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Marcomini, Ilaria, Neva Perboni, Laura Milani, and Ippolito Notarnicola. "Il ragionamento clinico degli studenti infermieri: uno studio osservazionale." Dissertation Nursing 2, no. 1 (2023): 23–34. http://dx.doi.org/10.54103/dn/19389.

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Abstract:
INTRODUZIONE:Gli infermieri utilizzano il ragionamento clinico per guidare le azioni da porre in essere al fine di garantire alla persona un’assistenza adeguata. Il ragionamento clinico richiede tempo per instaurarsi nell’operato di un professionista sanitario e per tale ragione è necessario che questa competenza venga acquisita sin dall’inizio del percorso di formazione di base. Sono esigue le indagini che valutano il grado di acquisizione delle abilità di ragionamento clinico degli studenti infermieri. OBIETTIVI:Obiettivo primario è stato quello di valutare la capacità di ragionamento clinic
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Cavalli, A., and G. Pontoriero. "Qualità della vita dei pazienti emodializzati alla luce dello studio DOPPS." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 4 (2018): 60–65. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1503.

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Abstract:
Il DOPPS (Dialysis Outcomes and Practice Patterns Study) - ampio studio internazionale, prospettico, osservazionale – è iniziato nel 1996 per raccogliere i dati di un vasto campione di pazienti emodializzati con l'obiettivo di migliorare la terapia, la pratica dialitica ed ovviamente la loro qualità di vita. Lo studio DOPPS ha mostrato come i pazienti emodializzati presentino una qualità di vita molto inferiore rispetto ai soggetti di pari età, in tutte le sue diverse componenti (fisica, mentale e legata alla malattia renale cronica), oltre che una maggior prevalenza di sintomatologia depressi
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Trionfetti, Erika, and Giovanni Di Pietro. "Monitoraggio clinico e complessità assistenziale dei pazienti nel Dipartimento di Emergenza-Accettazione (DEA): aspetti assistenziali e organizzativi." Dissertation Nursing 1, no. 1 (2022): 78–86. http://dx.doi.org/10.54103/dn/17506.

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Abstract:
BACKGROUND: L’analisi della complessità assistenziale si è rivelata necessaria per rispondere al meglio ai bisogni di cura e di assistenza del paziente a livello del pronto soccorso; da qui nasce l'esigenza di monitorare la complessità assistenziale nel Dipartimento di emergenza-accettazione (DEA), in quanto non esistono studi né strumenti che trattano tale argomento in questo contesto. OBIETTIVI: Mappare la complessità assistenziale dei pazienti ricoverati in DEA presso l'ospedale San Paolo di Milano, verificando l'applicabilità dello strumento e dei metodi già utilizzati per lo studio in pro
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Spinas, E., M. Aresu, and F. Canargiu. "Studio clinico osservazionale sull’uso di ponti Maryland in composito rinforzato con fibre (FRC): successi e fallimenti in cinque anni." Dental Cadmos 81, no. 10 (2013): 652–60. http://dx.doi.org/10.1016/s0011-8524(13)70111-9.

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Basile, G. "Semaglutide e dulaglutide: comparative effectiveness analysis e disparità nel Piano Terapeutico Regionale." Journal of AMD 25, no. 2 (2022): 105. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.2.5.

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Abstract:
OBIETTIVO DELLO STUDIO Si registra una evidente difformità nell’accesso ai nuovi farmaci nelle diverse regioni italiane. Per il clinico non è sempre semplice conciliare evidenze scientifiche e normative vigenti, soprattutto quando quelle regionali differiscono da quelle nazionali. Un caso emblematico è stato, prima della Nota 100 di AIFA, il Piano Terapeutico (PT) per la prescrizione dei GLP1-RA nella Regione Sicilia, che alla prima prescrizione durava 6 mesi per tutte le molecole, salvo che per semaglutide (4 mesi). Il nostro centro ha quindi analizzato i propri dati in un’ottica di comparati
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Piazza, Antonella. "Community mental health service's monitoring by the local informative system. The results of first year implementation." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 1 (1996): 46–58. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003936.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Sono presentati i dati di monitoraggio di un servizio psichiatrico territoriale, con l'intenzione di documentare le dimensioni e il profilo demografico e clinico dell'utenza, descrivere per le prime visite le modalita di accesso e di contatto, delineare la distribuzione degli interventi in relazione alle diagnosi, i patterns di utilizzazione del servizio e infine le variabili associate al ricorso continuativo e intenso alle cure, verificando l'ipotesi che i pazienti piu seguiti siano socialmente e clinicamente i più svantaggiati. Disegno - Studio osservazionale con i dati forn
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Orsini, Enrico, and Ettore Antonsecchi. "ARCA Registry. Nuove evidenze nella gestione delle sindromi coronariche croniche." Cardiologia Ambulatoriale 30, no. 3 (2022): 137–45. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-3-1.

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Abstract:
Il trattamento delle sindromi coronariche croniche (SCC) è ancora oggi influenzato dai risultati di vecchi trials di confronto fra bypass aortocoronarico e terapia medica, condotti negli anni ’70 e da studi osservazionali. Da questi studi era emersa la superiorità della rivascolarizzazione chirurgica o percutanea sulla mortalità, rispetto alla gestione conservativa, nei pazienti ad alto rischio anatomico o ischemico. Parallelamente alle nuove acquisizioni patogenetiche, che hanno accertato la natura multifattoriale delle SCC e contemporaneamente allo sviluppo dei moderni farmaci in grado di in
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Naso, Agostino, Giuseppe Scaparrotta, Maria Loreta De Giorgi, and Gianni Carraro. "Emodialisi domiciliare intensiva: uno sguardo al passato alla ricerca dell'emodialisi del futuro." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 3 (2014): 220–24. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.897.

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Abstract:
Negli ultimi anni vi è stato un rinnovato interesse verso la dialisi domiciliare, che appare come la strategia operativa più facilmente percorribile per l'attuazione di programmi di emodialisi intensiva (IHD). Numerosi studi osservazionali e pochi studi randomizzati controllati fanno ritenere che l'IHD possa migliorare l'outcome degli uremici in dialisi con un rapporto costi/benefici migliore dell'emodialisi convenzionale. È necessaria tuttavia un'attenta valutazione nella selezione dei pazienti da avviare all'IHD, alla luce dei fattori psicosociali, clinici e demografici che possono determina
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Cavalli, A., and G. Pontoriero. "Qual è il contributo dello studio DOPPS nel caratterizzare il concetto di dose di dialisi?" Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 2 (2018): 70–76. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1444.

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Abstract:
La necessità di misurare oggettivamente la dose di dialisi somministrata ai pazienti ha determinato lo sviluppo di parametri utilizzabili per la valutazione dell'adeguatezza della terapia dialitica, di cui il principale è il Kt/V dell'urea (che mette in relazione la quantità di clearance dell'urea fornita al paziente nel tempo t di trattamento dialitico, con il volume di distribuzione dell'urea). Due importanti trial randomizzati (il “National Cooperative Dialysis Study” e l'Hemo Study) hanno valutato la dose di dialisi al fine di stabilire il livello minimo da garantire ai pazienti per evitar
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Cavalli, A., and G. Pontoriero. "Come è cambiata la gestione dell'anemia per i pazienti in dialisi alla luce dello studio DOPPS." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, no. 4 (2018): 27–33. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1241.

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Abstract:
L'anemia è una frequente complicanza della malattia renale cronica (Chronic Kidney Disease, o più brevemente CKD) e rappresenta un importante fattore di rischio cardiovascolare che aggrava ulteriormente la prognosi dei pazienti nefropatici. Gli agenti stimolanti l'eritropoiesi (ESA) e la supplementazione marziale rappresentano i cardini su cui attualmente si basa la terapia di questa complicanza della CKD. Il Dialysis Outcomes and Practice Patterns Study (DOPPS) - studio internazionale, prospettico, osservazionale - è stato avviato nel 1996 per raccogliere informazioni riguardanti le pratiche
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Montanaro, D., and R. Canapicchi. "La patologia orbitaria non traumatica: Correlazioni clinico-neuroradiologiche." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 3 (2000): 435–48. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300313.

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Abstract:
Sono stati riesaminati i casi di patologia orbitaria non traumatica giunti alla nostra osservazione negli ultimi 10 anni di attività. Al fine di ottimizzare il percorso diagnostico per ciascun tipo di patologia sono stati confrontati i dati neuroradiologici con quelli clinici dei singoli pazienti. Sono stati cosi selezionati differenti gruppi di patologie in funzione dei principali sintomi di esordio. Per ogni gruppo di patologie vengono discussi le possibilità e i limiti dello studio neuroradiologico e viene identificata l'indagine eventualmente più informativa.
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Locanna, Alessandro, and Roberto Pampalone. "La broncoaspirazione dei pazienti in terapia intensiva, dalle evidenze alla pratica. Uno studio osservazionale." Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 29, no. 3 (2018): 33–38. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2012.160.

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Abstract:
Introduzione: la standardizzazione dei processi di lavoro in sequenze ripetitive e controllabili ci permette di definire i tempi e le risorse necessarie per lo svolgimento delle attività , migliorando la performance e l’efficacia clinica dell’intera organizzazione. Minore è il livello di standardizzazione, meno è possibile programmare un’assistenza adeguata ai pazienti.La broncoaspirazione tracheale è una procedura invasiva, disagevole e potenzialmente pericolosa, ampiamente utilizzata nelle ICU. L’informazione di riferimento pone attenzione sia sugli strumenti sia sulle tecniche i
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Visocchi, M., M. Meglio, F. La Marca, and B. Cioni. "Esostosi ereditaria multipla e compressione cervicodorsale." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 4 (1996): 501–3. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900424.

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Abstract:
L'esostosi multipla ereditaria o discondroplasia o condroplasia ereditaria deformante o aclasia diafisale è una malattia relativamente rara a carattere autosomico dominante a penetranza variabile. Nel presente studio, relativo ad un caso clinico giunto alla nostra osservazione, segnaliamo la peculiarità della localizzazione neurochirurgica (cervicodorsale) della malattia e suggeriamo, anche alla luce dei dati di letteratura, la strategia terapeutica più appropriata. La gravità della storia naturale, la possibilità di recidiva e la scarsa radiosensibilità, a nostro avviso stabiliscono la priori
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Bosa, Marianna, Maria Benetton, and Annusca Franzoi. "Utilizzo di farmaci per via sottocutanea nel paziente terminale. Una breve revisione." Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 37, no. 1 (2020): 37–42. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2020.431.

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Abstract:
La somministrazione di farmaci per via sottocutanea è una pratica molto comune nelle cure palliative per il controllo dei sintomi nel fine vita. La letteratura offre studi per lo più di tipo osservazionale dai quali emerge un ampio spettro di farmaci somministrabili per via sottocutanea nei pazienti terminali. Nella pratica clinica si somministrano per via sottocutanea molti farmaci con beneficio nel trattamento dei sintomi del fine vita ma le evidenze scientifiche sono scarse; le raccomandazioni derivano soprattutto da case report e valutazioni derivate dall’opinione degli esperti.
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Bosa, Marianna, Maria Benetton, and Annusca Franzoi. "Utilizzo di farmaci per via sottocutanea nel paziente terminale. Una breve revisione." Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 37, no. 2 (2020): 37–42. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2020.435.

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Abstract:
La somministrazione di farmaci per via sottocutanea è una pratica molto comune nelle cure palliative per il controllo dei sintomi nel fine vita. La letteratura offre studi per lo più di tipo osservazionale dai quali emerge un ampio spettro di farmaci somministrabili per via sottocutanea nei pazienti terminali. Nella pratica clinica si somministrano per via sottocutanea molti farmaci con beneficio nel trattamento dei sintomi del fine vita ma le evidenze scientifiche sono scarse; le raccomandazioni derivano soprattutto da case report e valutazioni derivate dall’opinione degli esperti.
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Daidone, R., P. Visconti, R. Agati, and P. Giovanardi Rossi. "Studio clinico-neuroradiologico di un caso di patologia della sostanza bianca individuabile come malattia di Alexander." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 1_suppl (1992): 75–78. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s114.

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Abstract:
Viene presentato il caso di una paziente di 4 anni, giunta ad osservazione per ritardo psico-motorio ed arresto dello sviluppo del linguaggio. Figurava nell'anamnesi la comparsa di irrequietezza, insonnia e pianto frequente; la deambulazione senza appoggio, iniziata a 3 anni, era condotta su base allargata. Le indagini di routine, la ricerca di mucopolisaccaridi ed enzimi lisosomiali, EMG, potenziali evocati del tronco encefalico e cariotipo risultarono nella norma; l'EEG mostrò anomalie non specifiche. L'obiettività rivelò macrocrania, ipertelorismo, iper-refles- sia osteo-tendinea. La TC evi
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Nykieforuk, Simone, Simona Pontrandolfo, Sonia Peri, and Francesco Ronchese. "La gestione della sepsi in emergenza. Studio osservazionale retrospettivo presso il pronto soccorso dell'ospedale di Grosseto." Scenario<sup>®</sup> - Il Nursing nella sopravvivenza 38, no. 2 (2021): 13–19. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2021.475.

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Abstract:
La sepsi rappresenta una condizione clinica frequente, di difficile gestione, associata a una mortalità molto elevata quando si accompagna a insufficienza d'organo o a uno stato di shock. La sepsi e lo shock settico rappresentano una emergenza medica. Per la sepsi e lo shock settico vale il concetto di Golden Hour già espresso per altre patologie tempo-dipendenti. L'identificazione dei pazienti con sepsi ed il tempestivo inizio di un trattamento adeguato hanno un significativo impatto sulla sopravvivenza e sulla morbilità associata. La Regione Toscana dal 2016 ha intrapreso un processo di ridi
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Genovesi Ebert, Alberto. "L’apparente paradosso del betablocco nell’insufficienza cardiaca. Un tuffo nel passato … sempre attuale." Cardiologia Ambulatoriale 31, no. 3 (2023): 223–32. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2023-3-3.

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Abstract:
La riduzione della funzione sistolica ventricolare sinistra per molti anni è stata il centro della sindrome scompenso cardiaco e, conseguentemente, l’obiettivo terapeutico è stato l’incremento della funzione di pompa. L’impatto prognostico negativo di quasi tutti i farmaci inotropi e l’osservazione che l’ipertono simpatico si associasse al peggioramento della prognosi hanno suggerito che il sistema neuroumorale avesse un ruolo chiave e che la sua modulazione potesse essere utile. L’uso dei betabloccanti, farmaci dotati di effetto inotropo negativo, seppur apparentemente paradossale, ha avuto s
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Zenti, Maria Grazia. "La LDL-aferesi nella PAD." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4_suppl (2013): S37—S40. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1089.

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Abstract:
La vasculopatia periferica (PAD) rappresenta una delle manifestazioni cliniche della malattia arteriosclerotica sistemica. I fattori di rischio per la PAD sono gli stessi della malattia coronarica (CAD): età, sesso maschile, fumo di sigaretta, dislipidemia e ipertensione arteriosa. Le comuni tecniche di rivascolarizzazione risultano inefficaci in una larga porzione di pazienti diabetici e in pazienti in trattamento emodialitico cronico. Inoltre, l'associazione di macro e microangiopatia con la neuropatia del paziente diabetico favorisce lo sviluppo di ulcere (piede diabetico). La LDL-aferesi (
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Bonetti, M., B. S. Cotticelli, F. Albertini, G. Dalla Volta, B. Troianiello, and M. Guindani. "Atrofia olivopontocerebellar sporadica: Studio con risonanza magnetica." Rivista di Neuroradiologia 16, no. 2 (2003): 307–14. http://dx.doi.org/10.1177/197140090301600211.

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Abstract:
L'atrofia olivopontocerebellare sporadica (sOPCA o MSA-C) è considerata una delle possibili manifestazioni dell'atrofia multisistemica (MSA). Nel periodo gennaio 2000-settembre 2002 sono giunti alla nostra osservazione 8 pazienti affetti da MSA-C di età variabile (42.8 +/- 18.7) che presentavano sintomatologia clinica compatibile con la diagnosi di atassia spinocerebellare. La RM ha documentato atrofia del tronco encefalico e del cervelletto con alterazione del segnale a livello delle fibre traverse del ponte ed a livello del peduncolo cerebellare medio nelle sequenze a TR lungo. In un solo pa
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Colonnese, C., L. M. Fantozzi, M. Antonelli, A. Bozzao, G. Ralli, and L. Bozzao. "Chemodectomi puri del glomo timpanico: Studio con RM." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 4 (1992): 457–60. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500407.

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Abstract:
Viene riportata una revisione della letteratura nella diagnostica dei tumori del glomo timpanico e si espone un caso giunto alla osservazione personale. I dati emersi dalla nostra esperienza sottolineano l'utilità della RM anche nei casi in cui ci si trovi di fronte a tumori glomici timpanici puri. Viene in particolare evidenziato come l'aspetto RM di tale lesione consenta di differenziarla da un concomitante tessuto flogistico sia sulla base della diversa intensità di segnale nelle sequenze T2 pesate che del diverso potenziamento dopo mdc.
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Albertini, F., A. Mercuri, F. Baruzzi, et al. "Paralisi isolata del nervo ipoglosso." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 4 (1996): 451–58. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900417.

Full text
Abstract:
Vengono presentati quattro casi di paralisi isolata del nervo ipoglosso giunti recentemente alla nostra osservazione. In tre casi la sintomatologia clinica era conseguente ad una compressione del tronco nervoso a livello del canale osseo proprio (due da secondarismo di carcinoma mammario, il terzo da dissezione della carotide interna a livello del bulbo della giugulare). Nel quarto caso il deficit neurologico era in relazione con una poussée di sclerosi multipla. Una paralisi isolata del XII è sintomo relativamente raro, spesso misconosciuto o sottovalutato. Al contrario la nostra esperienza e
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Lattanzi, Guido Maria. "Medusa / Fenice. Linguaggio e tempo in trasformazione." STUDI JUNGHIANI, no. 60 (January 2025): 44–59. https://doi.org/10.3280/jun60-2024oa16873.

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Abstract:
La galassia delle identit&amp;agrave; di genere non binarie &amp;egrave; una frontiera del pensiero psicoanalitico contemporaneo, un terreno accidentato su cui diversi presupposti teorici mostrano i propri limiti. Sono mondi fluidi, in continua evoluzione, carichi di potenziale trasformativo per gli individui che li abitano, cos&amp;igrave; come per i clinici che vi si confrontano. Nel presente articolo l'autore indaga questi concetti attraverso il caso clinico di una persona adolescente AFAB (Assigned Female At Birth) che si interroga sulla possibilit&amp;agrave; di iniziare un percorso di tr
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Dragonetti, Antonella, Alessia D'Orazio, and Giuseppina Garripoli. "La qualità del sonno in Area critica. Studio prospettico." Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 34, no. 3 (2018): 4–11. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2017.30.

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Abstract:
Introduzione: i pazienti ricoverati in reparti ad alta intensità di cura hanno dimostrato un’alterata fisiologia del sonno con una maggiore frammentazione e diminuzione del tempo totale. L’accertamento ela promozione del sonno devono essere parte dell’assistenza infermieristica.Materiali e metodi: studio osservazionale prospettico pre- post. Sono stati arruolati tutti i pazienti ammessi nella Medicina D’Urgenza Terapia Subintensiva dal 1 gennaio al 31 agosto 2015. Lo studio è statosviluppato in tre fasi. Nella prima fase il questionario è stato somministrato a tutti i pazienti ricove
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D'Aprile, P., D. Milella, A. Nella, and A. Carella. "Reperti RM in un caso di osteopetrosi associato a malattia di Crouzon." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 6 (1994): 941–44. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700614.

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Abstract:
Gli autori descrivono un caso di osteopetrosi associato a malattia di Crouzon in una donna di 27 anni giunta alla loro osservazione per una sintomatologia atassica ingravescente associata a tetraparesi. Per quanto a nostra conoscenza non sono riportati in letteratura associazioni tra le due patologie, come anche molto rare risultano le anomalie nervose, ad esse associate (siringomielia ed ectopia tonsillare) e da noi riscontrate attraverso lo studio RM encefalo-midollare.
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Frigé, C. "Inibitori di SGLT2: una nuova arma contro l’invecchiamento?" Journal of AMD 26, no. 3 (2023): 178. http://dx.doi.org/10.36171/jamd23.26.3.2.

Full text
Abstract:
La restrizione calorica promuove la longevità in diversi modelli animali. È stato suggerito che i composti che modulano le vie di rilevamento dei nutrienti riproducano parte dell’effetto benefico della restrizione calorica sull’invecchiamento. Tuttavia, nessuno dei mimetici della restrizione calorica comunemente studiati produce effettivamente una diminuzione delle calorie. Gli inibitori del co-trasportatore 2 del sodio-glucosio (SGLT2i) sono una classe di farmaci che abbassano il glucosio favorendone l’eliminazione attraverso le urine, inducendo così una perdita netta di calorie. Questo effet
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Orsini, Enrico, and Ettore Antoncecchi. "Sindromi miocardiche ischemiche croniche. Dal trial ISCHEMIA alle Linee Guida AHA/ACC 2023: molte conferme, poche novità." Cardiologia Ambulatoriale 4, no. 31 (2023): 311–29. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2023-4-1.

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Abstract:
La gestione delle sindromi coronariche croniche (o, meglio, delle sindromi miocardiche ischemiche croniche) è accertata da una molteplicità di trials e studi osservazionali che, a partire dal 2004 (quando cioè sono diventati disponibili i moderni stent a rilascio di farmaco, sono stati estesamente impiegati i condotti arteriosi nella rivascolarizzazione coronarica e sono entrati nell’uso i farmaci ad impatto positivo sulla prognosi, cioè gli antiaggreganti, le statine e gli ACE-inibitori) hanno omogeneamente dimostrato due certezze: 1. la rivascolarizzazione chirurgica e percutanea, in confron
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Manfrè, L., R. Lagalla, S. Pappalardo, et al. "Anatomia e patologia del labirinto membranoso studio con sequenze RM sensibili al flusso." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 5 (1994): 769–76. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700506.

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Abstract:
Nonostante i deludenti esordi nella valutazione delle strutture labirintiche costituenti l'orecchio interno, la risonanza magnetica costituisce oggi, grazie anche al miglioramento dell'hardware e del software disponibili, una modalità diagnostica di grande efficacia non solo nell'analisi della patologia espansiva o infiammatoria coinvolgente il VII ed VIII nervo cranico, ma anche nella valutazione delle alterazioni patologiche del segnale endolabirintico in rapporto a focolai emorragici o, come recentemente dimostrato mediante uso di Gd-DTPA, nell'analisi delle alterazioni a carico della capsu
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Gelardi, M., L. Iannuzzi, M. De Giosa, et al. "Non-surgical management of chronic rhinosinusitis with nasal polyps based on clinical-cytological grading: a precision medicine-based approach." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 1 (2017): 38–45. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1417.

Full text
Abstract:
La rinosinusite cronica con polipi nasali (CRSwNP) è una malattia cronica nasosinusale, a eziologia infiammatoria, con significativo impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti. La CRSwNP rappresenta ancora oggi una sfida terapeutica per lo specialista ORL, sia per la comprensione della sua eziopatogenesi, sia per il suo controllo clinico ed è questo è testimoniato dalla alta incidenza di recidiva dopo trattamento. Abbiamo voluto verificare l’ipotesi che un approccio terapeutico nuovo, standardizzato, e individualizzato sul grading clinico-citologico (clinical-cytological grading – CCG
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Giardini, Anna, Marcella Ottonello, Carlo Pasetti, Debora Pain, and Ines Giorgi. "Cosa voglio fare alla fine della vita? Consapevolezza della malattia, conoscenza delle procedure cliniche e delle direttive anticipate in pazienti con malattie croniche progressive / What do I want to be done at end-of-life? Disease awareness, knowledge of clinical procedures and of advanced directives in patients with chronic progressive diseases." Medicina e Morale 67, no. 1 (2018): 11–24. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2018.525.

Full text
Abstract:
Scopo del nostro studio osservazionale cross-sectional è di studiare la consapevolezza di malattia, la conoscenza delle procedure cliniche e delle dichiarazioni anticipate di trattamento in pazienti italiani affetti da patologie croniche progressive. Metodo. Sono stati valutati 115 soggetti (23 con Sclerosi Laterale Amiotrofica – SLA; 30 con Scompenso Cardiaco Cronico – SCC; 32 con Insufficienza Renale Cronica – IRC; 30 con Tumore Avanzato –TA) su: conoscenza sui temi della salute, diritto ad essere informati, significato delle Direttive Anticipate (DA) e delle Dichiarazioni Anticipate di Trat
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Fasciolo, Antonella, Riccardo Campora, Vittorio Fusco, et al. "L’importanza della valutazione radiologica mediante tomografia computerizzata nella diagnosi di osteonecrosi delle ossa mascellari correlata a farmaci: studio osservazionale RAD-ONJ. Analisi preliminare della popolazione in studio." Working Paper of Public Health 11, no. 1 (2024). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2023.9786.

Full text
Abstract:
Background: la Osteonecrosi delle Ossa mascellari farmaco-relata (Osteonecrosis of the Jaw, ONJ), recentemente rinominata a livello internazionale Medication-Related Osteonecrosis of the Jaw (MRONJ) è una malattia di recente individuazione (2003), caratterizzata da alterazioni che includono segni e sintomi clinici (includenti ma non limitati all’esposizione ossea in cavo orale) assieme ad alterazioni radiologiche alle ossa mascellari superiori e alla mandibola, meglio valutabili con Tomografia Computerizzata (TC). Abbiamo disegnato uno studio osservazionale, (retrospettivo e prospettico) per i
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Foresti, Laura. "Le complicanze stomali prima e dopo l’introduzione dello stoma siting effettuato dall’infermiere: uno studio retrospettivo." Dissertation Nursing 1, no. 1 (2022). http://dx.doi.org/10.54103/dn/17946.

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Abstract:
PREMESSA: Il 3%-82% dei pazienti stomizzati va incontro a complicanze stomali, che determinano un aggravio assistenziale con allungamento della degenza e dei tempi di recupero dell’autonomia gestionale dello stoma. In letteratura emerge come la mancanza del disegno stomale preoperatorio risulti uno dei fattori che aumenta l’incidenza di complicanze stomali, insieme al carattere d’urgenza dell’intervento, all’altezza, al tipo di stoma e all’indice di massa corporea. SCOPO: Valutare il numero e le caratteristiche delle complicanze stomali, nel periodo precedente all’introduzione della procedura
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Gheri, Flavio, Elisa Cavallini, and Vittorio Bocciero. "Handover tra infermieri di emergenza territoriale e pronto soccorso: indagine osservazionale sulle attuali criticità e conoscenza del metodo standardizzato Situation Background Assessment Recommendation." Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 41, no. 2 (2024). http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2024.577.

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Abstract:
Introduzione: il passaggio delle informazioni del paziente tra operatori sanitari rappresenta un punto focale nel processo di cura. La sua importanza è sottolineata anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Commissione Congiunta. La quantità di informazioni trasmesse è di fondamentale importanza sia per garantire un’adeguata continuità assistenziale sia per evitare l’insorgere di errori. In letteratura, lo strumento che più si adatta ai diversi contesti assistenziali è rappresentato dallo SBAR (Situation, Background, Assessment, Recommendation), definito semplice ed efficace per
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GAROFALO, ANNAMARIA, and ALFONSO MAROTTA. "Efficacia dell'Infermiere di Famiglia nella Gestione delle Patologie Croniche nell'ASL Avellino (2019-2024)." Nurse Practitioners 1, no. 1 (2025). https://doi.org/10.63099/nps.v1i1.19.

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Abstract:
Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’efficacia dell’Infermiere di Famiglia nella gestione dei pazienti con patologie croniche comuni nel territorio dell’ASL di Avellino negli ultimi 5 anni, analizzando il suo impatto sugli esiti di salute (ricoveri, aderenza terapeutica, qualità della vita) e sui costi sanitari indiretti. A tal fine sono stati considerati dati epidemiologici locali, evidenze da studi peer-reviewed recenti e rapporti istituzionali (ASL, Regione Campania, Ministero della Salute, AGENAS, etc.). È stata condotta un’analisi integrata di tipo review osservazionale dei
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Cavalli, A., and G. Pontoriero. "Qual è il contributo dello studio DOPPS nel caratterizzare il concetto di dose di dialisi?" July 24, 2021. https://doi.org/10.33393/gcnd.2011.1444.

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Abstract:
La necessità di misurare oggettivamente la dose di dialisi somministrata ai pazienti ha determinato lo sviluppo di parametri utilizzabili per la valutazione dell'adeguatezza della terapia dialitica, di cui il principale è il Kt/V dell'urea (che mette in relazione la quantità di clearance dell'urea fornita al paziente nel tempo t di trattamento dialitico, con il volume di distribuzione dell'urea). Due importanti trial randomizzati (il "National Cooperative Dialysis Study" e l'Hemo Study) hanno valutato la dose di dialisi al fine di stabilire il livello minimo da garantire ai pazienti per evitar
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Pieralice, Silvia, Luca D’Onofrio, and Raffaella Buzzetti. "L’eterogeneità del meccanismo autoimmune che conduce al diabete tipo 1 giustifica il fallimento dell’immunoterapia?" L'Endocrinologo, May 11, 2023. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-023-01264-z.

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Abstract:
SommarioNonostante l’impegno profuso dai ricercatori negli ultimi 30 anni, ad oggi nessuno studio di immuno-intervento è riuscito a indurre la remissione del diabete tipo 1 (DM1) dopo l’insorgenza clinica. Una possibile causa risiede nell’ampia eterogeneità della patologia, che non riguarda solo aspetti metabolici e clinici, ma anche patogenetici e immunologici. Questa osservazione trova conferma nella recente introduzione del concetto di “endotipo”, ovvero nell’esistenza di specifici sottotipi di diabete autoimmune, definiti da meccanismi funzionali e fisiopatologici distinti. Questo nuovo co
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Bignamini, Angelo A., and Daniela Bignamini. "Registri, studi osservazionali e consenso informato." Medicina e Morale 55, no. 5 (2006). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2006.344.

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Abstract:
Le procedure di informazione e consenso sono garanzia primaria di corretto svolgimento delle ricerche cliniche. Quando applicate al puro utilizzo di dati già conferiti, sono considerate garanzia di confidenzialità. Tuttavia, si rileva che la macchinosità e complessità delle procedure di informazione e consenso al puro impiego dei dati medici in forma anonima, nel contesto di studi osservazionali e di registri, introducono un errore sistematico nella raccolta dei dati. Ciò può rendere inutile lo studio per la popolazione in genere e, nel caso di registri di patologie croniche o recidivanti, anc
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Di Biagio, Antonio. "Dati preliminari sull’impiego di cabotegravir-rilpivirina LA nella Rete Ligure HIV." JHA - Journal of HIV and Ageing, October 2024. http://dx.doi.org/10.19198/jha31580.

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Abstract:
La terapia iniettiva a rilascio prolungato cabotegravir-rilpivirina è oramai disponibile in Italia.&lt;br /&gt;Come per tutti i farmaci, gli studi di post marketing sono molto importanti perché offrono dati sulla popolazione afferente ai centri nella pratica clinica.&lt;br /&gt;In questo studio retrospettivo vengono presentati i dati preliminari della Rete Ligure HIV, la più grande coorte di persone con HIV della Liguria. &lt;br /&gt;In particolare, descriviamo i risultati a 24 settimane di osservazione dall’inizio della terapia. &lt;br /&gt;I risultati ottenuti confermano i dati della lettera
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Labate et al., Laura. "Bictegravir/emtricitabine/tenofovir alafenamide: Real World Data in an Italian setting." JHA - Journal of HIV and Ageing, December 2023. http://dx.doi.org/10.19198/jha31563.

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Abstract:
Il ruolo della terapia antiretrovirale in singola compressa a base di Bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide (B/F/TAF) è ormai consolidato nella popolazione di soggetti che vivono con HIV, sia nei soggetti naive (TN) che già in trattamento antiretrovirale (TE). &lt;br /&gt;I dati degli studi clinici randomizzati ci mostrano come questo regime abbia un’ottima efficacia e tollerabilità e la conferma ci arriva da alcuni studi osservazionali di coorte che hanno valutato efficacia, sicurezza, tollerabilità e gli esiti riferiti dai pazienti del trattamento con in persone con HIV TN o TE. &l
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Trani, Alessia, Alessandro D'Antonio, Adriano Zenobi, et al. "Il trattamento osteopatico nel paziente pediatrico cardiochirurgico: uno studio osservazionale retrospettivo." Dissertation Nursing 3, no. 1 (2024). http://dx.doi.org/10.54103/dn/21845.

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Abstract:
BACKGROUND: L’osteopatia è una modalità di terapia manuale che, attraverso valutazioni dell’equilibrio neurovegetativo e trattamenti di tipo manipolativo, è in grado di individuare le rigidità presenti nel corpo e rimuoverle, in condizioni di salute e malattia. OBIETTIVI: Valutare l’efficacia del trattamento manipolativo osteopatico, in base ai cambiamenti osservati nei parametri vitali, pianto e alimentazione, nel paziente pediatrico affetto da cardiopatia congenita, sottoposto a procedure cardiochirurgiche, aritmologiche ed emodinamiche. METODI: È stato condotto uno studio osservazionale ret
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Cartello, Laura, Matteo Dacasto, and Gianluca Ghiselli. "Prelievo di campioni ematici da catetere venoso periferico: uno studio osservazionale prospettico." Dissertation Nursing 3, no. 1 (2024). http://dx.doi.org/10.54103/dn/20549.

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Abstract:
INTRODUZIONE: Il catetere venoso periferico è un dispositivo inserito per la somministrazione di liquidi nel torrente ematico. I pazienti spesso si trovano ad affrontare ripetuti esami al fine di monitorare lo stato di salute e l’andamento della terapia e tra questi vi rientrano le numerose venipunture ai fini della raccolta di campioni ematici, che arrecano loro dolore e discomfort. Al fine di ridurre il discomfort è possibile sostituire alla procedura standard con ago butterfly quella con prelievo da catetere venoso periferico. MATERIALI E METODI: è stato condotto uno studio osservazionale p
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GAROFALO, ANNAMARIA, and ALFONSO MAROTTA. "L'infermiere di famiglia come facilitatore della compliance terapeutica." Nurse Practitioners 2, no. 1 (2024). https://doi.org/10.63099/nps.v2i1.15.

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Abstract:
La crescente prevalenza di patologie croniche pone sfide significative all’aderenza terapeutica, un fattore critico per l’efficacia clinica e la sostenibilità del sistema sanitario. L’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC) è emerso in Italia come figura chiave per facilitare l’aderenza alle terapie, offrendo educazione sanitaria, monitoraggio domiciliare e continuità assistenziale sul territorio. L'obiettivo è stato valutare criticamente, tramite una revisione sistematica della letteratura 2015-2025, il contributo dell’IFeC nel promuovere la compliance terapeutica nel contesto sanitario i
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Sfriso, P., F. Salaffi, C. M. Montecucco, S. Bombardieri, and S. Todesco. "MonitorNet: studio italiano osservazionale multicentrico per la valutazione del profilo rischio-beneficio dei farmaci biologici nella pratica clinica reumatologica." Reumatismo 61, no. 2 (2011). http://dx.doi.org/10.4081/reumatismo.2009.132.

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Zenti, Maria Grazia. "La LDL-aferesi nella PAD." July 24, 2021. https://doi.org/10.33393/gcnd.2013.1089.

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Abstract:
La vasculopatia periferica (PAD) rappresenta una delle manifestazioni cliniche della malattia arteriosclerotica sistemica. I fattori di rischio per la PAD sono gli stessi della malattia coronarica (CAD): età, sesso maschile, fumo di sigaretta, dislipidemia e ipertensione arteriosa. Le comuni tecniche di rivascolarizzazione risultano inefficaci in una larga porzione di pazienti diabetici e in pazienti in trattamento emodialitico cronico. Inoltre, l'associazione di macro e microangiopatia con la neuropatia del paziente diabetico favorisce lo sviluppo di ulcere (piede diabetico). La LDL-aferesi (
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Popolo, Raffaele, Antonio Semerari, Antonino Carcione, et al. "Le disfunzioni metacognitive nei disturbi di personalit Una review delle ricerche del III Centro di Psicoterapia Cognitiva." Research in Psychotherapy: Psychopathology, Process and Outcome 13, no. 2 (2011). http://dx.doi.org/10.4081/ripppo.2010.19.

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Abstract:
Dagli anni '90, il III Centro di Psicoterapia Cognitiva di Roma si è impegnato nell'attività clinica e di ricerca sul trattamento di pazienti gravi e difficili da trattare. In questo lavoro verranno analizzati alcuni tra i più importanti lavori pubblicati dal Gruppo in questo ambito. Si tratta di ricerche sul processo terapeutico condotte a partire dall’osservazione clinica secondo cui la presenza di specifici malfunzionamenti metacognitivi ostacolerebbe la costruzione della rappresentazione degli stati mentali propri e altrui; la regolazione della relazione terapeutica potrebbe migliorare
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Antonacci, Anna, Antonia Abbinante, Danila De Vito, Emanuela Praino, and Florenzo Iannone. "Alterazioni del cavo orale e qualità della vita nel paziente sclerodermico. Aspetti clinici. Capillaroscopici e condizionamenti psicologici." Journal of Advanced Health Care 2, no. 5 (2020). http://dx.doi.org/10.36017/jahc202025113.

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Abstract:
La Sclerosi Sistemica è una malattia infiammatoria del tessuto connettivo caratterizzata da una risposta autoimmuneche causa vasculopatia e accumulo di collagene nella pelle e negli organi interni.Obiettivo: verificare gli effetti della malattia sul cavo orale del paziente sclerodermico e la sua influenza sulla qualità della vita, analizzando aspetti clinici, capillaroscopici e psicofisici.A tal fine è stato condotto uno studio osservazionale su 25 pazienti affetti. Sono stati rilevati indici specifici per la valutazione dello stato di salute dento-parodontale, eseguita la capillaroscopia oral
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Anna, Antonacci, Abbinante Antonia, De Vito Danila, Praino Emanuela, and Iannone Florenzo. "Alterazioni del cavo orale e qualità della vita nel paziente sclerodermico. Aspetti clinici. Capillaroscopici e condizionamenti psicologici." Journal of Advanced Health Care, January 8, 2020. http://dx.doi.org/10.36017/jahc2001-005.

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Abstract:
La Sclerosi Sistemica è una malattia infiammatoria del tessuto connettivo caratterizzata da una risposta autoimmune che causa vasculopatia e accumulo di collagene nella pelle e negli organi interni. Obiettivo: verificare gli effetti della malattia sul cavo orale del paziente sclerodermico e la sua influenza sulla qualità della vita, analizzando aspetti clinici, capillaroscopici e psicofisici. A tal fine è stato condotto uno studio osservazionale su 25 pazienti affetti. Sono stati rilevati indici specifici per la valutazione dello stato di salute dento-parodontale, eseguita la capillaroscopia o
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Antonacci, Anna, Antonia Abbinante, Vito Danila De, Emanuela Praino, and Florenzo Iannone. "Alterazioni del cavo orale e qualità della vita nel paziente sclerodermico. Aspetti clinici. Capillaroscopici e condizionamenti psicologici." July 28, 2020. https://doi.org/10.36017/jahc2001-005.

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Abstract:
La Sclerosi Sistemica è una malattia infiammatoria del tessuto connettivo caratterizzata da una risposta autoimmune che causa vasculopatia e accumulo di collagene nella pelle e negli organi interni. Obiettivo: verificare gli effetti della malattia sul cavo orale del paziente sclerodermico e la sua influenza sulla qualità della vita, analizzando aspetti clinici, capillaroscopici e psicofisici. A tal fine è stato condotto uno studio osservazionale su 25 pazienti affetti. Sono stati rilevati indici specifici per la valutazione dello stato di salute dento-parodontale, eseguita la capillaroscopia o
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Natale, Enrico, and Alfiera Marsocci. "Are clinical trial results transferable in the real life?" Monaldi Archives for Chest Disease 84, no. 1-2 (2016). http://dx.doi.org/10.4081/monaldi.2015.733.

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Abstract:
&lt;p&gt;Generally in the clinical practice patients are more complex in comparison with those included in the clinical trials. In this article, we discuss three relevant items, which may implement the transferability of the clinical trial results in the real world. The observational studies have fewer restrictions on the number of patients included, due to more relaxed inclusion and exlusion criteria than in randomized clinical trials. The absence of randomization however may lead to potential for bias. The recurrent event analysis may extend the positive results of clinical trials regarding
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Borsani, Valeria, Alberto Salomone, Alessandro Landolfi, et al. "Un sistema di monitoraggio della qualità nella gestione delle lesioni da pressione al domicilio. Studio osservazionale prospettico di coorte all’interno di un Ente Gestore di Cure Domiciliari." Italian Journal of Wound Care 8, no. 3 (2025). https://doi.org/10.4081/ijwc.2024.115.

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Abstract:
Le Cure Domiciliari (C-Dom) sono uno strumento indispensabile per evitare il ricovero e l’istituzionalizzazione dei pazienti assistiti. Questo fine può essere raggiunto monitorando la qualità di cura erogata, che dipende in gran parte anche dalla gestione domiciliare delle lesioni cutanee. L’obiettivo principale dello studio è quello di costruire un sistema di monitoraggio della qualità di gestione domiciliare delle lesioni da pressione (LdP) da parte di un Ente Gestore (EG) di C-Dom. Lo studio è monocentrico osservazionale prospettico di coorte e include pazienti con diagnosi di LdP presi in
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