Academic literature on the topic 'Stazioni'

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Journal articles on the topic "Stazioni"

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Grilli, Paolo, and Maria Balsamo. "LA COMUNITÀ MACROBENTONICA DELL’ALTO METAURO (APPENNINO UMBRO-MARCHIGIANO)." Fragmenta Entomologica 41, no. 1 (October 31, 2009): 1. http://dx.doi.org/10.4081/fe.2009.80.

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Abstract:
La parte alta del bacino idrografico del Fiume Metauro (Appennino Umbro-Marchigiano) è stata oggetto di una campagna di ricerca annuale finalizzata alla caratterizzazione della comunità macrobentonica. In quattro stazioni di raccolta è stata riscontrata una comunità di elevata ricchezza tassonomica, alla quale contribuivano taxa stenoeci con valore di indicatori e/o di importanza biogeografica. I popolamenti sono apparsi differenti nelle varie stazioni e nelle diverse stagioni, mostrando nel complesso una relazione inversa tra ricchezza tassonomica e abbondanza del taxon dominante. La diversità tassonomica era più elevata nelle stazioni a maggiore altitudine, caratterizzate da sedimenti grossolani, mentre una sensibile riduzione del numero di taxa è stata osservata lungo l’asta fluviale, dove è apparsa evidente la dominanza di taxa eurieci. La diversità della comunità macrobentonica osservata dimostra l’importanza faunistica ed ecologica del tratto pedemontano del fiume Metauro, evidenziando l’opportunità di una sua gestione attenta alla tutela e alla conservazione.
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Crepaldi, Gabriella. "Gli acquisti eco-sostenibili nel nuovo Codice dei contratti pubblici italiano: considerazioni sul life cycle costing." Revista do Direito 1, no. 54 (January 8, 2018): 86. http://dx.doi.org/10.17058/rdunisc.v1i54.12046.

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Abstract:
L’inquadramento normativo degli appalti verdi in Italia - II. Costi, prezzi e offerte più vantaggiose - III. Il costo del ciclo di vita – IV. Il ciclo di vita come canone di pertinenza: cautele – V. Medie-piccole-micro imprese, produzioni chilometri zero e filiera corta – VI. Osservazioni conclusive sulla qualificazione ambientale delle stazioni appaltanti (e degli enti)
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3

Novak, Christian. "Dove il treno rallenta: riflessioni a partire dalle stazioni." TERRITORIO, no. 54 (October 2010): 35–41. http://dx.doi.org/10.3280/tr2010-054005.

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4

Ferraro, Giovanni. "Stazioni sulla Via verso la Libertà / Stations on the Road to Freedom." Italica Wratislaviensia 1, no. 5 (April 26, 2015): 285. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2014.05.13.

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5

Varnelli, O., G. Varnelli, and B. Bellomaria. "Stazioni naturali e coltivazione sperimentale diGentiana luteaL. nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini." Giornale botanico italiano 130, no. 1 (January 1996): 113. http://dx.doi.org/10.1080/11263509609439513.

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Bovati, Marco, Emilia Corradi, Kevin Santus, and Ilaria Valente. "Azioni di riuso e strategie di comunità nei processi rigenerativi post-pa." TERRITORIO, no. 97 (February 2022): 125–31. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12936.

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Abstract:
È possibile immaginare di costruire una rete territoriale nelle aree interne basata sul riuso/riciclo di manufatti esistenti, capace di definire un telaio di supporto ad azioni di prevenzione, mitigazione e gestione delle emergenze, nonché di promuovere la riattivazione di economie e collettività in una dimensione post-Covid?Attraverso un approccio circolare al progetto, l'infrastruttura ferroviaria e le stazioni in disuso potrebbero costituire il supporto di una duplice rigenerazione nella quale azioni di riuso sistemiche e transcalari agiscono per riattivare dinamiche socioeconomiche e spaziali; in questo quadro la relazione tra comunità e progetto può divenire lo strumento per catalizzare nuovi processi di cura e messa a sistema di spazi ed esigenze locali entro problematiche globali.
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Fadda, M. E., P. Tola, R. Cagiano, S. Cosentino, and F. Palmas. "Valutazione dei dati aerosporologici ottenuti in due diverse stazioni di rilevamento di una stessa città." Aerobiologia 3, no. 1-2 (November 1987): 73–77. http://dx.doi.org/10.1007/bf02449997.

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Alaimo, M. G., C. di Martino, and M. R. Melati. "Citoecologia e Confronto Della Carica Aerodiffusa a Palermo, Nel 1996, in Due Diverse Stazioni di Monitoraggio." Giornale botanico italiano 130, no. 1 (January 1996): 431. http://dx.doi.org/10.1080/11263509609439659.

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9

Martina, V., M. A. Rizzo, C. Uggetti, L. Gravellone, A. Giordano, M. Egidi, and M. Gallieni. "CKD-MBD: un caso di devastanti complicanze vertebrali." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, no. 3 (January 24, 2018): 4–8. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1220.

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Abstract:
La complessa patologia ossea dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica è oggi definita Chronic Kidney Disease-Mineral and Bone Disorders (CKD-MBD) e comprende quadri patologici differenti tra i quali l'osso adinamico (Adynamic Bone Disease-ABD). Le conseguenze dell'ABD non sono meno invalidanti di quelle che insorgono in corso di iperparatiroidismo secondario. Talvolta le manife-stazioni cliniche di ABD, come le complicanze vertebrali a lungo temine qui descritte, possono avere ripercussioni extrascheletriche tali da richiedere necessariamente un approccio terapeutico neuro-chirurgico invasivo, ma l'esito negativo dell'inter-vento effettuato sulla nostra paziente, per l'insor-genza di un'instabilità secondaria, sottolinea la difficoltà di successo quando si opera selettivamente in una situazione clinica di globale deterioramento del tessuto osseo. A questo proposito potrebbe essere valorizzato l'utilizzo di tecniche chirurgiche meno rigide dell'artrodesi strumentata per compensare la minore elasticità e resistenza dell'osso. Da ciò si desume l'importanza di un attento follow-up clinico del paziente e della necessità di una fattiva collaborazione con altri specialisti (neurologo, neurochirurgo, radiologo) per la prevenzione delle complicanze a lungo termine della patologia ossea del paziente dializzato.
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Chersich, S., B. Ivetic, and D. D’Alessio. "Preliminary investigations on the variation of humus forms using two different vegetation-related approaches in mountain sites of Lombardy (Italy)." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 3, no. 4 (December 18, 2006): 562–68. http://dx.doi.org/10.3832/efor0412-0030562.

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Dissertations / Theses on the topic "Stazioni"

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Ricucci, Luciano <1968&gt. "Calcolo della posizione di reti di stazioni permanenti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3146/.

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Abstract:
Con il trascorrere del tempo, le reti di stazioni permanenti GNSS (Global Navigation Satellite System) divengono sempre più un valido supporto alle tecniche di rilevamento satellitare. Esse sono al tempo stesso un’efficace materializzazione del sistema di riferimento e un utile ausilio ad applicazioni di rilevamento topografico e di monitoraggio per il controllo di deformazioni. Alle ormai classiche applicazioni statiche in post-processamento, si affiancano le misure in tempo reale sempre più utilizzate e richieste dall’utenza professionale. In tutti i casi risulta molto importante la determinazione di coordinate precise per le stazioni permanenti, al punto che si è deciso di effettuarla tramite differenti ambienti di calcolo. Sono stati confrontati il Bernese, il Gamit (che condividono l’approccio differenziato) e il Gipsy (che utilizza l’approccio indifferenziato). L’uso di tre software ha reso indispensabile l’individuazione di una strategia di calcolo comune in grado di garantire che, i dati ancillari e i parametri fisici adottati, non costituiscano fonte di diversificazione tra le soluzioni ottenute. L’analisi di reti di dimensioni nazionali oppure di reti locali per lunghi intervalli di tempo, comporta il processamento di migliaia se non decine di migliaia di file; a ciò si aggiunge che, talora a causa di banali errori, oppure al fine di elaborare test scientifici, spesso risulta necessario reiterare le elaborazioni. Molte risorse sono quindi state investite nella messa a punto di procedure automatiche finalizzate, da un lato alla preparazione degli archivi e dall’altro all’analisi dei risultati e al loro confronto qualora si sia in possesso di più soluzioni. Dette procedure sono state sviluppate elaborando i dataset più significativi messi a disposizione del DISTART (Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque, del Rilevamento del Territorio - Università di Bologna). E’ stato così possibile, al tempo stesso, calcolare la posizione delle stazioni permanenti di alcune importanti reti locali e nazionali e confrontare taluni fra i più importanti codici scientifici che assolvono a tale funzione. Per quanto attiene il confronto fra i diversi software si è verificato che: • le soluzioni ottenute dal Bernese e da Gamit (i due software differenziati) sono sempre in perfetto accordo; • le soluzioni Gipsy (che utilizza il metodo indifferenziato) risultano, quasi sempre, leggermente più disperse rispetto a quelle degli altri software e mostrano talvolta delle apprezzabili differenze numeriche rispetto alle altre soluzioni, soprattutto per quanto attiene la coordinata Est; le differenze sono però contenute in pochi millimetri e le rette che descrivono i trend sono comunque praticamente parallele a quelle degli altri due codici; • il citato bias in Est tra Gipsy e le soluzioni differenziate, è più evidente in presenza di determinate combinazioni Antenna/Radome e sembra essere legato all’uso delle calibrazioni assolute da parte dei diversi software. E’ necessario altresì considerare che Gipsy è sensibilmente più veloce dei codici differenziati e soprattutto che, con la procedura indifferenziata, il file di ciascuna stazione di ciascun giorno, viene elaborato indipendentemente dagli altri, con evidente maggior elasticità di gestione: se si individua un errore strumentale su di una singola stazione o se si decide di aggiungere o togliere una stazione dalla rete, non risulta necessario il ricalcolo dell’intera rete. Insieme alle altre reti è stato possibile analizzare la Rete Dinamica Nazionale (RDN), non solo i 28 giorni che hanno dato luogo alla sua prima definizione, bensì anche ulteriori quattro intervalli temporali di 28 giorni, intercalati di sei mesi e che coprono quindi un intervallo temporale complessivo pari a due anni. Si è così potuto verificare che la RDN può essere utilizzata per l’inserimento in ITRF05 (International Terrestrial Reference Frame) di una qualsiasi rete regionale italiana nonostante l’intervallo temporale ancora limitato. Da un lato sono state stimate le velocità ITRF (puramente indicative e non ufficiali) delle stazioni RDN e, dall’altro, è stata effettuata una prova di inquadramento di una rete regionale in ITRF, tramite RDN, e si è verificato che non si hanno differenze apprezzabili rispetto all’inquadramento in ITRF, tramite un congruo numero di stazioni IGS/EUREF (International GNSS Service / European REference Frame, SubCommission for Europe dello International Association of Geodesy).
A precise and accurate coordinates estimation of GNSS (Global Navigation Satellite System) networks is very important; it can be obtained by using many software and following several strategies. One aim of the present work is to evaluate the differences of final solutions coming from different adjustment approaches and software parameterizations. Three different scientific software have been employed: Bernese, Gamit/Globk/Glorg and Gipsy/Oasis II. The Bernese and Gamit software systems adopt the classical approach (based on double phase difference), while the Gipsy software implements the Precise Point Position approach. In order to follow the EUREF (“European REference Frame, SubCommission for Europe” of the “International Association of Geodesy”) guidelines for network densification, harmonization of the ancillary products and options was needed. These guidelines consist of a list of indications covering all phases of data processing. Analyzing the solutions obtained by processing large amounts of data by means of the three software packages, the creation of a dedicated automatic pre and post-processing procedure became necessary. The realization of these procedures permitted data analysis and processing in a very short time. This technical aspect is mandatory considering the elaboration of regional GNSS networks or local networks for a long time span. These procedures were developed by processing the most significant datasets made available to the DISTART (Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque, del Rilevamento del Territorio - a Department of the University of Bologna). Therefore it has been possible to calculate the position of permanent stations of some important local and national networks and to compare some of the most important scientific codes at the same time. Some final considerations concerning the comparison between different software are listed below: • The solutions obtained by differentiated approaches (Bernese and Gamit) are very close one to each other; • Gipsy solutions (using undifferentiated method) are frequently slightly more scattered than those coming from other software and sometimes they show larger differences mostly regarding the East component; nevertheless, the same differences range a few millimetres, and the trend describing lines are nearly parallel to those referring to the other two codes; • The bias in the East component between Gipsy and differentiated solutions, is more evident in some combinations Antenna/Radome and appears to be related to the use of “absolute antenna calibrations” performed by different software. Anyway, an important consideration coming from software comparison is that Gipsy is faster and more flexible than the others: if an instrumental error is detected on a single station or if you decide to add or remove a station from the network, recalculation of the entire network will not be necessary. The RDN (Rete Dinamica Nazionale) was also analyzed. It has been possible to verify that RDN can be used in order to frame any regional Italian network in ITRF05 (International Terrestrial Reference Frame). On one hand, the trend ITRF (a purely indicative and non-official trend) of the stations RDN has been estimated, on the other, the framework of a regional network in ITRF by means of RDN has been tested.
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Rios, Penaloza Juan Diego. "Protezione delle linee di trasmissione e delle stazioni elettriche dai fulmini." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3976/.

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Poluzzi, Luca. "Procedure automatiche finalizzate al controllo di reti di stazioni permanenti GNSS." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3437/.

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Aprigliano, Domenico. "Il sistema ferroviario metropolitano bolognese:studio delle nuove stazioni della linea 6." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6793/.

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Porras, Lima Francisco Daniel <1976&gt. "L'intervento pubblico sul turismo attivo. Il caso concreto delle stazioni sciistiche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/124/.

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Pescollderungg, Alex. "Stazioni di ricarica di veicoli elettrici: caratteristiche e regole della connessione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Oggetto della tesi sono i sistemi di ricarica dei veicoli elettrici, in particolare la diffusione in Europa delle stazioni di carica, i metodi di carica le caratteristiche della connessione del veicolo alla stazione, e della stazione alla rete pubblica di distribuzione. La tesi illustra lo stato dell’arte dei sistemi di ricarica, le norme relative, sia tecniche che di legge, l’interfaccia di connessione fra veicolo elettrico e stazione di ricarica, ancora oggetto di discussione e non ancora unificato a livello europeo. La tesi affronta anche i sistemi di protezione previsti dalla norma tecnica per la sicurezza delle persone dai contatti elettrici. La tesi contiene inoltre cenni al sistema di comunicazione tra veicolo e stazione di ricarica, e alla crescente attenzione della ricerca internazionale per le tecniche “vehicle to grid”.
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Dimaggio, Dario. "Implicazioni legate a processi di modernizzazione di reti di Stazioni Permenenti GNSS." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/334/.

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Cherchi, Paolo. "Dimensionamento di sistemi di accumulo per stazioni di ricarica rapida per autoveicoli elettrici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17184/.

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Abstract:
Con l’avvento della mobilità elettrica la civiltà odierna si prepara ad affrontare numerosi cambiamenti nel modo di spostarsi, utilizzare i veicoli e vivere le città. La necessità di elettrificare i trasporti deriva da un bisogno sempre maggiore di efficienza energetica e, al pari passo con lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e delle reti di distribuzione intelligenti, di un modello di sviluppo sostenibile. Gli effetti benefici della svolta e-Mobility potrebbero mobilitare risorse e competenze, rafforzando la capacità di innovazione e stimolando la creazione di nuove filiere industriali e di servizio collegate direttamente e indirettamente. Tuttavia, nonostante questi vantaggi, la penetrazione massiva di veicoli elettrici richiede un indagine approfondita per valutare quale sarà l’impatto sul sistema elettrico dovuto alla diffusione delle stazioni di ricarica, e quali contromisure dovranno adottare gli operatori di sistema per garantirne l’affidabilità. La potenza richiesta dalle stazioni di ricarica per ricaricare più veicoli contemporaneamente potrebbe costituire un carico eccessivo per il sistema elettrico e in particolare a livello locale per la rete a cui è connessa la stazione, rendendo necessari investimenti al fine di potenziarne i componenti, o a livello di sistema, rendendo necessario un aumento della generazione in modo da coprire il carico nelle ore di punta. Lo scopo di questa tesi è lo sviluppo di una metodologia che consenta di dimensionare una stazione di ricarica rapida che sia in grado di assorbire una quantità di potenza limitata dalla rete, integrando un sistema di generazione da fotovoltaico e un sistema d’accumulo, e partendo dalla conoscenza dei dati di traffico e di irraggiamento dell’area in cui dev’essere installata la stazione. Tale metodologia può essere applicata nel caso in cui gli input siano modificati per renderli rispondenti ai casi diversi che si possono presentare nella realtà.
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Moretto, Vito. "Calcolo delle coordinate delle stazioni GNSS italiane in Antartide e valutazione dei risultati." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11955/.

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Abstract:
La tesi di carattere sperimentale parla del calcolo, tramite diversi software, delle coordinate tridimensionali di alcune stazioni GNSS antartiche al fine di valutarne ripetibilità e accuratezza. Inoltre si descrive nel dettaglio il progetto nazionale di ricerca in Antartide (PNRA) e l'osservatorio geodetico italiano. Tutto questo anticipato da un ampio capitolo dove si descrive il sistema di posizionamento globale (GPS).
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De, Maglie Matteo. "Sovratensioni atmosferiche in linee elettriche miste di tipo aerea-cavo affluenti a stazioni di trasformazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5882/.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi di laurea è stato la valutazione delle sovratensioni generate da una scarica atmosferica in linee miste di tipo aerea-cavo affluenti a stazioni di trasformazione. Lo studio si è incentrato sul caso della fulminazione diretta su una fase della linea aerea, il cosiddetto shielding failure, nella situazione peggiore ovvero senza innesco degli spinterometri posti a protezione della catena di isolatori. Applicando la teoria dei diagrammi a graticcio, è stata studiata la propagazione di un’onda di tensione (gradino, triangolo rettangolo e triangolo scaleno), generata da una scarica atmosferica, lungo tre particolari configurazioni di una linea mista AT 132 kV. In particolare, è stato implementato un codice di calcolo in Matlab, con il quale sono state determinate le componenti riflesse, che si formano quando l’onda di tensione incidente va ad impattare nei punti di discontinuità d’impedenza d’onda della linea mista. Tale calcolo ha consentito sia la rappresentazione temporale del transitorio, sia la determinazione del valore di cresta raggiunto dalla sovratensione, in particolari punti sensibili della linea, quali le estremità della linea in cavo ed il collegamento con il trasformatore. Il calcolo analitico è stato poi confrontato con i risultati delle simulazioni relative alla fulminazione diretta su una fase della linea aerea, eseguite con il software EMTPWorks. Il lavoro si è incentrato in particolar modo, sulla determinazione del modello che va a simulare la linea mista presa in considerazione, anche mediante il confronto con un noto caso di studio riportato sulle pubblicazioni.
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Books on the topic "Stazioni"

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Biasiucci, Antonio. Stazioni. Napoli: Electa, 1991.

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Stazioni: Architetture 1990-2010. Milano: F. Motta, 2001.

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Il continente interiore: Cinquantadue stazioni. Venezia: Marsilio, 2010.

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4

Verso l'empireo: Stazioni lungo la verticale dantesca. Acireale: Bonanno, 2013.

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5

Via Crudes: Romanzo impossibile in tredici stazioni. [Bologna, Italy]: Perdisa pop, 2008.

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6

La via mistica: Itinerario filosofico in quindici stazioni. Milano: Mimesis, 2012.

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7

Bartaletti, Fabrizio. Le grandi stazioni turistiche nello sviluppo delle Alpi italiane. Bologna: Pàtron, 1994.

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8

Cura, preghiera e benessere: Le stazioni curative termominerali nell'Italia romana. Padova: Padova University Press, 2014.

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Collenza, Elisabetta. Le stazioni ferroviarie a Roma: La tipologia del fabbricato-viaggiatori. Roma: Officina, 1996.

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10

Grondona, Marco. Le stazioni di ieri: Prolegomeni ad una guida per l'Umbria. Spoleto: Centro italiano di studi sull'alto Medioevo, 1991.

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Book chapters on the topic "Stazioni"

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Mainoldi, Ernesto Sergio. "Metabolé e metánoia. Il ruolo dell'antropologia biblico-patristica nelle stazioni del pensiero teologico medievale a fronte al problema cosmologico." In Textes et Etudes du Moyen Âge, 215–52. Turnhout: Brepols Publishers, 2008. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.00724.

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2

Battaglia, Francesco. "Processi stazionari." In UNITEXT, 71–109. Milano: Springer Milan, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0603-4_5.

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Martin, Franco Foresta, and Geppi Calcara. "La stazione sismica di Roma." In Per una storia della geofisica italiana, 101–12. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1578-4_11.

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Battaglia, Francesco. "Previsioni per processi stazionari." In UNITEXT, 253–86. Milano: Springer Milan, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0603-4_13.

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Battaglia, Francesco. "Inferenza per processi stazionari." In UNITEXT, 147–85. Milano: Springer Milan, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0603-4_9.

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Salsa, Sandro, Federico M. G. Vegni, Anna Zaretti, and Paolo Zunino. "Formulazione variazionale di problemi stazionari." In UNITEXT, 325–70. Milano: Springer Milan, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1180-9_8.

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Zeuli, Tino. "Su Moti Stazionari In Magnetofluidodinamica." In Magnetofluidodinamica, 317–28. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-10999-7_8.

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Bessone, Federica. "La ricezione dell’elegia properziana nell’opera di Stazio." In Properzio fra Repubblica e Principato, 13–50. Turnhout: Brepols Publishers, 2018. http://dx.doi.org/10.1484/m.spl-eb.5.115912.

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Quarteroni, Alfio, Fausto Saleri, and Paola Gervasio. "Metodi numerici per problemi ai limiti stazionari ed evolutivi." In UNITEXT, 373–433. Milano: Springer Milan, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-3953-7_9.

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Coppini, Donatella. "Calderini, Poliziano e il subitus calor di Stazio." In Latinitates, 317–35. Turnhout: Brepols Publishers, 2013. http://dx.doi.org/10.1484/m.latin-eb.4.00117.

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Conference papers on the topic "Stazioni"

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Valdaliso Casanova, Teresa. "El concepto de "Estación Creativa"; un proyecto reticular basado en el proceso creativo compartido." In III Congreso Internacional de Investigación en Artes Visuales :: ANIAV 2017 :: GLOCAL. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/aniav.2017.5860.

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Abstract:
A partir de la idea de metrópolis como un nudo de conexiones donde la localización geográfica del núcleo central se propone temporal y de carácter itinerante, quedando prioritariamente desplazado a la periferia, se plantea un proyecto de intercambio creativo cuya estructura de actuación viene definida en modo reticular, fomentando la regeneración y reutilizo de espacios en desuso, o bien utilizando nuevos espacios situados en territorios que no disfrutan de la consideración que merecen.La descentralización de los lugares de creación y divulgación artística implica la reconfiguración de una identidad territorial perdida que, presentándose como irrecuperable, decide reinventarse a partir de un nuevo concepto de espacio de fusión y fruición, un punto de encuentro y de adición de diversas realidades que se encuentran en un ámbito local, procedentes a su vez de otros ámbitos locales, pertenecientes todos a una misma red de intercambios.Dicha idea se materializa a partir del concepto de "Estación Creativa", desarrollado teóricamente por los italianos Paolo Rosa (artista y docente) y Andrea Balzola (dramaturgo y docente), siendo llevada a cabo por primera vez en el espacio MIL de Sesto San Giovanni (Milán) en los meses de Abril-Mayo de 2016. Creativos, artistas y estudiosos de diversas disciplinas actuaron como agentes culturales a la vez que sociales, a partir de una perspectiva de arte político entendiendo la polis como la extensión de lugar en donde todos cohabitamos. Activadores de imaginarios compartidos, incluyen al visitante como parte integrante del proceso creativo, un proceso basado en la formación, la investigación y la producción. Donde el aura no pertenece ya a la obra de arte, sino a la experiencia artistica común. http://www.spaziomil.org/evento/stazione-creativa-2/http://dx.doi.org/10.4995/ANIAV.2017.5860
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