Academic literature on the topic 'Sequenza I'

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Journal articles on the topic "Sequenza I"

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Ferrari, G., G. Giovannini, and A. Prinster. "Le sequenze Fast Fluid Attenuated Inversion Recovery (FFLAIR)." Rivista di Neuroradiologia 11, no. 2 (April 1998): 187–92. http://dx.doi.org/10.1177/197140099801100206.

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Abstract:
Lo sviluppo della sequenza FLAIR è nato dalla necessità di produrre immagini che mettessero bene in evidenza le lesioni situate nelle regioni periventricolari e subcorticali dell'encefalo. Tale sequenza, derivata dall'inversion-recovery, è caratterizzata da un lungo tempo d'inversione utile ad annullare il segnale del liquor e da un TE e un TR utili per produrre a livello del parenchima un segnale dipendente dal T2. Il lungo tempo d'acquisizione della FLAIR è stato sensibilmente ridotto con l'uso della tecnica utilizzata con le sequenze fast spin-eco. La selezione e l'accoppiamento dei parametri di sequenza è oggetto di analisi e i vari produttori hanno scelto differenti ed interessanti soluzioni, privilegiando a volte un ridotto tempo d'acquisizione, altre una ponderazione T2 più marcata, con un annullamento assoluto del segnale del liquor. L'uso di questa recente sequenza è presto divenuto d'elezione per il monitoraggio delle patologie demielinizzanti multifocali. Altri impieghi, in altre patologie, sono al vaglio di molti centri e l'ampliamento delle casistiche permetterà di comprendere quali sono le opportunità e l'efficacia offerte dall'utilizzo della sequenza Fast FLAIR.
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Ukmar, M., S. Magnaldi, C. Dapas, A. Bosco, R. Longo, and R. S. Pozzi-Mucelli. "Confronto di sensibilità tra diverse sequenze nel riconoscimento di placche nella sclerosi multipla." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 5 (October 1996): 521–28. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900503.

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Abstract:
La risonanza magnetica è la tecnica fondamentale nello studio della sclerosi multipla. Lo scopo di questo lavoro è stato il confronto, in termini di sensibilità, tra alcune sequenze di RM attualmente disponibili con l'intento di individuare quella che consente la migliore dimostrazione delle lesioni tipiche della sclerosi multipla. Sono stati studiati 71 pazienti affetti da sclerosi multipla, inclusi nello studio in base ai criteri di Poser. Tutti sono stati sottoposti ad un esame di RM comprendente una sequenza SE pesata in densità protonica (DP) e T2, una sequenza TSE pesata in T2 e una sequenza IR. Il giudizio sulla visibilità delle lesioni demielinizzanti è stato espresso sia in termini soggettivi che in modo oggettivo. Dalla valutazione soggettiva è emerso che, in generale, la visibilità delle placche è risultata soddisfacente nella maggior parte dei casi, con punteggi particolarmente elevati a livello della sostanza bianca periventricolare, mentre punteggi più bassi sono stati attribuiti alle lesioni del cervelletto e del tronco encefalico. Prendendo in considerazione i punteggi attribuiti alle diverse lesioni in relazione al tipo di sequenza impiegata, nel complesso quella migliore è risultata la SE pesata in T2. Dalla valutazione oggettiva invece la sequenza con maggiore contrasto intrinseco è risultata essere la TSE pesata in T2 con una eccezione per quanto concerne il contrasto tra placca e liquor dove la sequenza più affidabile è risultata essere la DP. Dalla valutazione oggettiva emerge dunque un risultato in apparente contraddizione con quello della valutazione soggettiva. Per conciliare risultati così diversi bisogna ipotizzare che il contrasto intrinseco delle immagini non sia il fattore principale che determina l'adeguata visibilità delle lesioni demielinizzanti. Ad esempio, nelle sequenze TSE pesate in T2 alcuni fattori riducono la visibilità delle stesse. In conclusione, dalla nostra esperienza emerge che la sequenza che consente la migliore dimostrazione delle lesioni della sclerosi multipla è la SE pesata in DP e T2, che permette la valutazione di più parametri tissutali in un'unica acquisizione oltre ad essere dotata di un contrasto intrinseco soddisfacente.
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Scarabino, T., G. M. Giannatempo, F. Perfetto, T. Popolizio, M. Armillotta, and U. Salvolini. "La sequenza Fast Spin Echo nello studio del distretto spinale." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 5 (October 1995): 675–84. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800505.

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Abstract:
Questo lavoro prende in considerazione gli aspetti tecnici, semeiologici ed applicativi della sequenza Fast Spin Echo (FSE) nello studio della patologia del distretto spinale. Tale sequenza può essere considerata una Spin Echo (SE) multieco, rapida, caratterizzata infatti da una drastica riduzione del tempo di acquisizione, rispetto alla SE, con conseguente riduzione degli artefatti da movimento e di disagi per i pazienti (specie se sofferenti e non collaboranti). Il tempo risparmiato può essere utilizzato per eseguire esami ad alta definizione, o altre sequenze e proiezioni lungo piani accessori. L'iconografia FSE è molto simile a quello ottenuta con la SE. In realtà esistono alcune lievi differenze semeiologiche che possono talvolta creare dei problemi di interpretazione e che pertanto bisogna tener presenti, quali la persistenza dell'iperintensità del grasso (anche in sequenza T2-W) e la riduzione degli effetti da suscettibilità magnetica. Importanti applicazioni sono l'«effetto mielografico», la possibilità di studiare ampi tratti di colonna (con FOV ampi e bobina del corpo) e di ottenere, con sequenze altamente pesate in T2 la soppressione del grasso e, con rielaborazione MIP, immagini tridimensionali simil-mielografiche.
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UŞEN, Şebnem, and Koray SAZLI. "LUCİANO BERİO: THE KALEİDOSCOPİC COMPONENTS/ ELEMENTS/ FEATURES/ TOOLS IN “SEQUENZA I” AND “SEQUENZA IXA”." INTERNATIONAL PEER-REVIEWED JOURNAL OF COMMUNICATION AND HUMANITIES RESEARCHES, no. 19 (2018): 0. http://dx.doi.org/10.17361/uhive.2018.19.2.

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du Boulay, E. P. G. H., B. Field, B. A. Teather, D. Teather, and D. Plummer. "Estrazioni dalla letteratura pubblicata delle acquisizioni conoscitive riguardanti la tomografia a risonanza magnetica." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 4 (November 1992): 473–82. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500411.

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Abstract:
Il presente lavoro descrive la nostra esperienza fatta nello svolgere un'accurata revisione della letteratura pubblicata sulle sezioni ottenute mediante risonanza magnetica nelle patologie cerebrali per ottenere conoscenze specialistiche che potrebbero essere utilizzate per consulenza sull'acquisizione di immagini. Si è cercato di delineare la sequenza di immagini studiata in base ad un numero limitato di caratteristiche significative (peso delle sezioni T1, T2, T2* e in densità di protoni, matrice di acquisizione, spessore della sezione, ecc.) e facendo riferimento alla letteratura, nel tentativo di collegare tali caratteristiche alla capacità della sequenza di contribuire a risolvere particolari problemi, quali la dimostrazione di una particolare malattia, la spiegazione della causa di una data combinazione di segni, sintomi e storia medica, l'anatomia circostante, l'estensione della lesione. Sono stati elaborati scale di misurazione delle caratteristiche della sequenza e metodi di valutazione del successo nella soluzione di problemi clinici, poi applicati ad articoli selezionati dalle pubblicazioni avvenute nell'arco di due anni sulle riviste Neuroradiology e American Journal of Neuroradiology. Del materiale analizzato, solo 40 articoli hanno fornito informazioni per un'analisi approfondita. Gli ostacoli incontrati sono stati dati mancanti e la specificazione incompleta delle sequenze. Pochissimi articoli davano una risposta esauriente agli interrogativi che cercavano di affrontare.
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McKenzie, Don, and Luciano Berio. "Sequenza XI per chitarra sola (1988)." Notes 47, no. 3 (March 1991): 962. http://dx.doi.org/10.2307/941943.

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Alessandrini, F., A. Maschio, E. Piovan, P. G. Zampieri, and A. Beltramello. "Applicazioni cliniche della sequenza HASTE in Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 12, no. 1 (February 1999): 23–25. http://dx.doi.org/10.1177/197140099901200105.

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Manfrè, L., C. Sarno, M. Laconi, A. Mangiameli, and R. Lagalla. "Fast Spin Echo e Spin-Echo." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 579–93. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700404.

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Abstract:
Uno dei maggiori problemi connessi alio studio del SNC di pazienti in età pediatrica con RM è indubbiamente costituito dalla durata dell'esame stesso, che impone sovente la necessità di una sedazione farmacologica del paziente e limita allo stretto indispensabile il numero delle acquisizioni effettuate. Appare pertanto facilmente intuibile l'entusiasmo rivolto verso nuovi tipi di sequenze che presentino quale caratteristica principale una drastica riduzione dei tempi di acquisizione pur mantenendo un'affidabile qualità diagnostica. Le sequenze di tipo Fast-Spin-Echo (FSE) costituiscono il successivo sviluppo delle sequenze denominate RARE (Rapid Acquisition Relaxation Enhanced) descritte da Henning nel 1986, abbinando la semeiotica di segnale RM delle convenzionali sequenze in Spin-Echo (Conventional Spin-Echo o CSE), largamente più diffuse, al vantaggio di un rapido tempo di acquisizione (figure 1, 2). La sequenza FSE, tuttavia, per le caratteristiche tecniche che la contraddistinguono, non può essere considerata semplicisticamente come una sequenza Spin-Echo veloce: la sua applicazione nella pratica quotidiana merita pertanto — al pari di quanto già fatto per sequenze ormai diffusamente utilizzate quali la Spin-Echo e la Gradient-Echo — una approfondita analisi delle capacità intrinseche e delle potenzialità diagnostiche. Il nostro scopo è stato quello di esaminare comparativamente le immagini ottenute, mediante sequenze FSE e CSE, in 78 pazienti in età pediatrica, valutando non solo la qualità diagnostica delle Stesse (nel normale e nel patologico), ma effettuando anche una analisi quantitativa del segnale rilevato e del contrasto relativo esistente tra le diverse componenti tissutali visualizzate.
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Tosini, Giorgio, Carlo Cristini, and Bruno Mario Cesana. "Sequenze di scene di violenza non giustificata e giustificata, condotte aggressive e affettivitŕ." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (March 2010): 21–46. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-001002.

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Abstract:
Lo scopo principale di questa ricerca č la valutazione dell'effetto della visione di scene violente su un gruppo di studenti universitari (30 f, 30 m), presentate in due differenti sequenze: una scena di violenza "giustificata" seguita da una di violenza "non giustificata" o viceversa. Si sono utilizzati i seguenti questionari: 1) prima e dopo le sequenze, Questionario I-R sulle condotte aggressive, Scala d'Ansia ASQ-IPAT; 2) dopo ogni singola scena, Questionario self-report per valutare intensitŕ e tono edonico delle emozioni provate e il livello di giustificazione della violenza della scena. Sono stati esaminati anche processi di regolazione delle emozioni (suppression, reappraisal e autoefficacia). Ruminazione ed ansia (totale e nascosta) sono diminuite dopo la visione di entrambe le sequenze. Dopo la sequenza con la scena di violenza "non giustificata" seguita da quella "giustificata", la ruminazione č diminuita in modo significativo rispetto alla sequenza inversa. L'intensitŕ e la sgradevolezza delle emozioni negative provate durante la scena di violenza "giustificata" hanno registrato valori piů bassi rispetto a quelli della scena "non giustificata". La valutazione del livello di giustificazione della violenza della prima scena ha un effetto sulla valutazione di quella della seconda scena in entrambe le sequenze (effetto carry-over). Il livello di giustificazione della violenza "giustificata" č effettivamente piů alto rispetto a quella "non giustificata". Il processo di reappraisal, l'autoefficacia nel controllo delle emozioni negative, l'autoefficacia nell'epressione delle emozioni positive e l'autoefficacia empatica percepita non hanno avuto effetti.
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Scarabino, T., G. Polonara, F. Perfetto, G. M. Giannatempo, A. Ceddia, M. Cammisa, and U. Salvolini. "Studio RM Fast Spin-Echo dei traumi vertebro-midollari acuti." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 5 (October 1996): 565–71. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900507.

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Abstract:
Gli autori illustrano gli aspetti tecnici e semeiologici della sequenza Fast Spin Echo nello studio dei traumi vertebro-midollari acuti. La rapidità di acquisizione, il mantenimento del contrasto Spin Echo e quindi della semeiotica delle lesioni vertebro- midollari, rendono tale sequenza una valida alternativa alla Spin Echo tradizionale, almeno nello studio su piani sagittali. Su piani assiali invece la Gradient Echo risulta ancora superiore alla Fast Spin Echo in virtù di un migliore contrasto sostanza bianca/sostanza grigia midollare e alla mancanza degli artefatti da pulsazione liquorale.
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Dissertations / Theses on the topic "Sequenza I"

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Pauls, Cheryl Irene. "Structuring in Luciano Berio's Sequenza IV." Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1997. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk3/ftp04/nq25134.pdf.

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Knopke, Ian. "Form and virtuosity in Luciano Berio's Sequenza I." Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1997. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk3/ftp04/mq22535.pdf.

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Fabbri, Riccardo. "Sequenza Sismica del terremoto del 2012 in Pianura Padana." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Nel seguente elaborato di tesi è analizzata la sequenza sismica che ha colpito la Pianura Emiliana nel maggio del 2012. Il lavoro è stato suddiviso in tre parti principali: la prima riguarda l’inquadramento geologico dell’area epicentrale, con relativo assetto tettonico-strutturale e stratigrafico, la seconda descrive la pericolosità sismica della zona, con un riferimento al terremoto di Ferrara del 1570 per quanto riguarda la sismicità storica; la terza parte invece è focalizzata su un inquadramento della sequenza dal punto di vista sismologico, descrivendo della stessa l’andamento nel tempo delle repliche, i meccanismi focali delle scosse principali facenti parte della sequenza e le sorgenti sismogenetiche responsabili.
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Roubin, Carola. "Convergenza di grafi aleatori con sequenza di gradi data." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tesi discute il risultato sulla convergenza di grafi aleatori con una sequenza di gradi data a un grafo limite, ponendo un vincolo sul grado massimo e grado minimo. Per generare reti dense utilizzeremo il beta-model i cui parametri verranno stimati con il metodo di massima verosimiglianza. Sarà presentato un algoritmo iterativo per il calcolo degli stimatori di massima verosimiglianza che risulteranno essere unici e consistenti. I risultati ottenuti saranno utilizzati per la costruzione della funzione che rispetta le ipotesi del teorema della convergenza.
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De, Francesco Giovanna. "La sequenza sismica del 1702-1703 in Italia Centrale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La sismologia storica permette di ricostruire le storie sismiche di aree o singole località, per stimarne la pericolosità sismica e per fornire importanti informazioni in materia di prevenzione sismica. Lo scopo di questo elaborato è quello di approfondire e di migliorare la conoscenza della sismicità storica dell’area dell’Appenino umbro-Reatino, con particolare riferimento alla sequenza sismica avvenuta nel 1702-1703 e alla sequenza sismica del 2016 che ha interessato in parte la stessa area. Il lavoro ha riguardato sia una riorganizzazione completa dei dati della sequenza allo scopo di crearne rappresentazioni grafiche, sia il riesame di alcune fonti storiche per una rivalutazione della cronologia della sequenza e delle stime dei gradi di intensità macrosismiche di alcune scosse. È stato in particolare approfondito lo studio dei foreshock e delle scosse con effetti noti di danno. L’obiettivo finale è stato quello di stimare le intensità macrosismiche con maggior accuratezza e per questo si è prestata particolare attenzione nella revisione delle fonti attestanti scosse con danni. La cronologia così ottenuta è stata confrontata con l’evoluzione temporale della recente sequenza del 2016. Tale confronto, sia pur speditivo, ha permesso di evidenziare alcune analogie sia dal punto di vista temporale sia dal punto di vista spaziale. Questo lavoro mostra l’importanza della conoscenza dei terremoti del passato, non solo sotto forma di parametri delle singole scosse dei cataloghi sismici, ma anche attraverso la possibilità di consultare e conoscere l’evoluzione temporale e spaziale delle sequenze sismiche, nel loro complesso e nel dettaglio degli effetti delle singole scosse.
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Hudeček, Jan. "Luciano Berio a jeho Sequenza XII pro fa got." Master's thesis, Akademie múzických umění v Praze.Hudební a taneční fakulta. Knihovna, 2015. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-202882.

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Abstract:
The aim of my graduated work is the enter into problem of studies contemporary composition at the background of development music of the second half of 20th century. The work is aimed at the composition of Luciano Berio Sequenza XII. Bassoonists, who would like to study this work or studying it now, I can help them according to my practising experiences up to now and convince them how to win this "fight"
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Cerqueira, Daniel Lemos. "Estudo das ressonâncias na Sequenza IV de Lucio Berio." Universidade Federal de Minas Gerais, 2009. http://hdl.handle.net/1843/GMMA-7XMGNU.

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Abstract:
The present work focus effects of resonance on Sequenza IV for piano by the italian composer Luciano Berio (1925-2003), assuming the hypothesis that the resonance is a structural material. Therefore, five excerpts were selected from the score and extracted from recordings of three chosen pianists. Fifteen spectral analysis were elaborated to illustrate results perceptible by listening, dealing with a discussion about the interpreters comprehension of the materials, particularities of the excerpts and their expected effects. This work also has an historical-cultural approach, establishing a dialog between the composers personal conceptions and musical ideas from his time, evidencing Sequenza IVs importance and its peculiarities inside the Sequenze cycle. Also, a brief study was made about the pedal mechanisms along the history, as well as its applications on the piano repertoire.
A presente dissertação tem como objetivo o estudo das diversas formas de ressonância na Sequenza IV para piano do compositor italiano Luciano Berio (1925-2003), partindo do pressuposto que esta é parte estruturante da peça. Para isto, foram escolhidos cinco trechos da partitura, com as respectivas partes extraídas das gravações de três pianistas selecionados. Dessa forma, foram elaboradas quinze análises espectrais que ilustram objetivamente resultados perceptíveis na audição, visando a uma discussão sobre a compreensão do material musical pelo intérprete, características do trecho escolhido e efeitos esperados. Este trabalho também possui uma abordagem histórico-cultural, estabelecendo um diálogo entre as concepções pessoais do compositor e idéias musicais de seu tempo, evidenciando o papel da Sequenza IV e suas peculiaridades em meio ao ciclo de Sequenze. Ainda, foi realizado um breve estudo sobre os mecanismos de pedal no piano ao longo da história, bem como sua aplicação no repertório pianístico.
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Gartmann, Thomas. "Das neu erschlossene Offene Kunstwerk: Luciano Berios Überarbeitungen der ‘Sequenza’." Bärenreiter Verlag, 2000. https://slub.qucosa.de/id/qucosa%3A36762.

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Marques, Belquior Guerrero Santos. "Sequenza XI de Luciano Berio: reflexões sobre uma prática gestual." Master's thesis, Universidade de Aveiro, 2014. http://hdl.handle.net/10773/12930.

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Abstract:
Mestrado em Música
Este trabalho consiste numa pesquisa acerca das possibilidades de ações gestuais que podem ser desenvolvidas na performance da peça Sequenza XI de Luciano Berio. Num primeiro momento, exponho como acredito que o gesto musical se tornou foco das pesquisas na área da performance nos últimos anos, e, em seguida, mostro como a atual produção acadêmica aborda este fenômeno na área da performance musical. Com a finalidade de orientar as ações corpóreas a serem desenvolvidas na performance, realizei uma análise da peça que permitiu definir quais eventos sonoros seriam submetidos à exploração gestual. A etapa seguinte consistiu em seções de estudo prático que foram registradas através de diários de estudo e gravações audiovisuais. Tais processos de investigação permitiram uma discussão sobre a prática gestual na performance, sendo meu principal objetivo, com este trabalho, compreender formas de abordar uma partitura onde as qualidades epistêmicas e expressivas, atribuídas ao gesto pela recente produção acadêmica, possam ser exploradas na performance musical.
This research explores the possibilities of gestural actions in the performance of Sequenza XI, composed by Luciano Berio. Firstly, I discuss how musical gesture has become an important focus of research in performance in recent years, and later I present current academic research on this topic in the area of musical performance. In order to develop the bodily actions involved in the performance, I conducted an analysis of the work which allowed me to define the sound events that would be submitted to gestural exploration. The next step involved a sequence of practical study sessions, recorded in a reflective journal and audiovisual recordings. These research processes were the basis for a discussion about gestural practice in performance, aiming to understand manners of approaching a score in which the epistemic and expressive qualities attributed to the gesture by recent academic research may be exploited in musical performance.
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Iemmi, Erik. "L'ammasso globulare NGC 6362 e la sua sequenza di Blue Straggler Stars." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18447/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi si inserisce nel contesto della caratterizzazione delle popolazioni stellari e dello stato dinamico degli ammassi globulari. Questi sistemi sperimentano molteplici processi di dinamica interna che alterano progressivamente le loro proprietà fisiche e il loro contenuto stellare. In particolare, sono l'habitat naturale in cui possono essere generati oggetti esotici come le Blue Straggler Stars, un tipo di stelle che si formano dalla collisione diretta di due o più astri di sequenza principale, o per il trasferimento di massa in un sistema binario, dove almeno una delle due stelle sta ancora bruciando idrogeno nel nucleo. Essendo stelle più massicce della media, le Blue Stragglers risentono del processo di attrito dinamico, che tende a farle progressivamente migrare verso le zone più interne dell'ammasso. La loro distribuzione radiale, quindi, è un eccellente indicatore dello stato dinamico del sistema ospite (e.g., Ferraro et al. 2012). In questo lavoro viene analizzato, dal punto di vista fotometrico, NGC 6362, uno degli ammassi globulari di più piccola massa nel quale è stata osservata la presenza di popolazioni multiple, caratterizzate da diverso contenuto degli elementi leggeri (Dalessandro et al. 2014, Mucciarelli et al. 2016, Massari et al. 2017). Il fatto che queste popolazioni siano spazialmente mescolate tra loro suggerisce che NGC 6362 sia un ammasso dinamicamente evoluto (Dalessandro et al. 2014). L'obiettivo principale di questa tesi è quello di utilizzare le Blue Stragglers per fornire una verifica indipendente dello stato avanzato di evoluzione dinamica del sistema. Per questo scopo sono stati utilizzati dati fotometrici ottenuti a partire da osservazioni effettuate con il canale UVIS della camera WFC3 e con il canale WFC della camera ACS del telescopio spaziale Hubble Space Telescope, per un totale di 19 immagini in 6 filtri diversi, dal vicino ultravioletto al vicino infrarosso.
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Books on the topic "Sequenza I"

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Kamiena, Michel-Henri. Sequenza ; suivi de, Continuo. [Paris]: L. Ascot, 1987.

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2

L'esatta sequenza dei gesti. Torino: Instar libri, 2008.

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3

Sequenza di gola: Cinema e cibo. Fiesole, FI: Cadmo, 2002.

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4

Luciano, Berio. Sequenza I: Per flauto solo (1958). [Wien]: Universal Edition, 1992.

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5

Berio, Luciano. Sequenza XII: Per fagotto solo (1997). Wien: Universal Edition, 1998.

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6

Martino, Alberto Di. La sequenza infranta: Profili della dissociazione tra reato e pena. Milano: A. Giuffrè, 1998.

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7

True stories: Il cinema è servito in 99 piani sequenza. Alessandria: Falsopiano, 2008.

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8

L' insediamento di Collelongo - Fond'Jò: Nel quadro della sequenza culturale protostorica dell'Abruzzo. Firenze: All'insegna del giglio, 2004.

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9

Trilogia della sequenza: Storie d'amore e di dottrina dal Medioevo a oggi. Reggio Emilia: Diabasis, 2010.

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10

Lo stupore o l'indifferenza: Processi di soggettazione e oggettivazione nel cinema attraverso il piano sequenza. Palermo: Edizioni della battaglia, 2002.

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Book chapters on the topic "Sequenza I"

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Kraß, Andreas, and Christina Ostermann. "Einleitung." In Hymnus, Sequenz, Antiphon, edited by Andreas Kraß and Christina Ostermann, 1–12. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648799-001.

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2

Ammer, Jessica. "Die Reimpaarübersetzungen des Hymnus Veni creator spiritus." In Hymnus, Sequenz, Antiphon, edited by Andreas Kraß and Christina Ostermann, 15–36. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648799-002.

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3

Standke, Matthias. "Die deutschen Übertragungen des Hymnus Jesu dulcis memoria Überlegungen zu Umfang und Strophenfolge im Spannungsfeld von Liturgie und Volkssprache." In Hymnus, Sequenz, Antiphon, edited by Andreas Kraß and Christina Ostermann, 37–64. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648799-003.

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4

Ostermann, Christina. "Sehen und Erkennen Der Hymnus Ave vivens hostia und seine mittelalterlichen deutschen Übertragungen." In Hymnus, Sequenz, Antiphon, edited by Andreas Kraß and Christina Ostermann, 65–93. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648799-004.

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5

Bußmann, Britta. "Mischsprachigkeit Heinrich Laufenbergs Bearbeitungen der Antiphon Ave regina caelorum und des Hymnus Ave maris stella." In Hymnus, Sequenz, Antiphon, edited by Andreas Kraß and Christina Ostermann, 94–122. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648799-005.

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6

Kraß, Andreas. "Der Mönch von Salzburg als Übersetzer von Hymnen und Sequenzen Die Fallbeispiele Lauda Sion salvatorem und Stabat mater dolorosa." In Hymnus, Sequenz, Antiphon, edited by Andreas Kraß and Christina Ostermann, 125–71. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648799-006.

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7

Kulagina, Pavlina. "Die Sequenz Salve mater salvatoris von Adam von St. Viktor und ihre niederrheinische Tagzeiten-Bearbeitung Ein Fallbeispiel der Marienverehrung zwischen Liturgie und Privatandacht." In Hymnus, Sequenz, Antiphon, edited by Andreas Kraß and Christina Ostermann, 172–92. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648799-007.

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8

Murray, David. "Die Übersetzungen des Mönchs von Salzburg als Lieder Das Fallbeispiel der Mariensequenz Salve mater salvatoris." In Hymnus, Sequenz, Antiphon, edited by Andreas Kraß and Christina Ostermann, 193–222. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648799-008.

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9

Wegener, Lydia. "Aneignungsformen der Antiphon Salve regina in spätmittelalterlichen Gebet- und Andachtsbüchern." In Hymnus, Sequenz, Antiphon, edited by Andreas Kraß and Christina Ostermann, 225–48. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648799-009.

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10

Braun, Lea. "Daz wir in dem tôde sweben Die Antiphon Media vita in morte sumus und Hartmanns von Aue Erzählung Der arme Heinrich." In Hymnus, Sequenz, Antiphon, edited by Andreas Kraß and Christina Ostermann, 249–69. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648799-010.

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Conference papers on the topic "Sequenza I"

1

Vasconcelos, Luna Costa, M. Pereira,, and G. Ballough,. "Neuropatologia – análise de HE e GFAP com sequenza gap capilar em modelo de convulsão." In II Encontro do Programa de Pós-Graduação em Ciências Farmacêuticas da Universidade Federal do Ceará e I Simpósio Norte-Nordeste de Ciências Farmacêuticas. Fortaleza - CE, Brazil: Galoa, 2017. http://dx.doi.org/10.17648/ppgcf-2017-66337.

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2

"PREDICTED RELATIVE METABOLOMIC TURNOVER - Predicting Changes in the Environmental Metabolome from the Metagenome." In Metagenomic Sequence Data Analysis. SciTePress - Science and and Technology Publications, 2011. http://dx.doi.org/10.5220/0003314803370345.

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3

"AUTOMATIC ANNOTATION OF BACTERIAL COMMUNITY SEQUENCES AND APPLICATION TO INFECTIONS DIAGNOSTIC." In Metagenomic Sequence Data Analysis. SciTePress - Science and and Technology Publications, 2011. http://dx.doi.org/10.5220/0003333703460353.

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4

"INFRASTRUCTURE FOR METAGENOME DATA MANAGEMENT AND ANALYSIS." In Metagenomic Sequence Data Analysis. SciTePress - Science and and Technology Publications, 2011. http://dx.doi.org/10.5220/0003333803570362.

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5

"PROPOSAL FOR OPEN DISCUSSION - Informatics Challenges for Next Generation Sequencing Metagenomics Experiments." In Metagenomic Sequence Data Analysis. SciTePress - Science and and Technology Publications, 2011. http://dx.doi.org/10.5220/0003334203630366.

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6

"ANNOTATING UniProt METAGENOMIC AND ENVIRONMENTAL SEQUENCES IN UniMES." In Metagenomic Sequence Data Analysis. SciTePress - Science and and Technology Publications, 2011. http://dx.doi.org/10.5220/0003350803670368.

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7

Balanov, Michael, and Dmitriy Prozorov. "Improved recursive soft sequental estimation algorithm for m-sequence acquisition." In 2015 International Siberian Conference on Control and Communications (SIBCON). IEEE, 2015. http://dx.doi.org/10.1109/sibcon.2015.7146990.

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8

"Proceedings. Compression and Complexity of SEQUENCES 1997 (Cat. No.97TB100171)." In Proceedings Compression and Complexity of SEQUENCES 1997. IEEE, 1997. http://dx.doi.org/10.1109/sequen.1997.666897.

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9

Sheinwald, D. "On the role of data compression in new products." In Proceedings Compression and Complexity of SEQUENCES 1997. IEEE, 1997. http://dx.doi.org/10.1109/sequen.1997.666908.

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10

"Index of authors." In Proceedings Compression and Complexity of SEQUENCES 1997. IEEE, 1997. http://dx.doi.org/10.1109/sequen.1997.666934.

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Reports on the topic "Sequenza I"

1

Kultys, Marek, James King, and Lydia Nicholas. Sequence Bundles. Science Practice, October 2013. http://dx.doi.org/10.14435/sequence-bundles-biovis.

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2

Mielke, Charles H., Alan M. Novak, Dwight G. Rickel, and Kimberly P. Schneider. Single Turn Shot Sequence. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), February 2014. http://dx.doi.org/10.2172/1122057.

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3

Foley, Brian Thomas, Thomas Kenneth Leitner, Cristian Apetrei, Beatrice Hahn, Ilene Mizrachi, James Mullins, Andrew Rambaut, Steven Wolinsky, and Bette Tina Marie Korber. HIV Sequence Compendium 2015. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), October 2015. http://dx.doi.org/10.2172/1222684.

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4

Kuiken, Carla, Brian Foley, Thomas Leitner, Christian Apetrei, Beatrice Hahn, Ilene Mizrachi, James Mullins, Andrew Rambaut, Steven Wolinsky, and Bette Korber. HIV Sequence Compendium 2010. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), December 2010. http://dx.doi.org/10.2172/1223877.

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5

Kuiken, Carla, Brian Foley, Eric Freed, Beatrice Hahn, Preston Marx, Francine McCutchan, John Mellors, Steven Wolinsky, and Bette Korber. HIV sequence compendium 2002. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), December 2002. http://dx.doi.org/10.2172/1184349.

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6

Kuiken, Carla, and Brian Foley. HIV Sequence Compendium 2000. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), January 2000. http://dx.doi.org/10.2172/1186021.

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7

Foley, Brian Thomas, Bette Tina Marie Korber, Thomas Kenneth Leitner, Cristian Apetrei, Beatrice Hahn, Ilene Mizrachi, James Mullins, Andrew Rambaut, and Steven Wolinsky. HIV Sequence Compendium 2018. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), June 2018. http://dx.doi.org/10.2172/1458915.

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8

Dixon, J., and J. R. Dietrich. Isopach map: Aklak Sequence. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 1996. http://dx.doi.org/10.4095/207682.

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9

Dixon, J., and J. R. Dietrich. Isopach map: Taglu Sequence. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 1996. http://dx.doi.org/10.4095/207683.

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10

Dixon, J., and J. R. Dietrich. Isopach map: Richards Sequence. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 1996. http://dx.doi.org/10.4095/207684.

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