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Journal articles on the topic 'Studi visivi'

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Scopelliti, Irene, Gaetano "Nino" Miceli, Maria Antonietta Raimondo, and Carmela Donato. "Breaking through complexity. Gli effetti di complessitÀ visiva e concettuale sulla valutazione dei loghi." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 2 (June 2011): 77–97. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-002006.

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Abstract:
La complessitÀ degli stimoli visivi riguarda sia aspetti percettivi che concettuali, il cui effetto congiunto sulle reazioni del consumatore non č ancora chiaro. L'articolo analizza l'interazione tra complessitÀ visiva e concettuale nell'ambito della valutazioni dei loghi. In particolare, sulla base dell'ipotesi di discrepanza-attribuzione, l'articolo propone che le due forme di complessitÀ generino diversi effetti sull'atteggiamento a una esposizione. Inoltre, l'articolo mostra che, con esposizioni multiple, le due forme di complessitÀ influenzano l'atteggiamento seguendo pattern opposti determinati dai meccanismi di fluency e di potenziale di apprendimento. I risultati di due studi supportano le ipotesi e offrono spunti per la teoria sulla complessitÀ del design e la gestione del brand.
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2

Ruberto, G., R. Angeli, R. Guagliano, D. Barillŕ, S. Signorini, E. Fazzi, M. Antonini, and P. E. Bianchi. "Sviluppo della visione nei prematuri: uno studio elettrofisiologico." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 1 (October 2009): 33–47. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-001004.

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Abstract:
- Negli ultimi decenni lo sviluppo delle metodiche elettrofunzionali ha permesso di determinare in maniera oggettiva e sufficientemente precisa l'evoluzione visiva nei primi anni di vita. Nel presente lavoro viene descritto uno studio condotto su 92 nati a termine e 29 nati pretermine (tra 28 e 35 sett. di Etŕ Gestazionale). Tutti i soggetti sono stati sottoposti a valutazione elettrofisiologica con PEV flash, PEV pattern transient di tipo reversal, PEV pattern di tipo steady-state; tali esami sono stati praticati 2 volte (a 3 ed a 8 mesi di vita) nei nati a termine e 4 volte (a 3 mesi post-natali, a 3 mesi di etŕ corretta, a 8 mesi post-natali, a 8 mesi di etŕ corretta) nei prematuri. I risultati confermano l'utilitŕ degli esami elettrofisiologici nello studio della maturazione neurovisiva del prematuro.Parole chiave: maturazione visiva, potenziali evocati visivi da flash (f-PEV), potenziali evocati visivi da pattern transient (p-PEV), potenziali evocati visivi da pattern steady-state (ss-PEV), elettroretinogramma
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Salati, R., A. Cavallini, Aldč G. Giammari, and R. Borgatti. "Alterazioni della motilitŕ oculare in 128 soggetti con Cerebral Visual Impairment." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 1 (October 2009): 20–32. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-001003.

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Abstract:
- Gli Autori hanno sottoposto ad accurato studio delle caratteristiche oculomotorie un campione di 128 soggetti con diagnosi di Cerebral Visual Impairment (CVI). Č stato applicato un protocollo d'indagine che prevedeva l'analisi di otto parametri dell'oculomozione: lo scanning dell'ambiente, il mantenimento della fissazione, i movimenti saccadici intenzionali, i movimenti di inseguimento lento (smooth pursuit), le deviazioni parossistiche dello sguardo (paroxismal ocular deviations), lo strabismo e il nistagmo. I risultati sono interessanti e dimostrano come la motilitŕ oculare sia pesantemente interessata nel CVI (94% dei casi). Questi danni sono specifici e non consistono semplicemente in uno strabismo o nel nistagmo, ma colpiscono il sistema oculomotorio in alcune delle sue funzioni basilari, come l'esecuzione di saccadi volontarie, l'inseguimento, l'esplorazione visiva. Riteniamo che tali alterazioni non consentano di sfruttare appieno le potenzialitŕ visive e piů in generale percettive del soggetto e ostacolino l'uso del canale visivo nelle attivitŕ cognitive.Parole chiave: CVI, strabismo, nistagmo, paralisi cerebrale infantile
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Colombo, Barbara, Giuseppe Passalacqua, Chiara Di Nuzzo, and Guglielmo Puglisi. "Il cervello visuomusicale: uno studio pilota sul rapporto tra corteccia visiva primaria, visualizzazione mentale ed esperienze sinestetiche." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2013): 361–86. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-003003.

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Abstract:
Questo studio pilota si propone di indagare il rapporto tra sinestesia e immaginazione mentale nell'ascolto musicale, partendo dall'ipotesi che il legame tra musica e immagini possa essere spiegato dai processi intermodali che coinvolgono aree diverse del cervello, in particolare l'area uditiva e quella visiva. Con l'utilizzo della tDCS (stimolazione elettrica transcranica a correnti dirette), e stata inibita la corteccia visiva primaria (V1), in un campione di musicisti e di non musicisti, per indagare il ruolo che puo assumere durante l'ascolto di brani musicali, valutando contemporaneamente la tendenza alla visualizzazione e la capacita sinestesica. Infine, e stato usato l'Eye Tracker per registrare gli indici comportamentali di esplorazione visiva, che possono essere ricondotti alla visualizzazione mentale durante la fruizione degli stimoli musicali. I risultati hanno mostrato che l'expertise musicale e l'inibizione di V1 incidono sull'esperienza sinestesica e di visualizzazione mentale durante la fruizione di stimoli musicali complessi. Inoltre, le analisi hanno permesso di evidenziare il ruolo di specifiche differenze individuali (in particolare la tendenza all'uso spontaneo delle immagini mentali e il tratto di personalita legato all'immaginazione) durante l'elaborazione cognitiva e sinestetica di stimoli musicali complessi.
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Saronga, Naomi, Idda H. Mosha, Samantha J. Stewart, Saidah Bakar, Bruno F. Sunguya, Tracy L. Burrows, Germana H. Leyna, Marc T. P. Adam, Clare E. Collins, and Megan E. Rollo. "A Mixed-Method Study Exploring Experiences and Perceptions of Nutritionists Regarding Use of an Image-Based Dietary Assessment System in Tanzania." Nutrients 14, no. 3 (January 18, 2022): 417. http://dx.doi.org/10.3390/nu14030417.

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Abstract:
Due to global advances in technology, image-based food record methods have emerged as an alternative to traditional assessment methods. The use of image-based food records in low and lower-middle income countries such as Tanzania is limited, with countries still using traditional methods. The current study aimed to determine the feasibility of using a new voice and image-based dietary assessment system (VISIDA) in Dar es Salaam, Tanzania. This mixed-method study recruited 18 nutritionists as participants who collected image-based records of food and drinks they consumed using the VISIDA smartphone app. Participants viewed an online demonstration of the VISIDA web platform and the analysis process for intake data collected using the VISIDA app. Then, participants completed an online survey and were interviewed about the VISIDA app and web platform for food and nutrient intake analysis. The method was reported as being acceptable and was found to be easy to use, although technical challenges were experienced by some participants. Most participants indicated a willingness to use the VISIDA app again for one week or longer and were interested in using the VISIDA system in their current role. Participants acknowledged that the VISIDA web platform would simplify some aspects of their current job. Image-based food records could potentially be used in Tanzania to improve the assessment of dietary intake by nutritionists in urban areas. Participants recommended adding sound-on notifications, using the VISIDA app in both Apple and Android phones, enabling installation from the app store, and improving the quality of the fiducial markers.
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Beltramello, A., G. Viola, A. Borsato, G. Tassinari, D. Campara, R. Cerini, M. Pregarz, G. Puppini, and A. G. Bricolo. "Risonanza magnetica funzionale encefalica Razionale della metodica ed esperienze applicative su magnete per uso clinico." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 3 (June 1995): 345–70. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800303.

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Abstract:
La Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) si sta di recente affermando come nuova metodica di indagine del «cervello al lavoro», occupando progressivamente un suo spazio nell'armamentario strumentale a disposizione dei Neurofisiologi per poter investigare la localizzazione e le inter-connessioni di differenti aree encefaliche funzionalmente coinvolte nella esecuzione di varie performance. L'fMRI indaga le modificazioni di segnale del tessuto encefalico indotte dalle variazioni perfusionali e di ossigenazione che si verificano nella sostanza grigia durante differenti stati funzionali (riposo/attività). Tali modificazioni sono rivelate con RM grazie alle variazioni che il transito nel letto vascolare encefalico di una sostanza para-magnetica è in grado di indurre sul rilassamento trasversale T2 degli spin protonici tissutali in prossimità dei capillari e mediante l'impiego di sequenze GE T2*-pesate. Due principali tecniche di studio sono state utilizzate: la prima, più complessa, richiede l'iniezione di un bolo di Gadolinio ed il monitoraggio, mediante sequenze eco-planari, del suo primo passaggio nel letto capillare encefalico; la seconda, realizzabile anche con magneti per uso clinico, utilizza come mdc para-magnetico endogeno la desossi-emoglobina e registra le variazioni di ossigenazione ematica correlate allo stato di attività corticale (tecnica BOLDc — Blood Oxygenation Level Dependent contrast). La nostra esperienza è stata effettuata con un magnete superconduttivo da 1,5 T, adottando la tecnica BOLDc e sequenze GE FLASH con TE lungo. Sono stati sottoposti ad indagine 19 volontari ed effettuati 11 studi di attivazione della corteccia motoria e 13 studi di attivazione della corteccia visiva. In 10 studi di attivazione motoria e 10 studi di attivazione visiva è stata osservata una buona o sod-disfacente variazione areale del segnale, localizzata nella regione corticale coinvolta dal paradigma di attivazione. Uno studio di attivazione motoria e 3 studi di attivazione visiva sono invece risultati insoddisfacenti, non essendosi riscontrata alcuna variazione di segnale o, quando presente, non essendo stato possibile attribuirla ad alcuna regione corticale di interesse. La RM, metodica che attualmente fornisce al Neuroradiologo le migliori informazioni anatomo-strutturali sul SNC, sta estendendo il suo campo di indagine, prima esclusivo appannaggio della Medicina Nucleare, ad alcuni aspetti delle funzioni cerebrali, avvantaggiandosi, rispetto alla SPET ed alla PET, in qualità delle sue prerogative di più elevata risoluzione spaziale e temporale, di assoluta innocuità, di rapida integrazione delle immagini funzionali con quelle anatomiche e di minori costi.
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Serra, A., G. Spinato, S. Cocuzza, L. Licciardello, P. Pavone, and L. Maiolino. "Adaptive psychological structure in childhood hearing impairment: audiological correlations." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 3 (June 2017): 175–79. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1291.

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Abstract:
La presente ricerca affronta i problemi clinici e sociali che riguardano lo sviluppo linguistico e cognitivo nei bambini sordi. Attualmente, lo sviluppo della “Teoria della mente” rappresenta un importante campo di ricerca nello studio della sordità. Questi studi internazionali hanno evidenziato nei bambini sordi una significativa alterazione nello sviluppo della “Teoria della Mente”, soprattutto in caso di perdita congenita o preverbale dell’udito. In particolare, la ricerca si concentra sulle competenze dei bambini sordi nel riconoscere emozioni e desideri, attraverso metodi sia cognitivi che percettivi, per la valutazione delle capacità psico-cognitiva attraverso una serie di domande composte da alcuni test adeguati, da somministrare ai pazienti con perdita uditiva. L’esperimento è stato condotto su un gruppo composto da 10 bambini (5 maschi e 5 femmine), di età compresa tra 4 e 9 anni e tra 54 e 108 mesi), affetti da perdita uditiva congenita bilaterale (da grave a cofosi), o da perdita uditiva preverbale sviluppata sia in bambini che attendono l’ultimo anno prima di frequentare la scuola elementare, sia in quelli che frequentano il quarto anno di scuola elementare. I criteri di selezione sono stati basati su: valutazione audiologica, somministrazione di test neuropsicologici al fine di valutare, in generale, le capacità cognitive e percettive e osservazioni cliniche effettuate, al fine di valutare la psicopatologia del campione, attraverso dei test che valutano più facilmente lo sviluppo sia della percettività visiva (Coloured Progressive Matrices), sia della rappresentazione grafica (Test di disegno sulla figura umana e il Test di disegno sulla famiglia). Lo strumento di misurazione “cognitiva” è stato il “Deaf Children Series”, test strutturato da noi, che consiste in un esame dello stato mentale (MSE), capace di valutare: il livello di capacità cognitiva (conoscenza-correlato), l’umore e modelli di discorso e di pensiero di un paziente al momento della valutazione. I bambini sordi mostrano sul lato percettivo una sensibilità ridotta alle espressioni di tristezza. Nel test possiamo osservare un meccanismo di difesa psicodinamico per quanto riguarda la prestazione percettiva. Al contrario, per quanto riguarda i bambini normoudenti, la paura è l’emozione più difficile da identificare. I bambini sordi sembrano essere maggiormente predisposti al riconoscimento di emozioni visive. Inoltre, i bambini sordi presentano notevoli capacità di “problem solving”, capacità di riconoscimento emotivo, probabilmente a causa del loro problema.
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Hussein, Md Alomgeer, Md Talal Bin Noman, and Md Atiqur Rahman Ahad. "A Study on Tiredness Measurement using Computer Vision." Journal of the Institute of Industrial Applications Engineers 7, no. 4 (October 25, 2019): 110–17. http://dx.doi.org/10.12792/jiiae.7.110.

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Giusberti, Fiorella, and Gianni Brighetti. "Una volta non si chiamavano processi cognitivi." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 117–27. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12601.

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Abstract:
Lo scopo di questo contributo è quello di mettere in risalto una linea di ricerca che era già presente nei primi decenni della ricca produzione di Renzo Canestrari, estremamente innovativa per quel periodo, e relativa allo studio dei processi mentali, che oggi costituiscono i fondamenti della psicologia cognitiva. Questi lavori rappresentano una intuizione anticipatoria non solo di settori di ricerca, ma anche di metodologie di ricerca empiriche e sperimentali associate allo studio degli aspetti quantitativi dei processi mentali. Di particolare rilievo sono gli studi sulla percezione visiva di impronta gestaltista, arricchiti di analisi sperimentali applicate anche sovente a casi clinici. Non va inoltre dimenticato il contributo offerto da Canestrari allo studio psicologico delle modificazioni sociali intervenute nel secondo dopoguerra.
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Genoni, Gaudenzia. "Gaudenzia Genoni, Un grafo per il “Furioso”. Prime annotazioni di una ricerca sperimentale." AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica 3, no. I (July 15, 2022): 241–90. http://dx.doi.org/10.54103/2724-3346/18443.

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Abstract:
Sulla scorta delle precedenti ricerche condotte da Franco Moretti e Michal Ginsburg, in questo contributo i mezzi della social network analysis vengono sperimentalmente applicati allo studio della trama dell’Orlando furioso. In particolare si adoperano due grafi per esaminare le connessioni tra alcuni personaggi del poema, dando evidenza visiva dello sviluppo centrifugo che regola i primi dodici canti e della dinamica accentratrice prevalente negli ultimi tredici.
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Levrero, F., M. A. Ferrari, A. Pilot, F. Sardanelli, R. C. Parodi, P. Renzetti, E. Simonotto, et al. "Risonanza stocastica nel sistema visivo umano." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 1 (February 2000): 119–23. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300122.

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Abstract:
La cosiddetta risonanza stocastica (RS) è un fenomeno statistico recentemente studiato in un'ampia gamma di sistemi fisici non lineari. Secondo la RS esisterebbe un livello ottimale di rumore per il quale il contenuto informativo di segnali deboli sotto soglia può essere rilevato. Questo studio analizza le possibilità della RS nel sistema visivo umano in termini di capacità soggettiva di riconoscere parametri in condizioni ottimali di rumore per stabilire le possibilita della fRM nell'obbiettivizzazione dei risultati.
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Dunne, N., J. Stratford, L. Jones, J. Sohampal, R. Robertson, MI Booth, and TCB Dehn. "Anatomical failure following laparoscopic antireflux surgery (LARS); does it really matter?" Annals of The Royal College of Surgeons of England 92, no. 2 (March 2010): 131–35. http://dx.doi.org/10.1308/003588410x12518836440126.

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Abstract:
INTRODUCTION Failure rates of laparoscopic antireflux surgery (LARS) vary from 2–30%. A degree of anatomical failure is common, and the most common failure is intrathoracic wrap herniation. We have assessed anatomical integrity of the crural repair and wrap using marking Liga clips placed at the time of surgery and compared this with symptomatic outcome. PATIENTS AND METHODS A prospective study was undertaken on 50 patients who underwent LARS in a single centre over a 3-year period. Each had an X-ray on the first postoperative day and a barium swallow at 6 months at which the distance was measured between the marking Liga clips. An increase in interclip distance of > 25–49% was deemed ‘mild separation’, and an increase of > 50% ‘moderate separation’. Patients completed a standardised symptom questionnaire at 6 months. RESULTS At 6 months' postoperatively, 22% had mild separation of the crural repair with a mean Visick score of 1.18, and 54% had moderate separation with a mean Visick score of 1.26. Mild separation of the wrap occurred in 28% with a mean Visick score of 1.21 and 22% moderate separation with a mean Visick score of 1.18. Three percent had mild separation of both the crural repair and wrap with a mean Visick score of 1.0, and 16% moderate separation with a mean Visick score of 1.13. Of patients, 14% had evidence of some degree of failure on barium swallow but only one of these was significant intrathoracic migration of the wrap which was symptomatic and required re-do surgery. CONCLUSIONS The prevalence of some form of anatomical failure, as determined by an increase in the interclip distance, is high at 6 months' postoperatively following LARS. However, this does not seem to correlate with a subjective recurrence of symptoms.
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Bertoloni, Luca. "Le canzoni del Rinascimento Disney e i ridoppiaggi dei live-action: un'analisi comparata di tre casi-studio." Lingue e culture dei media 6, no. 2 (February 28, 2023): 6–27. http://dx.doi.org/10.54103/2532-1803/19892.

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Abstract:
Nel saggio si analizzano i ridoppiaggi in italiano delle canzoni dei classici del Rinascimento Disney trasportati in live-action negli anni Duemila: considerando la loro natura visiva e cinematografica, è stata messa in evidenza la loro evoluzione linguistica in sincronia e in diacronia, focalizzandone i tratti arcaizzanti, conservativi e modernizzanti. Dall’analisi emerge la scelta di una soluzione linguistica intermedia, che cerca di equilibrare tra loro una tendenza standardizzante e normativa, ed un’altra che ricorre agli stilemi del parlato-recitato, integrandole con alcuni tratti del canzonettese di classifica degli anni Duemila. I traduttori italiani proseguono così sulla strada del rinnovamento linguistico avviata nel canzonettese disneyano impiegato nelle traduzioni dei brani della major a partire dagli anni Novanta, senza tuttavia mai spingersi fino in fondo, con coraggio, verso l’italiano contemporaneo.
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Vittorio, Pasquali, Migliore Martina, and Renzi Paolo. "Ritmi ultradiani nell'attenzione sostenuta: studio dell'effetto della complessitŕ del compito e stabilitŕ test-retest." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (January 2012): 315–40. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-003001.

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Abstract:
Dati sperimentali evidenziano la presenza di ritmi brevi nella curva della prestazione, con periodi compresi tra 2,5 e 20 minuti nei tempi di reazione semplici, con una larga variabilita inter-soggetto. A differenza del ritmo circadiano, i ritmi ultradiani, non corrispondono apparentemente a nessuna periodicita ambientale, e non sono noti finora fattori che intervengano nella loro modulazione. Lo studio dell'influenza di fattori esterni sui parametri dei ritmi ultradiani potrebbe chiarire le basi e processi endogeni implicati nella generazione e modulazione di tali ritmi. Nei 3 esperimenti proposti in questa indagine si e indagata la presenza di ritmi ultradiani nell'attenzione sostenuta in modalita visiva, tentando di arricchire la loro caratterizzazione mediante lo studio di un eventuale effetto della complessita di esecuzione del compito. I risultati hanno confermato l'esistenza di ritmi brevi stabili nell'attenzione sostenuta umana, ed e stata osservata inoltre la presenza di una modulazione differenziale dei ritmi ad opera della complessita.
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Gordigiani, Lorenzo, Andrea Viviano, Francesca Brivio, Stefano Grignolio, Lorenzo Lazzeri, Andrea Marcon, and Emiliano Mori. "Carried away by a moonlight shadow: activity of wild boar in relation to nocturnal light intensity." Mammal Research 67, no. 1 (December 4, 2021): 39–49. http://dx.doi.org/10.1007/s13364-021-00610-6.

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Abstract:
Abstract An increase of nocturnal activity of ungulate species may represent a compensatory opportunity for energy intake, when activity in daylight is hindered by some disturbance events (e.g. hunting or predation). Therefore, mostly-diurnal and crepuscular species may be active in bright moonlight nights whereas others may shift their diurnal activity towards darkest nights to limit their exposure to predators. In natural and undisturbed conditions, the wild boar may be active both during the day and the night, with alternating periods of activity and resting. In this work, we tested whether activity patterns of wild boar, a species with poor visive abilities, were dependent on moon phases and environmental lightening. We aimed to assess if nocturnal activity could be better explained by variations of the lunar cycle or by the variations of environmental lightening conditions, evaluated by means of different measures of night brightness. Data were collected through camera-trapping in Central Italy in 2019–2020. Despite the poor visive abilities of the wild boar, we observed that this ungulate significantly reduced their activity by avoiding the brightest nights. In our study area, the wild boar has to cope with both human pressure (i.e. mostly hunters and poachers) and predation by the grey wolf. Furthermore, the nocturnal activity of wild boar peaked in mid-Autumn, i.e. when hunting pressure is the highest and when leaf fall may bring wild boar to range for long distances to find suitable resting sites for diurnal hours.
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Astorino, Claudia Maria. "Turismo na Serenissima entre ficção e realidade: de Morte em Veneza, de Luchino Visconti, à pós-pandemia." Revista Italiano UERJ 12, no. 1 (September 5, 2021): 20. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.62064.

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Abstract:
RESUMO: Ao longo de sua história, Veneza vem atraindo um número considerável de turistas. Incrustrados em tão singular cenário geográfico, seus canais, gôndolas, pontes, campi, tesouros arquitetônicos e artísticos constituem um legado singular e, consequentemente, uma oferta turística inigualável, que tem seduzido o imaginário de turistas potencias das mais distintas procedências. O presente estudo objetivou analisar como a atividade turística em Veneza tem evoluído e de que modo vem sendo ilustrada nas artes, sobretudo, no cinema, na música e nas artes visuais. Nesse sentido, formou-se um corpus de estudo composto por filmes e videoclipes italianos e estrangeiros, além de obras de artes visuais, com a finalidade de confrontá-los com as etapas do turismo no percurso do tempo. Trata-se, portanto, de um estudo qualitativo, descritivo e comparativo. A metodologia constou de pesquisa bibliográfica em fontes secundárias, de forma a traçar a evolução do turismo em Veneza, seguida pela composição do referido corpus de estudo, análise das obras selecionadas para este corpus e, por fim, comparação entre ficção e realidade.Palavras-chave: Veneza. Turismo. Ficção x realidade. Filmes e videoclipes. Artes visuais. ABSTRACT: Nel corso della sua storia, Venezia ha atratto un numero considerevole di turisti. Incastonati in uno scenario unico, i suoi canalli, gondole, ponti, campi, tesori architettonici e artistici costituiscono un patrimonio singolare e di consegenza un’offerta turistica impareggiabile che da sempre ha popolato l’immaginario di potenziali turisti delle più svariate origini. Il presente studio si è proposto ad analizzare come si è evoluta l’attività turistica a Venezia e come à stata illustrata nel campo delle arti, in particolare nel cinema, nella musica e nelle arti visive. Si è dunque formato un corpus di studio, composto da film e da videoclip italiani e stranieri, oltre ad opere di arti visive, per confrontarli con le tappe dello svilupo del turismo nel tempo. Si tratta quindi di uno atudio qualitativo, descrittivo e comparativo. La metodologia è costituita da una ricerca bibliografica su fonti secondarie, al fine di tracciare l’evoluzione del turismo a Venezia, seguita dalla composizione di un corpus di studio, dall’analisi delle opere selezionate per questo corpus ed infine dal confronto tra finzione e realtà.Parole-chiave: Venezia. Turismo. Finzione x realtà. Film e videoclipe. Arti visive. ABSTRACT: Throughout its history, Venice has attracted a considerable number of tourists. Embedded in such a singular geographic setting, its canals, gondolas, campi, architectural and artistic treasures constitute a unique legacy and, consequently, an unparalleled tourist offer that has seduced the imagination of potential tourists from the most diverse origins. The present study aimed to analyze how the tourist activity in Venice has evolved and how it has been illustrated in the arts, especially in cinema, music and visual arts. In this sense, a corpus was formed, composed of Italian and foreign films and video clips, in addition to visual arts works, in order to confront them with the stages of tourism in the course of time. It is, therefore, a qualitative, descriptive and comparative study. The methodology consisted of bibliographic research in secondary sources, in order to trace the evolution of tourism in Venice, followed by the composition of a study corpus, analysis of the works selected for this corpus and, finally, comparison between fiction and reality.Keywords: Venice. Tourism. Fiction x reality. Films and video clips. Visual arts.
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Nagargoje, Mr Bharat, and Mrs Saba A.S. "An Empirical Study of IPPB with Reference to its Vision and Mission Statement." International Journal of Trend in Scientific Research and Development Special Issue, Special Issue-ICDEBI2018 (October 3, 2018): 241–44. http://dx.doi.org/10.31142/ijtsrd18714.

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Kashino, Yoshiaki, Yoshihiko Nomura, and Shin Kinoshita. "MoP-30 A BASIC STUDY OF VISION/HAPTICS-BASED 2-D MOTION INSTRUCTION." Proceedings of JSME-IIP/ASME-ISPS Joint Conference on Micromechatronics for Information and Precision Equipment : IIP/ISPS joint MIPE 2015 (2015): _MoP—30–1_—_MoP—30–3_. http://dx.doi.org/10.1299/jsmemipe.2015._mop-30-1_.

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Bottinelli Montandon, Mario. "inglese scorre meglio: parole come immagini nell’estetica delle attitudini." Babylonia Journal of Language Education 3 (December 23, 2022): 26–33. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v3i.209.

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Abstract:
Riflettendo sull’evoluzione recente dell’arte contemporanea, su come il codice visivo abbia accolto le parole quali significanti al pari delle immagini, l’articolo s’interroga sul ruolo particolare giocato dalla lingua inglese. A sostegno dell’ipotesi che l’inglese abbia un alto potenziale di significazione simbolica nell’espressione estetica, si riprende il concetto di “attitudine” del critico e curatore Harald Szeemann (When attitudes become form, 1969). Si coinvolge nella riflessione il paradigma pedagogico-didattico delle competenze, che pure rivendica una funzione non subalterna alla dinamica attitudinale dell’allievo nella manifestazione del suo comportamento competente. Sono presentati e discussi casi di studio da mostre d’arte contemporanea e dalla didattica artistica post-digitale.
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Pucci, R., and G. G. N. Angilella. "Leonardo da Vinci, scienziato." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382 (December 22, 2019): FP12—FP28. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382.77.

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Abstract:
Leonardo è stato l'unico scienziato la cui ricerca non solo ha preso spunto da immagini, ma è avvenuta con immagini. Egli ha espresso le sue idee scientifiche non con parole o formule, ma con un linguaggio visivo. Leonardo è questa anomalia. Non si ripeterà nella storia della scienza una simile coincidenza fra scienza ed arte. Egli, inoltre, effettua una continua simbiosi tra diversi campi della scienza. Egli, ad esempio, trasferisce i suoi studi delle onde nell'acqua alle onde dell'aria o i suoi studi nell'ottica alla prospettiva nell'arte o le proprietà delle leve allo studio del moto degli arti. Leonardo è stato definito l'uomo più curioso che sia mai esistito, ed in effetti i suoi interessi spaziano tra tutti i saperi noti alla sua epoca: dalla pittura alla scultura, dalla meccanica all'idraulica, dall'architettura alla geologia, dall'anatomia alla zoologia, dalla fisiologia alla geografia, dalla matematica all'ottica, dalla statica all'astronomia ed alla botanica. In questa conferenza si accenna ad alcune delle più importanti scoperte di Leonardo, sottolineando il carattere di rottura che esse hanno rispetto alle idee dominanti nella scienza del suo tempo.
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Antonios, Rafic, Ali Dirani, Ali Fadlallah, Elias Chelala, Adib Hamade, Carole Cherfane, and Elias Jarade. "Safety and Visual Outcome of Visian Toric ICL Implantation after Corneal Collagen Cross-Linking in Keratoconus: Up to 2 Years of Follow-Up." Journal of Ophthalmology 2015 (2015): 1–8. http://dx.doi.org/10.1155/2015/514834.

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Abstract:
Purpose. To evaluate the long-term safety and clinical outcome of phakic Visian toric implantable collamer lens (ICL) insertion after corneal collagen cross-linking (CXL) in progressive keratoconus.Methods. This was a retrospective study of 30 eyes (19 patients), with progressive keratoconus, who underwent sequential CXL followed by Visian toric ICL implantation after 6 months.Results. At baseline, 6 eyes had stage I, 14 eyes stage II, and 10 eyes stage III keratoconus graded by Amsler-Krumeich classification. At 6 months after CXL, onlyK(steep) andK(max) decreased significantly from baseline, with no change in visual acuity or refraction. Flattening in keratometric readings was stable thereafter. There was significant improvement in mean uncorrected distance visual acuity (1.57 ± 0.56 to 0.17 ± 0.06 logMAR,P<0.001) and mean corrected distance visual acuity (0.17 ± 0.08 to 0.11 ± 0.05 logMAR,P<0.001) at 12 months after ICL implantation that was maintained at the 2-year follow-up. Mean cylinder power and mean spherical equivalent (SE) also decreased significantly after ICL implantation. A small hyperopic shift in SE (+0.25 D) was observed at 2 years that did not alter visual outcomes.Conclusions. Visian toric ICL implantation following CXL is an effective option for improving visual acuity in patients with keratoconus up to 2 years.
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Wijaya, I. M. M., Tatsuya Iwata, Tilo Mathes, Junpei Yamamoto, Kenichi Hitomi, Elizabeth D. Getzoff, Shigenori Iwai, John T. Kennis, and Hideki Kandori. "1P249 FTIR study of isotope-labeled CPD-Photolyase(18A. Photobiology: Vision & Photoreception,Poster)." Seibutsu Butsuri 53, supplement1-2 (2013): S147. http://dx.doi.org/10.2142/biophys.53.s147_2.

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Raman, Valliappan, Patrick Then, and Annuar Rapaee. "A Brief Study on Automated Non Contrast Cardiac MRI Segmentation by Machine Vision Techniques." International Journal of Engineering and Technology 4, no. 5 (2012): 504–7. http://dx.doi.org/10.7763/ijet.2012.v4.420.

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Bell, Claire M., Donald J. Zack, and Cynthia A. Berlinicke. "Human Organoids for the Study of Retinal Development and Disease." Annual Review of Vision Science 6, no. 1 (September 15, 2020): 91–114. http://dx.doi.org/10.1146/annurev-vision-121219-081855.

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Abstract:
Recent advances in stem cell engineering have led to an explosion in the use of organoids as model systems for studies in multiple biological disciplines. Together with breakthroughs in genome engineering and the various omics, organoid technology is making possible studies of human biology that were not previously feasible. For vision science, retinal organoids derived from human stem cells allow differentiating and mature human retinal cells to be studied in unprecedented detail. In this review, we examine the technologies employed to generate retinal organoids and how organoids are revolutionizing the fields of developmental and cellular biology as they pertain to the retina. Furthermore, we explore retinal organoids from a clinical standpoint, offering a new platform with which to study retinal diseases and degeneration, test prospective drugs and therapeutic strategies, and promote personalized medicine. Finally, we discuss the range of possibilities that organoids may bring to future retinal research and consider their ethical implications.
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Naugol'nih, Yu V., E. N. Smirnova, and O. A. Mudrova. "The influence of parental metabolic state on development of psy-chovegetative syndrome in children." Obesity and metabolism 6, no. 3 (September 15, 2009): 43–47. http://dx.doi.org/10.14341/2071-8713-5244.

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Abstract:
The influence of parental metabolic state on development of psychovegetative syndrome in children. The data from the present study which involved neuropsychological assessment shows significant deteriorations in immediate audio vocal, visial memory and attention in children with metabolic syndrome which have parents with type 2 diabetes mellitus
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Arnold, Robert W. "Vision in Preschoolers Study." Ophthalmology 111, no. 12 (December 2004): 2313. http://dx.doi.org/10.1016/j.ophtha.2004.09.003.

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Miller, Joseph M. "Vision in Preschoolers Study." Ophthalmology 111, no. 12 (December 2004): 2313–14. http://dx.doi.org/10.1016/j.ophtha.2004.09.005.

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Kojima, Takashi, Yoshihiro Kitazawa, Tomoaki Nakamura, Masahide Takahashi, Kazutaka Kamiya, Kazuo Ichikawa, Akihito Igarashi, and Kimiya Shimizu. "Prospective Randomized Multicenter Comparison of the Clinical Outcomes of V4c and V5 Implantable Collamer Lenses: A Contralateral Eye Study." Journal of Ophthalmology 2018 (September 5, 2018): 1–6. http://dx.doi.org/10.1155/2018/7623829.

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Abstract:
Purpose. To compare the visual and refractive outcomes and night vision performance questionnaire results between V4c and V5 implantable Collamer lenses in a prospective, randomized, multicenter study.Settings. Four refractive surgery centers.Design. Prospective randomized multicenter single-masked comparative study.Methods. Twenty-three patients were enrolled in this study. A conventional V4c model (EVO Visian ICL) was implanted in one eye, and a V5 model (EVO+ Visian ICL), which has a larger optic diameter than the V4c model, was implanted in the contralateral eye. The uncorrected distance visual acuity (UDVA) and corrected distance visual acuity (CDVA) were evaluated before and 6 months after surgery. At 6 months after surgery, a questionnaire on night vision disturbances was administered. The efficacy, safety, and predictability of the two implanted ICL models were compared.Results. There were no significant differences in the postoperative UDVA and CDVA between the two ICL models. The mean efficacy indexes for the V4c and V5 lenses were 1.16 ± 0.22 and 1.03 ± 0.23, respectively. The mean safety indexes of the V4c and V5 lenses were 1.21 ± 0.20 and 1.19 ± 0.20, respectively. The night vision performance questionnaire revealed that 7 patients (37%) noticed a difference in visual performance between the eyes, and all of them reported that they could see better at night with the V5-implanted eye compared with the V4c-implanted eye.Conclusion. The V4c and V5 ICL models achieved similar visual and refractive outcomes, whereas the V5 model showed a possible advantage in reducing night vision disturbances.
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Basolo, Alessio, Paola Fierabracci, and Ferruccio Santini. "Misurazione della spesa energetica mediante la camera metabolica nello studio dei fenotipi dell’obesità." L'Endocrinologo 23, no. 1 (January 12, 2022): 14–19. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-01007-y.

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Abstract:
SommarioLa capacità di modulare l’introito calorico in risposta ai cambiamenti della richiesta energetica è essenziale per la sopravvivenza dell’individuo. L’apparente spontaneità con cui decidiamo di alimentarci dipende da una complessa interazione tra percezioni visive olfattive e cognitive e il sistema nervoso centrale che integra a livello ipotalamico i segnali periferici relativi allo stato nutrizionale. La conservazione dell’equilibrio energetico può essere considerata un processo dinamico e, sotto controllo fisiologico ideale, le variazioni di un componente (spesa energetica) provocano cambiamenti compensatori biologici e/o comportamentali nell’altra parte del sistema (introito calorico) e viceversa. Nella vita di tutti i giorni un abbinamento così perfetto tra apporto energetico e dispendio energetico è difficilmente raggiungibile e il tessuto adiposo funge da deposito dinamico, proteggendo dalle inevitabili deviazioni dell’equazione di equilibrio. Recenti studi hanno dimostrato che la risposta adattativa della spesa energetica a differenti interventi dietetici (alimentazione eccessiva o restrizione calorica) identifica la presenza di due differenti fenotipi metabolici (“dissipatore” e “risparmiatore”). In questa rassegna verranno discussi i principi fondamentali dell’equazione del bilancio energetico e il loro metodo di misurazione mediante camera metabolica. Verranno inoltre descritti i due diversi fenotipi metabolici che possono indicare la propensione di un individuo a essere più o meno incline allo sviluppo dell’obesità.
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Erbetta, A., J. Bernbaum, R. A. Zimmerman, and J. A. D'Agostino. "Studio neuroradiologico delle lesioni focali ischemiche nei nati a termine e correlazioni cliniche." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 66. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s224.

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Abstract:
I danni cerebrali in epoca perinatale sono una delle più importanti cause di deficit neurologico nei neonati a termine. Possono essere diffusi o focali con aspetti anatomopatologici e neuroradiologici differenti a seconda del grado di maturazione cerebrale e del tipo di eziologia. Abbiamo eseguito una valutazione retrospettiva degli aspetti neuroradiologici e clinici di neonati con danni cerebrali focali, avvenuti nel periodo perinatale per processi trombo-embolici di varia eziologia. Materiali e metodi. La storia clinica di 21 neonati, ricoverati presso il Children's Hospital di Philadelphia (14 femmine e 7 maschi) con un danno cerebrale focale, avvenuto in epoca perinatale è stata rivista e correlata con gli esami neuroradiologici disponibili (20 RM, 1 CT). Risultati. L'indagine ha dimostrato infarti ischemici nel territorio dell'arteria cerebrale media in 15 neonati (9 a sinistra, 2 a destra e 4 da entrambi i lati); in 6 di questi pazienti ha dimostrato anche danni di tipo diffuso, quali la leucomalacia periventricolare (3 neonati) e alterazioni di segnale nei gangli della base (3 pazienti). In tale gruppo i fattori predisponenti sono stati, oltre a complicazioni durante il parto, cardiopatia congenita in 3 casi, sindrome da aspirazione di meconio in 2 casi. Infarti emorragici dovuti a trombosi venosa si sono verificati in 4 pazienti. In 2 casi erano presenti infarti corticali nei territori di confine. Per ciò che riguarda gli aspetti clinici, abbiamo riscontrato paralisi cerebrale e ritardo del linguaggio solo nel gruppo con danni nel territorio dell'arteria cerebrale media (12/15 e 7/15 rispettivamente) e nel gruppo con infarti venosi (3/4 e 1/4). Disturbi visivi erano presenti sono nel primo gruppo con infarti arteriosi (3/15). Conclusioni. I reperti neuroradiologici hanno permesso di categorizzare i danni cerebrali nei nati a termine nel modo seguenti: infarti nel territorio dell'arteria cerebrale media, con o senza danno cerebrale diffuso, infarti di origine venosa, infarti corticali nei territori di confine da ipotensione. Gli aspetti clinici sono in discreta correlazione con quelli neuroradiologici.
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Kim, Jong Hyeong, Kyoungjae Jang, and Hyuk-dong Kwon. "A Study on the Improvement of Pose Information of Objects by Using Trinocular Vision System." Journal of The Korean Society of Manufacturing Technology Engineers 26, no. 2 (April 15, 2017): 223–29. http://dx.doi.org/10.7735/ksmte.2017.26.2.223.

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Vizzi, Alessandro. "Sull'esperienza estetica. Il sistema dei neuroni specchio e la comprensione del gesto pittorico." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (May 2012): 113–17. http://dx.doi.org/10.3280/gest2011-002012.

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Abstract:
Il presente lavoro si propone come un contributo ai recenti studi che assegnano al sistema mirror e al processo di simulazione incarnata un ruolo chiave nella comprensione "empatica" delle opere d'arte visiva. Nello specifico l'ipotesi che si vuole qui corroborare č quella secondo cui le opere d'arte Segnica o Gestuale siano in grado di attivare nel fruitore una sorta di risonanza motoria nei confronti dell'artista che le ha prodotte, una comprensione implicita del gesto pittorico cristallizzato nell'oggetto artistico. I soggetti sperimentali sono stati sottoposti alla presentazione di tre categorie di immagini statiche differenti, durante la quale sono stati registrati i Potenziali Motori (MEPs) relativi ad ogni singolo stimolo evocati dall'applicazione della Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS). Č stato rilevato un incremento specifico nell'eccitabilitŕ dei muscoli della mano dei soggetti alla vista di immagini raffiguranti pitture gestuali piuttosto che nelle altre due categorie di immagini-stimolo.
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Rocha, Angela Machado, Maria Clara Barreto de Freitas Melro, Douglas Alves Santos, Marcelo Santana Silva, and Maria Valesca Damásio de Carvalho Silva. "ESTUDO DE INDICADORES DAS PESQUISAS ACADÊMICAS EM BIOTECNOLOGIA NAS REGIÕES BRASILEIRAS: UMA VISÃO EM TORNO DA BIOECONOMIA." RDE - Revista de Desenvolvimento Econômico 1, no. 39 (April 2015): 843. http://dx.doi.org/10.21452/rde.v17i32.3664.

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Abstract:
A Bioeconomia refere-se às atividades econômicas relacionadas com a criação, desenvolvimento, produção e uso de processos e produtos biológicos, em um universo onde a Biotecnologia é elemento primordial. Pela sua megabiodiversidade, fonte para imensurável
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Pradhan, Keerti Bhusan. "Impact of Uncorrected Vision on Productivity-A study in an Industrial setting a Pair of Spectacles." Journal of Multidisciplinary Research in Healthcare 1, no. 2 (April 6, 2015): 119–31. http://dx.doi.org/10.15415/jmrh.2015.12008.

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VARALAKSHMI . T, VARALAKSHMI T., DIVYA D. DIVYA . D, and CHAITRA M. T. CHAITRA . M. T. "An Empirical Study on Effectiveness of Mc Donald TV Advertorials Towards Mounting Consumers in-Store Visits." International Journal of Scientific Research 2, no. 10 (June 1, 2012): 1–5. http://dx.doi.org/10.15373/22778179/oct2013/77.

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Petrovich, Abram. "Epidemiological Study of Proliferative Diabetic Retinopathy Treatments for the Vision-Threatening Complications of Diabetic Macular Edema." Endocrinology and Disorders 2, no. 4 (September 16, 2018): 01–03. http://dx.doi.org/10.31579/2640-1045/029.

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Berry, Amanda. "Exploring Vision in Self-study." Studying Teacher Education 5, no. 2 (November 2009): 159–62. http://dx.doi.org/10.1080/17425960903306849.

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Shayler, Geoff, and Laura Lupton. "Case Study: Optometric vision therapy." Optician 2018, no. 9 (September 2018): 182683–1. http://dx.doi.org/10.12968/opti.2018.9.182683.

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Abstract:
Optometrist Geoff Shayler and patient Laura Lupton describe an interesting case study successfully treating a diplopic visual problem that occurred following a road traffic accident and which resulted in many years of patient distress before any resolution was achieved
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Lima, Adriano Luiz de Souza, Christiane Gresse von Wangenheim, and Adriano Ferreti Borgatto. "Comparing Scales for the Assessment of Visual Aesthetics of Mobile GUIs Through Human Judgments." International Journal of Mobile Human Computer Interaction 14, no. 1 (January 1, 2022): 1–28. http://dx.doi.org/10.4018/ijmhci.313028.

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Abstract:
Visual aesthetics is a success criterion for mobile apps. Despite considerable research on graphical user interface (GUI) assessments, there is a lack of studies investigating the reliability and validity of scale types on visual aesthetics as a unidimensional construct. In this study, 208 subjects were divided into four groups, each using a different rating scale and the VisAWI-S questionnaire as the golden standard, to assess the visual aesthetics of nine mobile GUIs. As a result, all scales showed excellent inter-rater reliability and good agreement. Seven-point scales resulted in slightly higher intra-rater reliability than those with five points, but agreement was lower using five-point Likert scales. All scales have shown to be valid compared with VisAWI-S and presented strong correlations pairwise. Results indicate that any of these scales are suitable to assess mobile GUI visual aesthetics reliably and validly as long as response quality is analyzed. This work supports the adoption of single-item questionnaires reducing effort and time, especially in large-scale assessment designs.
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Alkhatib, Ahed J. "Tadalafil 5 Mg/Daily in the Treatment of Vision Impairment, A Single Case Study: Optic Nerve and Hsp70 Up-Regulation as a New Medical Hypothesis for Vision Improvement." Neurology & Neurotherapy Open Access Journal 6, no. 1 (2021): 1–3. http://dx.doi.org/10.23880/nnoaj-16000156.

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Abstract:
Introduction: The use of tadalafil (daily 5 mg) has proved efficient in treating depression in patients with erectile dysfunction based on its ability to upregulate the expression of HSP70. We previously showed its efficacy in treating prediabetes, and cerebral palsy. Study objectives: The main objective of the present study is to introduce the efficacy of using tadalafil (5 mg daily) in treating vision impairment as a new medical hypothesis. Methods: A man 56 years with type 2 diabetes and hypertension has suffered from vision impairment since years. He was seeking for non-conventional therapeutic options to restore or reverse vision impairment. The patient was advised to use tadalafil (5 mg/day) for 1 month. Results: Following one month of treatment, the patient reported that his vision impairment was reversed to a high level. Conclusion: The use of tadalafil (5 mg/day) is a novel therapeutic approach for the treatment of vision impairment through possible up-regulation of HSP70.
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Sharples, M., and B. du Boulay. "Cuore e testa: Il «tutore radiologico» e oltre." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 4 (November 1992): 465–71. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500410.

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Abstract:
Il presente lavoro tratta dell'insegnamento dell'interpretazione delle immagini mediche basato sul computer. Esso indica i vantaggi dell'assistenza del computer come metodo per fornire una consulenza sistematica accessibile per l'interpretazione delle immagini mediche, nonchè i problemi dati dalla sostituzione o dall'integrazione della figura dell'insegnante. Esso descrive il prototipo di un sistema di insegnamento relativo alle radiografie al torace ed illustra un progetto attualmente in corso per estendere il sistema alle immagini neurologiche della risonanza magnetica. Insegnare ad interpretare le immagini mediche è molto simile all'insegnamento in altre discipline, come la meteorologia, la botanica e la geologia, nelle quali le informazioni si presentano principalmente come immagini visive. Testi di psicologia dell'insegnamento forniscono chiare indicazioni su come insegnare le immagini visive e molte possono essere applicate all'insegnamento riferito alle immagini mediche. Ma le immagini mediche presentano problemi particolari: la qualità dell'immagine è fortemente influenzata da fattori tecnici come il tempo di esposizione; l'immagine è un'astrazione degradata della struttura fisica; le strutture tridimensionali sono ridotte a modulazioni dell'intensità dell'immagine; caratteristiche anatomiche cruciali possono essere nascoste da altre caratteristiche; e le caratteristiche possono assumere un'ampia gamma di valori in pazienti normali e in quelli con anomalie. Nonostante queste difficoltà non esiste un metodo affermato per insegnare ad esaminare le immagini mediche. Generalmente gli studenti imparano sui libri di testo e la loro esperienza di studio di casi è limitata a brevi incontri con un insegnante e un set di immagini scelte ad hoc. I sistemi di insegnamento basato sul computer offrono una soluzione al problema di fornire una consulenza sistematica accessibile. Essi sono stati sviluppati per altri settori della formazione professionale, come l'elettronica, la diagnosi di malattie infettive ed il controllo di processi industriali. Sono in grado di utilizzare varie strategie di insegnamento e di apprendimento, compresi lo sfogliare rapidamente il testo, l'esplorazione guidata, l'assistenza nello studio di casi e l'insegnamento diretto. Un computer può immagazzinare migliaia di immagini interrelate e collegate ad informazioni relative alle loro caratteristiche e alle patologie ad esse associate. Questo database può essere consultato per tenere una «lezione» costituita da una sequenza studiata di immagini esemplificatrici o per correggere le concezioni errate di uno studente mostrandogli immagini comparate.
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Farina, L., L. D'Incerti, M. Grisoli, M. G. Bruzzone, N. Nardocci, G. Zorzi, and M. Savoiardo. "Studio neuroradiologico su 10 pazienti con distrofia neuroassonale infantile." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 167. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s269.

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Abstract:
La distrofia neuroassonale infantile (INAD) è una malattia degenerativa ereditaria con esordio nel primo o nel secondo anno di vita e progressivo sviluppo di spasticità, deficit visivo e demenza. La diagnosi si ottiene con biopsia cutanea che dimostra le tipiche alterazioni costituite dagli sferoidi assonali. Presentiamo i dati neuroradiologici di 10 pazienti, 7 maschi e 3 femmine, studiati presso il nostro Istituto tra il 1987 e il 1996. Nove pazienti avevano 1 esame RM e 4 pazienti 2 per un totale di 13 esami RM: 12 erano stati ottenuti con apparecchio 0.5T., 1 con apparecchio 1.5T. Due pazienti hanno anche effettuato 1 esame TC; un paziente è stato sottoposto unicamente ad 1 esame TC. Il reperto più costante è la presenza di atrofia cerebellare riscontata in 8 casi su 10 e sempre associata ad una iperintensità di segnale in T2 della corteccia cerebellare; la cisterna magna e le cisterne intorno al tronco erano ingrandite in 6 casi. In 4 casi era presente un'atrofia del chiasma. Reperti più rari sono stati una iperintensità in T2 dei nuclei dentati (3 casi), della sostanza bianca periventricolare posteriore (2 casi) e del grigio periacqueduttale (2 casi). Nei 2 fratelli è stata evidenziata una iperintensità della porzione mediale dei globi pallidi. Dei 5 pazienti con controlli a distanza 3 mostravano una progressione dell'atrofia cerebellare e 2 nessuna evoluzione. Il dato RM più costante sembra essere quindi l'atrofia cerebellare associata ad una iperintensità in T2 della corteccia cerebellare. L'assenza di questo reperto non esclude peraltro la diagnosi. La coesistenza di un'alterazione dei globi pallidi riscontrata nei 2 fratelli rappresenta probabilmente un aspetto fenotipico diverso della stessa malattia piuttosto che una malattia differente.
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Hossain, Muhammed Asgor. "Inevitability of the Education Sector in the Success of Vision 2021: A Critical Study of Bangladesh Perspective." British Journal of Arts and Humanities 2, no. 3 (May 30, 2020): 56–59. http://dx.doi.org/10.34104/bjah.020056059.

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Qutishat, Yuser, Sami Shublaq, Maisaa Masoud, and Nasim Alnuman. "Low Vision Profile in Jordan: A Vision Rehabilitation Center-Based Study." Healthcare 9, no. 1 (December 26, 2020): 20. http://dx.doi.org/10.3390/healthcare9010020.

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Abstract:
The aim of this paper is to study the profile of persons with low vision in Jordan based on the clinical records of service users who attended the Vision Rehabilitation Center (VRC) at the German Jordanian University (GJU). A retrospective study was conducted by reviewing the archived data for persons with low vision attending the VRC over the period September 2012 to December 2017. The information collected included age, gender, referral, geographical distribution, chief functional visual problems, and ocular pathology. The records of 725 (28.9 ± 20.3 years old) persons out of 858 persons were analyzed. Almost half (50.6%) of the sample was less than 18 years old. The main cause of the low vision was retinal diseases (53.4%), followed by albinism. Gender and age showed no significant influence on ocular pathology distribution. For the referrals, ophthalmologists (37.8%) were the largest source of referral, followed by institutions for people with disabilities (14.9%). Near tasks were reported as the main functional problems for patients with low vision (74.9%), followed by distance tasks (8.3%). This study sets a precedent for determining the characteristics of persons with low vision in Jordan. Developing an efficient referral system between eye health care professionals and other health caregivers is important to ensure the best multidisciplinary services for low vision.
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Deckard, Abbey, Luiza Santos, and Frank Durgin. "Vision for guidance and vision for feedback: A study of throwing." Journal of Vision 16, no. 12 (September 1, 2016): 672. http://dx.doi.org/10.1167/16.12.672.

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Satgunam, PremNandhini, Sourav Datta, and Rebecca Sumalini. "Near vision in individuals with Down syndrome: a vision screening study." Eye 33, no. 8 (March 26, 2019): 1254–60. http://dx.doi.org/10.1038/s41433-019-0402-6.

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Agustianto, Merdy, Agus Sachari, and Agung Eko Budiwaspada. "PENGARUH TAMPILAN VISUAL WEBSITE BANK BNP TERHADAP KEPERCAYAAN VISITOR." ANDHARUPA: Jurnal Desain Komunikasi Visual & Multimedia 5, no. 02 (September 12, 2019): 153–68. http://dx.doi.org/10.33633/andharupa.v5i2.2228.

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Abstract:
AbstrakDalam industri jasa keuangan, termasuk perbankan, kepercayaan merupakan faktor yang paling berpengaruh terutama untuk mengambil keputusan dalam menetapkan pilihannya kepada salah satu perusahaan. Kepercayaan juga menjadi penting di dalam ranah internet, terutama ketika berbicara mengenai sebuah website. Melalui tampilan visual website, visitor akan membentuk persepsi terhadap website yang dikunjunginya. Ketika persepsi positif terbentuk di dalam diri visitor, maka ia tidak ragu untuk melakukan tindakan nyata kepada penyedia layanan website seperti membagikan data pribadi atau melakukan transaksi. Penelitian ini dilakukan untuk mengetahui pengaruh tampilan visual website PT Bank Nusantara Parahyangan Tbk. (Bank BNP) menggunakan alat ukur VisAWI (simplicity, diversity, colorfulness, dan craftmanship) terhadap kepercayaan visitor. Penelitian ini menggunakan sequential explanatory mixed method. Metode pengumpulan data kuantitatif yang digunakan pada penelitian ini adalah survei dengan menggunakan alat bantu kuesioner yang disebar ke 135 responden yang memiliki usia 23-38 tahun. Sedangkan metode pengumpulan data kualitatif yang digunakan adalah wawancara terstruktur. Hasil analisa data menunjukkan bahwa tampilan visual website Bank BNP berpengaruh 42,1% terhadap kepercayaan visitor. Selain itu, tampilan visual Bank BNP juga membentuk persepsi visitor akan kinerja bank tersebut dalam dunia nyata. Dari hasil penelitian diketahui bahwa hanya craftmanship saja yang mempunyai pengaruh yang positif dan signifikan terhadap kepercayaan visitor dibandingkan dengan elemen lainnya. Kata kunci: tampilan visual, website, kepercayaan, perbankan, VisAWI AbstractIn the financial service industry, including banking, trust is the most influential factor for making decisions in choosing a company to cooperate with. Trust also becomes significant to the use of the internet, specifically websites. Through the visual appearances of a website, a visitor will form perceptions of the website. When positive perceptions are formed, a visitor will not hesitate to take action, such as sharing personal data or making transactions with the website providers. This research was conducted to determine the influence of visual appearances of the Bank BNP website on visitor trust using VisAWI (simplicity, diversity, colorfulness, and craftsmanship). The method used in this study is a sequential explanatory mixed method. The quantitative data were collected through a survey using a questionnaire tool distributed to 135 respondents who were 23-38 years old, while the qualitative data were collected through structured interviews. The data analysis showed that the visual appearances of the website had an effect of 42.1% on visitors' trust. Visual appearances of the Bank BNP website also form visitors’ perceptions of bank performance in the real world. It also can be concluded that only website craftsmanship that has a positive and significant influence on visitors’ trust. Keywords: visual appearance, website, trust, banking, VisAWI
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Caulfield, H. John. "Artificial color vision: a preliminary study." Journal of Electronic Imaging 13, no. 3 (July 1, 2004): 553. http://dx.doi.org/10.1117/1.1760081.

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Verma, S. B. "Vision Ignored in Study of Falls." Gerontologist 31, no. 3 (June 1, 1991): 417. http://dx.doi.org/10.1093/geront/31.3.417.

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Görg, Sebastian, and Ralph Bergmann. "Social workflows—Vision and potential study." Information Systems 50 (June 2015): 1–19. http://dx.doi.org/10.1016/j.is.2014.12.007.

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