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Journal articles on the topic 'Senso di luogo'

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Poma, Andrea. "Commento a Colpa e sensi di colpa di Martin Buber." QUADERNI DI GESTALT, no. 1 (October 2010): 79–87. http://dx.doi.org/10.3280/gest2010-001005.

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Abstract:
L'autore prende le mosse dall'edizione italiana del testo Colpa e sensi di colpa di Martin Buber per sottolineare il rapporto fra il pensiero del filosofo e la svolta umanistica in psicoterapia, mettendone in risalto non solo la nota vicinanza, ma anche alcuni punti di distanza e differenza che le caratterizza. In particolare si sofferma su due problemi aperti che ancora interrogano la psicoterapia: la dimensione etica della colpa e il rapporto fra terapeuta e paziente. In primo luogo, la colpa, considerata in senso etico e non solo come sentimento di colpa, č interamente riconducibile all'amb
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Fortis, Massimo. "Observaciones elementales sobre el lugar." ZARCH, no. 1 (December 31, 2013): 192–223. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_zarch/zarch.201319369.

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Abstract:
A conclusione della sua Storia dell’architettura moderna, pubblicata a Londra nel 1980, Kenneth Frampton riporta nel capitolo finale, “Luogo, produzione e architettura: verso una teoria critica del costruire”, un resoconto sugli sviluppi recenti dell’architettura e sulle tendenze allora in atto. Dopo aver sottolineato l’inefficacia del planning operativo nella messa a punto della forma fisica degli in- sediamenti, verso cui sembrava mostrare un sorta di indifferenza, l’autore rivolgeva lo sguardo verso le potenziali promesse del disegno urbano, annotando: «Come ha messo in rilievo Hans Sedlmay
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Aglieco, Sebastiano. "Questo il luogo assegnato. Poesie inedite di Luigi Fontanella." Italica 96, no. 4 (2019): 678–87. http://dx.doi.org/10.5406/23256672.96.4.08.

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Abstract:
Abstract Testi inediti di poesia di Luigi Fontanella, facenti parte del volume Monte Stella di prossima pubblicazione presso Passigli, Firenze. Nell'Introduzione di Sebastano Aglieco vengono rintracciati i motivi dominanti della poesia di Fontanella: innanzi tutto il tempo, rivisitato fra passato e proiezione futura; il viaggiare – tematica costante della sua poiesi – gli affetti familiari, la memoria spesso coniugata con l'immaginazione e la visionarietà, la dimensione onirica e ipnagogica. Emblematico, in questo senso, il titolo della raccolta, ancora inedita, da cui queste poesie sono tratt
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Vilanova Becker, Patricia. "<p>LA <em>CITTÀ DELLE DAME </em>DI CHRISTINE DE PIZAN COME COSTRUZIONE DELLA MEMORIA COLLETTIVA DELLE DONNE</p>." RAUDEM. Revista de Estudios de las Mujeres 10 (December 20, 2022): 126–45. http://dx.doi.org/10.25115/raudem.v10i1.8589.

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Abstract:
Questo saggio discute l’importanza di Christine de Pizan nella costruzione della memoria collettiva delle donne lungo la storia. La scrittrice italo-francese ha scritto La città delle Dame (Le Livre de la Cité des Dames) nel 1405, anticipando in maniera straordinaria argomenti che sarebbero stati trattati da Mary Wollstonecraft circa trecento anni dopo. Attraverso un’analisi discorsiva della Città delle Dame, tradotta in italiano da Patrizia Caraffi, la presente dissertazione cerca di collocare Christine de Pizan come autrice fondamentale per la comprensione della storia del pensiero femminist
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Leghissa, Giovanni. "Bellezza e tristezza, l'organizzazione nell'etŕ del neoliberalismo compiuto." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 16 (September 2011): 133–43. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-016010.

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Abstract:
Nella Germania nazista, giŕ nel 1934, fu creato il Büro für die Schönheit der Arbeit, che aveva come finalitŕ il miglioramento delle condizioni di vita sul posto di lavoro. Dall'analisi di questo episodio, a lungo dimenticato, della storia del taylorismo, si passa all'analisi delle nuove forme di organizzazione, tipiche dell'impresa strutturata "in rete". Pur abissalmente diversa da qualsiasi forma-impresa inserita in un contesto politico totalitario, anche l'organizzazione contemporanea spesso rischia di non sottrarsi alle critiche che Foucault muove nei confronti di quelle forme di governo c
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Cellamare, Carlo. "Laboratori di quartiere, autorganizzazione e sviluppo locale integrale a Roma." TERRITORIO, no. 107 (February 2025): 72–78. https://doi.org/10.3280/tr2023-107009oa.

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Abstract:
Il servizio intende fornire un quadro critico delle sperimentazioni in corso di laboratori di quartiere a carattere innovativo nel contesto romano, in particolare nelle sue periferie e nei quartieri di edilizia residenziale pubblica. Tali laboratori si caratterizzano, in primo luogo, come percorsi di ricerca-azione che valorizzano le esperienze di auto-organizzazione e di protagonismo sociale, costruendo contesti di interazione tra realt&amp;agrave; locali e istituzioni. In secondo luogo, si caratterizzano per un approccio integrato a favore di una prospettiva di sviluppo locale con le perifer
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Latini, Ginevra. "IL PAESAGGIO SUBTERRESTRE DI CALVINO COME CRONOTOPO GEOLOGICO E LUOGO DELL’IO." Anuari de Filologia. Literatures Contemporànies, no. 14 (December 31, 2024): 137–51. https://doi.org/10.1344/aflc2024.14.9.

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Abstract:
Partendo dall’analisi del racconto cosmicomico Il cielo di pietra, in cui il protagonista Qfwfq discende nelle viscere della Terra, è possibile comprendere in termini bachtiniani come il cronotopo del subterrestre si sviluppi nella poetica calviniana e si declini in altre caratteristiche paesaggistiche creando un filo di continuità tra natura del sottosuolo e geografia interiore dell’io. In Dall’opaco, l’idea di subterrestre - inteso come mondo alla rovescia e regno del «negativo» - coincide con il paesaggio dell'io che scrive. Sottosuolo, vulcani e voragini, oltre a corredare l’immaginario pa
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Pellegrinelli, Carmen, and Laura Lucia Parolin. "“Il tempo della cura”, un progetto di medicina narrativa attraverso il teatro di comunità." Altre Modernità, no. 32 (November 30, 2024): 279–97. https://doi.org/10.54103/2035-7680/27298.

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Abstract:
Come è noto la prima ondata della pandemia ha colpito duramente la città e la provincia di Bergamo. A due anni di distanza un gruppo di professionisti di Pronto Soccorso operanti presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha deciso di lavorare con il teatro per raccontare la propria storia e rielaborare trauma. Guidati da una professionista di teatro di comunità (applied theatre) il gruppo ha lavorato per un intero anno sull’esperienza in prima linea durante la pandemia per mettere in scena lo spettacolo “Giorni Muti, Notti Bianche” che ha debuttato a marzo 2023. Le due autrici di questo
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Populin, Paola. "La Natura, la Terra, la Patria: elementi identitari nell’opera di Stanislao Nievo e dei maggiori poeti baschi." Tropelías: Revista de Teoría de la Literatura y Literatura Comparada, no. 42 (July 9, 2024): 317–41. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_tropelias/tropelias.20244210719.

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Abstract:
Un luogo può essere raccontato e descritto ma anche ri-creato dalla visione dello scrittore; chi lo abita e lo vive contribuisce a farsi tramite del racconto e veicolo dei simboli che a quel luogo appartengono, in una costante risemantizzazione nel tempo. Stanislao Nievo, con l’idea dei Parchi Letterari, e complessivamente nella sua opera, crea un placetelling fondato su elementi simbolo delle comunità. Un processo similare avviene nelle opere di due dei maggiori scrittori baschi contemporanei: Aresti e Atxaga che interpretano il senso di vasquidad tramite i simboli che la rappresentano.
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Sirolli, Arianna, and Alessandro Sirolli. "Effetti psicologici e sociologici della gestione post-sisma L'Aquila." GRUPPI, no. 3 (October 2011): 77–83. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-003008.

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Abstract:
Gli autori commentano la realtŕ condivisa dagli abitanti dell'Aquila in seguito al terremoto che ha distrutto il centro cittadino dal punto di vista della perdita di un luogo identitario, una base sicura collettiva, una cornice di senso. La "cittŕ fantasma" si configura, allora, come un non-luogo, nell'accezione che Marc Augé attribuisce a questo termine. L'unica possibilitŕ di ricostruire un Sé individuale e collettivo e di riallacciare i legami sociali passa, quindi, necessariamente, attraverso la ricostruzione del centro storico. Questi commenti sottendono una critica agli interventi operat
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Bona, Marzia, Andrea Carlà, Heidi Flarer, Marie Lehner, Astrid Mattes-Zippenfenig, and Ursula Reeger. "Gli effetti del volontariato sul senso di appartenenza di giovani immigrati: una prospettiva europea." MONDI MIGRANTI, no. 1 (March 2022): 25–44. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-001002.

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Abstract:
Questo contributo esamina gli effetti del volontariato su giovani immigrati in sei paesi europei, concentrandosi sui cambiamenti occorsi dopo un anno di coinvolgimento volontario nel loro senso di appartenenza e nei legami con il luogo di residenza. Lo studio ha dato ampio spazio all'auto-percezione dei volontari, rilevata attraverso metodi qualitativi, ricorrendo all'uso di un "control group". L'ipotesi - che l'esperienza potesse rafforzare il senso di appartenenza con intensità variabile a seconda del background migratorio del partecipante - è stata in parte confermata. L'analisi mostra vari
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Currò, Salvatore. "Traslocazione e trasfigurazione di sé: una risalita fenomenologica con appoggio sulla liturgia." Salesianum 81, no. 4 (2019): 653–81. https://doi.org/10.63343/lh7734rl.

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Abstract:
Il presente contributo propone un percorso che vuole essere squisitamente fenomenologico e la stessa liturgia viene accostata in ottica fenomenologica, senza peraltro ignorare o sottovalutare il suo significato teologico. L’articolazione è in quattro tappe: si precisa, innanzitutto, il senso della risalita e del ricorso alla liturgia (1); si intraprende poi una duplice risalita: la prima, in prospettiva di luogo (ma anche di tempo), assume il carattere di una traslocazione esistenziale (nel senso che l’io è provocato ad abitare il sé (2); la seconda, in prospettiva di contatto, assume il carat
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Bianchini, Barbara. "La teoria del campo analitico e la psicoterapia psicoanalitica con la coppia." INTERAZIONI, no. 2 (November 2021): 102–19. http://dx.doi.org/10.3280/int2021-002007.

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Abstract:
In questo contributo cerco di evidenziare come il modello del campo analitico, svilup¬pato da Ferro e dalla scuola di Pavia, possa essere significativo e fecondo anche per la psi¬coterapia psicoanalitica con le coppie, proprio perché può promuovere lo sviluppo degli strumenti per pensare insieme, con lo scopo di trasformare stati protoemotivi e protosenso¬riali in qualcosa di più comprensibile, e può sviluppare la creazione di nuove narrazioni cocostruite tra i partner e l'analista. Diventa così necessario un lavoro sul "luogo" dove pensare i pensieri, sul contenitore pri-ma che sul contenuto,
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Andriani, Carmen. "Memoriæ causa. Brevi note su Memoriali possibili." FAMagazine. Ricerche e progetti sull'architettura e la città, no. 66-67 (August 21, 2024): 43–52. http://dx.doi.org/10.12838/fam/issn2039-0491/n66-67-2023/1067.

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Abstract:
I Memoriali sono monumenti edificati in ricordo di un accadimento che appartiene alla memoria collettiva. Essi aspirano a una condizione di trascendenza e immanenza al tempo stesso: radicati nel luogo e legati a una precisa circostanza temporale, purtuttavia si svincolano da ogni tempo e luogo in ragione del loro portato universale. I memoriali sono l’espressione di un profondo significato simbolico condiviso da una collettività che in essi si riconosce. In questo modo essi entrano nel nostro presente in modo attivo, capaci di costruire narrazioni e luoghi di una mitologia collettiva entro cui
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Federico, Rampinini. "La necessità del gusto e il sensus communis kantiano. A partire da alcune recenti letture." Con-Textos Kantianos. International Journal of Philosophy 1, no. 9 (2019): 97–122. https://doi.org/10.5281/zenodo.3251081.

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Abstract:
La nozione di &ldquo;<em>sensus communis</em>&rdquo; &egrave; una delle nozioni pi&ugrave; importanti e allo stesso tempo complesse dell&rsquo;intera filosofia kantiana. Tale complessit&agrave; &egrave; dovuta alla diversit&agrave; di significati che essa acquisisce nel corso degli scritti kantiani, i quali non dedicano mai una analisi precipua a questo concetto. Recenti studi, come quelli di Zhengmi Zhouhuang e di Serena Feloj, hanno contribuito a focalizzare l&rsquo;attenzione su tale nozione, sulla sua importanza e sulle difficolt&agrave; ad essa connesse. Proprio a partire dalla discussion
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Danani, Carla. "LUOGHI E FORME DELLA CURA. L'arte della salute." Humanitas 2/2023, no. 78 (2023): 239–49. https://doi.org/10.5281/zenodo.13685155.

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Abstract:
<em>La riflessione che qui proponiamo si svolge prendendo le mosse dalla </em><em>considerazione del &ldquo;luogo&rdquo; quale plesso di condizioni di possibilit&agrave; </em><em>d&rsquo;esistenza, intreccio di fattori sociali, culturali, simbolici, materici, di </em><em>cui l&rsquo;esistere si nutre e che esso, insieme, trasforma. Per questa via si </em><em>tenta di affrontare la complessit&agrave; della questione in gioco senza incorrere </em><em>in rischiosi riduzionismi. Nella ri-considerazione della vulnerabilit&agrave; </em><em>quale caratteristica ontologica dell&rsquo;essere umano, la
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Ellin, Nan. "Supporto vitale: Nacirema redux." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 40 (April 2011): 28–41. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-001003.

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Abstract:
Questo articolo attribuisce a un pervasivo senso di paura, combinato a determinati aspetti dell'ambiente edificato, una serie di sconcertanti tendenze in tema di salute pubblica e di isolamento sociale negli Stati Uniti. Troppo spesso l'ambiente edificato non č in grado di sostenere la vita in modo adeguato, rendendo per contro necessarie altre forme di ‘supporto vitale'. Gli statunitensi hanno fatto fronte alla frammentazione urbana, al degrado ambientale e alla mancanza di ‘senso del luogo' in modo reattivo - attraverso forme di diniego, diversione e distrazione - che si manifestano attraver
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Bocchino, Anna, Ramírez Manuel García, and Eugenia M. Mosquera. "Integrazione acculturativa e psicologia della liberazione: un modello per la salute e il benessere degli immigrati." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (May 2011): 15–23. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-001003.

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Abstract:
L'integrazione degli immigrati costituisce un prerequisito essenziale per la coesione sociale e il progresso economico ma allo stesso tempo, rappresenta anche una sfida per la societŕ di accoglienza a causa delle condizioni di oppressione che vivono molti immigrati. Il presente articolo, descrive un approccio all'integrazione acculturativa a partire dal contributo della psicologia della liberazione. Secondo tale prospettiva, l'integrazione sociale puň essere intesa come un processo di empowerment e costruzione del sé, attraverso cui gli immigrati raggiungono uguale accesso alle risorse, alla p
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De Luca, Francesca, Andrea Ligozzi, and Maria Beatrice Toro. "Elaborare il trauma nel corpo e nella mente: nuove prospettive di intervento." MODELLI DELLA MENTE, no. 1 (September 2023): 25–40. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2022oa16497.

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Abstract:
Il trauma psicologico &amp;egrave; un evento chiave che la persona percepisce come estremamente stressante. Da tale definizione si comprende come non si tratti di un costrutto riferibile, ad oggi, in relazione agli eventi "oggettivamente traumatici" (che minano l'integrit&amp;agrave; fisica della persona o la sua vita) ma anche a tutti quei momenti drammatici legati a un senso di incontrollabilit&amp;agrave; percepita, spesso situati entro relazioni caratterizzate da trascuratezza e mancanza di accudimento. Il cosiddetto traumatismo cronico infantile impatta in modo clinicamente significativo
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Lambruschi, Furio. "La funzione conoscitiva del sintomo." Ricerca Psicoanalitica 28, no. 3 (2020): 37–53. http://dx.doi.org/10.4081/rp.2017.158.

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Abstract:
Nel presente articolo i possibili significati e il valore funzionale del sintomo vengono delineati alla luce della cornice epistemologica e teorica offerta dal modello psicopatologico e psicoterapeutico di tipo cognitivo-costruttivista, con la teoria dell'attaccamento saldamente ancorata al proprio interno. In questa prospettiva, la comprensione del comportamento umano, sia nelle sue manifestazioni adattative che psicopatologiche, è possibile solo attraverso la ricostruzione della continuità e coerenza dei suoi processi di sviluppo, di come tali processi diano luogo a specifiche organizzazioni
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Filipovic, Aleksandra. "L’ipotesi sulla progettazione dello spazio della chiesa Djurdjevi Stupovi." Starinar, no. 59 (2009): 221–36. http://dx.doi.org/10.2298/sta0959221f.

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Abstract:
(italijanski) Quest?articolo tratta l?analisi del progetto della chiesa monastica dedicata a S. Giorgio (1170/71), situata nei pressi di Novi Pazar, fondazione del gran giuppano Stefan Nemanja. Il metodo dell? autore richiedeva un cambio dei canoni di lettura di quelli applicati a S. Nicola a Toplica, la fondazione precedente della stessa committenza, per poter comprendere l?organizzazione della pianta di S. Giorgio, progettazione del suo spazio interno, modellazione del suo volume e realizzazione da parte dallo stesso costruttore. Secondo l?autore l?interno della chiesa sia stato congeniato a
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Sambor, Paweł. "I dilemmi di Giuseppe di Nazareth." Forum Teologiczne 23 (November 25, 2022): 17–26. http://dx.doi.org/10.31648/ft.8024.

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Abstract:
Nell'articolo proponiamo di rileggere i brani del Vangelo riguardanti la figura di Giuseppe di Nazareth in prospettiva esistenziale, cercando di comprendere l'aspetto umano non solo della situazione in cui si è trovato, ma anche delle sue scelte. Nell'articolo evidenziamo tre possibili forme di dilemmi umani di Giuseppe. Dapprima viene esaminato il dilemma religioso che si traduce in una difficile scelta tra le esigenze della Legge e l'intenzione di salvare la reputazione di Maria. In secondo luogo viene esaminato il dilemma sociale che riguarda la reputazione di Giuseppe per il fatto che, in
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De Salvo, Dario. "“Non è senza timore che inizio la mia opera di insegnante”. Leonardo Sciascia maestro elementare (1949-1957)." Quaderns d’Italià 27 (December 22, 2022): 83–92. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.551.

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Abstract:
Il 12 ottobre del 1949 Leonardo Sciascia comincia la sua carriera di maestro elementare. Avverte, fin da subito, un forte senso di disagio che espliciterà chiaramente nel 1956 con Le Parrocchie di Regalpetra. Un’opera che, sebbene venga ambientata in un luogo fantastico, descrive mirabilmente la sfiducia degli insegnanti, il contesto in cui sono costretti a vivere gli alunni e l’inadeguatezza dei programmi scolastici. Ma il disagio avvertito fu senza dubbio il punteruolo, come testimoniano i suoi registri di classe, per descrivere con una straordinaria sensibilità letteraria il clima pedagogic
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Proli, Maria Grazia. "Riflessioni pedagogiche sulla città come luogo di relazioni: da spazi di crisi a spazi di accoglienza." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (January 2025): 96–113. https://doi.org/10.3280/erpoa2-2024oa18719.

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Abstract:
La crescente complessit&amp;agrave; del vivere in contesti urbani, spesso caratterizzati da tessuti frammentati e diluiti in sconfinate periferie, richiama l'urgenza di favorire processi educativi e formativi, lungo l'arco della vita, che possano sollecitare l'evoluzione di citt&amp;agrave; e comunit&amp;agrave; sostenibili, come suggerisce il modello learning city (Longworth, 2006) assunto da UNESCO nel recepire i traguardi posti dagli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 ONU (cfr. Boffo, Biagioli &amp;amp;amp; Togni, 2023). In questa prospettiva, il contributo proposto pres
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Ortona, Guido. "How a Convention is Adopted: The Choice May Be Casual *." Journal of Public Finance and Public Choice 6, no. 3 (1988): 227–35. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344578.

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Abstract:
Abstract In questo scritto s’intende per « convenzione » un equilibrio stabile di un giuoco con due o più possibili equilibri.Secondo la tesi comunemente accolta, una convenzione avrebbe luogo come soluzione di equilibrio di un dilemma del prigioniero.Si dimostra, invece, che il risultato può semplicemente essere casuale, dato che in assenza d’informazioni i giuocatori si comporteranno in modo tradizionale. Inoltre, qualora le probabilità assegnate alle varie strategie non siano molto diverse, la scelta, anche se rion «casuale» in senso stretto, può tuttavia essere considerata « quasi-casuale
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Horn, Vera. "Assaporare la Tradizione: Cibo, Identità e Senso di Appartenenza nella Letteratura Migrante." Revista de Italianística, no. 19-20 (December 30, 2010): 155. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i19-20p155-175.

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Abstract:
Come sostiene Vito Teti, il cibo per l’immigrato è una formadi difesa di un’identità culturale e riflette il bisogno di riconoscersi e diaggregarsi. Il bisogno di trovare senso e posto in un nuovo luogo vengonosegnati da un attaccamento ai cibi perduti, con un senso di sacralità che accompagnail pasto. A partire dalla premessa di Teti, verranno presi in considerazionei romanzi Volevo diventare bianca di Nassera Chohra (1993)e Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio di Amara Lakhous(2006) e i racconti Curry di pollo di Laila Wadia; Salsicce di Igiaba Scego e Il cuoco di Arbëria di
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Frigerio, Luca. "La "Teoria fisiologica dell'anima" di Andrea Verga." STORIA IN LOMBARDIA, no. 2 (January 2022): 25–50. http://dx.doi.org/10.3280/sil2020-002002.

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Abstract:
A partire dalla metà dell'Ottocento in Italia si sviluppò una psichiatria nazionale, di matrice medico-scientifica, che rivendicò il monopolio medico-psichiatrico della malattia mentale, con l'obiettivo di emanciparla da ogni retaggio filosofico e teologico. Figura chiave di questa transizione fu il medico e psichiatra lombardo Andrea Verga. Il saggio analizza le lezioni che Verga tenne per la cattedra di Dottrina e Clinica delle alienazioni mentali nel biennio 1884-86, nelle quali delineò la "Teoria fisiologica dell'anima", in base alla quale «l'anima non è che la funzione dell'encefalo». Egl
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Lattes, Gianfranco Bettin, and Annick Magnier. "I NUOVI SINDACI: COME CAMBIA UNA CARRIERA POLITICA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 25, no. 1 (1995): 91–118. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200023340.

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Abstract:
La carriera del sindaco nella ricerca pionieristicaIl termine carriera, qualunque sia il campo concreto di riferimento, unisce un elemento dinamico – usualmente percepito con una valenza ascendente – con un elemento tendenzialmente stabile, riconducibile ad un progetto prefigurato in un dato ambito istituzionale. A comprovare l'ambiguità semantica del termine stanno due suoi caratteri antitetici solo in apparenza. In primo luogo, l'aspetto istituzionale storicamente consolidato nei termini di un percorso potenziale a disposizione degli attori dotati ed interessati; in questo senso, la carriera
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Bovati, Marco. "L'indagine del contesto climatico-ambientale come supporto al progetto sostenibile negli interventi di riqualificazione urbana." TERRITORIO, no. 59 (November 2011): 83–88. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059014.

Full text
Abstract:
Dopo una premessa sul tema del rapporto tra sostenibilitŕ energetico-ambientale e progetto di riqualificazione di quartieri esistenti degradati, e dopo alcune considerazioni sul rapporto tra il progetto architettonico e urbano, la sua capacitŕ modificativa, il contesto ambientale oggetto della trasformazione e piů in generale le istanze della sostenibilitŕ, lo scritto intende indagare in senso metodologico il tema della lettura dei caratteri e delle perturbazioni ambientali di un sito, quale strumento di definizione di un quadro che orienti le scelte insediative verso un impianto progettuale c
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Zaccaro, Vanna. "“POI, DOPO L’ESODO, C’È IL TEMPO DELL’ESILIO: PIÙ CHE I CORPI RIGUARDA LE ANIME”. L’ESILIO COME PERENNE ESCLUSIONE NELLA SCRITTURA DAI MARGINI DI ANNA MARIA MORI." Revista Internacional de Culturas y Literaturas, no. 13 (2013): 210–20. http://dx.doi.org/10.12795/ricl.2013.i13.19.

Full text
Abstract:
“Poi, dopo l’esodo, c’è il tempo dell’esilio: più che i corpi riguarda le anime”. L’esilio come perenne esclusione, senso di disappartenenza, condizione ‘centrifuga’ nella scrittura dai ‘margini’ di Anna Maria Mori. Nata in Istria (2006): viaggio geografico, storico, esistenziale, memoriale alla\dalla\nella terra d’origine (viaggio che aveva già cominciato a raccontare in Bora) per ricostruire la propria identità. L’anima altrove (2012): la Mori affronta “quasi come una conclusione” il tema dell’esilio, ormai condizione dello spirito, luogo mentale. Parole chiave: Anna Maria Mori, esilio, scri
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Mancini, Alessandra. "Imagery Rescripting tra vendetta e perdono: una breve rassegna della letteratura." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 51 (January 2023): 91–104. http://dx.doi.org/10.3280/qpc51-2022oa15183.

Full text
Abstract:
L'Imagery Rescripting &amp;egrave; una tecnica terapeutica che ambisce a modificare la rappresentazione mnestica di esperienze passate, collegate a dei sintomi. La sua efficacia &amp;egrave; stata dimostrata nel trattamento del disturbo da stress postraumatico e in quello della fobia sociale. In questi disturbi, il rescripting prevede che il ricordo sia cambiato fermando l'abuso, togliendo potere all'aggressore e proteggendo la vittima. In tale contesto, una domanda interessante &amp;egrave; se sia utile e sicuro oppure rischioso incoraggiare le persone a immaginare di vendicarsi e a esprimere
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Crivello, Silvia. "Il senso del luogo fra trasformazione e autenticità: il caso di via del Campo a Genova." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 114 (November 2017): 37–55. http://dx.doi.org/10.3280/sur2017-114003.

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Vitali, Dario. "Chiesa e Regno di Dio: per recuperare il senso dell'orientamento." Theologica Leoniana 1, no. 1 (2012): 9–26. https://doi.org/10.5281/zenodo.13764631.

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Abstract:
&Egrave; un luogo comune parlare oggi di smarrimento. Il sogno del progresso, che ha alimentato i traguardi della societ&agrave; industriale e poi di quella tecnologica, ha lasciato spazio a una devastazione dell&rsquo;uomo pari alla devastazione del pianeta, sempre pi&ugrave; sfigurato e ostile a chi ha preteso di dominarlo. L&rsquo;esito della modernit&agrave; &egrave; certamente la perdita di ogni certezza: l&rsquo;&Uuml;bermensch che pu&ograve; fare a meno di Dio e non ha bisogno di dogmi e di chiese, ha sfidato il limite, &egrave; uscito in mare aperto con la sua piccola barca e si &egrav
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Longo, Gianfranco. "LA POESIA CATECHETICA AMERICANA." Isagoge - Journal of Humanities and Social Sciences 1, no. 7 (2021): 22–85. http://dx.doi.org/10.59079/isagoge.v1i7.60.

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Abstract:
La persona appartiene ad un evento che delinea la forma di un istante qui, ora; dove la metamorfosi dei luoghi e delle storie de-personalizza il luogo in un altrove e il tempo si fluidifica in una indeterminatezza di epoche e una storia ou-topica, rendendo la persona legata al ritrovamento di se stessa in quello che la poesia americana ha identificato come un cielo infestato, io-diviso, enfasi di comando: la percezione diventa, redentivamente, palingenesi generazionale, uni-tà di presenza archetipica, ma anche ispirazione ad un richiamo collettivo di disincanto, per riscoprire le tracce di un
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Benini, Stefania. "Tra Mogadiscio e Roma: Le mappe emotive di Igiaba Scego." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 48, no. 3 (2014): 477–94. http://dx.doi.org/10.1177/0014585814543246.

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Abstract:
Il gesto di tracciare una mappa è atto di ordinamento cognitivo e di organizzazione dell’immaginazione, ma è anche atto fondante dell’identità e del suo posizionamento in relazione ai luoghi. Il saggio rintraccia le dinamiche affettive del vissuto della scrittrice italo-somala Igiaba Scego nella struttura di un libro – La mia casa è dove sono (2010) – pensato come mappa di due luoghi in dialogo l’uno con l’altro, Roma e Mogadiscio, fra memoria individuale ed epos familiare, fra scrittura autobiografica e narrazione orale, fra genealogia femminile e soggettività nomade, fra ex impero ed ex colo
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Rivetti, Paola. "Alcune spedizioni alpinistiche italiane in Iran secondo le fonti d'archivio." STORIA URBANA, no. 131 (November 2011): 129–48. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-131007.

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Abstract:
Il contributo propone alcuni documenti relativi a talune spedizioni alpinistiche italiane verso i monti persiani. La presenza italiana nel paese mediorientale appare in ritardo rispetto ad altre esperienze europee, rivelando in questo senso il "carattere nazionalista" dell'impegno del Club Alpino Italiano, il Cai, nel sostenere le prime imprese che ebbero luogo nel paese. Tale carattere, tuttavia, verrŕ sempre meno, lasciando il posto alla curiositŕ scientifica, all'agonismo sportivo e alla fascinazione per una realtŕ tanto distante, sentimenti dominanti espressi dagli alpinisti nei resoconti
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Colturato, Annarita. "Lo specchio del palcoscenico: rappresentazione della regalità e riflessi del dibattito culturale nella Vittoria d'Imeneo di Giuseppe Bartoli e Baldassare Galuppi (1750)." CHEIRON, no. 1 (June 2023): 145–68. http://dx.doi.org/10.3280/che2022-001009.

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Abstract:
Nella seconda metà del Settecento le feste teatrali furono il genere cui a Torino si fece più spesso ricorso per solennizzare le visite di principi e sovrani stranieri e per celebrare in musica i legami dinastici che la monarchia sabauda strinse con le principali corti europee. Luogo di co-struzione e rappresentazione della regalità, questo tipo di spettacolo costituisce un terreno fecondo per chi intenda studiare la politica curiale e le sue pratiche rituali; dal punto di vista culturale, teatrale e musicale, poi, offre non pochi spunti d'indagine. Particolarmente meritevole di attenzione è,
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Dapit, Roberto. "Relazioni semantiche tra lo Sloveno standard e i dialetti con riferimento alle lungue di interazione." Linguistica 49, no. 1 (2009): 277–93. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.277-293.

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Abstract:
Il contributo si propone mettere a confronto, sul piano semantico, un corpus lessicale dialettale con le relative voci della lingua standard contemplate nello slovar slovenskega knjižnega jezika. Il tentativo di analisi semantica viene realizzato sulla base di nomi di luogo rilevati a Resia che, in questa sede, vengono classificati in varie categorie secondo il livello di convergenza individuato tra i due livelli linguistici. Oltre al resiano si tiene conto nella discussione anche di altre varietà, in particolare del dialetto del Torre e, a causa dell’intensa interazione, del friulano, da cui
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Silvano, Tagliagambe. "Il sacrificio e la relazione tra Sé/Io." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 17 (December 2011): 17–39. http://dx.doi.org/10.3280/eds2012-017003.

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Abstract:
L'Asse Io-Sé č struttura fondamentale dell'articolazione interna del mondo interiore. Lungo l'insegnamento di Jung l'autore pone la relazione Io-Sé come quella tra oggetto e soggetto sostenendo che come l'inconscio "il Sé č l'esistente a priori dal quale promana l'Io". Per approfondire l'individualitŕ nel senso piů alto, che si manifesta nel Sé e che corrisponde a condizioni psichiche aprioristiche non empiricamente acquisite, in relazione al complesso delle sue potenzialitŕ, l'autore introduce la questione del sacrificio, testimoniata nella tradizione della cultura vedica. Il sacrificio secon
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Greco, Cristina. "La costruzione dell’identità dello scienziato nel graphic novel." Mnemosyne, no. 6 (October 15, 2018): 16. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i6.13673.

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Abstract:
Negli ultimi anni si è assistito allo sviluppo di una produzione di graphic novel sempre più attenta alle narrazioni del sé e al fumetto come luogo di valorizzazione della memoria individuale e collettiva. In Logicomix, che racconta la storia di Bertrand Russell, la costruzione dell’identità dello scienziato si fonda su una forma di narrazione a metà strada tra finzione autobiografica e racconto biografico. La prospettiva semiotica ci ha permesso di indagare le modalità di costruzione dell’Io dello scienziato adoperate dal testo. Emerge in maniera significativa il rinvio alla dimensione di aff
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Musoni, Aimable. "Il Dio della vita. Sguardo storico e prospettiva esistenziale della teologia africana oggi." Salesianum 73, no. 1 (2011): 121–47. https://doi.org/10.63343/vu0385kv.

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Abstract:
Questo contributo intende rivisitare la teologia africana a partire da una prospettiva “vita-logica” (M. Nkafu). Esso ne offre le premesse metodologiche rammentando il dibattito che ha avuto luogo nel 1960 all’Università Lovanium di Kinshasa (Congo), tra il prof. Alfred Vanneste e lo studente Tharcisse Tshibangu Tshishiku, sulle condizioni di possibilità della stessa teologia “africana”. L’autore orienta poi le sue considerazioni in senso storico, suggerendo il ricorso all’antica tradizione cristiana africana, prima di cogliere la concezione di Dio nella saga missionaria e nelle Chiese african
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Russo, Vittoria. "Storia di una battaglia senza guerra." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 37 (September 2022): 92–102. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037008.

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Abstract:
Parlare di disabilità in un contesto di psicoterapia psicoanalitica non è usuale, ancora meno quando ci si confronta con disabilità sensoriali specifiche. Consideriamo la sordità, la possibilità di incontrare un paziente sordo, di interagire con lui in maniera diretta utilizzando come strumento di comunicazione la LIS (Lingua Italiana dei Segni). La terapia diventa in questo modo un viaggio nel viaggio, tanto per la terapeuta che incontra il paziente quanto per la persona sorda che decide in maniera autonoma di entrare in contatto con un soggetto udente, che utilizza la sua modalità di interaz
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Ponzio, Luciano. "Enunciazione non iterabile e interrelazione tra scrittura e immagini del mondo." Letrônica 14, sup. (2021): e42539. http://dx.doi.org/10.15448/1984-4301.2021.s.42539.

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Abstract:
Produrre e comprendere segni significa partecipare ai processi comunicativi. Il segnico è il campo dell’ambivalenza, della somiglianza, della deviazione, della creatività, in cui tutto si decide per relazioni e pratiche sociali (io-per-me, l’altro-per-me e io-per-l’altro, come dice Bachtin). Il testo artistico fornisce la possibilità di cogliere al meglio la struttura dialogica dell’enunciazione. Bachtin mostra come il senso del testo non dipenda dagli elementi ripetibili del sistema di segni con cui è composto (interpretanti di identificazione) ma nella sua stessa costituzione, e non solo nel
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Borelli, Caterina. "The House He Built." Mnemosyne, no. 10 (October 15, 2018): 14. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i10.14123.

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Abstract:
Quanto del senso di sé è intriso nello spazio e negli oggetti di cui ci circondiamo ? È possibile fare la biografia di una persona attraverso lo spazio dove vive e gli oggetti che possiede ? Queste due domande sono alla base del documentario The House He Built, la biografia di mio padre, il giornalista 93enne Sergio Borelli. Il film ha luogo interamente nella sua casa, piena degli oggetti, immagini e dei più di 50,000 libri che ha accumulato in una vita da viaggiatore. Ciascuna di queste cose è intimamente legata a lui e diventa un detonatore che gli permette di accedere ai ricordi e alla narr
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Adelaide Merendino, Maria. "L'affido quale strumento prioritario nella accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Dalla legge n. 184/83 alla legge Zampa. Esperienze di affido." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (November 2023): 113–22. http://dx.doi.org/10.3280/mg2023-002012.

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Abstract:
L'affido familiare, anche omoculturale, è previsto come prioritaria forma di accoglienza del minore straniero non accompagnato, finalizzata all'accompagnamento verso l'età adulta e alla effettiva integrazione. In tal senso la legge "Zampa", che disciplina in maniera organica l'accoglienza dei msna, contiene norme specifiche che incoraggiano l'affido, seppure con i limiti connessi all'esigenza di non gravare troppo sulle risorse economiche degli Enti locali. L'esperienza dei tutori e delle tutrici volontarie evidenzia, da una parte, la opportunità che minori presenti sul territorio privi di adu
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Testa, Carlo. "Per una traduzione multidimensionale della poesia: “Notte, strada, lampione, farmacia” di Aleksandr Blok tra esistenzialismo e simbolismo." Quaderni d'italianistica 34, no. 1 (2013): 217–40. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v34i1.19880.

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Abstract:
Questo articolo propone al pubblico di lingua italiana una nuova traduzione in verso e rima, commentata e ragionata, della classica poesia blokiana “Notte, strada, lampione, farmacia,” anche nota come Danza macabra II (1912), tratta dalla raccolta Un mondo terribile (Strashnyi mir). La mia proposta viene presentata analiticamente attraverso un confronto puntuale con quattro preesistenti traduzioni in italiano: in primo luogo quella di Renato Poggioli, ne Il fiore del verso russo (1949), e successivamente quelle di Angelo Maria Ripellino (1975), Bruno Carnevali (1977) e Sergio Pescatori (1981).
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Moro, Marie Rose. "Costruzione identitaria nelle ragazze delle famiglie migranti." Ricerca Psicoanalitica 25, no. 2 (2014): 91–100. http://dx.doi.org/10.4081/rp.2014.370.

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Abstract:
Nell'articolo l'autrice, psichiatra esperta nel lavoro clinico con gli adolescenti migranti e le loro famiglie, centra la sua attenzione sulle problematiche riguardanti il corpo delle ragazze migranti "di seconda generazione". Il corpo, importante elemento di comunicazione per gli adolescenti in generale, diventa per queste ragazze un luogo d"elezione per esprimere conflitti e sofferenze, rivelatori della rottura di senso che spesso si verifica in seguito all'evento traumatico della migrazione, vissuto dall'intera famiglia. Da qui tentativi di suicidio e patologie che si traducono direttamente
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Lunghi, Carla. "Il riuso fra produzione e consumo." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 116 (April 2010): 147–59. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116013.

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Abstract:
Questo saggio analizza alcune prassi e alcune aspetti della cultura del riuso, che aprono nuovi orizzonti nel circuito produzione-consumo. In primo luogo mettono in crisi il presupposto basilare secondo cui si producono e si comprano solo cose nuove. Inoltre la vendita e/o lo scambio di oggetti usati rivelano un lavoro del consumo sconosciuto agli oggetti nuovi. In sintesi le merci usate sono il risultato di una produzione, che solo in senso lato puň dirsi tale (poiché č mediata fortemente dalle modalitŕ del consumo del nuovo) e di un consumo che a sua volta si manifesta attraverso nuove modal
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Savvateeva, I. A. "Caratteristiche Semantiche del Concetto di <i>Gioco</i> Nell'espressione Pragmatica, Semiotica e Assiologica delle Relazioni Comportamentali di Gioco." SibScript 26, no. 4 (2024): 525–35. http://dx.doi.org/10.21603/sibscript-2024-26-4-525-535.

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Abstract:
L’articolo offre un’analisi comparativa e definitoria dei concetti di comportamento e di gioco nelle immagini del mondo linguistico di lingue non imparentate. Il problema dello studio sta nel fatto che non tutte le componenti comportamentali della categoria di relazioni sono collegate al gioco. Tale connessione esiste ed è espressa in alcuni tipi di relazioni negli aspetti semiotici e assiologici. Lo scopo di studio è quello di determinare le somiglianze e le differenze tra i significati comportamentali del gioco in italiano e inglese. Gli obiettivi dello studio prevedono un'analisi linguistic
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Bizzarri, Virginia. "Anima e coraggio. Il paziente svela il sintomo, il terapeuta cerca il simbolo." STUDI JUNGHIANI, no. 35 (February 2013): 113–24. http://dx.doi.org/10.3280/jun2012-035007.

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Abstract:
L'autrice s'interroga sul senso attribuibile al tertium, riferimento spaziale e temporale ricorrente nell'opera junghiana. Partendo dal sintomo alla volta del simbolo e, parallelamente, procedendo dalle parole alle immagini, l'autrice presenta la funzione trascendente come ponte interpersonale e intrapersonale che permette alla diade analitica di creare con sacrificio lo spazio per accogliere contemporaneamente il reale e il potenziale, l'immanente e il trascendente. Il materiale del paziente, che rinasce ed č contenuto nel presente dal setting e dalla relazione analitica, diventa un altro ter
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