successful communication.
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Papadimitriou, K. "COURSE OUTLINE FOR A SCUBA DIVING SPECIALITY "UNDERWATER SURVEY DIVER"." ISPRS - International Archives of the Photogrammetry, Remote Sensing and Spatial Information Sciences XL-5/W5 (April 9, 2015): 161–66. http://dx.doi.org/10.5194/isprsarchives-xl-5-w5-161-2015.

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Abstract:
The purpose of this paper is to outline a course for the training of divers with a special interest in underwater surveying (e.g. surveyors, archaeologists, biologists, geologists, photographers/videographers). This outline presents: i) the Courses' Standards ii) the Learning Objectives for the related Knowledge Development, iii) the Skills that have to be conducted, iv) the Performance Requirements for the students and v) the Open Water Considerations for the Training Dives. It is expected that the resulting course outline will be used as a reference for the training of certified divers who want to become underwater surveyors, providing them basic knowledge and skills to survey adequate data for the detailed documentation of submerged features. Moreover the combination of knowledge (what) and the skills (how) that are presented during the proposed course attempt to define a protocol for the recording of underwater features in favor of mapping and 3D modeling.
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Ardizzola, Paola, and Joanna Grądzka. "Renato Rizzi." VITRUVIO - International Journal of Architectural Technology and Sustainability 7, no. 2 (December 30, 2022): 4–19. http://dx.doi.org/10.4995/vitruvioijats.2022.19041.

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Full Professor in Architectural Design at the Instituto Universitario di Architettura (IUAV) in Venice, he carries out an intense intellectual activity by connecting teaching, theory, research, and practice. Prize of the Italian Presidency of the Republic for architecture 2017, he has delivered seminars and lectures in some of the main universities including Harvard, UIC Chicago, ETH, etc. From 1984 to 1992 he collaborated with Peter Eisenman, New York, on the projects Romeo and Juliet, Verona (1986, Stone Lion, III Architecture Biennale of Venice), La Villette Park, Paris (1986), Monte Paschi, Siena (1988), etc. Among the main international projects: Great Egyptian Museum, Cairo (2002, third prize); MOMA Warsaw (2007, Honorable Mention); John Paul II Center, Krakow (2007, special mention); Torre della Ricerca, Padua (2008, fourth prize, in collaboration with Peter Eisenman); Museum of Judaism, Ferrara (2010, Special Mention). Main projects completed: Ghiaie Sports Area, Trento (1984-1998); Fortunato Depero Museum of Futurism, Rovereto (1992-2008); Gdańsk Shakespearean Theater (2004-2013). His projects are published in the main international magazines such as Casabella, Domus, Architectural Review, Detail, and have been exhibited at the Venice Biennale (1984, 1985, 1996, 2002, 2010 and 2016), Triennale di Milano, Accademia di San Luca, etc. Awards: Fritz Höger, Berlin, 2017; Architizer A, Belgium, 2016; Iconic Award, Monaco DB, 2015; Gold Medal, Milan, 2015, 2009; Golden Compass, Milan, 2015, 2011; Council of Europe, Landscape Award, 2009. Some significant publications: Il Cosmo della Bildung, Mimesis 2016; Unexpected Parma, MUP 2013; The Daìmon of Architecture, Mimesis 2014; John Hejduk, Incarnatio, Marsilio 2010; The Divine of the Landscape, Marsilio 2008; John Hejduk BRONX, Manual in verse, Mimesis 2020. He recently founded in Venice the Nuova Scuola Architettura, a free school that focuses on the urgency of a new (heretical) gaze at Architecture, a necessity which derives from the cultural abyss of our time. The Accademia Nazionale di San Luca in Rome is currently paying a tribute to his oeuvre in a grand exhibition of gypsum models and maquettes titled “eden-eden. Renato Rizzi”, which can be visited until March third, 2023.
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Andreoli, Marco, Lucia Zaniboni, Luca Ghirotto, and Angelo Lascioli. "A Scoping Review on Teacher Agency for Inclusive Education: Mapping Existing Evidence and Conceptual Frameworks." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 9–29. http://dx.doi.org/10.36253/form-13288.

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Abstract:
In recent years, inclusive education research in Italy and internationally has reflected upon teacher agency and its implications for students’ full inclusion. Since teacher agency for inclusive education is an emerging theoretical construct, interpreted in different ways in the literature, it is first necessary to aggregate existing studies, appraising both theoretical conceptualizations and available evidence. To this objective, we conducted a systematic scoping review of recent international literature on the topic. Eight theoretical frameworks emerged from the literature. Also, barriers to teacher agency were mapped e.g., the dominant ableist culture, the perceived inadequacy in the relationship with the students with disability, the special education teacher unpreparedness on specific learning contents, the marginalization of the special education teacher, and the lack of school administration support. On the other hand, teachers proved they are capable of change towards more inclusive practices thanks to resilience, teamwork, and beliefs on students’ abilities. Mappare evidenze e framework teorici dell’agency docente in relazione all’inclusione: una scoping review sistematica. Negli ultimi anni, la ricerca sull’inclusione scolastica in Italia e all’estero si è interrogata sull’agentività dei docenti e sulle implicazioni pratiche che essa comporta ai fini della piena inclusione di tutte/i le/gli studentesse/i. Dal momento che l’agency inclusiva è un costrutto teorico emergente, interpretato in modi differenti in letteratura, è anzitutto necessario aggregare gli studi esistenti, dal punto di vista delle concettualizzazioni teoriche e delle evidenze disponibili. Per questo, abbiamo condotto una scoping review sistematica della più recente letteratura internazionale sul tema. Emerge il ricorso a otto framework teorici e si evidenziano gli ostacoli all’esercizio dell’agency inclusiva, tra cui la cultura abilista dominante, la percezione di inadeguatezza nel rapporto con le/gli studentesse/i, l’impreparazione dell’insegnante di sostegno su alcuni specifici contenuti disciplinari, la disuguaglianza di status fra docente curricolare e di sostegno, la mancanza di supporto da parte della struttura di governance della scuola. D’altro canto, le/gli insegnanti dimostrano di essere in grado di modificare le pratiche in senso inclusivo, grazie alla loro resilienza, al lavoro in team e a profonde convinzioni sulle capacità delle/i studentesse/i.
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Evans, Malcom D., and JG Merrills. "IV. Sovereignty Over Pulau Ligitan and Pulau Sipadan (Indonesia V Malaysia), Merits, Judgment of 17 December." International and Comparative Law Quarterly 52, no. 3 (July 2003): 797–802. http://dx.doi.org/10.1093/iclq/52.3.797.

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On 17 December 2002 the International Court gave its judgment in a dispute over two small islands in the Celebes Sea claimed by both Indonesia and Malaysia. The islands in question, Ligitan and Sipadan, are located off the north-east coast of Borneo and lie approximately 15.5 nautical miles apart. Both are very small and Ligitan is uninhabited; Sipadan, on the other hand, was developed by Malaysia into a tourist resort for scuba diving in the 1980s. In 1998 Indonesia and Malaysia referred the dispute to the Court by means of a Special Agreement, asking for a decision ‘on the basis of the treaties, agreements and any other evidence furnished by the Parties’ on whether sovereignty over the islands belonged to Indonesia or to Malaysia.
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Küpper, Frithjof C., Konstantinos Tsiamis, Niko Rainer Johansson, Akira F. Peters, Maria Salomidi, Leonidas Manousakis, Manolis Kallergis, et al. "New records of the rare deep-water alga Sebdenia monnardiana (Rhodophyta) and the alien Dictyota cyanoloma (Phaeophyceae) and the unresolved case of deep-water kelp in the Ionian and Aegean Seas (Greece)." Botanica Marina 62, no. 6 (December 18, 2019): 577–86. http://dx.doi.org/10.1515/bot-2019-0033.

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Abstract Parts of the macroalgal flora of the eastern Mediterranean remain incompletely known. This applies in particular to the circalittoral communities. This study, based upon 2 cruises in the Ionian and Aegean Seas, surveyed benthic communities from 40 to 150 m depth by remotely-operated vehicle (ROV) with a special focus on detecting communities of the Mediterranean deep-water kelp Laminaria rodriguezii. These were complemented by shallow-water surveys on adjacent coastlines by snorkelling and scuba diving. While no kelp could be detected at any of the sites surveyed, ROV surveys of northern Euboia Island revealed the first east Mediterranean record of Sebdenia monnardiana (Sebdeniales, Rhodophyta). Snorkelling surveys on the coast of southeast Kefalonia yielded the first record of the alien alga Dictyota cyanoloma in Greece. This paper reports rbcL and SSU sequences for Sebdenia monnardiana, and COI for Dictyota cyanoloma.
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Mattlar, Carl-Erik. "Introduction to the Special Section on Cross-Cultural Issues." Rorschachiana 26, no. 1 (January 2004): 3–10. http://dx.doi.org/10.1027/1192-5604.26.1.3.

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Abstract:
Hermann Rorschach s’est intéressé aux différences culturelles ou ethniques en étudiant les Bernois, tout particulièrement ceux de la partie centrale du canton, et les gens d’Appenzeller. Depuis, beaucoup de travaux ont porté sur les différences ethniques. Les textes de référence sont ceux de Henry et Spiro, De Vos, Boyer et plus généralement l’ouvrage d’Abel (1973). Avec l’arrivée du Système intégré (SI), des normes ont été établies durant les années 1973–1986, sur des populations d’adultes en bonne santé et bien intégrés sur le plan social et professionnel, ainsi que pour divers groupes psychopathologiques. Actuellement, les praticiens du Rorschach àtravers le monde se sont mis àmettre en doute l’universalité, c’est-à-dire la valeur étique, de ces normes. Il est important d’observer que les seuils de signification ont été établis de manière empirique par les Rorschach Workshops tout au long des trois dernières décennies du siècle dernier. Récemment, Exner (2002) a publié les premiers résultats d’une nouvelle étude de non-consultants, réalisée selon les même principes que précédemment, avec dans l’ensemble, des résultats similaires. Plus l’utilisation du Système intégré se répandait, et plus nombreuses devinrent les données locales de référence. Un certain nombre d’entre elles comportent de nettes différences avec les normes des Rorschach Workshops. Au congrès d’Amsterdam de 1999, Erdberg et Shaffer ont réuni les données obtenues dans divers pays: France, Tunisie, trois études américaines, deux études italiennes, Japon, Espagne, Danemark, Finlande, Belgique, Portugal, Pérou et Argentine. Shaffer et Erdberg en ont fait une nouvelle présentation au congrès de la Society for Personality Assessment Í Philadelphie en 2001, mettant en évidence des similarités, mais aussi des différences. Dans cette section spéciale de Rorschachiana, nous essayons de contribuer àcette question si importante mais aussi si complexe. La section comporte cinq articles portant sur les différences interculturelles écrits par les auteurs suivants: 1. Hélène Salaün de Kertanguy et Anne Andronikof, 2. Alicia Martha Passalacqua, Lelia Sandra Pestana, et autres, 3. Regina Sonia Gattas Fernandes do Nascimiento, 4. Outi Kalla, Jarl Wahlström, Jukka Aaltonen, Juha Holma, Pentti Tuimala, et Carl-Erik Mattlar, et 5. Carl-Erik Mattlar. A la lecture de ces articles, on s’aperç oit que chacun apporte quelque chose d’original: des données nouvelles, des problèmes méthodologiques, etc. Le premier est une étude de terrain réalisée sur des populations tribales aux Indes qui se trouvent en danger sur les plans culturel et physique en raison de changements qui leur ont été imposés. Le Rorschach (SI) a été utilisé pour mettre en lumière la faç on dont ils se sont aménagés face au traumatisme que représente la perte de leur environnement socioculturel. Les chercheurs se sont heurtés àun certain nombre de problèmes liés àla recherche de terrain et àl’interprétation des résultats. Ils ont néanmoins pu montrer comment les sujets ont réagi àla détresse induite par la situation déstructurante àlaquelle ils étaient confrontés. Le deuxième est une comparaison très intéressante entre la série parallèle des planches de la Scuola Romana Rorschach et les planches originales de Rorschach réalisée dans deux échantillons de population en Argentine. Le problème toutefois vient de ce que la cotation des protocoles s’est faite d’après la méthode développée par l’école argentine, basée sur les méthodes de Klopfer et de Bohm. Alors que les deux séries de planches ont produit principalement des résultats similaires, il est difficile de transposer ces résultats àd’autres méthodes de cotation internationalement utilisées. Le troisième consiste en une importante étude normative brésilienne (n = 200 adultes non consultants), dont certains résultats accusent de nettes différences avec les normes en Système intégré. Par exemple, le Mode de R est de 14 (23 dans les normes américaines), et la moyenne de Lambda est de 1,07 (0,60 dans les normes américaines). L’auteur met en évidence l’influence majeure du niveau socioculturel dans ces résultats. Le quatrième est une recherche dans le domaine psychiatrique qui compare 41 patients finlandais à32 espagnols, qui présentent des tableaux de schizophrénie débutante, de troubles schizophréniforme, schizoaffectifs, des états délirants ou encore des épisodes psychotiques aigus. Les résultats montrent que les patients psychotiques, en Finlande comme en Espagne, manifestent un certain nombre de caractéristiques communes. Les différences principales entre ces deux groupes de patients se situaient dans les secteurs de la perception de soi et des relations interpersonnelles. Les auteurs pensent que ces données traduisent bien de véritables différences interculturelles de la personnalité. Le cinquième est une revue de question qui s’interroge sur le caractère étique ou émique du Rorschach. Autrement dit, les normes produites par les Rorschach Workshops sont-elles valables universellement (étique), ou sont-elles spécifiques àchaque culture (émique) ? Dans ce dernier cas, nous avons non seulement besoin de normes différentes pour chaque culture, mais aussi une grande quantité de recherches empiriques qui établissent de nouveaux seuils de signification pour toutes les variables. Les recherches les plus récentes (Erdberg & Shaffer, 1999; Shaffer & Erdberg, 2001; Exner, 2001, 2002; Meyer, 2001, 2002) semblent soutenir l’idée que le Rorschach est un instrument étique. Si l’on veut conduire des comparaisons internationales, il faut porter une attention toute particulière aux groupes étudiés (Weiner, 2001a) comme aux modes d’administration et de cotation des protocoles, ainsi qu’àla compétence des personnes responsables de l’étude. align="left" language="inherit">Dans son ensemble, cette section spéciale met en lumière un certain nombre d’aspects tout àfait critiques et intéressants de l’utilisation du Rorschach dans le monde. Il me semble que la lecture attentive de ces cinq articles très différents vaut vraiment la peine et qu’elle est riche en enseignements.
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Wu, Shi-Jun, Can-Jun Yang, and Chen-Tung Arthur Chen. "A Handheld Sampler for Collecting Organic Samples from Shallow Hydrothermal Vents." Journal of Atmospheric and Oceanic Technology 30, no. 8 (August 1, 2013): 1951–58. http://dx.doi.org/10.1175/jtech-d-12-00189.1.

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Abstract This study describes a new handheld sampler, specially designed to be deployed by scuba divers, to collect fluid samples from shallow hydrothermal vents. The new sampler utilizes a syringe-like titanium sampling bottle with a regulated filling rate to collect samples. The filling rate regulation mechanism of the new sampler was studied. Through theoretical analysis and simulation, it is found that the filling rate can be regulated by either an orifice or an annular gap on the sampler. Further study indicates that the orifice is superior to the annular gap, since the former has a much lower requirement of machining accuracy. Moreover, the filling rate regulated by the orifice is independent of temperature and ambient pressure. The new sampler also features a compact structure, simple operation, and gas-tight performance. Efforts were made to minimize the organic carbon blank of the sampler by careful selection of the materials that may come into contact with the fluid samples. The sampler has been tested at the shallow hydrothermal vents off northeastern Taiwan. High-purity organic samples were successfully collected.
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Willet, Anna C., and Larry H. Hollier. "Review of “Impact of Procedural Specialty on Maternity Leave and Career Satisfaction Among Female Physicians” by Scully RE, Davids JS, Melnitchouk N in Ann Surg 266." Journal of Craniofacial Surgery 29, no. 1 (January 2018): 256. http://dx.doi.org/10.1097/scs.0000000000004195.

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