Dissertations / Theses on the topic 'Setters (Dogs)'
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Elwood, Clive Mark. "Immune responses to gluten in Irish setter dogs." Thesis, Royal Veterinary College (University of London), 2000. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.393865.
Full textManners, Helen Kate. "Development of gluten sensitive enteropathy in Irish Setter dogs." Thesis, Royal Veterinary College (University of London), 1995. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.281691.
Full textHall, Edward James. "Investigations into the pathogenesis of a wheat-sensitive enteropathy in Irish setter dogs." Thesis, University of Liverpool, 1988. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.235508.
Full textGarden, Oliver Angus. "The genetics and disease mechanisms of gluten-sensitive enteropathy in the Irish Setter dog." Thesis, Royal Veterinary College (University of London), 1998. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.300564.
Full textMongillo, Paolo. "Cognitive and emotional aspects of the dog-owner relationship in aged companion dogs." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3427071.
Full textIl presente progetto di ricerca indaga gli effetti dell’età senile su aspetti pertinenti alla sfera cognitiva ed emozionale della relazione cane-proprietario. A tal fine sono stati condotti tre studi indipendenti, incentrati su: a) la rilevazione di deficit cognitivi legati all’età, b) la valutazione delle capacità di attenzione sociale selettiva in cani adulti e anziani e c) gli effetti dell’età anziana e del decadimento cognitivo sulle manifestazioni di attaccamento al proprietario. Benché l’esistenza di un declino cognitivo età-dipendente sia un’evenienza riconosciuta in medicina veterinaria, problemi di carattere metodologico hanno limitato la produzione scientifica su questo aspetto dell’invecchiamento nel cane da compagnia. Nel tentativo di ovviare a queste limitazioni, nel primo studio (pp. 10-47), è presentato lo sviluppo di un nuovo metodo per la rilevazione di deficit cognitivi legati nel cane anziano. Il metodo si basa su un approccio multiplo, che combina l’uso di scale di valutazione cognitiva, basate su questionari (Cognitive Evaluation Scale, CES) con la valutazione diretta delle capacità memoniche e di ‘apprendimento inverso’ dei cani in un test di cognizione spaziale. L’applicazione di questi metodi a una popolazione di cani da compagnia adulti e anziani è esitata nella rilevazione di differenze significative tra i due gruppi di età. I cani anziani ottengono punteggi peggiori nella scala di valutazione cognitiva e mostrano compromesse capacità di apprendimento nel test di cognizione spaziale. La correlazione tra i due parametri rappresenta un’importante indicazione della validità del metodo. Paragonato ad altri strumenti attualmente disponibili, questo approccio potrebbe garantire maggiore sensibilità e specificità, apportando un importante vantaggio pratico, sia in ambito di ricerca, che quale strumento di valutazione diagnostica in ambito clinico veterinario. Un ulteriore aspetto che ha ricevuto scarso interesse scientifico nel cane è l’attenzione rivolta all’uomo, un fenomeno che potrebbe rivestire un ruolo critico nell’espressione di capacità socio-cognitive e nell’integrazione del cane in gruppi sociali misti. In assenza di metodi appropriati, è stato sviluppato un test comportamentale per la valutazione delle caratteristiche quantitative e qualitative dell’attenzione selettiva del cane in un contesto interspecifico. Nella prima parte di questo secondo lavoro (pp. 48-75), presento lo sviluppo e la validazione di questa procedura, effettuata su un campione di cani adulti. I risultati mostrano una risposta selettiva nell’attenzione che i cani rivolgono al proprietario o a una persona estranea, cui sono simultaneamente esposti. Inoltre, il protocollo permette di discriminare forme di attenzione ‘attiva’ (con il coinvolgimento di processi cognitivi) e ‘passiva’ (cioè il semplice orientamento visivo). L’applicazione di questo metodo a un campione di cani anziani, nella seconda parte dello studio, ha rivelato un effetto negativo dell’età anziana sul livello di attenzione selettiva rivolta al proprietario. I cani anziani, inoltre, dimostrano una maggiore propensione per forme di attenzione ‘passiva’ essendo meno in grado, rispetto agli adulti, di ritenere informazioni riguardo allo stimolo sociale all’uscita di questo dal campo visivo. Nel terzo studio (pp. 75-98) è stato affrontato l’effetto dell’età anziana sulla qualità del legame emotivo cane-proprietario. In studi precedenti il legame cane-proprietario è stato assimilato all’attaccamento infante-madre. L’attaccamento definisce un legame duraturo con uno specifico individuo, che si manifesta attraverso comportamenti espressi in condizioni di stress. Benché ricerca in ambito umano abbia dimostrato la rilevanza della sfera affettivo-emotiva nella salvaguardia del benessere delle persone anziane, questo aspetto risulta scarsamente investigato nella specie canina. Nel presente studio il legame cane-proprietario è stato studiato mediante lo Strange Situation Test, un protocollo originalmente sviluppato per evidenziare comportamenti di attaccamento nel bambino in età infantile. I risultati mostrano come l’età anziana non alteri le manifestazioni comportamentali di attaccamento ‘sicuro’ (sicurezza in presenza e stress alla separazione dal proprietario). Tuttavia si evidenzia nel cane anziano un’alterazione nell’espressione di altri comportamenti (gioco e comportamento passivo), che potrebbero riflettere una diversa dimensione emotiva dell’attaccamento (insicuro-ambivalente). Poiché parte dei cani inclusi in questo studio avevano preso parte anche ai precedenti studi, quando i dati lo consentivano è stato indagato l’effetto del declino cognitivo e di differenze nelle capacità attentive sull’espressione dell’attaccamento cane-proprietario.
Kanizsar, Orsolya. "Visual Cognition In Dogs. Motion Perception." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3421837.
Full textNegli ultimi decenni sono stati studiati diversi studi sul comportamento e sulla cognizione dei cani (familiari di Canis), specialmente da aspetti socio-cognitivi. Abbiamo già acquisito una solida conoscenza su come i cani comunicano con gli umani e con i partner conspecifici, come sono in grado di riconoscere, interpretare e fare affidamento su segnali di comunicazione sociale nella loro vita quotidiana, percependo continuamente un flusso di informazioni visive. Tuttavia, i fondamenti di come elaborano queste informazioni visive sono ancora mancanti dalla letteratura. L'attuale progetto di dottorato è stato sviluppato intorno a tre studi indipendenti, tutti studiati sulla cognizione visiva nei cani (e per un caso, anche negli esseri umani) nel campo del percepire il movimento.
LUMBRERAS, A. E. VALDEZ. "INTERACTIONS BETWEEN DIET AND GUT HEALTH IN DOGS." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/467546.
Full textSPAZIANTE, Daniele. "Quantitative serum neopterin determination in dogs affected by Leishmaniasis." Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2012. http://hdl.handle.net/11581/401810.
Full textBarella, G. "STRAIN ELASTOGRAPHY IN DOGS: APPROACH TO SOME CLINICAL APPLICATIONS." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/366989.
Full textBENEDETTI, RICCARDO. "Physical and behavioural data as adoption indicators of shelter dogs." Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2014. http://hdl.handle.net/11581/401820.
Full textMerola, I. "SOCIAL REFERENCING AND UNDERSTANDING OF HUMAN EMOTIONAL EXPRESSIONS IN DOGS." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/217623.
Full textCOPPONI, ILENIA. "Evaluation of ventricular function by X-Strainâ„¢ in dogs with mitral regurgitation." Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2011. http://hdl.handle.net/11581/401711.
Full textSpalla, I. "SPECKLE-TRACKING ECHOCARDIOGRAPHY IN DOGS WITH PATENT DUCTUS ARTERIOSUS." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/233990.
Full textGuedes, Nathassia Maria de Farias. "Discursos sobre o mundo dos engenhos: uma leitura das obras de Antonil e Mário Sette." Universidade Federal da Paraíba, 2009. http://tede.biblioteca.ufpb.br:8080/handle/tede/6351.
Full textCoordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The world of sugar plantation in Brazil, since the conquest and colonization, has been built as a favored subject of European speeches, as per example the 1500-s chronicles of European travelers and settlers, besides the innumerous mentions contained in the Jesuitic Letters, especially those from José de Anchieta and Manuel da Nóbrega, obtaining, in 1711, an enormous visibility with the work Culture and opulence of Brazil, from Father Antonil. Among the most varied speeches of colonial phase, the subject of the Portuguese sugar enterprise in Brazil would surpass the texts from periods after our autonomy, guaranteeing its frequency as much in literary speech as in essayistic and sociological speeches. In the beginning of 20th century, this subject would be retaken as central by the Pernambucan Mário Sette, with the work Sugar plantation lady. The publication of this novelistic speech, in 1921, would make Mário Sette the precursor of Modern School in Northeast and Northeastern Regionalism of 20th century and, consequently, a forerunner of the essayistic speeches of Gilberto Freyre and the novelistic narratives of José Américo de Almeida and José Lins do Rego, literary icons of Northeastern Modernism. Far from losing strength as speech motivation, the sugar society would be retaken as novelistic speech at the end of 20th century with the publication of the work Bonfire of memory, from Francisco Dantas, published in 1991. Knowing the importance of the sugar universe in our several cultural speeches, we undertook a comparative reading between the works Culture and opulence of Brazil, from Father Antonil, and Sugar plantation lady, from Mário Sette, seeking to observe the representative traits that informam and enformam these speeches about the world of sugar plantation in Brazil. To achieve our purpose we take refuge with an interdisciplinary theoretical-methodological approach, more precisely in the basis of Integral Critic outlined by the Brazilian critic Antonio Candido since the beginning of the second period of last century.
O mundo do engenho no Brasil tem, desde o período da conquista e da colonização, se constituído como tema privilegiado dos discursos europeus, a exemplo das crônicas quinhentistas, de viajantes e colonizadores, além das inúmeras menções contidas nas Cartas jesuíticas, especialmente as de José de Anchieta e as de Manuel da Nóbrega, alcançando, em 1711, uma enorme visibilidade com a obra Cultura e opulência do Brasil, do Pe. Antonil. Presente nos mais variados discursos da fase colonial, a tematização da empresa lusitana do açúcar, no Brasil, perpassaria os textos dos períodos que sucedem a nossa autonomia, garantindo sua freqüentação tanto no discurso literário, quanto no discurso ensaístico e sociológico. Nos inícios do século XX, essa temática seria retomada, como centralidade, pelo pernambucano Mário Sette, com a obra Senhora de engenho. A publicação desse discurso romanesco, em 1921, tornaria Mário Sette o precursor do Modernismo no Nordeste e do Regionalismo nordestino do século XX e, consequentemente, num antecipador dos discursos ensaísticos de Gilberto Freyre e das narrativas romanescas de José Américo de Almeida e de José Lins do Rego, ícones literários do Modernismo nordestino. Longe de arrefecer, como motivação discursiva, a sociedade do açúcar seria novamente retomada, como discursividade romanesca, em fins do século XX, com a publicação da obra, Coivara da memória, de Francisco Dantas, publicada em 1991. Cientes da importância do universo açucareiro em nossos mais diversos discursos culturais, empreenderemos uma leitura comparativa entre as obras Cultura e opulência do Brasil, do Pe. Antonil, e Senhora de engenho, de Mário Sette, buscando observar os traços representativos que informam e enformam esses discursos sobre o mundo do engenho no Brasil. Para a realização de nosso propósito, nos valeremos de uma abordagem teórico-metodológica interdisciplinar, mais precisamente dos pressupostos da Crítica Integral, esboçada pelo crítico brasileiro Antonio Candido, desde os inícios da segunda metade do século passado.
GALLOTTINI, CLAUDIO. "Using nano-hydroxyapatite, like elective bio-material, In periodontal regenerative therapy in dogs with periodontal disease." Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2012. http://hdl.handle.net/11581/401790.
Full textZAMBARBIERI, JARI. "PARATHYROID HORMONE ACTIVITY AND RELATED CLINICOPATHOLOGICAL ALTERATIONS IN DOGS AFFECTED WITH CHRONIC KIDNEY DISEASE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2022. http://hdl.handle.net/2434/937224.
Full textPitteri, Elisa. "Relevance of visual information for the associative learning in dogs." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423891.
Full textNonostante alcuni esperimenti abbiano indagato quali siano le abilità cognitive visive del cane ed esplorato i meccanismi alla base della sua prontezza nell’adeguare il comportamento durante l’interazione con l’uomo, non è ancora chiaro a quali caratteristiche degli stimoli visivi i cani prestino maggiore attenzione mentre risolvono un compito. Oltre alle proprietà fisiche, sono molti i fattori che possono modulare la salienza di uno stimolo visivo, come per esempio l’esperienza pregressa e l’addestramento ricevuto. Il presente progetto è stato sviluppato su tre studi indipendenti, al fine di studiare quali aspetti dell’informazione visiva abbiano maggior rilevanza durante l’apprendimento associativo e quale ruolo giochi l’addestramento. Il primo studio ha esplorato le caratteristiche della processazione (globale e locale) di stimoli geometrici gerarchici nel cane domestico. Quattordici cani sono stati addestrati a distinguere uno stimolo composto, applicando una procedura di discriminazione simultanea condizionata e la loro preferenza per il livello locale/globale è stata verificata con un test di discriminazione visiva. Il gruppo di cani ha dimostrato una tendenza non significativa per la precedenza globale, sebbene sia stata riscontrata un’ampia variabilità individuale. Le scelte eseguite durante il test non sono state influenzate nè dal genere dei cani, nè dal tipo di stimolo usato durante l’apprendimento. Tuttavia, minore era il tempo impiegato per completare la fase di apprendimento, maggiore era la probabilità che il cane scegliesse il livello gloable dello stimolo visivo durante il test. Inoltre, i cani che hanno dimostrato una preferenza per il livello globale dello stimolo visivo durante il test hanno manifestato, con minor probabilità, risposte posizionali durante l’apprendimento. Queste differenze, emerse sia nella velocità di apprendimento della procedura che negli schemi di risposta durante il test, potrebbero rispecchiare l’esistenza di prerequisiti cognitivi diversi tra i soggetti. La variabilità individuale, riscontrata nella precedenza globale/locale di processazione, suggerisce che l’esperienza nell’uso delle informazioni visive potrebbe essere più importante della predisposizione nel determinare quale sia la tipologia di processazione (globale/locale) usata dai cani. Il secondo studio, composto da due esperimenti, ha indagato quale sia la rilevanza degli stimoli visivi utilizzando immagini più complesse, ossia fotografie di volti umani. I cani esibiscono schemi di attenzione caratteristici quando guardano i volti umani, però si conosce poco dei meccanismi cognitivi sottostanti e quanto questi siano influenzati dall’esperienza individuale. Nel primo esperimento, sette cani sono stati addestrati applicando una procedura di discriminazione simultanea per verificare che fossero in grado di discriminare: a) le parti del volto del proprietario (occhi, naso o bocca) presentate singolarmente; b) le facce intere dove le stesse parti erano state coperte. I cani sono riusciti a discriminare tutte e tre le parti della faccia del proprietario presentate singolarmente, ma, per gli occhi, hanno avuto bisogno di un minor numero di sessioni per raggiungere il criterio di apprendimento stabilito rispetto a naso e bocca. Inoltre, la discriminabilità dei visi è stata inficiata di più quando la regione degli occhi non era visibile, che non quando erano nascosti naso o bocca. Nel secondo esperimento, per testare il contributo relativo della processaziona basata sulle parti o sulla configurazione nella discriminazione di facce umane, sono state usate delle immagini del viso del proprietario manipolate in diversi modi (invertite, sfuocate, ‘scrambled’ - ossia suddivise in parti e riarrangiate in modo casuale - e in scala di grigi). Inoltre, confrontando i sette cani coinvolti nel primo esperimento con sette cani ‘naïve’ è stato esaminato se il contributo relativo della processazione basata sulle parti o sulla configurazione sia stato influenzato dall’esperienza che hanno avuto i cani con gli stimoli raffiguranti le facce. I cani naïve sono riusciti a discriminare il proprietario solo quando l’informazione configurazionale era conservata, mentre i cani esperti sono riusciti a discriminare il proprietario anche quando era necessario processare le immagini basandosi sulle parti. Questo studio prova, per la prima volta, che i cani riescono a discriminare gli elementi interni di un viso umano presentati singolarmente e conferma la salienza della regione degli occhi per la processazione di facce umane. Sebbene un’esperienza specifica possa incrementare la capacità di basarsi sulla percezione delle parti, i risultati suggeriscono che, nel cane, la discriminazione di volti umani si basa principalmente sull’elaborazione della configurazione che delle parti. Per una comprensione più applicata del fenomeno e per capire cosa succede in un contesto più naturale, il terzo studio ha esplorato le caratteristiche dell’attenzione del cane a stimuli naturali (uomo) durante una sessione di addestramento, in cui era richiesta l’esecuzione di esercizi di diverso tipo e difficoltà. Inoltre, sono state prese in considerazione la quantità e la qualità di addestramento ricevuto nel corso della vita dei soggetti per indagare la loro eventuale influenza sulle caratteristiche dell’attenzione prestata all’uomo. Come emerso anche nel secondo studio, è stato riscontrato un effetto specifico dell’addestramento. Aver ricevuto un addestramento specifico influenza l’attenzione prestata dai cani al proprietario. L’attenzione non è variata, infatti, in una condizione di base, ma solo quando il conduttore ha chiesto al cane di eseguire alcuni esercizi di obbedienza, mettendo in luce che l’addestramento ha avuto un effetto contesto-specifico. Per concludere, dai risultati ottenuti nel corso dei tre esperimenti del progetto, sembra che i cani acquisiscano più velocemente e spontaneamente le informazioni visive globali e configurazionali. Quando è presente un effetto dell’addestramento, questo è specifico e strettamente legato al contesto.
MARTINEZ-LABARGA, MARIA CRISTINA. "Estructura genética de dos comunidades Afro-americanas de Ecuador." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 1993. http://hdl.handle.net/2108/66321.
Full textRICCI, SERENA. "Does extensive motor learning trigger local sleep?" Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1005024.
Full textZAMARIAN, VALENTINA. "IDENTIFICATION OF TUMOR-ASSOCIATED MOLECULES AS SUITABLE BIOMARKERS OF CANCER IN DOGS USING OMIC APPROACHES." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/820372.
Full textVentura, Marcello. "Prion protein: does N-terminal domain allow vesicular micronutrients uptake?" Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426867.
Full textLa protein prionica (PrPC) è una glicoproteina legata alla superficie extracellulare della membrana tramite l’ancora GPI. Ad essa è stata attribuita la causa di alcune malattie neuro degenerative, ma la sua funzione fisiologica non è ancora stata definita. Molte funzioni sono state proposte, tra cui la modulazione di alcune vie di transduzione del segnale che promuovono la sopravvivenza cellulare e la protezione da stress ossidativo, ma l’ipotesi principale è una funzione nell’omeostasi del rame. Il rame è un micro nutriente essenziale (MNE) e tutti gli MNE sono presenti nel corpo e negli alimenti in concentrazioni micromolari; ciò può determinare facilmente una deficinza. È ormai chiaro che i sintomi da deficienza sono comuni a molti MNE. Inoltre anche le vie di assorbimento di molti MNE sono analoghe fra loro, usando vie endocitiche. Grazie a queste evidenze abbiamo ipotizzato che la PrPC possa essere coinvolta nell’assorbimento degli MNE. Lo scopo di questo lavoro è di studiare questi legami e le loro caretteristiche. Per far ciò, è stato espresso e purificato il dominio N-terminale della proteina prionica di topo (mPrP23-109). Per studiare la specificità e le caratteristiche del legame con i metalli, la proteina ricombinante è stata titolata con cinque metalli divalenti della prima serie di transizione (Mn, Co, Ni, Cu, Zn), a diversi valori di pH utilizzando la spettroscopia di fluorescenza. Per definire se le interazioni osservate fossero funzionali, è stata effettuata l’analisi strutturale in dicroismo circolare. Per verificare la proabile interazione tra le vitamine ed i triptofani della proteina, mPrP23-109 è stata titolata con quattro vitamine, appartenenti al gruppo B, ed è stata monitorata la velocità dei fluorofori mediante l’anisotropia di fluorescenza. Infine è stata anche studiata l’interazione tra dominio N-terminale della PrPC con sistemi mietici di membrane. I nostri risultati confermano che la PrPC ha un ruolo funzionale nell’omeostasi del rame. Inoltre proponiamo che la proteina prionica, insieme con il rame, ricopre un ruolo chiave nell’assorbimento integrato degli MNE, via endocitosi.
DE, ANGELIS ROBERTA. "Optical and chemical sensing investigation of InP surface quantum dots." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2012. http://hdl.handle.net/2108/202157.
Full textDallo, Federico. "Study of the diffusion of human’s volatile organic compounds (VOCs) in avalanche snow: a potential chemical tool to improve training of avalanche dogs." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10278/3725458.
Full textCeci, C. "PLATELET CONCENTRATE AND TISSUE REGENERATION: DOES IT WORK? A PRE-CLINICAL STUDY." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/330450.
Full textARNOLDI, Federica. "Alvaro Cepeda Samudio y Marvel Moreno: dos escritores de Barranquilla, dos modelos de narrativa." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28801.
Full textRiscazzi, G. "CARDIOVASCULAR PROTEOMICS AND MITRAL VALVE DISEASE IN DOGS: SEARCHING FOR A SEROLOGICAL BIOMARKER." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/233991.
Full textScavone, M. "DOES THE INHIBITION OF P2Y12 INHIBIT THE PRODUCTION OF THROMBOXANE A2 BY PLATELETS?" Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/233989.
Full textRighetto, Marcello. "Optical Nanostructures for Excitonic Devices." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3425292.
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Oliveira, Rosemeire de. "O papel da levantadora nas equipes de voleibol: um estudo da representação social das características dessa atleta nas opiniões dos técnicos e atletas." Universidade de São Paulo, 2004. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/39/39133/tde-04042012-141245/.
Full textBrazilian volleyball teams always had the best setters worldwide, such as William, Mauricio, Jaqueline, Fernanda Venturini among others. This position is considered the most important in the team, reason why we may conclude that physical, technical, tactical and psychological characteristics are very important in a setter. The sample was composed of adult teams (male and female) coaches and athletes from \"SUPERLlGA\" - Brazilian National Championship. The methodology used was a semi structured interview. For the qualitative analysis was used the CSS (Collective Subject Speech) , a qualitative technical research that is being developed in the Health Area since 1997 and that is helpful for any study involving thinking, altitude, feeling, social representation, beliefs, expressed by verbal speech. The answers computing (collective thinking as qualitative addition) was applied at this time, and consists of joining the same sense answers as well as the incidence of the central idea occurrence in the study. Among all the questions made in this presentation one carne up: 11 What would be the most important characteristics (physical, technical, tactical and psychological) that a setter must have to acquire a high performance profile and reach a National team? \"
CAMPALANI, CARLOTTA. "Chemical biowaste upgrading: carbon dots, biopolymers and actives." Doctoral thesis, Università degli Studi di Trieste, 2023. https://hdl.handle.net/11368/3041031.
Full textThe herein reported thesis finds its roots in the concepts of sustainability and circular economy and has as purpose the valorisation of agro- and fishery-waste for the production of added-value products. In particular, different types of waste biomass were used as starting material for the synthesis of carbon dots (CDs) used as photocatalysts, for the obtainment of biopolymers, namely collagen and chitin, and for the extraction of valuable compounds using supercritical CO2. The investigation started studying the dependence of structure and photocatalytic behaviour of CDs on the carbon source. Six different types of carbon nanoparticles were synthesized and compared from the morphological and optical point of view revealing a strong correlation of their properties with the starting material and the synthetic method. The citric acid-derived CDs were then employed to photoactivate the atom transfer radical polymerization of a methacrylate leading to the obtainment of the polymer in high conversions (89%) and narrow dispersity (1.4). The study on CDs proceeded then with the employment of more complex starting material, namely fish scales. Naturally nitrogen doped carbon dots were successfully synthesized starting from bass scales, fully characterized and employed as photocatalyst for the reduction of methyl viologen. The bass-CDs were compared with classic citric acid-derived CDs resulting in higher initial photoreduction rate (7.5·10−8 M·s−1 vs 4.9·10−8 M·s−1). The fish-derived nanoparticles were then applied as photocatalyst for the continuous flow degradation of azo dyes highlighting a quantitative degradation of five model dyes in only 2 min. This study was conducted during a research period abroad (September 2021-April 2022) in the laboratories of the Université de Liège under the supervision of Prof. Jean-Christophe Monbaliu. The upgrading of fishery waste was then developed more during the second part of this thesis where the possibility to extract biopolymers from fish scales or crab carapaces was explored. After a review study on the production of UV-shields using biopolymers, an investigation on the preparation of UV-blocking films from mullet scales-derived gelatin and bass-CDs was conducted. The obtained materials were fully characterized from the morphological, mechanical and optical point of view; by adding just 5% of CDs the films blocked almost 70% of the UV radiation with negligible change in opacity and in transparency. A further study on the possibility to obtain chitin from crab shells using a one-step protocol using ionic liquids was then conducted. All characterization data confirmed that in the conditions tested, ammonium formate prepared in situ seems to be a promising candidate for one-pot chitin pulping process, allowing quantitative isolation, high purity and a high degree of acetylation (DA > 90%). To have a complete overview on the possibility to exploit waste biomass for the production of added-value products, an investigation on the valorisation of agro-waste was then conducted. In this frame, a supercritical CO2 extraction method was developed to obtain natural preservatives from hops and jimsonweed. scCO2 extracts were compared to ethanolic ones: the supercritical fluid led to the selective extraction of volatile compounds resulting in a better recovery for preservatives. The scCO2 technique was then applied to obtain fatty acids for cosmetic formulations from fruit pomace, resulting again more selective when compared to classical organic solvents.
DJECO, FUNES CRISALITA ARMANDO. "Formação Contínua dos Docentes na Universidade Pedagógica – Moçambique." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26727.
Full textANDREIS, MARIA ELENA. "THE BONE TISSUE: MULTIDISCIPLINARY CHARACTERISATION IN EXPERIMENTAL ANIMALS AND SKELETAL DEVELOPMENT IN DOGS." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/627779.
Full textSTRAPPAVECCIA, Silvia. "IMPIANTO AUTOLOGO DI CELLULE STAMINALI NOM (NASAL OLFACTORY MUCOSA) IN CANI PARAPLEGICI CRONICI [AUTOLOGOUS IMPLANT OF NASAL OLFACTORY MUCOSA (NOM) STEM CELLS IN CHRONIC PARAPLEGIC DOGS]." Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2007. http://hdl.handle.net/11581/401897.
Full textTagliabue, L. "THE SUBTLE BIOFILM REGULATION IN ESCHERICHIA COLI: CSGD AND THE YDDV-DOS OPERON." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2010. http://hdl.handle.net/2434/160739.
Full textBERIBE', Francesca. "CORRELAZIONE TRA PARAMETRI BIOCHIMICI, CITOLOGICI ED ISTOLOGICI IN CORSO DI PATOLOGIE EPATICHE NEL CANE [CORRELATION BETWEEN BIOCHEMICAL, CYTOLOGICAL AND HYSTOLOGICAL PARAMETERS IN THE HEPATIC DISEASES OF DOGS]." Doctoral thesis, Università degli Studi di Camerino, 2007. http://hdl.handle.net/11581/401899.
Full textROSSINI, SILVIA. "Suppression of both ELIP1 and ELIP2 in Arabidopsis thaliana does not affect tolerance to photoinhibition and photooxidative stress." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/63655.
Full textIbba, F. "MARKERS OF INFLAMMATION, IMMUNITY AND RENAL DAMAGE IN DOGS WITH CANINE LEISHMANIASIS." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/247237.
Full textPetrova, Anna. "Does sound matter? Studies of information encoding in short-term memory of signers and speakers." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424272.
Full textRiassunto Lo span di memoria a breve termine (MBT), che corrisponde alla sequenza più lunga di elementi ricordati correttamente in un ordine specifico, rappresenta una misura della capacità di MBT ampiamente utilizzata. Lo span di MBT è più breve per il materiale in lingua dei segni rispetto al materiale in lingua parlata, è un risultato robusto che è stato confermato in diverse lingue e popolazioni utilizzando una varietà di paradigmi sperimentali. I tentativi di caratterizzare la fonte di differenze di span di MBT dovuti alla modalità di stimoli sono stati essenzialmente di due tipi. Alcuni hanno focalizzato la loro l'attenzione sulle differenze strutturali tra i segni e gli stimoli verbali, supponendo che i segni sono più complessi nella loro struttura interna e richiedono più carico di elaborazione per l'integrazione simultanea di diverse caratteristiche (movimento, orientamento, posizione, forma della mano) e la durata articolatoria più lunga. Mentre alcuni risultati mostrano evidenze a favore di questo approccio che assume differenze strutturali, ci sono altri risultati che dimostrano l’abbassamento di span di MBT anche quando i segni sono stati accuratamente abbinati e bilanciati rispetto agli stimoli verbali in durata, complessità, somiglianza ecc., e queste evidenze indeboliscono le ipotesi che assumono differenze strutturali come causa principale dello svantaggio osservato nello span per i segni. Un secondo tipo di approccio teorico si basa sull'ipotesi che lo span ridotto è proprio un effetto della modalità, derivante dalla maggiore capacità di MBT per codificare informazioni nell’ordine seriale nella modalità uditiva rispetto alla modalità visuo-spaziale. Il ruolo critico che questo secondo tipo di approcci assegnano alla codifica delle informazioni di ordine temporale è giustificato dai risultati che mostrano che quando il compito richiede di ricordare gli stimoli nell’ordine libero (free recall), senza l'obbligo di mantenere l’ordine di presentazione, lo span di MBT è comparabile tra le diverse modalità. I risultati di recall libero dimostrano capacità di codifica comparabili per segni e parlato, e anche i test di memoria di lavoro mostrano prestazioni confrontabili tra le diverse modalità. Quindi gli svantaggi per i segni sono limitati alla capacità di ricordare le sequenze di stimoli nell’ordine seriale, e questo rinforza l’ ipotesi che collega la capacità di MBT ridotta per i segni con la capacità di codificare le informazioni dell’ordine sequenziale. Il presente studio cerca di contribuire all’esplorazione dell'ipotesi dell’ordine sequenziale che associa lo span ridotto per i segni con dei limiti dei processi nella MBT visuospaziale nella codifica delle sequenze temporali. La ricerca ha messo in luce la questione delle rappresentazioni dell'ordine utilizzati nella MBT verbale, rivelando che in molti casi le posizioni sono codificati rispetto all’inizio e la fine della sequenza. La questione che ci poniamo nel presente studio è la fonte della riduzione di span per i segni, e, come primo passo, bisognerebbe capire se lo schema di rappresentazione della posizione per la codifica ordine in MBT è lo stesso per i segni e per il parlato. Possiamo esplorarlo identificando lo schema utilizzato per rappresentare la posizione degli elementi in una sequenza nella MBT per i segni e confrontandolo con i risultati precedenti ottenuti con la MBT per il parlato. Abbiamo esaminato gli errori di perseverazione che i parlanti della Lingua Italiana dei Segni producono in un compito di recall seriale ordinato che coinvolge i segni della lettera. Perseverazioni sono stati analizzati per determinare se i loro occorrenze riflettevano la codifica delle posizioni di serie rispetto a entrambi i bordi che caratterizza STM verbale. Nel principale esperimento del presente studio abbiamo presentato sequenze di consonanti di lingua dei segni italiana (LIS) ad un gruppo di 20 studenti sordi dell’Istituto Magarotto di Padova, una scuola specializzata in cui la comunicazione tra studenti e insegnanti è basata sulla LIS. Sequenze di segni di lunghezza da 4 a 7 consonanti sono stati presentati in ordine random sullo schermo del computer alla velocità di 1 segno per secondo. Alla fine di ogni sequenza, i partecipanti erano chiesti di ripetere i segni nell’ordine di presentazione. La lunghezza delle sequenze era spesso volutamente overspan in modo tale da generare errori. Abbiamo analizzato il pattern di errori di perseverazione con la stessa tecnica che ha usato Fischer-Baum (2010). I risultati hanno mostrato che, rispetto agli udenti, i partecipanti sordi hanno uno span di MBT ridotto, tuttavia, abbiamo trovato la conferma per la rappresentazione della posizione di un elemento della sequenza ancorata a due estremi della sequenza, suggerendo che lo stesso schema è utilizzato per rappresentare la posizione dei segni che per il materiale parlato. Un passo successivo era ripetere un esperimento con lo stesso paradigma sperimentale utilizzando parole e non le lettere come stimoli. I dati sono stati raccolti da 20 partecipanti. Tuttavia, in quel caso i partecipanti tendevano a produrre risposte della stessa lunghezza, che hanno reso impossibile distinguere tra diversi schemi di codifica di posizione. I dati ottenuti non sono stati sufficienti a trarre conclusioni definitive. Un aumento significativo della quantità di partecipanti avrebbe potuto risolvere questo problema, ma al momento non è stato possibile. C'era, però, un possibile bias: visto che i segnanti sordi sono comunque in grado di leggere e scrivere e hanno anche le competenze di lettura labiale, c'era una possibilità che alcune informazioni fonologiche potrebbero essere coinvolte nell’elaborazione del materiale verbale. Per controllare questo, abbiamo condotto uno studio con due gruppi di partecipanti: 20 segnanti (studenti dell'Istituto Magarotto) e 15 parlanti (studenti dell’Università di Padova). Abbiamo selezionato due gruppi di parole come stimoli sperimentali: parole simili in segno e simili il suono. Per il controllo abbiamo aggiunto due gruppi di parole corrispondenti, bilanciate alle parole sperimentali, ma dissimili tra di loro. Il compito era ricordare sequenze di 4 parole, dove la sequenza di 4 parole apparteneva a uno dei gruppi. Ci aspettavamo che se i segnanti usano informazioni fonologiche, allora le parole simili in suono avrebbero suscitato più interferenza portando alla prestazione peggiore che nel gruppo di controllo. Tuttavia, i risultati dimostrano che i segnanti dimostrano un forte effetto di interferenza solo in caso di parole simili in segno, e le parole simili in suono non elicitano nessun effetto. Allora possiamo concludere le informazioni fonologiche non sono coinvolte nell’elaborazione di stimoli segnati. Uno studio di controllo esteso è stato condotto per esplorare il contributo del loop fonologico nella codifica dell’informazione posizionale, visto che molte spiegazioni teoriche delle differenze tra MBT di segnanti e parlanti suggeriscono che è la struttura di base per la codifica dell’informazione verbale per i parlanti. In questo studio il loop fonologico dei parlanti è stato bloccato attraverso l'aggiunta di soppressione articolatoria al compito di memorizzazione di stimoli. I risultati dimostrano che la soppressione articolatoria porta i partecipanti a produrre un maggior numero di errori, ma, comunque, usano lo stesso schema di codifica di posizione seriale ancorata a due estremi della sequenza, quindi possiamo concludere che il loop fonologico non ha un ruolo importante nella costruzione dello schema di rappresentazione posizionale. We may have to search further for an intermediate problem of binding the elements of the input to serial position slots, that however exist in short term memory for signs as well as for spoken material, as it has been demonstrated by our studies. Quindi dovremmo cercare ulteriormente per un problema intermedio di collegamento di elementi dell’input ordinato alle posizioni rappresentate secondo lo schema ancorato a due estremi, lo schema, che comunque esiste anche nel caso dei segni, come abbiamo dimostrato, però si verifica più problematico il processo di posizionamento di elementi in questo schema.
PAGETTI, SILVIA. "VALUTAZIONE DI INDICI NON INVASI DI FIBROSI EPATICA NEL CANE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/170590.
Full textVitiello, E. T. "URINALYSIS IN DOGS AND CATS:DIAGNOSTIC ENHANCEMENT BY SPECTROPHOTOMETRIC AUTOMATED QUANTIFICATION OF URINARY PARAMETERS AND MULTI-MODAL READING OF THE SEDIMENT EXAMINATION." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/170595.
Full textCAILOTTO, SIMONE. "Synthesis of Carbon Dots for medical and photocatalytic applications." Doctoral thesis, Università degli Studi di Trieste, 2019. http://hdl.handle.net/11368/2938811.
Full textDEL, GOBBO SILVANO. "Cadmium sulfide quantum dots: growth and optical properties." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/873.
Full textIn recent years, there has been a rapid development of the growth techniques of nanostructured materials, and a particular breakthrough was given by the introduction of colloidal growth techniques. These techniques allow to grow by affordable facilities, a wide range of nanostructured materials, metals and semiconductors, with high crystallinity, reduced size, narrow size distribution. Nanostructured cadmium sulfide (CdS) has promising future applications as in the realization of optoelectronic devices, high efficiency solar cells as well as fluorescent biological probe. However, in order to fully exploit the potential technological applications, the study of the physical properties of such materials is of crucial importance. In this thesis, the optoelectronic and optovibrational properties of cadmium sulfide quantum dots (QDs) grown by colloidal chemical method are studied. By the means of colloidal growth, it is possible to grow QDs with reduced size and narrow size distribution. The synthesis of CdS-QDs consists in the thermolysis (T=260 °C) of cadmium stearate in presence of hydrogen sulfide in a high temperature boiling point solvent (1-octadecene). The growth rate and final QDs size are regulated by the presence of the surfactating molecule trioctylphosphine oxide (TOPO). QDs with a determined size and a narrow size distribution can be obtained properly adjusting the growth parameters such as temperature, precursors concentrations, and principally the surfactant concentration and reaction time (arrested growth). The QDs morphology, their size and their size distribution is determined by TEM imaging. By absorption spectroscopy, information regarding the electronic states in QDs are obtained, and exploiting the relation existing between band gap and QD diameter, the mean diameter of the QDS is determined. The emissive properties of the QDs are probed by photoluminescence spectroscopy (PL). From the energy of PL band, an estimation of the QDs diameter can be obtained. Based on the width of absorbance and PL bands, the width of QDs size distributions can be estimated. A large part of the work is concerned with the study of vibrational properties of CdS-QDs by Raman spectroscopy. These investigations are carried out on the CdS-QDs samples purposely grown with different average sizes. In order to perform micro-Raman measurements, the gel-like TOPO-coated CdS-QDs are treated to replace the TOPO layer by thioglycolic acid (TGA). This treatment is necessary in order to have powder-like CdS-QDs being more suitable to a Raman scattering study. To avoid thermal effects or damage to the sample, the micro-Raman measurements must to be performed using very low laser powers (on the sample). In the Raman spectra of CdS-QDs, a decrease of the phonon frequency (red-shift) with respect to the bulk CdS frequency is observed. In particular, the red-shift is expected to be more pronounced for the smallest QDs, while at the increasing of QDs size, the phonon frequency will approach progressively to the bulk value. This red-shift is caused by the lattice expansion and by a subsequent weakening of the bonds which causes a reduction of the resonance frequency. Beyond the red-shift, the quantum confinement is visible also as an asymmetric broadening of the phonon line and by the apparition of a new peak a circa 270 cm-1. Some reports assign this peak to surface modes, while other reports describe this mode as a consequence of new selection rules arising from the reduced dimensionality. The study has also the aim to cross check the theoretical prediction based on the dielectric continuum model and on the surface modes with the experimental results. A relation between the theory and the experiment has been found, in particular, the predicted surface frequencies are in good agreement with the experiments. In conclusion, the goal of this thesis work is to develop a method to grow CdS-QDs with the desired physical characteristics (narrow size distribution) suitable for a systematic study of optical properties (vibrational and electronic).
Ruppenthal, Eduardo Luis. "Reterritorialização dos atingidos pela barragem Barra Grande – RS/SC." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2013. http://hdl.handle.net/10183/79053.
Full textThe theme of this thesis is the process of reterritorialization of rural families affected by the construction of the Barra Grande dam, located in Pelotas River, on the border between the states of Rio Grande do Sul and Santa Catarina. Most of the affected rural population belongs to two socio-cultural groups – caboclos and (Italian) settlers – and produced an essentially subsistence farming. The goal is to understand the dynamics of territorial reorganization, changes in family production units and the consequences in different socio-cultural groups. The research was conducted under a qualitative perspective, by using semi-structured interviews, direct observation and photographic documentation, combined with data from primary and secondary sources. Non-structured interviews were conducted from the perspective of oral history, looking for information about the process of territorializationdeterritorialization- reterritorialization (T-D-R), the changes brought about, the current situation and perspective of families. The empirical universe is made up of farmers that were forcefully displaced by the construction of the dam and that currently occupy villages and settlements located in the municipalities of Anita Garibaldi/SC, Pinhal da Serra/RS and Esmeralda/RS. The different territorialization of caboclos and settlers has manifested itself in different spatial configurations, but the geography of the area occupied, with its broken terrain, causes an approximation to traditional farming, with the use of resources available from the environment. The construction of the dam in turn triggers the process of deterritorialization both of caboclos and settlers, affecting them. In addition to the compulsory displacement of farmers, the dam will cause social and environmental impacts, such as flooding of farmland and natural areas, thus reducing the habitat of endemic species in the region. A reterritorialization is a confluence of historical conflicts, cultural specificities and the presence or lack of organization in the social movement. There is loss of autonomy of those affected by the reterritorialization, as it demands changes in the uses of the land, by replacing the traditional subsistence farming with modern agriculture, which is largely dependent on external inputs (fertilizers, pesticides and seeds); in both the relationship with and the perception of the environment; in the topography, landscape and micro-climate; and in the use of natural resources (water, firewood and fruit). The organization of people affected in a social movement has redefined the reterritorialization, especially in the dispute over the methods of population relocation. The Movement of People Affected by Dams (MAB) was claiming land for land (resettlement), besides the acknowledgment of all those affected, competing for the modalities proposed by the company for damages (monetary indemnity and self-resettlement by means of letter of credit). The organization in a social movement in rural areas by mobilization and political awareness ends up generating other forms of sociability that are more open to the regional society, such as production associations, cooperatives, rural unions and political parties.
PONTOGLIO, ENRICO. "APPLYING CARBON DOTS: ENHANCEMENT IN WATER OXIDATION SYSTEMS AND IN NANOMEDICINE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Trieste, 2018. http://hdl.handle.net/11368/2920009.
Full textBONFIGLIOLI, RICCARDO. "What does it mean ‘to be human’? Human nature and the self in Adam Smith’s moral philosophy." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2022. https://hdl.handle.net/11584/348737.
Full textSantos, Gislene Diniz dos. "O saber ambiental dos assentados do projeto Darci Ribeiro no contributo para o desenvolvimento sustentável." Universidade Federal de Sergipe, 2010. https://ri.ufs.br/handle/riufs/4176.
Full textNa atualidade mundial a questão ambiental tem sido o assunto que tem afetado todos os países muito embora essa preocupação não se tenha por igual responsabilidade. A exploração dos recursos naturais provocando o desequilíbrio ambiental é a razão de ser das preocupações com o futuro da vida no Planeta e o desmatamento é a prática cultural do homem moderno mais nociva para a sua própria existência e dos demais seres bióticos. Os assentados, em particular aquele em Projetos de Assentamento da Reforma Agrária tem se organizado para conservar e ou preservar o meio ambiente após o recebimento da terra. O presente estudo teve como foco principal de investigação compreender os saberes ambientais dos assentados no Projeto de Assentamento Darci Ribeiro, localizado no município de Itaporanga D Ajuda/SE, na perspectiva de verificar in loco as formas explicativas da sua organização em relação com o meio ambiente e sua lógica de conservação e preservação de modo a promover o desenvolvimento sustentável. Para a concretização, o lume teórico revelado por Leff, Diegues e outros pensadores no assunto que direcionaram os rumos das investigações. Para tanto, foram realizadas por entrevistas semi-estruturadas, aplicação de questionários e da observação do cotidiano dos assentados. Os resultados alcançados revelaram que os assentados possuem um saber ambiental com base num potencial de preservação e conservação dos saberes adquiridos de geração a geração referente, em essência, ao uso da vegetação nativa tanto na alimentação humana como no uso e consumo de remédios ou remédios do mato , como dizem os assentados. Ressalta-se ainda sua capacidade produtiva como fonte abastecedora de produtos para a sua sobrevivência e em potencial para o mercado interno, promovendo o desenvolvimento sustentável.
palagiano, clara. "Effects of extrusion process variables on the nutritional quality of dry dog feeds." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422104.
Full textLa qualità delle materie prime è un requisito fondamentale per ottenere alimenti per animali da compagnia sani e altamente digeribili. Soprattutto nel caso di alimenti “completi”, cioè studiati per soddisfare l’intero fabbisogno degli animali da compagnia, la digeribilità è un importante indice della qualità degli ingredienti ed un parametro di assoluto rilievo per l’industria del pet food. Essa può essere valutata attraverso l’uso di equazioni, metodiche in vivo che prevedono l’utilizzo di animali sperimentali e metodiche in vitro, che simulano il passaggio gastrointestinale degli alimenti mediante l’uso di enzimi digestivi. La quasi totalità degli alimenti destinati agli animali da compagnia è ottenuta attraverso l’estrusione, processo produttivo che consente in pochi secondi di passare dalla materia prima (farina o residui freschi dell’industria alimentare umana) al prodotto estruso, sanitizzato e pronto per essere stabilizzato tramite essiccazione. Il processo di estrusione prevede l’applicazione di alte temperature (fino a 150°C) e pressioni (fino a 40 atm), che possono sia migliorare la digeribilità (gelatinizzazione dell’amido, denaturazione proteica) degli alimenti, sia comprometterne la qualità nutrizionale (reazione di Maillard, retrogradazione dell’amido, ossidazione, perdita di vitamine). L’attento monitoraggio del processo di estrusione viene ad essere quindi un elemento basilare per poter garantire un prodotto nutrizionalmente corretto. Il presente lavoro di tesi ha avuto lo scopo di approfondire il processo di estrusione di alimenti per cani, monitorando il processo produttivo per verificarne l’impatto sulla digeribilità e le risposte metaboliche degli animali alle diete prodotte. Il primo contributo ha avuto come oggetto l’esecuzione di un processo estrusivo ai fini di valutare le ripercussioni dello stesso sulla materia prima aggiunta di due alfa amilasi differenti. Si è rilevato come l’aggiunta di tali enzimi al prodotto consente di raggiungere un aumento della produttività dell’estrusore ed una sensibile riduzione del costo energetico. Nel secondo contributo sperimentale è stata approfondita l’influenza delle dimensioni delle materie prime e della temperatura di estrusione sul processo produttivo e sulla qualità nutrizionale degli alimenti prodotti, espressa in termini di digeribilità e fermentazione intestinale. Nel presente esperimento è stata formulata una dieta di mantenimento per cani adulti, in seguito macinata utilizzando quattro setacci con granulometrie differenti. Le diete così ottenute sono state successivamente estruse utilizzando due diverse conformazioni dell’estrusore. Il piano sperimentale ha quindi previsto il test in vivo delle otto diete sperimentali su , 48 animali Le temperature di estrusione non hanno influito su nessun parametro. Al contrario, si è evidenziato una correlazione positiva tra granulometria e produttività. Considerando che l’energia impiegata per la macinazione aumenta di pari passo con la diminuzione della granulometria desiderata, si evince come si possa ottenere un’ulteriore diminuzione dei costi produttivi. L’esperimento in vivo ha dimostrato che ad un aumento delle dimensioni delle materie prime corrisponde una diminuzione della digeribilità di materia secca, proteine e grassi, ma anche una maggiore proliferazione microbica (batteri aerobi totali, anaerobi totali e bifido batteri), una diminuzione del pH e della concentrazione di ammoniaca fecale, ed una maggiore produzione di acidi grassi a catena corta, tutti fattori che migliorano la salute degli animali. Il lavoro descritto nel terzo contributo ha avuto come finalità l’implementazione di una metodica in vitro che prevede la simulazione del processo digestivo con enzimi quali pepsina e pancreatina. Attraverso l’introduzione di uno passaggio aggiuntivo di precipitazione con etanolo si è cercato di recuperare la componente solubile indigerita, che altrimenti verrebbe persa in fase di filtrazione. Si è inoltre cercato di rendere il metodo facilmente riproducibile anche con le strumentazioni più comuni; Infatti, in sostituzione della camera termostatata dotata di un agitatore magnetico utilizzata nel metodo originale, si è proceduto utilizzando un bagno termostatato in cui i campioni venivano agitati manualmente. Per tale lavoro, sono stati impiegati campioni di mangimi su cui erano già state eseguite precedenti analisi di digeribilità in vivo. L’introduzione della fase di precipitazione, ha favorito l’avvicinamento della stima di digeriblità in vitro al valore ottenuto in vivo. Inoltre, l’utilizzo del bagno termostatato come sistema di incubazione non sembra interferire con la stima della digeribilità in vitro e ha dimostrato una riproducibilità e ripetibilità del tutto paragonabili a quelle del metodo di incubazione originale. Grazie a questi incoraggianti primi risultati, sarebbe lecito pianificare in futuro l’applicazione dello stesso protocollo su una maggiore numerosità campionaria, al fine di affinare e irrobustire i risultati fin qui ottenuti.
Gobbetti, M. "TENSION BAND HERNIORRHAPHY IN CANINE PERINEAL HERNIA: EVALUATION OF THE ROLE OF COLOPEXY ON SURGICAL AND CLINICAL OUTCOME." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/170594.
Full textSozzi, E. "DETECTION AND MOLECULAR ANALYSIS OF PSEUDORABIES VIRUS STRAINS ISOLATED IN ITALY." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/356135.
Full textFerrari, R. "APPLICATION OF HYALURONIC ACID IN THE HEALING OF NON-EXPERIMENTAL OPEN WOUNDS: A PILOT STUDY ON 12 WOUNDS IN 10 CLIENT-OWNED DOGS." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/367097.
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