To see the other types of publications on this topic, follow the link: Tecniche dirette.

Journal articles on the topic 'Tecniche dirette'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'Tecniche dirette.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Marchetti, Giuseppe. "Le tecniche restaurative parziali dirette e indirette posteriori: approccio contemporaneo chirurgicamente assistito." Dental Cadmos 85, no. 05 (May 2017): 294. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.05.2017.07.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Moriconi, Luigi. "Terapia della sindrome nefrosica idiopatica: ruolo delle tecniche aferetiche." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4_suppl (July 23, 2013): S41—S45. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1090.

Full text
Abstract:
La Sindrome Nefrosica Idiopatica (Idiopathic Nephrotic Syndrome, INS) ricorre essenzialmente in presenza di due glomerulopatie: la MCN (Minimal Change Nephropathy) e la FSGS (Focal Segmental Glomerular Sclerosis). La prima ha un decorso più benigno ed è più frequente nei bambini, mentre la seconda ha un decorso più severo, può portare a Insufficienza Renale Cronica Terminale e può re-cidivare nel trapianto. Soprattutto per la FSGS sono state identificate possibili eziologie virali o genetiche, oltre a forme secondarie in corso di altre malattie, per cui non è semplice classificare queste glomerulopatie. Le forme ricorrenti nel rene trapiantato costituiscono un gruppo più omogeneo. I fattori che sembrano essere comuni alla MCN e alla FSGS, anche se maggiormente espressi e studiati nella seconda, sono la lesione glomerulare caratterizzante a carico dei podociti, e il frequente riscontro di sostanze circolanti, definite fattori di permeabilità (PFs), capaci di indurre proteinuria. Corticosteroidi e Immunosoppressori sono la terapia standard della INS. Tuttavia, la presenza di casi farmaco-resistenti e l'identificazione di alcuni PFs circolanti hanno consentito di utilizzare nuove terapie dirette a bloccare la sintesi o l'azione di queste molecole e hanno fornito un ulteriore razionale alla loro rimozione mediante plasmaferesi convenzionale (PEX) o aferesi selettiva.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Mascalchi, M., C. Moroni, M. Bartolucci, C. Gavazzi, and C. Bortolotti. "Diagnostica neuroradiologica nella patologia della loggia cavernosa." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 3 (June 2000): 375–86. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300308.

Full text
Abstract:
Il seno cavernoso può essere interessato da patologia neoplastica (primitiva e secundaria), infiammatoria e vascolare. Tutte queste entità, ad esclusione delle fistole carotido-cavernose dirette, si manifestano con una clinica analoga, rendendo la diagnosi dipendente fondamentalmente dalle tecniche di imaging. Attualmente le metodiche più utili nello studio del seno cavernoso sono la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica che, con le tecniche di angio-TC ed angio-RM, permettono anche uno studio simil-angiografico della regione di interesse. L'arteriografia selettiva rimane tuttora la tecnica gold standard nello studio delle patologie vascolari (aneurismi della carotide interna e fistole carotido-cavernose). La flebografia sovraorbitaria trova attualmente utilizzo esclusivo nella diagnosi della sindrome di Tolosa Hunt con RM negativa e talvolta nella terapia endovascolare di fistole artero-venose. I tumori primitivi più frequenti sono i meningiomi, mentre i neurinomi del seno cavernoso sono estremamente rari. I meningiomi insorgono dal rivestimento durale del seno e si manifestano, sia alla TC che alla RM, come lesioni ben delimitate con un'impregnazione precoce, intensa ed omogenea. I neurinomi del seno cavernoso possono derivare dal III, dal IV, dal V o dal VI nervo cranico e possono insorgere primitivamente nel seno cavernoso o, più frequentemente, negli spazi cisternali interessando il seno sviluppandosi lungo il nervo. La diagnosi differenziale deve essere posta soprattutto tra il meningioma ed il macroadenoma ipofisario a sviluppo laterosellare (il più frequente tumore secondario). Il principale criterio riguarda l'interessamento della carotide interna che viene frequentemente stenotizzata dai meningiomi, mentre può essere circondata e dislocata dai macroadenomi, senza però apprezzare significative riduzioni del suo lume. Il seno cavernoso può essere interessato per contiguità anche da due neoplasie della base cranica: il carcinoma del rinofaringe ed il cordoma. Le metastasi del seno cavernoso si possono instaurare per via ematogena, liquorale o perineurale. Determinano generalmente aumento di volume del seno, non hanno un segnale RM caratteristico e devono essere messe in diagnosi differenziale con le patologie infiammatorie. Queste comprendono la sindrome di Tolosa Hunt e le affezioni granulomatose croniche (sarcoidosi, granulomatosi di Wegener). La prima è caratterizzata da dolore retroorbitario, paralisi dell'oculomotore ed iperestesia trigeminale sostenute da un'infiammazione del seno ad eziologia sconosciuta. Le immagini di RM possono essere del tutto negative ed in tali casi può essere utile per raggiungere la diagnosi la flebografia. Un valido criterio diagnostico per le patologie infiammatorie è rappresentato dalla drammatica remissione della sintomatologia e del quadro radiologico in seguito a terapia steroidea. Gli aneurismi della carotide interna sono classificati in base alle dimensioni: se di diametro superiore ai 2,5 cm vengono definiti giganti. Questi hanno parete trombizzata, scarsa tendenza alla rottura e si manifestano clinicamente con sintomi da compressione dei nervi che decorrono nella parete od all'interno del seno cavernoso. Nella diagnosi di queste formazioni la semeiotica TC e RM, tra loro complementari, rivestono un ruolo importante. Il criterio fondamentale è però dato dalla dimostrazione della natura vascolare della lesione, ottenibile con le tecniche di angio-TC e angio-RM e l'arteriografia selettiva. Le fistole carotido-cavernose dirette sono anomale comunicazioni ad alto flusso tra la carotide interna ed il seno cavernoso Sono caratterizzate da una presentazione clinica improvvisa ed imponente e sono facilmente valutabili con TC, angio-TC, RM, angio-RM ed arteriografia digitale. Le fistole carotido-cavernose indirette corrispondono a fistole arterovenose durali ed hanno di solito una clinica sfumata ed un decorso subdolo. La loro diagnosi con TC, angio-TC, RM ed angio-RM è più difficile essendo spesso i reperti suggestivi di tali condizioni rappresentati solo da una dilatazione della vena orbitaria di drenaggio. L'arteriografia oltre a confermare la diagnosi rappresenta anche l'indagine indispensabile per la programmazione terapeutica endovascolare o chirurgica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Montaldo, C., G. Matta, S. Marcia, and A. Tirotto. "Regione sellare: Anatomia, tecnica di studio e patologia." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 3 (June 2000): 327–40. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300304.

Full text
Abstract:
La diagnostica per immagini della regione sellare riconosce come tecniche di elezione la TC e la RM, che consentono una visualizzazione diretta della ghiandola ipofisaria e delle strutture che la circondano. La regione sellare comprende infatti l'ipofisi e le strutture parasellari, rappresentate dal chiasma ottico, dal tuber cinereum, dai corpi mamillari, dal poligono di Willis, dalle cisterne soprasellari e dai seni cavernosi. Lo studio mediante TC viene eseguito con tecnica “convenzionale” oppure con tecnica “TC Dinamica”. Lo studio mediante RM viene eseguito prevalentemente mediante “S.E.” ma anche con tecnica “G.E. 3D” e con tecniche di “Dinamiche RM” (Fast S.E. e G.E.). Vengono successivamente esaminate le più comuni patologie interessanti la regione sellare nei loro aspetti clinico-patologici, esaminando le loro principali caratteristiche di imaging.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Gorla, Gioia. "Prima e dopo la legge 180: una psicologa in manicomio." SETTING, no. 28 (May 2010): 41–58. http://dx.doi.org/10.3280/set2009-028006.

Full text
Abstract:
L'Associazione di Studi Psicoanalitici (A.S.P.) ha ricordato il 24 ottobre 2009 Teresa Piacentini Corsi, psicoanalista e pediatra, scomparsa nel 2008, fondatrice dell'Associazione e psicoanalista che ha influenzato con la sua opera molti allievi e colleghi. Per il suo tempo Teresa Piacentini Corsi č stata un'innovatrice, una voce diversa in sede clinico-teorica, che ha saputo affrontare temi che sarebbero emersi nella psicoanalisi molti anni dopo, quali le tecniche dell'approccio relazionale e l'attenzione alla differenza di genere nel setting clinico. I due articoli qui pubblicati costituiscono gli interventi presentati da Eugenia Omodei Zorini e Claudia Zanardi il 24 ottobre 2009 in suo ricordo, lasciati nella loro forma spontanea ed emozionale in cui sono stati pronunciati, essi descrivono, attraverso i suoi scritti e le esperienze dirette di lei da parte delle Autrici, il vasto appassionato lavoro di Teresa nei campi della psicoanalisi individuale, di gruppo e nelle Istituzioni. Gli articoli mostrano anche il caldo e profondo legame delle Autrici con un'analista intuitiva, brillante, aperta; una straordinaria maestra, ed una libera pensatrice. Viene anche riproposto in questa sede un articolo del 1994 di Teresa Piacentini Corsi e Claudia Zanardi, scelto tra molti altri perché incentrato sullo sviluppo psichico femminile e sulla comunicazione pre-verbale nella relazione analitica, uno dei principali temi di interesse di Teresa. Esso prende in considerazione i sintomi del corpo delle donne come voci del conflitto tra l'attaccamento inconscio a vecchie identificazioni trasmesse per via intergenerazionale e i nuovi modelli di identitŕ femminile della societŕ in trasformazione. I disturbi alimentari delle donne sono ascoltati come linguaggio del corpo in una cornice psicologica/ sociale che legge gli esempi clinici attraverso la teoria psicoanalitica e quella del femminismo. Č grande l'affetto con cui tutti noi ricordiamo Teresa Piacentini Corsi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Falini, A., G. Calabrese, P. Santino, S. Lipari, D. Origgi, F. Triulzi, and G. Scotti. "La spettroscopia RM ad idrogeno, in vivo." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 6 (December 1994): 839–58. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700601.

Full text
Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare la spettroscopia, quale tecnica di indagine neuroradiologica, prendendone in esame i vari aspetti. Per fare ciò vengono illustrate dapprima le basi fisiche, quindi quelle tecniche per poi passare alle basi neurobiologiche. Nella seconda parte dell'articolo si esaminano le applicazioni cliniche facendo in particolare riferimento alla propria esperienza diretta. Le patologie considerate sono quella tumorale, la demielinizzante, l'epilessia e le malattie infettive. Dall'analisi di questi dati, congiuntamente alle esperienze riportate in letteratura si tenta di giungere alla definizione delle potenzialità e dell'effettivo ruolo di questa tecnica in ambito clinico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Bonaldi, G. "La Neuroradiologia interventistica nella patologia del basicranio." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 3 (June 2000): 495–507. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300317.

Full text
Abstract:
Il basicranio è sede di una grande varietà di eventi patologici; la sua complessità anatomica condiziona una difficile accessibilità terapeutica, in particolare chirurgica. La neuroradiologia interventistica diviene quindi strumento di grandi utilità e versatilità, potendo da un lato intervenire a supporto del chirurgo, con tecniche di embolizzazione preoperatoria, dall'altro potendo realizzare trattamenti definitivi di lesioni non altrimenti aggredibili. Le lesioni neoplastiche di interesse neurointervenzionistico che più frequentemente coinvolgono tale distretto sono: - i meningiomi, tendenzialmente meno ipervascolari rispetto a quelli della volta, possono beneficiare di un'embolizzazione preoperatoria, in tal caso solitamente realizzata con particelle solide di piccole dimensioni. L'obiettivo è quello di ottenere una devascolarizzazione il più radicale e il più distale possibile; per tale motivo vengono utilizzate particelle anche di diametro medio inferiore ai cento micron, le particelle più usate sono di P.V.A. (gelatina di alcol di polivinile), la tecnica è quella della microcateterizzazione iperselettiva dei rami durali afferenti. Spesso l'asportazione radicale di neoplasie della base cranica (tipicamente i meningiomi della regione cavernosa) non può prescindere da una dissecazione del tumore dalle pareti dall'arteria carotide interna, con conseguente rischio intraoperatorio di lesione od occlusione della stessa. In questi casi diventa importante l'esecuzione preoperatoria di un test d'occlusione per valutare i circoli di compenso. - I chemodectomi sono tumori ipervascolari, pressoché ubiquitari ma la cui sede più frequente è rappresentata dalla regione timpano-giugulare. Una loro asportazione chirurgica totale, che può condurre alla completa guarigione, non può assolutamente prescindere da una devascolarizzazione preoperatoria mediante embolizzazione. Quest'ultima può essere realizzata sia con particelle solide, sia con colle acriliche. - L'angiofibroma giovanile naso-faringeo è una lesione neoplastica benigna, modicamente vascolarizzata, originante a livello del forame sfeno palatino, spesso con coinvolgimento verso l'alto delle regioni etmoidali e del basicranio anteriore, con apporti al circolo patologico neoformato originanti dai sifoni carotidei o dalle arterie oftalmiche, di difficile embolizzazione per via endovascolare con tecnica di microcateterismo; la neoplasia può quindi essere embolizzata mediante puntura diretta (attraverso orifici naturali o per via percutanea) e successiva iniezione di colla acrilica. Alcune malformazioni vascolari che coinvolgono il basicranio sono di particolari interesse terapeutico mediante gli approcci endovascolari della neuroradiologia interventistica. Gli aneurismi del sifone carotideo intracavernoso, che solitamente si rendono evidenti clinicamente quando raggiungono le dimensioni dell'aneurisma gigante, possono essere trattati mediante embolizzazione selettiva con spirali di Guglielmi e risparmio dell'arteria portante; più frequentemente per il loro trattamento è necessario il sacrificio dell'asse carotideo interno, mediante occlusione con palloncini staccabili previo test d'occlusione. Le fistole carotido cavernose dirette sono più spesso di natura post-traumatica, meno frequentemente da rottura di aneurisma intracavernoso, da collagenopatia, da displasia fibro-muscolare. Il trattamento endovascolare è particolarmente elegante, e uno dei primi trattamenti eseguiti a livello intracranico per via endovascolare. La tecnica consiste nel ripristinare la normale pervietà dell'arteria carotide interna, occludendo il tramite patologico, mediante gonfiaggio di un palloncino staccabile nel versante venoso. Solo nelle lesioni traumatiche più gravi, con lacerazioni irregolari o multiple della parete arteriosa, può essere necessario il sacrificio della stessa. È possibile in casi selezionati anche un trattamento per via venosa, mediante stipamento del seno cavernoso con spirali staccabili di Guglielmi. Le fistole durali più frequenti sono a livello della loggia cavernosa e delle regioni dei seni trasverso e sigmoideo. Esse possono essere trattate mediante embolizzazione degli apporti arteriosi durali, con particelle solide oppure con con colle acriliche; è possibile anche un approccio per via venosa a livello di un seno durale di scarico, solitamente occluso per pregresso evento trombotico, e successivo stipamento con spirali metalliche. Nei casi ritenuti chirurgici, con clippaggio dell'origine delle vene di scarico intracraniche, l'embolizzazione preoperatoria può ridurre il rischio dell'intervento diminuendo la pressione nelle strutture venose.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Roncallo, F., I. Turtulici, A. Bartolini, and A. Tedeschi. "Utilità délla TC a strato sottile, secondo piani coronali diretti, nello studio del massiccio facciale." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 4 (August 1995): 513–21. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800405.

Full text
Abstract:
Lo studio TC della regione del massiccio facciale si è andato affermando e viene richiesto con sempre maggiore frequenza per le dettagliate informazioni anatomiche che riesce a fornire, consentendo un preciso bilancio pre-operatorio in rapporto anche alle nuove tecniche chirurgiche perendoscopiche. Scopo del lavoro è quello di ottimizzare i parametri tecnici dell'esame TC, prendendo in considerazioni aspetti quali il posizionamento del paziente e l'impostazione dell'esame, con particolare riguardo al rapporto fra dettaglio anatomico e dose erogata, e la normale anatomia della regione per strati successivi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

JURLINA, M., N. Skitarelić, D. PASSALI, F. M. PASSALI, and R. MLADINA. "Resezione endoscopica di un fibroma ossificante interessante il seno etmoidale, l’orbita e il basicranio anteriore: case report e revisione della letteratura." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 2 (April 2016): 144–48. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-674.

Full text
Abstract:
Il fibroma ossificante è un tumore fibro-osseo benigno che solo raramente interessa il seno etmoidale e l’orbita. Viene classificato come una lesione fibro-ossea benigna, una dicitura che raggruppa una discreta varietà di lesioni riportate in letteratura. Una tendenza alla recidiva con importanti sequele ha rapresentato la spinta verso una resezione open en bloc nelle forme extramandibolari di questo tipo di lesione. La continua evoluzione delle tecniche di endoscopia endonasale ha reso possibile la resezione delle grandi lesioni benigne nasali e cefalo-nasali. Gli autori descrivono l’asportazione completa di un voluminoso fibroma ossificante interessante seno etmoidale, orbita e basicranio anteriore in una paziente di 65 anni in buone condizioni generali. La paziente non ha avuto complicanze postoperatorie ed è stata dimessa in sesta giornata. La paziente è al momento al quinto anno di follow-up e si presenta libera da malattia. L’asportazione endoscopica del fibroma ossificante endonasale è un’ottima scelta terapeutica nelle mani del chirurgo esperto. I vantaggi della tecnica includono la visualizzazione diretta della neoformazione e la sua maggiore magnificazione, che portano a una riduzione delle complicanze intra e postoperatorie. L’outcome estetico è ovviamente eccellente per l’assenza di cicatrici.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Andreula, C., and I. Kambas. "Il dolore lombosacrale da ernie discali lombosacrali e patologia degenerativa correlata." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 4 (August 2002): 421–30. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500411.

Full text
Abstract:
La patogenesi del dolore lombo-sacrale è ancora motivo di discussione e potrebbe essere sostenuta non solo da fattori meccanici diretti di compressione del disco (protrusione o ernia) sul nervo con conseguente alterazione della guaina mielinica, ma anche da fattori meccanici indiretti generati da stasi venosa e conseguente ischemia delle radici particolarmente sensibili all'ipossia e da fattori infiammatori di tipo immunomediato e di tipo bioumorale legati al disco. La gestione del paziente lombosciatalgico affidata al chirurgo dopo il fallimento della terapia medica, conservativa e fisiatrica ha rivelato che nelle casistiche chirurgiche più equilibrate la percentuale di successo degli interventi per ernia del disco lombosacrale si aggira sul 95–98% a breve termine con un'incidenza di reale recidiva erniaria nel 2–6%, la percentuale di successo scende a distanza fino all' 80–85%, per la comparsa di sintomatologia legata al fallimento chirurgico (Failed Back Surgery Sindrome FBSS), caratterizzata da recidive e/o cicatrici ipertrofiche, con sintomi rilevanti nel 20%, e vera e propria FBSS nel 15%. Tali dati hanno indotto a ricercare sempre nuove tecniche microchirurgiche per ridurre tali risultati indesiderati e contemporaneamente sono state approntate tecniche di trattamento percutaneo secondo procedure intervenzionali (chemiodiscolisi con chimopapaina, con ossigeno-ozono, nucleoaspirazione secondo la tecnica di Onik …) per ridurre al minimo da un lato l' “invasività” chirurgica, e dall'altro le non rare complicazioni di natura infettiva correlate all'intervento. Tutte le tecniche percutanee sono atti medici poco invasivi, con tempi di ospedalizzazione brevi. Il loro approccio extra canale spinale elimina i rischi connessi all'atto chirurgico di cicatrice post-operatoria, spesso responsabile di recidiva di sintomatologia dolorosa. Hanno inoltre il vantaggio di essere ripetibili nello stesso paziente senza precludere in caso di insuccesso il ricorso alla chirurgia tradizionale. Le percentuali di successo riportate da numerose casistiche si aggirano sul 65–75% di risultati ottimi o buoni. Queste procedure interventistiche spinali agirebbero sulla genesi meccanica del dolore riducendo quantitativamente il materiale nucleare, ma non espleterebbero alcuna azione sulla componente infiammatoria di origine radicolare e/o gangliare, talvolta causa autonoma del dolore. Pertanto in corso di trattamento di chemiodiscolisi con miscela di ossigeno-ozono, si è proceduto all'aggiunta di infiltrazione periradicolare e periganglionare con ossigeno-ozono, steroidi e anestetici. Gli autori riportano la loro personale esperienza sull'utilizzo del trattamento di Chemiodiscolisi con nucleoptesi con ossigeno-ozono con infiltrazione periradicolare e periganglionare nelle ernie discali lombosacrali e patologia degenerativa correlata.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Buzzi, Laura, Elena Alberghini, Francesca Ferrario, Ivano Baragetti, Gaia Santagostino, Silvia Furiani, Enzo Corghi, et al. "Trombolisi accelerata microsonica: trattamento innovativo della trombosi di una fistola artero-venosa nativa." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 1 (August 3, 2013): 43–47. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1001.

Full text
Abstract:
Il trattamento della trombosi della FAV con vasi nativi, che è la causa più frequente della perdita dell'accesso vascolare, può avvalersi di diverse tecniche: trombolisi farmacologica, trombolisi meccanica e trombectomia chirurgica, cui associare la correzione della stenosi che ha provocato la trombosi. La trombolisi diretta mediante cateterismo endovascolare con o senza tombolisi meccanica sta diventando la terapia di prima scelta. La tombolisi accelerata microsonica (TAM) è un trattamento endovascolare innovativo: grazie all'emissione di ultrasuoni da parte di un catetere multilume che rilascia contemporaneamente il fibrinolitico all'interno del trombo, la TAM è più rapida, più efficace e più sicura rispetto alla sola fibrinolisi e, rispetto alla tombolisi meccanica, non è traumatica, ha un bassissimo rischio di embolizzazione e non provoca emolisi. La TAM, da poco impiegata nelle trombosi acute arteriose e venose profonde e nelle tromboembolie polmonari massive, è stata da noi utilizzata per la prima volta per trattare la trombosi acuta di una FAV radio-cefalica estesa all'intero circolo venoso superficiale dell'avambraccio per una lunghezza complessiva di 20 cm. La TAM è risultata una tecnica semplice, ben tollerata e mini-invasiva che ha reso utilizzabile la FAV subito dopo la tombolisi. Dopo 15 mesi, la FAV è pervia e funziona bene.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Cannati, Giuseppe. "Bisogni, rimedi e tecniche di tutela del prestatore di lavoro." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 133 (December 2011): 129–69. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-133004.

Full text
Abstract:
Il saggio č dedicato a uno dei temi classici del diritto del lavoro aggiornato dall'A. alla luce di alcune importanti novitŕ (il diritto a unprevisto dalla Carta di Nizza, la giurisprudenza sulle discriminazioni, il nuovo art. 614 bis c.p.c., l'art. 388, c. 2, c.p. come reinterpretato da una pronuncia delle S.U. del 2007 e altro ancora). Il filo rosso che attraversa l'indagine č quello dell'effettivitŕ delle posizioni di vantaggio del lavoratore. L'analisi viene svolta prima in chiave rimediale e, poi, sul piano della coercizione indiretta e diretta. Quest'ultimo č considerato un momento imprescindibile della tutela di condanna ed č esplorato dall'A. anche con riferimento ad alcuni aspetti della tutela processuale, fino ad oggi, rimasti in secondo piano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Scolavino, Salvatore. "Restauri adesivi nei settori posteriori con tecnica diretta." Dental Cadmos 86, no. 09 (September 2018): 809. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.09.2018.09.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Battistella, P. A., D. L. Fiore, M. Pellone, and K. Pardatscher. "Il trattamento endovascolare dell'aneurisma della vena di Galeno." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 671–81. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700416.

Full text
Abstract:
L'aneurisma della vena di Galeno (AVG) è una rara condizione malformativa artero-venosa cerebrale: essa è caratterizzata dalla presenza di shunts artero-venosi unici o multipli a livello della parete della vena mediana del prosencefalo. L'espressione clinica dell'AVG è età dipendente: in età neontale si manifesta con scompenso cardiaco, nell'infanzia con macrocefalia, idrocefalo sopratentoriale ostruttivo da compressione dell'acquedotto ed eventuali manifestazioni convulsive secondarie ad emorragie. Può rimanere, peraltro, anche a lungo silente, determinando solo in età giovanile-adulta cefalea, sintomi neurologici focali o manifestazioni convulsive causate da sanguinamenti. La mortalità per tale patologia non trattata è elevata, specie nelle forme ad esordio neontatale. Viene presentato un paziente di 8 anni con riscontro di AVG di tipo murale alla RM eseguita per cefalea ricorrente e macrocefalia, uniche manifestazioni cliniche della malformazione vasculare. Nel corso di 3 sedute di terapia endovascolare per via arteriosa vengono esclusi i 5 peduncoli afferent all'AVG (4 a partenza dall'arteria cerebrale posteriore destra ed 1 a partenza dalla arteria cerebrale posteriore sinistra), ottenendo sia la guarigione angiografica della lesione vascolare, sia la completa remissione della sintomatologia cefalalgica, senza alcuna complicanza. Vengono quindi discussi: a) i differenti quadri anatomo-patologici dell'AVG secondo le più recenti classificazioni; b) le diverse tecniche diagnostiche utilizzabili a seconda dell'età; c) i diversi approcci del trattamento chirurgico ed endovascolare (arterioso e venoso), confrontando rischi e risultati; d) i rischi della derivazione liquorale rispetto all'approccio diretto sull'AVG. L'embolizzazione rappresenta attualmente la metodica terapeutica più valida nella cura di questa patologia, grazie soprattutto ai progressi tecnici per quanto riguarda sia i materiali impiegati per il cateterismo superselettivo dei vasi cerebrali, sia i diversi agenti embolizzanti (NBCA, «Coils»). Tale trattamento è in grado di dare risultati eccellenti quali l'esclusione morfologica completa dell'AVG e percentuali di miglioramento in oltre il 50% dei casi, con trascurabile morbilità e drastica riduzione della mortalità rispetto ai soggetti operati o non trattati.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Postiglione, Luigi. "Popolazione e fame nel mondo: agricoltura, alimenti, sviluppo." Medicina e Morale 53, no. 4 (August 31, 2004): 767–91. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.632.

Full text
Abstract:
L’agricoltura fornisce gli alimenti per la nutrizione, costituisce uno dei principali mezzi per ristabilire l’equilibrio dell’agroecosistema ed è motore primo dello sviluppo. Però oggi i 4/5 della popolazione mondiale, in continua crescita, soffrono per carenza di cibo; e ciò, per buona parte, a causa della cattiva distribuzione delle produzioni agricole, delle quali, purtroppo, nei Paesi sviluppati se ne distrugge una parte per ragioni di mercato. Nel secolo XX, invero, la disponibilità di alimenti ha subito consistenti aumenti, sia per un forte aumento della produzione areica (aumentata in media di 4-5 volte) sia per l’aumento della superficie coltivata (messa a coltura di terreni prima non coltivati, bonifica, irrigazione), tanto che nei Paesi industrializzati oggi si dà molto più spazio alla qualità dei prodotti. Il detto aumento è dovuto principalmente alle moderne tecnologie e all’impiego di consistenti mezzi tecnici (concimi, fitofarmaci), questi ultimi spesso causa d’inquinamento e di notevole consumo di energia fossile. Tuttavia vi è la possibilità di aumentare ancora l produzione, nel rispetto dell’ambiente, con l’agricoltura ecocompatibile che prevede l’impiego corretto dei mezzi tecnici, il ritorno ad antiche pratiche agricole con nuovo significato. Vi è altresì la possibilità di utilizzare l’agricoltura per l’equilibrio dell’agroecosistema (difesa del suolo, riduzione dell’anidride carbonica nell’atmosfera). Questi obiettivi, già molto impegnativi nei Paesi industrializzati, vanno perseguiti con attenzione nei Paesi in via di sviluppo, coinvolgendo maestranze e dirigenti locali e suggerendo modelli di sviluppo che tengano conto delle caratteristiche ambientali di ciascuna zona (condizioni socio-culturali e condizioni pedoclimatiche). L’autore, dopo di aver esaminato i problemi tecnico-scientifici connessi con ciascun argomento trattato, chiude con una nota di ottimismo, desunta dalla sua lunga attività di agronomo trattato, chiude con una nota di ottimismo, desunta dalla sua lunga attività di agronomi e dalla conoscenza diretta delle potenzialità produttive di diverse regioni del mondo, nonché dagli studi di altri autori. Afferma, cioè, che l’agricoltura è in grado di fornire gli alimenti per tutti gli abitanti del Pianeta, purché si vincano gli egoismi di alcune nazioni, e nelle previsioni lo sarà anche quando nel 2030 gli abitanti saranno 8,27 miliardi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Cammisa, M., and T. Scarabino. "Diagnostica radiologica convenzionale nelle metastasi vertebrali." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 2 (April 1995): 145–55. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800203.

Full text
Abstract:
Le metastasi vertebrali non sono insolite nel corso delle malattie neoplastiche. Tutte le neoplasie maligne infatti posseggono la capacità di metastatizzare in questo distretto. Il meccanismo di diffusione di una metastasi nelle vertebre avviene con diverse modalità: 1) per via diretta; 2) per via linfatica; 3) per via ematica. Quest'ultima via di diffusione è la più frequente e spiega la localizzazione preferenziale delle metastasi nel midollo rosso, di cui il rachide è ricco. Lo studio radiologico delle metastasi vertebrali si è arricchito di nuove e moderne tecniche: TC, RM e Scintigrafia. Fondamentale risulta la conoscenza di alcune nozioni di anatomia patologica senza le quali non si può comprendere l'equivalente radiologico delle metastasi. L'osso può reagire con processi di rimodellamento di tipo osteoclastico (metastasi osteolitiche) o osteoblastico (metastasi osteosclerotiche) o con ambedue le modalità, con espressività spesso variabile (metastasi miste). La semeiotica radiologica convenzionale viene qui analizzata in dettaglio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Toro, Maria Beatrice, Claudia Romani, Stefano Ventura, and Marco Mariotti. "A partire dal cuore: ciò che serve per insegnare la mindfulness." MODELLI DELLA MENTE, no. 1 (January 2021): 73–81. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2020oa10910.

Full text
Abstract:
Più simile a un'arte che a una tecnica, la midnfulness viene appresa e insegnata in protocolli strutturati e manualizzati, in cui il ruolo dell'istruttore è fondamentale. Nel presente articolo cercheremo di delineare le qualità imprescindibili di un istruttore. L'insegnante di mindfulness è, infatti, colui che trasmette la mindfulness in maniera diretta ed esperienziale e rappresenta un modello delle qualità e dell'approccio consapevole che vuole insegnare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Ladeira de Oliveira, Cláudio, and Larissa Tenfen Silva. "DISCUSSÃO E TECNICAS DE ENSINO EM GRUPO: FERRAMENTAS DE APRENDIZAGEM NO ENSINO DO DIREITO." Revista Direito e Política 10, no. 4 (December 10, 2015): 2187. http://dx.doi.org/10.14210/rdp.v10n4.p2187-2208.

Full text
Abstract:
<p>O presente artigo tem por objetivo demonstrar a importância da discussão e do ensino em grupo como ferramentas de aprendizagem no curso de Direito. Para realização do trabalho, utiliza-se do método bibliográfico, com consultas em fontes secundárias. Desde já fica pontuado que a técnica de discussão é um eficaz instrumento no fomento das várias habilidades e competências necessárias aos alunos nos cursos de Direito, tal como exigido pelas Diretrizes Curriculares Nacionais dos Cursos de Direito, como também contribui para uma aula muita mais animada, participativa e instigante.</p>
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Pagnoncelli, Davide, and Maria Elisabetta Ledda. "Un’esperienza di scambi di trattamenti energetici con la TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea®." Scienze Biofisiche 2, no. 1 (June 2021): 1–10. http://dx.doi.org/10.48274/ibi10.

Full text
Abstract:
Obbiettivo di questo articolo è quello di evidenziare l’efficacia terapeutica della TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea®, a seguito di trattamenti Bioenergetici, fornendone conferma sperimentale, a seguito dell’esperienza diretta dei due autori del presente articolo. Si può quindi inquadrare tale Metodo, a pieno diritto, come un trattamento di Medicina Complementare che va ad inserirsi in quella che è la Nuova Medicina: La Medicina Integrata Informazionale – MII
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Rinaldi, Niccolň. "Un tč afgano." FUTURIBILI, no. 1 (March 2011): 91–101. http://dx.doi.org/10.3280/fu2011-001007.

Full text
Abstract:
L'Autore mette in risalto come la conoscenza, la disponibilitŕ e il dialogo del conoscere sono le condizioni per capire veramente l'afgano e la sensibilitŕ afgana. E ciň č quello che manca in chi, straniero, si occupa dell'Afghanistan: diplomatico, militare, funzionario, volontario, tecnico medico, che arrivano, pensano di risolvere i problemi, per poi tornare presto in patria con un aumento di stipendio e di carriera. L'Autore richiama invece alcuni esempi di persone che entrano dentro all'animo afgano: Alberto Cairo č il piů citato per la sua opera e i suo libri che riproducono questo rapporto con la vita quotidiana e l'identitŕ afgana. Infine l'articolo riporta esperienze dirette dell'Autore, che si concentrano nell'incontro con Abdullah, il venditore di meloni, con il quale passa ore, sorbendo tč afgano, a parlare di vita quotidiana, di politica, a cominciare da Karzai.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Andrea, Bonaccorsi. "Nuovi ruoli della valutazione delle politiche pubbliche per ricerca e innovazione: oggetti, effetti, metodi, dati." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 48 (January 2012): 15–44. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048003.

Full text
Abstract:
Il saggio sviluppa l'idea che la valutazione delle politiche pubbliche sia soggetta ad un significativo ampliamento della propria sfera di azione, in riferimento agli oggetti, agli effetti delle politiche, ai metodi e ai dati. Circa gli oggetti, il saggio sostiene che č in corso un processo irreversibile secondo il quale i policy makers domandano non piů solo la valutazione del prodotto visibile (output) o del risultato diretto (outcome), ma in modo crescente la valutazione dell'impatto diretto e indiretto, a medio e lungo termine, non solo sull'area di policy considerata ma sulla societŕ nel senso piů ampio. Circa gli effetti sulle politiche, si richiama l'attenzione sull'emergere di una nuova generazione di politiche pubbliche basate sul concetto di condizionalitŕ. In riferimento ai metodi e ai dati, il lavoro discute alcuni recenti sviluppi metodologici e tecnici (approccio controfattuale, metodi non parametrici robusti e condizionali, indicatori non commensurabili) e mostra il potenziale nell'uso di microdati di fonte pubblica. In tutti questi casi alla comunitŕ della valutazione viene chiesto uno sforzo ingente di lavoro metodologico quantitativo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Perini, S., P. Zampieri, L. Rosta, E. Piovan, G. Barone, P. Ruatti, and A. Benati. "MAV cerebrale di tipo piale in età pediatrica." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 6 (December 1996): 743–48. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900619.

Full text
Abstract:
La nostra casistica comprende 29 pazienti sottoposti a trattamento endovascolare per la presenza di una MAV di tipo piale. I pazienti sono stati trattati con varie metodiche (embolizzazione a «flusso libero» 2 casi, embolizzazione particolata con micro-emboli di filo da sutura -17 casi, embolizzazione con colla acrilica- 10 casi). È stato fatto un confronto tra la serie trattata in età pediatrica e quella dei pazienti adulti evidenziando alcune significative differenze di angio-architettura e sede della MAV: in età pediatrica sono risultate più frequenti le MAV mono o pauci- peduncolari, le fistole dirette e quelle a nido plessiforme fistoloso ad alto flusso e le malformazioni giganti a sede sottotentoriale e centrale profonda. Nel primo caso il trattamento di elezione è risultato essere quello con colla acrilica associato a radiochirurgia con guarigione definitiva in 3 casi. Nelle FAV dirette e nelle MAV ad alto flusso abbiamo impiegato come agenti embolizzanti filo da sutura e colla acrilica con risultato definitivo. Il trattamento delle MAV sottotentoriali e a sede centrale profonda rappresenta il problema di più difficile soluzione in età pediatrica. In due pazienti l'embolizzazione con colla ha consentito di effettuare la radio-chirurgia (MAV giganti cerebellari). Non riteniamo che attualmente alcuna tecnica endovascolare consenta un trattamento sicuro delle estese MAV centrali profonde. Ogni trattamento, nei bambini ancor più che nell'adulto, deve richiedere una attenta valutazione del rapporto rischio/ beneficio della metodica con riferimento ai dati della storia naturale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Nixon, Joseph, and Olinda Timms. "Il dibattito legale ed etico sul divieto di commercio della maternità surrogata in India / The legal and moral debate leading to the ban of commercial surrogacy in India." Medicina e Morale 66, no. 4 (October 11, 2017): 513–31. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.504.

Full text
Abstract:
Le tecniche di riproduzione assistita (ART) offrono la possibilità di una maternità surrogata alle coppie sterili o senza figli. Alla fine degli anni ‘80, specialisti qualificati in India hanno approfittato della disponibilità di madri surrogate e dell’assenza di regole per creare un mercato di maternità surrogata per i clienti sia indiani sia esteri. Il Ministero della Salute è intervenuto con le linee guida solo dopo forti proteste di gruppi di donne e cittadini, facendo seguito alle storie su ostelli surrogati, bambini abbandonati e sfruttamento. Nel frattempo, le cliniche dell’infertilità si sono moltiplicate, offrendo gameti di donatori, fecondazione in vitro e maternità surrogata ad un costo molto inferiore rispetto ai paesi occidentali. Dai primi anni del 2000, l’India è divenuta la destinazione più popolare per la pratica della maternità surrogata. In risposta alle proteste e consapevole del divieto di accordi di maternità surrogata negli altri paesi, il Governo indiano ha emanato le linee guida ART che erano via via restrittive; ma tali disposizioni non sono state in grado di arginare il business ormai florido. Infine, nel 2016, il governo ha proposto un disegno di legge per porre fine alla maternità surrogata commerciale. Il regolamento Bill 2016 considera esclusivamente gli accordi di maternità surrogata, non considerando tutti gli altri aspetti della riproduzione assistita e delle cliniche coinvolte. La legislazione è stata rivolta principalmente alle questioni sociali e agli elementi di sfruttamento della maternità surrogata commerciale, più che al processo tecnico. Se approvata, tale legge vieterà efficacemente maternità surrogata commerciale in India. ---------- Assisted Reproductive Technologies (ART) offer the possibility of unrelated surrogacy arrangements to infertile couples and childless human relationships. In the late 80s, qualified specialists in India took advantage of the availability of willing surrogates and the absence of regulations, to create a market in commercial surrogacy for clients from within the country and abroad. The Ministry of Health stepped in with guidelines only after strong protests from women’s groups and citizens, following media stories of surrogate hostels, abandoned children and exploitation. Meanwhile, ‘infertility’ clinics mushroomed, offering donor gametes, in-vitro fertilization and surrogacy services at a fraction of the cost in western countries. By early 2000s, India had emerged as the most popular destination for commercial surrogacy arrangements. In response to protests from doctors, citizens and human rights groups, and mindful of the ban on commercial surrogacy arrangements in most developed countries, the Government issued ART guidelines that were progressively restrictive; but these did not have the teeth to rein in the lucrative business that commercial surrogacy had transformed into. Finally, in 2016, the Government proposed a Bill that would bring an end to commercial surrogacy. The Surrogacy (Regulation) Bill 2016 addressed surrogacy arrangements exclusively, taking it out of proposed ART Bill that was aimed at comprehensively regulating all other aspects of assisted reproduction and the clinics involved. The legislation was directed mainly at the social issues and exploitative elements specific to commercial surrogacy arrangements, rather than the technical process. If passed, the Surrogacy Bill will effectively ban commercial surrogacy in India.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

De Paola, Maria, and Vincenzo Scoppa. "Corsi pre-universitari e rendimenti degli studenti." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 2 (June 2011): 57–83. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-002003.

Full text
Abstract:
In questo lavoro si cerca di comprendere se corsi di formazione a livello universitario, diretti a colmare lacune nelle competenze di base, possano determinare un miglioramento nei risultati accademici ottenuti dagli studenti. La nostra analisi riguarda gli effetti prodotti da un progetto, finanziato dalla Regione Calabria, che all'inizio dell'anno accademico 2008-09 ha offerto agli studenti immatricolati alle Universitŕ calabresi un insieme di attivitŕ formative. I tipici problemi di "distorsione da selezione" che si pongono nella valutazione degli effetti di interventi di questo tipo sono stati affrontati sia grazie alla disponibilitŕ di dettagliate informazioni su caratteristiche, abilitŕ e motivazioni degli studenti, sia cercando di identificare un gruppo di controllo costituito da studenti che non hanno partecipato all'intervento per fattori puramente casuali. Dalle nostre stime emerge un impatto positivo dei corsi di formazione sulle performance degli studenti nel primo anno di studi. Questi risultati sono robusti all'uso della tecnica del.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Oliveira, Saara Ramila Gurgel de, Faviano Ricelli da Costa e. Moreira, and Francisco Felipe Maia da Silva. "PERFIL E EXPECTATIVAS DOS ALUNOS CONCLUINTES DOS CURSOS TECNICOS INTEGRADOS DO IFRN, CAMPUS APODI." HOLOS 5 (November 14, 2014): 154. http://dx.doi.org/10.15628/holos.2014.2046.

Full text
Abstract:
Este trabalho teve por finalidade caracterizar o perfil e as expectativas dos alunos dos terceiros e quartos anos dos cursos técnicos integrado de Zootecnia e Biocombustíveis do Instituto Federal de Educação, Ciência e Tecnologia do Rio Grande do Norte – Campus Apodi. A pesquisa foi realizada com 138 alunos, através da aplicação de questionários com perguntas abertas e fechadas. A análise dos dados foi realizada de maneira descritiva e os mesmos apresentados em percentuais. Os principais resultados mostraram que as mulheres são maioria (60,9%) e que a idade média foi de 17,4 anos. 99,3% dos alunos afirmaram querer cursar uma faculdade e a Universidade Federal do Rio Grande do Norte foi a instituição mais citada. Os cursos mais citados pelos discentes foram: Medicina, Ciência e tecnologia, Engenharia química, Engenharia civil, Direito e Medicina veterinária. Quanto a prática profissional, 89,9% dos alunos a realizam na forma de projetos de pesquisa ou extensão e 10,1% na forma de estágios. Mais de 97% dos estudantes estão satisfeitos com as disciplinas, porém 64,5% não estão satisfeitos com a quantidade de aulas práticas dos cursos. Quanto ao mercado de trabalho, 58,8% acreditam que há boas oportunidades. Dessa forma, conclui-se que são necessárias medidas para qualificar o ensino dos alunos, todavia, as mesmas dependem de uma gestão democrática que analise a opinião de toda a comunidade escolar.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Silveira, Carolina Stolf, and Marta Dischinger. "Acessibilidade às pessoas com deficiência visual no transporte público urbano: o caso do metrô de Bruxelas (Bélgica) | Accessibility to blind people in urban public transport: The Brussels (Belgium) subway case." Oculum Ensaios 16, no. 2 (May 29, 2019): 373. http://dx.doi.org/10.24220/2318-0919v16n2a4088.

Full text
Abstract:
Compreender e utilizar um sistema de transporte publico urbano, por vezes, nao e tarefa facil, principalmente quando se tem alguma deficiencia e o meio nao oferece acessibilidade. Para os usuarios que nao conseguem ou tem dificuldade em enxergar, pode tornar‑se uma atividade impraticavel, de forma independente, quando as informacoes nao visuais sao escassas ou inexistentes. Pensando nessas questoes, estudos foram realizados no metro de Bruxelas, na Belgica, para apos 10 anos de esenvolvimento, disponibilizar um sistema de orientacao para que pessoas com cegueira fossem capazes de viajar com independencia pela cidade. O presente artigo expoe esse estudo de caso, avaliado atraves de metodos e tecnicas como aporte documental, observacoes assistematicas in loco, entrevistas e aplicacao metodologica do “Passeio Acompanhado”, refletindo acerca da importancia da acessibilidade no transporte para garantir o direito de ir e vir dos cidadaos.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Dai Prà, Mirko. "Uno studio di caso di paziente con Disabilità Intellettiva e disturbo Bipolare in contesto residenziale: comportamenti aggressivi, furto, Qualità della Vita e terapia farmacologica. Un intervento Comportamentale e Cognitivo." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (September 2020): 115–40. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2020-002007.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro si pone lo scopo di descrivere un intervento diretto ad un paziente con disabilità cognitiva e disturbo Bipolare e la valutazione degli esiti rispetto a: comportamenti di aggressività e furto, terapie farmacologiche assunte e Qualità della Vita. Metodo: È stato utilizzato un intervento integrato con tecniche di tipo Comportamentale e Cognitivo condotto dall'équipe riabilitativa a seguito di valutazione funzionale del caso con modello Comportamentale ABC (Antecedenti Behavior Conseguenze) con un paziente di 41 anni con disabilità cognitiva di tipo moderato e disturbo Bipolare. L'intervento è stato progettato con modelli di condizionamento operante e l'équipe riabilitativa è stata istruita. Al primo intervento è seguito un secondo additivo di token economy volto a rinforzare i comportamenti acquisiti. In fine è stato eseguito un intervento di tipo Cognitivo seguendo i principi della psicoeducazione ed è stato adattato alle capacità di comprensione dell'utente. Gli outcome sono stati il tipo e la quantità di farmaci assunti, il numero di comportamenti aggressivi e di comportamenti di furto, i risultati relativi alla Qualità della Vita percepita. È stato condotto uno studio di caso. Risultati: Sono diminuiti comportamenti di Aggressività e furto, diminuita l'assunzione di Benzodiazepine e di Antipsicotici, diminuita la somministrazione di terapie meccaniche restrittive quali terapia al bisogno Intra Muscolo e isolamento in camera, migliorata la Qualità della Vita nei domini Ruolo e salute Fisica, Salute in Generale, Vitalità, Attività Sociali Ruolo e Stato emotivo. Conclusioni: L'intervento si è dimostrato efficace a livello di decremento di comportamenti problema, diminuzione dei farmaci assunti e di Qualità della Vita percepita. Il lavoro offre spunti di riflessione relativi ai fattori del gruppo di lavoro e dei singoli che possono favorire l'intervento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Patterson, Helen, and Martin Millett. "The Tiber Valley Project." Papers of the British School at Rome 66 (November 1998): 1–20. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004207.

Full text
Abstract:
IL PROGETTO ‘LA VALLE DEL TEVERE’Questo articolo tratta gli obiettivi e struttura del nuovo progetto di ricerca della British School at Rome, il progetto ‘la Valle del Tevere’ e presenta alcuni dei primi risultati, anche se preliminari. L'obiettivo principale di questo progetto è di studiare il mutevole paesaggio della valle dal 1000 a.C. al 1300 d.C., indagando sull'impatto di crescita, successo e declinio di Roma sul suo entroterra e sui conseguenti effetti della città e flume sull'insediamento, economia e identità culturale. Questa iniziativa raduna molti studiosi con interessi di ricerca in questo campo ed in effetti include una serie di progetti connessi, ciascuno con i suoi specifici obiettivi di ricerca, ma allo stesso tempo parte di un progetto più ampio. La storia dell'insediamento è studiata tramite un riesame dei dati rilevati dai progetti britannici, in particolare quelli della ‘South Etruria Survey’, diretta da John Ward-Perkins, oltre ai dati pubblicati di progetti italiani. Allo stesso tempo, nuove ricerche sul campo sono in programma con l'intento di riempire le lacune esistenti. Due nuovi progetti iniziarono nel 1997 concentrandosi sul tema dell'urbanismo. Le ricognizioni a Falerii Novi e a Forum Novum hanno esaminato l'organizzazione interna delle citta tramite sistematiche ricognizioni in superficie e indagini geofisiche. I primi risultati chiaramente dimostrano il potenziale di questo approccio. Queste tecniche verranno applicate ad una gamma di centri urbani nella media valle del Tevere. La comprensione dell'interazione della città e della valle implica il mettere insieme l'informazione esistente relativa l'insediamento, le reti di comunicazione, l'economia e l'ambiente, oltre all'integrazione dei nuovi dati. Un elemento chiave del progetto è l'uso di un sistema GIS per l'integrazione ed analisi dei diversi livelli di informazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Consonni, P., V. Scattoni, L. Nava, F. Trimboli, L. Broglia, M. Spalmero, L. Bua, A. Bocciardi, and P. Rigatti. "Le biopsie prostatiche random nei tumori prostatici allo stadio T1C: Confronto fra la tecnica a 6 sestanti vs quella a 10 sestanti." Urologia Journal 64, no. 1_suppl (January 1997): 90–94. http://dx.doi.org/10.1177/039156039706401s23.

Full text
Abstract:
It is still controversial which prostatic biopsy technique can provide the highest positive rate, complications, prostatic volume and PSA levels being equal. 656 consecutive patients (mean age 62.2 years) were submitted to biopsies using two similar transrectal techniques differing only in the number of biopsies: the “classic” six-sextant and a tensextant technique (adding 4 paraurethral biopsies). Every suspicious or hypoechoic area was also biopsied. Nine per cent (8/89) and 14% (6/42) of the patients subjected to 6-sextant and 10-sextant biopsies respectively, with a PSA level between 4.0-10.0 ng/ml had prostatic cancer. The positive rate increased to 24% (12/49) with sextant plus directed biopsies and to 33% (33/99) with directed biopsies only. Overall, 21% (52/279) of the patients with the above PSA level had a prostatic tumour. The 10-sextant biopsy technique does not seem to be significantly superior to the classic 6-sextant approach.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Carollo, C., L. Rigobello, and A. Della Puppa. "Cisti liquorali endocraniche: Basi anatomo-patologiche e neuroradiologiche per un moderno inquadramento." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 2 (April 1994): 221–29. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700210.

Full text
Abstract:
Dopo aver passato in rassegna le diverse classificazioni cliniche, anatomo-patologiche e radiologiche ritrovabili in letteratura, gli autori propongono una nuova classificazione neuroradiologica di tipo semeiologico delle raccolte liquorali intracraniche. Essa è basata essenzialmente sull'analisi della situazione encefalica nel suo complesso, con particolare riferimento al parenchima cerebrale, identificando 5 gruppi di patologie: a) raccolte liquorali da variante di sviluppo di strutture parenchimali; b) raccolte liquorali da malformazione primitiva del parenchima cerebrale; c) raccolte liquorali da perdita di tessuto parenchimale già formato; d) raccolte liquorali da anomalie neuroepiteliali; e) raccolte liquorali da malformazione primitiva delle membrane meningee. Sull'inquadramento generale cosi effettuato si inseriscono poi i segni diretti e indiretti derivati dalla semeiotica tradizionale, riconoscibili per tutti i tipi di lesione, che tengono conto sia delle caratteristiche di segnale (RM) o densità (TC) inerenti alla tecnica usata, sia della situazione di riequilibrio o scompenso della raccolta liquida in rapporto con le altre strutture: scatola cranica, parenchima cerebrale, comparto ventricolo-cisterno-sulcale. L'analisi cosi effettuata dovrebbe meglio mettere in sintonia il quadro neuroradiologico con quello clinico e anatomo-patologico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Monacciani, Fabiana. "Dall'analisi dell'incertezza alla valutazione del rischio di investimento." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 46 (April 2011): 69–84. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-046006.

Full text
Abstract:
Valutare correttamente l'incertezza associata alle variabili "critiche" da cui dipende l'esito finale di un investimento pubblico č un problema cruciale in tutti quei casi in cui l'operatore pubblico non sia in grado di controllare, attraverso i consueti strumenti di governo dell'economia, le dinamiche di dette variabili, dinamiche che, invece, dipendono fortemente da comportamenti e scelte di altri operatori. Tale circostanza si presenta comunemente nel caso di valutazione degli investimenti "di sviluppo", per i quali si ha un livello di incertezza molto elevato e con impatti determinanti sull'esito della valutazione, ma una scarsa disponibilitŕ di informazioni relative al comportamento delle variabili aleatorie da cui dipende l'esito finale dell'investimento. In una situazione di questo tipo, il ricorso diretto al metodo di Monte Carlo a supporto dell'analisi di rischio potrebbe portare, a nostro avviso, a conclusioni errate. Piuttosto che rinunciare completamente a tale valutazione, a nostro avviso č necessario svolgere una preventiva analisi dell'incertezza, grazie alla quale sia possibile generare tutte le informazioni necessarie alla successiva analisi del rischio. A tal scopo, il lavoro presenta un possibile percorso valutativo da utilizzare con particolare riferimento per gli investimenti pubblici di sviluppo che, attraverso una serie di passaggi, consenta dapprima di comprendere i margini di incertezza entro cui deve essere presa la decisione di investimento e, successivamente, permetta di pervenire ad una stima del grado di rischio associato, nel suo complesso, alla realizzazione dell'opera, generando inoltre indicazioni utili per definire ulteriori interventi di mitigazione del rischio stesso. Il percorso valutativo si articola in quattro passi disposti a cascata, basati sul ricorso a tecniche differenziate ed articolate in modo tale che, a ciascun passo, si generino nuove informazioni utili per lo svolgimento di quello successivo. Un percorso cosě delineato, consente di ampliare le informazioni generate dal processo valutativo e garantire maggiore trasparenza nel processo decisionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Bernard, Margherita. "Magda Donato: una pioniera del giornalismo spagnolo." Futhark. Revista de Investigación y Cultura, no. 9 (2014): 13–34. http://dx.doi.org/10.12795/futhark.2014.i9.01.

Full text
Abstract:
Magda Donato occupies an important position within the frame of feminine joumalism in the first decades of XX century, but she deserves to be rescued from an unjust oblivion. This article studies Dona to' s collaboration with one of the most prestigious magazines of the time, España, founded and directed by the philosopher José Ortega y Gasset. Next to the most pre-eminent signatures of the culture of the time, Magda Donato' s arti.cles do not belong to an occasional collaboration; on the contrary, they constitute a column that faces the controversia! themes of feminism, women's emandpati.on and family law. The joumalist distinguishes herself by discoursive strategies which involve the reader and, at the same time, she produces a fragmentation of the point of view thanks to the use of a first person that doesn't always express her voice and her real ideas: sometimes it represents the prejudices that Donato wants to fight. By this tecnique, the writer pushes the reader (espedally women) to think independently and critically about the themes that animated the debate of that time.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Bernard, Margherita. "Magda Donato: una pioniera del giornalismo spagnolo." Futhark. Revista de Investigación y Cultura, no. 8 (2013): 55–68. http://dx.doi.org/10.12795/futhark.2013.i08.03.

Full text
Abstract:
Magda Donato occupies an important position within the frame of feminine journalism in the first decades of XX century, but she deserves to be rescued from an unjust oblivion. This article studies Donato’s collaboration with one of the most prestigious magazines of the time, España, founded and directed by the philosopher José Ortega y Gasset.Next to the most preeminent signatures of the culture of the time, Magda Donato’s articles do not belong to an occasional collaboration; on the contrary, they constitute a column that faces the controversial themes of feminism, women’semancipation and family law. The journalist distinguishes herself by discoursive strategies which involve the reader and, at the same time, she produces a fragmentation of the point of view thanks to the use of a first person that doesn’t always express her voice and her real ideas: sometimes it represents the prejudices that Donato wants to fight. By this tecnique, the writer pushes the reader (especially women) to think independently and critically about the themes that animated the debate of that time.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Morgantini, Filippo. "Torino, piazza dello statuto." STORIA URBANA, no. 132 (February 2012): 203–26. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132007.

Full text
Abstract:
Nota soprattutto per gli aspetti politici, economici e urbanistici, la Piazza Statuto a Torino propone ancora molti quesiti irrisolti circa i riferimenti culturali adottati ed i protagonisti coinvolti nella raffinata configurazione architettonica dell'uniforme complesso di edifici che la caratterizzano. Il nuovo studio evidenzia come, nella piazza edificata fra il 1864 e il 1868 per celebrare lo Statuto Albertino (la costituzione concessa dal re Carlo Alberto), alcune ingegnose proposte indirizzate a definire uno stile architettonico nazionale (Italiano), furono messe in ombra da un piů spettacolare e meglio conosciuto classicismo internazionale. Dalle complesse vicende costruttive emergono, inaspettatamente, figure di tecnici solidi e affidabili ma dalle non troppo spiccate capacitŕ creative, i cui riferimenti, nonostante la diretta partecipazione inglese, portano quasi sempre verso Parigi, sia per continuitŕ con i modelli neoclassici d'inizio secolo, sia per la forte influenza della cultura francese in tutta Europa. Con il trasferimento della capitale, ancor prima del completamento degli edifici, la piazza diviene uno dei luoghi-simbolo della nuova vocazione borghese e industriale della cittŕ, sottolineata dall'erezione del monumento agli uomini che scavarono il tunnel del Frejus; le testimonianze letterarie, pur in modo parziale e soggettivo, testimoniano, tuttavia, la difficoltŕ di assegnare funzioni simboliche a quegli spazi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Scopinho, Rosemeire Aparecida. "Qualidade total, saúde e trabalho: uma análise em empresas sucroalcooleiras paulistas." Revista de Administração Contemporânea 4, no. 1 (April 2000): 93–112. http://dx.doi.org/10.1590/s1415-65552000000100006.

Full text
Abstract:
Entre os assalariados rurais canavieiros predominam concepções e práticas em saúde de natureza individual, biologicista e curativa. O artigo analisa a política de gestão de recursos humanos no setor sucroalcooleiro paulista, procurando refletir sobre as suas implicações para os trabalhadores, no que se refere à compreensão da saúde-doença como processo bio-psicossocial e um direito básico de cidadania. A análise focaliza o processo de reestruturação produtiva em curso no setor, que se vale de um conjunto de inovações tecnico-organizacionais, especialmente na implantação dos programas que visam à qualidade total, como estratégias gerenciais para obter aumento de produtividade, melhora na qualidade e redução dos custos de produção. A política de gestão de recursos humanos, aparentemente humanista e participativa, não supera os mais tradicionais métodos de gestão do trabalho, não se traduz em melhorias reais na qualidade de vida, e ainda contribui para dificultar o processo organizativo dos trabalhadores. As práticas empresariais em saúde e formação de recursos humanos objetivam o controle e adequação do trabalho às exigências de produtividade e qualidade.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Bernardi, L. "La risonanza magnetica nella patologia maxillo-facciale." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 3_suppl (December 1991): 141–46. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s325.

Full text
Abstract:
La RM ha avuto un forte impatto nella diagnosi, nel trattamento e nel follow-up (post-chirurgico, post-radioterapico) delle neoplasie del massiccio facciale. Infatti mentre l'aspetto delle strutture anatomiche alla TC, anche con mdc, dipende da un solo parametro fisico, la densità, l'intensità di segnale dei tessuti alla RM dipende da almeno quattro caratteristiche fisiche: i tempi di rilassamento T1 e T2, la densità protonica ed il flusso. La superiore risoluzione di contrasto della RM rispetto alla TC deriva dalla sua capacità di individuare ed evidenziare queste varie proprietà fisiche. La capacità multiplanare della RM è particolarmente vantaggiosa nel massiccio facciale. La RM permette inoltre la diretta visualizzazione, senza l'uso di mdc, di strutture vasali ed è quindi in grado di dimostrare l'aumentata vascolarizzazione tumorale. La maggiore deficienza diagnostica della RM nel massiccio facciale è la sua insufficienza nell'evidenziare le calcificazioni e le sottili alterazioni ossee (erosione, iperostosi). Per quanto concerne la tecnica, le sequenze T1 pesate, a causa del loro alto rapporto segnale-rumore, sono le migliori per lo studio dell'anatomia ed evidenziano in modo ottimale l'interfaccia tumore-grasso. Le sequenze T2 pesate invece sono le più adatte per evidenziare l'interfaccia tumore-muscolo. Le sequenze DP rappresentano una combinazione di informazioni T1 e T2 pesate.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Ferrazza, Daniela. "Street Level Evaluation: un approccio innovativo allo studio delle politiche sociali." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (May 2010): 75–95. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-001005.

Full text
Abstract:
La valutazione street level dei servizi sociali č un approccio particolare nello studio e nella valutazione dei servizi pubblici, che sta guadagnando sempre piů apprezzamento nelle comunitŕ professionali. Essa si basa sul presupposto che i burocrati street level, hanno un ruolo cruciale nella realizzazione di servizi sociali/progetti/politiche e stabilisce che tale ruolo, lungi dall'essere un ostacolo, č creativo e attivo. La formula della Street Level Evaluation comprende una tecnica di osservazione diretta, di un processo partecipativo di valutazione e una particolare attenzione per le strategie del professionista, in base al presupposto che le politiche sono qualcosa che la gente fa. Ci sono diversi fattori che siamo stati in grado di cogliere, grazie a questo approccio, e che riguardano essenzialmente quegli aspetti del lavoro sociale che non possono essere trovati nei documenti e nelle dichiarazioni. Prima di tutto, gli aspetti organizzativi per la divisione del lavoro informale che influenzano molto la qualitŕ del servizio. Inoltre, le strategie degli operatori sociali messe in atto per sostenere le richieste dei clienti evidenziano spesso l'uso di potere discrezionale da parte di tali lavoratori. Abbiamo considerato questa discrezionalitŕ come un "neutro" componente della politica e siamo stati in grado di chiarire come questo potrebbe contribuire a costruire un migliore disegno di valutazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

D'Alimonte, Roberto, and Stefano Bartolini. "COME PERDERE UNA MAGGIORANZA. LA COMPETIZIONE NEI COLLEGI UNINOMINALI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, no. 3 (December 1996): 655–701. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024539.

Full text
Abstract:
IntroduzioneA dispetto delle attese e dei pronostici di molti, non c'è stato pareggio. Il voto ha prodotto un vincente: la coalizione di centro-sinistra formata dai partiti dell'Ulivo e da Rifondazione Comunista. Nelle elezioni del '94 il risultato non era stato così chiaro. Allora, emerse un «Parlamento diviso»: i Poli di Berlusconi vinsero nettamente alla Camera, ma sfiorarono solo la maggioranza assoluta dei seggi al Senato. Anche questa volta si rileva una differenza significativa tra Camera e Senato: al Senato i partiti dell'Ulivo da soli hanno quasi la maggioranza assoluta dei seggi mentre alla Camera non possono in ogni caso prescindere dal sostegno di Rc. Si può dire però che il sistema elettorale ha funzionato. Nonostante le sue imperfezioni la componente maggioritaria è riuscita a trasformare una maggioranza relativa di voti in una maggioranza assoluta di seggi consentendo così la formazione di un governo come diretta emanazione del verdetto elettorale. Si è inoltre realizzata l'attesa alternanza. Una alternanza atipica, visto che il governo entrante non sostituisce il governo installato dopo le elezioni del '94, ma un governo (quasi) tecnico già sostenuto in Parlamento dalla maggior parte dei partiti che hanno vinto le elezioni e che ora sostengono il governo Prodi. Questo articolo tratta delle cause della vittoria del centro-sinistra. Prima di mettere mano alla spiegazione, facciamo il punto sui risultati delle ultime elezioni mettendoli a confronto con quelli delle precedenti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Gallucci, M., I. Aprile, A. Bozzao, B. Orlandi, and O. Migliori. "La RM nei tumori extrassiali intracranici." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 3_suppl (December 1991): 13–18. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s303.

Full text
Abstract:
La RM si rivela genericamente più accurata della TC per stabilire l'origine intra o extra-assiale di una formazione neoplastica encefalica; tale scopo può essere raggiunto sia valutando dei segni diretti (presenza di un piano di clivaggio e dislocazione della corteccia per quanto riguarda i tumori estrinseci) che valutando i segni indiretti (per es. compressione dei ventricoli o delle cisterne dell'angolo ponto-cerebellare, angoli che la massa forma con il tessuto adiacente, presenza o meno del segno meningeo). Al fine di poter effettuare tali valutazioni nella maniera più corretta è necessario adottare una tecnica d'esame rigorosa: acquisizione di scansioni secondo tutti i piani necessari per una corretta valutazione della massa neoplastica (assiali, coronali, sagittali e obliqui), uso di spessori di strato sottili (2 o 3 mm) ogni volta che lo si ritenga necessario (es. neurinomi del n. acustico) e infine adozione praticamente routinaria del mdc ev. La RM è estremamente vantaggiosa anche nel tentativo di caratterizzazione istologica del tumore, ma al momento attuale riteniamo che non presenti sufficiente specificità. L'intensità di segnale e il comportamento dopo somministrazione di mdc possono indirizzare nei confronti di un istotipo o di un altro, ma sicuramente non possono essere considerati come categoricamente diagnostici. È opinione degli autori, tuttavia, che il fine più importante da ottenere con la RM sia quello di stabilire l'origine intra o extra-assiale della neoplasia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Pedrazzoli, M., L. Autelitano, and F. Biglioli. "Prevenzione delle fratture mandibolari conseguenti alla necrosi ossea da difosfonati." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 4 (August 2016): 317–20. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-823.

Full text
Abstract:
La frattura della mandibola rappresenta solitamente l'evento finale nei pazienti che presentano una progressione della necrosi ossea derivante dall'impiego dei difosfonati. Si tratta di una grave complicanza molto dolorosa che impedisce ai pazienti di alimentarsi correttamente, essendo pertanto un fattore che peggiora notevolmente la loro qualità di vita. L'obiettivo del trattamento dei pazienti che presentano la necrosi ossea legata ai difosfonati (BRONJ) dovrebbe essere rallentare la progressione della malattia. Presentiamo una soluzione tecnica per il trattamento dei pazienti che presentano necrosi mandibolare in stadio 3 ad alto rischio di sviluppare una frattura, avendo un'altezza mandibolare residua di osso sano inferiore a 6 mm. Il trattamento consiste nel posizionamento di una placca ricostruttiva mandibolare per via extra-orale in un piano superficiale al muscolo platisma per tenere i mezzi di sintesi separati dal sito infettivo e non farli contaminare con conseguente necessità di doverli rimuovere, seguito dal courettage per via endorale della necrosi mandibolare. Il rispetto della vascolarizzazione mandibolare e l'assenza di contatto diretto tra il sito di osteonecrosi e la placca ricostruttiva rappresentano alcuni dei vantaggi di questa metodica. La placca ricostruttiva rinforza la mandibola e consente di aggredire energicamente l'area di necrosi mandibolare, senza esporre il paziente a rischio di frattura iatrogena. Questo garantisce al paziente un rallentamento della progressione della malattia e impedisce la frattura patologica della mandibola, inevitabile epilogo delle necrosi ossee mandibolari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Bignamini, Bignamini. "Il consenso di chi non può consentire in sperimentazione clinica: etica e GCP a confronto." Medicina e Morale 48, no. 6 (December 31, 1999): 1087–105. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.790.

Full text
Abstract:
In sperimentazione, il consenso di chi non può consentire costituisce l’incrocio di quattro condizioni alternativamente su base reale o formale: a) posizione etica o legalmente corretta; b) informazione e consenso, o documentazione del consenso; c) impossibilità fisica o tecnica; d) atti che non implicano o implicano utilità diretta per il paziente. Le incapacità previste dalla GCP sono: 1. non sa (o non può) leggere e scrivere; 2. minore o legalmente incapace ma con capacità reale; 3. minore o legalmente incapace senza capacità reale, o incosciente, con rappresentate legalmente accettabile; 4. minore o legalmente incapace senza capacità reale, o incosciente, senza rappresentante legalmente accettabile. Per queste condizioni la GCP prevede procedure precise che però possono porsi in contrasto con l’accettabilità etica e produrre conflitti con i comitati di etica, anche perché la GCP considera equivalenti il soggetto e il suo rappresentante, posizione accettabile in studi terapeutici ma non accettabile per studi non terapeutici. Quando l’incapacità al consenso è formale non c’è sostanzialmente contrasto fra GCP ed etica, purché l’informazione sia data in maniera completa e vi sia la possibilità reale di consentire liberamente. Su questi aspetti si concentrerà il comitato di etica. Quando l’impossibilità a consentire è reale, il comitato di etica ed il medico sperimentatore, vincolati ad operare sotto le condizioni specifiche degli interventi medici straordinari in emergenza, aventi come condizione irrinunciabile il presumibile beneficio per il soggetto stesso, potrebbero respingere su base vincolante etica e deontologica, anche protocolli formalmente conformi alla GCP.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Atallah, I., E. Berta, A. Coffre, J. Villa, E. Reyt, and C. A. Righini. "Supracricoid partial laryngectomy with crico-hyoido-epiglottopexy for glottic carcinoma with anterior commissure involvement." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 3 (June 2017): 188–94. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1002.

Full text
Abstract:
I tumori della glottide scoperti in fase precoce (T1-T2) possono essere trattati sia con la radioterapia, sia mediante un intervento chirurgico. Lo scopo del nostro studio è stato quello di analizzare la sopravvivenza ed i risultati funzionali della laringectomia parziale sopracricoidea con crico-ioido-epiglotto-pessia per trattare il carcinoma della glottide con coinvolgimento della commissura anteriore. Abbiamo condotto uno studio retrospettivo (1996-2013), che includeva pazienti sottoposti a laringectomia parziale sopracricoidea con crico-ioidoepiglotto- pessia per un carcinoma a cellule squamose della glottide coinvolgente la commissura anteriore. Prima dell’intervento è stato inoltre effettuato uno staging completo con TC del collo e del torace, nonché una laringoscopia diretta in sospensione in anestesia generale. 53 pazienti sono stati inclusi nel nostro studio. Il periodo mediano di follow-up è stato di 124 mesi. La resezione tumorale è stata completa nel 96,2% dei casi. I tassi di sopravvivenza, specifica e senza recidiva, a 5 anni sono stati rispettivamente 93,7%, 95,6 e 87,7%. Il periodo medio di ricovero è stato di 18 giorni. I tempi medi trascorsi prima del decannulamento e prima della ripresa dell’alimentazione per os sono stati rispettivamente 15 e 18 giorni. La laringectomia parziale sopracricoidea con crico-ioido-epiglotto-pessia è un’opzione importante per la conservazione chirurgica della laringe. Tale approccio consente un adeguato controllo della malattia e buoni risultati funzionali, purchè le indicazioni siano seguite pedissequamente e la tecnica chirurgica sia perfetta.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

D'Ovidio, Fabrizio. "L'effetto dei legami positivi e negativi sulle prestazioni sportive." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 62–90. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002003.

Full text
Abstract:
L'assunto teorico dell'indagine condotta si basa sull'influenza agita sulle prestazioni dalle relazioni instaurate tra i membri di squadre sportive. L'impiego della Social Network Analysis (SNA) in questo contesto di studio si rende estremamente pertinente, dato che le squadre sportive presentano confini netti, costituiscono gruppi di soggetti ben definiti (reticoli completi), generano misure di outcome facilmente misurabili e l'efficacia dell'interdipendenza tra i propri membri produce un impatto diretto sulle performance (Lusher et al., 2010). L'unitŕ di analisi č costituita dai match disputati dalle squadre campionate, appartenenti a quattro specialitŕ sportive (pallacanestro, pallavolo, pallamano e pallanuoto) e distinti livelli di intensitŕ agonistica (dalla massima serie al dilettantismo). Attraverso gli strumenti della SNA, nell'indagine condotta vengono rilevate le relazioni interpersonali di matrice professionale e amicale: le prime misurano l'intesa di gioco e la reputazione professionale di ciascun giocatore; le seconde catturano quanto spesso gli atleti dichiarano di frequentarsi al di fuori dell'ambiente sportivo. I legami instaurati tra i giocatori vengono inoltre distinti in positivi e negativi. La ricerca si concentra perlopiů sulle relazioni di segno negativo in virtů della teoria dell'asimmetria negativa dei legami, secondo la quale gli eventi negativi stimolano una maggiore attivitŕ fisiologica, affettiva, cognitiva e comportamentale rispetto a quelli positivi o neutri (Labianca e Brass, 2006). Le medie degli indegree centrality dei legami positivi e negativi, e di tipo professionale e amicale, vengono impiegate per predire le performance collettive delle squadre, operativizzate attraverso la differenza standardizzata dei punteggi ottenuti in ciascun match. L'analisi condotta dimostra che l'appartenenza ad una serie agonistica rispetto ad un'altra influenza notevolmente l'effetto dei legami sulle prestazioni: in generale, i legami positivi si rendono premianti in termini di rendimento per le squadre professioniste, mentre quelli negativi risultano ostacolare le performance delle squadre meno professionali. Nello specifico, nelle squadre professioniste le relazioni di antipatia e di ostilitŕ tra i giocatori sono neutralizzate dall'osservanza delle regole tecniche in base alle quali essi sono chiamati ad interagire - osservanza che fa tutt'uno con la professionalitŕ loro richiesta, mentre le relazioni di segno positivo si rendono estremamente determinanti. Nel caso delle squadre non professioniste (i cui atleti percepiscono solo modesti vantaggi economici dall'attivitŕ agonistica sportiva), al contrario, i legami negativi tra i giocatori in campo (anche se in media assai meno frequenti che tra i giocatori professionisti) peggiorano sensibilmente i risultati conseguiti, mentre quelli positivi non dimostrano avere alcun effetto significativo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

TOMMASI, Francesco Valerio. "G. BANHAM, D. SCHULTING AND N. HEMS (A CURA DI), THE BLOOMSBURY COMPANION TO KANT, BLOOMSBURY, LONDON-NEW DEHLI-NEW YORK-SYDNEY 2015, 432 PP." Estudos Kantianos [EK] 4, no. 02 (January 25, 2017): 219–22. http://dx.doi.org/10.36311/2318-0501.2016.v4n2.16.p219.

Full text
Abstract:
È nota la tesi di Hegel secondo cui non è possibile qualcosa come una introduzione alla filosofia; la condizione di chi vuole apprendere questa disciplina sarebbe infatti analoga a quella di colui che impara a nuotare: è assurdo pensare di poterlo fare senza entrare in acqua. Anche per la filosofia, dunque, bisognerebbe confrontarsi senza mediazioni con il pensiero e con la tradizione. Ciò appare tanto più vero nel caso dello studio della storia della filosofia e del pensiero di un autore. Infatti è evidentemente paradossale avvicinarsi agli scritti di qualcuno senza leggerli. Ogni sintesi o parafrasi risulta problematica, in quanto immediatamente riduttiva. Solo il confronto analitico con i testi può rendere ragione in modo adeguato di una proposta teorica, dei suoi dettagli, delle sue sfumature e anche delle sue eventuali difficoltà, incongruenze o dei mutamenti di opinione nel tempo – per cui è altresì inevitabile, per familiarizzare con un pensiero, affrontarlo nella sua completezza. Ad una comprensione piena è poi ovviamente necessaria anche la lettura dei testi in lingua originale. Così, il tenere corsi di lezioni, o forse, ancor di più, il lavorare alla stesura di traduzioni, si presentano sovente come i mezzi migliori per entrare veramente in confidenza con la proposta di un autore: lezioni e traduzioni rappresentano infatti contesti nei quali la comprensione è messa alla prova dalla necessità di restituzione ad altri. Ma la conoscenza diretta e complessiva dei testi, anche nella lingua originale, ancora non basta. Solitamente è anche indispensabile avere familiarità con le opere del contesto, e dunque con le fonti e con gli interlocutori. Infatti, il significato di alcune questioni e di molti termini anche tecnici non può altrimenti essere chiarito.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Pagni, C. A., M. Fontanella, F. Nannucci, D. Garbossa, C. Cossandi, M. Bergui, C. Nurisso, and G. B. Bradač. "Il trattamento delle malformazioni artero-venose cerebrali." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 1 (February 2002): 93–108. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500109.

Full text
Abstract:
Dal mese di Novembre 1991 all'Agosto 2001, 115 pazienti sono stati ricoverati per una Malformazione Artero-Venosa (MAV) presso la Clinica Neurochirurgica dell'Università di Torino. Novantaquattro pazienti su 115 (82%) sono stati ricoverati dopo un sanguinamento. Novantaquattro (82%, 82 sanguinanti, 11 non sanguinanti) sono stati sottoposti a vari trattamenti (chirurgico, endovascolare, radiochirurgico o associazioni dei precedenti). Risanguinamento: Nessuno dei 9 pazienti portatori di MAV non sanguinanti e non sottoposti a trattamento per varie ragioni, ha avuto un sanguinamento nel periodo di follow up di 1–10 anni. In 12 pazienti, su 94 che avevano già avuto una emorragia, abbiamo osservato il risanguinamento della MAV (13%). MAV sanguinanti: Sul totale di 82 pazienti trattati, 43 (53%) sono stati dimessi senza deficit neurologici, 19 (23%) con deficit minori, 11 (13%) con gravi deficit neurologici, 9 pazienti sono deceduti (11%). MAV non sanguinanti: Sul totale di 11 casi trattati, 8 sono stati dimessi senza deficit neurologici (73%), 2 casi con deficit minori (18%) e 1 paziente è deceduto (9%). Le tecniche di trattamento sono state variamente combinate. Il trattamento chirurgico è stato associato a buoni risultati nel 50% dei casi, con mortalità dell '8%. Malformazioni artero-venose sanguinanti: ogni tipo di trattamento di una MAV deve mirare alla sua completa esclusione. In generale il nostro comportamento nel trattamento di pazienti con MAV sanguinante è il seguente: - In caso di MAV superficiali, di volume inferiore a 25–30 cm3 e in aree non eloquenti, l'approccio è chirurgico. - In caso di MAV sulla faccia mesiale dell'emisfero o che interessano la regione del cingolo o il corpo calloso, l'esclusione della MAV può essere ottenuta con l'aggressione chirurgica diretta o con la radiochirurgia eventualmente preceduta da parziale embolizzazione. - Le MAV profonde para o intraventricolari o della testa del n. caudato o strio-capsulo-talamiche possono essere trattate chirurgicamente, ma di solito vengono sottoposte a radiochirurgia. - Le MAV in aree eloquenti, se piccole sono sottoposte a radiochirurgia, se di dimensioni maggiori sono dapprima sottoposte ad embolizzazione e successivamente a radiochirurgia. - Le MAV vicine ad aree eloquenti o che in parte le coinvolgono, ad esempio MAV parieto-occipitali corticali o cortico-sottocorticali sono di solito sottoposte a trattamento chirurgico, eventualmente preceduto da un trattamento endovascolare. Malformazioni artero-venose non sanguinanti: in linea generale le MAV di piccolo volume in aree non eloquenti vengono sottoposte al trattamento chirurgico. Se superano i 25–30 cm3 possono essere sottoposte a trattamento endovascolare e successivamente alla chirurgia. Le MAV superiori ai 25–30 cm3 in aree eloquenti, in particolare se irrorate da feeders profonde non vengono di solito sottoposte ad alcun trattamento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Montoya Zavala, Erika Cecilia, Martha Cecilia Herrera García, and Anna Ochoa O'Leary. "Foto-voz como Técnica de Investigación en Jóvenes Migrantes de Retorno. Trayectorias migratorias, identidad y educación." Empiria. Revista de metodología de ciencias sociales, no. 45 (January 15, 2020): 15. http://dx.doi.org/10.5944/empiria.45.2020.26303.

Full text
Abstract:
El objetivo de este artículo es describir de manera general la técnica de investigación Foto-voz y valorar si ampliar los alcances de esta técnica, al tema de migración de retorno, nos ayuda a comprender el rol que juegan las trayectorias migratorias, el lenguaje, el estigma y la identidad en las aspiraciones educacionales de los jóvenes de retorno en la Universidad Autónoma de Sinaloa (UAS). Asimismo, es nuestro objetivo presentar los principales hallazgos en las tres categorías de análisis propuestas: las trayectorias migratorias, el estigma- identidad, y las aspiraciones educativas de los jóvenes retornados. Utilizamos el instrumento de la Foto-Voz, la cual es una técnica de investigación cualitativa, de muestreo intencional y de acción participante. Participaron jóvenes de retorno, jóvenes sin experiencia migratoria y profesores y profesoras de la Facultad de Estudios Internacionales y Políticas Públicas de la UAS en Culiacán, Sinaloa, en un taller de fotografía donde expresan sus experiencias migratorias, su identidad y sus aspiraciones educativas por medio de fotos y pequeñas narrativas. Se reclutaron 15 participantes, por medio de invitación directa, difusión de información del taller de fotografía y por medio de bola de nieve. Dentro de los resultados podemos destacar que ampliar el alcance de Foto-voz al tema de migración de retorno de jóvenes, tiene utilidad al proporcionar a los y las recién llegadas herramientas para expresar su identidad (todavía incomprensible para ellos) con representaciones simbólicas a través de fotografías. Sus testimonios reflejan una introspección y un esfuerzo de autoconocimiento sobre sus sentimientos y perspectivas. Con esta técnica identificamos y priorizamos situaciones de exclusión e inclusión en las trayectorias migratorias y en el proceso de inmersión en la universidad de los jóvenes retornados.The objective of this article is to describe in a general way the Photo-voice research tecnique and assess whether extending the scope of this tecnique to the issue of return migration helps us to understand the role played by migratory trajectories, language, stigma and identity in the educational aspirations of returning youth at the Autonomous University of Sinaloa (UAS). Likewise, it is our objective to present the main findings in three categories of analysis: migratory trajectories, stigma-identity, and the educational aspirations of young returnees. Methodology: Foto-Voz is a technique of qualitative research, non-representative sampling and participatory action. Participated in a photography workshop: young people of returned, young people without migratory experience and professors from the Faculty of International Studies and Public Policies of the UAS in Culiacán, Sinaloa, where they express their migratory experiences and their educational aspirations through photos and small narratives. 15 participants were recruited, through direct invitation, dissemination of information from the photography workshop and by a snowball. Findings: Extending the scope of the Fotovoz to the issue of return migration of young people, is useful in providing newcomers with tools to express their identity (still incomprehensible to them) with symbolic representations through photographs. Their testimonies reflect an introspection and an effort of self-knowledge about their feelings and perspectives. Under this methodology we identify and prioritize situations of exclusion and inclusion in migratory trajectories and in the process of immersion in the university of the young returned.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Milella, D., A. Tarantino, C. F. Andreula, and A. Carella. "Metastasi del midollo spinale: Studio RM." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 2 (April 1995): 235–40. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800215.

Full text
Abstract:
Le metastasi intramidollari, con l'utilizzo della RM, stanno acquisendo sempre più una loro identità nosologica anche per il neuroradiologo, perdendo così la connotazione di patologia di interesse prevalentemente dell'anatomo patologo. La loro frequenza fra le complicanze di un processo neoplastico, è comunque sempre molto rara con un'incidenza infatti che varia dallo 0,9 all'8,5%. Questa rarità di riscontri neuroradiologici è in parte dovuto anche al mezzo tecnico «RM», che deve essere utilizzato sfruttando al massimo le sue potenzialità alla ricerca di queste lesione sovente molto piccole. La neoplasia che più frequentemente realizza lesioni secondarie a livello del midollo spinale è il cancro polmonare, segue poi il cancro mammario, il melanoma, il linfoma, cancro del colon etc. Il nostro studio è stato condotto con un'analisi retrospettiva di 165 esami RM spinali e midollari effettuati a pazienti con una neoplasia primitiva già diagnosticata o la cui diagnosi è scaturita proprio successivamente al riscontro neuradiologico. La sintomatologia di avvio all'esame era quasi sempre aspecifica, priva cioè di un indicazione precisa di sofferenza midollare, ma caratterizzata solitamente da dolore radicolare. Il nostro riscontro è stato di 6 metastasi intramidollari con una percentuale quindi di incidenza di lesioni intramidollari nella nostra casistica del 3,8%. I nostri rilievi neuroradiologici sono stati caratterizzati da alterazione morfologica del midollo spinale, alterazione di segnale, o evidenziazione diretta della lesione dopo somministrazione di mdc. La semeiotica neuroradiologica della lesione midollare sicuramente non patognomonica, ma ugualmente particolare, è comunque elemento indispensabile nell'ambito della diagnosi differenziale, con tutte le altre lesioni intramidollari, che bisogna sempre operare. Tale patologia quindi deve sempre essere tenuta sempre in cosiderazione dal neuroradiologo ogni qual volta viene eseguita una RM del rachide e midollo per la ricerca di metastasi. RM che è da considerare senza alcun dubbio come esame di scelta nella ricerca di possibili lesioni secondarie intramidollari, ma che deve essere eseguita sempre con la massima accortezza e completata con somministrazione ev di mdc paramagnetico, in relazione alle dimensioni solitamente piccole di queste lesioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Coccia, S., and D. J. Mattingly. "Settlement history, environment and human exploitation of an intermontane basin in the central Apennines: the Rieti survey 1988–1991, part I." Papers of the British School at Rome 60 (November 1992): 213–89. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009831.

Full text
Abstract:
STORIA INSEDIAMENTALE, AMBIENTE E SFRUTTAMENTO UMANO DI UN BACINO INTERMONTANO NELL'APPENNINO CENTRALE: IL RIETI SURVEY, 1988–1991, I. PARTEQuesto progetto è diretto allo studio del paesaggio rurale intorno alla città di Rieti, nell'Italia centrale e in particolare si propone di esaminare, in un ampio fronte diacronico, il mutamento del modello insediamentale e i diversi modi di sfruttamento dell'alto bacino appenninico e delle colline e dei monti circostanti. Sono qui descritti gli scopi ed i metodi interdisciplinari del progetto e vengono riportati i principali risultati ottenuti. Lo studio degli aspetti geomorfologici ha giocato un ruolo importante nel progetto e i risultati sono presentati in due principali sezioni riguardanti una la natura dei suoli del bacino e l'altra i diversi modi della loro formazione. Il lavoro sul campo si è principalmente basato sulla ricognizione intensiva di una serie di transetti perpendicolari sul lato orientale del bacino montano di Rieti, estesa anche alle montagne circostanti. Nel corso di tre stagioni di lavoro, oltre 500 campi sono stati esaminati nell'ambito di un'area di circa 22 kmq., insieme con più ampie ricognizioni all'interno dell'intero bacino; tali ricognizioni sono state specificatamente finalizzate alla ricerca di dati che aiutassero a fornire risposte circa la problematica riguardante il mutare del quadro insediativo durante l'epoca medievale. Sono stati rinvenuti un totale di circa 200 siti di vario tipo ed epoca, sebbene si sia cercato di analizzare tali siti, durante le ricognizioni, nell'ambito dell'archeologiaoff-site. Le ricognizioni di particolari aree comprendenti un certo numero di siti con evidenti resti architettonici, sono state integrate con le evidenze portate alla superficie tramite l'aratura. Le ricognizioni miranti al rinvenimento di strutture sono risultate essere particolarmente positive, con l'individuazione di una serie di castelli e villaggi medievali, posizionati ad alte quote intorno al bacino. Durante tale progetto sono stati inoltre usati metodi geofisici di prospezione, compiendo ricognizione di resistività su larga scala per circa 20 siti: vengono qui riportati alcuni commenti preliminari sui risultati ottenuti grazie a questa tecnica. Il lavoro di tipo archeologico è stato accompagnato da una ricerca a carattere storico ed archivistico; l'articolo si conclude con una sintesi della storia insediamentale del bacino di Rieti per un periodo che va dall'età del bronzo all'età post-medievale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Sharples, M., and B. du Boulay. "Cuore e testa: Il «tutore radiologico» e oltre." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 4 (November 1992): 465–71. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500410.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro tratta dell'insegnamento dell'interpretazione delle immagini mediche basato sul computer. Esso indica i vantaggi dell'assistenza del computer come metodo per fornire una consulenza sistematica accessibile per l'interpretazione delle immagini mediche, nonchè i problemi dati dalla sostituzione o dall'integrazione della figura dell'insegnante. Esso descrive il prototipo di un sistema di insegnamento relativo alle radiografie al torace ed illustra un progetto attualmente in corso per estendere il sistema alle immagini neurologiche della risonanza magnetica. Insegnare ad interpretare le immagini mediche è molto simile all'insegnamento in altre discipline, come la meteorologia, la botanica e la geologia, nelle quali le informazioni si presentano principalmente come immagini visive. Testi di psicologia dell'insegnamento forniscono chiare indicazioni su come insegnare le immagini visive e molte possono essere applicate all'insegnamento riferito alle immagini mediche. Ma le immagini mediche presentano problemi particolari: la qualità dell'immagine è fortemente influenzata da fattori tecnici come il tempo di esposizione; l'immagine è un'astrazione degradata della struttura fisica; le strutture tridimensionali sono ridotte a modulazioni dell'intensità dell'immagine; caratteristiche anatomiche cruciali possono essere nascoste da altre caratteristiche; e le caratteristiche possono assumere un'ampia gamma di valori in pazienti normali e in quelli con anomalie. Nonostante queste difficoltà non esiste un metodo affermato per insegnare ad esaminare le immagini mediche. Generalmente gli studenti imparano sui libri di testo e la loro esperienza di studio di casi è limitata a brevi incontri con un insegnante e un set di immagini scelte ad hoc. I sistemi di insegnamento basato sul computer offrono una soluzione al problema di fornire una consulenza sistematica accessibile. Essi sono stati sviluppati per altri settori della formazione professionale, come l'elettronica, la diagnosi di malattie infettive ed il controllo di processi industriali. Sono in grado di utilizzare varie strategie di insegnamento e di apprendimento, compresi lo sfogliare rapidamente il testo, l'esplorazione guidata, l'assistenza nello studio di casi e l'insegnamento diretto. Un computer può immagazzinare migliaia di immagini interrelate e collegate ad informazioni relative alle loro caratteristiche e alle patologie ad esse associate. Questo database può essere consultato per tenere una «lezione» costituita da una sequenza studiata di immagini esemplificatrici o per correggere le concezioni errate di uno studente mostrandogli immagini comparate.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Oliveira, Vanessa, and Leonardo Carnut. "Eficiência administrativa relacionada à condução do paciente oncológico desde o diagnóstico ao tratamento no Sistema Único de Saúde." JMPHC | Journal of Management & Primary Health Care | ISSN 2179-6750 12, spec (May 22, 2021): 1–2. http://dx.doi.org/10.14295/jmphc.v12.1082.

Full text
Abstract:
Ao longo dos 32 anos de existência do SUS houve uma significativa evolução na estruturação da atenção oncológica, porém as dificuldades no acesso à alta complexidade e o déficit na capacidade instalada são as principais limitações atuais para a viabilização de diagnóstico e tratamento dos pacientes em tempo oportuno. Devido à demanda crescente por políticas específicas para a área foram promulgadas diversas leis, decretos e portarias com foco na assistência oncológica desde o estabelecimento do SUS. A Portaria GM/MS n° 3.535, marco inicial na organização da assistência dessa área terapêutica, passou por atualizações e hoje a Política Nacional para prevenção e controle do câncer é estabelecida pela Portaria GM/MS n° 874, de 2013. Esta portaria também contempla a Lei n°12.732 de novembro de 2012, em que se estabelece que o primeiro tratamento do paciente com neoplasia maligna deve se iniciar em até 60 dias ou prazo menor, contatos a partir da data em que for firmado o diagnóstico no laudo patológico. Esta lei foi atualizada pela lei n° 13.896 de 2019 que incluiu o prazo máximo de 30 dias para a realização dos exames que corroborem com a hipótese diagnóstica de neoplasia maligna, conforme solicitação do médico responsável. No entanto uma grande barreira na execução desta lei têm sido os trâmites administrativos da gestão pública em saúde. Sabe-se que administração direta tem vantagens importantes na operacionalização do direito à saúde no Brasil no que tange ao vínculo profissional e ao cuidado continuado. Contudo, a burocratização da máquina pública ainda impede que acesso seja agilizado e satisfatório caracterizando no que a literatura científica compreende como um problema de ‘eficiência administrativa’. É essencial reconhecer que o termo eficiência não é um termo privativo de nenhuma ciência e organizar sua nomenclatura. A eficiência administrativa é um conceito com algumas compreensões que, grosso modo, pode ser aglutinada em duas. A primeira, a eficiência administrativa do tipo ‘pura’ ou ‘processual’ se refere ao processo de trabalho em si e é entendida como o melhor processo de trabalho, ou seja, o melhor meio para alcançar o objetivo pretendido, e este deve ser impessoal e justo. Este tipo é aquele em que relaciona com a ideia de agilidade da prestação do serviço. O outro tipo de eficiência administrativa ligada à gestão da atividade estatal é do tipo eficiência ‘pública’. Pode-se dizer que a eficiência administrativa pública se trata da exigência jurídica, imposta à administração pública e àqueles que lhe fazem às vezes ou simplesmente recebem recursos públicos vinculados de subvenção ou fomento, de atuação idônea, econômica e satisfatória na realização das finalidades públicas que lhe forem confiadas por lei, ato ou contrato de direito público. Compreendendo que a ineficiência administrativa tem tido uma parcela de responsabilidade importante na falta de acesso aos pacientes oncológicos ao diagnóstico e tratamento é que este estudo visa revisar a literatura científica sobre a eficiência administrativa relacionada à condução do paciente oncológico desde o diagnóstico ao tratamento no Sistema Único de Saúde. Este artigo foi realizado a partir de uma revisão integrativa da literatura, guiada por uma pergunta de pesquisa, definida como “O que a literatura científica apresenta sobre a eficiência administrativa relacionada ao diagnóstico e tratamento do paciente oncológico no SUS?”. A pergunta permitiu a delimitação de alguns termos, posteriormente utilizados para definição dos descritores de interesse na plataforma http://decs.bvs.br/ - Descritores em ciências da saúde. O conjunto de descritores foi derivado dos seguintes item-chaves inicialmente identificados: Eficiência, diagnóstico, tratamento, paciente, oncologia, SUS. Os descritores relacionados a cada termo-chave foram avaliados e sua usabilidade pela comunidade científica foi confirmada. Os descritores foram posteriormente combinados em pólos para permitir a busca bibliográfica no portal Biblioteca Virtual em Saúde (BVS) – http://bvsalud.org/. No polo fenômeno foram incluídos os descritores relacionados à eficiência, no pólo população foram combinados os descritores derivados os termos diagnóstico, tratamento, paciente e oncologia. O último polo, contexto, busca situar os resultados no Sistema Único de Saúde. A combinação entre os polos foi realizada utilizando o operador Booleano “AND” e entre descritores de um mesmo polo foi utilizado o “OR”. O único polo em que foi utilizado termo livre foi o polo contexto, devido ao limitado número de resultados. A sintaxe final escolhida foi: (mh:(mh:((mh:(mh:("eficiencia organizacional" OR "indicadores de qualidade em assistencia a saude" OR "alocacao de recursos"))) AND (mh:(mh:("diagnostico" OR "diagnostico diferencial" OR "servicos de diagnostico" OR "testes imunologicos" OR "diagnostico por imagem" OR "ultrassonografia" OR "radiografia" OR "diagnostico clinico" OR "diagnostico da situacao de saude" OR "diagnostico da situacao de saude em grupos especificos" OR "grupos diagnosticos relacionados" OR "tecnicas de laboratorio clinico" OR "tecnicas e procedimentos diagnosticos" OR "equipamentos para diagnostico" OR "tecnicas de diagnostico molecular" OR "deteccao precoce do cancer" OR "diagnostico tardio" OR "patologia molecular" OR "diagnostico ausente" OR "terapia combinada" OR "tratamento farmacologico" OR "quimioterapia combinada" OR "radioterapia" OR "terapia" OR "custos de cuidados de saude" OR "quimioterapia adjuvante" OR "terapia neoadjuvante" OR "protocolos antineoplasicos" OR "direitos do paciente" OR "conduta do tratamento medicamentoso" OR "terapia de alvo molecular" OR "tempo para o tratamento" OR "intervalo livre de progressao" OR "continuidade de assistencia ao paciente" OR "assistencia ao paciente" OR "servicos de saude" OR "admissao do paciente" OR "assistencia centrada no paciente" OR "pacientes" OR "atencao progressiva ao paciente" OR "administracao dos cuidados ao paciente" OR "transferencia de pacientes" OR "registros medicos" OR "cuidado periodico" OR "direitos do paciente" OR "registros eletronicos de saude" OR "gravidade do paciente" OR "navegacao de pacientes" OR "avaliacao de resultados da assistencia ao paciente" OR "dano ao paciente" OR "testes imediatos" OR "conforto do paciente" OR "oncologia" OR "servico hospitalar de oncologia" OR "radioterapia" OR "oncologia cirúrgica" OR "oncologia integrativa" OR "neoplasias")))))) AND (tw:(sistema unico de saude)). Esta sintaxe resultou em 25 estudos. Estes foram avaliados e foram descartados estudos repetidos, aqueles cujo tipo de material não era artigo e cujo tema não se relacionada com o objetivo dessa pesquisa. Após essa triagem inicial foram selecionados 9 artigos para leitura na íntegra.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography