Academic literature on the topic 'Simbiosi'

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Journal articles on the topic "Simbiosi"

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Casiraghi, Maurizio. "Being an individual (or a species) in a symbiotic world." PARADIGMI, no. 3 (December 2012): 59–69. http://dx.doi.org/10.3280/para2012-003005.

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Abstract:
La simbiosi č una forma di relazione nella quale due o piů specie differenti vivono insieme. La relazione puň assumere o meno l'obbligatorietŕ, ma quando questo si verifica, siamo di fronte a delle difficoltŕ terminologiche. Se due simbionti non possono piů vivere l'uno in assenza dell'altro, come possiamo definire l'entitŕ biologica che si č venuta a creare? I criteri dimensionali hanno fino ad ora avuto la meglio: l'organismo piů grande, in genere detto ospite, č quello che viene definito individuo o specie, a seconda del rango tassonomico che stiamo considerando. Tuttavia quanto ciň č corretto se l'unitŕ, il soggetto, del processo evolutivo, non č semplicemente l'ospite, bensě l'entitŕ complessiva formata dai simbionti? Se evolviamo come una comunitŕ di organismi, che cosa č un individuo o una specie? La risposta a queste domande ci porta su terreni in cui l'impianto darwiniano della teoria dell'evoluzione viene contaminato da influssi lamarckiani. I tempi sono ormai maturi affinché la simbiosi sia realmente integrata negli studi evolutivi con tutte le sue conseguenze.
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Zito, Salvatore. "Simbiosi/Fusionalità e costruzione della soggettività. Parlando di clinica." RICERCA PSICOANALITICA, no. 3 (December 2018): 103–7. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2018-003010.

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Armondi, Simonetta, Beatrice Moretti, Elisabetta Canepa, Federica Fava, and Antonio Di Campli. "Percorsi." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 177–85. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095019.

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Abstract:
ornare sul campo per capire l'Italia. Una ricerca ‘non allineata' su produzioni e territorio / La città portuale. Nuove tracce per la ricerca contemporanea / Dicotomia e simbiosi tra città e porto: nuovi paradigmi operativi / Essere spontanei nella città del XXI secolo, o dell'adattarsi / Riscritture della prossimità
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Caneva, Isabella. "I pastori del Sudan: Simbiosi e competizione ai margini delle societa urbane." La Ricerca Folklorica, no. 40 (October 1999): 31. http://dx.doi.org/10.2307/1479765.

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Sosnik, Rogelio. "José Bleger e gli autori kleiniani tradizionali." PSICOANALISI, no. 2 (February 2013): 45–56. http://dx.doi.org/10.3280/psi2012-002003.

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Abstract:
J. Bleger, che si considera vicino alle posizioni della scuola kleiniana, ha introdotto un'altra prospettiva sul funzionamento mentale psicotico. La sua enfasi sulla simbiosi come stato primario della mente e l'evoluzione della separazione che parte da questo primo stadio di non-ego, lo distanzia dal canone kleiniano centrato sulla risoluzione delle ansie primitive dell'ego. In ogni modo, l'applicazione di questo approccio all'analisi della struttura psichica apre le porte a nuovi stimoli sulla situazione della psicoanalisi.
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Basile, Paola. "Tra Terra e Cielo: la scalata delle erte cime." Quaderni d'italianistica 41, no. 2 (June 11, 2021): 51–69. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v41i2.36771.

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Abstract:
Il termine ‘ascesa’ è spesso affiancato a quello di un perfezionamento spirituale. Le vette della coscienza, raggiungibili con una faticosa disciplina e rigore di sé, comportano delle analogie con le vette delle montagne, per raggiungere le quali sono anche necessari un’inflessibile disciplina e rigore di sé. C’è dunque un rapporto di simbiosi fra l’andare in alto fisicamente (l’ascesa) e l’andare in alto interiormente (l’ascesi). Tra Terra e Cielo: la scalata delle erte cime vuole proporre una lettura comparatistica del purgatorio dantesco prendendo in esame alcune testimonianze letterarie di alpinisti come Messner, Dalla Porta-Xydias, Chaves e Levi.
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Boccacci, Daniel. "Il laboratorio "Il filo di Arianna" Un'esperienza tra le nuove frontiere dell'apprendimento." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 43 (June 2012): 41–49. http://dx.doi.org/10.3280/las2012-043005.

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Abstract:
Il saggio prende in esame il nuovo stile cognitivo dei giovani, che, in simbiosi con le tecnologie digitali, apprendono in maniera multitasking, condividendo conoscenze e resistendo ad approcci sistemici. Tali caratteristiche si presentano in forme talmente marcate e naturali, da far pensare a un nuovo orizzonte antropologico, evidente nelle difficoltÀ di comunicazione tra giovani e insegnanti, oggigiorno vera urgenza della scuola. Per le sue potenzialitÀ multicodice, "Il filo di Arianna", laboratorio coordinato dall'autore e rivolto a ragazzi della scuola secondaria di primo grado con disturbi specifici dell'apprendimento, viene proposto qui come pratica didattica da estendere a tutti i preadolescenti che, in quanto nativi digitali, si possono considerare ‘dislessici generazionali'.
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Henry Federico. "Urgenza e meccanismo di biosintesi dei metaboliti secondari microbici marini." International Journal of Science and Society 4, no. 3 (September 30, 2022): 489–98. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i3.543.

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Abstract:
Il microrganismo marino è una delle potenziali risorse biologicamente attive dei metaboliti secondari. La sua potenza è così promettente che è necessario studiare e raccogliere la conoscenza di come si è verificato il suo metabolita secondario. Tali conoscenze consentiranno ulteriori studi stanno migliorando la produzione di metaboliti secondari in laboratorio. In natura, la sintesi dei metaboliti secondari si verifica quando vi sono l'effetto di fattori sia biotici che abiotici come l'acqua di mare e la simbiosi microbica con altri materiali viventi. Quando questo è spiegato nelle vie metaboliche, la sintesi dei metaboliti secondari è influenzata dal nutriente disponibile e regolata da molecole autoinducenti attraverso il meccanismo di rilevamento del quorum.
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Ritrovato, Salvatore. "Stagioni e figure della notte nella poesia di Paolo Volponi." Quaderni d'italianistica 43, no. 1 (January 26, 2023): 131–47. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40183.

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Abstract:
Il presente articolo offre un attraversamento del tema, ma sarebbe meglio dire del “sentimento” della notte, nella poesia di Volponi, nella quale è presente sin dalle prime raccolte, e non cessa di prodursi in immagini intense nei versi della maturità e della vecchiaia. In particolare, si intende dimostrare la problematica evoluzione della notte dalla originaria dimensione lirica, legata alle stagioni naturali della terra, in cerca di una simbiosi con la vita interiore del poeta (sulla quale la bufera bellica ha lasciato ferito e cicatrici), a una nuova lucida e a volte angosciata percezione della notte, ormai tradita dall’uomo che la proietta su uno sfondo insonne e inerte di struggenti fantasmi lirici (come per esempio la luna).
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Stasolla, Francesca Romana. "Chiesa e sepolture: simbiosi e alterità in una città di fondazione tra IX e XV secolo." Hortus Artium Medievalium 25, no. 2 (May 2019): 555–62. http://dx.doi.org/10.1484/j.ham.5.118080.

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More sources

Dissertations / Theses on the topic "Simbiosi"

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Шевченко, В. В. "Медіапідтримка ресторанного комплексу "Simbiosi" та "Япі" в мережі інтернет." Master's thesis, Сумський державний університет, 2018. http://essuir.sumdu.edu.ua/handle/123456789/70574.

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Abstract:
У роботі з’ясовано принципи роботи соціальних мереж та сучасні тенденції; визначено особливості просування ресторанів в Instagram та Facebook. Мета роботи полягає в розробці дизайну постів для Instagram, банерів для Facebook та лонгріду для ресторанного комплексу «Simbiosi&ЯПІ».
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BUTTURI, MARIA ANGELA. "Integrazione di sistemi a energia rinnovabile nel sistema elettrico locale: stato dell’arte e soluzioni innovative nell’ambito della Simbiosi Industriale e della Simbiosi Urbana-Industriale." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1244336.

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Abstract:
La riduzione delle emissioni climalteranti è considerata un obiettivo strategico, sia a livello europeo che globale. Una maggiore diffusione delle fonti energetiche rinnovabili (FER) è considerata essenziale per una transizione verso un sistema energetico più sostenibile. Questa transizione verso un’energia a basse emissioni di carbonio richiede lo sviluppo e l'uso di tecnologie innovative, in particolare nei settori di utilizzo finale (edifici, industria e trasporti), e nuovi approcci economici, di gestione e di mercato. Lo studio presentato in questa tesi esplora le opportunità sostenibili offerte dall'approccio di simbiosi industriale e urbano-industriale basati sull'energia. La simbiosi industriale energetica (SIE) propone la condivisione di risorse, strutture e infrastrutture legate all'energia come un modello efficace per promuovere misure di risparmio energetico e l'adozione di fonti energetiche rinnovabili a livello industriale. Inoltre, è possibile perseguire una strategia energetica a basse emissioni di carbonio creando sinergie energetiche tra i distretti industriali e le aree urbane adiacenti. Stabilire la simbiosi energetica urbana-industriale (SUIE) consente di ottimizzare la produzione e il consumo di energia e di sfruttare il know-how locale e le risorse umane. Il nuovo sistema integrato necessita infatti di un cambio di prospettiva, considerando un'azione multi-stakeholder: aziende di servizi energetici, comunità locali, settore industriale, consumatori, policy maker, ricercatori devono impegnarsi attivamente nei processi di pianificazione partecipativa per guidare la trasformazione del sistema energetico e del processo di ricerca e innovazione, e rispondere adeguatamente alle esigenze del territorio. Nella tesi viene presentata un'analisi approfondita dei molteplici driver e barriere tecnici, economici, organizzativi, normativi, ambientali e sociali dell'approccio di simbiosi energetica, con l'obiettivo di modellare le configurazioni ottimali delle sinergie energetiche tra le imprese che comprendano l’uso di FER. Viene inoltre sviluppata una metodologia per supportare energy manager, singole imprese, gruppi di imprese all'interno di parchi industriali e decisori per valutare le sinergie e i progetti energetici che coinvolgono FER, tenendo conto degli impatti economici, ambientali e sociali dei progetti. Inoltre, viene sviluppato un framework orientato alla sostenibilità con l'obiettivo di modellare le sinergie energetiche urbano-industriali comprendenti le FER da un punto di vista multi-stakeholder per supportare il processo decisionale sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale delle sinergie energetiche. L’applicazione degli strumenti decisionali sviluppati a specifici casi studio consente di sottolineare come le strategie collettive (SIE o SUIE) consentano una migliore gestione della fornitura di energia da fonti rinnovabili.
Reducing emissions responsible for the climate change is recognized as a strategic goal at European and global level. A higher deployment of renewable energy sources (RES) is considered as essential for a transition towards a more sustainable energy system. This low-carbon energy transition requires both the development and use of innovative technologies, particularly at end-use sectors (buildings, industry and transport), and new management approaches as well as new market design and business models. This study explores the sustainability driven opportunities offered by the energy based Industrial and Urban-Industrial Symbiosis approach. The Industrial Energy Symbiosis (IES) considers the sharing of energy-related resources, facilities and infrastructures as an effective model to promote energy conservation measures and the renewable energy sources uptake at the industrial level. In addition, an improved low-carbon strategy can be achieved creating energy synergies between industrial districts and the adjacent urban areas. Establishing Urban-Industrial Energy Symbiosis (UIES) allows optimizing the energy production and consumption and exploiting the local knowhow and human resources. These new integrated system needs a change of perspective, considering a multi-stakeholder action: energy service companies, local communities, industry sector, consumers, policy makers, researchers must get actively involved in participatory planning processes to guide the transformation of the energy system and the research and innovation process, and respond adequately to the needs of the territory. Thus, an in-depth analysis of the manifold technical, economic, organizational, regulatory, environmental and social drivers and barriers of the energy symbiosis approach are presented, with the aim of modelling the optimal energy synergies configurations among firms including RES. A methodology is developed to support energy managers, single firms, groups of firms within industrial parks, and decision-makers to evaluate energy synergies and projects involving RES, taking into account the economic, environmental and social impacts of the projects. Lastly, a sustainability-driven framework is developed, with the aim of modeling Urban–Industrial Energy Symbiosis networks integrating RES from a multi-stakeholder point of view and supporting decision-making on the economic, environmental, and social sustainability of the energy synergies. The application of the developed decision-making tools to specific case studies emphasizes how collective strategies (IES or UIES) allow better management of the energy supplied by renewable sources.
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Mora, Federica <1992&gt. "Dalle ZES alla simbiosi industriale. L'evoluzione dell'economia circolare in Cina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9033.

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Abstract:
La tesi si pone come obiettivo quello di addentrarsi nello studio dell’ecologia industriale e analizzare le applicazioni pratiche dell’economia circolare in Cina. Dopo la riflessione iniziale su come rendere le Zone Economiche Speciali cinesi economicamente positive salvaguardando l’ambiente, il secondo capitolo si sofferma sulle ZES come modello di sostenibilità sociale futura e sui precetti teorici alla base dell’economia circolare. Nel terzo capitolo verrà affrontata la tematica dei parchi eco-industriali e delle città ecologiche cinesi, baluardo dell’ecosostenibilità. Infine nel quarto verrà approfondito il tema della circular economy ed il quadro normativo elaborato a riguardo.
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Baldotto, Giorgia <1988&gt. "CLOSED LOOP SYSTEM E SIMBIOSI INDUSTRIALE: REALTÀ DINAMICHE ED INNOVATIVE DELLA GREEN ECONOMY." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2897.

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Abstract:
La terra ci sta inviando segnali di indebolimento, e per evitare l’esaurimento delle risorse naturali l’uomo dovrebbe cercare di creare un rapporto mutualistico con essa. È necessario, quindi, che l’uomo riconsideri il proprio consumo ed impari a riciclare il più possibile, solo così si potranno preservare le risorse naturali e si ridurrà la quantità di rifiuti. Un’impresa che intraprende il proprio viaggio verso la sostenibilità dovrebbe, pertanto, attivarsi nell'ecologia industriale. L’economia, per essere sostenibile, dovrebbe imitare la natura; gli ecosistemi, funzionando come un ciclo chiuso, non producono rifiuti: gli scarti di un organismo diventano nutrimento per un altro. Questa è stata la logica di fondo che ha spinto l’azienda in esame ad adottare un impianto che le consente di attuare un “closed loop system”, un sistema in cui gli scarti di un’attività produttiva diventano input per un’altra attività, in rispetto al principio del cradle to cradle. I rifiuti non sono più considerati spazzatura, ma vengono valorizzati e convertiti in risorse preziose. Questi molteplici scambi di rifiuti-risorse tra imprese dissimili danno vita a sistema simbiotico, fondato sulla reciprocità e collaborazione. Nell’elaborato inizialmente si farà una visione panoramica incentrata sui concetti di ecologia industriale e di “cradle to cradle”; successivamente si tratterà il caso di un’azienda che è riuscita a cogliere il valore della sostenibilità, ed infine si cercherà di sviluppare un progetto di simbiosi industriale che potrebbe idealmente realizzarsi.
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La, Pace Federica. "Mutualismo di imprese e simbiosi industriale: la valorizzazione degli scarti presso la cartiera Favini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il seguente lavoro di tesi vuole mostrare l’evoluzione del concetto di rifiuto a livello normativo ed economico, ed infine a livello industriale, dove verrà presentato il caso studio della cartiera Favini, con l’obiettivo di dimostrare come l’azienda, partendo dalla valorizzazione degli scarti, stia oggi adottando un modello di simbiosi industriale grazie alle collaborazioni messe in atto. Il presente elaborato si sviluppa in quattro capitoli. Nel primo capitolo sarà fornita una presentazione della situazione normativa in Italia, in termini ambientali. Nel secondo capitolo si procede, dopo un’introduzione del concetto di economia circolare, alla presentazione delle relative best practices. In seguito verrà presentato il quadro normativo dell’economia circolare, sia a livello europeo (Commissione Europea), sia a livello nazionale e sia a livello regionale. Nel terzo capitolo, verrà descritta la disciplina dell’ecologia industriale, che rappresenta il percorso teorico che le imprese devono seguire nel processo di sviluppo sostenibile, per l’attuazione del mutualismo di imprese. Nel quarto capitolo sarà presentato il caso studio della cartiera Favini. Verrà fatta una presentazione generale dell’azienda, saranno descritti i prodotti, i processi e le collaborazioni messe in atto da Favini. Per la valutazione ambientale sarà analizzata la carbon footprint del processo di produzione della carta ecologica Crush, mentre la valutazione economica si concretizzerà in un confronto dei costi di acquisto delle materie prime per la produzione di carte ecologiche personalizzate e carta standard. Sulla base di quanto è emerso dai capitoli precedenti, sarà indagata la corrispondenza tra i principi della simbiosi industriale e le caratteristiche operative di Favini. Infine, prenderà forma una valutazione critica dei punti in comune e degli elementi mancanti e verranno presentate delle proposte di soluzione dei problemi.
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Diez, Serrat Maria. "Procés de simbiosi en el binomi objecte-subjecte en l’art del segle XXI. Noves Corporalitats." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2019. http://hdl.handle.net/10803/667769.

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Abstract:
La tesi s'articula al voltant dels interessos de la pròpia pràctica artística basada en explorar qüestions de la corporalitat a partir de transformacions de l'objecte quotidià. Es traça un recorregut que comprèn obres artístiques internacionals des de la segona meitat del segle XX fins avui amb l’objectiu de corroborar que l’objecte ha adquirit una naturalesa organicista que adopta valors corporals, fins a entreveure una certa forma de reversibilitat del cos que acaba per conformar obres escultòriques com a entitat matèrica en si mateixa, despullada d’altres referències icòniques i transcendint la dicotomia objecte-subjecte.
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Salvatori, Daniele. ""Connetti Marche" - Studio preliminare per l'implementazione di una rete di Simbiosi Industriale nell'area dell'entroterra maceratese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22600/.

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Abstract:
Il mondo dell’Economia Circolare individua nella Simbiosi Industriale l’approccio più efficace per la valorizzazione delle risorse primarie e secondarie. Tale strumento consente a industrie appartenenti a settori produttivi diversi di interagire per la condivisione di sottoprodotti materiali ed energetici. Per una corretta applicazione della Simbiosi Industriale è necessario individuare le condizioni al contorno al fine di sfruttare al meglio i punti di forza nel sistema in cui si vuole operare e, al contempo, difendersi dalle eventuali sfide che ne frenano l’implementazione. In quest’ottica, dopo una presentazione delle tematiche connesse alla Simbiosi Industriali, l’elaborato presenta uno studio analitico dell’area di interesse atto a caratterizzarne il tessuto imprenditoriale e la produzione dei rifiuti speciali. Il documento si concentra sulla descrizione delle attività del progetto “Connetti-Marche”, quelle svolte durante l’esperienza di tesi e quelle previste per una fase avanzata, volte alla creazione della prima rete di simbiosi industriale nella regione Marche. I risultati principali derivano dalla raccolta di informazioni preliminari tramite interviste semi-strutturate effettuate ad un campione di aziende rappresentative per la fase pilota. Tali risultati disegnano le strade possibili da percorrere mettendo in evidenza le criticità e i punti di forza per l’implementazione del progetto nell’area di studio.
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Pita, Galán Lucía. "Biogeography of sponge-associated bacterial communities and resilence to anthropogenic perturbations = Biogeografía de las comunidades bacterianas asociadas a esponjas y su resiliencia frente a perturbaciones antropogénicas." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2014. http://hdl.handle.net/10803/145031.

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Abstract:
Marine sponges are a key component of benthic ecosystems in oceans all around the world, from shallow to deep waters, due to their diversity, abundance and influence in the cycle of nutrients. Moreover, the chemical defenses of the sponge against competitors, predators and fouling make the sponge a rich source of novel antitumoral drugs. But the relevance of sponge partially relies on their association with a complex microbial community that expands the metabolism of the host (e.g., via photosynthesis or nitrogen fixation) and takes part of metabolite synthesis. The symbiotic community is dominated by bacteria. One sponge specimen can host hundreds of bacterial taxa that are closely related with other sponge-derived bacteria but rare or absent in the surrounding environment (i.e., seawater and sediments). The sponge-associated bacterial communities are species-specific, but most of the studies are based on samplings at a particular point in time and space; thus, we ignore the potential dynamism of this interaction. The main objective of this PhD thesis was to identify the specificity and persistence of sponge-bacteria symbiosis through spatial and temporal scales. In particular, we used sympatric sponges of the genus Ircinia as a model to distinguish the relative role of environmental-related and host-related factors on the structure of their bacterial communities. In particular, we aimed to assess the effect of currents and spatial heterogeneity of the environment on the bacterial communities associated with sponges from the Bahamas (Ircinia felis and I. strobilina) at a scale of hundreds of kilometers (chapter 1) and confirm if the same pattern is applied to Mediterranean species (I. fasciculata, I. variabilis and I. oros) (chapter 2). Considering the marked seasonality in seawater conditions (i.e., temperature, irradiance, nutrient levels) in the Western Mediterranean Sea, we also investigated the bacterial communities in these sponges through different seasons (chapter 3). Recently, sponges and other filter-feeding invertebrates in the Mediterranean Sea have overcome mass mortality events; thus, we tested in aquaria experiments the potential influence of abnormal environmental changes (drastic increase of temperature and food shortage) in the symbiotic bacterial communities in I. fasciculata and I. oros. Bacterial communities were characterized by transmission electron microscopy and molecular tools (i.e., clone libraries and DNA fingerprinting of 16S rRNA gene sequences). The results derived from this thesis show that host-specific rather than biogeographic factors play a major role in structuring and maintaining sponge-associated bacterial communities. The bacterial communities in Ircinia spp. were species-specific and this specificity were maintained through hundreds of kilometers (chapters 1 and 2) and despite seasonality in seawater conditions (chapter 3). Moreover, stress conditions in aquaria experiments did not significantly affect the symbiotic bacterial communities (chapter 4). These results suggest a tight and stable link between the sponges and their bacterial communities. We proposed that this symbiosis have resulted in a cooperative system where the activity of the bacterial community, together with the homeostasis of the animal host, contribute to the persistence of the interaction under different environmental conditions.
Las esponjas de mar son determinantes en el bentos debido a su diversidad, abundancia, a que son refugio para otros organismos y a su influencia en los ciclos biogeoquímicos. Además, cuentan con defensas químicas cuya actividad citotóxica tiene potencial farmacéutico. Estas funciones que hacen relevante a las esponjas derivan en parte de su simbiosis con una compleja microbiota dominada por bacterias y específica de la especie de esponja considerada. Pero, hasta ahora, la mayoría de estudios se basan en muestras recogidas en un punto concreto en el tiempo y el espacio, por lo que desconocemos el potencial dinamismo de la interacción. En esta tesis tomamos como modelo esponjas simpátricas del género Ircinia para distinguir el efecto relativo de las condiciones externas y de la especie de esponja sobre la estructura de su comunidad bacteriana a escalas espaciales y temporales. En concreto, evaluamos el efecto de las corrientes y heterogeneidad espacial del ambiente (escala de cientos de kilómetros) sobre las comunidades bacterianas en esponjas de Las Bahamas (Ircinia felix e I. strobilina) (capítulo 1), y confirmamos si el mismo patrón ocurre también en las especies mediterráneas (I. fasciculata, I. variabilis e I. oros) (capítulo 2). Dado que el Mediterráneo Occidental se caracteriza por una marcada estacionalidad en las condiciones del agua también investigamos las comunidades bacterianas de estas especies en distintas estaciones del año (capítulo 3). Finalmente, considerando las recientes mortalidades masivas de esponjas en esta zona, testamos en experimentos de acuario si cambios anormales del ambiente (incremento de temperatura o disminución de la densidad de partículas en el agua) influyen en las comunidades simbiontes (capítulo 4). Para caracterizar las comunidades bacterianas combinamos microscopía electrónica y herramientas moleculares (librerías de clones y huella molecular de secuencias del gen ARNr 16S). Nuestros resultados demuestran que procesos específicos de la esponja, y no factores biogeográficos, son los principales responsables de estructurar las comunidades bacterianas simbiontes. La especificidad de las comunidades bacterianas respecto a la especie de esponja se mantuvo a las escalas espaciotemporales analizadas. Los experimentos de estrés no causaron ningún cambio significativo en la comunidad bacteriana. Proponemos que esta asociación, íntima y estable, ha resultado en un sistema cooperativo en el que la actividad de la propia comunidad, junto con la homeostasis del animal, contribuyen a la persistencia de la interacción frente a distintas condiciones ambientales.
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Turon, Rodrigo Marta. "Macro- and micro -symbioses involving sponges: Ecological roles in the marine benthos." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2020. http://hdl.handle.net/10803/668685.

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Abstract:
The symbiotic lifestyle represents a fundamental contribution to the diversity of marine ecosystems. Sponges are ideal models to study symbiotic relationships from evolutionary and ecological points of view since they are the most ancient metazoans on Earth, are ubiquitous in the marine benthos, and establish complex symbiosis with both prokaryotes and animals, which in turn harbour their own bacterial communities. In this thesis, we aim to go deeper into the mechanisms by which sponges establish symbiotic associations with members of the three domains of life, combining taxonomical, ecological, and molecular approaches. We study how sponges acquire their symbiotic microbes and whether these microbes contribute to shape the ecological distribution of their hosts. Moreover, we use the sponge-polychaete relationship as an example of multi-partner symbiosis and study the eukaryotic association from the microbial perspective. Finally, we focus on the less studied domain of life, the archaea, to gain insights into the composition and stability of these symbionts in sponges. To assess these goals, we characterized the sponge assemblages in two contrasting environments (well-preserved and impacted) of Nha Trang Bay (Vietnam) and selected the most abundant species for the study of their microbiomes. Additionally, four sponge species harbouring thousands of polychaetes were sampled to analyse the relationships sponge-microbes-polychaetes. Sponges and polychaetes were identified and their respective microbiones and the seawater bacterial communities were analysed by high-throughput sequencing of the 16S rRNA gene (V4 region). We first describe and illustrate the sponges collected to facilitate further taxonomic and faunistic studies in the area. Our samples belonged to 60 species (9 orders, 22 families, and 36 genera) of demosponges. A total of 24 species were added to the already known sponge fauna of Vietnam, from which, 11 species likely represent new species to science. The described species represent an increase of 8 % in the already known sponge list of Vietnam. Our results show that sponge assemblages were more diverse and rich in the well-preserved environments, being dominated by Neofibularia sp. and Aaptos suberitoides in the reefs, and by Monanchora unguiculata, Antho (Antho) sp., and Amphimedon sulcata in rocky habitats. On the other hand, impacted coral reefs were mainly dominated by two abundant species: Clathria reinwardti and Amphimedon paraviridis. Similar ecological metrics were shown by the sponge microbiomes according to the type of habitat, being more diverse in the well-preserved environments. Morever, the sponge microbiomes of the sponge assemblages from the impacted habitats showed higher intra-species dispersion and lower core size (shared ZOTUs across species replicates) than microbiomes of sponges from the well-preserved environments. In this sense, we propose that the Anna Karenina concept, which states that intraspecific variability is higher in dysbiotic than in healthy individuals, can also be applied at the community level for the study sponge assemblages. In our study sponges, bacterial communities were highly stable regardless of the environment, whereas some of their associated polychaetes varied depending on the sampling location. Environmental resilience to different habitat conditions was certainly true for bacterial communities of A. sulcata, the solely species that was found abundant in the two contrasting habitats explored. Moreover, the high overlap in bacteria composition between sponges and seawater suggest microsymbiont acquisition from the environment. In a similar manner, polychaetes were also able to specifically select and enrich some bacteria from their food sponge. Overall, most sequences were shared between biotypes, but at differential abundances, leading to highly specific and stable invertebrate microbiomes, acquired from the environment. Our results support the tenet “Everything is everywhere, but the environment selects”.
La vida en simbiosi representa una contribució fonamental a la diversitat dels ecosistemes marins. Les esponges són models ideals per l’estudi de les relacions simbiòtiques des del punt de vista evolutiu i ecològic, ja que són els metazous més antics de la Terra, són ubiqüistes al bentos marí, i estableixen simbiosis complexes amb procariotes i animals, que al seu torn, contenen les seves pròpies comunitats bacterianes. En aquesta tesis, volem aprofundir en els mecanismes pels quals les esponges estableixen associacions amb membres dels tres dominis de vida, combinant eines taxonòmiques, ecològiques i moleculars. Estudiem com les esponges adquireixen els seus microbis simbionts i com aquests microbis contribueixen a modelar la distribució ecològica de les esponges. A més, utilitzem la relació esponja-poliquet com a exemple de simbiosis multi-organisme i estudiem les associacions eucariotes des de un punt de vista microbià. Finalment, ens centrem en el domini de vida menys estudiat, les arqueas, per aprofundir en la composició i estabilitat d’aquests simbionts en esponges. Per assolir aquests objectius, vam caracteritzar els grups d’esponges de dos ambients diferenciats (impactat i ben preservat) de la badia de Nha Trang (Vietnam), i vam seleccionar les espècies més abundants per l’estudi del seu microbioma. Addicionalment, vam mostrejar quatre espècies d’esponges que contenien milers de poliquets per l’anàlisi de les relacions esponja-microbis-poliquets. Els nostres resultats mostren que les comunitats d’esponges eren més riques i diverses en els ambients ben preservats, i els seus microbiomes mostraven variables ecològiques similars, en els dos tipus d’ambients. La majoria de simbiosis estudiades mostraven una gran especificitat i estabilitat, independentment de l’ambient on vivia l’esponja. El gran solapament entre els bacteris de l’aigua i de l’esponja suggereix que hi ha adquisició microbiana de l’ambient. De forma similar, els poliquets també eren capaços d’adquirir específicament bacteris de les esponges de les quals s’alimentaven. En resum, la majoria de seqüències microbianes eren compartides entre els tres habitats estudiats (aigua/esponge/poliquet), però a diferents abundàncies, donant lloc a microbiomes específics i estables adquirits de l’ambient en els dos grups d’invertebrats estudiats .
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Puglisi, Alessia. "La relazione tra simbiosi e plasticità fisiologica nel corallo temperato Balanophyllia europaea in un ambiente naturalmente acidificato." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18073/.

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Abstract:
L’alga dinoflagellata Symbiodinium spp. è il simbionte di Balanophyllia europaea. Lo scopo di questo Studio è valutare l’acclimatamento e il grado di plasticità fisiologica di B. europaea in condizioni naturalmente acidificate in funzione della simbiosi con Symbiodinium spp. I polipi derivano da popolazioni naturali che vivono in prossimità del cratere sottomarino di Panarea, caratterizzato da emissioni costituite per il 99% da anidride carbonica, condizioni che acidificano l’acqua creando un gradiente stabile di pH/pCO2. Sono stati valutati parametri correlati con la fotosintesi algale ed è stata misurata la variazione della diversità relativa dei cladi di Symbiodinium spp. I risultati mostrano che l’aumento di pCO2 e la riduzione di pH agevolano l’incremento della densità delle cellule algali nel corallo, mantenendo invariata la capacità fotosintetica della singola cellula algale. È stata poi evidenziata una riduzione della diversità di cladi presenti nei campioni a pH acido. Gli esemplari di B. europaea che vivono in un ambiente con valori pH previsti per il 2100 hanno raggiunto un nuovo equilibrio omeostatico in cui la maggiore densità algale garantisce un (maggiore) apporto nutrizionale per sostenere la fitness dell’olobionte. L’aumento dell’attività fotosintetica delle alghe potrebbe mitigare gli effetti dell’acidosi nelle cellule dell’ospite esposte ad elevate pCO2 perché sottrae CO2 all’ambiente intracellulare. La riduzione della diversità di Symbiodinium spp. mostra che il 99% delle alghe presenti nel tessuto del corallo appartiene a un clade estremamente resistente (A1 Med) e quindi in grado di fornire una maggiore tolleranza allo stress ambientale. Però, la conseguente perdita di flessibilità della partnership simbiotica potrebbe essere dannosa nel caso di future condizioni ambientali mutate. I risultati ottenuti devono essere interpretati nell’insieme delle modificazioni fisiologiche e morfologiche osservate in B. europaea lungo il gradiente di Panarea.
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Books on the topic "Simbiosi"

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1950-, Pedretti Antonio, and Rizzi Claudio, eds. Giancarlo Ossola, Antonio Pedretti: Antitesi e simbiosi. Cologno Monzese (Milano): Silvia, 2009.

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Lagunes, Maria Margarita Segarra. Il Tevere e Roma: Storia di una simbiosi. Roma: Gangemi, 2004.

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Lagunes, Maria Margarita Segarra. Il Tevere e Roma: Storia di una simbiosi. Roma: Gangemi, 2004.

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Cavagnoli, Stefania. Linguaggio giuridico e lingua di genere: Una simbiosi possibile. Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2013.

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Bertin, I. Dal rito alla tragedia: Tra simbiosi e capacità di rappresentazione. Bologna: Pàtron, 1992.

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1955-, Rai Amar N., Bergman Birgitta, and Rasmussen Ulla, eds. Cyanobacteria in symbiosis. Dordrecht: Kluwer Academic Pub., 2002.

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I parchi eco-industriali: Verso una simbiosi tra architettura, produzione e ambiente. Milano: FrancoAngeli, 2005.

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Burns, Robert Ignatius. Moros, cristians i jueus en el regne croat de Valencia: Societats en simbiosi. Valencia: Eliseu Climent, 1987.

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Burns, Robert Ignatius. Moros, cristians i jueus en el regne croat de València: Societats en simbiosi. València: Tres i Quatre, 1987.

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10

Il lessico della Politica di Johannes Althusius: L'arte della simbiosi santa, giusta, vantaggiosa e felice. Firenze: L.S. Olschki, 2005.

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Book chapters on the topic "Simbiosi"

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Peterson, Thomas. "La simbiosi di traduzione e poesia nel pensiero di Fortini." In «Per voci interposte». Fortini e la traduzione, 175–82. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1cdxfwj.16.

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2

de Moraes Silva, Maria Aparecida, Juliana Dourado Bueno, and Beatriz Medeiros de Melo. "LA SIMBIOSIS PERVERSA:." In Vidas tejidas al reverso de la historia, 237–60. Consejo Latinoamericano de Ciencias Sociales. CLACSO, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1gm034v.14.

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"Simbiosis entre derecho y psicología." In Vademecum de psicología para juristas, 11–18. J.M Bosch, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvh1dvs2.3.

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Teixeira, Manuel. "Traçados urbanos portugueses, simbiose de culturas." In Espaços e paisagens: antiguidade clássica e heranças contemporâneas: Vol.3 História, Arqueologia e Arte, 279–88. Centro de Estudos Clássicos e Humanísticos, 2010. http://dx.doi.org/10.14195/978-989-8281-69-2_24.

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5

Araújo, Marcia Moreira de. "Educação ambiental na formação docente: por uma simbiose social." In Contribuições teóricas para pensar as políticas educacionais, o ensino e a formação de professores, 145–60. Encontrografia, 2022. http://dx.doi.org/10.52695/978-65-88977-74-3.9.

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Paulino, Carla Lopes da Silva, Rhubens Ewald Moura Ribeiro, Kelly Simonne Sarmento de Oliveira, Carlos Alberto de Sousa Ribeiro Filho, Aluysio Ricardo Nunes Fonseca, and Kaíque Barbosa de Moura. "SIMBIOSE ENTRE TRABALHO EM EQUIPE E MOTIVAÇÃO NAS ORGANIZAÇÕES:." In Administração: Princípios de Administração e Suas Tendências, 528–44. Editora Científica Digital, 2020. http://dx.doi.org/10.37885/200700587.

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7

Budea, Alexandra María Sandulescu. "ANÁLISIS EN TORNO A LA SIMBIOSIS PERIODISMO Y TECNOLOGÍA:." In De lo viejo a lo nuevo. Teorías, métodos e instituciones de la investigación en comunicación, 449–70. Dykinson, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv36k5dvj.31.

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Harvey-Kattou, Liz. "Coded Messages: Costa Rican Protest Literature, 1970–1985." In Contested Identities in Costa Rica, 53–112. Liverpool University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.3828/liverpool/9781789620054.003.0003.

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Abstract:
This chapter posits that the 1970s in Costa Rica was a period of sociological revolution whereby dominant ideas of national identity began to be openly challenged. It analyses the protest literature of this period written by three key authors: Quince Duncan, Carmen Naranjo, and Alfonso Chase. Firstly considering Duncan’s Los cuatro espejos, it explores this novel as an example of the harmful practices of stereotyping and the internalisation of norms. It then considers the feminist subtext of Naranjo’s short stories ‘Simbiosis del encuentro’ and ‘A los payasos todos los quieren’, before moving on to analyse homosexual codes apparent in Chase’s short stories ‘La lluvia. El Silencio. La Música’.
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"4. Literatura y simbiosis . El blog como marco de creación literaria." In Escrituras para el siglo XXI, 155–284. Vervuert Verlagsgesellschaft, 2014. http://dx.doi.org/10.31819/9783954872350-005.

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Álvarez, Jesús Ezurmendia. "DISEÑO INSTITUCIONAL Y MODELO DE JUSTICIA CIVIL SIMBIOSIS ORGÁNICA Y FUNCIONAL." In Principios de Justicia Civil, 35–76. J.M Bosch, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2k058gq.7.

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Conference papers on the topic "Simbiosi"

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Sáez Soro, Emilio, Marta Martín Núñez, and Iván Bort Gual. "Del cine al videojuego : ¿evolución, simbiosis o parasitismo?" In Nuevas Tendencias e hibridaciones de los discursos audiovisuales en la cultura digital contemporánea. Ediciones de Ciencias Sociales, 2011. http://dx.doi.org/10.6035/978-84-87510-57-1.2011.101.

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2

Vechet, S., J. Krejsa, and K. S. Chen. "Control system architecture for novel experimental microalgae photobioreactor Simbios." In Engineering Mechanics 2022. Institute of Theoretical and Applied Mechanics of the Czech Academy of Sciences, Prague, 2022. http://dx.doi.org/10.21495/51-2-401.

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3

Fargion, Giulietta S., Bryan A. Franz, Ewa J. Kwiatkowska, Christophe M. Pietras, Sean W. Bailey, Joel Gales, Gerhard Meister, Kirk D. Knobelspiesse, Jeremy Werdell, and Charles R. McClain. "SIMBIOS program in support of ocean color missions: 1997-2003." In Optical Science and Technology, SPIE's 48th Annual Meeting, edited by Robert J. Frouin, Gary D. Gilbert, and Delu Pan. SPIE, 2003. http://dx.doi.org/10.1117/12.504769.

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4

Buttyan, Levente, Roland Nagy, and Dorottya Papp. "SIMBIoTA++: Improved Similarity-based IoT Malware Detection." In 2022 IEEE 2nd Conference on Information Technology and Data Science (CITDS). IEEE, 2022. http://dx.doi.org/10.1109/citds54976.2022.9914145.

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5

Fargion, Giulietta S., Charles R. McClain, Hajime Fukushima, Jean M. Nicolas, and Robert A. Barnes. "Ocean color instrument intercomparisons and cross-calibrations by the SIMBIOS project." In Remote Sensing, edited by Hiroyuki Fujisada and Joan B. Lurie. SPIE, 1999. http://dx.doi.org/10.1117/12.373208.

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6

Tamás, Csongor, Dorottya Papp, and Levente Buttyán. "SIMBIoTA: Similarity-based Malware Detection on IoT Devices." In 6th International Conference on Internet of Things, Big Data and Security. SCITEPRESS - Science and Technology Publications, 2021. http://dx.doi.org/10.5220/0010441500580069.

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Simioni, Emanuele, Vania Da Deppo, Cristina Re, Maria Teresa Capria, Giampiero Naletto, Gianfranco Forlani, Leonardo Tommasi, et al. "SIMBIOSYS-STC ready for launch: a technical recap." In International Conference on Space Optics - ICSO 2018, edited by Nikos Karafolas, Zoran Sodnik, and Bruno Cugny. SPIE, 2019. http://dx.doi.org/10.1117/12.2536065.

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8

Fargion, Giulietta S., Charles R. McClain, and Robert A. Barnes. "Ocean color instrument intercomparisons and cross-calibrations by the SIMBIOS project (1999-2000)." In International Symposium on Optical Science and Technology, edited by William L. Barnes. SPIE, 2000. http://dx.doi.org/10.1117/12.494210.

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Kwiatkowska, Ewa J., and Giulietta S. Fargion. "Merger of ocean color data from multiple satellite missions within the SIMBIOS project." In Third International Asia-Pacific Environmental Remote Sensing Remote Sensing of the Atmosphere, Ocean, Environment, and Space, edited by Robert J. Frouin, Yeli Yuan, and Hiroshi Kawamura. SPIE, 2003. http://dx.doi.org/10.1117/12.466833.

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Campos Nunes de Farias, Denise. "Simbiose micorrízica em porta-enxerto hídrido de goiabeira como coadjuvante na mitigação da meloidoginose." In XIV Semana de Ensino, Pesquisa e Extensão da Universidade Federal do Vale do São Francisco do ano de 2021. ,: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/scientexunivasf.462003.

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Reports on the topic "Simbiosi"

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Heukelem, Laurie Van, Crystal S. Thomas, and Patricia M. Glibert. Results of Simbios Project Round Robin: Part 1, Results of Laboratory-Prepared Standards and Samples. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, August 2001. http://dx.doi.org/10.21236/ada390330.

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T he model of non - school upbringing in educational establishments of simbirsk government at the turn of the XIXth - XXth centuries. O.S. Nazarenko, June 2015. http://dx.doi.org/10.14526/01_1111_18.

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