Dissertations / Theses on the topic 'Servizio sociale'
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Dei, Rossi Alice <1993>. "Cure Palliative e Servizio Sociale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11684.
Full textConte, Giorgia <1992>. "Il servizio sociale di comunità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13677.
Full textPONTELLO, ELISABETTA. "SPORT, EDUCAZIONE E SERVIZIO SOCIALE." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2004. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/12494.
Full textIl percorso di ricerca ha avuto l'obiettivo di operare una riflessione sul significato dello sport, sulle motivazioni per cui esso viene praticato ed il senso che assume nella vita sociale. Allo scopo è sembrata necessaria un'analisi della crescente domanda di sport, proveniente da fasce e settori diversi della popolazione, da organizzazioni e istituzioni, al fine di ricostruire rappresentazioni sociali, pratiche individuali e collettive, nuovi bisogni e nuove opportunità nell'ambito della prevenzione del disagio. In particolare, riguardo alla dimensione locale, sono state prese in considerazione e comparate alcune indagini che, unitamente ad alcune esperienze innovative di integrazione, offrissero un quadro di riferimento per l'avvio di progetti ed applicazioni all'ambito sportivo delle metodologie di rete. La prospettiva assunta è stata sin dall'inizio di tipo integrato, in quanto si è partiti dalle teorie di riferimento delle scienze psico ... pedagogiche, sociologiche e del servizio sociale per giungere, attraverso l'analisi dello stato della ricerca sociale sullo sport nel nostro Paese, ad una proposta di progettazione in rete di interventi a carattere sportivo, che confermasse l'ipotesi di studio circa la possibile presenza di professionalità diverse impegnate nel lavoro di rete in una logica interdisciplianre. Tutto il percorso di ricerca, pertanto, è stato condotto su un triplice piano di riflessione, assumendo di volta in volta, per ogni aspetto della problematica esaminato, sia una prospettiva psicopedagogia, che sociologica, senza tralasciare un'analisi dal punto di vista del servzio sociale, nel tentativo di coniugare teorie e prassi proprie di campi disciplinari diversi . Il rapporto teoria-pratica è stato oggetto di osservazioni riguardanti sia l'ambito educativo che del Servizio sociale, in quanto per entrambe le discipline, si è visto che rappresenta uno snodo cruciale, in ordine alla natura e all'identità professionale dell'operatore. 1. Formazione ed educazione attraverso lo sport. Lo sport rappresenta uno strumento di formazione lungo tutto l'arco di vita, dal bambino, ali' adulto, all'anziano, in quanto attraverso l'attività motoria, sia individuale che di gruppo, sono più facilmente raggiungibili alcuni obiettivi educativi trasferibili sul piano esistenziale, a qualunque età: la capacità di proiettarsi verso un meta o un record, sviluppando un positivo atteggiamento progettuale nella vita; la capacità di 'atuodeterminazione ' e autocontrollo sulla propria vita, mediante il mantenimento della fiducia in se stesso; l'interiorizzazione di 'valori difficili', come la perseveranza, la rinuncia, la lealtà, il coraggio, la fermezza, etc; la capacità di conoscere i propri limiti ed autovalutarsi; la capacità di accettare gli altri e le regole del vivere sociale. In una prospettiva di educazione permanente, lo sport può essere, come si è visto, uno strumento prezioso per la conquista o la conferma della propria identità di adulto e di anziano, per il conseguimento di una migliore autonomia e per l'acquisizione di competenze non limitate all'ambito motorio. L'esame delle teorie dello sviluppo e dell'apprendimento applicate ali' ambito motorio, ha confermato il superamento di una visione dualistica della persona umana e la reciproca influenza delle dimensioni congnitiva, motoria, affettiva, morale e sociale della personalità. Tale visone unitaria risulta ampiamente riconosciuta dagli studiosi delle discipline psicologiche e pedagogiche e consente il superamento di una visione medicalizzata della salute ed essenzialmente fisiologica dell'attività motoria. Un tale approccio sembra essere più che attuale, come risulta da positive sinergie tra l'ambito sanitario, educativo e socio-assistenziale, realizzate anche in diversi ambiti locali mediante progettazioni in rete. 2. Il valore sociale dello sport L'alterità appare uno dei temi dominanti del dibattito culturale contemporaneo: rispetto, accoglienza, cooperazione, aiuto, rappresentano valori emergenti di riferimento. Oggi più che mai lo sport sembra potersi collocare collocarsi in orizzonti di senso che facciano propri tali valori e li realizzino quotidianamente nella pratica sportiva sia essa di tipo educativo, amatoriale, agonistico, riabilitativo, e quant'altro. Lo sport si colloca in molteplici contesti della vita quotidiana nelle sue varie forme di espressione: praticato o seguito, diffuso dai media, ma in ogni caso facente parte del nostro sistema sociale che molto spesso ne assume emblematicamente i modelli. Purtoppo non sempre è l'immagine giusta dello sport quella che ci viene offerta: competizione esasperata, conflittualità, doping, violenza, etc. In tal modo il rispetto dell'altro che fa parte del sistema sociale, viene a mancare, ed i valori a i quali si desidera fare riferimento vengono spesso disattesi. In una prospettiva che considera la salute e benessere come valori fondati sulla reciprocità sembra possibile raggiungere attraverso lo sport, modelli e stili di vita, per i quali l'elemento indispensabile a realizzare il "gioco" sportivo, come quello della vita, è dato da un passaggio dalla dimensione intrapsicologica della persona a quella interpsicologica, da una dimensione individuale ad una collettiva. Ciò comporta un'equilibrata attenzione da un lato al benessere della persona che fa sport, dall'altro ai gruppi, alla comunità, (runici, familiari, compagni, dirigenti, allenatori, insegnanti, associazioni, società sportive, etc.), valorizzando in particolare il ruolo della famiglia. La salute appare allora in una dimensione etica che necessariamente rimanda all'altro, e non solo alle norme da rispettare che condizionano i momenti di vita sportiva, ma soprattutto al benessere che può derivare dal condividere esperienze, creare relazioni tra persone, gruppi, popoli. Lo sport allora non è solo il mantenersi in forma, il divertimento, lo sfogo, è molto di più, come risulta dalle indagini che sono state prese in esame: è un servizio sociale in quanto attraverso le sue pratiche, nei diversi contesti , offre un servizio richiesto dalla comunità. Un servizio che implica specifiche professionalità chiamate ad operare sinergicamente nella comunità, a partire dalla famiglia, rete infonnale di sostegno in condizioni normali e di bisogno, fino alla comunità locale, contesto di partecipazione attiva socio-comunitaria. 3. La ricerca sociale sullo sport L'esame della letteratura riferita all'ambito nazionale ha messo in luce un certo ritardo rispetto al contesto europeo, dello stato della ricerca sociale sullo sport nel nostro Paese. A questo si aggiunge la difficoltà a trovare un autonomo campo d'indagine. Emerge inoltre la necessità di interpretare il fenomeno sportivo, piuttosto che quantificarlo sulla base di dati numerici (ad esempio, il numero di palestre presenti in Italia o il numero di frequentanti), peraltro risultanti da diverse e numerose ricerche condotte da Enti preposti (ad es. l'ISTAT) o commissioni nell'ambito del CONI. Tale bisogno di esplorazione dei 'nodi discorsivi' riguardanti le caratteristiche dello sport a partire da una dimensione micro (la vita quotidiana di un quartiere cittadino o delle rappresentazioni e dei significati che gli intervistati danno al fenomeno), emerge vieppiù in settori come quello educativo e sociale, l'uno caratterizzato prevalentemente da ricerche condotte con la metodologia della ricerca-intervento, l'altro da ricerche sia quantitative che qualitative. E' risultata inoltre una certa inadeguatezza dei grandi paradigmi di studio e di analisi applicati indistintamente allo sport, il quale richiede un ambito autonomo d'indagine, che comprenda e si interroghi su logiche interne ed organizzazioni. Tuttavia, non sembra doversi escludere un'integrazione di metodi di ricerca quantiqualitativi, che richiedano tuttavia il padroneggiamento di metodologie e strumenti rigorosi, in relazione ai quali sembrerebbe necessario, piuttosto, l'evolversi di una cultura scientifica e metodologica, a partire dagli ambiti accademici deputati alla formazione dei laureati in Scienze motorie e Sociologia, sino agli ambiti di ricerca propriamente detti. In particolare sembra praticabile, alla luce delle nuove possibilità offerte dai metodi di ricerca non-standard, utilizzare metodologie e strumenti come l'intervista biografica per integrare la già numerosa presenza di ricerche quantitative in materia, ed offrire la possibilità di comprendere le rappresentazioni di senso comune sui diversi aspetti del fenomeno sportivo da parte di soggetti individuali e collettivi. Quanto al raffronto tra le indagini condotte nella Provincia di Gorizia, avviate a partire dal 1998, che hanno permesso di studiare l'intera popolazione giovanile scolarizzata, dalla scuola materna alla scuola superiore, si è visto come lo sport rappresenti un esigenza di vita per bambini, giovani, famiglie e insegnanti. Tali studi, diversificati per fasce d'età hanno raggiunto l'obiettivo di dimensionare il fenomeno della pratica sportiva dei giovani dell'isontino, ed hanno permesso di comprendere motivazioni e atteggiamenti degli attori intervistati. La funzionalità delle ricerche effettuate e la ricaduta sociale sulla realtà territoriale locale è stata dimostrata dal fatto che tali indagini hanno dato avvio e sviluppo ad alcuni progetti condotti in rete sul territorio isontino, con la concreta integrazione delle azioni di diversi soggetti istituzionali e sociali operanti in ambito educativo, sanitario e sportivo. Nei casi presi in esame si è riscontrata una partecipazione all'attività sportiva di giovani e famiglie, che si potrebbe definire ampia, tenendo in considerazione i dati nazionali, forniti dall'Istat, con le indagini multiscopo, e quelli elaborati dal CONI. La soluzione ai problemi di una società esasperata dalla competizione che sta decisamente perdendo il senso del valore della persona, può venire anche dallo sport. Luoghi e modi delle dinamiche educative sportive, sembrano essere molteplici e lo sport nelle sue forme, contribuisce a rimettere in discussione la visone tradizionale del rapporto tra educazione e tempo, diventando oggetto di rivendicazione alla pratica sportiva, come diritto allo sport lungo tutto l'arco di vita. 4. Sport e Servizio Sociale La manifestazione di nuovi bisogni da parte delle famiglie e della comunità e la conseguente aumentata richiesta di servizi sportivi da parte di diverse fasce della popolazione, hanno determinato una valorizzazione dello sport, in particolare nei suoi aspetti educativi/rieducativi, anche nell'ambito del Servizio Sociale. Con l'affermarsi del concetto di "rete sociale" e del lavoro di rete, ovvero dei legami che si instaurano tra gli individui coinvolti in sistemi relazionali e reti sociali, è stato possibile anche nel servizio sociale, nell'ambito delle politiche sociali e dell'intervento sociale, con particolare riferimento a quello italiano, individuare interventi ed azioni che hanno strutturalmente riguardato lo sport in progettazioni ed interventi specifici. Dalle esame delle fonti normative di riferimento, in particolare delle leggi considerate maggiormente significative in funzione dello sviluppo di progettazioni comuni tra gli ambiti scolastico, sanitario e socio-assistenziale, sono state tratte alcune considerazioni che sembrano legittimare una proposta metodologicaoperativa che integri logiche professionali proprie dei campi disciplinari citati e solleciti un processo di inclusione dello sport e delle possibilità offerte dalle attività motorie di diverso genere, nell'elaborazione dei Piani di zona. In tal senso sono stati individuati molteplici contesti e best- practises, nei quali lo sport è stato concepito come strumento, all'interno del lavoro di rete, in funzione sociale, in particolari aree di intervento previste dalle programmazioni territoriali di alcuni Comuni e Province. Sono stati inoltre prese in considerazione alcune categorie di soggetti 'socialmente deboli' e si è visto come in tutti gli ambiti esaminati lo sport venga inserito in funzione preventiva e/o riabilitativa.
XVI Ciclo
1957
Versione digitalizzata della tesi di dottorato cartacea. Nell'originale cartaceo mancano le pagg. 168, 169
Tescari, Martina <1989>. "IL SERVIZIO SOCIALE OSPEDALIERO E LA GESTIONE DELL’EMERGENZA E URGENZA SOCIALE: studio del Servizio Sociale Professionale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e riflessioni su un’implementazione del servizio al Pronto Soccorso." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12802.
Full textScarpa, Francesca <1989>. "Il Servizio Sociale nei percorsi di cura." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6262.
Full textCELLINI, GIOVANNI. "Controllo sociale, servizio sociale e professioni di aiuto nel sistema penitenziario." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/41613.
Full textLunardi, Silvia <1996>. "Green Social Work: Un approccio critico e sostenibile del servizio sociale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20245.
Full textRadavoiu, Stefania Ema <1994>. "Il servizio sociale e la sfida del neoliberismo. Riflessioni sugli effetti della logica neo-manageriale nei servizi sociali territoriali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16999.
Full textBertani, Giovanna <1996>. "Il servizio sociale verso la Libera Professione. Spazi professionali occupati dall'Assistente Sociale autonomo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19952.
Full textBarbin, Marta <1990>. "Il morire e le cure palliative nel servizio sociale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7033.
Full textNizzetto, Sabrina <1980>. "UN “MONDO DIVERSO” - IL COLLEGAMENTO TRA PSICHIATRIA E SERVIZIO SOCIALE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2784.
Full textDal, Molin Claudia <1992>. "Riorganizzare il servizio sociale comunale nella gestione associata di funzioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9929.
Full textBasso, Alberto <1998>. "La tridimensionalità del Servizio Sociale: l’ambiente e la giustizia riparativa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21857.
Full textEtrari, Silvia <1991>. "Il ruolo dell’assistente sociale nel servizio di riabilitazione GCA Don Calabria." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10536.
Full textBusatto, Claudia <1996>. "Il Servizio Sociale del Nucleo Operativo Tossicodipendenze: tra controllo e aiuto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19395.
Full textBidinotto, Anna <1996>. "I bisogni emergenti e l’operato del servizio sociale durante la Pandemia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19719.
Full textBellaj, Adasa <1993>. "Il Servizio Sociale e l'identità professionale dell'Assistente Sociale. Una professione in evoluzione dal dopoguerra ad oggi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16952.
Full textGALATRO, STEFANIA. "L'ASSISTENTE SOCIALE NEL SISTEMA PENITENZIARIO: UN'ANALISI DECRITTIVA DI ATTIVITA' E VISSUTI NEL SERVIZIO SOCIALE DELLA GIUSTIZIA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/50316.
Full textThe Probation Offices represent a significant field in which social workers are employed. They are responsible for the supervision and rehabilitation of people subjected to probation and community corrections outside the prison. Probation officers play a critical role in the criminal justice system in Italy and operate in a context of great change that inevitably affects professional work. The thesis presented here has the purpose of highlighting social workers’ activities and feelings in the criminal justice. To do this an exploratory research was conducted using two different tools. First, an online questionnaire was sent to all Italian Probation Offices, asking social workers to answer a series of questions regarding socio-demographic characteristics, functions and activities concerning with their work. In parallel, we asked a small group of social workers of Lombardy to keep an updated diary on their activities in two working days recording the perceived experiences and feelings. The data obtained were finally compared with the issues emerging in international researches concerning Probation Services. Key words: Italy, probation officers, feelings, activities
GALATRO, STEFANIA. "L'ASSISTENTE SOCIALE NEL SISTEMA PENITENZIARIO: UN'ANALISI DECRITTIVA DI ATTIVITA' E VISSUTI NEL SERVIZIO SOCIALE DELLA GIUSTIZIA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/50316.
Full textThe Probation Offices represent a significant field in which social workers are employed. They are responsible for the supervision and rehabilitation of people subjected to probation and community corrections outside the prison. Probation officers play a critical role in the criminal justice system in Italy and operate in a context of great change that inevitably affects professional work. The thesis presented here has the purpose of highlighting social workers’ activities and feelings in the criminal justice. To do this an exploratory research was conducted using two different tools. First, an online questionnaire was sent to all Italian Probation Offices, asking social workers to answer a series of questions regarding socio-demographic characteristics, functions and activities concerning with their work. In parallel, we asked a small group of social workers of Lombardy to keep an updated diary on their activities in two working days recording the perceived experiences and feelings. The data obtained were finally compared with the issues emerging in international researches concerning Probation Services. Key words: Italy, probation officers, feelings, activities
Battelli, Lorenza <1987>. "LA VALUTAZIONE DELLE CURE PARENTALI. IL SERVIZIO SOCIALE NELL'AMBITO DELLA TUTELA MINORILE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6568.
Full textMarcato, Sara <1991>. ""I significati del Servizio sociale Ospedaliero: comparazione delle realtà locali in Veneto"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10793.
Full textDanella, Solange <1985>. "Lavoro di strada e il servizio sociale: riflessioni su esperienze del territorio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17987.
Full textFerrari, Alice <1996>. "Interventi innovativi di Servizio Sociale nel lavoro con le famiglie con minori." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19396.
Full textSICORA, ALESSANDRO. "IL SERVIZIO SOCIALE TRA QUALITA' DELLA FORMAZIONE PERMANENTE, RIFLESSIVITA' E COMPETENZE PROFESSIONALI." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2004. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/12505.
Full textRIVA, VANNA. "La professionalità dell'assistente sociale nelle pratiche lavorative. Uno studio etnografico di due uffici di servizio sociale per anziani." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/19716.
Full textZugarelli, Giorgia <1981>. "LE COPPIE MISTE IN ITALIA. RICERCA DI BUONE PRASSI PER IL SERVIZIO SOCIALE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2447.
Full textTavella, Stefania <1990>. "INCONTRIAMOCI: UN PROGETTO NELL'ULSS VENETA n.8 TRA MEDIAZIONE CULTURALE E SERVIZIO SOCIALE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6124.
Full textSovran, Francesca <1980>. "Burn-out e Servizio sociale. Come stare bene all’interno delle organizzazioni di lavoro." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10391.
Full textTarallo, Marica <1988>. "Servizio sociale e famiglie vulnerabili: esperienze di sostegno leggero alla genitorialità e solidarietà familiare." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8215.
Full textGastaldello, Veronica <1995>. "Quando l'adozione deve fare i conti con il fallimento: la risposta del servizio sociale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17428.
Full textCarta, Stefania <1988>. "Nel nuovo welfare locale: attori, metodi e strumenti per un servizio sociale trasformativo e generativo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6082.
Full textCapra, Ruggero. "Le rappresentazioni di significato nel servizio sociale nella giustizia penale in contesti orientati dal neoliberismo." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2013. https://hdl.handle.net/11572/367809.
Full textROTA, MARTA BEATRICE. "La proposta pedagogica del service learning : una connessione generativa fra apprendimento e servizio." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/32812.
Full textGrimandi, Chiara. "Individuo e collettività nello smart working: studio di un servizio human centred per il benessere sociale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textMaccarrone, Maria <1985>. "Messa alla prova per gli adulti e Affidamento in Prova al Servizio sociale: prospettive di riforma." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5740.
Full textBardi, Elisa <1990>. "Il Funzionario socio-educativo dell'INAIL: una risorsa del Servizio Sociale nella rete integrata dei servizi. Una ricerca all'interno dell'ambito territoriale della Provincia di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7168.
Full textBertolin, Paolo <1973>. "Alcune riflessioni sulla realtà sociale del territorio pordenonese e il ruolo del Servizio Sociale in rapporto all’evoluzione della società e dei suoi bisogni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9430.
Full textBoateng, Giuseppina <1988>. ""LEGAMI PER CRESCERE. Il progetto affidi omoculturali nel Comune di Verona tra servizio sociale e mediazione culturale."." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2978.
Full textCanetto, Arianna <1980>. "Tossicodipendenza oggi: il Servizio Sociale del Nucleo Operativo Tossicodipendenze, osservatorio privilegiato. Le esperienze di Padova e Treviso." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15594.
Full textCapuzzo, Valentina <1980>. "L’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni e il minore assuntore di sostanze stupefacenti autore di reato. Le conseguenze del trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni di Sanità Penitenziaria." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4798.
Full textBertolino, Daniele <1976>. "IL LAVORO DEL SERVIZIO SOCIALE E DELLE COMUNITA' CON I MINORI STRANIRI NON ACCOMPAGNATI IN FRIULI VENEZIA GIULIA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8374.
Full textGiovetti, Alessia <1982>. "Costruire partecipazione nel lavoro sociale di comunità. Il percorso del Servizio Sociale del Municipio IX di Roma per sviluppare progettualità nel Casale di Via Tullio Viola." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20580.
Full textDal, Zovo Flavia <1990>. "Servizio sociale e rigenerazione urbana. Un approccio olistico ed integrato per la progettazione di interventi attenti alla dimensione sociale e alla sostenibilità nelle situazioni problematiche complesse." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20784.
Full textBroccolo, Susanna <1985>. "IL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE OSPEDALIERO Studio comparato sui presidi del Veneto e ricerca partecipata presso l’ospedale civile di Oderzo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6194.
Full textCanziani, Alessandra <1976>. "Fuori Servizio - una scoperta inaspettata per evitare il burnout. Ricerca empirica di pratiche di lavoro sociale nel territorio urbano di Trieste." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6611.
Full textSOREGOTTI, CARLO. "Le violazioni disciplinari degli assistenti sociali. Studio esplorativo nazionale sul procedimento di segnalazione ed elaborazione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241131.
Full textThe research focuses on the d.p.r. 7 August 2012, n. 137 concerning the disciplinary procedure for alleged violations committed by social workers. It provides a theoretical, empirical and reflective analysis of the system. Given the disciplinary powers held by the Professional Order on its members, the legislator has instructed it to regulate and administer the entire proceeding, from collecting complaints to possible sanctions. The attention is focused on the methods chosen by the Territorial Councils of Discipline (CTD) to implement the system at local level, and to the activity carried out between July 2014 and June 2017. Three main research focus have been identified, which empirically drive the study: (a) the procedural complexities of this device and its management; (b) the features of the disciplinary proceedings and of the actors involved; and (c) representations, attributions of meaning and impact of the system on the profession. I choose data collection and analysis techniques according to the target of each focal point. Firstly, I used documental analysis on the national regulation, describing the phases of the disciplinary procedure. The presence of ambiguous aspects has led to the need for territorial integrations, and to the consequent creation of local differences between the praxis adopted by the various CTDs. This result has been later confirmed by the in-depth examination of the websites of the Regional Councils of the Order, which provide different level of informativity and accessibility. To study the second focus, I collected all the disciplinary proceedings received by 12 CTDs in 3 years. I analysed a total of 769 cases with the aim of measuring the extent of the phenomenon. I sued quantitative techniques to identify recurrent elements and find out information on the person who made the complaint, the social worker complained and the bureaucratic proceeding managed by the CTDs. A high number of violations due to non-compliance with administrative and professional requirements emerges, as well as the highly critical situation of parents’ conflicts and the incidence of cases filed without any sanctions. Finally, the third topic is addressed through interviews with experts and privileged witnesses. Information collected regard how the disciplinary procedure is considered an important step, albeit problematic, in the process of professionalization of the Social Work, and which directions can be taken for its overall improvement. The novelty of the disciplinary procedure, its potential implications in terms of protection of the public and of the profession itself, as well as the absence of previous research on the subject are elements that considerably increase the relevance of this study, allow to deepen how the Order absolved the its disciplinary functions of protecting the public and the profession itself.
REGA, Andrea. "Gesualdo Nosengo: spiritualità e pedagogia al servizio della Verità. Studio sui Diari spirituali (1925-1965)." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30558.
Full textPINTO, LAURA. "LE ATTIVITA' DI UTILITA' SOCIALE NELLA GIUSTIZIA PENALE MINORILE. LA COSTRUZIONE DEL "SENSO DI SUCCESSO" CON LO SGUARDO DEL LAVORO SOCIALE: LA VOCE DEI PROTAGONISTI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/135274.
Full textThe research studies how the co-construction of the judicial response to juvenile offenders takes place within the communities where the criminally relevant facts occur. The point of view (from the point of view of social work) is a concept of justice that, in addition to containing, can create opportunities to redress the consequences of crimes committed by a growing person, strengthening collective responsibility rather than punishing and compressing the agency of the subject. The objectives of the research: • deepen the knowledge of what makes a community justice experience promoted by the social service "good", from the point of view of professionals, the judiciary involved, juvenile offenders, their families, local collaborators • explore the ways in which the social worker acts in the direction of success, accompanying the child and his family and facilitating coping. Data were collected using 9 focus groups created by grouping the participants homogeneously basis of their role and their experience (including juvenile offenders, social workers, magistrates, lawyers ...), to co-construct a framework that describe the positive aspects for each of the perspectives of the protagonists of this path. In a second phase, the collected data are analyzed in a second level focus group with mixed composition, including a representative of each role with which the previous focus groups were conducted, addressing the analysis of the first data in a participatory way. Results show that the community response to the commission of a crime is not a good "a priori" strategy, because the community can be afraid and feel insecure in the face of deviant acts. If involved, however, the community and the people know how to actively collaborate in the co-production of community reparation activities with young people who have committed a crime. This work is an attempt to reconstruct a social services response process within the juvenile criminal justice system that can successfully foster individual change and promote community trust in a relational way.
Lazzaro, Silvia. "Trapianto di fegato in tarda adolescenza e giovane età adulta e processo di transizione dal servizio pediatrico al servizio per adulti. Progetto pilota di strutturazione e implementazione di interventi educativi e strumenti di dialogo ad hoc: una esperienza condotta presso l'Azienda Ospedaliera - Università di Padova." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3422900.
Full text1. Introduzione Il delicato equilibrio sul quale la persona tenta in età giovanile di poggiare la propria costruzione identitaria può venire in alcuni casi alterato da una malattia o da una condizione di cronicità quale il trapianto. Proprio in questa età, il paziente si trova inoltre coinvolto in un delicato processo di transizione dal servizio pediatrico al servizio di cura per adulti. La cornice teorica all'interno della quale si muove il presente progetto si riferisce a forme di educazione alla salute che privilegiano un'azione finalizzata all'empowerment della persona, alla promozione di abilità autoriflessive e di resilienza e al miglioramento di una serie di life skills attraverso la relazione educativa mediata dalla narrazione e dal dialogo. 2. Obiettivi Sono stati perseguiti due obiettivi: i) analisi del vissuto di trapianto e dell'esperienza di transizione; ii) strutturazione, implementazione e verifica dell'efficacia di una serie di interventi educativi mediati dall'uso di strumenti di dialogo originali in un gruppo di pazienti (tarda adolescenza, giovani adulti) sottoposti a trapianto di fegato. Gli interventi educativi (quattro in tutto, con specifici protocolli) si sono focalizzati sui seguenti aspetti: qualità di vita e aderenza dopo trapianto; processo di transizione; sviluppo di abilità di gestione autonoma della salute. 3. Disegno dello studio Lo studio prevede la messa in atto di un progetto pilota con metodologie di ricerca miste. I pazienti coinvolti nel progetto sono stati randomizzati in gruppo sperimentale (Gs) (con il quale sono stati realizzati gli incontri educativi) e gruppo di controllo (Gc) (non hanno partecipato agli incontri). 4. Materiali e metodi Sono state utilizzate metodologie e metodi differenti a seconda degli obiettivi perseguiti: - obiettivo i) analisi del vissuto di trapianto: intervista semi-strutturata con tutti i pazienti coinvolti. Tutte le interviste sono state audio registrate, trascritte e analizzate attraverso la ricognizione di temi ricorrenti (Atlas.ti, versione 7.1.8). - obiettivo ii) verifica di efficacia degli interventi educativi: conduzione di un'analisi pre e post interventi attraverso la somministrazione di una batteria di questionari atti a valutare le seguenti dimensioni: benessere complessivo: Satisfaction Profile (SAT-P); aderenza: Scala di Morisky per l'aderenza terapeutica (MMAS-4) e questionario ad hoc "Valutazione dell'aderenza in pazienti sottoposti a trapianto di fegato"; autoefficacia percepita nella gestione di situazioni problematiche: Scala di autoefficacia percepita nella soluzione di problemi (APSP); livello di competenza percepito rispetto al tema della transizione: questionario ad hoc "Gestione autonoma del proprio stato di salute in relazione al processo di transizione". Le statistiche descrittive e inferenziali sono state condotte mediante l'utilizzo del software SPSS, versione 23. 5. Risultati Lo studio ha preso avvio a luglio 2015 e si è concluso ad ottobre 2016. Sono stati coinvolti 14 pazienti con un'età media (±DS) di 23,9 (±4,7) anni (range: 16-30) e un'etè media (±DS) al trapianto di 8,7 (±7,2) anni (range: 1-25). Contenuti qualitativi: l'analisi delle interviste ha permesso di approfondire diversi aspetti legati al trapianto connessi al tema del ricordo, della comunicazione e del racconto. Ancora, il legame ambivalente con i genitori nella gestione della salute dopo il trapianto, il rapporto con amici e compagni di scuola e l'esperienza di transizione caratterizzata da una significativa tensione tra dipendenza e autonomia (soprattutto dalle figure genitoriali). Dati quantitativi: considerando l'intero gruppo di pazienti, i dati emersi dall'analisi pre indicano per il benessere soggettivo (SAT-P) medie (±DS) più elevate per la funzionalità fisica (67±15,3) e sociale (66±18,5) rispetto a quella psicologica (60±18,7), lavorativo/scolastica (62,8±22,2) e legata allo stile di vita (60,9±15,4). Quasi il 30% dei pazienti si colloca nella fascia di mancata aderenza (MMAS-4). Rispetto alla percezione di autoefficacia nella soluzione di problemi (APSP) emerge un punteggio medio (±DS) classificato come basso di 66 (±13,1). Al confronto operato entro i gruppi nel pre e post test, i dati evidenziano un miglioramento statisticamente significativo alla somministrazione post nel Gs per i punteggi del SAT-P inerenti il tono dell'umore (p<0,001), la stabilità emozionale (p<0,05) e la fiducia in se stessi (p<0,05). Si ravvisa inoltre un generale mantenimento o rinforzo dell'aderenza nel Gs e un mantenimento della mancata aderenza nel Gc (p=ns). Rispetto all'autoefficacia (APSP) si osserva un decremento significativo del punteggio complessivo al post test nel Gc (p<0,05). Decremento generale osservato, sempre nel Gc, per il livello di competenza percepito rispetto al tema della transizione a fronte di un generale miglioramento dei punteggi dello stesso nel Gs (p=ns). 6. Discussione I diversi risultati presentati hanno permesso di elaborare alcune riflessioni in merito al vissuto dopo trapianto, a partire da alcune generali difficoltà espresse dai ragazzi nel parlare e raccontare questa esperienza. Difficoltà ravvisate anche e soprattutto sul piano psicologico ed emotivo (per quanto riguarda, ad esempio, la stabilità emozionale e il tono dell'umore). Criticità sono state inoltre riscontrate rispetto all'aderenza, soprattutto all'assunzione della terapia immunosoppressiva. Entrambi questi dati trovano conferma nella letteratura specifica di riferimento. I risultati (sia qualitativi che quantitativi) hanno permesso di identificare alcune possibili aree di intervento educativo. Tra queste, la promozione dell'autoriflessione e dell'elaborazione dell'esperienza del trapianto, il lavoro più mirato sull'acquisizione e rinforzo di determinate competenze psicosociali con i pazienti e il supporto e l'accompagnamento dei genitori nel corso del processo di transizione. 7. Conclusioni Questo studio rappresenta una prima esperienza a carattere interventistico rispetto all'educazione in questo ambito. Essendo questo un progetto pilota che ha coinvolto un gruppo ristretto di pazienti non risulta possibile operare delle generalizzazioni per quanto concerne i risultati identificati. Le prospettive future, ed auspicabili, al termine dello studio consisteranno in una revisione degli interventi (alla luce dei risultati conseguiti) e una loro possibile implementazione con un campione pià ampio di giovani pazienti. Il progetto potrebbe inoltre fornire un nuovo punto di vista rispetto al tema della transizione nelle sue implicazioni clinico - pratiche.
SALA, MARTINA. "LO STAGE SPERIMENTALE NELLA SOCIAL WORK EDUCATION. UNA RICERCA ESPLORATIVA SUL MODELLO DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17726.
Full textThis study takes palce in the field of Social Work Education and investigates the Social Work Unconventional Placements, a new frame of placement proposed at the third year of Catholic University Social Work degree (Milan-Brescia). The thesis argues the evolution of Social Work profession and its education, giving attention to the Relational-way of Social Work Education and to international innovative practice learning experiences. The research project focused on Unconventional Placement inspired by Relational Social Work method. To collect data and opinions of UC Social Work bachelors an original survey was created. The on-line survey was administered to 315 former-social work students that practiced this activity in 2008-2015. The research explored the main characteristics of the Unconventional Placements realized by the students during their Social work education path. Findings from the study confirmed the presence of distinctive traits related to the theoretic model of Unconventional Placement developed in Relational SWE framework: participatory approach to projects, reflexive involvement of professional/non-professional partners, innovation in the specific context. The survey observes the carry on of a considerable number of projects after the end of curricular placements, through the community project partners activation; from Unconventional Placements emerge new job opportunities for new social workers involved.