Academic literature on the topic 'Tecniche dirette'

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Journal articles on the topic "Tecniche dirette"

1

Marchetti, Giuseppe. "Le tecniche restaurative parziali dirette e indirette posteriori: approccio contemporaneo chirurgicamente assistito." Dental Cadmos 85, no. 05 (May 2017): 294. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.05.2017.07.

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Moriconi, Luigi. "Terapia della sindrome nefrosica idiopatica: ruolo delle tecniche aferetiche." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4_suppl (July 23, 2013): S41—S45. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1090.

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Abstract:
La Sindrome Nefrosica Idiopatica (Idiopathic Nephrotic Syndrome, INS) ricorre essenzialmente in presenza di due glomerulopatie: la MCN (Minimal Change Nephropathy) e la FSGS (Focal Segmental Glomerular Sclerosis). La prima ha un decorso più benigno ed è più frequente nei bambini, mentre la seconda ha un decorso più severo, può portare a Insufficienza Renale Cronica Terminale e può re-cidivare nel trapianto. Soprattutto per la FSGS sono state identificate possibili eziologie virali o genetiche, oltre a forme secondarie in corso di altre malattie, per cui non è semplice classificare queste glomerulopatie. Le forme ricorrenti nel rene trapiantato costituiscono un gruppo più omogeneo. I fattori che sembrano essere comuni alla MCN e alla FSGS, anche se maggiormente espressi e studiati nella seconda, sono la lesione glomerulare caratterizzante a carico dei podociti, e il frequente riscontro di sostanze circolanti, definite fattori di permeabilità (PFs), capaci di indurre proteinuria. Corticosteroidi e Immunosoppressori sono la terapia standard della INS. Tuttavia, la presenza di casi farmaco-resistenti e l'identificazione di alcuni PFs circolanti hanno consentito di utilizzare nuove terapie dirette a bloccare la sintesi o l'azione di queste molecole e hanno fornito un ulteriore razionale alla loro rimozione mediante plasmaferesi convenzionale (PEX) o aferesi selettiva.
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3

Mascalchi, M., C. Moroni, M. Bartolucci, C. Gavazzi, and C. Bortolotti. "Diagnostica neuroradiologica nella patologia della loggia cavernosa." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 3 (June 2000): 375–86. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300308.

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Abstract:
Il seno cavernoso può essere interessato da patologia neoplastica (primitiva e secundaria), infiammatoria e vascolare. Tutte queste entità, ad esclusione delle fistole carotido-cavernose dirette, si manifestano con una clinica analoga, rendendo la diagnosi dipendente fondamentalmente dalle tecniche di imaging. Attualmente le metodiche più utili nello studio del seno cavernoso sono la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica che, con le tecniche di angio-TC ed angio-RM, permettono anche uno studio simil-angiografico della regione di interesse. L'arteriografia selettiva rimane tuttora la tecnica gold standard nello studio delle patologie vascolari (aneurismi della carotide interna e fistole carotido-cavernose). La flebografia sovraorbitaria trova attualmente utilizzo esclusivo nella diagnosi della sindrome di Tolosa Hunt con RM negativa e talvolta nella terapia endovascolare di fistole artero-venose. I tumori primitivi più frequenti sono i meningiomi, mentre i neurinomi del seno cavernoso sono estremamente rari. I meningiomi insorgono dal rivestimento durale del seno e si manifestano, sia alla TC che alla RM, come lesioni ben delimitate con un'impregnazione precoce, intensa ed omogenea. I neurinomi del seno cavernoso possono derivare dal III, dal IV, dal V o dal VI nervo cranico e possono insorgere primitivamente nel seno cavernoso o, più frequentemente, negli spazi cisternali interessando il seno sviluppandosi lungo il nervo. La diagnosi differenziale deve essere posta soprattutto tra il meningioma ed il macroadenoma ipofisario a sviluppo laterosellare (il più frequente tumore secondario). Il principale criterio riguarda l'interessamento della carotide interna che viene frequentemente stenotizzata dai meningiomi, mentre può essere circondata e dislocata dai macroadenomi, senza però apprezzare significative riduzioni del suo lume. Il seno cavernoso può essere interessato per contiguità anche da due neoplasie della base cranica: il carcinoma del rinofaringe ed il cordoma. Le metastasi del seno cavernoso si possono instaurare per via ematogena, liquorale o perineurale. Determinano generalmente aumento di volume del seno, non hanno un segnale RM caratteristico e devono essere messe in diagnosi differenziale con le patologie infiammatorie. Queste comprendono la sindrome di Tolosa Hunt e le affezioni granulomatose croniche (sarcoidosi, granulomatosi di Wegener). La prima è caratterizzata da dolore retroorbitario, paralisi dell'oculomotore ed iperestesia trigeminale sostenute da un'infiammazione del seno ad eziologia sconosciuta. Le immagini di RM possono essere del tutto negative ed in tali casi può essere utile per raggiungere la diagnosi la flebografia. Un valido criterio diagnostico per le patologie infiammatorie è rappresentato dalla drammatica remissione della sintomatologia e del quadro radiologico in seguito a terapia steroidea. Gli aneurismi della carotide interna sono classificati in base alle dimensioni: se di diametro superiore ai 2,5 cm vengono definiti giganti. Questi hanno parete trombizzata, scarsa tendenza alla rottura e si manifestano clinicamente con sintomi da compressione dei nervi che decorrono nella parete od all'interno del seno cavernoso. Nella diagnosi di queste formazioni la semeiotica TC e RM, tra loro complementari, rivestono un ruolo importante. Il criterio fondamentale è però dato dalla dimostrazione della natura vascolare della lesione, ottenibile con le tecniche di angio-TC e angio-RM e l'arteriografia selettiva. Le fistole carotido-cavernose dirette sono anomale comunicazioni ad alto flusso tra la carotide interna ed il seno cavernoso Sono caratterizzate da una presentazione clinica improvvisa ed imponente e sono facilmente valutabili con TC, angio-TC, RM, angio-RM ed arteriografia digitale. Le fistole carotido-cavernose indirette corrispondono a fistole arterovenose durali ed hanno di solito una clinica sfumata ed un decorso subdolo. La loro diagnosi con TC, angio-TC, RM ed angio-RM è più difficile essendo spesso i reperti suggestivi di tali condizioni rappresentati solo da una dilatazione della vena orbitaria di drenaggio. L'arteriografia oltre a confermare la diagnosi rappresenta anche l'indagine indispensabile per la programmazione terapeutica endovascolare o chirurgica.
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4

Montaldo, C., G. Matta, S. Marcia, and A. Tirotto. "Regione sellare: Anatomia, tecnica di studio e patologia." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 3 (June 2000): 327–40. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300304.

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Abstract:
La diagnostica per immagini della regione sellare riconosce come tecniche di elezione la TC e la RM, che consentono una visualizzazione diretta della ghiandola ipofisaria e delle strutture che la circondano. La regione sellare comprende infatti l'ipofisi e le strutture parasellari, rappresentate dal chiasma ottico, dal tuber cinereum, dai corpi mamillari, dal poligono di Willis, dalle cisterne soprasellari e dai seni cavernosi. Lo studio mediante TC viene eseguito con tecnica “convenzionale” oppure con tecnica “TC Dinamica”. Lo studio mediante RM viene eseguito prevalentemente mediante “S.E.” ma anche con tecnica “G.E. 3D” e con tecniche di “Dinamiche RM” (Fast S.E. e G.E.). Vengono successivamente esaminate le più comuni patologie interessanti la regione sellare nei loro aspetti clinico-patologici, esaminando le loro principali caratteristiche di imaging.
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Gorla, Gioia. "Prima e dopo la legge 180: una psicologa in manicomio." SETTING, no. 28 (May 2010): 41–58. http://dx.doi.org/10.3280/set2009-028006.

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Abstract:
L'Associazione di Studi Psicoanalitici (A.S.P.) ha ricordato il 24 ottobre 2009 Teresa Piacentini Corsi, psicoanalista e pediatra, scomparsa nel 2008, fondatrice dell'Associazione e psicoanalista che ha influenzato con la sua opera molti allievi e colleghi. Per il suo tempo Teresa Piacentini Corsi č stata un'innovatrice, una voce diversa in sede clinico-teorica, che ha saputo affrontare temi che sarebbero emersi nella psicoanalisi molti anni dopo, quali le tecniche dell'approccio relazionale e l'attenzione alla differenza di genere nel setting clinico. I due articoli qui pubblicati costituiscono gli interventi presentati da Eugenia Omodei Zorini e Claudia Zanardi il 24 ottobre 2009 in suo ricordo, lasciati nella loro forma spontanea ed emozionale in cui sono stati pronunciati, essi descrivono, attraverso i suoi scritti e le esperienze dirette di lei da parte delle Autrici, il vasto appassionato lavoro di Teresa nei campi della psicoanalisi individuale, di gruppo e nelle Istituzioni. Gli articoli mostrano anche il caldo e profondo legame delle Autrici con un'analista intuitiva, brillante, aperta; una straordinaria maestra, ed una libera pensatrice. Viene anche riproposto in questa sede un articolo del 1994 di Teresa Piacentini Corsi e Claudia Zanardi, scelto tra molti altri perché incentrato sullo sviluppo psichico femminile e sulla comunicazione pre-verbale nella relazione analitica, uno dei principali temi di interesse di Teresa. Esso prende in considerazione i sintomi del corpo delle donne come voci del conflitto tra l'attaccamento inconscio a vecchie identificazioni trasmesse per via intergenerazionale e i nuovi modelli di identitŕ femminile della societŕ in trasformazione. I disturbi alimentari delle donne sono ascoltati come linguaggio del corpo in una cornice psicologica/ sociale che legge gli esempi clinici attraverso la teoria psicoanalitica e quella del femminismo. Č grande l'affetto con cui tutti noi ricordiamo Teresa Piacentini Corsi.
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Falini, A., G. Calabrese, P. Santino, S. Lipari, D. Origgi, F. Triulzi, and G. Scotti. "La spettroscopia RM ad idrogeno, in vivo." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 6 (December 1994): 839–58. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700601.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare la spettroscopia, quale tecnica di indagine neuroradiologica, prendendone in esame i vari aspetti. Per fare ciò vengono illustrate dapprima le basi fisiche, quindi quelle tecniche per poi passare alle basi neurobiologiche. Nella seconda parte dell'articolo si esaminano le applicazioni cliniche facendo in particolare riferimento alla propria esperienza diretta. Le patologie considerate sono quella tumorale, la demielinizzante, l'epilessia e le malattie infettive. Dall'analisi di questi dati, congiuntamente alle esperienze riportate in letteratura si tenta di giungere alla definizione delle potenzialità e dell'effettivo ruolo di questa tecnica in ambito clinico.
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Bonaldi, G. "La Neuroradiologia interventistica nella patologia del basicranio." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 3 (June 2000): 495–507. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300317.

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Abstract:
Il basicranio è sede di una grande varietà di eventi patologici; la sua complessità anatomica condiziona una difficile accessibilità terapeutica, in particolare chirurgica. La neuroradiologia interventistica diviene quindi strumento di grandi utilità e versatilità, potendo da un lato intervenire a supporto del chirurgo, con tecniche di embolizzazione preoperatoria, dall'altro potendo realizzare trattamenti definitivi di lesioni non altrimenti aggredibili. Le lesioni neoplastiche di interesse neurointervenzionistico che più frequentemente coinvolgono tale distretto sono: - i meningiomi, tendenzialmente meno ipervascolari rispetto a quelli della volta, possono beneficiare di un'embolizzazione preoperatoria, in tal caso solitamente realizzata con particelle solide di piccole dimensioni. L'obiettivo è quello di ottenere una devascolarizzazione il più radicale e il più distale possibile; per tale motivo vengono utilizzate particelle anche di diametro medio inferiore ai cento micron, le particelle più usate sono di P.V.A. (gelatina di alcol di polivinile), la tecnica è quella della microcateterizzazione iperselettiva dei rami durali afferenti. Spesso l'asportazione radicale di neoplasie della base cranica (tipicamente i meningiomi della regione cavernosa) non può prescindere da una dissecazione del tumore dalle pareti dall'arteria carotide interna, con conseguente rischio intraoperatorio di lesione od occlusione della stessa. In questi casi diventa importante l'esecuzione preoperatoria di un test d'occlusione per valutare i circoli di compenso. - I chemodectomi sono tumori ipervascolari, pressoché ubiquitari ma la cui sede più frequente è rappresentata dalla regione timpano-giugulare. Una loro asportazione chirurgica totale, che può condurre alla completa guarigione, non può assolutamente prescindere da una devascolarizzazione preoperatoria mediante embolizzazione. Quest'ultima può essere realizzata sia con particelle solide, sia con colle acriliche. - L'angiofibroma giovanile naso-faringeo è una lesione neoplastica benigna, modicamente vascolarizzata, originante a livello del forame sfeno palatino, spesso con coinvolgimento verso l'alto delle regioni etmoidali e del basicranio anteriore, con apporti al circolo patologico neoformato originanti dai sifoni carotidei o dalle arterie oftalmiche, di difficile embolizzazione per via endovascolare con tecnica di microcateterismo; la neoplasia può quindi essere embolizzata mediante puntura diretta (attraverso orifici naturali o per via percutanea) e successiva iniezione di colla acrilica. Alcune malformazioni vascolari che coinvolgono il basicranio sono di particolari interesse terapeutico mediante gli approcci endovascolari della neuroradiologia interventistica. Gli aneurismi del sifone carotideo intracavernoso, che solitamente si rendono evidenti clinicamente quando raggiungono le dimensioni dell'aneurisma gigante, possono essere trattati mediante embolizzazione selettiva con spirali di Guglielmi e risparmio dell'arteria portante; più frequentemente per il loro trattamento è necessario il sacrificio dell'asse carotideo interno, mediante occlusione con palloncini staccabili previo test d'occlusione. Le fistole carotido cavernose dirette sono più spesso di natura post-traumatica, meno frequentemente da rottura di aneurisma intracavernoso, da collagenopatia, da displasia fibro-muscolare. Il trattamento endovascolare è particolarmente elegante, e uno dei primi trattamenti eseguiti a livello intracranico per via endovascolare. La tecnica consiste nel ripristinare la normale pervietà dell'arteria carotide interna, occludendo il tramite patologico, mediante gonfiaggio di un palloncino staccabile nel versante venoso. Solo nelle lesioni traumatiche più gravi, con lacerazioni irregolari o multiple della parete arteriosa, può essere necessario il sacrificio della stessa. È possibile in casi selezionati anche un trattamento per via venosa, mediante stipamento del seno cavernoso con spirali staccabili di Guglielmi. Le fistole durali più frequenti sono a livello della loggia cavernosa e delle regioni dei seni trasverso e sigmoideo. Esse possono essere trattate mediante embolizzazione degli apporti arteriosi durali, con particelle solide oppure con con colle acriliche; è possibile anche un approccio per via venosa a livello di un seno durale di scarico, solitamente occluso per pregresso evento trombotico, e successivo stipamento con spirali metalliche. Nei casi ritenuti chirurgici, con clippaggio dell'origine delle vene di scarico intracraniche, l'embolizzazione preoperatoria può ridurre il rischio dell'intervento diminuendo la pressione nelle strutture venose.
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Roncallo, F., I. Turtulici, A. Bartolini, and A. Tedeschi. "Utilità délla TC a strato sottile, secondo piani coronali diretti, nello studio del massiccio facciale." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 4 (August 1995): 513–21. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800405.

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Abstract:
Lo studio TC della regione del massiccio facciale si è andato affermando e viene richiesto con sempre maggiore frequenza per le dettagliate informazioni anatomiche che riesce a fornire, consentendo un preciso bilancio pre-operatorio in rapporto anche alle nuove tecniche chirurgiche perendoscopiche. Scopo del lavoro è quello di ottimizzare i parametri tecnici dell'esame TC, prendendo in considerazioni aspetti quali il posizionamento del paziente e l'impostazione dell'esame, con particolare riguardo al rapporto fra dettaglio anatomico e dose erogata, e la normale anatomia della regione per strati successivi.
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JURLINA, M., N. Skitarelić, D. PASSALI, F. M. PASSALI, and R. MLADINA. "Resezione endoscopica di un fibroma ossificante interessante il seno etmoidale, l’orbita e il basicranio anteriore: case report e revisione della letteratura." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 2 (April 2016): 144–48. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-674.

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Abstract:
Il fibroma ossificante è un tumore fibro-osseo benigno che solo raramente interessa il seno etmoidale e l’orbita. Viene classificato come una lesione fibro-ossea benigna, una dicitura che raggruppa una discreta varietà di lesioni riportate in letteratura. Una tendenza alla recidiva con importanti sequele ha rapresentato la spinta verso una resezione open en bloc nelle forme extramandibolari di questo tipo di lesione. La continua evoluzione delle tecniche di endoscopia endonasale ha reso possibile la resezione delle grandi lesioni benigne nasali e cefalo-nasali. Gli autori descrivono l’asportazione completa di un voluminoso fibroma ossificante interessante seno etmoidale, orbita e basicranio anteriore in una paziente di 65 anni in buone condizioni generali. La paziente non ha avuto complicanze postoperatorie ed è stata dimessa in sesta giornata. La paziente è al momento al quinto anno di follow-up e si presenta libera da malattia. L’asportazione endoscopica del fibroma ossificante endonasale è un’ottima scelta terapeutica nelle mani del chirurgo esperto. I vantaggi della tecnica includono la visualizzazione diretta della neoformazione e la sua maggiore magnificazione, che portano a una riduzione delle complicanze intra e postoperatorie. L’outcome estetico è ovviamente eccellente per l’assenza di cicatrici.
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Andreula, C., and I. Kambas. "Il dolore lombosacrale da ernie discali lombosacrali e patologia degenerativa correlata." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 4 (August 2002): 421–30. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500411.

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Abstract:
La patogenesi del dolore lombo-sacrale è ancora motivo di discussione e potrebbe essere sostenuta non solo da fattori meccanici diretti di compressione del disco (protrusione o ernia) sul nervo con conseguente alterazione della guaina mielinica, ma anche da fattori meccanici indiretti generati da stasi venosa e conseguente ischemia delle radici particolarmente sensibili all'ipossia e da fattori infiammatori di tipo immunomediato e di tipo bioumorale legati al disco. La gestione del paziente lombosciatalgico affidata al chirurgo dopo il fallimento della terapia medica, conservativa e fisiatrica ha rivelato che nelle casistiche chirurgiche più equilibrate la percentuale di successo degli interventi per ernia del disco lombosacrale si aggira sul 95–98% a breve termine con un'incidenza di reale recidiva erniaria nel 2–6%, la percentuale di successo scende a distanza fino all' 80–85%, per la comparsa di sintomatologia legata al fallimento chirurgico (Failed Back Surgery Sindrome FBSS), caratterizzata da recidive e/o cicatrici ipertrofiche, con sintomi rilevanti nel 20%, e vera e propria FBSS nel 15%. Tali dati hanno indotto a ricercare sempre nuove tecniche microchirurgiche per ridurre tali risultati indesiderati e contemporaneamente sono state approntate tecniche di trattamento percutaneo secondo procedure intervenzionali (chemiodiscolisi con chimopapaina, con ossigeno-ozono, nucleoaspirazione secondo la tecnica di Onik …) per ridurre al minimo da un lato l' “invasività” chirurgica, e dall'altro le non rare complicazioni di natura infettiva correlate all'intervento. Tutte le tecniche percutanee sono atti medici poco invasivi, con tempi di ospedalizzazione brevi. Il loro approccio extra canale spinale elimina i rischi connessi all'atto chirurgico di cicatrice post-operatoria, spesso responsabile di recidiva di sintomatologia dolorosa. Hanno inoltre il vantaggio di essere ripetibili nello stesso paziente senza precludere in caso di insuccesso il ricorso alla chirurgia tradizionale. Le percentuali di successo riportate da numerose casistiche si aggirano sul 65–75% di risultati ottimi o buoni. Queste procedure interventistiche spinali agirebbero sulla genesi meccanica del dolore riducendo quantitativamente il materiale nucleare, ma non espleterebbero alcuna azione sulla componente infiammatoria di origine radicolare e/o gangliare, talvolta causa autonoma del dolore. Pertanto in corso di trattamento di chemiodiscolisi con miscela di ossigeno-ozono, si è proceduto all'aggiunta di infiltrazione periradicolare e periganglionare con ossigeno-ozono, steroidi e anestetici. Gli autori riportano la loro personale esperienza sull'utilizzo del trattamento di Chemiodiscolisi con nucleoptesi con ossigeno-ozono con infiltrazione periradicolare e periganglionare nelle ernie discali lombosacrali e patologia degenerativa correlata.
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Dissertations / Theses on the topic "Tecniche dirette"

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Ciciriello, Walter. "Tecniche di ricarica artificiale delle falde." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
L’obiettivo della presente tesi è analizzare le varie tecniche di ricarica artificiale delle falde. Tali tecniche vengono applicate, ove non è possibile la ricarica naturale, con lo scopo di evitare il depauperamento delle falde e garantire una adeguata disponibilità della risorsa idrica. Nella prima parte dell’elaborato vengono esaminate le normative vigenti in materia di gestione e controllo delle acque, concentrando l'attenzione sulle acque sotterranee. A livello nazionale vige il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152: Norme in materia ambientale, mentre a livello europeo vige la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 Ottobre 2000. La seconda parte tratta la distinzione tra le diverse tecniche di ricarica artificiale applicabili, evidenziando gli aspetti legati alle interventi di tipo diretto, quali le tecniche di ricarica diretta superficiali, sotterranee composte, e alle tecniche indirette, quali la modifica del flusso dell’acquifero e l’alimentazione superficiale indotta. La terza ed ultima parte conclude l’analisi descrivendo alcuni casi significativi a livello nazionale ed internazionale, esaminando in particolare il progetto AQUOR (LIFE 2010 ENV/IT/380).
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Osti, Francesco. "Tecniche innovative di modellazione diretta nell'early stage design." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Partendo da un’analisi dei problemi che si incontrano nella fase di conceptual design, si presentano le diverse tecniche di modellazione tridimensionale, con particolare attenzione al metodo subdivision e agli algoritmi che lo governano (Chaikin, Doo – Sabin). Vengono poi proposti alcuni esempi applicativi della modellazione free form e skeleton, con una successiva comparazione, sugli stessi modelli, delle sequenze e operazioni necessarie con le tradizionali tecniche di modellazione parametrica. Si riporta un esempio dell’utilizzo del software IronCAD, il primo software a unire la modellazione parametrica e diretta. Si descrivono le limitazioni della modellazione parametrica e di quella history free nella fase concettuale di un progetto, per arrivare a definire le caratteristiche della hybrid modeling, nuovo approccio alla modellazione. Si presenta brevemente il prototipo, in fase di sviluppo, che tenta di applicare concretamente i concetti dell’hybrid modeling e che vuole essere la base di partenza per una nuova generazione di softwares CAD. Infine si presenta la possibilità di ottenere simulazioni real time su modelli che subiscono modifiche topologiche. La simulazione real time è permessa dalla ridefinizione in forma parametrica del problema lineare elastico che viene successivamente risolto mediante l’applicazione congiunta delle R – Functions e del metodo PGD. Seguono esempi di simulazione real time.
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Batista, Flabio Alberto Bardemaker. "Tecnicas de compensação direta (Feedforward) empregando integradores em conversores PWM." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1996. https://repositorio.ufsc.br/handle/123456789/106435.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Florianópolis, 1996.
Made available in DSpace on 2013-12-05T20:31:05Z (GMT). No. of bitstreams: 1 106211.pdf: 5441669 bytes, checksum: d0024da3e333d4d95d9b347661919b23 (MD5) Previous issue date: 1996
Estudo das principais características dos controladores feedforward aplicados a conversores CC-CC. Análise do controladores feedforward convencional, controle integral com reset (One Cycle Control - OCC), controle integral modulado (CIM) e controle ASDTIC (Analog Signal to Discrete Time Interval Converter). Verificação dos seguintes aspectos: formas de onda, princípio de funcionamento, comportamento estático e dinâmico, possibilidade de utilização em conversores que operam em condução descontínua (DCM) e capacidade de rejeição às perturbações de baixa freqüência, sendo esta última característica analisada em maior profundidade. Alguns dos resultados obtidos são verificados em experimentação ou por simulação digital (PSPICE). Implementação de um protótipo utilizando a combinação da malha de feedforward com a malha de realimentação para avaliar o efeito da combinação destas duas malhas na atenuação da ondulação do sinal de saída do conversor.
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Ciciliato, Vitor. "Sintetizador de frequencias empregando a tecnica de sintese digital direta coerente." [s.n.], 1991. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/261700.

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Abstract:
Orientador :Jose Geraldo Chiquito
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Eletrica
Made available in DSpace on 2018-07-13T23:30:21Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Ciciliato_Vitor_M.pdf: 7722864 bytes, checksum: 51ed2ca15ef1b7a158d8881b97068f18 (MD5) Previous issue date: 1991
Resumo: Este trabalho apresenta técnicas de síntese de freqüências de um Sintetizador de Freqüências Síntese Digital Direta Coerente. Um estudo das mais importantes e descreve o projeto e implementação Básico, que emprega a Técnica de o sintetizador implementado possui duas saídas de freqüência independentes, uma até 50 kHz e outra até 1 MHz Em cada uma destas saídas emprega-se um conjunto de conversar DIA e filtro passa-baixas diferente, o que possibilita uma comparação de desempenho entre eles. o cálculo do espectro teórico do sinal senoidal slntetizado é apresentado para as duas saídas, para várias freqüências de saída e para vários números de "bits" da palavra digital de entrada do conversar DIA. As ralas espectrals medidas são comparadas com estes valores teóricos. A lmplementa,ão deste Sintetizador de Freqüências BásiCO. possibilita o estudo da qualidade da senóide sintetizada e sua relação com os dados gravados na memória, com a qualidade e característica do conversor DIA e com os filtros passa-baixas empregados
Abstract: Not informed.
Mestrado
Mestre em Engenharia Elétrica
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Olivastri, Silvio. "Ricerca automatica finalizzata alla decodifica di codici Data Matrix tramite tecniche di Intelligenza Artificiale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14911/.

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Abstract:
Lo scopo della tesi è quello di creare un sistema intelligente che, in modo autonomo, trovi i parametri necessari per decodificare codici Data Matrix. Questo sistema si interfaccia con un lettore di codice a barre professionale dotato di camera fotografica e una libreria interna, che ha lo scopo di interpretare il codice all’interno dell’immagine acquisita.  I Data Matrix vengono generalmente impressi tramite il processo di Direct Part Marking (DPM), che impone una marcatura permanente del codice su un prodotto tramite varie tipologie di strumenti.  Le diverse tipologie di stampa impongono che la lettura venga affidata a dei lettori molto avanzati che permettono di modificare numerosi parametri, al fine di rendere il codice visibile quanto basta per dare la possibilità alla libreria di decodificarlo. Alcuni esempi di questi parametri sono: posizione dei led accesi, luce emessa dai led, distanza focale e contrasto dell’immagine.  Avvalendosi di un tecnico, i lettori vengono posizionati in punti prefissati, e per ogni prodotto viene ricercata manualmente una ricetta (combinazioni di parametri) che permette di leggere le informazioni impresse. In questo modo, l’utilizzatore dovrà semplicemente inserire i parametri specificati a seconda del prodotto da scansionare. Il problema si pone soprattutto quando un nuovo prodotto viene inserito nella linea, in questo caso, se le ricette precedenti non sono riutilizzabili, il tecnico deve intervenire introducendo un costo per l’azienda. Da qui parte l’esigenza di creare un sistema esperto che permette di svolgere questo compito in maniera automatica.  In questo contesto è stata proposta una metodologia che suddivide il problema in tre fasi: localizzazione, autofocus e ricerca dei parametri. Mentre l’analisi dell’immagine viene svolta da una rete neurale profonda, le atre parti vengono evase tramite algoritmi di ottimizzazione su uno spazio di ricerca accuratamente discretizzato.
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Flores, Jose Cruz do Carmo. "Fechamento da mina : aspectos tecnicos, juridicos e socioambientais." [s.n.], 2006. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/286759.

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Abstract:
Orientador: Hildebrando Herrmann
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Geociencias
Made available in DSpace on 2018-08-08T03:45:06Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Flores_JoseCruzdoCarmo_D.pdf: 3690114 bytes, checksum: 115eb3898eda96859bdbb86ae31dfa21 (MD5) Previous issue date: 2006
Resumo: o fechamento de mina insere-se como uma nova fase na vida do projeto de mineração. Seus principais objetivos são garantir que a saúde e a segurança públicas não serão comprometidas no futuro; que os recursos ambientais não serão expostos a posterior deterioração biológica, física e ou química; que o uso pós-mineração da propriedade será benéfico à comunidade e sustentável no longo prazo; e que quaisquer impactos socioeconômicos adversos serão mitigados. Os conceitos e procedimentos relativos ao fechamento de mina vêm se expandindo rapidamente, em termos de escopo e responsabilidade dos principais grupos interessados, dentre eles governo, empresas, comunidades impactadas e organizações não-governamentais (ONGs), instituições financeiras de crédito e outros componentes da sociedade civil. O Direito - como ciência social que o é - vem explicitando a consciência e a preocupação da sociedade com o adequado e seguro fechamento das minas, e internalizando as melhores práticas par.a se atingir seus objetivos. Esta tese dedica-se ao estudo e análise da arte do fechamento de mina sob os seus diversos aspectos. Ressalta-se a importância econômica e social da mineração, através da análise dos aspectos positivos e negativos desta atividade humana. Introduz-se o fechamento de mina como uma nova fase do projeto de mineração. Apresentam-se os conceitos de alguns termos usualmente encontrados nos trabalhos relativos ao tema fechamento de mina. Apontam-se as principais causas que conduzem ao fechamento, os tipos de fechamento que podem ocorrer e as etapas que integram o processo. Analisam-se os principais impactos ambientais, econômicos e sociais advindos do fechamento. Abordam-se os aspectos técnicos, jurídicos e socioambientais inerentes ao fechamento de mina na legislação de alguns países selecionados. Sintetiza-se a regulamentação do tema na legislação brasileira. Expõem-se os programas de fechamento de algumas minas brasileiras, de pequeno, médio e grande porte. Ao final, recomendam-se algumas questões inerentes ao evento, como sugestões para futuros estudos e pesquisas, e apresenta-se, como apêndice, a proposta de um conjunto de diretrizes, como contribuição ao estudo do tema e à progressiva regulamentação desta fase do projeto de mineração no Brasil
Abstract: Mine closure is a new stage in the life of a mining project. Its main objectives are guarantee that the future public hea1th and safety are not compromised; environmental resources are not subject to further physical and chemical deterioration; the post-mining use of a site is beneficial and sustainable in the long-tenn; and any adverse socio-economic impacts are minimized. The concepts and principIes surrounding mine closure are rapidly evolving in tenns of the supposed scope and responsibility of the major interested groups, among them government, industry, impacted communities and other stakeholders such as non-governmental organisations (NGOs), financial institutions and other components of civil society. The Law - as a social science - has highlighted the society conscious and preoccupation with the proper and safe mine closure and intemalized the best practices to achieve its purposes. This thesis focuses in the study and analysis of the evolution of mine closure art - under its several aspects. Highlight the economic and social importance of mining, through the analysis of positive and negative aspects of this human activity. Mine closure is introduced as new stage of the mining project. It is presented the concepts of some tenns usually employed in studies related to mine closure. Emphasize the main causes that can direct to closure, the types of closure that can occur and the steps part of this processo The main environmental, economic and social impacts from the mine closure process are analysed. Deal with technical, legal, social and environmental aspects in the law of some selected countries. Synthesize mine closure regulation in the Brazilian Law. Approach the programmes in course for closure of some small, medium and large size Brazilian mines. At the end recommends some points inherent to mine closure as suggestions to future researches and presents, as an appendix, a proposal of guidelines as a contribution to the study and the progressive regulation on mine closure in Brazil
Doutorado
Administração e Politica de Recursos Minerais
Doutor em Ciências
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Achcar, Fernanda Silveira. "Estudo de microdureza em revestimentos metalicos : uma tecnica para medida direta sobre a superficie." [s.n.], 1994. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/265226.

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Abstract:
Orientador: Rodnei Bertazzoli
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Mecanica
Made available in DSpace on 2018-07-19T12:30:42Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Achcar_FernandaSilveira_M.pdf: 14056522 bytes, checksum: 50ef7598483c078748cfa49aebc515df (MD5) Previous issue date: 1994
Resumo: A medida de microdureza em camadas metálicas finas é um processo destrutivo. O ensaio consiste em cortar uma secção transversal da peça para proceder a medida diretamente no filme de revestimento. Além disto, existem limitações para espessura deste filme. Este trabalho propõe uma técnica para medir a microdureza diretamente sobre a superfície do revestimento. A aplicação desta técnica requer os valores convencionais de microdureza do substrato e do composto revestimento-substrato, e a espessura da camada metálica. A dureza do filme é obtida através destes dados pela utilização de uma expressão baseada em um modelo físico de deformação do filme, durante a indentação. Este modelo foi verificado para filmes de cromo e níquel químico sobre aço 1020. Os valores de dureza obtidos pelo modelo, foram comparados aos valores convencionais, obtidos pela medida direta na secção transversal da peça. A comparação evidenciou a necessidade de uma padronização das constantes utilizadas no modelo, para cada sistema revestimento-substrato
Abstract: The microhardness measurement of metallic thin films is a destructive process. The test requires the cross section cut of the workpiece to the direct measurement. There are limits to the film thickness too. This work presents a microhardness measurement technique acquired directly on the surface-coated material. The application of the technique requires conventional microhardness measurements on both coated and uncoated substrates and a knowledge of the film thickness. The film hardness is obtained trom these data by the use of a formula that is based on a physical model of film deformation during indentation. This model was verified for chromium and nickel coatings. The hardness values obtained by this model were compared with the values measured on the cross section of the workpiece. The comparison made clear the necessity of the model constants standardization, for each surfacecoated system
Mestrado
Mestre em Engenharia Mecânica
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MENEZES, MARIO O. de. "Desenvolvimento e aplicacao da tecnica da radiografia de neutrons por conversao direta e indireta." reponame:Repositório Institucional do IPEN, 1994. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/10366.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-10-09T12:37:50Z (GMT). No. of bitstreams: 0
Made available in DSpace on 2014-10-09T14:08:31Z (GMT). No. of bitstreams: 1 05380.pdf: 5707781 bytes, checksum: f7a7b65bad72a837f9123ca6deee3226 (MD5)
Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN/CNEN-SP
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Barcelos, Neto Heitor Sebastião de 1959. "Tratamento das hernias inguinais primarias diretas ou mistas : estudo prospectivo comparativo, entre as tecnicas de Shouldicc e McVay. Analise de resultados." [s.n.], 1993. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/310600.

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Abstract:
Orientador : Luiz Sergio Leonardi
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Ciências Médicas
Made available in DSpace on 2018-07-18T22:57:55Z (GMT). No. of bitstreams: 1 BarcelosNeto_HeitorSebastiaode_M.pdf: 4818326 bytes, checksum: df6e71946052a0774e84ec9c33bdf369 (MD5) Previous issue date: 1993
Resumo: A hérnia inguinal tem alta prevalência na humanidade, atingindo todas as faixas etárias e é urna doença de tratamento eminentemente cirúrgico. A partir de um protocolo pré-estabelecido, foi realizado um estudo prospectivo para o tratamento de hérnias inguinais primárias com componente direto presente através de duas técnicas cirúrgicas Shouldice e McVay, e com avaliações através do exame físico, e com seguimento mínimo de dois anos. Durante um período de dois anos, 109 pacientes do sexo masculino (86 com hérnias diretas e 23 com hérnias mistas), foram operados pela equipe de cirurgia do Hospital Municipal de Paulínia, previamente preparada para este fim. Os pacientes receberam preparo ambulatorial, não sendo encaminhados a cirurgia antes de terem suas doenças de base controladas clinica ou cirurgicamente. Foram avaliados quanto a eficácia da utilização da anestesia local para este tipo de cirurgia, que mostrou ser superior aos outros tipos de anestesia, tanto no tempo de internação corno na deambulação e nas taxas de complicações pós-operatórias. Na comparação pós-operatória das duas técnicas cirúrgicas, Shouldice e McVay, não houve diferença estatística significativa entre elas, porém as recidivas só apareceram neste período de observação nos pacientes operados pela técnica de Mc Vay, assim como, numericamente houve mais casos de pacientes com dor no pós operatório (precoce e tardio) nos operados sob esta técnica, enquanto o único paciente que desenvolveu atrofia testicular, havia sido operado pela técnica de Shouldice
Abstract: The inguinal hemia presents high prevalence on humanity, involving all age groups and it is a disease wihich treatment is prominently surgical. From a pre-established protocol on, a prospective study was carried out for the treatment of primary inguinal hemias with direct component through two surgical techniques: Shouldice and McVay, and with evaluations through physical examination, and with folIow-up at a least two years. In a period of two years, 109 patients, males (86 with direct hemias and 23 with mixed hemias) were operated by the surgery staff of Paulinia City Hospital, that was welltrained previously. All patientes were submitted to an ambulatorial preparation and they were not indicatde for surgery procedure before having their primary diseases clinically or surgically controlled. The efficacy of the use of a local anesthesia for this type of surgery that showed to be superior to other types, even in admission time as in digression and lates of postoperative complications. In the postoperative comparison between both surgicaI techniques, Shouldice and McVay, there was no significative statistical difference between them, otherwise the receurrence appeared in the period of observation only in patients submitted to Mc Vay surgicaI technique, such as mummericaly tere were more cases of patients with postooperative pain (early and laty) in patients submitted to this same technique, while the only patient that presented testicular atrophy had been operated by Shouldice tecnique
Mestrado
Mestre em Cirurgia
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10

Antonakopoulu, Elene Nicolaos. "Informatica juridica : uma tecnica ideologica a serviço de estados democraticos ou totalitarios? uma proposta democrata para o Brasil." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1992. https://repositorio.ufsc.br/handle/123456789/106353.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina. Centro de Ciencias Juridicas
Made available in DSpace on 2013-12-05T20:13:59Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 1992
Esta dissertação pretende inicialmente fazer um suscinto apanhado histórico a respeito da informática, a seguir, tenta explicar a sua aplicação no campo do direito, quer como juscibernética ou informática jurídica. Paralelamente a esta intenção, procura-se verificar uma conexão informática jurídica (técnica) - ideologia-poder-estado, de onde se extrai a possibilidade da informática jurídica se afirmar como suporte ideológico a serviço de qualquer poder, contribuindo , desta forma, para formação futura de doutrinas democráticas ou totalitárias conforme o proceder dos governantes e da sociedade. No segundo e terceiro capítulos será estudada a informática sedimentando a ideologia totalitária e democrática respectivamente, a partir de alguns pressupostos previamente definidos: soberania popular, representação, educação e liberdade. Tentar-se-á no segundo capítulo, comprovar, o encaixe totalitário que apresenta os regimes socialistas e liberal, apesar, de ambos divulgarem a "democracia". No terceiro, a informática jurídica será vista como um veículo democrático capaz de aproximar a sociedade do estado, constituindo-se num caminho bilateral entre governantes e governados, permitindo-se até a participação direta dos últimos. Após profundas críticas, buscar-se-á visualizar uma proposta democrática, teórica, social-democrata. O último capítulo objetiva pôr em prática, no Brasil, a proposta democrática teórica, asservada pelo terceiro capítulo, através de um programa informatizado específico o PPD (Programa para democracia), que pretende por ao alcance da sociedade outra forma de participar da vida política do país. Visa ainda, resgatar os dispositivos constitucionais esquecidos no papel, embora existentes e próprios de uma democracia semi-direta, representados pelo plebiscito, referendum e iniciativa popular. Enfim, este programa prático de democracia intenciona basicamente três coisas: propor uma forma alternativa de participação popular, a informatizada, permitir a tomada de decisões pelos cidadãos brasileiros, via plebiscito eletrônico; controlar a ação dos políticos para que estes atuem apenas, como "mandatários do povo".
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More sources

Books on the topic "Tecniche dirette"

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Mariani, Ginevra. Le tecniche calcografiche d'incisione diretta: Bulino, puntasecca maniera nera. Roma: De Lucca, 2003.

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2

Mattesini, Francesco. Le direttive tecnico-operative di superaereo. Roma: Stato maggiore aeronautica, Ufficio storico, 1992.

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3

Marina, Italy. Corrispondenza e direttive tecnico-operative di Supermarina: Scacchiere mediterraneo. Roma: Ufficio storico della marina militare, 2000.

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4

Marina, Italy. Corrispondenza e direttive tecnico-operative di Supermarina: Scacchiere mediterraneo. Roma: Ufficio storico della marina militare, 2000.

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5

Colucci, Eugenio. Il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato: Dopo l'attuazione delle direttive comunitarie : analisi, commenti e soluzioni tecniche. Padova: CEDAM, 1992.

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6

Csaba, Varga. Law and philosophy: Selected papers in legal theory. Budapest: Faculty of Law of Loránd Eötvös University, 1994.

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7

Cancrini, Arturo. Gli incarichi tecnici nei lavori pubblici: Responsabilità e strumenti di garanzia per il progettista, il responsabile unico del procedimento, il direttore dei lavori ed il collaudatore. Roma: EPC libri, 2002.

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8

Dicionario de Direito Ambiental E Vocabulario Tecnico Ambiental. Not Avail, 2003.

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9

Francesco, Mattesini, ed. Corrispondenza e direttive tecnico-operative di supermarina: Scacchiere mediterraneo. Roma: [s. n.], 2000.

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10

Corrispondenza e direttive tecnico-operative di supermarina: Scacchiere mediterraneo. Roma: [s. n.], 2000.

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Book chapters on the topic "Tecniche dirette"

1

Guazzaroni, Giuliana. "The Impact of Augmented Reality and Virtual Reality Study Material in the Future of Learning." In Mobile Technologies and Augmented Reality in Open Education, 77–94. IGI Global, 2017. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-5225-2110-5.ch004.

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Abstract:
Mobile augmented reality offers important opportunities for learning. Moreover, it may represent new challenges for teachers and researchers. Implementing an augmented reality (AR) or a virtual reality (VR) learning experience involves the exploration of unusual pedagogical and technological boundaries. According to recent studies, it would be more productive to consider the augmented reality as a concept rather than an educational technology (Guazzaroni, 2015; Wu et al., 2013). This chapter is devoted to analyze a high school class of 23 students invited to use AR and VR tools to create their own study material. They are about 16-year-old attending Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini” in San Severino Marche, Italy. The basic idea of the trial is to create a short printed document augmented with the technologies of AR and VR. The experience is evaluated using tests and direct observation. The aim is to observe the impact of augmented mobile learning and to demonstrate that AR and VR study material may represent a new communication object adequate to teach future students.
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Conference papers on the topic "Tecniche dirette"

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MELO, SAVIO TORRES, ANA MARIA MACHADO CARDOSO, MARIA HELLEM TEIXEIRA ABREU, and REBEKA MANUELA LOBO SOUSA. "CONTRIBUIÇÕES DO XADREZ EM TÉCNICAS PEDAGÓGICAS DOS CONTEUDOS MATEMÁTICOS: DESAFIOS E PERSPECTIVAS." In Brazilian Congress. brazco, 2020. http://dx.doi.org/10.51162/brc.health2020-00026.

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Abstract:
Uma das caracteristicas mais significativas das pesquisas descritivas e a utilizacao de tecnicas padronizadas de coleta de dados, dentre as quais se destacam a entrevista, o formulario, o questionario, o teste e a observacao. Buscando alcancar de forma significativa nosso objeto de estudo, bem como os objetivos de pesquisa, optamos pela utilizacao da abordagem qualitativa que se concretiza num dialogo aberto entre pesquisador e pesquisados. Nela o pesquisador possui um contato direto com o grupo em estudo e os dados, apos a coleta, sao interpretados e nao quantificados, fazendo com que a pesquisa fique com riqueza de detalhes e seguranca das informacoes obtidas. Enfim, vale salientar que a pesquisa qualitativa proporciona a producao de conhecimento cientifico, oriundo de uma pesquisa que possui o ambiente natural como fonte direta de dados e o pesquisador como instrumento principal, devendo observar que a fala dos sujeitos de pesquisa e reveladora de condicoes estruturais, de sistemas de valores, normas e simbolos. A analise dos dados da pesquisa foi realizada por meio de categorias de analises que foram elaboradas a partir das reflexoes realizadas acerca das respostas dos professores de Matematica que utilizam o xadrez em suas aulas como forma de melhorar a aprendizagem significativa dos conteudos matematicos, as quais sao descritas e fundamentadas de acordo com a fundamentacao teorica pertinente a tematica estudada.,
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