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Dubrovina, Olga. ""Benvenuti, lo Sputnik è aperto a tutti!"Aspetti internazionali del mito spaziale sovietico." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (May 2021): 297–317. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-002015.

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Abstract:
Una delle componenti del mito spaziale sovietico è la collaborazione internazionale dell'Unione Sovietica nell'esplorazione spaziale e la disponibilità dell'Urss a stabilire rapporti aperti con i partner stranieri. Non per caso la propaganda spaziale sovietica è permeata di immagini di apertura, generosità e altruismo. L'autrice si pone l'obiettivo di indagare la dimensione internazionale della ricerca spaziale sovietica sia attraverso le pubblicazioni scientifiche e divulgative, sia attraverso gli scritti prodotti dai testimoni coinvolti in prima persona nell'industria aerospaziale. Il processo di apertura internazionale è esaminato nei suoi due aspetti fondamentali: la partecipazione dell'Urss a iniziative internazionali e la collaborazione con altri paesi. Il contributo intende inoltre individuare eventuali discrepanze tra narrazione ufficiale e realtà effettiva della collaborazione internazionale. L'autrice evidenzia che l'internazionalizzazione delle ricerche spaziali da parte dell'Unione Sovietica è un processo lungo e scandito in diverse fasi. Dietro i bisogni della propaganda si nasconde un dilemma fra la segretezza e la dimostrazione dei successi che si risolve con risultati contraddittori.
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Bollino, Carlo Andrea, Gianfranco Di Vaio, and Paolo Polinori. "Spillovers ed eterogeneitŕ spaziale nell'analisi dell'efficienza economica a livello comunale: un'applicazione per i comuni dell'Emilia Romagna." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (October 2012): 13–37. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-003002.

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Abstract:
Il presente lavoro rappresenta un primo tentativo di analizzare in chiave spaziale l'efficienza conseguita a livello di governo locale in Italia, utilizzando un database di nuova costruzione, che comprende i 341 comuni della regione Emilia- Romagna. La metodologia d'analisi si basa su una procedura a due stadi. Nel primo stadio, si stimano i punteggi di efficienza attraverso il metodo non parametrico della Data Envelopment Analysis (DEA), mentre nel secondo stadio si utilizzano detti punteggi per effettuare un'analisi esplorativa dei dati spaziali (ESDA), basata sulla statistica I di Moran. I risultati mostrano che i comuni considerati sono mediamente inefficienti e che esistono fenomeni di esternalitŕ spaziali, in grado di in- fluenzare positivamente il grado d'efficienza delle amministrazioni comunali. I comuni con un elevato livello d'efficienza, infatti, sono circondati da comuni caratterizzati da un'efficienza altrettanto elevata e viceversa. Parallelamente, si riscontra una non trascurabile evidenza di eterogeneitŕ spaziale. Particolare attenzione č stata posta, sia in fase di costruzione della banca dati sia nel processo di stima, ai problemi di eterogeneitŕ dovuti alla presenza di osservazioni anomale.
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Peskine, A., M. Urbanski, P. Pradat-Diehl, P. Bartolomeo, and P. Azouvi. "Negligenza spaziale unilaterale." EMC - Neurologia 10, no. 4 (January 2010): 1–14. http://dx.doi.org/10.1016/s1634-7072(10)70492-x.

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Nadler, Robert. "Multilocalitŕ: un concetto emergente fra mobilitŕ e migrazione." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 94 (April 2011): 119–33. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094009.

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Abstract:
Da tempo il tema della mobilitŕ sociale e spaziale interessa discipline come la sociologia, la geografia e l'economia. I processi migratori, dall'altro, sono diventati un oggetto specifico della ricerca scientifica. Tuttavia entrambi si sono sviluppati all'interno delle societŕ industriali moderne e appare lecito dubitare del fatto che essi possano ancora rappresentare in modo adeguato la condizione di individui e di gruppi sociali post-moderni che devono organizzare la propria vita in contesti socio-spaziali altamente flessibili. L'Ufficio Federale per l'Edilizia e la Progettazione Regionale tedesco () ha recentemente dedicato un numero speciale della rivista "Informazioni sullo Sviluppo Spaziale" () al tema della multilocalitŕ. Il termine sta assumendo sempre piů importanza nel dibattito internazionale al fine di descrivere alcuni tratti specifici della vita quotidiana postmoderna. In questo saggio l'autore ripercorre i passaggi salienti del dibattito sul tema in corso nell'ambiente scientifico di lingua tedesca. In un primo momento, descrivendo il significato attribuito al concetto di multilocalitŕ e agli elementi che lo differenziano da quelli di mobilitŕ e di migrazione. In seguito, mostrandone i campi di applicazione di maggiore interesse per la ricerca scientifica.
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Tabusi, Massimiliano. "Plusvalore geografico, (cyber)spazio e lavoro." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2021): 13–29. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001002.

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Abstract:
Il contesto del lavoro sta cambiando velocemente e appare interessante considerare, in merito, il ruolo dello spazio in un'epoca in cui esso si estende anche verso una dimensione "cyber". Vite, retribuzioni e corpi di lavoratori e lavoratrici, talvolta alla stregua di "droni umani", sono in stretta connessione con le condizioni spaziali e nella nostra epoca è proprio alle differenze spaziali - si prova ad argomentare - che è collegata un'ingente componente di generazione di valore (il "plusvalore geografico"). La gig economy può essere vista come anticipazione degli effetti problematici che potrebbero abbattersi diffusamente anche su settori più tradizionali. Il testo si confronta con questi temi, tra rischi, disintermediazione, frammentazione che il conte-sto attuale presenta, ma anche con le potenzialità che, in prospettiva ed acquisendo maggiore consapevolezza spaziale, potrebbero essere colte dalla società e dalla forza lavoro.
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Campagna, Michele. "Ontologia, informazione e pianificazione spaziale." SCIENZE REGIONALI, no. 1 (March 2012): 117–22. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-001005.

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Mega, Carolina, Alessia Canella, and Francesca Pazzaglia. "Stile cognitivo visualizzatore in relazione ad abilitŕ immaginative e spaziali." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (March 2010): 47–63. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-001003.

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Abstract:
La presente ricerca si č proposta di esaminare, su un campione italiano, le relazioni esistenti tra stili cognitivi, abilitŕ immaginative e spaziali, e di verificare l'esistenza di differenze di genere. Hanno partecipato all'indagine 86 studenti (52 femmine e 34 maschi) di un Liceo Scientifico di Padova. Lo stile cognitivo č stato valutato attraverso tre strumenti: Verbalizer-Visualizer Questionnaire (Richardson, 1977), Object-Spatial Imagery Questionnaire (Blajenkova O., Kozhevnikov M. e Motes M.A., 2006a), Questionario sullo Stile Cognitivo (Kozhevnikov, Kosslyn e Shepard, 2005). Le abilitŕ immaginative e spaziali sono state indagate attraverso il Questionario sulla Vividezza delle immagini mentali (Marks, 1973) e il Mental Rotation Test (Vandenberg e Kuse, 1978). I risultati hanno evidenziato l'esistenza di due differenti tipologie di stile cognitivo visualizzatore, che presentano specifiche abilitŕ nell'elaborazione delle informazioni: i soggetti spatial, che preferiscono immagini schematiche delle relazioni spaziali tra oggetti, riescono meglio in compiti di abilitŕ spaziale. I soggetti object, invece, ottengono punteggi piů elevati nelle misure di vividezza delle immagini mentali. Inoltre differenze di genere sono state rinvenute nello stile cognitivo spatial, con punteggi piů elevati dei maschi.
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Truglia, Francesco Giovanni. "L'autocorrelazione spaziale e spazio-temporale. Struttura spaziale dell'astensionismo in Calabria, elezioni politiche 1992-2008." SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 94 (August 2011): 129–50. http://dx.doi.org/10.3280/sr2011-094005.

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Osti, Giorgio. "Abitare in periferia: alla ricerca di un modello." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 97 (February 2011): 15–34. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097003.

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Abstract:
Nel paper si cerca di verificare se e come sia possibile parlare ancora di periferia in contesti abitativi segnati da diffusivitŕ dei manufatti e alta mobilitŕ delle persone. A lungo abbiamo utilizzato uno schema duale "centro-periferia" che sembrava riassumere bene tratti distinti e contrapposti della qualitŕ della vita. Quello schema non č piů sufficiente. Non per questo si debbono adottare schemi completamente basati su visioni soggettive della periferia. Vi sono ancora criteri generali con cui individuare gerarchie spaziali con particolare attenzione all'abitare. Nel testo vengono individuati quattro criteri: la morfologia spaziale, le istituzioni, la motilitŕ e le aggregazioni sociali. Questi variamente combinati identificano spazi nuovi, ancora in buona misura da denominare e studiare.
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Kunzmann, Klaus R. "Dopo la crisi economica globale: implicazioni sulle politiche per il futuro del territorio europeo." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 7–15. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058001.

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Abstract:
Il saggio si interroga sulle implicazioni territoriali di una crisi finanziaria non ancora conclusa che si ripercuote sulle economie locali europee. L'autore sottolinea la vulnerabilitŕ del ‘vecchio continente' e delle sue varietŕ regionali. A fronte della difficoltŕ a misurare analiticamente gli esiti spaziali della crisi, il saggio presenta cinque scenari di crescita europei che, in forma non necessariamente alternativa, alludono ad altrettante trame di possibili strategie di sviluppo spaziale nella dimensione continentale. Evocando i temi della societŕ della conoscenza, dell'economia creativa e della formazione permanente, della centralitŕ del paesaggio e dei contesti rurali, dei processi culturali e delle nuove produzioni, come quello dei molteplici legami con le economie emergenti a scala globale, il saggio ci conduce a considerare con realismo l'idea di un'Europa a due velocitŕ.
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Leonardi, M., and T. Penco. "Indicazioni attuali dell'angiografia diagnostica. Considerazioni tecnico-metodologiche: Angiografia tradizionale e digitale." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 3 (December 1988): 251–55. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100307.

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Abstract:
L'angiografia digitale sottratta (ADS) si è confrontata fin dal suo primo apparire con i due problemi tecnici caratteristici della radiologia: risoluzione di contrasto e risoluzione spaziale, suscitando entusiasmi per la prima e perplessità per la seconda. II problema è stato più volte affrontato in questi anni, certo esaurientemente, ma per il continuo aggiornamento delle apparecchiature è necessario rivedere periodicamente le attuali possibilità e limiti, indispensabili per la corretta formulazione di protocolli di studio e di indicazione. Il confronto può essere fatto utilmente solo tra angiografia tradizionale (AT) e ADS arteriosa, in quanto presentano livelli di risoluzione spaziale vicini tra loro. La ADS venosa, che pure presenta vantaggi notevoli di ordine pratico e metodologico ha limiti di risoluzione spaziale notevoli rispetto alla AT; essa presenta un campo di impiego diverso, in quanto sfrutta al massimo le possibilità di risoluzione di contrasto del sistema ed un confronto con la AT è difficilmente proponibile in tema di pura qualità di immagine. La perdita di risoluzione spaziale (qualificabile intorno al 50% per condizioni operative standard) viene largamente compensata dalla possibilità di visualizzare strutture che presentano basse differenze di assorbimento Rx rispetto all'ambiente circostante. Va inoltre notato che per le condizioni operative ottimizzate la perdita di risoluzione spaziale della ADS è sicuramente piú evidente, ma bisogna tener conto dell'attuale utilizzo dell'indagine angiografica perché se la visualizzazione di vasi da 200/300 micron poteva essere importante nella diagnostica angiografica di neoplasia in epoca pre-TAC, attualmente ha perso gran parte della sua importanza. Una angiografia digitale è in grado di risolvere tutti i quesiti angiografici posti dopo la dimostrazione di massa fatta con TC o RMN.
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Lamieri, Marco, and Ilaria Sangalli. "Produttività e innovazione: un approccio spaziale." ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE, no. 2 (June 2013): 67–89. http://dx.doi.org/10.3280/poli2013-002004.

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Renzi, E. "Il disorientamento spaziale de lesione cerebrale." Neurocase 2, no. 6 (December 1, 1996): 521j—540. http://dx.doi.org/10.1093/neucas/2.6.521-j.

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Giarelli, Guido. "Le Medical Humanities nelle Facoltà di Medicina: una prospettiva internazionale." Medicina e Morale 69, no. 4 (December 29, 2020): 435–52. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.850.

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Abstract:
Questo intervento ha lo scopo di presentare la nascita e l’evoluzione delle Medical Humanities a livello internazionale sia in senso spaziale che temporale, nell’intento di mostrare come ciò che viene definito “Medical Humanities” non costituisca un ambito statico, ma sia il risultato di un processo di diffusione culturale nel quale l’ampliamento della dimensione spaziale dal Nordamerica all’Europa e, successivamente, agli altri continenti ha coinciso con una evoluzione significativa sul piano temporale, che ha comportato l’attribuzione di significati diversi a questo ambito di studi di natura multi o interdisciplinare.
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Ragni, Bernardino. "Nuovo paleolitico. Un ordinamento spaziale sui generis." CRIOS, no. 13 (April 2017): 72–78. http://dx.doi.org/10.3280/crios2017-013006.

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Risoli, Annalisa, and Manuela Capettini. "La riabilitazione spaziale: il metodo SaM®." Psychologica 9788879167369 (May 2015): 51–69. http://dx.doi.org/10.7359/736-2015-riso.

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Simioli, Maria, and Michelangelo Russo. "Due tagli nella sostanza del mondo. Il Reno di Hölderlin e altri paesaggi contemporanei." Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no. 1 (July 26, 2021): 282–87. http://dx.doi.org/10.36253/rv-11390.

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Abstract:
Due tagli nella sostanza del mondo, Libria 2021, collana Paesaggio, è un agile pamphlet di 68 pagine di Roberto Pasini con note di Rahul Mehrotra e Peter Rowe. Il volume ricostruisce attraverso una sofisticata, attenta e mai scontata lettura critica del paradigma spaziale proposto da Walter Benjamin e delle sue molteplici interpretazioni, la trama di un discorso denso e complesso sul paesaggio, nel suo duplice valore estetico ed ecosistemico, e nella sua capacità di incidere sulla produzione dello spazio contemporaneo. Si sottolinea e si riafferma la centralità per il progetto, della costruzione di un modello spaziale per l’esplorazione, la descrizione e l’interpretazione della realtà, una lente interpretativa da cui traguardare il paesaggio.
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Ostanel, Elena. "Immigrazione e giustizia spaziale. Pratiche, politiche e immaginari." MONDI MIGRANTI, no. 1 (May 2014): 25–38. http://dx.doi.org/10.3280/mm2014-001003.

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Percoco, Marco. "La dimensione spaziale della crisi del 2008-2009." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (July 2010): 101–4. http://dx.doi.org/10.3280/scre2010-002005.

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Mattia, Sergio, Alessandra Oppio, Francesca Torrieri, and Marco Mancini. "Un modello spaziale di valutazione economica del rischio alluvioni." TERRITORIO, no. 79 (January 2017): 118–26. http://dx.doi.org/10.3280/tr2016-079018.

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Cancellieri, Adriano. "Giustizia spaziale: una nuova prospettiva per gli studi sull'immigrazione?" MONDI MIGRANTI, no. 1 (May 2014): 121–36. http://dx.doi.org/10.3280/mm2014-001008.

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Scidŕ, Giuseppe. "La mobilitŕ spaziale di entitŕ tangibili nella societŕ globale." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 86 (April 2009): 41–64. http://dx.doi.org/10.3280/sur2008-086003.

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Abstract:
- The spatial mobility of tangible entities in a global society, The paper handles some tangible consequences of the mobiletic revolution, as a necessary but not exhaustive catalyst of the evolutionary process of globalization whose effects have deep repercussions on the social, economic and territorial organization of the social system both at a national and an international level. For the social scientists coining the formula "mobiletic revolution" by the middle of the Sixties, the overall results seem to be expressed by a new global society benefiting a sharp drop of space friction. Today, the related consequences of it find their evidence in the people, goods and information mobility, respectively through public and private networks, through the transport system and finally through the communication structure development. In turn, such changes produce a number of interactions and synergies caused by the growth of each of the three mobility carriers, which gradually brought the human beings to an ambiguous cultural adjustment as regards the new shaped space-time dimensions. Key words: mobiletic revolution, social change, social relations, mobility carriers.
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Giuliani, Diego, and Giuseppe Espa. "Un metodo per l'analisi empirica dei fenomeni di concentrazione spaziale delle attivitŕ economiche basato su dati micro-geografici." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (October 2012): 38–58. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-003003.

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Abstract:
La concentrazione spaziale delle attivitŕ economiche, a causa delle implicazioni che puň avere per la crescita economica locale e le disparitŕ territoriali, č un fenomeno di grande interesse per l'economia e le scienze regionali. Č stato tuttavia riconosciuto che un ostacolo rilevante allo studio di tale fenomeno č rappresentato dalla mancanza di metodi appropriati per la sua misurazione (Combes, Overman, 2004; Combes et al., 2008). Un recente approccio alla misurazione, basato sulle metodologie della point pattern analysis, utilizza dati micro-geografici e considera le imprese come punti privi di dimensione distribuiti nello spazio economico. Rispetto alle misure di concentrazione tradizionali tale approccio non soffre del problema dell'arbitrarietŕ dei confini regionali. Tuttavia, in circostanze pratiche, i punti (imprese) osservati nello spazio economico non possono essere considerati privi di dimensione e sono, al contrario, caratterizzati da dimensioni diverse in termini di numero di occupati, fatturato, capitale ecc. L'approccio basato sulla point pattern analysis trascura l'aspetto della diversa dimensione delle imprese e quindi ignora il fatto che un grado elevato di concentrazione spaziale possa essere dovuto, per esempio, sia a un numero elevato di imprese di piccole dimensioni localizzate in un'area geografica ristretta e sia a poche imprese di grandi dimensioni localizzate vicine. In questo articolo, facendo riferimento alla teoria dei processi di punto marcati (Penttinen, 2006), il problema viene affrontato adattando la funzione K di Ripley in modo tale che tenga conto della dimensione dei punti. Per illustrare il metodo proposto, viene presentata un'applicazione empirica all'analisi della distribuzione spaziale delle imprese manifatturiere ad alta e medio-alta intensitŕ tecnologica nei comuni di Milano e Torino
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Ettorre, G. C., P. D'Aprile, N. Medicamento, P. Spagnolo, M. Stefanelli, and A. Carella. "Anatomia del labirinto cocleo-vestibolare Tecnica di studio RM con sequenze 3D Turbo Spin Echo." Rivista di Neuroradiologia 11, no. 4 (August 1998): 507–15. http://dx.doi.org/10.1177/197140099801100410.

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Abstract:
La letteratura più recente ha dimostrato l'alta affidabilità diagnostica delle tecniche RM ad alta risoluzione nello studio dell'osso temporale. Lo sviluppo di sequenze 3D Turbo Spin Echo (TSE) con sezioni fino a 0,4 mm consente un elevato dettaglio anatomico anche tridimensionale del labirinto cocleo-vestibolare. L'utilizzo di idonee bobine di superficie centrate sulla regione dell'osso temporale e l'impiego di adeguati parametri di acquisizione permette di ottenere la migliore risoluzione spaziale e di contrasto, rendendo le sequenze TSE elettive soprattutto nello studio della patologia malformativa dell'orecchio interno. Tali sequenze sono preferibili alle Spin Echo tradizionali o alle sequenze Gradient Echo (CISS, GRASS etc.) per la minore incidenza di artefatti da suscettibilità magnetica dovuti alle innumerevoli interfaccie osso-aria dell'osso temporale e per la più elevata risoluzione spaziale e il più elevato rapporto segnale/rumore che esse offrono. Infine le sequenze TSE con TR e TF (Turbo Factor) molto alti consen-teno di ottenere un elevato contrasto liquor/nervi cranici che decorrono nel meato acustico interno.
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Micelli, Ezio. "The intercultural city: real estate markets, migratory trends and social dynamics [La città interculturale: dinamiche immobiliari, migratorie e sociali]." Valori e Valutazioni 28 (July 2021): 59–66. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212806.

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Abstract:
New ethnicities and new cultures are taking up residence in our cities: for years the flow of foreign people has been compensating the decreasing rates of natural growth and population ageing. This trend comes along with several consequences in the real estate market, and the scientific literature has shown up events in common with many countries. Spatial segregation, as a consequence of real estate dynamics, has to be critically evaluated: it is by no means a neutral mechanism, yet it contributes in no small measure to the spatial segregation of the smaller communities. Nuove etnie e nuove culture abitano le nostre città: da anni il flusso di persone straniere compensa il decrescente saldo naturale e l’invecchiamento della popolazione. Ciò non è senza conseguenze sul mercato immobiliare e la letteratura scientifica mette in luce fenomeni comuni a molti paesi. La segregazione spaziale effetto di dinamiche di mercato va considerata criticamente: quest’ultimo non è dispositivo neutrale, ma concorre attivamente alla segregazione spaziale delle comunità.
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Riboldazzi, Renzo, Catherine Dezio, Edoardo Bruno, and Paolo Bozzuto. "Percorsi." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 174–81. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091017.

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Abstract:
Spazio/società: un inesauribile tema di confrontoRigenerare sistemi agricoli locali. Una rilettura del lavoro di Gianni ScudoIndagare le new townsIndagare le new towns cinesi per comprendere i processi di urbanizzazione contemporanei cinesi per comprendere i processi di urbanizzazione contemporaneiInterpretare la mobilità, al plurale, come strumento socio-spaziale operativo
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Landi, Alessandra. "Il concetto di resilienza: origini, interpretazioni e prospettive." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 99 (November 2012): 79–98. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-099008.

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Abstract:
Il contributo analizza lo sfaccettato concetto di ‘resilienza', termine ad alta vocazione multidisciplinare sempre piů utilizzato all'interno dell'ampio dibattito sulla sostenibilitŕ ambientale. Dopo una breve rassegna sulle origini e le interpretazioni del concetto, si focalizza l'attenzione sulla resilienza come abilitŕ collettiva di adattamento e come possibile competenza propria di una comunitŕ socio-spaziale.
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Verzina, Pietro. "Prossimità geografica e prossimità spaziale nelle espressioni formulari greche sull’Oceano." Rivista di Filologia e di Istruzione Classica 143, no. 1 (January 2015): 5–34. http://dx.doi.org/10.1484/j.rfic.5.123322.

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Chiodelle, Francesco. "La cittadinanza secondo Henri Lefebvre: urbana, attiva, a matrice spaziale." TERRITORIO, no. 51 (January 2010): 103–9. http://dx.doi.org/10.3280/tr2009-051019.

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Davě, Maria, and Isidora Barbaccia. "Misure di agglomerazione spaziale nei Sistemi Locali del Lavoro siciliani." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (April 2009): 104–36. http://dx.doi.org/10.3280/rest2009-001005.

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Abstract:
- This paper examines the links among productive specialization, variety of the economic environment and knowledge spillovers on the basis of the territorial analyses present in the current literature. With the aim of identifying localization benefits in a particular area, some aspects of business settling are compared with trends in the development of economic activities and, particularly, with agglomeration process of the firms. Methods and Results The empirical analysis will be carried out pointing to the dynamics of employment consequent to the effects of the externalities above mentioned. Employment data are taken from the Manufacturing and Service Censuses of the years 1981, 1991 and 2001 and refer to the 77 Sicilian Local Labour Systems. Precisely, data pertain to the following sections of the classification ATECO 2002: Mining and quarrying (C), Manufacturing (D) and Total private services (G, H, I, J, K). We consider some suitable economic indicators to depict the characteristics of concentration: _ localization ratios for studying the evolutionary trends in specialization for different types of economic activity; _ diversity measures, based on a Hirschman-Herfindahl index, suggesting the presence of Jacobs-type dynamic externalities or, on the contrary, the operativeness of MAR dynamic effects; _ competition indices to gather information about the competition levels of the markets depending on their structure; _ agglomeration indices, to measure the geographic concentration of the economic activity connected to high and/or increasing industrial concentration levels in the adjacent LLS. Conclusions The agglomeration process results from inter-sector links, easing the diffusion of innovations thanks to the variety of urban contexts. Agglomeration forces appear to be outweighed, especially since 2001, by the influence of co-agglomeration factors due to the presence, in the same local reality, of small-sized enterprises belonging to different sectors. Owing to the increasing interdependence among sectors, these effects caused a redistribution of employment among the different groups of economic activities. The indexes showed how, during the inter-census gaps, a despecialization trend took over, bringing local production structures constantly closer to the average regional values.
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Marina, R., A. Landi, E. Sganzerla, L. Nosetto, C. De Grandi, R. Keim, and S. M. Gaini. "Verifica di qualità nell'applicazione diretta della RM in Neurochirurgia stereotassica." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 4 (August 1996): 433–38. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900414.

Full text
Abstract:
Si descrive la procedura d'installazione ed il controllo di qualità di un sistema per neurochirurgia stereotassica, che utilizza la risonanza magnetica per il calcolo diretto delle coordinate dei «bersagli». L'applicazione clinica del sistema conferma la fattibilità degli interventi in condizioni di sicurezza, e la validità del metodo adottato per l'eliminazione degli artefatti di distorsione spaziale nelle immagini.
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Verde, Serena. "Lomé: attori e processi di una transizione democratica." STORIA URBANA, no. 126 (September 2010): 67–93. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-126004.

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Abstract:
Nel quadro del recente dibattito che ha animato gli studi sull'evoluzione degli spazi urbani in Africa nel XXI secolo, questo studio intende analizzare le specificitŕ proprie alle dinamiche socio-spaziali della cittŕ di Lomé. In particolare ci si concentrerŕ sulle inedite relazioni tra Stato, cittadinanza e territorio createsi all'indomani della turbolenta transizione democratica dei primi anni Novanta. La Conferenza Nazionale del 1991 ha visto da una parte l'affermazione di una societŕ civile determinata ad occupare spazi e funzioni sempre piů importanti all'interno delle dinamiche cittadine. Allo stesso tempo, i disordini politici e le violenze che ne seguirono hanno scosso profondamente la cittŕ di Lomé. Il processo di frammentazione socio-spaziale prodottosi in questo ultimo periodo ha portato alla ribalta nuovi attori sociali, che hanno saputo instaurare un peculiare rapporto col territorio della capitale togolese, assumendo un ruolo importante nella governance territoriale. Frutto di una ricerca sul campo effettuata tra il 2007 e il 2008, questo contributo intende mostrare come i mutamenti politici degli anni Novanta abbiano permesso, seppur parzialmente, di delegare il governo della cittŕ ad attori sociali prima emarginati, quali i giovani, le donne e le associazioni. Si vuole porre inoltre in evidenza come la rappresentazione stessa della cittŕ sia cambiata, grazie al lavoro di una stampa vivace e sempre piů indipendente.
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Meliciani, Valentina, and Maria Savona. "Economie di agglomerazione, legami a valle e specializzazione regionale nei servizi alle imprese nell'Unione Europea a 27." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (October 2012): 78–100. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-003005.

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Abstract:
Questo articolo cerca di spiegare la specializzazione settoriale nei servizi alle imprese (SI) all'interno delle regioni dei Paesi dell'Unione Europea a 27. Oltre alle fonti tradizionali delle economie di agglomerazione come le esternalitŕ di localizzazione e di urbanizzazione, vengono incluse anche la struttura regionale specifica dei legami a valle ŕ la Hirschmann e la densitŕ di capitale umano. In piů si tiene conto della presenza di tali fattori nelle regioni confinanti. L'analisi empirica si basa su dati panel estratti dal database REGIO per il periodo 1999-2003. I risultati della stima di un modello spaziale di Durbin mostrano che le economie di urbanizzazione e i legami a valle ŕ la Hirschmann - sia con il settore manifatturiero sia soprattutto con altri comparti del settore dei servizi - spiegano larga parte della specializzazione nei SI. La dotazione di capitale umano di una regione č un altro fattore determinante della concentrazione regionale dei SI. Le stime fatte evidenziano significativi effetti spaziali che influenzano la specializzazione regionale nei servizi alle imprese, il che supporta le tesi avanzate dalla letteratura sulle economie di agglomerazione e in particolare il ruolo giocato dai legami a valle ŕ la Hirschmann (con i settori del manifatturiero e dei servizi) per la localizzazione dei servizi alle imprese
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Olivieri, Francesco M., M. Simona Andreano, and Roberto Benedetti. "La competitività territoriale delle province italiane: un'analisi spaziale delle variabili rottura." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (June 2016): 5–32. http://dx.doi.org/10.3280/rest2016-001001.

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Vercesi, Michelangelo. "La repubblica dei veti. Un’analisi spaziale del mutamento legislativo in Italia." Contemporary Italian Politics 6, no. 3 (September 2, 2014): 303–5. http://dx.doi.org/10.1080/23248823.2014.966982.

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Somma, Paola. "La cittÀ dell'ingiustizia. Politiche urbanistiche e segregazione." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 40 (April 2011): 19–27. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-001002.

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Abstract:
L'iniquitÀ sociale e spaziale non č piů considerata un errore da correggere, ma un obiettivo da perseguire. Il recinto č un dispositivo potente che erode e divora lo spazio pubblico e trasforma la cittÀ in una sequenza di spazi privati, ormai descritti con lo stesso linguaggio dagli urbanisti e dagli sviluppatori che delimitano i nodi e i catalizzatori di opportunitÀ, e contemporaneamente i ghetti e le zone off limits.
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Deriu, Marco. "Gated communities, gated life." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 40 (April 2011): 7–18. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-001001.

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Abstract:
L'articolo esplora l'evoluzione delle forme del vivere urbano, attraverso l'espansione delle tecnologie di sicurezza privata e la diffusione dellein Brasile, negli Stati Uniti e in Italia. Nell'analisi si procede mettendo in luce dimensioni diverse dei processi di separazione e reclusione su una base spaziale (orizzontale e verticale) e temporale (velocitÀ). Sullo sfondo permane il tema della paura del diverso e della difficoltÀ di confrontarsi con le differenze nei nuovi contesti urbani.
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Bernstein, H. H., R. Hering, M. Badiali, D. Cardini, and A. Emanuele. "Methods of HIPPARCOS Double Star Parameter Estimation for Relative and Absolute Astrometry within the FAST Consortium." International Astronomical Union Colloquium 135 (1992): 439–48. http://dx.doi.org/10.1017/s025292110000693x.

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Abstract:
AbstractThis paper outlines the details of astrometric parameter determination of double stars from HIPPARCOS observations as prepared in the FAST consortium. Methods of parameter estimation are developed for relative astrometry and absolute astrometry. The capability of the procedures will be demonstrated using simulated observations, in describing the particular steps of a Monte Carlo simulation which have been executed at the Istituto di Astrofisica Spaziale (IAS) and at the Astronomisches Rechen–Institut (ARI).
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Carella, A., P. D'Aprile, and N. Medicamento. "Angiografia a risonanza magnetica." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 2 (May 1992): 207–22. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500210.

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Abstract:
Una nuova applicazione della risonanza magnetica, l'angio-RM, si sta rapidamente affermando come metodica capace di fornire immagini di tipo morfologico ed informazioni di tipo funzionale dell'albero circolatorio, in modo non invasivo. Il miglioramento della risoluzione spaziale e di altri intrinseci alla metodica lasciano prevedere, in un futuro non troppo lontano, la possibilità di rivoluzionare l'approccio diagnostico ai pazienti con patologia vascolare sospetta od accertata. L'angio-RM potrebbe quindi acquisire un ruolo prioritario od alternativo all'angiografia tradizionale.
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Betti, Marco, and Alberto Gherardini. "La concentrazione spaziale del crowdsourcing in Europa. Effetto paese o effetto città?" SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 107 (June 2015): 106–20. http://dx.doi.org/10.3280/sur2015-107008.

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Ferraro, Stefania. "La configurazione spaziale delle politiche sociali in alcune aree del disagio napoletano." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 111 (January 2017): 117–33. http://dx.doi.org/10.3280/sur2016-111008.

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Dickson, Maria Michela, Giuseppe Espa, Diego Giuliani, and Emanuele Taufer. "Metodi di campionamento spaziale per la selezione di campioni rappresentativi di imprese." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (March 2017): 89–99. http://dx.doi.org/10.3280/rest2016-003006.

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Briata, Paola. "Social mixing policies, stigma territoriale, giustizia spaziale. Prospettive di ricerca e azione." MONDI MIGRANTI, no. 1 (May 2014): 39–57. http://dx.doi.org/10.3280/mm2014-001004.

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Cognetti, Francesca. "Il ruolo dello spazio nelle dinamiche di segregazione scolastica. Quale giustizia spaziale?" MONDI MIGRANTI, no. 1 (May 2014): 101–20. http://dx.doi.org/10.3280/mm2014-001007.

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Castelli, Carla. "Dominante spaziale e struttura argomentativa nel V Discorso Sacro di Elio Aristide." Rhetorica 27, no. 4 (2009): 404–19. http://dx.doi.org/10.1525/rh.2009.27.4.404.

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Abstract:
Aristides' own definition of the Sacred Tales as diegesis allows us to read them using narratological categories. The work contains circular or, better, spiral-like time structures. The Fifth discourse is dominated by spatial circularity, coexisting with a paradoxical indifference for the real space itself while Aristides' attention focuses on the oneiric one. It has an argumentative structure based on illustration and accumulation; the altered spatio-temporal axis shows that Asclepius' intervention crosses the boundaries between time and space, dream and reality. The Sacred Tales owe their simple stylistic structure, strikingly different from other discourses of Aristides, to many factors, including their psychic and religious content.
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Betschart, Christof. "Intersoggettività e interpersonalità. Il significato del simbolismo spaziale secondo santa Teresa d’Avila." Teresianum 66, no. 1-2 (January 2015): 371–89. http://dx.doi.org/10.1484/j.ter.4.2018016.

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Giacomini, Lorenzo. "Fenomenologia della verticalitŕ. Immagini e teorie (architettoniche, antropologiche, ontologiche) dell'archetipo spaziale primario." MAGAZZINO DI FILOSOFIA, no. 17 (March 2010): 142–79. http://dx.doi.org/10.3280/maf2010-017011.

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Pellicanò, G., N. Centi, L. Capaccioli, E. Brizzi, E. Sgambati, I. Del Seppia, and N. Villari. "La RM nell'anatomia del plesso brachiale." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 2 (April 2002): 205–22. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500205.

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Abstract:
Nello studio dell'anatomia del plesso brachiale la RM è l'esame di scelta in rapporto alle principali caratteristiche della metodica: possibilità di eseguire le scansioni su tutti i piani dello spazio, elevato contrasto intrinseco e grazie al costante miglioramento della tecnologia, strati sottili con elevata risoluzione spaziale. La sequenza SE T1 dipendente sul piano sagittale è sicuramente quella con il più alto contenuto informativo: le varie diramazioni sono infatti riconoscibili come strutture ad intensità di segnale intermedia tra l'arteria e la vena succlavia con cui mantengono un rapporto anatomico costante e l'elevatà intensità di segnale del tessuto adiposo circostante. Il piano coronale obliquato secondo l'orientamento delle radici nervose fornisce informazioni sul primo tratto del decorso del plesso a partire dalla fuoriuscita delle radici che costituiscono il plesso dai forami di coniugazione. L'uso di bobine di superficie phased array ha permesso di ottenere una buona risoluzione spaziale associata ad un elevato rapporto segnale-rumore. In particolare la bobina tipo sinergy spine ha consentito anche un buon comfort per il paziente anche nel caso di studio di entrambi i plessi brachiali. È da ritenere che la possibilità in un futuro immediato, di impiegare in RM, multiple bobine di superficie dedicate al plesso brachiale, incrementerà ulteriormente le conoscenze anatomiche del plesso base indispensabile, anche in questo campo, per un corretto approccio allo studio della patologia della regione del plesso brachiale.
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Fornara, Ferdinando, Mirilia Bonnes, and Marino Bonaiuto. "Indicatori di Umanizzazione Ospedaliera Percepita: un'analisi comparativa tra reparti di Chirurgia Generale." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (March 2012): 39–60. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-001004.

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Abstract:
La cornice concettuale di riferimento di questo studio č costituita dal costrutto di "umanizzazione", che si declina tramite l'attenzione, in fase di configurazione e allestimento degli spazi, a specifiche esigenze degli utenti, quali il comfort, il senso di accoglienza, l'orientamento e la privacy, al fine di ridurre lo stato di disagio e promuovere la salute degli utenti stessi. Gli obiettivi principali dello studio sono quelli di validare una versione ridotta delle scale di misura per Indicatori di Umanizzazione Ospedaliera Percepita - IUOP (o Perceived Hospital Environment Quality Indicators - PHEQIs) e di confermare l'esistenza di differenze negli IUOP e nella soddisfazione verso il contesto tra ambienti ospedalieri a maggiore vs. minore grado di umanizzazione "oggettiva". I partecipanti allo studio (N = 233) sono pazienti, visitatori e operatori contattati in tre ospedali di Cagliari, in particolare nelle aree di degenza di reparti di Chirurgia Generale che differivano per il grado di umanizzazione fisico-spaziale "oggettiva" (stabilito sulla base di una griglia compilata da esperti di progettazione architettonica). Il compito dei partecipanti consisteva nel compilare un questionario contenente le scale di misura degli IUOP e della soddisfazione globale verso il reparto. I risultati mostrano che al crescere del grado di qualitŕ "oggettiva" degli attributi fisicospaziali del reparto aumentano sia la soddisfazione globale, sia la qualitŕ "soggettiva" percepite dai frequentatori in merito ai vari aspetti, di natura sia fisico-spaziale (cura degli spazi, comfort sensoriale, accoglienza e visuali) sia socio-organizzativa (chiarezza organizzativa, privacy e qualitŕ degli operatori), che caratterizzano il setting.
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Boutier, Jean. "Alla ricerca di una riconfigurazione spaziale. Una lettura cartografica dell'italia rivoluzionaria e napoleonica." SOCIETÀ E STORIA, no. 146 (March 2015): 699–703. http://dx.doi.org/10.3280/ss2014-146004.

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