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Dissertations / Theses on the topic 'Sviluppo prodotto'

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Savio, Gianpaolo <1978&gt. "Strumenti e metodi per lo sviluppo prodotto di lenti oftalmiche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/785/.

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Abstract:
The recent introduction of free form NC machining in the ophthalmic field involved a full review of the former product development process both from the design and the manufacturing viewpoint. Aim of the present work is to investigate and to set up innovative methods and tools supporting the product development, particularly for lenses characterized by free form geometry, as e.g. progressive lenses. In the design stage, the research addressed geometric modeling of complex lens shapes and relevant analysis tools for the optical-geometrical characterization of the produced models. In the manufacturing stage, the main interest was focused on the set-up of the fabrication process, particularly on the NC machining process for which an integration CADCAM software was developed for the generation and the simulation of the machining cycle. The methodologies and tools made available by the present work are currently used in the development of new complex geometry product typologies as, e.g. progressive lenses.
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Cesari, Eleonora. "Utilizzo di tecniche di ingegneria inversa nello sviluppo del prodotto industriale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Questo elaborato di tesi ha come oggetto di studio l’implementazione di processi di reverse engineering nel settore dell’ingegneria industriale, utilizzando come caso di studio una motocicletta da competizione del Vyrus Racing Team. L’obiettivo del caso di studio è, attraverso l’ingegneria inversa dell’intero veicolo, poterne effettuare un’analisi CFD (Computational Fluid Dynamics) e una del telaio per ottenere un modello CAD (Computer-Aided Design) da utilizzare per analisi dimensionali e successive elaborazioni delle geometrie delle carene. Il lavoro si è articolato nelle seguenti fasi: documentazione e ricerca di casi di studio, elaborazione delle nuvole di punti fornite dal team e modellazione CAD delle parti richieste.
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3

Menozzi, Grazia Chiara. "Sviluppo del design di un prodotto industriale material handling in contesto retail." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Con l’arrivo della pandemia di Covid-19 i trend di consumo e di vendita sono cambiati. Le persone sono state chiuse nelle loro case durante il lockdown impossibilitate a spostarsi se non per motivi di lavoro o salute. Un’unica cosa era possibile: andare a fare la spesa. Sostenibilità e igiene sono diventare le parole chiave. L’analisi del mutamento delle abitudini di vita e di acquisto dei consumatori si è necessariamente integrata con le nuove strategie che le imprese hanno dovuto formulare per sopravvivere in questo panorama. Le nuove tecnologie e lo sviluppo dei modelli di business verso il digitale sono risultati essere il percorso da intraprendere. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare una soluzione che possa soddisfare i nuovi bisogni degli utenti, trovando una soluzione che sia adatta alle loro nuove aspettative nei confronti delle aziende. La formulazione della soluzione è stata identificata grazie all’integrazione con il mondo del material handling, ricercando risposte che si basassero sulla movimentazione dei materiali e sull’automazione dei sistemi. Unendo il mondo del material handling, delle aziende e, in primis, quello delle esigenze dei consumatori si è realizzato un prodotto-servizio che agevolasse l’esperienza di spesa. Viene così permesso l’acquisto di prodotti di qualità a prezzi minori, accorciando la catena di approvvigionamento, con una esperienza totalmente sicura dal rischio di contagio e nel rispetto dell’ambiente e dei produttori.
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4

Azzarelli, Dario. "Riprogettazione del processo di sviluppo nuovo prodotto - il caso Umbra Cuscinetti S.p.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8583/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi nasce dall’opportunità di un tirocinio della durata di sei mesi presso Umbra Cuscinetti S.p.A., importante azienda leader nel settore aeronautico e industriale per la realizzazione di Cuscinetti a sfera, Viti a ricircolo di sfere e Attuatori Elettromeccanici (EMA). L’ambito di riferimento è quello del Processo di Sviluppo Nuovo Prodotto per la linea di Business EMA. La linea ha completato la fase “pionieristica” che ne ha segnato l’ingresso in un nuovo settore industriale e, oggi, ha la necessità di procedere ad una razionalizzazione delle proprie attività allo scopo di supportare al meglio i programmi di sviluppo. I prodotti della linea presentano un elevato grado di innovazione e non essendo standardizzati, richiedono una gestione oculata in tutti gli aspetti di costo, tempo e qualità. I progetti finora intrapresi non hanno soddisfatto appieno le aspettative per questa linea, le cui potenzialità sono molto elevate; da qui la necessità di una riprogettazione di tutto il processo. L’analisi è stata condotta mediante la metodologia DMAIC e prevede come obiettivo l’inserimento del Project Management come nuova metodologia di gestione del processo.
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Polidori, Gianmarco. "Piattaforme di prodotto: sviluppo ed applicazione di un modello di ottimizzazione bi-obiettivo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Le moderne industrie sono chiamate a rispondere a continue sfide produttive legate a temi come la globalizzazione dei mercati, l’evoluzione tecnologica, i rapidi cambiamenti delle esigenze dei clienti, ecc. Di conseguenza, le aziende produttrici sono in continua ricerca di nuove strategie e metodi per rispondere a questi trend in modo efficiente ed efficace. Ad oggi un’impresa per poter essere competitiva deve poter offrire ai clienti un’ampia gamma di varietà di prodotti riducendo ragionevolmente sia i tempi di risposta ai clienti sia i costi associati alla realizzazione e lo stoccaggio dei prodotti. Tra gli strumenti più efficienti in grado di raggiungere questi due benefici vi sono le piattaforme di prodotto. Una piattaforma di prodotto può essere definita come una struttura comune a più prodotti che, tramite l’aggiunta e la rimozione di componenti, può essere personalizzata e dare origine così ad un flusso di prodotti tra loro differenti. Grazie all’utilizzo di piattaforme è possibile sfruttare la produzione di massa nella fase di realizzazione della piattaforma, ottenendo così una riduzione generale dei costi di stoccaggio, e una volta giunto l’ordine del cliente si procede con le sole fasi di personalizzazione. In questo modo, il tempo di risposta ai clienti si riconduce solamente al tempo necessario per realizzare gli ultimi passaggi di personalizzazione. Pertanto, dopo aver individuato i benefici che le aziende possono ottenere implementando le piattaforme di prodotto, obiettivo del lavoro è quello di definire, implementare e testare un modello di ottimizzazione bi-obiettivo, caratterizzato da una funzione che ottimizza i costi della merce in inventario e da una che invece ottimizza i tempi di risposta alle esigenze dei clienti. Il fine è quello di valutare il trade-off esistente tra questi due aspetti e restituire ottime soluzioni di compromesso con cui le aziende possano, a proprio piacimento, valutare ed intraprendere la miglior decisione strategica.
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Spilotros, Michele. "Sviluppo di nuovi prodotti: monitoraggio della performance in fase di commissioning." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Questa tesi di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica è stata scritta in seguito ad un periodo di tirocinio per tesi presso l’azienda Heineken Italia S.p.A con sede a Sesto San Giovanni, Milano. In questo lavoro verranno trattati i principali modelli di riferimento per la gestione dell’innovazione tecnologica nell’industria contemporanea con un particolare focus sul processo innovativo in Heineken e sulla sua fase di commissioning. In particolare questa tesi verte a descrivere il monitoraggio e la gestione dei dati raccolti durante la fase di commissioning in cui gli equipments acquistati dal fornitore vengono per la prima volta testati in produzione. Si sono definiti i dati significativi per l’analisi della fase di commissioning e degli intervalli per cui questi valori soddisfacessero gli standard di qualità di Heineken. Si è scelto di approfondire questo tema a causa dell’importanza di questa fase, la cui delicatezza è dovuta alla presenza di nuovi componenti in linea che saranno per la prima volta valutati e testati in modo da avere un responso concreto non solo sulla pianificazione tecnica svolta nel processo innovativo ma anche sul lavoro svolto dai fornitori. Inoltre in questa fase, poichè si raccolgono dati significativi per il funzionamento delle macchine coinvolte nel processo produttivo, è possibile valutare anche lo stato di funzionamento delle macchine e individuare eventuali necessità di interventi di manutenzione straordinaria. La buona riuscita di questa fase dipende fortemente dalle attività svolte a monte del processo innovativo, motivo per cui verranno descritte le metodologie con le quali queste vengono svolte in azienda.
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Valentini, Gaia. "Analisi del processo di sviluppo nuovo prodotto in un azienda metalmeccanica: il caso Irsap." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’elaborato ha come oggetto lo studio del processo di sviluppo nuovo prodotto e la sua applicazione pratica nel contesto di un’azienda metalmeccanica, come quella di IRSAP S.p.a.. In particolare, attraverso questo studio si vuole dare una visione pratica della procedura di sviluppo nuovo prodotto propria di IRSAP tramite una sua applicazione nell’ambito di sviluppo di un nuovo radiatore. In seguito si amplierà e approfondirà questa procedura tramite un’analisi e gestione dei rischi di progetto creata con le tecniche di Project Management. Tramite questo strumento si vuole dare una visione più strutturata e dettagliata del metodo di gestione dei progetti: identificando, analizzando e gestendo i rischi associati a essi è, infatti, possibile anticipare gli eventi sfavorevoli che possono influire sugli obiettivi di progetto.
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Bonvicini, Andrea. "“Studio di fattibilità per lo sviluppo di un Configuratore di Prodotto per macchine automatiche”." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L'obiettivo di questo trattato è analizzare la fattibilità di un configuratore di macchine automatiche. L'esigenza di tale strumento nasce dalle criticità presenti durante la prima fase del flusso della commessa, ovvero durante la definizione del prodotto e generazione dell'offerta tra sales manager e cliente. Marchesini Group, l'azienda ospitante il tirocinio su cui è stata svolta la tesi, essendo leader nel mercato delle macchine per il packaging fa della customizzazione la sua arma principale e riuscire ad implementare un sistema in grado di valorizzare tale peculiarità sarebbe un grande risultato. I configuratori sono software gestionali che permettono agli utilizzatori di strutturare il prodotto migliore per le esigenze specifiche, scegliendo componenti e combinazioni all’interno di cataloghi complessi, molto utili quindi per supportare le vendite nell'area commerciale e impostare le linee guida tecniche ed economiche per un progetto macchina. Il percorso si è svolto in 3 fasi, studio e clusterizzazione dei gruppi macchina con redazione di logica ad albero per il configuratore, sviluppo interfaccia grafica e simulazione di un progetto macchina per capire le reali differenze con l'attuale modello utilizzato e infine un'analisi costi-benefici grazie al supporto di un'azienda di consulenza che sviluppa software industriali. Grazie alla sua funzionalità il configuratore migliorerà la reperibilità delle informazioni, diminuirà gli errori di definizione del progetto e aumenterà il livello di servizio dell'azienda.
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Malucelli, Marco. "Sviluppo di un nuovo prodotto per il coronamento e la chiusura di canalette di scolo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9153/.

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Abstract:
Sviluppo di una griglia di coronamento e chiusura di canalette di scolo carrabile, in conformità con la normativa europea di riferimento. Le metodologie utilizzate nel corso dello studio affrontato riguardano la comprensione delle regolamentazioni da rispettare, la scelta delle attrezzature adatte e la valutazione comparativa delle idee sviluppate con i prodotti che hanno motivato la tesi. Per ottenere una soluzione valida si è affrontato uno studio della normativa europea UNI EN 1433 che regola le certificazioni di questi particolari prodotti. Le griglie con classe di carico C 250 sono dedicate alla posizione bordo strada e devono superare severe prove di resistenza al carico per poter essere classificate in conformità con la norma europea. In un primo momento lo studio della normativa è servito dunque per comprendere le modalità con cui un prodotto viene testato. Per poter determinare la classe di carico il prodotto deve resistere ad un carico minimo calcolato in base alle dimensioni della superficie libera. Successivamente si è affrontata la scelta del materiale migliore da utilizzare in relazione a resistenza al carico, stampabilità e resa estetica. Questa fase ha visto impegnato il laboratorio qualità interno all’azienda. In questo ambiente diverse campionature di materiale sono state testate in base ai criteri esposti per giungere ad una scelta ottimale per lo scopo finale. Infine la parte principale dello studio ha riguardato l'analisi delle griglie della concorrenza e lo sviluppo di una struttura che risultasse migliorativa rispetto ai prodotti presentati dalle aziende concorrenti. In conclusione, tutti gli studi del presente elaborato sono volti alla ricerca di soluzioni innovative da produrre e immettere sul mercato con l’obiettivo di costituire un prodotto di punta nel settore di competenza.
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Adorante, Fabio. "Sviluppo concettuale, implementazione e realizzazione prototipale di macchina per misure millesimali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Marri, Filippo. "Il processo di sviluppo prodotto: l'influenza delle normative europee sui tempi di ingegnerizzazione di un motociclo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Questo elaborato tratta della procedura di sviluppo prodotto utilizzata all'interno dell'azienda Ducati Motor Holding S.p.A. per lo studio, l'ingegnerizzazione e la commercializzazione dei propri motocicli. Questa procedura nasce alla fine del decennio scorso con la volontà di normare le attività svolte dagli enti aziendali, raccogliendo l'esperienza di un'azienda in un momento di forte espansione. Alcuni fattori stanno tuttavia modificando le esigenze temporali connesse allo sviluppo, in particolare la pressione esercitata dalle normative europee in tema di emissioni inquinanti e il crescente contenuto tecnologico dei prodotti. Alla luce di queste esigenze verrà analizzata la procedura attuale, considerando le attività dei principali enti coinvolti, inizialmente in linea generale e in seguito con il supporto di un case study basato su un modello di recente introduzione, con lo scopo di individuare le principali problematiche. I temi considerati saranno poi raccolti in una proposta di modifica, sintesi delle criticità riscontrate, che sarà base di partenza per l'implementazione di una nuova procedura aziendale.
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Caterino, Giandomenico. "Customer Voice e sviluppo delle specifiche di prodotto: il caso del mercato HPWH in Ariston Thermo Gruop." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La mia tesi, dopo aver analizzato il concetto di marketing, customer satisfaction, modello Stage and Gate e infine il ruolo del product manager, ha come obiettivo quello di dimostrare quanto sia importante per le specifiche di prodotto la customer voice. Per poter lavorare al mio progetto, grazie all’opportunità che mi è stata data da una grande azienda come l’Ariston Thermo Group, sono stato inserito nella sede di Fabriano per sei mesi nel settore marketing di prodotto. Dopo aver esposto quelli che erano gli obiettivi che mi ero prefissato, l’azienda ha deciso di testare, attraverso il mio progetto, il miglior set di value propositions sul nuovo update del NUOS EVO A+ una pompa di calore scalda acqua. A questo punto per poter centrare il mio obiettivo e quello aziendale ho effettuato lo studio della custumer voice attraverso due tipologie di analisi una quantitativa e una qualitativa; la prima attraverso questionari da noi formulati rivolta sia ai clienti che hanno acquistato tramite installatore che a quelli che hanno acquistato tramite canali terzi; la seconda attraverso un’intervista diretta rivolta agli installatori. I risultati delle analisi hanno fatto emergere tutta una serie di criticità alcune già conosciute da Ariston altre no che sono state già oggetto di presentazione di possibili proposte di miglioramento e che saranno discusse nelle prossime riunioni.
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Rinaldi, Thomas. "Standardizzazione delle procedure di sviluppo nuovo prodotto: strumenti informatici a sostegno delle interdipendenze aziendali. Il caso Neri SPA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Oggetto del presente elaborato è la ricerca di soluzioni in grado di ridurre la complessità gestionale dei flussi informativi necessari alla configurazione di un’offerta, nonché a liberare le risorse preposte alla compilazione e caricamento di vari blocchi di distinta base necessari alla realizzazione delle famiglie di prodotto o le richieste di varianti di prodotto (da esaminare o riprogettare ex-novo, quindi). Inoltre, riscontrata l’esigenza dell’implementazione di uno strumento in grado di monitorare l’avanzamento e i progressi dei progetti - siano essi di sviluppo nuovo prodotto, manutenzione o altro ancora - l’assegnazione di responsabilità, la disponibilità e il livellamento delle risorse, si è ricercato un applicativo di project management in grado di soddisfare i bisogni di informalità e collaborazione tipici della fase preliminare di definizione delle specifiche di un nuovo prodotto e contemporaneamente la consuntivazione e la reportistica delle inefficienze a valle della fase esecutiva. All’applicativo si richiede di divenire il pilastro di un modello organizzativo dove la gestione del portafoglio progetti sia flessibile e funzionale, in cui la work breakdown structure, il piano di progetto, la gestione delle tempistiche e delle attività da svolgere, chiaramente definite o appena abbozzate, siano visibili a tutti gli attori interessati ed integrate in un unico ambiente.
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Mariani, Silvia. "Sviluppo di un modello matematico per lo studio delle condizioni di conservazione e stagionatura di un prodotto insaccato." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4969/.

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Alpe, Francesco. "Sviluppo del posizionamento e del piano di marketing di una nuova linea di prodotto - il caso Codutti spa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8442/.

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Fabbri, Leonardo. "Strumenti di marketing a supporto del processo di sviluppo e lancio di un nuovo prodotto - Il caso Varvel." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
L'obiettivo dell'elaborato è presentare gli strumenti di marketing realizzati per l'azienda Varvel S.p.A. ed introdotti all'interno del processo Stage & Gate utilizzato dall'azienda per lo sviluppo ed il lancio dei nuovi prodotti, sottolineando il significato e l'importanza che la componente di marketing, finora trascurata dall'azienda, assume lungo tutte le fasi del modello.
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Bucci, Gabriele. "Sviluppo di un sistema di visione multicamera per l'analisi morfologica del prodotto in una macchina per il confezionamento della frutta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Il progetto di tesi consiste nello sviluppo di un sistema di visione inserito in una macchina addetta al confezionamento della frutta. Il sistema è stato sviluppato ex novo, partendo dalla selezione dell'hardware fino al software per l'interpretazione ed il riconoscimento delle caratteristiche morfologiche richieste. Nel presente elaborato sarà svolta una panoramica completa sul lavoro effettuato, partendo dall'analisi dell'hardware fino al software e alla comunicazione col PLC. Capitolo 1 : panoramica sull'azienda. Questo per inquadrare il contesto in cui è stata sviluppata la macchina, ma anche il diverso core business dell'azienda rispetto al prototipo sviluppato. Capitolo 2 : descrizione della macchina, per fornire una visione d'insieme al lettore. Inquadrati gli obiettivi del macchinario e spiegate le fasi di manipolazione del prodotto; con un focus particolare sulle finalità del sistema di visione. Capitolo 3 : introduzione sui sistemi di visione. Viene inoltre analizzato l'hardware del sistema, con una rapida spiegazione sul funzionamento dei dispositivi. Capitolo 4 : strumenti software utilizzati nello sviluppo dell applicativo. Viene descritta la struttura della libreria e le funzionalità supportate; con un focus sui loro effetti sull'immagine e la logica sottesa al loro funzionamento. Capitolo 5 : viene analizzato l'applicativo sviluppato per la suddetta macchina. Sono analizzate le funzionalità messe a disposizione all'utente e i passi compiuti per raggiungere gli obiettivi richiesti in fase di progettazione. Focus sulla comunicazione tra l'applicativo ed il PLC, analizzando il protocollo sviluppato per lo scambio dei dati. Capitolo 6 : Individuati i limiti del prototipo e gli sviluppi futuri del progetto.
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Montanari, Elena. "Sviluppo di un percorso di eco-innovazione nel settore legno-arredo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/90/.

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Corbo, Matteo. "Storia di un'impresa: ruolo dell'imprenditore e evoluzione della strategia. Il caso di un'impresa di impianti di scarico nell'industria motociclistica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Questo elaborato analizza le scelte strategiche effettuate da un’impresa produttrice di impianti di scarico per motociclette in oltre quarant’anni di attività nell’esatto momento in cui essa sta cambiando di proprietà. L’analisi si concentra in particolare sulle risorse tramite cui è stata costruita e successivamente mantenuta la posizione di vantaggio competitivo dell’impresa e su come queste siano state sviluppate. Le risorse in questione sono nello specifico: la figura imprenditore che ha fondato l’impresa, l’innovazione tecnologica di prodotto che l’impresa ha generato, la fiducia e la successiva relazione collaborativa instaurata con una importante impresa costruttrice di motociclette e, infine, il brand dell’impresa. L’analisi è stata effettuata partendo da un insieme di interviste, effettuate nel periodo giugno 2016 – febbraio 2017, in cui sono state raccolte le testimonianze di oltre quindici stakeholder che si sono interfacciati con l’impresa nei vari periodi della sua storia ed incrociando le informazioni ricavate con quelle presenti su riviste e siti Internet.
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Rizzo, Giuseppe. "Influenza dell'attività di marketing nel processo di sviluppo nuovi prodotti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2512/.

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Magnani, Gianluca. "Sviluppo di un modello numerico termofisico di prodotti surgelati confezionati." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4568/.

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Abstract:
Introduzione Una delle maggiori difficoltà durante la produzione dei prodotti surgelati riguarda la loro stabilizzazione e il mantenimento della catena del freddo durante tutte le fasi del processo produttivo. Tramite il seguente lavoro si propone di determinare a che temperatura e dopo quanto tempo, diverse tipologie di confezioni di surgelati (pisellini, melanzane e spinaci), raggiungono la temperatura ipotetica di inizio di scongelamento. Con lo scopo di analizzare, in maniera rapida ed economica, molte diverse combinazioni di tempo - temperatura dell’ambiente di produzione di diverse tipologie di prodotti surgelati (pisellini, melanzane e spinaci), sono stati sviluppati dei modelli numerici capaci di descrivere i fenomeni termici che intervengono durante il confezionamento dei prodotti. Materiali e Metodi Il modello sviluppatotiene conto sia dei fenomeni di convezione naturale che avvengono tra la superficie della confezione e il flusso esterno di aria, sia dei fenomeni di conduzione che interessano l'interno della confezione, la confezione (busta) ed il piano di appoggio. In figura vengono schematizzati i fenomeni termici presi in esame. La geometria del modelli rispecchia le reali dimensioni delle confezioni dei prodotti presi in esame. La mesh dei modelli 3D è costituita da elementi triangolari, posizionati sulle boundaries, tetraedrici e prismatici, posizionati in tutto il restante dominio. Trattandosi di trasferimenti di calore per superfici, nelle zone di interfaccia è stata adottata una mesh particolarmente fine. In figura viene riportata la mesh dell'intera geometria ed un particolare della mesh interna dove, i diversi colori indicano elementi tetraedrici o prismatici di diverse dimensioni. Per ottenere un accurato modello numerico è necessario descrivere nel modo più realistico possibile i materiali coinvolti, quindi è stato necessario descrivere i prodotti surgelati tramite le loro reali proprietà termiche in funzione della temperatura (conducibilità termica, calore specifico, diffusività termica). I valori delle proprietà termiche utilizzati nel modello tengono conto del fatto che il materiale interno alla busta è poroso, infatti è costituito da una "miscela" di aria e prodotto Successivamente sono state impostate le equazioni del modello e le condizioni al contorno. All'interno del volume della confezione, il trasfermiento del calore avviene per conduzione, mentre sulla superficie avviene per convezione, nelle zone esposte all'aria e per contatto nelle zone di contatto tra confezione e piano di appoggio. La validazione è stata effettuata riproducendo numericamente le medesime condizioni utilizzate durante la sperimentazione. I parametri tenuti in considerazione sono i seguenti: tipologia di confezione (definita numericamente dai parametri dimensionali), tipologia di prodotto (contraddistinto da specifiche proprietà termo-fisiche), temperatura della cella di conservazione, tempo di conservazione, temperatura iniziale all'interno della confezione pari. Risultati In figura viene riportato un esempio di configurazione dell’andamento della temperatura all’interno della confezione di pisellini dopo 20 minuti di condizionamento a 5°C. E’ possibile osservare che la temperatura della parte di confezione a diretto contatto con il piano di acciaio, raggiunge zero gradi (zona rossa), mentre la parte centrale della confezione si mantiene sui -22°C (zona blu). Con lo scopo di simulare la conservazione della confezione posizionata verticalmente, è stata eliminata la condizione di contatto tra piano d'acciaio e confezione. E’ possibile osservare che, in questo caso, la variazione della temperatura nei diversi punti della confezione è meno elevata, infatti la temperatura massima registrata è pari a circa -8°C (zona rossa), mentre la parte centrale della confezione si mantiene sui -22°C (zona blu). La confezione di melanzane è risultata essere la meno adatta al mantenimento della temperatura in quanto è caratterizzata da un ampia area di contatto con il piano e da uno spessore abbastanza limitato; la confezione che mantiene la temperatura più a lungo è quella costituita dagli spinaci, anche se le temperature medie delle confezioni di spinaci e pisellini sono pressoché simili. A fronte dei risultati ottenuti confrontando gli andamenti della temperatura delle tre differenti confezione, è stato valutato l'effetto del volume della confezione sull'andamento della temperatura media e al centro della confezione. Le prove sono state effettuate dimezzando e aumentando del doppio il volume della confezione di pisellini. Differenze significative sono state riscontrate solo tra la confezione standard e quella con volume raddoppiato. Dalla validazione sperimentale è risultato che il modello che meglio si adatta ai dati sperimentali è quello relativo ai pisellini, probabilmente perché il prodotto all'interno della confezione è distribuito in maniera piuttosto uniforme. Nelle confezioni degli spinaci e delle melanzane, risulta molto più difficile definire un valore di porosità che può variare anche da busta a busta. Tuttavia, a fronte di questa variabilità, i modelli risultano essere adatti ad un uso industriale. Conclusioni -I modelli numerici sviluppati permettono di analizzare un numero arbitrario di combinazioni delle variabili durata del confezionamento, temperatura ambiente, temperatura iniziale del prodotto, forma e dimensioni della confezione. - Il modello permette di osservare il campo di temperatura con un grado di dettaglio irraggiungibile dalle tecniche sperimentali. -I risultati, in forma integrale, si trovano in ottimo accordo con quelli osservati sperimentalmente.
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Tabanelli, Luca. "Sviluppo di un gassificatore downdraft da 20kWe e analisi dei prodotti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10059/.

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Abstract:
L’elaborato affronta i temi dello sviluppo sostenibile, dell’affrancamento dalle risorse fossili e della produzione di energetica capillare. Nell’ambito di un progetto di ricerca mirato allo sviluppo di un gassificatore downdraft di tipo Imbert da 20kWe alimentato a legno cippato, viene qui presentato l’avviamento della campagna sperimentale su un impianto pilota. Particolare attenzione viene rivolta alla biomassa e ai prodotti di gassificazione (char, tar e syngas), le cui caratterizzazioni hanno contribuito all’evoluzione impiantistica e protocollare, interamente descritte nel testo.
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Rubboli, Roberto. "Sviluppo in multipoli dei campi elettromagnetici prodotti da correnti localizzate con applicazioni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14092/.

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Abstract:
In questa tesi viene studiato il campo elettromagnetico generato da una distribuzione di carica e corrente arbitraria utilizzando il formalismo dell’espansione in multipoli. Sono trattati in particolare i casi di regime di campo vicino e lontano. Vengono inoltre discussi i problemi di una distribuzione con simmetria rotazionale intorno ad un asse e della radiazione prodotta da una carica elettrica in moto lungo una generica traiettoria. Infine, utilizzando i risultati ottenuti, sono analizzate due particolari applicazioni: l’antenna lineare e l’acceleratore circolare.
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Ricci, Beatrice. "Sviluppo di un'applicazione Android per il supporto all'acquisto di prodotti in negozio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12177/.

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Abstract:
Questo elaborato, dopo una breve parte dedicata alle tecnologie utilizzate per lo sviluppo ed all'effettiva usabilità del software, va a descrivere le fasi di progettazione ed implementazione che hanno portato alla realizzazione della app MyShopAssistant. All'interno della tesi vengono ampiamente descritte le casistiche in cui l'uso della suddetta applicazione può facilitare il momento della scelta e dell'acquisto di un prodotto in un negozio di abbigliamento. Viene descritto poi come l'applicazione in questione sia per ora un prodotto unico nel suo genere sul mercato, differenziandosi dai comuni servizi di e-commerce.⁠⁠⁠⁠
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Ricciardi, Roberto. "Progettazione e sviluppo di un'applicazione Android nell'ambito dei prodotti del km '0'." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12209/.

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Abstract:
Negli ultimi anni vi è una crescente sensibilizzazione sulle tematiche alimentari; i consumatori desiderano conoscere l'origine e la lavorazione dei prodotti che acquistano. I prodotti biologici e del km zero forniscono una maggiore affidabilità e qualità; per questo si è deciso di sviluppare un sistema che permettesse agli utilizzatori di condividere localmente le loro piccole produzioni agricole.
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Bandini, Claudia. "Sviluppo ed ottimizzazione di prodotti e processi produttivi ceramici a ridotto impatto ambientale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3441/.

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Robuschi, Francesco. "Sviluppo di un sistema ecosostenibile per l'acquisto di prodotti ortofrutticoli basato su shopper riutilizzabili." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Secondo le analisi di ISTAT solo il 9.8% degli italiani consuma 5 porzioni al giorno di frutta e verdura come consigliato dall'Istituto Superiore della Sanità. In un momento storico dove temi come l'ecologia e la sostenibilità sono presenti e vicini, è possibile che quei fattori che frenano l'acquisto, quindi il consumo, di questi prodotti siano all'interno del contesto stesso in cui i consumatori sono chiamati ad agire? Questo progetto si pone l'obiettivo di trovare un modo per eliminare quegli elementi, che dipendono dal contesto d'acquisto, che rappresentano un freno per i consumatori che desiderano comprare prodotti ortofrutticoli venduti sfusi, coniugandolo con gli interessi dei rivenditori della grande distribuzione. Il risultato del lavoro svolto è una shopper riutilizzabile, implementata con un chip NFC, in grado di contenere tipi diversi di prodotti, insieme, e di associare il tutto ad un unico codice scansionabile in cassa.
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Berti, Claudio. "Sviluppo di una variante progettuale di una macchina automatica per la pesatura di prodotti farmaceutici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il seguente elaborato è la conclusione dell'esperienza di tesi, realizzata presso l'azienda IMA Active, volta alla progettazione di un kit di predisposizione compresse, cioè di una variante progettuale per la macchina di pesatura di capsule farmaceutiche Precisa Capsule 150, al fine di predisporla a processare anche compresse considerando tutti i diversi formati che possono essere presenti in commercio. Questa applicazione può risultare di interesse per molti produttori di articoli farmaceutici, dato che un sistema di controllo statistico del peso non può assicurare che il prodotto che verrà poi immesso sul mercato rientri all'interno del range di tolleranza che può essere richiesto. Al contrario un sistema di controllo totale del peso, cioè del 100% del prodotto, consente di scartare tutti quegli elementi che non rientrano all'interno della tolleranza richiesta, garantendo così che tutti i prodotti siano completamente conformi alle rigide linee guida vigenti oggigiorno. Nella parte iniziale della tesi sono stati analizzati il funzionamento e le soluzioni progettuali adottate dalle macchine della serie Precisa, ponendo particolare attenzione agli aspetti più problematici per la desiderata elaborazione delle compresse. Sono quindi state individuate le specifiche di progetto richieste per l'applicazione in esame. Successivamente è stato suddiviso il problema complessivo in sotto-problemi e per ognuno di essi sono state individuate le possibili soluzioni per rispondere a quanto richiesto. Dopo aver individuato le soluzioni concettuali ritenute più idonee, si sono progettate diverse realizzazioni tecniche. Il lavoro di tesi si è quindi concluso con la proposta di due versioni del kit di predisposizione compresse della macchina, cioè varianti progettuali differenziate in base al sistema di movimentazione attivo impiegato per manipolare le compresse dal buffer intermedio fino all'uscita dall'unità di pesatura.
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Malucelli, Marco. "Sviluppo di una nuova soluzione per la realizzazione di telai di stoccaggio per prodotti tubolari." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5094/.

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Zanoni, Simona <1979&gt. "Metabolismo di oligosaccaridi prebiotici in Bifidobacterium per il potenziale sviluppo di nuovi prodotti alimentari funzionali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/642/.

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The growth and the metabolism of Bifidobacterium adolescentis MB 239 fermenting GOS, lactose, galactose, and glucose were investigated. An unstructerd unsegregated model for growth of B. adolescentis MB 239 in batch cultures was developed and kinetic parameters were calculated with a Matlab algorithm. Galactose was the best carbon source; lactose and GOS led to lower growth rate and cellular yield, but glucose was the poorest carbon source. Lactate, acetate and ethanol yields allowed calculation of the carbon fluxes toward fermentation products. Similar distribution between 3- and 2-carbon products was observed on all the carbohydrates (45 and 55%, respectively), but ethanol production was higher on glucose than on GOS, lactose and galactose, in decreasing order. Based on the stoichiometry of the fructose 6-phosphate shunt and on the carbon distribution among the products, ATP yield was calculated on the different carbohydrates. ATP yield was the highest on galactose, while it was 5, 8, and 25% lower on lactose, GOS, and glucose, respectively. Therefore, a correspondance among ethanol production, low ATP yields, and low biomass production was established demonstrating that carbohydrate preferences may result from different sorting of carbon fluxes through the fermentative pathway. During GOS fermentation, stringent selectivity based on the degree of polymerization was exhibited, since lactose and the trisaccharide were first to be consumed, and a delay was observed until longer oligosaccharides were utilized. Throughout the growth on both lactose and GOS, galactose accumulated in the cultural broth, suggesting that β-(1-4) galactosides can be hydrolysed before they are taken up. The physiology of Bifidobacterium adolescentis MB 239 toward xylooligosaccharides (XOS) was also studied and our attention was focused on an extracellular glycosyl-hydrolase (β-Xylosidase) expressed by a culture of B. adolescentis grown on XOS as sole carbon source. The extracellular enzyme was purified from the the supernatant, which was dialyzed and concentrated by ultrafiltration. A two steps purification protocol was developed: the sample was loaded on a Mono-Q anion exchange chromatography and then, the active fractions were pooled and β-Xylosidase was purified by gel filtration chromatography on a Superdex-75. The enzyme was characterized in many aspects. β- Xylosidase was an homo-tetramer of 160 kDa as native molecular mass; it was a termostable enzyme with an optimum of temperature at 53 °C and an optimum of pH of 6.0. The kinetics parameter were calculated: km = 4.36 mM, Vmax = 0.93 mM/min. The substrate specificity with different di-, oligo- and polysaccharides was tested. The reactions were carried out overnight at pH 7 and at the optimum of temperature and the carbohydrates hydrolysis were analyzed by thin layer chromatography (TLC). Only glycosyl-hydrolase activities on XOS and on xylan were detected, whereas sucrose, lactose, cellobiose, maltose and raffinose were not hydrolyzed. It’s clearly shown that β-Xylosidase activity was higher than the Xylanase one. These studies on the carbohydrate preference of a strain of Bifidobacterium underlined the importance of the affinity between probiotics and prebiotics. On the basis of this concept, together with Barilla G&R f.lli SpA, we studied the possibility to develop a functional food containing a synbiotic. Three probiotic strains Lactobacillus plantarum BAR 10, Streptococcus thermophilus BAR 20, and Bifidobacterium lactis BAR 30 were studied to assess their suitability for utilization in synbiotic products on the basis of antioxidative activity, glutathione production, acid and bile tolerance, carbohydrates fermentation and viability in food matrices. Bile and human gastric juice resistance was tested in vitro to estimate the transit tolerance in the upper gastrointestinal tract. B. lactis and L. plantarum were more acid tolerant than S. thermophilus. All the strains resisted to bile. The growth kinetics on 13 prebiotic carbohydrates were determined. Galactooligosaccharides and fructo-oligosaccharides were successfully utilized by all the strains and could be considered the most appropriate prebiotics to be used in effective synbiotic formulations. The vitality of the three strains inoculated in different food matrices and maintained at room temperature was studied. The best survival of Lactobacillus plantarum BAR 10, Streptococcus thermophilus BAR 20, and Bifidobacterium lactis BAR 30 was found in food chocolate matrices. Then an in vivo clinical trial was carried out for 20 healthy volunteers. The increase in faecal bifidobacteria and lactobacilli populations and the efficacy of the pre-prototype was promising for the future develop of potential commercial products.
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Pini, Francesca. "Codifica dei nuovi prodotti: applicazione in un’azienda del settore cosmetico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
L’ innovazione aziendale è un insieme di attività, svolte internamente all'impresa con eventuali collaborazioni esterne attraverso l’utilizzo di opportune risorse, volta al raggiungimento di obiettivi che possono migliorare il vantaggio competitivo aziendale. Per questo è fondamentale che l’impresa abbia la capacità di innovarsi per sviluppare i nuovi prodotti; tuttavia un nuovo prodotto, per definirsi tale, deve essere codificato. L’ obiettivo dell’elaborato, nato dal mio tirocinio presso l’azienda “Cosmetica S.r.l.”, consiste nell'analizzare il processo di codifica dei nuovi prodotti e la successiva implementazione di un nuovo modello che sia coerente con le specificità della realtà aziendale. Il primo capitolo introduce la storia dell’origine dell’azienda e dello sviluppo dei suoi due marchi: Diego dalla Palma Milano e Diego dalla Palma Professional. Successivamente, una breve trattazione teorica sul processo di acquisto, sulle strategie di approvvigionamento e sulle relazioni con i fornitori. Il corpo centrale dell’elaborato è rappresentato dal caso di studio relativo al processo di codifica dei nuovi prodotti sul gestionale. La codifica, infatti, rimane un passaggio fondamentale e permette di identificare attraverso numeri e lettere il prodotto e tutti i suoi componenti. Nella prima parte, mi sono soffermata sulla situazione di codifica esistente presso l’azienda che presenta, tuttavia, alcuni svantaggi. Per questo è stato deciso di implementare un nuovo modello per lo sviluppo dei nuovi prodotti, chiamato Stage and Gate che si basa sul susseguirsi di 5 steps. Questo modello rappresenta, infatti, un‘innovazione rispetto al sistema precedente e porta ad un parziale miglioramento della codifica dei prodotti, poiché permette di ottenere informazioni definitive specifiche su ogni bene. In conclusione, sebbene il modello sia innovativo, la “Cosmetica S.r.l.”, come tutte le imprese, deve migliorarsi costantemente in questo mondo in continuo cambiamento.
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Cordiani, Helena. "Sviluppo di metodologie per l'analisi di composti organici prodotti dalla fermentazione di frazioni pirolitiche della biomassa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6762/.

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Abstract:
I processi microbiologici rivestono una grande importanza nello sviluppo di combustibili e sostanze chimiche da fonti rinnovabili (biomassa), quali: il biometano e le bioplastiche, come i poli(idrossialcanoati), PHA. I PHA sono poliesteri ottenuti per condensazione di 3-idrossiacidi, il più comune dei quali è il poli(3-idrossibutirrato, PHB). Gli alti costi di produzione del PHA da colture microbiche singole ha portato a valutare nuove strategie, tra cui l’utilizzo di colture microbiche miste (MMC) e substrati di scarto. Il bio-olio ottenuto dalla pirolisi di biomassa potrebbe essere un substrato interessante per la produzione di biogas e PHA. Gli acidi a catena corta (acidi grassi volatili, VFA), infatti, sono i prodotti intermedi nella produzione sia di biogas che di PHA. L’analisi di questi ultimi viene normalmente effettuata tramite GC-FID o GC-MS. La degradazione termica (pirolisi, Py) di PHA produce acidi alchenoici caratteristici, come l’acido crotonico. Il metodo tradizionale per la determinazione del PHA è la metanolisi seguita da un’analisi GC-MS, una procedura laboriosa con uso di solventi clorurati e sostanze corrosive. Lo scopo principale di questa tesi è stato quello di sviluppare un nuovo metodo di analisi dei PHA. Il metodo studiato si basa sulla pirolisi diretta della biomassa e determinazione degli acidi alchenoici prodotti dalla degradazione del PHA in GC-FID. La pirolisi analitica è stata studiata tramite analisi di polimeri puri (per la calibrazione) e poi è stata applicata a campioni batterici derivanti da MMC e a ceppi selezionati. Il confronto con il metodo convenzionale ha dimostrato che la Py/GC-FID è un metodo valido per l’identificazione dei PHA e per la loro quantificazione nelle matrici batteriche. Il pre-trattamento del campione è minimo e non richiede l’uso di solventi e reagenti chimici. Inoltre, è stata applicata una tecnica di analisi dei VFA nei test di biometanazione basata sull’estrazione con una microquantità di dimetilcarbonato.
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Corapi, Cristina. "La valorizzazione dei prodotti locali e le tecnologie appropriate come strumenti di sviluppo economico:caso studio nel sud Marocco." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1676/.

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Fini, Matteo. "Lo sviluppo nuovo prodotti nel settore auto motive: analisi dei processi organizzativi attraverso lo studio di un caso." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/680/.

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Recca, Maria. "Lo sviluppo di prodotti eco-innovativi nel settore ittico: una applicazione di concept testing mediante stanze di discussione online." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21786/.

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Abstract:
Con l’affermarsi della società moderna, tutti i membri della famiglia lavorano e c’è meno tempo da dedicare alla spesa: per questo i prodotti più ricercati sono quelli ad alto contenuto in convenience che permettono un risparmio di tempo ed energia, fornendo un prodotto simile al prodotto fresco ma con una shelf life maggiore. Un approccio per sviluppare nuovi prodotti è il New Product Development (NPD) che attraverso una ricerca preliminare cerca di individuare le esigenze dei consumatori. Successivamente nella fase di concept test si propone ai consumatori l’idea dei prodotti non ancora esistenti per valutarne il livello di gradimento. Solo dopo questa fase, se apprezzato, il prodotto è realizzato a livello laboratoriale o in impianto pilota e successivamente lanciato sul mercato. Nel presente elaborato è illustrata la fase di concept test tramite discussion room online al fine di raccogliere il parere di 25 consumatori per ogni stanza di discussione circa il grado di apprezzamento e la propensione all’acquisto di tre prodotti eco-innovativi definiti tali in quanto confezionati in atmosfera protettiva innovativa (sardine ready to cook) o perché trattati con alte pressioni idrostatiche (vongole ready to cook e burger consumabile crudo nel primo periodo di conservazione e successivamente previa cottura). Per rielaborare i dati è stata utilizzata la sentiment analysis, una tecnica che permette di analizzare i testi e da questi ne estrae la polarità del sentimento dei consumatori. Infine è stata svolta un’analisi di benchmarking volta a individuare i prodotti presenti sul mercato simili a quelli proposti così da confrontarli e per ipotizzare un possibile posizionamento di prezzo sulla base di quelli dei prodotti trovati e la disponibilità a pagare espressa dai consumatori.
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Ermolli, Monica Giovanna Laura <1971&gt. "Sviluppo ed ottimizzazione di metodi analitici innovativi atti alla quantificazione di proteine prodotte da organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/527/.

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De, Nadai Ruggero. "Sviluppo di Cost model per cluster di prodotti ad alta customizzazione destinati al settore navale: il caso L3 HARRIS Calzoni srl." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Nella parte teorica della Tesi è stato esposto il tema della produzione su commessa descrivendone i criteri di classificazione. Si è confrontato la produzione su commessa con quella in serie. Inoltre, il ciclo di vita delle commesse ha evidenziato la necessità di un controllo di tipo feed-forward rispetto a quello feed-back. Si è presentato uno degli strumenti chiave per il Project Management, la WBS ed è stata affrontata la tematica relativa ai preventivi di commessa e alla gestione di tempi e costi. Infine, si sono definiti il concetto di Costo e la sua determinazione per un prodotto facendo riferimento a diverse teorie diffuse in letteratura approfondendo quella del Cost Plus Pricing. Poi è stato esposto il lavoro pratico. Le attività svolte all’interno del progetto di tirocinio sono state le seguenti: raccolta dei dati storici relativi ai costi e alle caratteristiche parametrizzabili dei MAST, attraverso l’uso di SAP e di Enovia, e creazione di database di costo in base alla funzione tecnica sia dei MAST sia dei componenti; analisi ABC sui costi di un sistema di movimentazione per capire quali fossero gli assiemi che incidessero di più sul costo del prodotto; scomposizione degli assiemi più significativi nei loro componenti principali per la creazione di diversi database in base al tipo di assieme e di componente; elaborazione dei dati raccolti nel database tramite l’uso di Excel per determinare i principali cost driver dei componenti attraverso l’utilizzo della regressione multipla; determinazione di funzioni di costo per mostrare la forza del legame tra il costo di ogni singolo componente e le caratteristiche tecniche parametrizzabili; analisi degli scostamenti tra l’output previsto dalle funzioni di costo e quello osservato; creazione di un preventivo di costo standard configurabile in base alle caratteristiche tecniche richieste dal cliente con la finalità di formulare rapidamente un’offerta al cliente tramite compromesso con l’esperienza diretta sul campo.
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Di, Sannio Christian. "Ricerca di tecniche e materiali innovativi per il settore aerospaziale: caratterizzazione meccanica e sviluppo di provini in cromo-cobalto prodotti in additive manufacturing." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
In questa tesi sperimentale si è effettuata un’attività di ricerca e di sviluppo di provini realizzati in cromo-cobalto-molibdeno con una tecnologia additiva di tipo SLM, dei quali è, inoltre, stata effettuata una caratterizzazione meccanica. L’additive manufacturing è una tecnologia innovativa già utilizzata in differenti settori, come il settore aerospaziale, biomedicale e automotive. Il cromo cobalto è una lega con proprietà estremamente ricercate, soprattutto nei settori aerospaziale e biomedicale. La combinazione di un tale materiale con una simile tecnica non è stata ancora ampiamente sviluppata nel settore aerospaziale; tuttavia da un’accurata ricerca bibliografica è emerso che questa scelta potrebbe portare significativi vantaggi tecnologici al settore. Il seguente elaborato è strutturato in tre sezioni principali: ricerca bibliografica, attività sperimentale, risultati. Viene, inizialmente, mostrato lo stato attuale della ricerca su additive manufacturing e cromo-cobalto: in particolare pregi, difetti e varie tecniche per migliorarne le caratteristiche. Segue, poi, un resoconto accurato dell’attività pratica svolta nei laboratori: produzione dei provini, trattamento termico e prove di trazione. Infine vengono confrontati i risultati ottenuti in laboratorio dai vari provini (trattati termicamente e non). Si sottolinea che questo lavoro di tesi è il punto di partenza per un progetto più ampio, che verrà effettuato in collaborazione con l’Università del Witwatersrand.
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Malavasi, Paolo <1968&gt. "Le piastrelle di ceramica per locali di preparazione e lavorazione di prodotti alimentari. Sviluppo di speciali metodi di caratterizzazione e previsione delle prestazioni." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/88/.

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GUERRIERI, MARIA CHIARA. "Bioprospecting di simbionti vegetali con proprietà PBS per lo sviluppo di nuovi prodotti biostimolanti: bridging tra i risultati della ricerca e gli aspetti normativi." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/95717.

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Abstract:
L'agricoltura moderna sta affrontando sfide come la perdita di fertilità del suolo, la variabilità climatica e gli attacchi di agenti patogeni in continuo aumento. Le pratiche agricole si stanno evolvendo verso sistemi sostenibili e rispettosi dell'ambiente. L'uso di biostimolanti (PBS, plant biostimulant) è una soluzione innovativa per affrontare le sfide di un’agricoltura sostenibile che garantisce un assorbimento ottimale dei nutrienti, una resa delle colture e tolleranza agli stress abiotici. In particolare, tra i diversi tipi di biostimolanti presenti sul mercato, i rizobatteri, classificati come Plant Growth Promoting Rhizobacteria (PGPR), offrono un nuovo approccio per promuovere la crescita delle piante, la mitigazione degli stress e l’aumento della resa colturale. Pertanto i PGPR sono considerati come una sorta di "probiotici" vegetali, poiché contribuiscono in modo efficiente alla nutrizione e all'immunità delle piante. L'obiettivo principale di questa tesi è isolare e identificare batteri presenti nella rizosfera di pomodoro (Solanum lycopersicum L.) che mostrano proprietà PBS, nonché valutare i meccanismi coinvolti nell'azione di promozione della crescita delle piante (Capitolo 2) e la genetica alla base di questi meccanismi (Capitolo 3 e 4). Infatti, una profonda comprensione dei meccanismi d’azione dei PGPR potrebbe colmare la mancanza di coerenza del dato di efficacia tra gli studi di laboratorio e gli studi in campo e stimolare la ricerca per la produzione e la commercializzazione di nuovi prodotti biostimolanti microbici.
Modern agriculture faces challenges such as loss of soil fertility, fluctuating climatic factors and increasing pathogen and pest attacks. Agricultural practices have been evolving towards organic, sustainable and environmentally friendly systems. The use of natural plant biostimulants (PBS) is an innovative solution to address the challenges in sustainable agriculture, to ensure optimal nutrient uptake, crop yield, quality and tolerance to abiotic stress. In particular, among different types of biostimulants present on the market, plant growth promoting rhizobacteria (PGPR) offer a novel approach for promoting plant growth, mitigate stress and increase crop yield. Hence, PGPR inoculants are now considered as a kind of plant ‘probiotics’, since they efficiently contribute to plant nutrition and immunity. The main goal of this thesis was to isolate and identify bacteria symbionts of tomato (Solanum lycopersicum L.) rhizosphere, which showed PBS properties and evaluate mechanism involved in the action of PGPR (Chapter 2), underlying genetics and physiological pathways (Chapter 3 and 4). Indeed, a deeply understanding of the mechanisms of plant growth promotion, could fulfill the lack of consistency between lab, greenhouse and field studies, and support commercialization of novel plant biostimulant products.
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Giorgianni, Giulia. "Analisi dei principi e dei metodi per la valutazione della sostenibilità dei prodotti e dei processi con un'applicazione ai componenti per l’edilizia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Tale elaborato si pone l’obiettivo di analizzare una tematica oggigiorno molto discussa, ma tuttora per molti versi inesplorata: la sostenibilità. Esso è stato scritto con la volontà di rendere disponibile uno scritto di consultazione che fornisca una panoramica il più possibile completa sugli studi e le metodologie applicative elaborati fino ad ora connessi al tema della sostenibilità. La logica con cui lo scritto è articolato, prevede in primis un inquadramento generale sul tema della sostenibilità, fortemente connesso con il concetto di Life Cycle Thinking, e prosegue concentrando l’attenzione su aspetti via via più specifici. Il focus dell’analisi si concentra infatti sullo studio delle singole tecniche del ciclo di vita e successivamente sulle potenzialità di applicazione delle stesse ad uno specifico settore: quello edilizio. All’interno di questo settore è poi fornito un dettaglio in merito ai materiali ceramici per i quali si è intrapreso un serio percorso verso l’applicazione concreta dei principi dello sviluppo sostenibile. Per consolidare i temi trattati, l’elaborato si concentra infine sull’analisi di due studi applicativi: uno studio di Life Cycle Assessment e uno di Life Cycle Costing realizzati al fine di studiare i profili ambientale ed economico delle piastrelle ceramiche in contrapposizione a quelle in marmo.
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Carpinelli, Nicolo. "Definizione di una metodica per il controllo in continuo delle proprietà meccaniche su prodotti di acciaio laminati e zincati mediante sensore di rilevamento della magnetizzazione residua e sviluppo del ciclo produttivo di un materiale bifasico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6936/.

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Abstract:
Questo elaborato presenta un metodo per lo sviluppo di correlazioni lineari con lo scopo di determinare le proprietà meccaniche di un acciaio laminato e zincato utilizzando un sensore che percepisce la magnetizzazione residua del materiale. Vengono utilizzati metodi statistici di analisi della varianza per lo studio delle funzioni di regressione lineari. Lo studio effettuato è stato sviluppato per la lavorazione di zincatura di coils presso Marcegaglia spa, stabilimento di Ravenna. È risultato evidente che la sola misurazione della magnetizzazione residua non fosse sufficiente per la determinazione delle proprietà meccaniche, a tale proposito sono stati sviluppati dei modelli di calcolo con funzioni multivariabili e, attraverso risolutori che minimizzano la differenza quadratica dell'errore, si sono determinati i coefficienti di regressione. Una delle principali problematiche riscontrate per la definizione delle correlazioni è stato il reperimento dei dati necessari per considerare affidabili i risultati ottenuti. Si sono infatti analizzate solamente le famiglie di materiale più numerose. Sono stati sviluppati tre modelli di calcolo differenti per parametri di processo di produzione utilizzati per la definizione delle correlazioni. Sono stati confrontati gli errori percentuali medi commessi dalle funzioni, gli indici di regressione che indicano la qualità della correlazione e i valori di significatività di ogni singolo coefficiente di regressione delle variabili. Si è dimostrato che la magnetizzazione residua influisce notevolmente, così come i parametri dei processo di ricottura del materiale, come le temperature in forno, lo spessore e le velocità. Questo modello di calcolo è stato utilizzato direttamente in linea per lo sviluppo di un ciclo ottimale per la produzione di un nuovo materiale bifasico. Utilizzando il modello per la predizione delle proprietà meccaniche si è concluso che per limiti impiantistici la chimica del materiale utilizzata non fosse idonea. Si è perciò utilizzato un acciaio con percentuali di carbonio, manganese e cromo differenti. In conclusione del progetto si sono formulate delle possibili alternative di funzioni di regressione che utilizzano il valore della durezza piuttosto che il valore di magnetizzazione residua. Si è appurato che l'utilizzo di un durometro, anziché il sensore studiato, potrebbe risultare una valida alternativa al sensore studiato.
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