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Dissertations / Theses on the topic 'Sofocle'

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1

Mambrini, Francesco. "Sofocle, Aiace 1-865 : un commento antropologico." Paris, EHESS, 2008. http://www.theses.fr/2008EHES0087.

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Abstract:
La thèse est un commentaire des vv. 1-865 de l'Ajax de Sophocle, qui vise à étudier, par le biais de certaines catégories propres de l'approche historico-anthropologique aux civilisations anciennes, la création mythopoietique de Sophocle. La notion de « polyvalence des image légendaires», elaborée par L. Gernet, permet de clarifier le problème de l'identité héroïque d'Ajax. Les gestes, les objets manipulés, la collocation spatiale et scénique du protagoniste et les actes de parole qu'il accomplit sont analysés dans le système de connections et d'associations qu'ils établissent avec le complexe de la légende grecque et de la vie sociale athénienne. Les discours d'Ajax, étudiés dans leur dimension pragmatique, en particulier permettent de suivre un véritable parcours linguistique dans la création d'une identité héroïque très proche à celle du culte athénien. Le thèse est centrée sur les performances d'Ajax et s'arrête au moment de son suicide (v. 865)
The thesis is a textual commentary of Sophocles, Ajax, vv. 1-865, focused on the play as a mythopoietical construction and analysed with the help of anthropological categories. The notion of polyvalence of legendary images, theorised by L. Gernet, lead to a better assessment of the most debated problem: the heroic identity of Ajax. Gestures, postures in the scenic space, ways of manipulating objects and speeches uttered by the characters are studied within the system of associations and connections both with the world of myth and of the social life of Athens. Particularly, Ajax' utterances draw a sort of linguistic journey, whose last stage is the creation of an heroic identity directly related to the athenian cult. The thesis is focused on Ajax as an actual performer, and stops therefore at his suicide (v. 865)
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Palombo, Francesca <1993&gt. "Vista, cecità e conoscenza nell’Edipo Re di Sofocle." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12225.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si propone di approfondire l’Edipo Re di Sofocle attraverso un’analisi della sfera semantica relativa al “vedere” e quindi alle sfere semantiche ad essa strettamente correlate, come quella del “conoscere” e quella che vede contrapporsi “luce/vista” a “oscurità/cecità”. Proseguendo su questo tema di ricerca, ci si soffermerà sull’evoluzione della figura di Edipo attraverso l’Edipo Re e l’Edipo a Colono, evidenziando il rovesciamento che caratterizza il personaggio, ovvero il passaggio dalla conoscenza visiva alla conoscenza della verità – che coincide con l’atto dell’accecamento – e quindi alla conoscenza profetica, quest’ultima strettamente legata alla condizione di cecità in cui si trova Edipo. Si cercherà a questo punto di affrontare uno dei paradossi della cultura greca, che forse trova nella figura sofoclea di Edipo una soluzione: la condizione di cecità come privilegio o come punizione? Si guarderà ad alcuni esempi di cecità celebri della tradizione greca, come quelli di Omero, Demodoco e Tiresia, ma anche quelli di Stesicoro, Polifemo, ecc. Il testo sarà strutturato in tre parti: un’analisi delle occorrenze semantiche della sfera “vedere” e dell’ironia tragica da esse generata, quindi un approfondiranno dei temi - complementari e contrastanti - di “vista” e di “conoscenza” e infine un’indagine del paradosso della cecità come privilegio e punizione nella cultura greca, cercando di individuare un punto di raccordo nel personaggio di Edipo.
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3

Cardinali, Sandy. "Sofocle. Tiro. Introduzione, testimonianze, testo critico, traduzione e commento." Doctoral thesis, Urbino, 2022. http://hdl.handle.net/11576/2700109.

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4

Murrali, Eugenio. "Les hapax dell'Edipo re di Sofocle : comunicazione scenica e ricezione." Paris, EHESS, 2013. http://www.theses.fr/2013EHES0062.

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Abstract:
La thèse Les hapax de l’Œdipe roi de Sophocle : communication dramatique et réception est une étude qui analyse les 25 hapax absolus de la tragédie de Sophocle. Dans l'introduction on présente les enjeux de la recherche. Préalablement on donne une définition d'hapax et on reprend la théorie sur la composition des noms en grec ancien. Cette partie introductive est complétée par une récapitulation générale des hapax de la pièce, des tableaux qui donnent une vue d'ensemble, une définition de style et le status quaestionis sur la datation de la tragédie. Le premier chapitre, qui constitue la partie centrale de la thèse, contient les analyses de tous les hapax et chaque analyse est précédée par le passage intéressé, en grec et en traduction (Mazon, Sanguineti, Quasimodo, Del Corno, Ciani, Paduano). Dans le deuxième chapitre les hapax sont mis en relation avec quatre champs lexicaux: le cheminement, le divin et le destin, la relation avec la polis, la vision. À partir de ces données on propose des réflexions interprétatives sur la pièce. Le troisième chapitre cherche à investiguer la valeur pragmatique des hapax de l’Œdipe roi. Dans le dernier chapitre on attire l'attention sur les traductions de ces hapax et on en propose, parfois,' des nouvelles. Dans la conclusion on reprend les résultats mis en évidence du point de vue pragmatique et on les ramène à la théorie de la « coopération interprétative ». Une interprétation personnelle de l’Œdipe roi est également proposée
The thesis Gli hapax dell'Edipo re di Sofoele: comunicazione scenica e ricezione is a study analyzing the 25 hapax of the Sophocle's tragedy. In the introduction the aim of the research is presented. At the beginning, the hapax is defined and the theory of the composition of the ancient Greek names is briefly presented. This introductive part is completed by a general summary about the hapax in the play, and by some tables giving an overview , by a definition of the style, and by the status quaestionis about the date of the tragedy. Chapter one is the core of the work. In this section, the analysis about each hapax is presented. Each analysis is introduced by the relative passage and by its translations. In Chapter two the hapax is linked with four lexical fields: the walking, the divine, the relationship with the polis, the vision. Starting from these results, an interpretative thought about the play is given. Chapter three concerns the pragmatic value of the Oedipus king. The last chapter is focussed on the translations of these hapax, and sometimes, new translations are proposed. In the conclusions, results are summarized, stressing the pragmatic aspects. These aspects are referred to the theory of the "interpretative cooperation". Moreover, a personal interpretation of the Oedipus king is proposed
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Campo, Maura <1989&gt. "La fragilità dell'uomo. Viaggio nell'etica. Dall'Antigone di Sofocle all'Antigone di Kierkegaard." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5865.

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Abstract:
“L'Antigone è un dramma sulla ragione pratica e sul modo in cui la ragione pratica ordina o vede il mondo. […])”. Questo è quanto scrive Martha C. Nussbaum, autrice dell'opera a cui fa riferimento, già dal titolo, questo lavoro. La fragilità del bene diviene, qui, La fragilità dell'uomo. La figura di Antigone ricorre per il ruolo privilegiato che riveste in quello che, parafrasando Steiner, viene definito valore imperituro della tragedia. Accanto ad Antigone, protagonisti di questo Viaggio nell'etica, molti personaggi cari a Kierkegaard, mutuati sia dalla tradizione greca, che da quella moderna, insieme a figure del Cristianesimo. L'obiettivo è quello di mostrare che la tragedia e, poi, il dramma moderno, per la forte carica emotiva di cui si fanno portatori, hanno un ruolo imprescindibile e fondamentale nella risoluzione dei dilemmi morali. Dopo una breve introduzione sulla tragedia, in quanto forma di espressione privilegiata dai Greci, e sull'importanza che autori come Nietzsche ed Hegel le hanno assegnato, si entra nel cuore della vicenda che vede protagonista la figlia di Edipo per prendere in considerazione e sviluppare una molteplicità di questioni di ordine etico implicitamente già sollevate da Sofocle. Contro l'esclusività di un approccio intellettualistico di matrice razionalista alla morale, si pone in risalto una saggezza spesso sconosciuta al pensiero moderno, quella che ammette la fallibilità della conoscenza e della ragione privata dell'aspetto emotivo. Nell'ultimo capitolo, a partire dalla trasposizione della tragedia greca nel mondo moderno, sulla scorta di Kierkegaard, si dà maggiore risonanza alla coscienza del singolo rispetto all'azione esteriore dell'eroe tragico; al fine di mostrare, ancora una volta, l'onnipresenza dello spirito tragico anche al di fuori della civiltà greca. In conclusione, attraverso la lente dei tre stadi della vita individuati dal filosofo danese, un confronto tra eroi tragici e figure religiose dà vita ad un coro di voci e di silenzi che si ergono a testimonianze della preziosa complessità e fragilità dell'essere umano.
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6

Ruiu, Maria Lorena. "Los sueños en Sófocles y Eurípides/ Il sogno in Sofocle ed Euripide." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2020. http://hdl.handle.net/11572/275098.

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Trabucco, Matteo <1994&gt. "Edipo oltre Sofocle: i frammenti di Euripide e il fr. trag. adesp. TrGF 458." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14498.

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Abstract:
La seguente ricerca propone uno studio sistematico dei frammenti euripidei dell'Edipo, al fine di evidenziare il diverso taglio drammatico dato al mito rispetto alle note rese tragiche sofoclee. I frammenti sono presentati nell'elaborato corredati di apparato critico, traduzione italiana e commento puntuale al testo. ​Un’appendice verrà inoltre dedicata all’analisi del frammento tragico adespoto TrGF 458.
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Carrara, Laura <1984&gt. "'I drammi di Poliido' : Eschilo, Le Cretesi; Sofocle, Manteis; Euripide, Poliido : edizione, traduzione, introduzione e commento." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1219.

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Abstract:
La presente tesi di dottorato offre una trattazione complessiva dei frammenti superstiti di tre tragedie dell'età classica accomunate dallo stesso soggetto mitico (l'episodio cretese della vita mitica del 'mantis' corinzio Poliido come narrato da Apollod. Bibl. 3.3.17-20 ed Hyg. fab. 136) ed opera di tre diversi poeti: Eschilo, 'Le Cretesi'; Sofocle, 'Manteis'; Euripide, 'Poliido'. Di ciascun frammento attribuito o attribuibile con certezza ad una di queste tragedie viene proposto un testo critico con apparato e viene data traduzione italiana; riprodotti per esteso ed accompagnati da note critiche e traduzione italiana sono anche i 'testimonia'. Ciascuna tragedia frammentaria è preceduta da una Introduzione che discute questioni di immediata rilevanza al testo come la ricostruzione della trama o la datazione del dramma. Temi più ampi come la ricezione del mito di Poliido nella letteratura moderna sono trattati in una serie di Appendici. Il lavoro è aperto da una Introduzione generale che inquadra la figura di Poliido nella letteratura arcaica e classica non tragica e nell'arte dello stesso periodo.
This PhD thesis offers a comprehensive study of the surviving framments of three plays by the major dramatists of the classical period, sharing the same mythological subject matter. Aeschylus' Cretan Women, Sophocles' Manteis, and Euripides' Polydus, were all inspired by the Cretan myth of the Corynthian mantis Polyidos, a story known to us through the reports os Apollod. Bibl. 3.3.17-20 and Hyg. fab. 136. All of the fragments which can be surely or almost surely connected to one of these plays are edited, providing a critical apparatus and an italian translation. Also the relevant testimonia are extensively transcribed, translated and commented. Each fragmentary tragedy is introduced by a discussion of relevant problems, like the reconstruction of the plot and the chronology of the play. Some broader issues, like the reception of the Polyidos-myth in modern literature, are treated in a number of appendices. A general introduction deals with the character of Polyidos in the archaic and classical non-dramatic literature, also taking into account the coeval visual arts.
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Ruiu, Maria Lorena. "Los sueños en Sófocles y Eurípides/ Il sogno in Sofocle ed Euripide." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2020. http://hdl.handle.net/11572/275098.

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Loberti, Martina. "La dislocazione a sinistra nel greco classico: Sofocle a confronto con la prosa e la poesia attica del V-IV secolo A.C." Doctoral thesis, Università del Piemonte Orientale, 2022. http://hdl.handle.net/11579/144718.

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Abstract:
La tesi ha come obiettivo quello di analizzare, dal punto di vista pragmatico, la struttura linguistica della dislocazione a sinistra nel greco antico. Nella prima parte vengono indicati alcuni criteri utili per l’individuazione degli elementi dislocati; si passa poi all’analisi vera e propria del corpus di riferimento (ovvero i trimetri presenti nelle tragedie di Sofocle, i trimetri delle Nuvole e degli Uccelli di Aristofane e il primo libro dell’Anabasi di Senofonte). In seguito, la trattazione verte sulla posposizione dell’elemento interrogativo nelle commedie di Aristofane e sulla tipologia di domande in corrispondenza delle quali è possibile riscontrare questo fenomeno. Nelle ultime due sezioni si passa all’analisi diacronica della dislocazione a sinistra; dapprima ci si focalizza sulla tragedia, prendendo in esame I Sette Contro Tebe di Euripide e l’Ecuba di Euripide al fine di poter confrontare le tipologie di dislocazioni qui riscontrate con quelle di Sofocle. In seguito, si procede con l’analisi del Dyskolos di Menandro e dell’Areopagitico di Isocrate per poter paragonare anche i risultati ottenuti dallo studio riguardante la commedia e la prosa. Infine, all’interno dell’ultimo capitolo, vengono presentate le conclusioni generali della presente tesi.
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Palmieri, Laura [Verfasser], and Hans-Christian [Akademischer Betreuer] Günther. "Il Filottete di Sofocle e la ricezione del mito di Filottete in Heiner Müller = Der Philoktet des Sophokles und die Rezeption des Philoktet-Stoffes bei Heiner Müller." Freiburg : Universität, 2013. http://d-nb.info/1114144975/34.

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Martínez, Garrido Valerià. "Παντοπόρος ἄπορος, el hápax sofocleo como aporía." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2017. http://hdl.handle.net/10803/461382.

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Abstract:
Esta investigación trata de cómo Sófocles, a través de su magna obra Antígona, nos mostró que el hombre es pantopóros, es decir, un ser que dispone de todos los recursos, industrioso, pero que no posee ninguno, es áporos, pudiendo optar por todos los caminos aunque estos le sean impracticables. Sófocles, aquel que nos señaló que el sabio no puede conformarse con un solo camino, únicamente lo pronunciaría una vez a lo largo de su magna y extensa obra: pantopóros áporos. El carácter indigente del hombre quedaba así señalado a través de un hápax apórico que el Coro de Antígona iba a inmortalizar como un verdadero oxímoron vital en una Oda al hombre, perteneciente a ese primer estásimo que contiene la esencia de la cultura occidental. Cabría preguntarse entonces hasta qué punto la obra sofoclea ha podido proporcionarnos a lo largo de la historia hasta nuestros días un saber primero del fenómeno trágico. Cabría advertir también el hecho de no caer en un mero formulario de las numerosas Antígonas posteriores, sino ahondar en el estudio hermenéutico, con una cuestión trascendente como telón de fondo: ¿A qué se debe la inquebrantable autoridad que los mitos griegos sobre nuestra imaginación y por qué un puñado de éstos, Antígona entre ellos, reaparece en el arte del siglo XX, casi obsesivamente, sin relegarlos a la mera arqueología? El ser humano, al perder su capacidad animal de respuesta automática, deriva hacia una pulsión de muerte, dando paso a un animal simbólico capaz de transformar la cultura en tragedia. El hápax sofocleo se transformaba así en una simbología que caracterizaba la indigencia del hombre, sublimando una aporía que le facilitaba el depender del otro, el temer a todo y a todos. Ora travesía de mito universal, ora poética, ora filosofía de la lectura, las diferentes interpretaciones de Antígona serán de paso obligado en esta investigación, apareciendo el hápax sofocleo como catalizador de las mismas.
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Martinez, Josiane Teixeira. "Filoctetes, de Sofocles : introdução, tradução e notas." [s.n.], 2003. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/270383.

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Abstract:
Orientador : Trajano A. R. Vieira
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Estudos da Linguagem
Made available in DSpace on 2018-08-03T14:51:48Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Martinez_JosianeTeixeira_M.pdf: 5017106 bytes, checksum: e05de2d51fbfbf8502e24c6ac4b85e23 (MD5) Previous issue date: 2003
Resumo: Este trabalho consiste em uma tradução da tragédia Filoctetes, de Sófocles, acompanhada de notas explicativas e de um ensaio introdutório a respeito do drama. Nesse ensaio, apresenta-se uma breve análise das personagens centrais (Filoctetes, Neoptólemo e Odisseu), baseada em trechos de seus discursos mais representativos. No decorrer dessa análise, não foram desprezadas as relações dessas personagens com o contexto sociopolítico grego do século V a. C., mas foram consideradas, sobretudo, as relações com os textos da tradição literária (principalmente com os de Homero)
Abstract: This work consists of a translation of Sofocles' Philoctetes tragedy, followed by explanation notes and an introductory essay about the drama. A brief analysis of the mainly characters (Philoctetes, Neoptolemos and Odysseus), based on the their more representative discourses, is introduced. In this analysis, the relations between the characters and the texts from the literary tradition (especially the Homer' s ones) were considered, and also the relations between the characters and the Greek sociopolitical context from the 5th century
Mestrado
Letras Classicas
Mestre em Linguística
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Zaniratto, Cristiane Patricia 1978. "Tradução, Comentario e Notas de Edipo em Colono de Sofocles." [s.n.], 2003. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/270353.

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Abstract:
Orientador : Flavio Ribeiro de Oliveira
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Estudosda Linguagem
Made available in DSpace on 2018-08-03T23:08:05Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Zaniratto_CristianePatricia_M.pdf: 204470 bytes, checksum: f5f8b08bf2fdfe29e274ba2801a551b1 (MD5) Previous issue date: 2003
Mestrado
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moro, valentina. "Voci femminili nelle tragedie sofoclee. Una critica all'idea di "discorso pubblico" nell'Atene classica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3424580.

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Abstract:
The general aim of the Dissertation is to analyse from a political perspective the language of Sophocles’ plays, using the history of concepts methodology. The research approach is interdisciplinary, since it provides an accurate philological and historical analysis of the sources. In particular, the research focuses on the discourses pronounced by the most relevant female characters in Sophocles’ dramas. I took into account the tragic language as political, referring on how the different characters’ speeches produce relationships and connections, and cause some specific acts within the institutionalised and codified structure of a political community. I focused on several speeches of the female characters of three plays: Women of Trachis, Antigone and Electra. In my research work I studied and problematized such concepts as “publicness”, “performativity”, “agency”, frequently used by many contemporary American philosophers and political theorists in order to analyse the language of the Ancient Greek tragedy. Since public spaces in 5th century Athens - such as the theater, the assembly, and the courthouse – were restricted to the men’s speeches, I focused on how the female speech was produced, with the aim to destabilize and criticize the very idea of “public speech” in classical Greece as gendered. In particular, I focused on three institutionalised forms of discourse, such as: the legal and judiciary discourse, the agon, and the lamentation. The structure of the Dissertation is the following: - A general Introduction presenting the aim of the Dissertation. - Chapter I, describing the sources and the research methodology, reviewing the bibliography and narrating the historical context. - Chapter II, on Deianeira, the female protagonist of Women of Trachis. It focuses on the institution of marriage and on the legal discourse. - Chapter III, on Antigone’s and Electra’s sororal agonism. The analysis focuses on the agons between the female protagonists and their respective sisters. - Chapter IV, on Antigone’s and Electra’s lamentations and interactions with the Chorus. - The Conclusions and final comments.
Lo scopo generale della dissertazione consiste nel produrre un’analisi storico-concettuale politica del linguaggio delle tragedie sofoclee, e utilizza un approccio interdisciplinare, impiegando un’analisi filologica e storiografica. In particolare, tale analisi vuole approfondire lo statuto di parlante della donna nell’Atene del V secolo e l'efficacia della parola delle figure femminili più rilevanti nella drammaturgia sofoclea. Si è indagata la politicità del linguaggio tragico, ovvero la capacità dei discorsi di costruire relazioni, legami, di produrre un determinato agire all'interno di una comunità politica, a partire da una dimensione istituzionalizzata e codificata. Ci siamo concentrati sulle tragedie Trachinie, Antigone ed Elettra, e in particolare sulla presa di parola delle protagoniste femminili di ciascun dramma. Nel corso del lavoro di ricerca, si è posta la necessità di approfondire e mettere in questione concetti come quelli di “pubblico”, “performatività”, “agency”, per mezzo dei quali la ricezione critica - specialmente quella della filosofia e della political theory americana contemporanea – ha indagato la politicità del linguaggio della tragedia classica. Lo spazio del pubblico in Grecia antica (quello del teatro, delle assemblee, dei tribunali), tradizionalmente concepito come lo spazio del “politico”, è anche lo spazio della parola maschile. Dunque, si è reso necessario un approfondimento delle modalità attraverso le quali si produce il discorso femminile in modo da produrre una critica all’idea stessa di “discorso pubblico” ad Atene. In particolare ci siamo concentrati su tre forme istituzionalizzate del discorso, quali: il discorso pronunciato in tribunale, gli agoni, la lamentazione. Il percorso argomentativo si struttura nelle seguenti fasi: - Un’introduzione di carattere generale che spiega gli obiettivi che ci siamo posti, la scelta di usare la tragedia come materiale per una riflessione filosofico-politica, e la scelta di guardare al discorso dei personaggi femminili. - Il capitolo I, che spiega i materiali usati e la metodologia. Contiene anche una ricognizione bibliografica e la contestualizzazione storica. - Il capitolo II, incentrato su Deianira, protagonista delle Trachinie. Nella prima parte il tema centrale è l’istituzione del matrimonio, nella seconda il discorso giudiziario. - Il capitolo III, incentrato sugli agoni tra sorelle, rispettivamente nell’Antigone e nell’Elettra. La prima metà riguarda gli scambi discorsivi agonistici tra Antigone e Ismene, la seconda quelli tra Elettra e Crisotemi. - Il capitolo IV, incentrato sulle lamentazioni e sugli scambi discorsivi col coro, ancora nell’Antigone e nell’Elettra. - Le osservazioni conclusive che rimarcano l’intento iniziale di produrre una critica politica all’idea stessa di “discorso pubblico” nell’Atene classica.
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Folador, Francesca <1997&gt. "Il monologo tragico come esempio di monologo interiore. Un saggio di analisi linguistico-strutturale su alcuni monologhi sofoclei." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21168.

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Abstract:
La tesi propone un'analisi linguistico-strutturale di alcuni monologhi sofoclei, non già da una prospettiva tradizionale, ma da quella inusitata e originale che tenta di riconoscere nel monologo tragico antico un esempio di monologo interiore. A partire da questa aspirazione, si analizzano i monologhi di Aiace (vv. 430-480), Antigone (vv. 891-928), Filottete (vv. 1348-1372), Elettra (1126-1170) e Edipo Re (vv. 1369-1415).
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Kanhäuserová, Ivana. "Sofokles: Antigona. Současná intepretace klasického textu. Komplexní scénografický projekt pro nedivadelní prostor." Master's thesis, Akademie múzických umění v Praze. Divadelní fakulta AMU. Knihovna, 2010. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-79465.

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Abstract:
This thesis is a part of a larger scenographic project which is based on Antigone by Sophocles. I attempted to provide a visual and dramatic framework for the play which was then tested by the project itself. Thesis is divided into two parts. The first one deals with the theoretical problems of Ancient Classical Tragedies and different ways they can be represented in contemporary drama, with special regard to up-to-date approaches. It also suggests how the theory may be utilised in the visual and dramatic aspects of the theatre. It shall also touch on the question of the modern spectator and the factors that influence his perception. The second part focuses on the scenograhic project itself and aims to provide a step-by-step explanation of each scenic situation and to support it by layouts, sketches and other visual material.
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Rodrigues, Marco Aurélio [UNESP]. "Um conceito plural: a ἄτη na tragédia grega." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2015. http://hdl.handle.net/11449/132239.

Full text
Abstract:
Made available in DSpace on 2015-12-10T14:24:51Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2015-07-31. Added 1 bitstream(s) on 2015-12-10T14:31:08Z : No. of bitstreams: 1 000851849.pdf: 1343700 bytes, checksum: f920526248474b829705a5d8a8a6cda4 (MD5)
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
Na primeira metade do século XX, E. R. Dodds não apenas estimulou novas perspectivas com o livro The Greeks and the irrational (1953), como tornou-se referência aos futuros estudiosos ao discutir o conceito de ἄτη na Ilíada. Extremamente complexo, o vocábulo ἄτη designa, em primeira instância, um estágio de cegueira do pensamento humano e, mais tarde, a própria desgraça consumada. Suzanne Saïd (1978), acrescenta que, posteriormente, na tragédia clássica, o conceito passaria a fazer referência a toda sorte de infortúnios. Foi R. Doyle (1984) quem fez a análise do conceito em todas as tragédias clássicas, apenas tentando estabelecer seus diferentes sentidos. Dessa forma, a presente tese tem por objetivo defender que o conceito de ἄτη, ao longo da tragédia clássica grega, no século V a.C., passa por mudanças, assumindo diferentes acepções de acordo com o contexto apresentado, podendo, inclusive, ter perdido seu sentido original, aquele que a épica e toda a literatura anterior registravam. Para além disso, ao estar unido a outros termos, o conceito de ἄτη ganha novos contornos e significados diferentes, o que impede que sua tradução seja fixada em um único campo semântico. Daí a proposta, também, de pontuar que sua tradução respeite o uso adequado feito em cada uma das tragédias por seus autores. Para tanto, a tese perpassa todas as tragédias clássicas de Ésquilo Sófocles e Eurípides em que o vocábulo está presente (vinte e oito), nas quais o termo indica mudança ou acréscimo de valor semântico, fato este que será fundamentado na análise da transformação de pensamento do homem grego que, ao longo do século V, passou por mudanças extremas, desde a fundação da democracia e a vitória contra os persas, até o fim da Guerra do Peloponeso, com a queda do poderio ateniense e o desenvolvimento do pensamento racional
In the first half of the twentieth century, E. R. Dodds not only stimulated new perspectives through the book The Greeks and the irrational (1953), but also has become the benchmark for future scholars to discuss the concept of ἄτη in the Iliad. Extremely complex, the word ἄτη means in the first instance a blinding stage of human thought and, later, the very accomplished disgrace. Suzanne Saïd (1978) adds that later in classical tragedy, the concept would refer to all sorts of misfortunes. It was R. Doyle (1984) who analyzed the concept in all classical tragedies, just trying to establish its different meanings. Thus, this thesis aims to defend that the concept of ἄτη, along the classical Greek tragedy in the fifth century BC, undergoes changes, assuming different meanings according to the context presented, and may even have lost its original meaning, that the epic and all previous literature recorded. In addition, being united with other terms, the concept of ἄτη achieves new contours and different meanings, which prevents its translation to be fixed at a single semantic field. Hence the proposal, also, to point out that the translation respects the proper use made in each of the tragedies by their authors. Therefore, the argument permeates all the classic tragedies of Aeschylus, Sophocles and Euripides in which the word is present (twenty-eight), in which the term indicates change or addition of semantic value, a fact that will be based on the analysis of the transformation of thought of the Greek man, along the fifth century, underwent extreme changes from the foundation of democracy and the victory against the Persians, until the end of the Peloponnesian War, the fall of the Athenian power and the development of rational thought
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Antúnez, de Mayolo Kou Gabriel. ""Yo esto lo encuentro divertido" : estrategias satíricas en manual del perfecto deportado de Luis Felipe Angell, Sofocleto." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2014. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/5523.

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Abstract:
Manual del perfecto deportado (1974) es un monólogo satírico escrito por Luis Felipe Angell, Sofocleto, en donde el autor explica de manera cómica cómo es el proceso de la deportación latinoamericana de los gobiernos autoritarios y cómo debe afrontar el lector en esa situación. Sobre esto, postulo que la obra de Angell es una crítica social hacia todos los sujetos que participan en este proceso y que a su vez, reafirma la capacidad de agencia del narrador frente a esta sociedad para asegurar su superioridad. Mi metodología consiste en analizar los fragmentos cómicos del texto sobre la base de la teoría del humor y comicidad, así como la teoría sobre los manejos del poder. La tesis está dividida en tres capítulos, cada uno enfocado a un tipo de personaje distinto. El primer capítulo se centra en el personaje del Gobierno, en donde demuestro que el narrador tiene como intención transformarlo en un personaje deshumanizado y mecánico para demostrar su dominio frente a él. El segundo apartado está centrado en la sociedad y cómo evita revelar sus verdaderas intenciones a los deportados, y cómo el protagonista se aprovecha de ello. En el último capítulo analizo la figura del deportado mismo y propongo que esta es mostrada cómo un personaje débil en la narración para poder realzar la superioridad del narrador. Finalmente, en las conclusiones finales explico que la obra de Angell demuestra cómo el proceso de deportación ha perdido su poder de reforma y rebeldía y se ha convertido, más bien, en parte del sistema autoritario que realiza la acción. Así, la crítica y el chiste creado por esta situación es una forma de incentivar el cambio en estos sujetos para que asuman su individualidad.
Tesis
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Pereira, André Luiz Gardesani [UNESP]. "Confluências entre mito, literatura e direito em Édipo Rei, de Sófocles." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2015. http://hdl.handle.net/11449/138405.

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Abstract:
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Este estudo aborda a intersecção entre mito, literatura e direito em Édipo rei, de Sófocles, e tem como objetivo identificar os fatores de conexão entre essas áreas do saber na tragédia grega, propondo reflexões em torno dessas disciplinas. Objetiva, ainda, demonstrar como a interpretação literária pode ser útil para identificar a temática jurídica em narrativas literárias, bem como realçar a função sociológica e psicológica do mito, aproximando-o das finalidades do direito, notadamente como modelo de conduta humana e forma de controle social. Adota como ponto de partida as contribuições fornecidas pela teoria dos sistemas autopoiéticos de Niklas Luhmann, da qual se originam os fundamentos basilares para justificar a comunicação entre diferentes nichos do saber e dos teóricos do Law and Literature Movement. A literatura comparada sob a vertente do dialogismo bakhtiniano também reforça a noção de comunicação entre discursos de naturezas diversas (antropológico, literário e jurídico). Os estudos de Frye, Mielietinski e Durand explicam a dupla relação que se estabelece entre o mito e a literatura e pensadores modernos como Nietszche e Lévi-Strauss contribuem para demonstrar que os mitos continuam a ser valorizados e sobrevivem nos dias atuais. O denominado ―prolegômeno de Campbell‖, sobretudo sob a perspectiva da função sociológica e psicológica da narrativa mítica, e a tese de Eliade que encerra a ideia do caráter ritualístico do mito e a sua correspondência a um conjunto de códigos exemplares de conduta estreitam ainda mais as relações do mito com o direito. Na sequência, partindo das considerações teóricas, a pesquisa centra-se na questão da analogia entre o saber de Édipo, consubstanciado na solução do enigma da esfinge e na cura de Tebas, com os problemas da hermenêutica jurídica. Dessa forma, o trabalho se propõe a obter a ampliação e fusão dos horizontes de cada uma das...
This study focuses on the intersection between myth, literature and law in Oedipus the King, by Sophocles, and aims to identify the connections between these areas of knowledge in Greek tragedy. It also aims to demonstrate how literary interpretation can be useful to identify the legal issues in literary narratives, as well as enhance the psychological and sociological functions of the myth, approaching it from the law purposes, notably as model of human behavior and form of social control. It adopts as a starting point for the input provided by the autopoietic systems theory by Niklas Luhmann, from which originate the basic foundations to justify the communication between different niches of knowledge and theorists of the Law and Literature Movement. Comparative literature under Bakhtin's dialogism also reinforces the notion of communication between speeches of various kinds (anthropological, literary and legal). Studies of Frye, Mielietinski and Durand explain the dual relationship established between myth and literature, and modern thinkers such as Nietzsche and Lévi-Strauss show that the myths will continue to be valued and survive. The so-called Campbell prolegomenon, especially from the perspective of sociological and psychological function of mythic narrative and Eliade's arguments that conveys the idea of ritualistic character of myth and its correspondence to a set of exemplary codes of conduct, even more the relation myth and Law. In sequence, starting from theoretical considerations, the research focuses on the issue of analogy between the wisdom of Oedipus, embodied in the solution of the riddle of the Sphinx and in the healing of Thebes, with legal interpretation issues. Thus, the thesis aims to achieve the expansion and fusion of horizons of each of one of the areas of knowledge involved, especially from the point of view of identification and understanding of the law and its resonance in Greek tragedy, and the ...
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Maganuco, Anna Maria Grazia Rita. "Generi e metro in Sofocle. Analisi di alcuni casi esemplari." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11562/1016036.

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Abstract:
Il lavoro risulta strutturato in tre macro-sezioni, organizzate sulla base dei due generi lirico-corali che costituiscono il focus della tesi e a ognuno dei quali è dedicata una sezione; queste, a loro volta, sono precedute da una lunga introduzione di carattere storico-metodologico, nella quale si stabiliscono le linee-guida della ricerca. La sezione introduttiva si propone di riprendere sinteticamente la storia degli studi relativamente a tre percorsi che costituiscono il presupposto metodologico del lavoro di tesi: la storia del concetto di genere letterario nella Grecia antica; i limiti e le finalità di una ricerca intertestuale, che metta a dialogo la tragedia attica del V sec. a.C. e la produzione lirica arcaico-classica; la validità e l’utilità di un’analisi metrico-ritmica dei canti tragici in un’ottica che, attraverso un approccio semantico all’interpretazione metrica, guarda all’intersezione di generi lirici sul piano performativo. A proposito di quest’ultimo punto, vengono prese in considerazione delle problematiche molto discusse nel dibattito critico degli ultimi decenni: come decidere quale partitura metrica è la più affidabile (opposizione fra i difensori della colometria tràdita e i sostenitori del contrario)? Quale rapporto esisteva fra il testo, il metro, il ritmo e la musica e cosa si può trarre dai primi due in assenza degli altri elementi? Delle altre due macro-sezioni, la prima si concentra sui ‘canti iporchematici’ nella produzione drammatica di Sofocle e si suddivide nei seguenti capitoli: un’introduzione al genere iporchematico, che ripercorre le fonti e i frammenti superstiti per definire le caratteristiche del genere e i possibili metri in esso impiegati; l’analisi di Soph. Ai. 693-718; l’analisi di Soph. Trach. 205-224, seguita da alcuni confronti con altri tre corali drammatici (Eur. El. 585-595; Ar. Thesm. 953-1000; Eur. Ba. 1153-1167); l’analisi di tre canti sofoclei che, per diversi aspetti, possono essere ritenuti fortemente ‘mimetici’ e forse eseguibili secondo ‘modalità iporchematiche’ (Soph. El. 1384-1397; OC 1044-1095; OC 1447-1499); l’analisi di tre scene corali di ricerca nelle tragedie di Sofocle, di per sé estremamente mimetiche (Soph. Ai. 866-878; Phil. 201-218; OC 118-168). La terza e ultima sezione si occupa di due stasimi tragici che presentano alcuni stilemi formali propri dell’epinicio: essa è composta rispettivamente da un’introduzione al canto di vittoria, relativa al suo impianto formale e al suo uso in tragedia; dall’analisi di Eur. El. 859-879 (con un raffronto finale con il frammento di epinicio composto da Euripide per Alcibiade); dall’analisi di Soph. Trach. 633-662 (corredata da confronti testuali con i precedenti corali della medesima tragedia e altri brani di poeti lirici e di Euripide).
This dissertation is structured into three macro-sections, two of which linked to a specific choral lyric genre (the main focus of these analyses) and preceded by a historical and methodological introduction, where the guidelines of this research are fully outlined. The first section aims at briefly synthetize the history of studies about three paths that constitute the methodological premise of this research: the concept of ‘literary genre’ in ancient Greece; the limits and goals of intertextuality, especially concerning the relationship between fifth-century Attic tragedy and archaic and classical choral lyric production; the validity and benefit of a textual analysis of tragic songs that focusses on metre and rhythm, using these elements as heralds of meaning, thus looking at the intersections of literary genres from a performative perspective. About this last point, many problems are taken into consideration, problems that were discussed in the critical debate so far: how to choose the ‘more reliable’ metrical pattern (the current debate around ancient colometry)? In what kind of relationship where the text, the metrical pattern, the rhythm and the music and what can we say starting from the two former in lack of the latter elements? The second section revolves around the so-called ‘hyporchematic songs’ in Sophocles’ drama and it consists of these chapters: an introduction to the hyporchematic genre, where the sources and fragments are used in order to retrieve the main features of the lyric genre and the most recurrent metres; the analysis of Soph. Ai. 693-718; the analysis of Soph. Trach. 205-224, followed by three comparisons with other dramatic songs (Eur. El. 585-595; Ar. Thesm. 953-1000; Eur. Ba. 1153-1167); the analysis of three Sophoclean choral songs which can be considered strongly ‘mimetical’ for different reasons, and thus could have been performed in a ‘hyporchematical way’ (Soph. El. 1384-1397; OC 1044-1095; OC 1447-1499); the analysis of three choral research-scenes in the tragedies of Sophocles, that are strongly mimetic "per se" (Soph. Ai. 866-878; Phil. 201-218; OC 118-168). The third and last section aims to analyse two tragic stasima where some writing styles typical of the victory ode are implied and it does so in three chapters: an introduction to the epinician genre, its formal features and its employment in tragedy; the analysis of Eur. El. 859-879 (with a final comparison with a fragment of the epinician ode composed by Euripides for Alcibiades); the analysis of Soph. Trach. 633-662 (followed by textual comparisons with the previous choral parts of the same tragedy and other lyric and Euripidean fragments).
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CONTI, Alessandro. "Il repertorio Van Paassen di congetture a Sofocle: analisi e prospettive." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11562/918982.

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Abstract:
Il presente lavoro analizza il repertorio Van Paassen di congetture a Sofocle, ricostruendone la storia e catalogandone i materiali. Prospetta inoltre una possibile trasformazione del repertorio cartaceo in portale consultabile dalla rete. A seguire vengono analizzati alcuni passi critici dell'Edipo Re sofocleo, studiati nella loro storia critica grazie all'uso del repertorio. Concludono il lavoro alcune conclusioni desunte da tale studio.
This papers contain the analysis and history of the Van Paassen repertoir of conjectures to Sophocles. The author then designs a possible creation of an open portal containing the data dr. Vaan Paassen researched, that can be reached via internet. Follows the analysis of some critical passages taken from Sophocles' Edipus Rex, where the aid of the repertoir gives new depth to their critical studies. A brief conclusion about the way conjetcures take life and are transmitted ends the papers.
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Antonio, Scavello Giacomo Andrea. "Sofocle e Omero: gli omerismi nei corali di Aiace, Edipo Re e Trachinie." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11562/1016436.

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Abstract:
La ricerca che qui si presenta costituisce un’analisi specifica degli omerismi rintracciabili nei corali sofoclei (parodoi e stasimi). Il campo d’indagine privilegia dunque la lingua lirica dei canti corali e, in particolare, sono esaminati nel dettaglio le parodoi e gli stasimi di tre tragedie: l’Aiace, l’Edipo Re e le Trachinie. Con ‘omerismi’ non si intendono lemmi che siano testimoniati solo nella poesia omerica: il termine è assunto in senso largo come sinonimo di ‘lemma epico, epicismo’, per cui lo spettro di indagine si estende a tutta la poesia epica arcaica: Omero, Esiodo, gli Inni Omerici e i frammenti dei poemi epici del ciclo. Per quanto concerne la relazione tra l’epos e Sofocle, manca un’opera complessiva sull’argomento, così come non vi sono singole trattazioni che affrontino esaustivamente uno dei molteplici aspetti dell’influenza della poesia epico-omerica nel poeta, dalla lingua, allo stile, ai temi narrativi, ai motivi concettuali. L’obiettivo di questa indagine non è tanto quello di individuare in maniera esauriente tutte le singole riprese, producendo una catalogazione delle diverse tipologie di ‘omerismi’ che si ritrovano nell’opera di Sofocle, come nel caso della monografia di Sideras sugli epicismi in Eschilo (A. Sideras, Aeschylus Homericus, Untersuchungen zu den Homerismen der aischyleischen Sprache, Göttingen 1971). Il fine è invece quello di studiare le modalità e le funzioni degli ‘omerismi’ all’interno delle dinamiche dell’elaborata dizione sofoclea e di valutarne l’impatto letterario nel contesto più ampio dei corali e dei drammi oggetto d’esame. Anche per questo motivo non vengono esaminati tutti gli elementi epici in maniera indifferenziata, ma si sono privilegiate quelle riprese che presentano un valore particolarmente distintivo ed espressivo dal punto di vista stilistico, e pregnante sul piano tematico e concettuale. Si tratta cioè di uno studio che cerca quanto più possibile di tenere insieme la dimensione linguistica e stilistica con quella critico-letteraria ed ermeneutica. Per questa ragione l’indagine degli omerismi dei corali delle tre tragedie esaminate è sempre preceduta da una breve introduzione nella quale sono presentati sinteticamente il contesto degli eventi e degli snodi drammatici che fanno da cornice al singolo canto, oltre che le tematiche principali e le problematiche interpretative di fondo che caratterizzano il corale in questione. Queste introduzioni hanno proprio la funzione determinante di gettare le basi e le premesse di un discorso critico che viene poi proseguito durante l’analisi approfondita e dettagliata dei singoli omerismi e dei loro specifici contesti. Le varie voci epico-omeriche sono analizzate secondo i seguenti parametri: dapprima si fornisce un inquadramento delle attestazioni del lemma nell’epos e dei rispettivi contesti; viene poi discusso di norma il dato metrico e, all’occorrenza, testuale; si passano quindi in esame le riprese del lemma nella poesia presofoclea, in particolare Eschilo e la lirica, per individuare e valutare le analogie o le differenze tra Sofocle e i poeti precedenti in una prospettiva di ‘histoire des mots’ all’interno della tradizione della lingua poetica arcaico-classica; si fornisce poi un’analisi del valore del lemma all’interno della dinamica del singolo corale, cercando di rintracciare le motivazioni che hanno indotto il poeta al recupero di quella determinata vox epica, non solo dal punto di vista stilistico ma anche indagandone la pregnanza tematica e in alcuni casi la portata concettuale; infine, laddove appare opportuno, si opera un raffronto tra il contesto epico-omerico e quello sofocleo, al fine di valutare la possibilità di un riferimento consapevole e intenzionale a personaggi/scene/motivi/temi nel testo fonte in grado di apportare determinati sovrasensi in una prospettiva propriamente intertestuale. L’indagine è ordinata per singola tragedia e per singolo canto corale. Per ogni corale viene fornito inizialmente un prospetto riassuntivo degli omerismi; nel testo le varie voci e locuzioni oggetto di indagine sono evidenziate in modo diverso a seconda di tre categorie differenti nelle quali si è deciso di ripartire schematicamente per praticità classificatoria gli ‘omerismi’ studiati: 1) omerismi a livello lessicale; 2) omerismi che presentano una risemantizzazione o una variazione originale oppure conii sofoclei su modelli omerici; 3) espressioni o vocaboli che rievocano lemmi, stilemi, tematiche o similitudini omerici.
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Turra, Valeria. "Per una nuova edizione degli Scholia vetera al Filottete di Sofocle. Saggio di edizione e commento." Doctoral thesis, 2007. http://hdl.handle.net/11562/338071.

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Il lavoro oggetto della presente tesi consiste in un saggio di edizione e commento degli scolii al Filottete. Esso si articola in due sezioni; nella prima, si troverà l'edizione vera e propria degli scolii; nella seconda, l'edizione di quegli scolii che è stato utile e possibile raggruppare secondo le categorie critiche da cui essi sono informati, affiancata da sezioni di commento che cercano di affrontare le problematiche che a quegli scolii particolari si riferiscono, e che soprattutto provano a tracciare linee di continuità fra scolii che dalla medesima categoria critica sono accomunati. Anche nella prima sezione si troveranno talvolta porzioni -più ridotte- di commento: poiché certamente ogni scolio merita di per sé di esser fatto oggetto di approfondimento, anche a prescindere dalla formulazione critica che esso contenga o meno. Accade dunque che, mentre il lavoro di edizione arriva a comprendere tutti gli scholia vetera al Filottete, il commento sia ancora largamente passibile di integrazioni e ampliamenti.
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SUARIA, TOMMASO. "Nessun luogo a cui conducano gli dèi è vergognoso (Soph. F 247 R2): Tieste nei frammenti di Sofocle, Euripide e Agatone." Doctoral thesis, 2022. https://hdl.handle.net/11573/1657684.

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Abstract:
Conducted at Sapienza (supervisor Anna Maria Belardinelli), with a second supervisor from the University of Saint Andrews (Stephen Haliwell), my doctoral dissertation consists in the first critical edition and commentary to include all surviving fragments from 5th-century BC tragedies on the myth of Thyestes. Three authors are known to have composed plays about the many episodes of this complex character’s mythical saga: Sophocles, Euripides and Agathon. Of their work, we currently possess 58 fragments, all of them coming from indirect tradition.
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CECCARELLI, STEFANO. "Commedia antica e campagna attica. I "Contadini" e le "Navi mercantili" di Aristofane." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1240114.

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Abstract:
La presente tesi di dottorato presente l'edizione critica e il commento di due commedie frammentarie di Aristofane: i "Contadini" (Γεωργοί) e le "Navi Mercantili" (Ὁλκάδες). Queste due pièce sono accomunate dal topos letterario di una campagna idealizzata riscontrabile, in particolare, anche in "Acarnesi" e "Pace". L’introduzione generale affronta, da un punto di vista letterario, il tema della campagna e della sua idealizzazione nell’intera produzione teatrale attica (tragedia, commedia e dramma satiresco), prendendo in considerazione sia le opere conservate sia le frammentarie.
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"Filoctetes, de Sofocles : introdução, tradução e notas." Tese, Biblioteca Digital da Unicamp, 2003. http://libdigi.unicamp.br/document/?code=vtls000295927.

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Borowski, Yvonne. "Laughter in Ancient Greek Drama of the Classical Period." Phd diss., 2015. http://hdl.handle.net/11089/11865.

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Abstract:
Celem rozprawy jest analiza percepcji zjawiska śmiechu według poetów ateńskich w V w. p.n.e. Korpus badawczy składa się z zachowanych tekstów tragedii oraz wybranych fragmentów z Ajschylosa, Sofoklesa oraz Eurypidesa. Niniejsza rozprawa porusza następujące kwestie dotyczące: 1) natury zjawiska śmiechu; 2) terminologii starogreckiej dla śmiechu; 3) percepcji zjawiska śmiechu wyłaniającej się z wyodrębnionej greckiej terminologii; 4) percepcji śmiechu w dramacie greckim; 5) podobieństw i różnic w wykorzystaniu motywu śmiechu przez trzech tragików. Dysertacja podzielona została na dwie główne części. Pierwsza część pt. Śmiech (Laughter), składa się z dwóch rozdziałów i omawia zagadnienia dotyczące samego zjawiska śmiechu oraz jego percepcji odzwierciedlonej w języku starogreckim; natomiast druga część pt. Dramat grecki epoki klasycznej (Greek Drama of the Classical Period) zawiera analizę pojęć i znaczeń śmiechu w zachowanych dramatach i fragmentach poszczególnych autorów. Ta część składa się z trzech rozdziałów, z których każdy przedstawia leksykalno-interpretacyjną analizę odniesień do śmiechu występujących w omawianych tekstach literackich. Dysertacja przedstawia dowody na to, że dyskurs na temat złożoności zjawiska śmiechu już był podjęty przez dramatopisarzy w V w. p.n.e.
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Fleischerová, Andrea. ""Dobro" v klasické řecké filosofii a literatuře." Master's thesis, 2012. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-308183.

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Abstract:
The matter of the Good in classical Greek philosophy and literature is so important and extensive that it can hardly be covered in one document. Therefore the aim of the first part of the thesis is to express both fundamental context and critical attitude towards the concept of the Good in the philosophy of Socrates, Plato and Aristotle. The second part provides a coherent perspective on the development of archaic literature in terms of forming the idea of gods, virtues, good and evil in classical Greek epic and tragedy. Theoretical basis of the thesis relies on the studies of important philosophers, literature historians, religionists and mythologists, whose views are connected systematically or outlined comparatively in corresponding chapters. Both main parts of the thesis are divided into chapters which follow in logical sequence. The thesis is theoretical and corresponds to the assigned topic.
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