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Journal articles on the topic 'Seconda e terza generazione'

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Routhier, Gilles. "LA RICEZIONE DEL CONCILIO: MENTALITÀ, SOGGETTIE TEMPO DI UN PERCORSO LABORIOSO." Revista Pistis Praxis 4, no. 2 (October 6, 2012): 475. http://dx.doi.org/10.7213/pp.v4i2.8798.

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Abstract:
Questo documento affronta la complessa problematica della ricezione selettiva delVaticano II Chiesa, focalizzando l’attenzione sul messaggio ricevuto e compreso ospitareuno stile nuova proposta della Chiesa in rapporto al mondo, valutando, quindi,l’incidenza del fattore nei processi di generazione. Solo la seconda e l’approfondimentodi tale interesse rivela poco esplorato per rintracciare i suggerimenti più fruttuosi, invitandoa considerare come difetti certamente positiva accoglienza della prima generazionepost-conciliari hanno determinato l’atteggiamento decisamente più sospetti dellaseconda generazione. Questo conflitto suggerisce un cambiamento generazionale di approccio di combinare corpus: terza ed ultima fase di ricostruzioni storiche, forse è ilmomento di promuovere un incontro fecondo tra l’opera e il lettore, esplorando i temidel rapporto con la cultura, con il mondo e con il altri, in particolare vivono nei testi conciliari,e anche con altre, sensibili, cruciale anche per le nuove generazioni di giovanicristiani, uomini e donne.
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Routhier, Gilles. "LA RICEZIONE DEL CONCILIO: MENTALITÀ, SOGGETTIE TEMPO DI UN PERCORSO LABORIOSO." Revista Pistis Praxis 4, no. 2 (October 6, 2012): 475. http://dx.doi.org/10.7213/revistapistispraxis.6110.

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Abstract:
Questo documento affronta la complessa problematica della ricezione selettiva delVaticano II Chiesa, focalizzando l’attenzione sul messaggio ricevuto e compreso ospitareuno stile nuova proposta della Chiesa in rapporto al mondo, valutando, quindi,l’incidenza del fattore nei processi di generazione. Solo la seconda e l’approfondimentodi tale interesse rivela poco esplorato per rintracciare i suggerimenti più fruttuosi, invitandoa considerare come difetti certamente positiva accoglienza della prima generazionepost-conciliari hanno determinato l’atteggiamento decisamente più sospetti dellaseconda generazione. Questo conflitto suggerisce un cambiamento generazionale di approccio di combinare corpus: terza ed ultima fase di ricostruzioni storiche, forse è ilmomento di promuovere un incontro fecondo tra l’opera e il lettore, esplorando i temidel rapporto con la cultura, con il mondo e con il altri, in particolare vivono nei testi conciliari,e anche con altre, sensibili, cruciale anche per le nuove generazioni di giovanicristiani, uomini e donne.
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3

Argentieri, Simona. "Nota storico-critica sulle nevrosi traumatiche di guerra nella psicoanalisi." PSICOANALISI, no. 2 (December 2021): 55–67. http://dx.doi.org/10.3280/psi2021-002004.

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Abstract:
Durante la Prima Guerra Mondiale, prende origine in modo drammatico il capitolo della giovane psicoanalisi dedicato alle nevrosi traumatiche di guerra, con il loro corteo di sinto-matologie paralitiche e amnesiache. In un primo momento i seguaci di Freud tenteranno di interpretarla sul modello dell'isteria, come risposta pulsionale al trauma, seguita da rimozione. Successivamente, verrà compresa la maggiore complessità di tale patologia, con la compromissione dei livelli precoci narcisistici, Nel corso dei successivi eventi bellici della storia, si aggiungeranno poi i contributi di altri psicoanalisti di seconda e terza generazione.
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Sireci, Maria Grazia. "Al di là di ciò che posso vedere con gli occhi." GRUPPI, no. 1 (October 2020): 170–81. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10492.

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Abstract:
Un viaggio attraverso le opere della mostra itinerante e interattiva: Don't Ask Me Where I'm From, toccando alcuni temi comuni nel percorso di vita dei migranti di seconda e terza generazione. La mostra invita il visitatore/viaggiatore a fare un vero e proprio viaggio all'interno e fuori di sé, facendo risuonare delle corde personali che parlano di aspetti fondamentali nella vita di ciascun individuo; punti di riferimento, senza i quali difficilmente potremmo vivere una condizione di benessere.Temi dunque come la casa, la memoria e la lingua prendono forma attraverso il colore o il bianco e nero, le linee o gli spazi vuoti e tanto altro. L'arte rende giustizia a ciò che questi artisti hanno vissuto o stanno vivendo e permette un approdo simbolizzante, un ponte tra noi e loro.
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Karlsson Minganti, Pia. "Matrimoni contestati. Giovani musulmani in contesti transnazionali." MONDI MIGRANTI, no. 2 (January 2011): 117–29. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-002006.

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Abstract:
Nella ricerca accademica si presta sempre piů attenzione al fenomeno del raggiungimento dell'etŕ adulta tra i musulmani di seconda e terza generazione presenti in Europa. Quest'articolo tratta in particolare dei membri delle associazioni islamiche giovanili esistenti in Svezia e in Italia. Presenterň qui un mio nuovo progetto di ricerca, finalizzato allo studio delle trattative sulla pianificazione dei loro matrimoni: con chi, quando, dove e come. Le trattative in questione riguardano l'idea che i giovani hanno del matrimonio islamico, idea che si č venuta formando nel quadro delle emergenti sfere pubbliche dell'Islam. Inoltre, nelle negoziazioni sono coinvolti membri appartenenti a famiglie transnazionali e a network etnici, che hanno orientamenti religiosi diversi e diverse motivazioni nella pianificazione matrimoniale. Poiché i giovani musulmani vivono in Europa, i loro matrimoni sono influenzati anche dagli atteggiamenti e dalle condizioni della societŕ che li circonda. Strutturato in forma di indagine comparata, questo progetto si basa su interviste di carattere qualitativo e osservazioni partecipative tra i giovani attivisti musulmani di due paesi europei: Svezia e Italia. La questione centrale delle trattative di matrimonio č qui presa in esame a partire da ideali, desideri, obblighi e condizioni dei singoli giovani. Tale questione č intesa come un punto di osservazione strategico per l'esame degli aspetti significativi del cambiamento in corso. Da questo punto di osservazione, si ha modo di vedere come le azioni delle persone nella quotidianitŕ si colleghino a processi societari di globalizzazione e alla riorganizzazione delle relazioni di genere. Parole chiave: Giovani musulmani, Svezia, Italia, Matrimonio, Genere, Migrazioni.
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Matera, Camilla, and Cristina Stefanile. "Acculturazione, adattamento e status generazionale: l'esperienza di un gruppo di immigrati italiani in Belgio." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (May 2011): 25–36. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-001004.

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Abstract:
L'obiettivo della ricerca č sia descrivere le varie fonti di stress relative ad ingroup di outgroup presenti durante il processo di acculturazione di immigrati con diverso status generazionale, sia di esaminare come si caratterizza il loro adattamento socioculturale e psicologico. L'indagine č stata realizzata attraverso interviste in profonditŕ a 17 immigrati italiani residenti in Belgio. Dalle analisi effettuate sembra che la seconda generazione sia esposta a piů consistenti fonti di stress rispetto alla prima. La prima generazione incontra maggiori problemi nei rapporti con l'outgroup, mentre le difficoltŕ della seconda generazione risiedono piů spesso nelle relazioni con i membri dell'ingroup. Il livello di adattamento socioculturale č buono in entrambi i gruppi. Alcune differenze si osservano in merito all'adattamento psicologico.
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7

Bertossi, Francesca. "Il ruolo del microbiota nell'aumento ponderale associato alla terapia antipsicotica." PNEI REVIEW, no. 2 (November 2022): 108–22. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-002010.

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Abstract:
Per il trattamento di un disturbo mentale severo e la prevenzione delle ricadute sono indicate delle terapie a lungo termine con farmaci antipsi- cotici. Gli antipsicotici di seconda generazione sono associati ad un minor numero di sintomi extrapiramidali, tuttavia sono gravati da importanti effetti collaterali di tipo metabolico e dal rischio di aumento ponderale, effetti mediati sia dai recettori centrali e periferici, sia a modifiche della composizione del microbiota. Numerose sono le evidenze del ruolo del microbiota intestinale nell'indur- re l'aumento ponderale ed i disturbi metabolici indotti dagli antipsicotici di seconda generazione attraverso un alterato segnale dello stimolo della fame e della sazietà, una riduzione della spesa energetica, la modulazione del metabolismo lipidico e glucidico, le modifiche dell'infiammazione e del- la permeabilità della barriera intestinale. Nella prevenzione e nel trattamento integrato dell'aumento ponderale as- sociato alla terapia antipsicotica, oltre alle terapie di tipo farmacologico, i programmi nutrizionali e l'attività fisica trova impiego un approccio volto a modulare il microbiota intestinale per correggere la disbiosi. Tra i diversi probiotici impiegati quello più promettente sembra essere l'Akkermansia muchiniphila.
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Gentile, C. Maurizio. "La difficile costruzione identitaria dei minori stranieri di seconda generazione." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (June 2019): 158–67. http://dx.doi.org/10.3280/mg2019-001017.

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Mazzella, Sylvie. "Marsiglia: cittŕ portuale e di immigrazione. Riflessioni sulla «seconda generazione»." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2009): 191–202. http://dx.doi.org/10.3280/mm2008-003011.

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Abstract:
- When one looks at the presence of the foreigner in the city, the question of the peculiarity of the city and its local history is inevitably taken into account. In that regard, Marseille has always represented a unique laboratory in France. In the first part, the paper elaborates on the conditions of the emergence of the "second-generation" category in France in order to underline and criticize better in the second part the Urban Ecology and Marxist theories most often referenced when analyzing this topic. How do these theories translate into practice within the context of Marseille? Unlike the working-class world from Northern France, it appears that business activities in the broad sense - activities provided to the person in transit - , are a challenging and lucrative path providing social enhancement and promotion to the second-generation youth. It shows a transfer from father to son rather than an intergenerational clash. Such a clash is more noticeable between former migrants and new entrants in France.Keywords Marseille; immigration; second-generation; business activities.
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Serino, Carmencita, and Monica Mc Britton. "Immigrati di seconda generazione: dimensioni psico-sociali e aspetti normativi." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (April 2011): 66–80. http://dx.doi.org/10.3280/mg2011-001008.

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Ranchetti, Giovanna. "La sfida dell'adolescente di seconda generazione nella sua ricerca identitaria." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2017): 178–84. http://dx.doi.org/10.3280/mg2016-003018.

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Diodato, Filomena. "La metafora tra scienze cognitive e scienze del vivente." PARADIGMI, no. 2 (August 2012): 181–92. http://dx.doi.org/10.3280/para2012-002013.

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Abstract:
L'articolo cerca di rintracciare le nuove frontiere della teoria della metafora, segnalando le sue relazioni con la seconda - e ormai terza - scienza cognitiva. Guarda inoltre alla metafora come a un momento ineliminabile del farsi della scienza, ambito nel quale il processo metaforico assume caratteristiche sui generis rispetto a quelle in opera sia nel linguaggio ordinario sia nel discorso retorico e poetico-letterario.
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Besozzi, Elena. "Il successo scolastico dei minori stranieri tra prima e seconda generazione." LIBERTÀCIVILI, no. 1 (February 2011): 45–55. http://dx.doi.org/10.3280/lic2011-001007.

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Stańkowski, Bogdan. "Oratorio salesiano in Italia – integrazione dei ragazzi stranieri di seconda generazione." Seminare. Poszukiwania naukowe 2017(38), no. 2 (June 30, 2017): 99–111. http://dx.doi.org/10.21852/sem.2017.2.08.

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Berruto, Gaetano. "Note sul repertorio linguistico degli emigrati italiani in Svizzera tedesca." Linguistica 31, no. 1 (December 1, 1991): 61–79. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.31.1.61-79.

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Abstract:
Nei lavori sociolinguistici sull'emigrazione italiana nella Svizzera germano fona sono stati approfonditi diversi aspetti del comportamento linguistico sia della prima che della seconda generazione, ma ci si è concentrati per lo più sulle caratteristiche dell'italiano o sul fenomeno della commutazione di codice, e manca sinora un quadro globale e analitico dell'insieme delle varietà di lingua possedute e utilizza­ te e della configurazione del repertorio di italofoni in un ambiente germanofono e plurilingue.
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Di Stefano, D. A., and A. Cazzaniga. "Innesto a Blocco Con Osso Autologo: Seconda e Terza Fase Chirurgica." Italian Oral Surgery 9, no. 5 (November 2010): 276–82. http://dx.doi.org/10.1016/j.ios.2010.05.003.

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Mastrelli, Alberto Carlo. "Denominatori, divisori e multipli." Linguistica 31, no. 1 (December 1, 1991): 291–94. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.31.1.291-294.

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Abstract:
Come è noto in matematica vi sono tre operazioni che consistono nel ricercare il massimo comun divisore, il minimo denominatore comune e il minimo comune multiplo: nella prima operazione si cerca il maggiore fra i multipli comuni a due o più numeri, nella seconda si cerca il minimo multiplo comune dei denomiriatori di due o piu frazioni, nella terza si cerca il piu piccolo tra i numeri divisibili per tutti i numeri dati.
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Moyersoen, Joseph. "I minori stranieri immigrati di seconda generazione: aspetti pedagogici e psicologici dell'inclusione." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (November 2010): 43–56. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-002005.

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Di Bello, Giulia, and Patrizia Meringolo. "I minori stranieri immigrati di seconda generazione: aspetti pedagogici e psicologici dell'inclusione." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (November 2010): 43–56. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-002004.

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Quaquarelli, Lucia. "Salsicce, curry di pollo, documenti e concorsi. Scritture dell’immigrazione di “seconda generazione”." Narrativa, no. 28 (December 1, 2006): 53–65. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.2446.

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Duczkowska-Malysz, Katarzyna, and Malgorzata Piasecka. "Il commercio dei prodotti agroalimentari tra la Polonia e l'Unione europea, con particolare riferimento al commercio con l'Italia." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2010): 127–49. http://dx.doi.org/10.3280/aim2008-003006.

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Abstract:
Il lavoro costituisce uno studio approfondito della situazione economica del settore agroalimentare polacco prima e dopo l'ingresso della Polonia nell'Unione europea. La prima parte si concentra sulla situazione delle imprese - tra cui quelle agroalimentari - dopo la loro adesione al Mercato unico e di fronte ai processi di globalizzazione. Sono indicate sia le conseguenze positive dell'apertura dei mercati per le imprese sia le loro debolezze. L'autrice formula, inoltre, delle sfide che devono essere affrontate dall'intero sistema agroalimentare polacco, nonchè delle chances che dovrebbero essere ancora sfruttate. La seconda e la terza parte del lavoro sono dedicate all'analisi dell'andamento del commercio agroalimentare polacco rispettivamente, nei primi anni dopo l'entrata della Polonia nell'Unione europea (parte seconda) e nel periodo più recente, ossia negli anni 2007-2008 (parte terza). Si riportano dettagliati dati statistici e si presentano delle dinamiche dello scambio commerciale dei prodotti di diversi comparti dei mercati agroalimentari. Sono individuati i mercati sui quali le imprese polacche sono più competitive. La quarta ed ultima parte del lavoro ha per oggetto i rapporti commerciali nel settore agroalimentare tra Italia e Polonia. Sono presentate la struttura e l'andamento di questi rapporti. In conclusione si constata che una probabile perdita dell'attuale vantaggio competitivo delle imprese agroalimentari polacche sui mercati dei prodotti "convenzionali" (c.d. commodities), le spingerà a orientarsi verso le produzioni di nicchia, ossia verso prodotti di qualità .
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Ciccone, Lino. "I trapianti d'organo: aspetti etici." Medicina e Morale 39, no. 4 (August 31, 1990): 693–716. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1166.

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Abstract:
L'autore affronta, nella prima parte, il problema del consenso al prelievo di organi da cadavere, soffermandosi sul significato e valore della donazione di organi, sulla valutazione etica del rifiuto di donare i propri organi, sul consenso e/o rifiuto dei familiari del defunto. La seconda parte è dedicata al problema della morte e dei criteri del suo accertamento, mentre la terza parte presenta in particolare alcuni punti fermi irrinunciabili per una valutazione etica del prelievo di organi e tessuti da feti umani.
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Bettarini, Francesco, and Anna Rinaldin. "Un carteggio inedito di fine Trecento tra le due sponde dell’Adriatico." SPONDE 1, no. 1 (July 27, 2022): 29–42. http://dx.doi.org/10.15291/sponde.3889.

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Abstract:
L’Archivio di Stato di Firenze e la Pennsylvania University Library conservano i due frammenti della corrispondenza familiare e commerciale ricevuta da Piero di Bernardo Chiarini da Firenze tra il 1390 ed il 1400. L’oggetto di interesse storico e storico-linguistico di questo carteggio è costituito dal fatto che i Chiarini, pur essendo strettamente legati alla città di provenienza, vivono ed operano principalmente a Spalato, perfettamente integrati nel ceto popolare della città dalmata. Giunti alla seconda generazione della loro esperienza spalatina, i Chiarini hanno ormai acquisito forti caratteri dalmati anche dal punto di vista linguistico.
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Coccopalmerio, Domenico. "Globalizzazione giuridica e costituzione afgana." FUTURIBILI, no. 1 (March 2011): 178–86. http://dx.doi.org/10.3280/fu2011-001012.

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Abstract:
L'Autore presenta i caratteri e il significato delle costituzioni che i re e i presidenti dell'Afghanistan hanno elaborato, per porre l'attenzione sull'ultima Costituzione del 2004 che cerca di sintetizzare tradizione e modernitŕ della societŕ afgana. La prima Costituzione afgana risale al 1923, promulgata dal re Amanullah. La proposta dello stato, avanzata da questa Costituzione, č quella monarchica. La seconda Costituzione č del 1931, ed č promulgata da Mohammad Khan, ed č chiamata Usulmana- a asasi. Essa comincia con l'invocazione "Nel nome di Allah il piů misericordioso". La terza Costituzione č del 1964, ed č intitolata "Qamu-e asasi". Č una costituzione piů moderna delle precedenti e vuole essere la "legge statale". Nel 1977 viene discussa ed emanata una nuova Costituzione, in seguito alla risoluzione del 1973 di Daoud, appoggiato da esercito e partiti marxisti. Tale Costituzione č centrata sul Presidente della repubblica. L'Autore tuttavia mette in risalto e discute la Costituzione del 2004, in quanto "globalizzazione giuridica", che risulta stratificata in tre parti; infatti vi č un frontespizio di carattere teologico: la religione di stato č l'Islam, e nessuna legge puň essere contraria ai principi della religione islamica. La seconda parte č lo scheletro istituzionale, che č fondato sui principi illuministici e gallicani delle costituzioni occidentali. Poi vi č la terza parte che regola la societŕ civile. Fra i tre modelli in realtŕ, come detto, il prevalente č quello religioso. Su questa Costituzione basa il suo potere anche Hamid Karzai.
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Bacigalupo, Giuliano. "Semiotica e semantica in Martinak e Meinong." PARADIGMI, no. 2 (August 2012): 77–91. http://dx.doi.org/10.3280/para2012-002006.

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Abstract:
L'articolo analizza le ricerche semiotico-semantiche di A. Meinong e del suo allievo E. Martinak. La prima parte dell'articolo č dedicata alla teoria generale dei segni sviluppata da Martinak, mentre la seconda parte si concentra sul suo trattamento dei segni linguistici. La terza parte espone le modifiche apportate da Meinong alla teoria di Martinak. Queste modifiche conducono Meinong a confrontarsi con il paradosso semantico della non esistenza, tema questo che costituisce l'oggetto della quarta parte. Infine, nella quinta parte, l'autore critica la soluzione meinonghiana del paradosso della non esistenza.
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Vespaziani, Alberto. "COMPARAZIONE E TRADUZIONE: DALLA LETTERATURA AL DIRITTO." Revista Eletrônica do Curso de Direito da UFSM 11, no. 3 (December 13, 2016): 1161. http://dx.doi.org/10.5902/1981369425188.

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Abstract:
Il contributo discute l'ascesa degli studi sulla traduzione nel diritto comparato. La prima parte riassume i testi letterari classici che costituiscono le fonti di ispirazione per l'analisi giuridica contemporanea sulla traduzione, la seconda parte analizza i principali argomenti addotti da Ost nel suo libro Traduire, la terza parte avanza alcune proposte di ricerca per le future conessioni tra comparazione e traduzione nell’analisi giuridica europea. Il contributo sostiene che la svolta verso la traduzione dovrebbe essere accolto dai giuristi come una sfida per il perseguimento di una cultura costituzionale comune.
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Benatti, Ruben. "Recensione: Torresan, Paolo. (2022). Un alfabeto di 73 lettere. Strategie per la didattica linguistica. Pearson Academy." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, no. 2 (December 29, 2022): 45–50. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.1.9.2.286.

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Abstract:
La presente recensione punta a fornire una descrizione e una valutazione critica del volume di Paolo Torresan Un Alfabeto di 73 Lettere. Strategie per la Didattica Linguistica. Nella prima sezione vengono delineati l'argomento e la struttura del la-voro, descrivendone brevemente le tre parti che lo compongono. Nella seconda sezione vengono approfonditi i contenuti delle singole parti e i rispettivi capitoli. Nella terza sezione si individuano i possibili fruitori del libro ed infine, nella quarta e ultima sezione, si tenta una valutazione in prospettiva critica, sottolineandone i punti di forza ed eventuali criticità.
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Bottoni, Rossella. "Il principio di laiklik nella Turchia della Seconda e Terza Repubblica (1961-2011)." MEMORIA E RICERCA, no. 43 (September 2013): 95–108. http://dx.doi.org/10.3280/mer2013-043007.

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Niccoli, Gabriel. "Frammenti e digressioni sul nostos come ritualizzazione e culto della memoria ne Il sogno di Toloma di Nino Famà." Italian Canadiana 35 (August 18, 2021): 251–68. http://dx.doi.org/10.33137/ic.v35i0.37232.

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Abstract:
Questo saggio prende in esame, tra gli intrecci delle sue divagazioni, il modo in cui viene dispiegata la struttura topologica del nostos nel romanzo Il sogno di Toloma dello scrittore italocanadese Nino Famà. Mettendo a fuoco la figura del giovane protagonista del romanzo, italocanadese di terza generazione, lo studio intende analizzare le atipiche movenze di un nostos velatamente sui generis, di contagio, come verrà definito, in quanto intacca un ragazzo le cui memorie del “paese-villaggio” mediterraneo sono filtrate attraverso la lente prismatica del nonno. Orbitando intorno ad un mondo post-moderno sempre più immemore dei valori umanistici che ci hanno plasmato si snoda così una suggestiva variante migratoria sulla nostalgia e sull'impossibile ritorno, nonché sugli imprevedibili effetti che tali sentimenti possono provocare sui lontani discendenti della emigrazione.
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Matić, Zlatko. "Odnos episkopske i svećeničke službe u pravoslavlju." Diacovensia 26, no. 2 (2018): 221.—233. http://dx.doi.org/10.31823/d.26.2.2.

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Abstract:
Il presente articolo concentra la sua attenzione sulla teologia dei ministeri ecclesiali (soprattutto del vescovo e del presbitero) nella Chiesa ortodossa. La ricerca è strutturata in tre parti principali. Nella prima parte si analizza l’evoluzione dei ministeri summenzionati, la seconda parte si propone di osservare in particolare la situazione attuale nell’ortodossia, mentre nella terza parte, l’autore presenta un suo tentativo di prospettare il ministero del vescovo come ministero primariamente communionale, relazionale nei confronti di tutta la Chiesa. Così, le conclusioni affermano la prospettiva dell’ecclesiologia di comunione come il naturale quadro entro cui dobbiamo collocare tutti i ministeri della Chiesa.
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Benvenuti, Marco. "La spada e lo scudo. Prime note sulle nuove forme di intervento diretto dello Stato nell'economia con finalità di politica industriale." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 1 (March 2021): 13–45. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-001002.

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Abstract:
L'articolo affronta, in una prospettiva di diritto costituzionale, il tema delle nuove forme di intervento diretto dello Stato nell'economia con finalità di politica industriale. In una prima parte, si ritorna agli albori del processo di privatizzazione delle partecipazioni societarie dello Stato. Una seconda parte è dedicata all'analisi di un fondamentale strumento di intervento proiettivo dello Stato nell'attività economica pubblica, qual è la Cas-sa depositi e prestiti S.p.A. Una terza parte, infine, tratta uno strumento cruciale di intervento protettivo dello Stato nei confronti dell'attività economica pubblica e privata, dato dai poteri speciali, che tendono anche ad assumere, oggi, una spiccata finalità di politica industriale.
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Guazzarotti, Andrea. "La politica monetaria: il modello ibrido dell'UEM." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 1 (March 2021): 47–71. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-001003.

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Abstract:
L'articolo affronta, in una prospettiva di diritto costituzionale, il tema delle nuove forme di intervento diretto dello Stato nell'economia con finalità di politica industriale. In una prima parte, si ritorna agli albori del processo di privatizzazione delle partecipazioni societarie dello Stato. Una seconda parte è dedicata all'analisi di un fondamentale strumento di intervento proiettivo dello Stato nell'attività economica pubblica, qual è la Cas-sa depositi e prestiti S.p.A. Una terza parte, infine, tratta uno strumento cruciale di intervento protettivo dello Stato nei confronti dell'attività economica pubblica e privata, dato dai poteri speciali, che tendono anche ad assumere, oggi, una spiccata finalità di politica industriale
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Podini, Andrea. "Il contrabbando di armi a Marsiglia: legislazione e pratiche illecite (1885-­1939)." SOCIETÀ E STORIA, no. 172 (June 2021): 321–42. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-172004.

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Abstract:
L'autore si propone di studiare i contrabbandi di armi avvenuti durante la Terza repubblica francese a Marsiglia. L'indagine da una parte analizza le disposizioni normative che oscillarono tra la completa liberalizzazione e il rigido controllo, suddividendo il periodo repubblicano in tre distinte fasi cronologiche; dall'altra, le pratiche con cui i contrabbandi di armi venivano organizzati, suddividendoli, a seconda del mercato a cui erano diretti, in traffici di natura locale - destinati al milieu urbano - o internazionale - rivolti a zone di guerra dove il commercio lecito era stato sospeso. L'autore mostra infine il caso di studio di Marcel Seytres, importante trafficante d'armi di Marsiglia, ricostruendone i traffici illeciti.
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Patota, Giuseppe. "Affettare." XVII, 2021/2 (aprile-giugno), no. 2 (April 13, 2021): 10. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2021.6516.

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Abstract:
Tre lettrici pongono tre dotti quesiti intorno al verbo affettare. La prima, segnalando che nell’Etica di Spinoza il verbo affettare ha la valenza tecnica di ‘suscitare affetto’ – affetto nel senso di ‘moto dell’animo’, ‘sentimento’, ‘passione’ –, chiede se sia corretto adoperare il verbo con questo particolare significato nell’italiano di oggi. La seconda chiede se sia accettabile una frase come “L’anomalia affetta il cromosoma 21”, in cui, evidentemente, il verbo affettare ha il significato di ‘colpire’. La terza lettrice chiede sostanzialmente la stessa cosa: se, cioè, il verbo in questione possa essere usato nel senso di adficere e adfici, che in latino potevano significare ‘colpire’ ed ‘essere colpito’.
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Tani, Ilaria. "Linguaggio e complessitŕ." PARADIGMI, no. 1 (April 2011): 145–62. http://dx.doi.org/10.3280/para2011-001009.

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Abstract:
La ricerca degli ultimi decenni ha progressivamente messo in discussione alcune dicotomie utilizzate nello studio del linguaggio, prima fra tutte quella fra conoscenza e comunicazione. Tanto le nuove prospettive - tutte, a diverso titolo, riconducibili al paradigma della complessitŕ e alla cosiddetta "rivoluzione cognitiva di seconda generazione" o "della mente incarnata" - quanto i modelli che esse mettono in discussione possono essere ricondotti ad una tradizione filosofica che estende le sue radici nel pensiero settecentesco. Muovendo da alcune recenti pubblicazioni, l'articolo fa il punto su tale genealogia filosofica, affrontando questioni come il nesso tra cognizione e comunicazione, il rapporto tra individuo e comunitŕ linguistica, la rilevanza della diversitŕ delle lingue di fronte alla globalizzazione.
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SCHMID, STEPHAN. "Lingua madre e commutazione di codice in immigrati italiani di seconda generazione nella Svizzera tedesca." Multilingua - Journal of Cross-Cultural and Interlanguage Communication 12, no. 3 (1993): 265–90. http://dx.doi.org/10.1515/mult.1993.12.3.265.

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Corazza, Luisa. "Il "nuovo" caporalato e il mercato del lavoro degli immigrati." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (October 2011): 71–81. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002005.

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Abstract:
Il caporalato è un fenomeno da tempo noto al mercato del lavoro italiano, che conosce queste forme di utilizzazione indiretta dell'attività lavorativa da più di mezzo secolo. Dati recenti segnalano, tuttavia, nuove manifestazioni di questo fenomeno in connessione con l'aumento dell'offerta di lavoro della manodopera immigrata. L'articolo analizza questa "nuova" forma di caporalato e si struttura in tre parti. Nella prima, vengono analizzate le caratteristiche principali del nuovo caporalato, in connessione con le caratteristiche del mercato del lavoro degli immigrati. Nella seconda si procede all'analisi delle tecniche di tutela volte alla repressione e prevenzione del fenomeno. Nella terza, si procede all'analisi delle proposte in campo finalizzate ad una riforma e ad una efficace prevenzione del fenomeno.
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Iacobone, Damiano. "Storie delle città giardino." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 19–29. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095003.

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Abstract:
Il saggio ripercorre la lunga vicenda delle città-giardino, a partire da una sintesi delle principali caratteristiche teoriche e progettuali che costituiscono la genesi di questo fenomeno urbano: i saggi di Ebenezer Howard e le realizzazioni di Letchworth, Welwyn, ma anche Hampstead e Brentham. La repentina diffusione di questa idea di urbanizzazione ha il suo impatto anche in altre nazioni, dove alcuni tra i più importanti architetti del periodo si confrontano con il tema della città giardino: Le Corbusier, Berlage, Taut, Tessenow, anche se successivamente seguiranno indirizzi progettuali differenti. Nella terza parte si ripercorre l'impatto in Italia di queste proposte, con una prima associazione alle case popolari sino a esiti ben differenti nella seconda metà del Novecento.
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Allegri, Elena. "Equipaggi senza orizzonti? Criticitŕ ed aspetti positivi del lavoro di équipe." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (January 2013): 67–81. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-004004.

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Abstract:
Questo saggio propone un'analisi del lavoro di équipe nei servizi socio-sanitari, tradizionalmente considerato un metodo di integrazione efficace. Considerando l'attuale situazione di crisi dei servizi e del professionalismo, le riflessioni sul lavoro in équipe sono presentate in relazione a tre dimensioni analitiche, che corrispondono alle parti in cui č suddiviso questo contributo. Nella prima sono presi in considerazione alcuni tratti peculiari dell'attuale processo di trasformazione del sistema di welfare, con particolare riferimento alle ricadute in atto sulle professioni implicate. La seconda parte č dedicata all'esame di caratteristiche specifiche dei gruppi di lavoro con particolare attenzione al lavoro sociale. Alcune considerazioni relative alle criticitŕ e agli aspetti positivi del lavoro in équipe costituiranno, infine, la terza parte.
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Patota, Giuseppe. "Buonismo, buonista, falso buonismo e cattivismo." X, 2019/3 (luglio-settembre) 10, no. 3 (July 8, 2019): 6–7. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3192.

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Abstract:
“Nei vocabolari che ho in casa non ho trovato i termini buonismo e buonista. Li trovo raccapriccianti, non fosse che per i contesti in cui vengono proferiti (di solito nei confronti dell’accoglienza ai migranti). Qual è la loro prima attestazione?”, ci ha chiesto una lettrice. “Mi chiedo spesso perché sarebbe tanto negativo essere buonisti, quale sarebbe la differenza dall'essere semplicemente buoni e perché il suo contrario cattivismo non sia altrettanto diffuso”, ha domandato una seconda lettrice, alla quale ha fatto eco una terza, che ha chiesto: “Si potrebbe dire cattivista?”. C’è poi chi ci ha chiesto se, visto che buonismo è sinonimo di ‘falsa bontà’, riteniamo l’espressione falso o finto buonismo un pleonasmo intenzionale o un errore.
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Crawford, Michael H., Lawrence Keppie, John Patterson, and Michael L. Vercnocke. "Excavations at Fregellae, 1978–1984." Papers of the British School at Rome 54 (November 1986): 40–68. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200008849.

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Abstract:
SCAVI A FREGELLAE: RELAZIONE PRELIMINARE SUL LAVORO DEL GRUPPO BRITANNICOL'articolo contiene la terza parte della relazione preliminare. In esso si tratta delle prospezioni di superficie svoltesi nel territorio della città. Le conclusioni principali sono cinque: che l'identificazione del kardo maximus della colonia di Fregellae proposta nella seconda parte puo considerarsi sostanzialmente confirmata; che gli insediamenti rurali dei cittadini di Fregellae furono in gran misura distrutti nello stesso momento che la colonia; che la distribuzione degli insediamenti posteriori a quel momento non corrisponde alle divisioni della centuriazione del 124 a.C; che durante l'lmpero le presenze umane nel territorio di Fabrateria erano piuttosto scarse; e che ci sono alcune indicazione del raggruppamento degli insediamenti finora identificati in piccoli villaggi.
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Botter, Barbara. "Emozione e realtà nell’immagine di Platone." Classica - Revista Brasileira de Estudos Clássicos 28, no. 2 (October 11, 2016): 15. http://dx.doi.org/10.24277/classica.v28i2.297.

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Abstract:
In Platone, l’immagine è rappresentazione pervasa di emozione. Non esiste immagine, neppure una semplice copia, che non contenga un’emozione e non esiste una pittura, neppure la più astratta, che non rappresenti un’idea. Il fine del presente articolo è di proporre una lettura e interpretazione del concetto di immagine in Platone, che mantenga vivi i due aspetti costitutivi dell’immagine, la carica emotiva e il riferimento al contenuto reale di cui l’immagine è rappresentazione. Il testo è diviso in tre sezioni: nella prima e nella seconda sezione indago lo statuto ontologico dell’immagine e la sua relazione con l’archetipo; nella terza parte propongo una interpretazione della funzione dell’immagine in Platone e in alcuni passi della letteratura greca antica.
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Ribeiro, Luiz Gustavo Gonçalves, and Romeu Thomé. "LA PROTEZIONE PENALE DELL’AMBIENTE COME DIRITTO UMANO COSTITUZIONALE." Veredas do Direito: Direito Ambiental e Desenvolvimento Sustentável 14, no. 28 (June 7, 2017): 33–71. http://dx.doi.org/10.18623/rvd.v14i28.1014.

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Abstract:
L’ambiente, oggi consacrato dottrinalmente come diritto umano di terza generazione e contemplato con disposizioni costituzionali che lo innalzano alla condizione di diritto fondamentale nell’ambito di diversi Paesi, è bene giuridico atto a essere effettivamente tutelato dal diritto penale che, tuttavia, richiede modificazioni nella sua dogmatica individualista secolare per la difesa di un diritto che è, allo stesso tempo, individuale e diffuso. Il testo contempla, sotto il ragionamento logico-deduttivo e con ricerca bibliografica, la garanzia dell’ambiente dal diritto penale e presenta proposte per la migliore tutela ambientale, esse corrispondendo, oltre alla predisposizione di norme penali più adeguate, alla creazione di un Tribunale Internazionale competente per le richieste penali legate all’ambiente e all’ammissione della responsabilità penale delle persone giuridiche. Si riconosce, nell’ambiente, una reale garanzia di tipo costituzionale, non soltanto diffusa, ma anche individuale, giacché direttamente legata alla qualità di vita dei singoli esseri e che ha avviato, negli ultimi decenni, la consacrazione di documenti internazionali e costituzionali di effettiva tutela.
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Marchetti, A., A. Valle, D. Massaro, and I. Castelli. "La consapevolezza emotiva in etŕ scolastica: un contributo alla validazione italiana della LEAS-C." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2012): 555–74. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-004005.

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Abstract:
Il presente lavoro intende fornire alcuni dati preliminari a supporto della validazione italiana della Scala di Consapevolezza Emotiva – versione bambini (LEAS-C; Bajgar et al., 2005; Lane et al., 1990). Obiettivo della scala e valutare la consapevolezza dei propri e degli altrui stati emotivi in bambini di eta scolastica. La ricerca prevede la somministrazione a 125 soggetti (suddivisi in tre gruppi a seconda della classe scolastica frequentata: terza, quarta e quinta classe della scuola primaria) della LEAS-C (della quale e stata effettuata una valutazione anche relativa alla produttivita verbale), di tre prove di empatia, di tre prove di Teoria della Mente e di due subtest linguistici della scala WISC III. I risultati evidenziano elevate affidabilita e coerenza interna della versione italiana della LEAS- C. Inoltre, la relazione riscontrata tra la performance relativa alla consapevolezza emotiva e quella riguardante una delle prove di empatia fornisce un indicatore di validita convergente, mentre la mancanza di legami tra il costrutto indagato e la Teoria della Mente e considerato un indice di validita divergente. Infine, la ricerca mette in luce un possibile trend evolutivo che vede la consapevolezza emotiva svilupparsi parallelamente all'empatia nei bambini di terza e quarta classe, per poi procedere indipendentemente nella sua evoluzione. La discussione fornisce alcune ipotesi esplicative e futuri sviluppi a questo riguardo.
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De-Virgilio, Giuseppe. "«Cerca il suo volto!» (Sal 24,6). Aspetti del documento «Che cos’è l’uomo?» (Sal 8,5)." Scripta Theologica 53, no. 1 (March 31, 2021): 151–68. http://dx.doi.org/10.15581/006.53.1.151-168.

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Abstract:
L’articolo offre una presentazione analitica del documento della Pontificia Commissione Biblica: Che cos’è l’uomo? (Sal 8,5). Un itinerario di antropologia biblica (30-IX-2019), segnalando alcuni aspetti del messaggio teologico di Gen 1–3. Dopo aver presentato il contesto, la finalità e l’articolazione del Documento, si sottolineano due motivi esemplari del messaggio antropologico di Gen 1–3: a) ’ådåm e le sue relazioni; b) Alla ricerca del volto (Gen 3,8). Vengono infine segnalate tre prospettive emergenti dalla riflessione sul Documento. La prima prospettiva è data dalla relazione tra antropologia e cristologia. La seconda prospettiva si inquadra nell’interpretazione ampia della vicenda umana alla luce della storia di alleanza con Dio. La terza prospettiva concerne la dialettica tra la debolezza creaturale e la potenza vivificante dell’azione divina.
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Cesari, Giuseppe. "La fecondità nella sterilità." Medicina e Morale 42, no. 1 (February 28, 1993): 283–91. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1079.

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Abstract:
Fecondità e fertilità non sono sinonimi: la prima appartiene ad una dimensione propria ed esclusiva della "natura umana"; la seconda riguarda la sola dimensione biologica della fecondità. Partendo da questa affermazione l'Autore sottolinea come la natura umana, che non si esaurisce nelle dimensioni organica e psichica, trovi una sua completa realizzazione nella dimensione noetica o del logos. L'uomo, infatti, è l'unico essere vivente che si interroga sul senso e sul fine delle sue azioni. E' in questa terza dimensione che si trovano le chiavi di lettura dei comportamenti e dei desideri umani, come ad esempio il desiderio di un figlio. Ma avere un figlio non dipende necessariamente dal farlo: essere madre e padre è, prima e più che un fatto biologico (somatopsichico), una realtà noetica.
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Allegri, Elena, and Marilena Dellavalle. "Complessità e interdisciplinarità: l'apporto del servizio sociale nel sistema di tutela dei minorenni." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2021): 51–60. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001006.

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Abstract:
L'articolo intende affrontare il tema della tutela minori nel quadro concettuale della complessità e della interdisciplinarità, con particolare attenzione alla prospettiva del servizio sociale, inteso come disciplina e come professione. Le riflessioni proposte sono declinate in tre parti. Nella prima si propone un'analisi della complessità e della interdisciplinarità come principi teorico-metodologici utili a pensare, organizzare e agire nella tutela minori. Il ruolo dell'assistente sociale nell'attuale sistema dei servizi, competenti nel sostegno alla genitorialità e nella protezione di minori, costituisce la seconda parte. Nella terza, si evidenzia e si precisa il significato di alcune peculiari componenti dell'azione professionale del servizio sociale nell'interazione con la magistratura e nella rete dell'intervento. Nelle conclusioni, oltre a sintetizzare gli aspetti prospettati, si individuano alcune questioni aperte.
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Di Barbora, Monica. "Nuove frontiere per la storia di genere." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 258 (September 2010): 121–25. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-258008.

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Abstract:
Il V congresso della Societŕ italiana delle storiche (Sis) ha avuto come tema le "Nuove frontiere per la storia di genere". In apertura, Pauline Schmitt Pantel e Françoise Thébaud hanno ripercorso i vent'anni di pratica della storiografia di genere, individuandone assi portanti, elementi problematici e possibili linee di sviluppo. Un secondo momento di confronto collettivo ha riguardato il passaggio del testimone (e i mutamenti di prospettiva che esso implica), da una prima generazione di studiose impegnate ad aprire la strada alla prospettiva di ricerca femminile e direttamente coinvolte nell'impegno femminista degli anni settanta a una giovane generazione meno politicamente impegnata. Marta Petrusewicz, infine, ha analizzato i dibattiti ottocenteschi sul conflitto tra Terra e Capitale, sottolineandone il radicamento negli stereotipi di genere. Le numerose sessioni tematiche hanno posto in rilievo, spesso in ottica di confronto con altre realtŕ nazionali, alcuni snodi forti dei gender studies: il corpo e la sua cura; la partecipazione femminile alla sfera pubblica; la relazione tra donne e lavoro e tra donne e devianza; la rappresentazione del femminile; l'apertura all'approccio queer. Il congresso ha bene evidenziato la ricchezza e le difficoltŕ che nascono dal tentativo di far colloquiare discipline portatrici di metodologie e semantiche differenti.
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Ballor, Federica, and Giulia Maria Cavaletto. "Abitare nei Villaggi Olimpici Torino 2006." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 118 (July 2010): 196–207. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-118014.

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Abstract:
Il progetto di riconversione in edilizia sociale dei "Villaggi olimpici Torino 2006", destinati originariamente ad ospitare atleti e giornalisti, si propone come caso emblematico di politiche abitative di seconda generazione. A partire dall'analisi degli obiettivi di integrazione sociale e sviluppo locale, lo studio si configura come monitoraggio di una politica pubblica, i cui tratti innovativi non escludono la presenza di criticitŕ legate al sistema di governance ed alla risposta dei milieu. Utilizzando i concetti chiave di integrazione sociale, mixité e sviluppo locale, il programma insiste sull'insieme di opportunitŕ che possono (o meno) innescare azioni da parte dei soggetti coinvolti, in termini di irrobustimento delle capacitŕ di autonomia e integrazione sociale. Gli outcome dell'intervento, people e area based, sono stati analizzati con una survey rivolta agli assegnatari degli alloggi e ad un gruppo di controllo di soggetti residenti nelle stesse aree ma meno vulnerabili.
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Rothschild, Berthold. "Critica della psichiatria e della psicoterapia nei paesi occidentali (1973)." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 2 (May 2011): 239–46. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-002006.

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Abstract:
. Viene analizzato lo sviluppo della psichiatria e della psicoterapia nei paesi occidentali negli anni 1970, sotto l'effetto dei profondi cambiamenti della societŕ industriale avanzata caratterizzata da un aumento di disturbi psicologici (causati anche da fattori socio-economici) e da una maggiore domanda e offerta di servizi nel mercato della salute mentale. Nella prima parte vengono discusse alcune tendenze generali, nella seconda parte vengono elencate varie innovazioni e alternative sorte di fronte a questi cambiamenti, e nella terza parte viene fatta una critica a varie modalitŕ con cui la psichiatria e la psicoterapia hanno reagito a questi fenomeni. (Questo testo č stato letto nell'aprile 1973 al "Primo Simposio sulla Psicoterapia nei Paesi Socialisti" a Erfurt, nella ex Repubblica Democratica Tedesca [DDR], ed č stato originariamente pubblicato in, 1979, XIII, 3: 1-8).
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