Academic literature on the topic 'Sociolinguistica italiana'

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Journal articles on the topic "Sociolinguistica italiana"

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Martelli, Barbara. "TWO HALVES OF THE SAME KIWI: ITALIAN LANGUAGE AND CULTURE AMONG NEW ZEALANDERS OF ITALIAN ORIGIN." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (2022): 338–59. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18183.

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Abstract:
This essay documents the diffusion of the Italian language and culture in Aotearoa-New Zealand, an officially bilingual (English and Māori), as revealed by the double name, and multicultural society. By adopting an eclectic approach that combines sociolinguistics, language teaching methodology, and cultural anthropology, my paper is a micro-ethnography performed on a group of five women of Italian origin with different levels of competency in Italian as their second language. This group of Kiwis – as New Zealanders frequently refer to themselves – ranged age from 16 to 68 and reside in greater Auckland, New Zealand’s most populous city. Their testimonies were collected through a series of face-to-face semi-structured qualitative interviews and based on several sessions of participant observation involving immersion and interaction in the socio-cultural environment of the informants. Notwithstanding their small number, the stories collected in this research disclose a significant ethnographic relevance as they testify to key aspects of Italianness in the social and historical context of New Zealand. In line with the sociolinguistic theories on the circulation of Italian in the world, on the motivations underpinning its learning and on the typology of speakers, I specifically addressed the following topics: Italian as a language of migration, Italian as a language of culture, Italian taught at university, Italian as part of a fluid and transnational multi-identity, and Italian in the global market.
 
 Due metà dello stesso Kiwi: lingua e cultura italiana tra i neozelandesi di origine italiana 
 Il seguente saggio documenta la diffusione della lingua e della cultura italiana in Aotearoa - Nuova Zelanda, paese ufficialmente bilingue (inglese e Māori), come rivela il doppio nome, e multiculturale. Attraverso un approccio eclettico che combina sociolinguistica, glottodidattica e antropologia culturale, l’articolo si propone come micro-etnografia condotta su un gruppo di cinque donne di origine italiana con diversi livelli di competenza in italiano come lingua seconda. Questo gruppo di informatrici Kiwi – questo è il nome con il quale i/le neozelandesi si riferiscono comunemente a sé stessi/e – ha un’età compresa tra i sedici e i sessantotto anni e risiede nell’area metropolitana di Auckland, la città più popolosa della Nuova Zelanda. Le loro testimonianze sono state raccolte tramite una serie di interviste qualitative semi-strutturate, condotte di persona, e diverse sessioni di osservazione partecipante che hanno comportato l’immersione e l’interazione nell’ambiente socio-culturale delle informatrici. Nonostante il loro numero limitato, le storie raccolte in questa ricerca dimostrano una significativa rilevanza etnografica poiché testimoniano aspetti chiave dell’italianità nel contesto storico-sociale neozelandese. In linea con le teorie sociolinguistiche sulla circolazione dell'italiano nel mondo, sui motivi dell’apprendimento e sulla tipologia dei parlanti, ho esaminato nello specifico i seguenti argomenti: l’italiano lingua di migrazione, l’italiano lingua di cultura, l’italiano insegnato all’università, l’italiano come parte di una pluri-identità fluida e transnazionale e, infine, l’italiano nel mercato globale.
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Di Salvo, Margherita. "L’italianità nella Little Italy di Toronto: heritage, legacy e affection." Italian Canadiana 36, no. 1 (2022): 123–50. http://dx.doi.org/10.33137/ic.v36i1.39388.

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Abstract:
Il presente contributo si propone di descrivere la percezione dell’italianità di alcuni imprenditori italiani e italo-canadesi che operano nell’ambito del Made in Italy nell’area della città di Toronto (Ontario) denominata Little Italy. La categoria del Made in Italy, dal punto di vista legislativo, identifica tutti i prodotti realizzati in Italia e con materia prima italiana e viene opposta a quella di Italian sounding che, al contrario, è associata a prodotti che ricordano l’Italia e che talvolta fingono solamente un legame con il Bel Paese. L’analisi è stata condotta a partire da un corpus di interviste a imprenditori italiani e italo-canadesi che hanno le loro attività nel quartiere che sorge lungo College Street, a Toronto. Lo studio si colloca nell’ambito della sociolinguistica interpretativa e mira a ricostruire la percezione dell’italianità di imprenditori che hanno alcune attività italiane gestite da famiglie italiane e tra le prime aperte lungo College Street. L’analisi ha consentito di cogliere le trasformazioni che il concetto di italianità ha avuto nel corso degli ultimi cinquant’anni e, con esso, come l’italianità nella Little Italy studiata sia passata da heritage a legacy e ad affection.
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Casini, Simone. "I media italiani all’estero: questioni linguistico-educative tra nostos, tradizione, identità e nuove generazioni." Italian Canadiana 35 (August 18, 2021): 285–306. http://dx.doi.org/10.33137/ic.v35i0.37234.

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Abstract:
Il contributo prende in esame il ruolo educativo che i media hanno esercitato nella storia linguistica italiana e internazionale, tracciando un profilo semiotico sulle implicazioni che questi hanno avuto nel determinare il paradigma del nostos in contesto estero e migratorio. A fronte di una prima ricognizione sui processi linguistico-educativi italiani per i quali è risultato evidente il ruolo dei mezzi di comunicazione nella definizione del processo di unificazione linguistica nazionale, l’analisi propone una riflessione sui media italiani in Canada, affrontandone le dinamiche in chiave linguistico educativa con una prospettiva intergenerazionale che sostenga il ruolo del nostos entro le diverse generazioni di utenti. L'analisi si conclude con una indagine sociolinguistica e con una riflessione che guarda ai media come fattore di una rete articolata di elementi in grado di cooperare per arginare il processo di diminuzione della presenza della lingua italiana in contesto straniero sui piani della formazione e del generale uso linguistico.
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De' Paratesi, Nora Galli. "Norma in linguistica e sociolinguistica e incongruenze tra norma e uso nell'ítaliano d'oggi." Linguistica 28, no. 1 (1988): 3–13. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.28.1.3-13.

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Abstract:
Questo lavoro consta di due parti. Nella prima (par. 1, 2, 3, 4) vorrei tentare una definizione di diversi tipi o aspetti della normatività linguistica, nella seconda (par. 5) vorrei analizzare come i diversi tipi di norma hanno agito e agiscono nell'ambito della lingua italiana d'oggi.
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Caviglia, Alessia, and Matteo Viale. "L’APPROPRIATEZZA SOCIOLINGUISTICA NEI MATERIALI DI ITALIANO L2 PER MIGRANTI E RIFUGIATI: SPUNTI DA UNA RICERCA IN CORSO NELL’AMBITO DEL PROGETTO EUROPEO INCLUDEED." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (2023): 94–112. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19572.

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Abstract:
La lingua dei segni italiana (LIS) è oggetto di ricerca scientifica da oltre quaranta anni ed è insegnata a pieno titolo nell’Università italiana da più di venti anni. In particolare, all’Università Ca’ Foscari Venezia e all’Università di Catania, la LIS può essere scelta come lingua di specializzazione al pari delle altre lingue offerte. L’insegnamento della LIS si può ora giovare della recente pubblicazione del QCER - Volume Complementare (Consiglio d’Europa, 2020), un manuale innovativo e inclusivo perché, rispetto alla versione del 2001, include le competenze linguistiche nelle lingue dei segni. Tre sono le principali novità: i) l’inserimento di espressioni neutrali rispetto alla modalità comunicativa (es. “il parlante/segnante”), ii) l’equiparazione funzionale delle videoregistrazioni ai testi scritti, e iii) un intero capitolo dedicato ai descrittori specifici per le lingue dei segni (suddivisi in competenze linguistiche, sociolinguistiche e pragmatiche). Questo contributo propone alcune riflessioni sull’applicazione di questi descrittori al caso specifico dell’insegnamento della LIS tracciando precise linee di progettazione didattica ed esempi di interventi formativi. L’impatto del Volume Complementare sui corsi di LIS nelle Università italiane comporterà ricadute positive non soltanto sul fronte dell’insegnamento ma anche, più in generale, sulla formazione dei professionisti sordi e udenti che lavorano con la LIS e con le persone sorde.
 
 Sign languages in the Companion volume and the teaching of LIS in Italian universities
 Italian Sign Language (LIS) has been studied by researchers for over forty years and has been taught in its own right in Italian universities for more than twenty years. In particular, at Ca’ Foscari University of Venice and at the University of Catania, LIS can be chosen as a language of specialization on a par with the other languages ​​on offer. LIS teaching can now benefit from the recent publication of the CEFR - Companion Volume (Council of Europe, 2020), an innovative and inclusive handbook as, compared to the 2001 version, it includes the linguistic competence in sign languages. In this regard, there are three main innovations: i) the inclusion of neutral expressions in terms of communication modality (e.g. “the speaker/signer”), ii) the recognition of the functional equivalence between video recordings and written texts, and iii) an entire chapter dedicated to language-specific descriptors of sign languages (organized into linguistic, sociolinguistic, and pragmatic skills). This paper discusses the application of these descriptors to the specific case of LIS teaching by tracing paths in didactic planning and providing examples of training interventions. The impact of the Companion Volumeon LIS courses in Italian universities will have positive effects not only on the teaching itself but also, more generally, on the training of deaf and hearing professionals who work with LIS and deaf people.
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Tekavčić, Pavao. "Alcune riflessioni a proposito di una recentissima grammatica della lingua italiana." Linguistica 29, no. 1 (1989): 149–60. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.29.1.149-160.

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Abstract:
L'Italia, che neppure nel passato mancava di grammatiche di indirizzo normativo e descrittivo, si è arricchita negli ultimi anni di una serie di opere glottodidattiche dedicate all'italiano. Una delle ultime è il poderoso volume La lingua e i testi, Grammatica de/la lingua italiana di P. Agazzi, A. Fallica e A. Menegoi, edito da Minerva Italica, Bergamo, 1988. II libro non è soltanto una grammatica in senso usuale: infatti, vi si trattano le nozioni fondamentali della teoria linguistica attuale (comunicazione, segno linguistico, codice, funzioni della lingua, metafora e metonomia, denotazione e connotazione, fattori della comunicazione), della teoria del testo (con alcuni campioni di testi di vario genere), in seguito l'origine e lo sviluppo della lingua italiana (dall'Indovinello veronese ai nostri giorni), i dialetti e le comunita alloglotte, e nell'ultima delle quattro appendici si danno gli elementi della composizione scritta. Il volume include dunque in notevole misura la sociolinguistica, la pragmatica, la comunicazione e la teoria dell'informazione (invece di parlante o locutore e collocutore si usano conseguentemente i termini emittente e destinatario ), la storia della lingua, la cultura del parlato e dello scritto. Si cerca insomma di avvicinare il Linguaggio all'alunno e di sviluppare in lui non solo la competenza grammaticale ma anche quella comunicativa, attiva e passiva.
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Marcato, Gianna. "Il riflesso della diglossia italiana nella produzione letteraria: la complessità sociolinguistica del Veneto riflessa nei testi letterari di Ruzante e Zanzotto." Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis | Studia de Cultura 9, no. 3 (2018): 14–23. http://dx.doi.org/10.24917/20837275.9.3.2.

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Abstract:
Il contributo mette a fuoco la realtà linguistica italiana attraverso la produzione artistica di due autori, Angelo Beolco (1496?–1542), detto Ruzante, e Andrea Zanzotto (1921–2011), che consentono di penetrare profondamente nella “questione della lingua” di due periodi cronologicamente lontani, ma essenzialmente collegati tra loro da una costante: la diglossia che, da sempre, caratterizza quell’intarsio linguistico e culturale che è l’Italia. In definitiva, raccogliendo l’invito contenuto nel titolo del convegno, la sfida che può venire dall’approccio a questi due autori è quella di consentire una più completa conoscenza dell’italianità.Odbicie włoskiej diglosji w produkcji literackiej: złożoność socjolingwistyczna dialektuweneckiego odzwierciedlona w tekstach literackich Ruzantego i ZanzottaArtykuł pokazuje złożoność rzeczywistości językowej Włoch poprzez analizę dzieł dwóch pisarzy: Angelo Beolco (1496?–1542), zwanego „Ruzante”, oraz Andrei Zanzotto (1921–2011). Ich twórczość, pochodząca z odległych od siebie epok, łączy wspólna cecha – diglosja, która od zawsze była charakterystyczna dla pejzażu językowego Włoch. Fakt, że obydwaj autorzy ukazują w swojej twórczości złożony repertuar językowy, rzuca światło na wielowiekową dyskusję o kwestii językowej we Włoszech.
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Tramutoli, Laura. "PROFILO SOCIOLINGUISTICO DELL’ITALIANO DELLE ‘VERSIONI’: IL TRADUTTESE CLASSICO È UN SOTTOCODICE?" Italiano LinguaDue 13, no. 2 (2022): 336–53. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17142.

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Abstract:
Questo articolo tratta della varietà di italiano utilizzata nella traduzione dalle lingue classiche – il cosiddetto ‘traduttese classico’ –, analizzandone le proprietà linguistiche e sociolinguistiche e sostenendone un inquadramento nel diasistema dell’italiano contemporaneo quale sottocodice (Berruto, 1987). Caratterizzato da un alto grado di formalità e formalizzazione, il traduttese segna una tendenza opposta su tutti gli assi di variazione sociolinguistica a quella che motiva il processo attuale di ristandardizzazione dell’italiano, tipicamente orientato ad accogliere tratti substandard. Il lavoro è così articolato: il paragrafo 1 contiene un’introduzione in cui si inquadra la nozione di ‘traduttese classico’; il paragrafo 2 ne rende un profilo socio-funzionale, chiarendo quali circostanze determinano la sua emersione; il paragrafo 3 ne individua i tratti linguistici peculiari; il paragrafo 4 argomenta l’appartenenza del traduttese al numero dei sottocodici del diasistema italiano e il paragrafo 5 ospita delle brevi conclusioni; infine, il paragrafo 6. raffronta le proprietà del traduttese e quelle dell’italiano neostandard.
 
 Socio-linguistic profiles of Italian ‘versions’: is classical translanguese a subcode?
 This article deals with the variety of Italian used in translation from classical languages – the so-called ‘classical translanguese’ –, analyzing its linguistic and sociolinguistic properties and arguing for its inclusion in the diasystem of contemporary Italian as a subcode (Berruto, 1987). Characterized by a high degree of formality and formalization, translanguese marks an opposite trend on all axes of socio-linguistic variation with respect to the current re-standardization process of Italian, typically oriented to accommodate sub-standard traits. The paper is articulated as follows: paragraph 1 contains an introduction in which the notion of ‘classic translanguese’ is framed; paragraph 2 gives a socio-functional profile, clarifying which circumstances determine its emergence; paragraph 3 identifies its peculiar linguistic features; paragraph 4 argues that translanguese should be considered a subcode of the Italian diasystem and paragraph 5 contains brief conclusions; finally, paragraph 6 compares the properties of translanguese and neo-standard Italian.
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Mosca, Monica. "Lo scenario sociolinguistico per l’insegnamento della lingua italiana. Problemi e sfide / The sociolinguistic scenario for the teaching of Italian. Problems and challenges." Italica Wratislaviensia 1, no. 4 (2013): 27. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2013.04.02.

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Marzo, Stefania. "Rethinking italiano popolare for Heritage Italian." Quaderni d'italianistica 36, no. 2 (2016): 201–28. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v36i2.26905.

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Abstract:
This article questions the long-standing assumption that heritage Italian can be characterized as italiano popolare on account of a number of similar non-standard features. It is argued that this is a problematic comparison due to some methodological lacunae in research into heritage Italian and that a systematic corpus-based analysis is needed in order to reveal its underlying sociolinguistic dynamics. This study focuses on a corpus of Italian spoken by the Italian community in Flanders (the Dutch-speaking part of Belgium) and presents a multivariate analysis of a set of morphosyntactic simplification features that have been labelled as typical of italiano popolare. It will be shown that the features of heritage Italian clearly correlate to a set of traditional language contact variables (e.g., contact with the home language and intergenerational transmission). This variation pattern shows that heritage Italian can no longer be connected to italiano popolare in the original sense of the term (viz. an interlanguage or diastratically lower regional Italian).
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Dissertations / Theses on the topic "Sociolinguistica italiana"

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Calleri, Giulia <1995&gt. "“La variazione sociolinguistica nella lingua dei segni italiana: Due varietà regionali (siciliana e veneta) a confronto”." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17383.

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Abstract:
Le lingue dei segni sono lingue al pari delle lingue vocali, basti pensare che sottostanno a parametri fonologici, morfologici, sintattici e lessicali che le rendono lingue a tutti gli effetti. Infatti, come tutte le lingue, le lingue dei segni sono lingue vive e che variano secondo diverse dimensioni (tempo, luogo, status sociale, medium di comunicazione, livello di formalità). Questo lavoro di tesi si concentra sulla variazione diatopica, prendendo in considerazione in particolare il lessico e analizzando le caratteristiche fonologiche della LIS. In particolare, la presente tesi mostrerà una ricerca sulle differenze lessicali tra Nord (prendendo come regione di riferimento il Veneto) e Sud (prendendo come regione di riferimento la Sicilia). Tale studio nasce dall'interesse personale nei confronti delle lingue dei segni, del loro alto grado di variazione e dalla curiosità di comparare le varianti lessicali nelle due regioni che sono state culle dei miei studi. Entrare in contatto, in ordine cronologico, prima con la comunità Sorda della regione Sicilia, e successivamente con quella della regione Veneto, mi ha permesso di osservare la presenza di diverse varietà regionali della LIS e mi ha, conseguenzialmente, spinta a studiarle più da vicino. La scelta di queste due precise regioni è dovuta, dunque, alla possibilità pratica e concreta di poter studiare i due campioni citati in precedenza, oltre al fatto che la distanza geografica tra i due luoghi fosse una condizione favorevole per le indagini condotte. Con questo lavoro si vuole confrontare parallelamente un campione di persone sorde venete e un campione di persone sorde siciliane per ricercare le differenze sociolinguistiche che caratterizzano le due varietà regionali. Le ricerche presenti in tale studio sono state effettuate durante l’anno 2019/2020 (i video sono stati registrati ad agosto, per il campione siciliano e a settembre, per il campione veneto). L’auspicio è quello di raccogliere più dati possibili per arricchire gli studi sulla linguistica, il lessico e le variazioni sociolinguistiche della LIS e di fornire più dati possibili per accrescere il prestigio e lo status di tale lingua. Lo scopo ultimo di quest’analisi sarà quello di confermare la ricchezza, la complessità e il fascino delle lingue dei segni e, nel nostro specifico caso, della LIS.
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Dacoregio, Maria-Salete Monteiro. "Aspectos sociolinguisticos do distrito de Invernada-Grão Para-Santa Catarina." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1991. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/75829.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina. Centro de Comunicação e Expressão<br>Made available in DSpace on 2012-10-16T04:48:10Z (GMT). No. of bitstreams: 0Bitstream added on 2016-01-08T16:41:03Z : No. of bitstreams: 1 80637.pdf: 9202102 bytes, checksum: 5411f096d0b0773f4f4f330bf7761d6a (MD5)<br>Este trabalho tem por objetivo retratar o movimento migratório e analisar o comportamento sociolingüístico da população de língua italiana no distrito de Invernada Grão-Pará - Santa Catarina, constatando-se a preservação ou não do dialeto italiano através da observação participante aplicação de questionários e análise das redes de comunicações. No primeiro capítulo localizamos historicamente a ex-colônia Grão-Pará onde está inserida Invernada, comunidade rural povoada principalmente por descendentes de imigrantes italianos. Para isto baseamo-nos em fontes orais e arquivos. No segundo capítulo abordamos aspectos sociolingüísticos elaborando uma amostragem das redes de comunicação com a intenção de registrar parcialmente os vocabulários italianos e português usados em Invernada, transcreveremos listas de palavras, formas verbais, expressões, frases, provérbios e músicas. A seguir descreveremos a conclusão a que nos levou este trabalho apresentando sugestões para futuras pesquisas e registramos a bibliografia de apoio. Em anexo apresentamos modelo dos questionários usados nas pesquisas, transcrições de extratos de cartas encontradas no Museu Conde D'Eu, fotocópias de correspondências , fotografias de páginas de livros didáticos usados nas escolas no início da colonização e a árvore genealógica de quatro famílias.
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CHAUPRÉ-BERKI, CHARLÈNE MALORIE. "Il roiasco in Francia : un dialetto ligure alpino? Origini, classificazione, rappresentazioni e realtà sociolinguistica alla frontiera franco-italiana." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1061781.

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Abstract:
Oggi, la situazione delle lingue regionali solleva molti interrogativi, in particolare per quanto riguarda le zone linguistiche cardine e di transizione, come il dipartimento delle Alpi Marittime. Zona di contatto linguistico tra il francese, l'italiano e più precisamente il ligure - presente fino a Mentone, dove è in transizione con il provenzale - la valle della Roia è un territorio plurilingue e pluriculturale complesso : al di là dei conflitti di identità e dell'urgenza di salvaguardare le lingue attraverso la loro trasmissione in associazione, uno dei problemi più spinosi resta la classificazione linguistica delle lingue locali. Infatti, anche se il territorio della valle è ufficialmente considerato come una zona occitana, i linguisti si oppongono fermamente a un'appartenenza ligure-alpina. Da un punto di vista sociolinguistico, il nostro obiettivo sarà quello di andare oltre le considerazioni puramente linguistiche per far emergere le rappresentazioni dei parlanti della loro cultura e del parlare con loro.<br>Today, the situation of regional languages raises many questions, particularly with regard to the hinge and transition linguistic zones, such as the Alpes Maritimes department. A language contact zone between French, Italian, and more precisely Ligurian - present as far as Menton, where it is in transition with Provençal - the Roya valley is a complex plurilingual and pluricultural territory: beyond the conflicts of identities and the urgency of safeguarding languages through their transmission in associations, one of the thorniest problems remains the linguistic classification of local languages. Although the territory of the valley is officially considered to be an Occitan area, linguists firmly oppose Ligurian-Alpine membership. From a sociolinguistic point of view, our aim will be to go beyond purely linguistic considerations to bring out the speakers' representations of their culture and of speaking to them.<br>Aujourd'hui, la situation des langues régionales soulève de nombreuses questions, notamment en ce qui concerne les zones linguistiques charnières et de transition, comme le département des Alpes Maritimes. Zone de contact de langue entre le français, l’italien, et plus précisément le ligure – présent jusqu’à Menton, où il est en transition avec le provençal – la vallée de la Roya est un territoire plurilinguistique et pluriculturel complexe : au-delà des conflits d’identités et de l’urgence de sauvegarder les langues par leur transmission dans les associations, l’un des problèmes les plus épineux reste la classification linguistique des parlers locaux. En effet, si le territoire de la vallée est officiellement considéré zone occitane, les linguistes y opposent fermement une appartenance ligure-alpine. Dans une orientation sociolinguistique, notre propos sera de dépasser les considérations purement linguistiques pour faire émerger les représentations des locuteurs quant à leur culture et à leur parler.
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Bergius, Christer. "Libro e Moschetto : Indagine sociolinguistica su un testo di scuola elementare durante il Fascismo." Thesis, Högskolan Dalarna, Italienska, 2007. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:du-3017.

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Giudice, Gabriele. "Dalla sociolinguistica del "cocoliche" alla proposta di traduzione dell'opera teatrale "Venimos de muy lejos" con adattamento per audioteatro." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il presente elaborato prende le mosse dall’analisi sociolinguistica del cocoliche, appronfondendone gli elementi lessico-morfologici e sintattico-stilistici conseguenti dalla linguistica del contatto tra l’italiano (o meglio, i dialetti italiani) e lo spagnolo rioplatense. In particolare, l’elaborato si concentrerà sull’analisi delle basi metaforiche dell’uso del cocoliche nell’oralità prefabbricata del copione teatrale dell’opera Venimos de muy lejos del Grupo de Teatro Catalinas Sur, un’opera che nasce dalla collettività e per la collettività. Lo studio cercherà di motivare la scelta di astoricità del linguaggio dell’opera, cercando di comprenderne la sottostante semiotica della memoria. Nella proposta di traduzione, la macrostrategia utilizzata è stata una maggiore caratterizzazione diatopica dei personaggi giustificata alla luce di una maggiore comprensibilità del nuovo destinatario italiano; viene tuttavia proposta una caratterizzazione non esente dalla contaminazione dello spagnolo. La traduzione viene contestualmente inserita in un adattamento per audioteatro in tre atti, con musiche tratte dalla tradizione popolare italiana.
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Marco, Elizete Aparecida De. "A trajetória e presença por talian e do dialeto trentino em Santa Catarina." Florianópolis, 2009. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/92939.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Ciências da Educação, Programa de Pós-Graduação em Educação, Florianópolis, 2009.<br>Made available in DSpace on 2012-10-24T14:22:46Z (GMT). No. of bitstreams: 1 269215.pdf: 2337918 bytes, checksum: 53dd8e5a7ccd31a88fc4510a822936a0 (MD5)<br>O presente estudo busca traçar a trajetória histórica e sociolingüística do Talian no município de Concórdia e do dialeto Trentino no município de Rodeio, ambos no estado de Santa Catarina, desde sua chegada com os imigrantes italianos até os dias atuais. Tendo como objetivo, analisar o caminho percorrido por essas línguas de imigração e suas relações com o ensino da língua Italiana standard ou padrão, por meio dos professores, alunos e principalmente pelos seus falantes. Analisa-se o Talian e o dialeto Trentino sob a luz da identidade étnica e da perspectiva intercultural, especialmente frente à Declaração dos Direitos Lingüísticos, proclamada no ano de 1996, em Barcelona. Trata também dos aspectos culturais e lingüísticos do Talian e do dialeto Trentino falados em Santa Catarina, discutindo sobre as características do falante dialetal que são evidenciadas na pronúncia da língua portuguesa. Reflete-se sobre o lugar cultural que as raízes linguisticas desse grupo ocupam junto às gerações atuais, considerando de um lado, o crescente processo de extinção de línguas minoritárias e de outro, o movimento sul brasileiro que luta para que o Talian seja reconhecido como Patrimônio Imaterial do Brasil.
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VERRECCHIA, ELISA CARLA BIANCA. "FRANCESE E ITALIANO, LINGUE DELL’IMMIGRAZIONE SENEGALESE A BRESCIA (ITALIA) : INDAGINE SOCIOLINGUISTICA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1449.

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Abstract:
La tesi presenta un’analisi sociolinguistica del ruolo delle lingue francese e italiano nel contesto dell’immigrazione, in particolare presso la comunità senegalese francofona immigrata a Brescia. Nella prima parte, il primo capitolo è dedicato al Senegal, che viene illustrato nei suoi tratti storici, etnici, culturali, religiosi e di cui viene descritto l’attuale quadro linguistico. Viene anche ricostruita l’evoluzione della diaspora senegalese in Europa e in Italia nelle sue diverse fasi. Il secondo capitolo si focalizza su Brescia, città d’elezione dei migranti senegalesi in Italia, a causa delle sue caratteristiche socio-economiche che la rendono territorio particolarmente adatto alla creazione di reti di solidarietà fra senegalesi e autoctoni. La seconda parte è interamente dedicata all’analisi sociolinguistica delle lingue in gioco in questo contesto d’immigrazione. L’indagine si basa su venti interviste fatte a un campione di senegalesi residenti a Brescia, dalle quali emergono le pratiche linguistiche e le rappresentazioni linguistiche dei soggetti rispetto alle lingue conosciute e parlate. Le conclusioni della tesi consistono in un bilancio d’insieme del lavoro svolto e in una rilettura del metodo adottato per la conduzione dell'inchiesta.<br>This thesis presents a sociolinguistic analysis of the role of French and Italian in the migration context, notably in the community of francophone Senegalese immigrants in Brescia. In the first part, the first chapter is dedicated to Senegal, which is described in its historical, ethnic, cultural, religious and linguistic features. The evolution of the Senegalese diaspora in Europe and Italy is also tackled in its different stages. The second chapter focuses on Brescia, elective hometown of the Senegalese in Italy, because of it socio-economic features which make it a territory particularly favorable to the creation of solidarity networks between Senegalese and Italians. The second part is entirely dedicated to the sociolinguistic analysis of the languages involved in this context. The survey is based on twenty interviews made with a sample of Senegalese immigrants in Brescia, from which the linguistic practices and representations of the subjects, about the languages known and spoken, emerge. In the conclusions of the thesis, a global view on the research carried out and on the method adopted for the survey will be given.
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VERRECCHIA, ELISA CARLA BIANCA. "FRANCESE E ITALIANO, LINGUE DELL’IMMIGRAZIONE SENEGALESE A BRESCIA (ITALIA) : INDAGINE SOCIOLINGUISTICA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1449.

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Abstract:
La tesi presenta un’analisi sociolinguistica del ruolo delle lingue francese e italiano nel contesto dell’immigrazione, in particolare presso la comunità senegalese francofona immigrata a Brescia. Nella prima parte, il primo capitolo è dedicato al Senegal, che viene illustrato nei suoi tratti storici, etnici, culturali, religiosi e di cui viene descritto l’attuale quadro linguistico. Viene anche ricostruita l’evoluzione della diaspora senegalese in Europa e in Italia nelle sue diverse fasi. Il secondo capitolo si focalizza su Brescia, città d’elezione dei migranti senegalesi in Italia, a causa delle sue caratteristiche socio-economiche che la rendono territorio particolarmente adatto alla creazione di reti di solidarietà fra senegalesi e autoctoni. La seconda parte è interamente dedicata all’analisi sociolinguistica delle lingue in gioco in questo contesto d’immigrazione. L’indagine si basa su venti interviste fatte a un campione di senegalesi residenti a Brescia, dalle quali emergono le pratiche linguistiche e le rappresentazioni linguistiche dei soggetti rispetto alle lingue conosciute e parlate. Le conclusioni della tesi consistono in un bilancio d’insieme del lavoro svolto e in una rilettura del metodo adottato per la conduzione dell'inchiesta.<br>This thesis presents a sociolinguistic analysis of the role of French and Italian in the migration context, notably in the community of francophone Senegalese immigrants in Brescia. In the first part, the first chapter is dedicated to Senegal, which is described in its historical, ethnic, cultural, religious and linguistic features. The evolution of the Senegalese diaspora in Europe and Italy is also tackled in its different stages. The second chapter focuses on Brescia, elective hometown of the Senegalese in Italy, because of it socio-economic features which make it a territory particularly favorable to the creation of solidarity networks between Senegalese and Italians. The second part is entirely dedicated to the sociolinguistic analysis of the languages involved in this context. The survey is based on twenty interviews made with a sample of Senegalese immigrants in Brescia, from which the linguistic practices and representations of the subjects, about the languages known and spoken, emerge. In the conclusions of the thesis, a global view on the research carried out and on the method adopted for the survey will be given.
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Tabaku, Sörman Entela. "“Che italiano fa” oggi nei manuali di italiano lingua straniera? : Tratti del neostandard in un corpus di manuali svedesi e italiani." Doctoral thesis, Stockholms universitet, Romanska och klassiska institutionen, 2014. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:su:diva-106807.

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Abstract:
The object of study of this thesis is the linguistic input in textbooks of Italian as a foreign language (FL). The intent is to study whether the linguistic changes, observed in contemporary Italian, have become part of the Italian offered as input to the learners. To identify the variety of language presented in the textbooks, some features of contemporary linguistic changes were chosen as verifiable indicators. These features, listed by Sabatini (1985: 155) as a basic part of "italiano dell’uso medio", and by Berruto (1987: 62) as part of "neostandard", are not occasional changes but are features that are gradually expanding and stabilizing into Italian standard (Sobrero 2005). A corpus consisting of 38 Italian textbooks published in Sweden and 8 in Italy in the years 2000-2012 were used to verify the manifestation of these features. The results show that the presence of neostandard features in the textbooks of Italian FL is conditioned, at first, by the rate of acceptance of those features by the linguistic norm. Thus, features that are nowadays commonly considered as normative have a high number of occurrences in the corpus. This is the case concerning lui, lei, loro as subject pronouns, the use of gli instead of loro, the use of the present tense for the future and the use of temporal che. On the other hand, features that are not considered as normative have no or very few occurrences. This is the case with gli instead of le and the use of imperfetto ipotetico. Secondly, the presence of the neostandard features in textbooks is conditioned by the instructive function of the textbooks, which shapes the typology of input introduced. Thus, occurrences of features such as cleft clauses and dislocations are mainly presented in authentic texts, oral texts, or introduced explicitly, but are rare or absent in textbooks characterized by simplified language.
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Romeo, Diego. "Dal post al commento: la lingua e il discorso del Movimento 5 Stelle." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13777/.

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Abstract:
La politica ha ormai da alcuni anni abbracciato la Rete. Internet offre un’immediatezza preziosa e senza precedenti in fatto di comunicazione, sia perché consente un inedito senso di vicinanza tra elettori ed eletti, sia perché permette a partiti e politici di discutere ogni questione nei termini a loro più congeniali. Il blog di Grillo, da sempre il più seguito d’Italia e oggi fulcro ideologico del Movimento 5 Stelle, è in questo senso precursore, avendo fatto la sua comparsa ben prima delle grandi reti sociali di cui oggi la maggior parte dei politici si serve. Data la grande rilevanza assunta dal partito nello scacchiere politico italiano, indagare la lingua di cui i suoi membri e simpatizzanti si servono diventa un’operazione di assoluto rilievo. Prendendo in considerazione due post del blog e una porzione dei commenti che a essi pertengono, la tesi si propone un duplice compito: da un lato quello di analizzare il discorso del Movimento 5 Stelle, verificando sotto quale luce i temi, i fatti e i problemi oggetto dei post siano presentati dagli autori e in che modo siano discussi dagli utenti del blog attraverso i commenti; dall’altro quello di fornire un’accurata descrizione delle tendenze che caratterizzano la lingua degli utenti del blog.
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Books on the topic "Sociolinguistica italiana"

1

Gaetano, Berruto, Sobrero Alberto, and Grassi Corrado, eds. Studi di sociolinguistica e dialettologia italiana: Offerti a Corrado Grassi. Congedo, 1990.

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Còveri, Lorenzo. Le varietà dell'italiano: Manuale di sociolinguistica italiana : con documenti e verifiche. Università per stranieri di Siena, 1998.

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Pietro, Trifone, ed. La lingua italiana: Morfologia, sintassi, fonologia, formazione delle parole, lessico, nozioni di linguistica e sociolinguistica. Zanichelli, 1985.

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Krapova, Iliyana, Svetlana Nistratova, and Luisa Ruvoletto. Studi di linguistica slava. Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-368-7.

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Abstract:
I contributi raccolti nel presente volume delineano lo stato dell’arte delle ricerche di linguistica slava svolte recentemente nell’ambito della slavistica italiana. I saggi sono dedicati a temi di morfologia, sintassi, semantica, lessicologia, pragmatica, sociolinguistica e didattica delle lingue slave, in ottica contrastiva, sincronica o diacronica, secondo quadri teorici e approcci metodologici di scuole e tradizioni diverse. La grande varietà dei temi trattati dagli autori, non solo italiani, è la più viva testimonianza della vivacità e della ricchezza che oggi permeano lo studio delle lingue slave in Italia e non solo.
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5

Calboli, Gualtiero. Grammatica italiana: Storia della scrittura, fonologia, morfologia, sintassi, lessico, metrica, retorica, nozioni di grammatica storica e di sociolinguistica. Calderini, 1989.

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Garzaniti, Marcello, Alberto Alberti, Perotto Monica, and Bianca Sulpasso, eds. Contributi Italiani al XV Congresso Internazionale degli Slavisti. Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-403-5.

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Abstract:
Questo volume contiene i contributi italiani al XV Congresso Internazionale degli Slavisti (Minsk, 20-27 agosto 2013). Nel solco della migliore tradizione della slavistica italiana, i relatori presentano in diverse lingue un ampio ventaglio di tematiche che vanno dalla questione cirillo-metodiana alla riflessione critica su autori contemporanei. Pur nella diversità degli approcci disciplinari e metodologici, dalla paleografia all’analisi testuale, dalla comparativistica letteraria alla sociolinguistica, questi contributi mostrano che la slavistica italiana mantiene fede alle sue radici, sviluppando criticamente gli studi precedenti e aprendo nuove prospettive alla ricerca, mentre emerge una nuova generazione di studiosi. Come in passato, la slavistica italiana sta svolgendo un ruolo significativo non solo nelle relazioni culturali dell’Italia con i singoli paesi slavi, ma più complessivamente nell’orizzonte di un processo vasto e complesso di integrazione delle diverse culture europee, che va ben al di là dei confini dell’Unione Europea e in cui il mondo slavo, nella sua varietà di lingue e culture, costituisce uno dei suoi principali attori.
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Ferro, Maria Chiara, Laura Salmon, and Giorgio Ziffer, eds. Contributi italiani al XVI Congresso Internazionale degli Slavisti. Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-723-8.

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Abstract:
I ventitré saggi contenuti nel volume rappresentano i contributi della delegazione italiana al XVI Congresso internazionale degli Slavisti, che si svolge a Belgrado nell’agosto del 2018. Scritti in italiano, inglese, russo e serbo, i saggi sono suddivisi in tre sezioni: linguistica, filologia e letterature slave. Come assai ampio è il ventaglio dei temi toccati, così è quantomai largo il loro arco cronologico, che dall’epoca pre- e protostorica arriva fino ai nostri giorni. Gli argomenti trattati si estendono in effetti dal protoslavo alle tradizioni scrittoria, linguistica e letteraria della civiltà slava ecclesiastica, dai rapporti linguistici e culturali fra Italia e Russia a un particolare dizionario illirico del Settecento. Nel settore della linguistica sincronica troviamo saggi in cui si approfondiscono questioni di dialettologia e sociolinguistica nell’area di confine tra Ucraina e Bielorussia, e poi i modi di esprimere il concetto di completezza in russo, alcuni costrutti concessivi del russo studiati con i metodi della ‘grammatica costruzionista’, un particolare aspetto dei sistemi verbali russo e bulgaro, e i diversi suffissi impiegati nella formazione delle coppie aspettuali nel dialetto resiano. In ambito letterario si spazia invece da Gumilev e Chlebnikov a saggi che parlano di letteratura ed ecologia, dagli scrittori armeni che scrivono in russo al poema neolatino Il canto del bisonte e ai riflessi umanistici e rinascimentali nella letteratura ucraina moderna, da una studiosa italiana di letteratura serba della prima metà del Novecento all’immagine della ‘donna forte’ nella letteratura serba dello stesso periodo. Con la loro varietà questi saggi offrono quindi nel loro insieme un’idea assai concreta di diversi degli attuali filoni di ricerca della slavistica italiana.
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Berruto, Gaetano. Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo. Nuova Italia Scientifica, 1987.

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9

Berruto, Gaetano. Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo. La Nuova Italia scientifica, 1987.

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10

Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo. 2nd ed. Carocci, 2012.

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Book chapters on the topic "Sociolinguistica italiana"

1

Du Pont, Koenraad. "Sociolinguistic Aspects of Italian War Propaganda." In Languages and the First World War: Communicating in a Transnational War. Palgrave Macmillan UK, 2016. http://dx.doi.org/10.1057/9781137550309_9.

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2

Labrie, Normand. "Chapter 11: Social Networks and Code-Switching: a Sociolinguistic Investigation of Italians in Montreal." In The Sociolinguistics of Urban Vernaculars, edited by Norbert Dittmar and Peter Schlobinski. De Gruyter, 1988. http://dx.doi.org/10.1515/9783110857337-014.

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3

Pichler, Edith. "9. Lifestyles, milieu languages and the economy: the presence of Italian in the urban spaces of Berlin." In The Sociolinguistic Economy of Berlin, edited by Theresa Heyd, Ferdinand Mengden, and Britta Schneider. De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9781501508103-009.

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4

Marano, Luca. "Alcuni tipi di configurazioni sintattiche in un corpus di italiano parlato: uno studio sociolinguistico su struttura informativa e focalità." In Actas del XXVI Congreso Internacional de Lingüística y Filología Románica, edited by Emili Casanova and Cesáreo Calvo. DE GRUYTER, 2013. http://dx.doi.org/10.1515/9783110299915.675.

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5

Della Putta, Paolo. "Neapolitan, Regional and Standard Italian in the Linguistic Repertoire of Ukrainian Private Carers in Naples: Sociolinguistic Competence and Attitudes Towards a Complex Linguistic Context." In Italo-Romance Dialects in the Linguistic Repertoires of Immigrants in Italy. Springer International Publishing, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-99368-9_3.

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6

"11. Profilo sociolinguistico." In Manuale di linguistica italiana. De Gruyter, 2016. http://dx.doi.org/10.1515/9783110360851-013.

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7

"Italy Italien." In Sociolinguistics / Soziolinguistik, Part 3, edited by Ulrich Ammon, Norbert Dittmar, Klaus J. Mattheier, and Peter Trudgill. Walter de Gruyter, 2006. http://dx.doi.org/10.1515/9783110184181.3.9.1792.

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8

"Italiano regionale in Sicilia in una prospettiva diatopica." In Dialettologia, geolinguistica, sociolinguistica. Max Niemeyer Verlag, 1998. http://dx.doi.org/10.1515/9783110934038.129.

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9

"Sprachpolitische Folgen der EU-Erweiterung in Italien." In Sociolinguistica Jahrbuch (2007), edited by Ulrich Ammon and Klaus J. Mattheier. Walter de Gruyter – Max Niemeyer Verlag, 2007. http://dx.doi.org/10.1515/9783484605060.99.

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"Dialetto, italiano e inglese: due generazioni a confronto nella comunità calabrese di Sydney." In Dialettologia, geolinguistica, sociolinguistica. Max Niemeyer Verlag, 1998. http://dx.doi.org/10.1515/9783110934038.439.

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