Academic literature on the topic 'Sostenibilità integrata'

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Journal articles on the topic "Sostenibilità integrata"

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Cristiano, Silvio. "L'approccio sistemico eMergetico. Prospettive per una valutazione integrata della sostenibilità di progetti civili e piani urbani." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 71 (December 2019): 149–72. http://dx.doi.org/10.3280/riv2018-071008.

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Del Gobbo, Giovanna, Francesco De Maria, and Marta Pampaloni. "Sustainable development in higher education: an integrated teaching and research experience." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 46–63. http://dx.doi.org/10.36253/form-11418.

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Abstract:
The contribution presents a teaching experience in a master’s degree program of ​​the University of Florence in pedagogical area. Through an integrated research-informed teaching (RIT) approach and the use of active methodologies, the course focuses on the topics of Agenda 2030 and sustainability, dealing with educational dimension underlying development’s actions. The importance of student-centred and learning outcomes-oriented pedagogical and didactic approaches are highlighted. These are functional to the development of competences linked to the theme of sustainable development, but also oriented towards the training of education professionals who are considered central figures in the accompaniment and management of ecological and sustainable transition processes. The contribution offers the systematization of this long-term experience in university teaching. Lo sviluppo sostenibile nell’alta formazione: un’esperienza integrata di didattica e ricerca Il contributo presenta un’esperienza di insegnamento all’interno di un corso di laurea magistrale di area pedagogica dell’Università di Firenze. Attraverso un approccio integrato di research-informed teaching (RIT) e l’utilizzo di metodologie attive, il corso è centrato sui temi dell’Agenda 2030 e della sostenibilità, esplicitando la dimensione educativa sottesa alle azioni di sviluppo. Si evidenzia l’importanza di approcci pedagogici e didattici student centred e learning outcomes oriented funzionali allo sviluppo di competenze legate al tema dello sviluppo sostenibile e volti alla formazione di professionisti dell’educazione e della formazione ritenuti figure centrali nell’accompagnamento e nella gestione di processi di transizione ecologica e sostenibile. Il contributo offre la sistematizzazione di questa esperienza pluriennale di didattica universitaria.
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Erba, Valeria, and Mina di Marino. "Reti ecologiche: pianificazione e progetti territoriali." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 17–26. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058003.

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Abstract:
Il tema delle reti ecologiche in questo contributo di riflessione scientifica e di sperimentazione didattica viene utilizzato per i possibili sviluppi futuri di approccio sostenibile, integrato e multidisciplinare con la pianificazione territoriale, la progettazione urbanistica e architettonica. Il paradigma di sostenibilitŕ ambientale e sociale delle reti ecologiche sia a livello programmatico-strategico che progettuale, viene applicato all'elaborazione dei tre progetti ricadenti nelle province lombarde di Varese, Lecco e Como. Le sperimentazioni non si limitano a un progetto tradizionale di rete ecologica finalizzato solo alla conservazione della biodiversitŕ (a scala regionale, provinciale e locale), ma all'impiego del medesimo strumento concettuale integrato alle componenti urbanistiche e territoriali per valutare, regolare e/o progettare trasformazioni territoriali sostenibili.
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Pontrandolfi, Antonella. "Sistema agroalimentare e sostenibilitŕ ambientale: scenari e sfide." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 2 (January 2013): 91–110. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-002006.

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Abstract:
La sostenibilitŕ ambientale č un concetto da sviluppare maggiormente nel settore agroalimentare per le implicazioni su suolo, acqua e biodiversitŕ e per l'impatto ambientale della produzione agroindustriale. Per aumentare il livello di sostenibilitŕ appare importante applicare un nuovo approccio, territoriale e di filiera e va an- che considerata la coerenza con gli obiettivi di sicurezza alimentare e gli effetti dei cambiamenti climatici, cioč la sfida per il settore agroalimentare č assicurare un adeguato livello produttivo incidendo perň sul grado generale di sostenibilitŕ e l'autore ritiene che questo possa avvenire adottando approcci e strumenti pianificatori integrati che considerino tutte le fasi del processo produttivo lungo le filiere e nei piani di settore dell'agroalimentare.
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Teresa Giovanazzi. "For a culture of sustainability. Pedagogical reflection, educational professionalism 0-6." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 160–68. http://dx.doi.org/10.36253/form-11330.

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Abstract:
Increasing awareness about the impending ecological crisis urges pedagogical research to project itself into the future and promote the training of human resources that is both responsible and aware of the educational value associated with the Environment. This paper, without claiming to be exhaustive, considers some challenges to transform the conditions of people and ecosystems within a culture of sustainability. Identifying balanced and authentic ways to inhabit the Earth is primordial to achieve the aforementioned objective and imply promoting effective educational actions through a new mindset between responsibilities and shared values. The governance of the educational ecosystem shall be the starting point with a particular focus on educational professionals 0-6. To make these multifaceted challenges a reality, the development of skills for professionals working in the educational and training services of childhood should be considered first. This is an unprecedented opportunity for the construction of sustainable skills that support the development of educational professionals 0-6 to take care of the environment. Per una cultura della sostenibilità. Riflessioni pedagogiche, professionalità educative 0-6 Assumere consapevolezza della rilevanza della crisi ecologica sollecita la ricerca pedagogica a proiettarsi nel tempo futuro, promuovendo una formazione delle risorse umane responsabile e consapevole del valore educativo dell’ambiente. Il presente contributo, senza pretesa di esaustività, si interroga sulle sfide di un cambiamento necessario nella prospettiva di migliorare le condizioni delle persone e degli ecosistemi, per una cultura della sostenibilità. Individuare modi più equilibrati e autentici per abitare la Terra implica promuovere azioni educative efficaci attraverso una nuova forma mentis, tra responsabilità e valori condivisi, muovendo dalla governance dell’ecosistema formativo con peculiare riferimento alle professionalità educative 0-6. Accostarsi alla realtà multiforme, a partire da chi opera nei servizi educativi e formativi dell’infanzia, richiede uno sguardo inedito nella costruzione di competenze sostenibili per lo sviluppo di professionalità educative 0-6 che sappiano prendersi cura dell’ambiente, nel segno dell’ecologia integrale.
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Patrizia Galeri. "Training in the care of the common home: sustainable tourism as a driver for an integral ecology." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 21–35. http://dx.doi.org/10.36253/form-11329.

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Abstract:
The growing importance that the sustainability is experiencing, in relation to the territorial culture, highlights the need to educate people who will be able not only to guide territorial initiatives and resources, but also to create synergies among different subjects, increasing as a consequence the relational capital and diversifying sustainable touristic projects in order to respond to the characteristics of a fare development. Sustainable tourism and the education that lies at its basis are related to the interpretation of green economy current heuristic curves and outcomes, which offers the possibility of creating jobs and boosting innovative activities. Sustainable tourism, whose main features are here described and compared to other types of tourism, is strictly related to the topics and the issues concerning human development, being nowadays a powerful driver to increase placement. Formazione alla cura della casa comune: il turismo sostenibile come driver per un’ecologia integrale L’importanza sempre maggiore assunta dalla sostenibilità in riferimento alla cultura del territorio, evidenzia la necessità di formare persone capaci di orientare le iniziative e le risorse territoriali, di creare sinergie tra i molti soggetti, producendo un incremento del capitale relazionale e una diversificazione di progetti turistici sostenibili per rispondere alle esigenze di sviluppo equo e solidale. La prospettiva del turismo sostenibile e della sua formazione è connessa con un’interpretazione delle attuali curvature e risultanze euristiche della green economy, che offre possibilità per la creazione di lavoro, e di attività creativo-innovative. Il turismo sostenibile, di cui si offre una disamina dei contenuti e dei valori in parallelo ad altre forme di turismo, è in profonda sintonia con i temi e le prospettive dello sviluppo umano e rappresenta, oggi, uno straordinario driver per potenziare il placement.
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De Castro, Paolo. "Agroalimentare e sviluppo: nuovi bisogni e nuove politiche per la crescita." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (April 2011): 29–33. http://dx.doi.org/10.3280/riss2011-001006.

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Abstract:
Il presente lavoro rileva il ruolo estremamente significativo svolto dal tessuto agricolo nell'orizzonte di una maggiore sostenibilitŕ dei processi di crescita. Per adempiere a tale compito, perň, si segnala la necessitŕ per il mondo agricolo nazionale ed europeo di intervenire sui modelli societari, sul credito, sulle politiche formative, sugli investimenti in infrastrutture e tecnologie promuovendo un maggiore orientamento verso azioni integrate che guardino ai sistemi piů che ai singoli prodotti o alle singole filiere. Solo cosě l'agricoltura potrŕ rimanere competitiva e contribuire attivamente alla preservazione delle identitŕ locali, dell'ecosistema, dei valori civici e culturali tradizionali delle comunitŕ rurali.
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La Notte, Alessandra, Giorgio Arduino, Franca Sordi, and Gianluigi Truffo. "La contabilizzazione di emissioni e concentrazioni degli inquinanti in atmosfera utilizzando conti ambientali e chain modeling." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 3 (April 2010): 109–39. http://dx.doi.org/10.3280/efe2009-003006.

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Abstract:
Le tematiche relative alla sostenibilitŕ ambientale sono caratterizzate da approcci interdisciplinari. Fra i vari strumenti che tentano di integrare le componenti economiche e le componenti ambientali si menzionano i conti integrati economici e ambientali le cui diverse tipologie sono contenute nel manuale SEEA. Fra i diversi moduli di contabilitŕ ambientale attualmente presenti ed utilizzati NAMEA č la matrice ‘ibrida' atta a contabilizzare i prelievi e le emissioni delle attivitŕ produttive e delle famiglie sull'ambiente. In questo lavoro si presentano i risultati dell'applicazione NAMEA in relazione alle emissioni in atmosfera nella regione Piemonte, provincia di Torino e comune di Torino. L'utilizzazione di database ‘raccolti' su territorio permette, oltre ad una puntuale analisi descrittiva e strutturale della matrice NAMEA, anche un collegamento con simulazioni relative alle concentrazioni degli inquinanti. Infatti l'utilizzo dell'Inventario Regionale delle Emissioni in Atmofera rappresenta il punto di contatto fra le cause generatrici delle emissioni elaborate attraverso NAMEA e l'effetto sull'ambiente in termini di concentrazioni elaborate attraverso la modellistica a catena. Va premesso che il processo che partendo dalle emissioni porta alle concentrazioni degli inquinanti non č lineare, tuttavia l'elaborazione di NAMEA a livello locale e la visualizzazione congiunta di emissioni e concentrazioni puň aiutare l'amministratore locale nella pianificazione di azioni da implementare sul territorio per migliorare la qualitŕ dell'aria.
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Monaci, Massimiliano. "L'innovazione sostenibile d'impresa come integrazione di responsabilitŕ e opportunitŕ sociali." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 26–61. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002002.

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Abstract:
Le concezioni e le prassi di responsabilitŕ sociale d'impresa (CSR, corporate social responsibility) che si sono affermate sino a tempi molto recenti riflettono prevalentemente una logica reattiva, incentrata sulla necessitŕ delle aziende di rilegittimarsi nei confronti dei loro stakeholder corrispondendo alla richiesta di riduzione e prevenzione dei costi sociali legati all'attivitŕ d'impresa (degrado ecologico, disoccupazione conseguente a ristrutturazioni, ecc.). Tuttavia l'attuale periodo, anche per le incertezze e questioni poste dalla crisi economica, rappresenta una fase singolarmente feconda per andare oltre questo approccio adattivo e raccogliere la sfida di una visione piů avanzata della dimensione sociale dell'agire d'impresa come innovazione sostenibile. Tale modello si basa sulla valorizzazione di beni, risorse ed esigenze di significato sociale ed č indirizzato alla creazione di valore integrato - economico, umano-sociale e ambientale - nel lungo termine. La caratteristica centrale di questo profilo d'impresa č la tendenza a operare in maniera socialmente proattiva, sviluppando un'attitudine a cogliere o persino anticipare le direzioni del cambiamento sociale con i suoi bisogni e problemi emergenti e facendo sě che l'integrazione di obiettivi economici e socio-ambientali nei processi strategico-produttivi si traduca in fattore di differenziazione dell'offerta di mercato e in una reale fonte di vantaggio competitivo. Nel presente lavoro si indica la praticabilitŕ di un simile modello riferendosi ai risultati di una recente indagine condotta su un campione di dieci imprese italiane, eterogenee per dimensioni, collocazione geografica, fase del ciclo di vita e settori di attivitŕ, che si estendono da comparti tradizionali (come quelli alimentare, edilizio, sanitario, dell'arredamento e della finanza) a campi di piů recente definizione e a piů elevato tasso di cambiamento tecnologico (quali l'ingegneria informatica, la comunicazione multimediale, il controllo dei processi industriali e il risanamento ambientale). La logica di azione di queste organizzazioni sembra ruotare intorno a una duplice dinamica di "valorizzazione del contesto": da un lato, l'internalizzazione nella strategia d'impresa di richieste e al contempo di risorse sociali orientate a una maggiore attenzione per l'ambiente naturale, per la qualitŕ della vita collettiva nei territori, per i diritti e lo sviluppo delle persone dentro e fuori gli ambienti di lavoro; dall'altro lato, la capacitŕ, a valle dell'attivitŕ di mercato, di produrre valore economico e profitti generando anche valore per la societŕ. Nei casi analizzati č presente la valorizzazione delle risorse ambientali, che si esprime mediante la riprogettazione di prodotti e processi e politiche di efficienza energetica di rifornimento da fonti di energia rinnovabile, raccordandosi con nuove aspettative sociali rispetto alla questione ecologica. Č coltivato il valore umano nel rapporto spesso personalizzato con i clienti e i partner di business ma anche nella vita interna d'impresa, attraverso dinamiche di ascolto e coinvolgimento che creano spazi per la soddisfazione di svariati bisogni e aspirazioni che gli individui riversano nella sfera lavorativa, aldilŕ di quelli retributivi. C'č empowerment del "capitale sociale" dentro e intorno all'organizzazione, ravvisabile specialmente quando le condotte d'impresa fanno leva su risorse relazionali e culturali del territorio e si legano a meccanismi di valorizzazione dello sviluppo locale. Troviamo inoltre il riconoscimento e la produzione di "valore etico" per il modo in cui una serie di principi morali (quali la trasparenza, il mantenimento degli impegni, il rispetto di diritti delle persone) costituiscono criteri ispiratori dell'attivitŕ di business e ne escono rafforzati come ingredienti primari del fare impresa. E c'č, naturalmente, produzione di valore competitivo, una capacitŕ di stare e avere successo nel mercato che si sostiene sull'intreccio di vari elementi. Uno di essi coincide con l'uso della leva economico-finanziaria come risorsa irrinunciabile per l'investimento in innovazione, piuttosto che in un'ottica di contenimento dei costi relativi a fattori di gestione - come la formazione - che possono anche rivelarsi non immediatamente produttivi. Altrettanto cruciali risultano una serie di componenti intangibili che, oltre alla gestione delle risorse umane, sono essenzialmente riconducibili a due aspetti. Il primo č lo sviluppo di know-how, in cui la conoscenza che confluisce nelle soluzioni di business č insieme tecnica e socio-culturale perché derivante dalla combinazione di cognizioni specializzate di settore, acquisite in virtů di una costante apertura alla sperimentazione, e insieme di mappe di riferimento e criteri di valutazione collegati alla cultura aziendale. L'altro fattore immateriale alla base del valore competitivo consiste nell'accentuato posizionamento di marchio, con la capacitŕ di fornire un'offerta di mercato caratterizzata da: a) forte specificitŕ rispetto ai concorrenti (distintivi contenuti tecnici di qualitŕ e professionalitŕ e soprattutto la corrispondenza alle esigenze dei clienti/consumatori e al loro cambiamento); b) bassa replicabilitŕ da parte di altri operatori, dovuta al fatto che le peculiaritŕ dell'offerta sono strettamente legate alla particolare "miscela" degli altri valori appena considerati (valore umano, risorse relazionali, know-how, ecc.). Ed č significativo notare come nelle imprese osservate questi tratti di marcata differenziazione siano stati prevalentemente costruiti attraverso pratiche di attenzione sociale non modellate su forme di CSR convenzionali o facilmente accessibili ad altri (p.es. quelle che si esauriscono nell'adozione di strumenti pur importanti quali il bilancio sociale e il codice etico); ciň che si tratti - per fare qualche esempio tratto dal campione - di offrire servizi sanitari di qualitŕ a tariffe accessibili, di supportare gli ex-dipendenti che avviano un'attivitŕ autonoma inserendoli nel proprio circuito di business o di promuovere politiche di sostenibilitŕ nel territorio offrendo alle aziende affiliate servizi tecnologici ad alta prestazione ambientale per l'edilizia. Le esperienze indagate confermano il ruolo di alcune condizioni dell'innovazione sostenibile d'impresa in vario modo giŕ indicate dalla ricerca piů recente: la precocitŕ e l'orientamento di lungo periodo degli investimenti in strategie di sostenibilitŕ, entrambi favoriti dal ruolo centrale ricoperto da istanze socio-ambientali nelle fasi iniziali dell'attivitŕ d'impresa; l'anticipazione, ovvero la possibilitŕ di collocarsi in una posizione di avanguardia e spesso di "conformitŕ preventiva" nei confronti di successive regolamentazioni pubbliche in grado di incidere seriamente sulle pratiche di settore; la disseminazione di consapevolezza interna, a partire dai livelli decisionali dell'organizzazione, intorno al significato per le strategie d'impresa di obiettivi e condotte operative riconducibili alla sostenibilitŕ; l'incorporamento strutturale degli strumenti e delle soluzioni di azione sostenibile nei core-processes organizzativi, dalla ricerca e sviluppo di prodotti/ servizi all'approvvigionamento, dall'infrastruttura produttiva al marketing. Inoltre, l'articolo individua e discute tre meccanismi che sembrano determinanti nei percorsi di innovazione sostenibile osservati e che presentano, per certi versi, alcuni aspetti di paradosso. Il primo č dato dalla coesistenza di una forte tradizione d'impresa, spesso orientata sin dall'inizio verso opzioni di significato sociale dai valori e dall'esperienza dell'imprenditore-fondatore, e di apertura alla novitŕ. Tale equilibrio č favorito da processi culturali di condivisione e di sviluppo interni della visione di business, da meccanismi di leadership dispersa, nonché da uno stile di apprendimento "incrementale" mediante cui le nuove esigenze e opportunitŕ proposte dalla concreta gestione d'impresa conducono all'adozione di valori e competenze integrabili con quelli tradizionali o addirittura in grado di potenziarli. In secondo luogo, si riscontra la tendenza a espandersi nel contesto, tipicamente tramite strategie di attraversamento di confini tra settori (p.es., alimentando sinergie pubblico-private) e forme di collaborazione "laterale" con gli interlocutori dell'ambiente di business e sociale; e al contempo la tendenza a includere il contesto, ricavandone stimoli e sollecitazioni, ma anche risorse e contributi, per la propria attivitŕ (p.es., nella co-progettazione dei servizi/prodotti). La terza dinamica, infine, tocca piů direttamente la gestione delle risorse umane. Le "persone dell'organizzazione" rappresentano non soltanto uno dei target destinatari delle azioni di sostenibilitŕ (nelle pratiche di selezione, formazione e sviluppo, welfare aziendale, ecc.) ma anche, piů profondamente, il veicolo fondamentale della realizzazione e del successo di tali azioni. Si tratta, cioč, di realtŕ organizzative in cui la valorizzazione delle persone muove dagli impatti sulle risorse umane, in sé cruciali in una prospettiva di sostenibilitŕ, agli impatti delle risorse umane attraverso il loro ruolo diretto e attivo nella gestione dei processi di business, nella costruzione di partnership con gli stakeholder e nei meccanismi di disseminazione interna di una cultura socialmente orientata. In tal senso, si distingue un rapporto circolare di rinforzo reciproco tra la "cittadinanza nell'impresa" e la "cittadinanza dell'impresa"; vale a dire, tra i processi interni di partecipazione/identificazione del personale nei riguardi delle prioritŕ dell'organizzazione e la capacitŕ di quest'ultima di generare valore molteplice e "condiviso" nel contesto (con i clienti, il tessuto imprenditoriale, le comunitŕ, gli interlocutori pubblici, ecc.). In conclusione, le imprese osservate appaiono innovative primariamente perché in grado di praticare la sostenibilitŕ in termini non solo di responsabilitŕ ma anche di opportunitŕ per la competitivitŕ organizzativa. Questa analisi suggerisce quindi uno sguardo piů ampio sulle implicazioni strategiche della CSR e invita a riflettere su come le questioni e i bisogni di rilievo sociale, a partire da quelli emergenti o acuiti dalla crisi economica (nel campo della salute, dei servizi alle famiglie, della salvaguardia ambientale, ecc.), possano e forse debbano oggi sempre piů situarsi al centro - e non alla periferia - del business e della prestazione di mercato delle imprese.
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Arena, Elisa, Edy Febi, Onofrio De Lucia, and Massimo Piccioni. "Le cure palliative tra sostenibilità e dignità della vita: le prestazioni assistenziali sociali come momento integrante dell’assistenza globale." Medicina e Morale 62, no. 1 (February 28, 2013). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2013.105.

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Abstract:
Il lavoro si pone l’obiettivo di analizzare il tema dell’assetto organizzativo e delle problematiche etiche e medico-legali delle cure palliative in Italia facendo riferimento, in particolare, alla legge 38/2010, punto di partenza per riflessioni critiche circa gli interventi “assistenziali” previsti dalla stessa e circa il significato da attribuire, in una visione integrata e globale, al termine “Assistenza”. Gli Autori propongono infine alcune riflessioni circa l’adeguatezza, in tale ottica, dell’attuale sistema dell’assistenza sociale in Italia. ---------- The aim of the present article is to analyze the organizational structure, the ethical and medico-legal aspects of palliative care in Italy. In particular, it refers to the law 38/2010, which represents the starting point for critical thinking about “assistive” intervention promoted by the Act and about the meaning attributable to the word “assistance” in an integrated and comprehensive vision. Finally, the Authors propose some reflections on the adequacy, in this context, of the current social assistance system in Italy.
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Dissertations / Theses on the topic "Sostenibilità integrata"

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Salvadori, Chiara. "L'approccio interdisciplinare BIM e la sostenibilità integrata: progetto residenziale per una villetta monofamiliare in Sicilia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8677/.

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Abstract:
Il BIM (Building Information Modeling ) è un processo coordinato per agevolare l’integrazione delle informazioni pertinenti alle varie fasi di progettazione dell’opera edilizia. La rappresentazione digitale di un edificio, completa di tutte le sue parti ed informazioni sempre aggiornate, affidabili ed accessibili, aiuta il confronto decisionale, la produzione di elaborati, la stima dei costi e tanti altri aspetti del processo edilizio che vengono così ad essere trattati in maniera più efficiente, immediata e con meno sprechi rispetto a molti approcci tradizionali ancora in uso. Con queste premesse la tesi ha voluto indagare potenzialità e criticità di strumenti progettuali avanzati per giungere ad una costruzione efficace e sostenibile. A questo scopo Revit di Autodesk si è dimostrato un software che permette di avere in un unico spazio di lavoro tutti i dati pertinenti alle figure professionali che intervengono durante il processo edilizio. Nel modello BIM realizzato per progettare realisticamente una villetta monofamiliare localizzata a Mezzojuso, in provincia di Palermo, sono stati esaminati molteplici aspetti: dal modello fisico, alla visualizzazione grafica 2D e 3D, alla modellazione parametrica di un modello concettuale energetico che coinvolge analisi di comfort termico ed igrometrico, ad un modello dei venti (per arrivare ad un design energetico ottimale). Il metodo di progetto è stato applicato facendo largo uso di elementi parametrici non standard nei modelli 3D e di altri prodotti realmente esistenti nel mercato italiano. Il risultato finale è stato quello di giungere ad una valutazione delle geometrie più idonee per il controllo degli spazi rispetto alla normativa locale, allo studio di più tipologie di pacchetti murari per risolvere i problemi di raffrescamento estivo e isolamento invernale, alla realizzazione di un computo metrico di massima: sono stati solo questi alcuni degli aspetti considerati per approcciare la tematica da un più ampio punto di vista multidisciplinare.
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Ungaro, Fabrizio. "Future-Proofing NYC: Proposta di una strategia integrata per stimolare gli interventi di Flood-Proofing e Deep Renovation su edifici esistenti nelle aree costiere di New York City." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La distruzione e i danni causati dall’uragano Sandy e il lungo processo di ripresa tutt’ora in corso, hanno evidenziato l’importanza di adattare le aree costiere di New York City in modo che in futuro possano resistere e riprendersi rapidamente da uragani e inondazioni. Migliorare la resilienza delle comunità costiere significa proteggere e supportare la loro vivacità e il contributo che queste danno all’economia della città. I quartieri di New York City situati vicino all’acqua devono affrontare la grande sfida di adattarsi ai rischi di inondazione, che sono in costante aumento. Sostituire gli edifici esistenti non è una soluzione sostenibile. È di importanza critica, invece, stimolare il retrofitting degli edifici esistenti con modalità che siano praticabili dal punto di vista economico, sociale e della sostenibilità. D’altro canto tali interventi devono essere tesi a soddisfare gli obbiettivi del piano strategico della città di New York di riduzione delle emissioni di CO2 dell 80% entro il 2050. Questo studio propone le strategie di add-on di ABRACADABRA come soluzione efficace per rispondere ai problemi di realizzabilità sia per quanto riguarda il floodproofing e sia per quanto concerne gli interventi di deep energy renovation. Tale approccio considera la vendita o la locazione degli add-on come mossa strategica essenziale per finanaziare tali interventi e ridurre con successo la vulnerabilità delle zone costiere e al contempo promuovere il retrofitting energetico su larga scala. L’efficacia delle strategie di add-ons di ABRACADABRA è stata simulata su un isolato di row houses di Brooklyn. Grazie alla creazione di strumenti parametrici ad-hoc, sono stati elaborati differenti scenari che analizzano il rapporto costi-benefici, in modo da individuare i limiti nella realizzabilità degli interventi. In via del tutto speculativa, si è provato infine a misurare l’impatto economico di possibili guadagni derivanti dal net metering e dal footprint trading.
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MARCHIS, ALEXANDRU VASILE. "La evoluzione della politica agricola europea per integrare l'innovazione e la sostenibilità." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6530.

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Abstract:
La tesi seguirà il processo di sviluppo in occasione della riforma 2013 della PAC. Senza tentare di fare un'analisi approfondita sui successi e gli insuccessi del quadro politico precedente, si concentrerà più sui le opinioni delle parti interessate sulle sfide della politica stava affrontando alla data e le possibili soluzioni proposte dalle parti interessate a prendere il la politica in avanti. Una visione a 360 ° delle posizioni assunte dalle parti interessate rivelerà loro valutazione dell'efficacia della politica, l'efficacia degli strumenti esistenti per affrontare le nuove sfide, nonché identificherà le nuove direzioni che essi propongono per lo sviluppo delle politiche per affrontare le sfide future. Tale analisi consentirà l'identificazione del luogo e l'importanza data dalla parti interessate per la promozione dell'innovazione e della sostenibilità nel settore agricolo attraverso gli strumenti della PAC. La tesi si propone di cogliere il ruolo delle diverse opinioni delle parti interessate nello sviluppo della politica e quindi di fare un'analisi delle sfide e delle opportunità parti interessate devono affrontare nel contesto della implementatione delle politiche agricole.
The thesis will follow the policy development process during the 2013 reform of the CAP. Without attempting to make an in-depth expert analysis on the successes and failures of the previous policy framework, it will focus more on reflecting the opinions of the stakeholders on the challenges the policy was facing at date and possible solutions proposed by stakeholders to take the policy forward. A 360° vision on the positions taken by stakeholders will reveal their assessment of the effectiveness of the policy, the efficacy of existing instruments to address new challenges as well as will identify the new directions they propose for policy development to meet future challenges. Such an analysis will allow identifying the place and importance given by stakeholders to the promoting innovation and sustainability in the agricultural sector through the instruments of the CAP. The thesis aims at capturing the role of the various stakeholder opinions in the development of the policy and then to make an analysis of the challenges and opportunities stakeholders face in the context of the new policy implementation.
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Sisti, Valentina. "La riorganizzazione dell'attività chirurgica nel territorio ferrarese: caso di change management, nell'ottica della sostenibilità e qualità di servizio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Introduzione:Il SSN, negli ultimi anni, è stato al centro di forti spinte al cambiamento, imposte da politiche sanitarie nazionali ed internazionali, dovendo così affrontare nuovi ambiti, diversi da quelli di sua competenza. Le Aziende Sanitarie ferraresi, volendo cogliere le opportunità di cambiamento imposte dall’ultima normativa sanitaria, hanno rivisto gli aspetti critici legati al percorso chirurgico, attuando un progetto di riorganizzazione a livello territoriale. Le Aziende al fine di realizzare il progetto hanno utilizzato strumenti ed approcci dell’ingegneria di processo e di processi di gestione e management. Scopo/Metodi:Lo scopo di questo progetto è di implementare un modello organizzativo, definendone i criteri di scelta per la ridistribuzione dell’attività chirurgica programmata sul territorio ferrarese, secondo i metodi definiti dalla relazione volumi-esiti, al fine di perseguire gli obiettivi aziendali in termini di incremento del servizio offerto, aumento della qualità e dell’efficienza delle prestazioni. Risultati:Al fine di allineare obiettivi di progetto e obiettivi strategici, le due Aziende hanno adottato il modello organizzativo focused-factory, che ha permesso di reingegnerizzare il processo chirurgico, ridefinendo e aggregando gli interventi in 32 macro-categorie, e distribuendoli secondo tre livelli di complessità: basso, medio ed alto. Conclusioni:In conclusione, il progetto ha permesso di creare e definire una rete chirurgica provinciale – Surgical Unique Network (S.U.N.), basata sui principi di integrazione, standardizzazione, efficienza e sostenibilità economica. Il risultato generale sarà quello di offrire alla popolazione ferrarese e alle persone ricoverate un servizio diagnostico-terapeutico innovativo, trasparente e di elevata qualità. Allo stesso tempo offrire ai professionisti sanitari un network integrato, con un alto grado di specializzazione sulle procedure chirurgiche, condividere il proprio know-how e le best-practices.
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Travesset, Baró Oriol. "Prospectiva energètica al Principat d'Andorra : model integrat d'avaluació de la seguretat energètica per a la transició cap a un escenari sostenibilista." Doctoral thesis, Universitat Politècnica de Catalunya, 2017. http://hdl.handle.net/10803/460913.

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Abstract:
The energy sector reform is one of the major challenges that must be faced globally during the current century. The energy model, in which the economic growth of major economies is sustained, based mainly on the intensive use of non-renewable resources, cannot be maintained in the long term or extrapolated globally. It is therefore imperative to explore alternatives to advance towards a more sustainable energy model. In this context of energy crisis, despite the decisive influence that international dynamics will have upon it, there is not a unique solution, and each country must develop its own strategy. A thorough current situation analysis, research of strategies and the evaluation of their potential will be crucial to develop a successful medium and long term energy planning. Andorra initiated the process towards his future energy system with the development of the Energy White Paper in 2012. This PhD thesis wants to participate in this path generating scientific knowledge and developing tools to support administrations in their decision making processes. The core of the thesis is aimed at building a model of Andorra¿s energy system. It integrates socioeconomic and environmental factors representing the links between energy systems and key national dynamics. The model assesses current and future country¿s energy security issues with an integrated vision, going beyond the classic perspective of security of supply, and being closer to the sustainability's holistic vision. This model serves as a tool to support decision making actions and allows the construction of exploratory and normative scenarios which help to visualize multiple futures and the strategies to achieve them. The integrated assessment model of energy security is built with the LEAP (Long-Range Energy Alternatives Planning System) tool. It estimates the future energy system evolution in the period 2015-2050 and allows the inclusion of policy strategies to build alternative scenarios and assess its impacts and feasibility, under the perspective of energy security. This thesis identifies major energy challenges that must be faced in Andorra, reveals alternatives to confront these challenges and quantifies its potential. It develops LEAP-Andorra, the first long term energy planning model in Andorra and makes recommendations in order to guide future model developments.
La reforma profunda del sector energètic forma part dels importants reptes als que inevitablement cal fer front a nivell global durant el present segle. El model energètic en que es sustenta el creixement de les principals economies, basat en l'ús intensiu de recursos no renovables, no es pot mantenir a llarg termini ni extrapolar a escala global. Així doncs, és imperatiu explorar alternatives per avançar cap a un nou model energètic més sostenible. En aquest context de crisi energètica, tot i que les dinàmiques internacionals tindran una influència decisiva, no existeix una solució única, sinó que cada territori haurà de desenvolupar la seva pròpia estratègia. L'anàlisi de la situació actual i la recerca d'actuacions adequades, mitjançant l'avaluació del seu potencial, seran crucials per realitzar una planificació energètica exitosa a mitjà i llarg termini. Andorra, va iniciar el camí de transició cap al seu model energètic de futur, definint-ne les primeres passes en la publicació del Llibre Blanc de l'Energia d'Andorra l'any 2012. La present tesi doctoral, busca participar en aquest camí, generant coneixement científic que enriqueixi el procés i desenvolupant eines que donin suport a les diferents administracions en la presa de decisions. L'eix central d'aquesta tesi consisteix en la construcció d'un model del sector energètic andorrà. Aquest integra factors socioeconòmics i ambientals representant les interaccions del sistema energètic amb els principals aspectes influents en la dinàmica nacional. El model avalua la seguretat energètica actual i futura del país des d’una visió integrada, anant més enllà de la perspectiva clàssica de seguretat d’abastiment, i apropant-se des de l'àmbit energètic a la visió holística de la sostenibilitat. Aquest serveix com a eina de suport a la presa de decisions, a través de la construcció d’escenaris exploratoris i normatius, permetent visualitzar els múltiples futurs i les estratègies que condueixen a cada un d'ells. El model integrat d’avaluació de la seguretat energètica es construeix mitjançant l'eina LEAP (Long-Range Energy Alternatives Planning System). Estima l'evolució del sistema energètic pel període 2015-2050 i permet l'entrada d'estratègies polítiques en cada un dels seus àmbits per tal de construir escenaris alternatius i valorar-ne els impactes i viabilitat, sempre tenint en compte el marc de la seguretat energètica. Aquesta tesi identifica els reptes a afrontar a Andorra en l'àmbit energètic, posa de manifest alternatives per fer-hi front i en quantifica el seu potencial. Implementa el LEAP-Andorra, el primer model de planificació energètica d'Andorra a llarg termini i realitza recomanacions per a futurs desenvolupaments del model.
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Bisi, Serena. "Ipotesi di miglioramento e rifunzionalizzazione dell'ex Collegio dei Gesuiti di Mirandola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Il tema del miglioramento delle prestazioni del patrimonio edilizio italiano ed in particolare la tutela materiale dell’edilizia in muratura tradizionale, appare oggi più che mai attuale alla luce dei recenti eventi sismici che hanno colpito l’Italia. L'obiettivo della tesi è quello di fornire un progetto di intervento compatibile, non invasivo e sostenibile per l’ex Collegio dei Gesuiti di Mirandola che risulta inagibile a causa degli eventi sismici del maggio 2012. Affinchè gli interventi proposti risultino sostenibili, reversibili, ben integrati e rispettosi della natura storica del manufatto è necessario conoscere approfonditamente l'edificio, le analisi da eseguire seguono il seguente ordine: - analisi storico-critica del manufatto; - esame dell’ambiente, delle strutture e delle lesioni nelle loro manifestazioni deformative e fessurative; - definizione della natura del dissesto; - ricerca delle cause perturbatrici; - modellazione dei cinematismi in atto e verifica della sicurezza delle strutture lesionate o in condizioni di carico sfavorevoli; - studio dei rimedi e progetto di miglioramento e di rifunzionalizzazione. L’analisi storico evolutiva e le indagini su vulnerabilità e cause dei dissesti sono i momenti più importanti delle fasi conoscitive in quanto permettono di comprendere il comportamento alle sollecitazioni del fabbricato e di conseguenza redigere un progetto di intervento adeguato.
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Book chapters on the topic "Sostenibilità integrata"

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Pidalà, Andrea Marçel. "Le coste dei Nebrodi tra mosaico paesaggistico, beni culturali e criticità complesse. Visioni e Scenari Strategici progettuali nel paradigma della sostenibiltà." In Proceedings e report, 289–98. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-147-1.29.

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The coastline that delimits Nebrodi geographical area, includes beaches, coastlines and areas urbanized along a border section of about 104 km with 15 urban centers. The coastline is divided in 3 sections: beaches; dunes; waterfronts. The coastline defines a territory complex, where natural and human activities intertwine shaping the places. Relationship between man and nature determines environmental criticizes increasing, requiring strategic intervention with a holistic-integrated vision. Progressive urbanization has produced stiffening of coastline and questioning of ecological cycles.
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