Academic literature on the topic 'Strutture asimmetriche in pianta'

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Journal articles on the topic "Strutture asimmetriche in pianta"

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Tucci, Pier Luigi. "Eight fragments of the Marble Plan of Rome shedding new light on the Transtiberim." Papers of the British School at Rome 72 (November 2004): 185–202. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002713.

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Abstract:
OTTO FRAMMENTI DELLA PIANTA MARMOREA DI ROMA CHE GETTANO NUOVA LUCE SU TRANSTIBERIMViene presentata per la prima volta l'identificazione dell'antica topografia delineata sui frammenti 138a–f e 574a–b della Forma Urbis, la pianta marmorea di Settimio Severo. Vi è rappresentato un lungo tratto — finora del tutto sconosciuto — della sponda destra del Tevere, di fronte all'Aventino. Gli edifici non hanno un carattere monumentale: si tratta di strutture e di aree legate al commercio fluviale. Si afFacciano su una strada larga circa 10 m, che rappresenta la continuazione del tratto della via Campana-Portuensis già identificato su un'altra lastra della Pianta. I frammenti suggeriscono che la via, in età severiana, non si dirigeva verso il pons Aemilius, ma si raccordava con un altro ponte, i cui piloni furono demoliti alla fine del XIX secolo. Si trattava evidentemente del pons Sublicius, la cui ubicazione è stata finora dibattuta.
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Turfa, Jean MacIntosh, and Alwin G. Steinmayer. "Interpreting early Etruscan structures: the Question of Murlo." Papers of the British School at Rome 70 (November 2002): 1–28. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002099.

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Abstract:
L'INTERPRETAZIONE DI STRUTTURE ETRUSCHE ARCAICHE: IL CASO DI MURLOL'analisi della datazione, l'estensione, la pianta e la posizione dell'edificio monumentale con cortile a Poggio Civitate (Murlo, provincia di Siena) indica la sua funzione di ‘centro commerciale in età pre-monetaria, in una regione non completamente urbanizzata. Essendo cosi visibile — una sorta di affermazione politico-economica — ed offrendo riparo e sicurezza ad un gran numero di persone o di merci, il ‘Murlo Upper Building’, una delle strutture più grandi dell'epoca (c. 575 a.C), caratterizzata da una progettazione innovativa e da una decorazione insolita, era stato progettato come parte di un sistema commerciale di prodotti su larga scala. La sua prossimitá ad una regione mineraria e il suo uso nella produzione di beni di lusso assortiti, cosi come il progetto di una struttura che funzionava come la ‘stanza del commercio’ dei moderni forti coloniali europei, conferma ulteriormente la sua funzione commerciale in un'era di contatti stranieri sempre più sofisticati e di cambiamenti sociali.
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Keay, Simon, Martin Millett, Sarah Poppy, Julia Robinson, Jeremy Taylor, and Nicola Terrenato. "Falerii Novi: a new survey of the walled area." Papers of the British School at Rome 68 (November 2000): 1–93. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003871.

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Abstract:
FALERII NOVI: UNA NUOVA RICOGNIZIONE DELL'AREA MURATAI risultati di una ricognizione dell'intera parte murata della città romana di Falerii Novi vengono presentati insieme a quelli di una piccola area posta al di fuori delle mura. I metodi impiegati consistono in una integrazione di rilevamento topografico, ricognizione a piedi dell'area ed estensivo uso di un gradiometro ‘fluxgate’. I risultati permettono di ricostruire in dettaglio una nuova pianta della città, che viene presentata in questo articolo, insieme ad una dettagliata descrizione delle strutture messe in luce, che includono un foro di dimensioni sostanziali, un teatro ed un portico, una serie di templi e una varietà di case private. Sebbene in maniera preliminare, questi edifici vengono discussi nel loro contesto, anche in considerazione dei nuovi dati che questa ricognizione ha fornito sullo sviluppo della topografia e delle difese della città.
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Vermeulen, Frank, Sophie Hay, and Geert Verhoeven. "Potentia: an integrated survey of a Roman colony on the Adriatic coast." Papers of the British School at Rome 74 (November 2006): 203–36. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003263.

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Abstract:
POTENTIA: UNA RICOGNIZIONE INTEGRATA DI UNA COLONIA ROMANA SULLA COSTA ADRIATICALa ricerca presentata in questa sede integra i risultati di una ricognizione archeologica intensiva nell'area urbana della colonia romana di Potentia (regione Marche). Di recente per la ricerca sono stati impiegati vari metodi non distruttivi di ricognizione, come la fotografia aerea obliqua, la ricognizione geofisica, la ricognizione geomorfologica e quella intensiva. I risultati di un precederte lavoro di scavo, lo studio delle fonti antiche e dei manufatti trovati sono integrati in un nuovo appioccio all'urbanizzazione di questa colonia dell'Adriatico. In questa sede viene presentata una pianta completamente nuova e molto più dettagliata del tessuto urbano di Potentia, comprendente l'intero sistema stradale e le difese urbane, il Foro, vari complessi monumentali e molti elementi dell'edilizia domestica e delle strutture funerarie. Questo lavoro è parte del Potenza Valley Survey, che mira a una nuova comprensione della romanizzazione e urbanizzazione di questa regione dell'Italia centro adriatica.
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Van de Noort, Robert, David Whitehouse, Marshall Joseph Becker, Thomas Blagg, Douglas Burnett, Ida Caruso, Amanda Claridge, et al. "Excavations at Le Mura di Santo Stefano, Anguillara Sabazia." Papers of the British School at Rome 77 (November 2009): 159–223. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200000076.

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Abstract:
La relazione presenta i risultati degli scavi condotti tra il 1977 e il 1981 presso le imponenti rovine note come Le Mura di Santo Stefano, situate vicino Anguillara Sabazia, appena 3 km a sud del Lago di Bracciano. La fase più antica di occupazione era relativa ad una fattoria di I secolo d.C. Intorno al 200 d.C. viene costruita una serie di strutture, compreso un edificio a pianta rettangolare su tre piani copiosamente decorato con diciannove tipi di marmo, suggerendo così che il complesso avesse un carattere lussuoso, possibilmente parte di un latifundium. Si hanno evidenze di ulteriori attività nel III o inizi IV secolo d.C. Nel IX secolo, dopo un periodo di abbandono, parte del complesso fu convertito nella chiesa di Santo Stefano. L'aula rettangolare fu rioccupata e le restanti rovine usate come cimitero. Si è dedotto che il sito possa aver funzionato come centro di una proprietà medievale, parte della domusculta papale, o in alternativa come un fundus di una struttura monastica. Nell'XI secolo il sito fu abbandonato, dopo ehe i resti di scheletri appartenenti ad almeno 90 individui, e le ossa di tre cani, furono interrati in un pozzo tappato con pezzi di sculture marmoree romane.
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Dissertations / Theses on the topic "Strutture asimmetriche in pianta"

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Montevecchi, Michele. "La risposta torsionale non lineare di strutture asimmetriche in pianta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8547/.

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Abstract:
Il lavoro principale di questa tesi è stato quello di fornire gli spettri di particolari coefficienti, detti Magnification Factors, da utilizzare in associazione con gli spettri degli spostamenti già forniti dalla normativa quando si ha a che fare con strutture eccentriche a 3 gradi di libertà per ricavare una prima stima di alcuni punti notevoli di tali strutture (spostamenti longitudinali del centro di massa, del lato flessibile e del lato rigido). In particolare tali Magnification Factors, che dipendono esclusivamente da parametri fisici della struttura (i.e. Ωθ, ξ, e, TL, R), vanno moltiplicati per il valore di spostamento spettrale ricavato dalla normativa entrando nello spettro degli spostamenti con il periodo longitudinale disaccoppiato (TL) della struttura. Il risultato di questo prodotto è lo spostamento longitudinale del punto notevole della struttura eccentrica cui ogni Magnification Factors si riferisce. Gli spettri dei Magnification Factors sono stati ricavati attraverso l’integrazione diretta dell’equazione del moto del sistema dinamico ad 1 piano a 3 gradi di libertà.
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Balloriani, Consuelo. "Risposta sismica di strutture asimmetriche in pianta: un metodo semplifiato." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1692/.

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Bonerba, Alessandra. "Applicazione del metodo "Alpha" per la stima della massima risposta torsionale in strutture asimmetriche in pianta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8538/.

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Abstract:
Il seguente elaborato ha lo scopo di analizzare il comportamento torsionale di diverse tipologie strutturali, valutare la veridicità del metodo “Alpha” per strutture ad un piano e successivamente testare la validità del metodo per strutture multipiano. Nel primo capitolo è stato introdotto inizialmente il problema, poi sono stati definiti per il sistema oggetto di studio l’equazione del moto e i diversi parametri che intervengono. Tra questi parametri di rilevante importanza si hanno l’indice di torsioflessibilità e l’eccentricità. Infine è stato definito il metodo “Alpha” per la determinazione della massima risposta rotazionale. Nel secondo capitolo è stata eseguita una valutazione analitica del parametro di torsioflessibilità per il caso specifico di struttura con due setti disposti ad uguale distanza dal centro di massa sia per il caso di struttura a pianta quadrata che per quella a pianta rettangolare. Nel terzo e nel quarto capitolo è stata effettuata una valutazione dell’indice di torsioflessibilità e dell’eccentricità, sia per strutture a pianta quadrata che per strutture a pianta rettangolare, caratterizzate da diversi elementi resistenti disposti in differenti posizioni. In particolare è stato analizzato come cambia l’indice di torsioflessibilità al variare dell’eccentricità per una stessa struttura. Nel quinto e sesto capitolo sono riportati i risultati delle analisi modali condotte per tutti i casi visti nei capitoli precedenti: nel caso ad un piano e nel caso di strutture multipiano (cinque e dieci piani). Nel settimo e ottavo capitolo sono riportati i risultati delle analisi time-history eseguite per le stesse strutture, dalle quali sono stati determinati gli spostamenti al fine di eseguire una verifica del metodo per strutture ad un piano e studiare i risultati ottenuti per strutture multipiano. Il lavoro svolto si conclude con il nono capitolo in cui sono stati riportati i risultati e le conclusioni.
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Solaroli, Lorenzo. "Criteri di distribuzione di dissipatori fulido-viscosi per l'adeguamento sismico di edifici irregolari in pianta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L’elaborato di tesi si propone di investigare l’efficacia di differenti distribuzioni verticali e in pianta di dissipatori fluido-viscosi non-lineari inseriti nella struttura al fine di adeguarla sismicamente. Le differenti distribuzioni sono state applicate ad un telaio 3D in c.a. irregolare in pianta e caratterizzato da forti eccentricità fra i centri di massa e di rigidezza dei vari impalcati. In particolare, queste sono state applicate considerando due metodi di progettazione, ossia il metodo esteso e il metodo semplificato, i quali, rispettivamente, considerano o trascurano le eccentricità in pianta della struttura nella determinazione delle caratteristiche dei dissipatori fluido-viscosi. La valutazione di quest’ultime è stata eseguita considerando il superamento del limite elastico della struttura e la sua conseguente escursione in campo plastico. Al fine di verificare la validità del metodo di progettazione e l’efficacia delle varie distribuzioni considerate, sono state eseguite sulla struttura in esame una serie di analisi dinamiche non-lineari (o analisi di time-history) per le varie distribuzioni, tenendo in conto le non-linearità della struttura e dei dissipatori fluido-viscosi inseriti.
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Dall'Olio, Francesco. "Risposta sismica di strutture asimmetriche monopiano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/633/.

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Molari, Andrea. "Sul dimensionamento e distribuzione di dissipatori fluidoviscosi in una struttura asimmetrica in pianta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Nel primo capitolo verrà proposta una breve introduzione all'argomento della tesi illustrandone l’obiettivo finale e le principali metodologie di progettazione ad ora impiegate per le costruzioni in zona sismica. Nel secondo capitolo vengono descritti i principali di sistemi di dissipazione passivi attualmente presenti in commercio, illustrandone le principali caratteristiche. Nel terzo capitolo viene affrontato l’aspetto progettuale e di valutazione della risposta strutturale connesso all’applicazione dei dispositivi di dissipazione fluidoviscosi non lineari nell’ambito di strutture esistenti. Verranno pertanto presentate alcune delle procedure riportate in letteratura mirate ad affrontare differenti problematiche connesse all’utilizzo di dissipatori fluidoviscosi. Nel quarto e quinto capitolo verranno presentate alcune applicazioni della procedura proposta dall’MCEER, con riferimento rispettivamente ad oscillatori semplici e telai piani, al fine di valutare la risposta strutturale e dimensionare i dissipatori fluidoviscosi non lineari per un assegnato valore dell’indice di smorzamento. Inoltre sono state condotte analisi non lineari dinamiche per consentire un confronto con i parametri ottenuti applicando il metodo dello spettro di capacità. Nel sesto capitolo viene affrontata l’analisi di un edificio tridimensionale asimmetrico in pianta e dimensionato per soli carichi verticali. Tale capitolo costituisce il fulcro della tesi ed il principale obiettivo sarà quello di investigare l’effetto di differenti distribuzioni delle proprietà dei dissipatori fluidoviscosi non lineari, in pianta ed in altezza, sulle prestazioni della struttura. Nel settimo capitolo verranno riportate le principali considerazioni in merito ai risultati ottenuti al capitolo precedente, fornendo informazioni utili al fine di ottimizzare il dimensionamento di un sistema di dissipazione nel caso di una struttura tridimensionale asimmetrica in pianta.
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Mignardi, Mattia. "Analisi pushover tridimensionali di strutture in c.a. irregolari in pianta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3396/.

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Bertolani, Gabriele. "Risposta sismica torsionale di edifici multipiano irregolari in pianta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/639/.

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Abstract:
Le strutture caratterizzate da una non coincidenza tra il baricentro delle masse e quello delle rigidezze, chiamate strutture eccentriche, sviluppano degli effetti torsionali se soggette ad un’eccitazione dinamica. Un’accurata analisi delle equazioni del moto di sistemi lineari e non lineari di strutture ad un singolo piano ha portato allo sviluppo di un metodo, detto metodo ALPHA, che, attraverso un parametro, detto parametro “alpha”, permette di stimare gli spostamenti di rotazione in funzione dei soli spostamenti longitudinali. Il limite di questo metodo, tuttavia, è quello di essere riferito a strutture ad un singolo piano, non comuni nella pratica progettuale: si è reso quindi necessario uno studio per testarne la validità anche per strutture multi piano, partendo da strutture semplici a due e tre piani. Data la semplicità del metodo ALPHA, si è deciso di affrontare questo problema cercando di cogliere il comportamento dei diversi piani della struttura multipiano con delle strutture ad un singolo piano. Sono state svolte numerose analisi numeriche in cui sono stati fatti variare i parametri di rigidezza, massa, eccentricità e distribuzione delle rigidezze dei vari piani; come indice di validità della struttura mono piano scelta si è utilizzato il rapporto tra il parametro “psi” dell’i-esimo piano e quello della struttura mono piano scelta, dove “psi” rappresenta il rapporto tra “R” ed “alpha”; “R” è il rapporto tra la massima rotazione e il massimo spostamento longitudinale per una struttura eccentrica soggetta ad un’eccitazione dinamica. Dai risultati ottenuti si deduce che, nella maggioranza dei casi, la struttura mono piano che meglio rappresenta il comportamento di tutti i piani è caratterizzata da massa e rigidezza dell’intera struttura multipiano, da un’eccentricità pari alla minore tra quelle dei vari piani e presenta la peggiore distribuzione delle rigidezze tra quelle che si riscontrano nei vari piani.
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