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Journal articles on the topic 'Teorie di ordine superiore'

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Gadducci, Fabio, Piergiulio Katis, Ugo Montanari, Nicoletta Sabadini, and Robert F. C. Walters. "Comparing cospan-spans and tiles via a Hoare-style process calculus1 1Research partly supported by the Italian MIUR Project Teoria della Concorrenza, Linguaggi di Ordine Superiore e Strutture di Tipi (TOSCA)." Electronic Notes in Theoretical Computer Science 62 (June 2002): 157–76. http://dx.doi.org/10.1016/s1571-0661(04)00325-1.

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De Florio, Ciro. "Logica di ordine superiore e verità." EPISTEMOLOGIA, no. 1 (July 2014): 79–95. http://dx.doi.org/10.3280/epis2014-001005.

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Vitanza, Carmela. "Sui problemi al contorno per i sistemi ellittici degeneri di ordine superiore." Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo 34, no. 3 (October 1985): 387–406. http://dx.doi.org/10.1007/bf02844533.

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Corradini, Andrea, and Fabio Gadducci. "Categorical rewriting of term-like structures1 1Research partially supported by the EC TMR Network GETGRATS (General Theory of Graph Transformation Systems), by the ESPRIT Working Group APPLIGRAPH (Applications of Graph Transformation), and by the Italian MURST project TOSCA (Teoria della Concorrenza, Linguaggi di Ordine Superiore e Strutture di Tipi)." Electronic Notes in Theoretical Computer Science 51 (May 2002): 108–21. http://dx.doi.org/10.1016/s1571-0661(04)80195-6.

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5

Colombo, Alessandro. "ORDINE E MUTAMENTO NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 27, no. 2 (August 1997): 373–401. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024862.

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Abstract:
IntroduzioneSe è vero che i silenzi e le omissioni di una disciplina dicono, a volte, più di quanto dicano le sue parole, la riflessione post-bellica delle relazioni internazionali ha meno da dire sul mutamento internazionale di quanto questo abbia da dire sulle relazioni internazionali.Quando si tireranno le somme della storia della politica internazionale del nostro secolo, infatti, essa apparirà come una successione di mutamenti colossali: dalla fine degli imperi asburgico, ottomano e germanico all'indomani della prima guerra mondiale, a quella degli imperi coloniali dopo la seconda, fino a quella dell'impero russo-sovietico che ha chiuso anche simbolicamente il Novecento. Tanto più sorprendente, quindi, è il fatto che di questi processi non sia rimasta quasi traccia nell'analisi scientifica della politica internazionale. Con alcune lodevoli eccezioni, fino alla fine degli anni settanta la gran parte dell'analisi della politica internazionale si concentrò su elementi statici, quando non finì per essere pura e semplice teoria del bipolarismo. Diversi elementi giocarono a favore di questa scelta (Gilpin 1989, 4-6): la priorità, consueta nelle scienze sociali, dell'analisi statica rispetto all'analisi dinamica (Schumpeter 1979), resa ancora più pervasiva dal successo della teoria dei sistemi; il progressivo declino di quella che K.J. Holsti definì la «grande teoria» (Holsti 1971), cioè dei tentativi di costruire una teoria generale delle relazioni internazionali; la contraddizione tra i colossali mutamenti che avvenivano nel Terzo Mondo e la matrice euro-occidentale della disciplina; la mancanza, soprattutto, di una «domanda» di teorie del mutamento, annullata anch'essa nel «lungo presente» del confronto bipolare.
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Gadducci, Fabio, and Ugo Montanari. "A Concurrent Graph Semantics for Mobile Ambients1 1Research partly supported by the EC TMR Network General Theory of Graph Transformation Systems (GETGRATS); by the EC Esprit WG Applications of Graph Transformations (APPLIGRAPH); and by the Italian MURST Project Teoria della Concorrenza, Linguaggi di Ordine Superiore e Strutture di Tipi (TOSCA)." Electronic Notes in Theoretical Computer Science 45 (November 2001): 88–105. http://dx.doi.org/10.1016/s1571-0661(04)80957-5.

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7

Carbone, Tiziano. "Coscienza primaria e coscienza di ordine superiore in homo sapiens: continuità ed emergenze." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (April 2017): 49–66. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2017-001005.

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Di Pietro, Maria Luisa, and Roberta Minacori. "La teoria della brain birth versus la teoria della brain death: una simmetria impossibile." Medicina e Morale 48, no. 2 (April 30, 1999): 321–36. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.807.

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Abstract:
In simmetria con il paramento cerebrale quale modalità di accertamento della morte, viene proposto da più parti il riferimento alla comparsa di un sistema nervoso funzionante per identificare l’inizio dell’esistenza di un individuo umano. È la cosiddetta teoria della brain birth</> o della nascita cerebrale: ma più esattamente si potrebbe parlare di “teorie”, in quanto molteplici sono state le interpretazioni che ne sono state date. In questo articolo vengono passate in rassegna le varie teorie della brain birth (di Goldenring Kushner, Burgess, Jones, etc.) e vengono analizzate criticamente le ragioni e le finalità di una tale proposta. Finalità - come è noto – meramente pratiche: si vuole individuare un limite prima del quale è possibile sopprimere o utilizzare l’embrione a scopi sperimentali e attuare così una tutela radualistica dello stesso; ragioni arbitrarie: ridurre l’uomo al suo cervello e il cervello alla capacità di coscientizzare. Una proposta, quella della brain birth, che manca di fondamento biologico e ontologico e che vuole in modo indebito utilizzare un criterio che accerta il disordine e la disinterazione della morte per individuare l’inizio della vita, che ordine e proressione.
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Monti, C., M. C. Malaguti, and M. Marchi. "La patologia della colonna dell'anziano." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 3_suppl (October 1994): 65–88. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s309.

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Abstract:
La patologia della colonna dell'anziano, intendendo arbitrariamente con questo termine soggetti di età superiore ai 60 anni, è costituita per lo più da lesioni degenerative osteo-disco-articolari, dalla osteoporosi e dalle sue complicanze. Dalla revisione di 1.000 esami di tomografia computerizzata della colonna in pazienti di età superiore a 60 anni gli Autori infatti hanno posto diagnosi in 808 casi di malattia degenerativa e di osteoporosi e in 192 casi hanno ritrovato altre patologie che, pur non essendo di esclusiva pertinenza dell'anziano, mostrano una netta predilezione per questa fascia di età. In 27 pazienti fu posta diagnosi di metastasi ed il dato, epidemiologicamente non significativo, è da porsi in relazione al carattere monospecialistico degli Istituti Ortopedici Rizzoli. In 93 casi fu posta diagnosi di tumore osseo primitivo benigno rappresentato dall'emangioma nelle sue varietà asintomatica e compressiva; i 43 casi di tumori ossei primitivi maligni sono da ascrivere in ordine decrescente al mieloma, al cordoma, ai linfomi e a rarissimi casi di emangioendotelioma. In 21 pazienti fu posta diagnosi di spondilodiscite e in 8 di malattia di Paget. Gli autori descrivono le caratteristiche clinico-radiologiche di queste lesioni enfatizzando il ruolo della tomografia computerizzata e della risonanza magnetica non solo nella individuazione e precisazione della lesione ma anche nel bilancio loco-regionale ed infine sottolineano la difficoltà della diagnosi differenziale tra metastasi, tumori primitivi maligni talora con le spondilodisciti e la malattia di Paget per cui spesso è indispensabile il ricorso alla biopsia TC-guidata.
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Allais, Maurice. "The Empirical Approaches of the Hereditary and Relativistic Theory of the Demand for Money: Results, Interpretation, Criticisms, and Rejoinders." Journal of Public Finance and Public Choice 4, no. 1 (April 1, 1986): 3–83. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117318.

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Abstract:
Abstract La teoria ereditaria e relativistica della dinamica monetaria è basata su alcuni nuovi principî-guida: la fondamentale analogia tra oblio e interesse, la considerazione del tempo psicologico, il condizionamento ereditario della psicologia dell’operatore.Questi principî sono applicabili a numerosi campi, come l’economia, la psicologia, la sociologia, la scienza politica.Dopo una breve esposizione della struttura fondamentale della teoria ereditaria e relativistica della domanda di moneta, viene effettuato un confronto, sulla base di due diverse impostazioni, tra le ipotesi della teoria ed i dati empirici.I risultati conseguiti dimostrano che nessun’altra teoria spiega con altrettanto rigore l’iper-inflazione tedesca e l’andamento dell’economia statunitense durante la «grande depressione».Se, quindi, si accetta come fondamentale criterio di validità di una teoria la sua verifica empirica, la teoria ereditaria e relativistica appare di gran lunga superiore alle teorie monetarie alternative.
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Corsello, G., A. Aloisio, G. Attardo, M. Piccione, E. Piro, S. M. Vitaliti, and L. Giuffrè. "Indagine Clinico Epidemiologica su 132 Nati da Gravidanze Multiple." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (April 1994): 110–11. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003032.

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Abstract:
AbstractL'epidemiologia delle gravidanze multiple si è notevolemente modificata nel corso degli ultimi due decenni in virtù del perfezionamento e della diffusione delle tecniche di riproduzione assistita. L'utilizzazione di induttori farmacologici della ovulazione (specie le gonadotropine ed il citrato di clomifene) e l'impianto in utero di più embrioni fecondati in vitro, sono fattori che maggiormente hanno contribuito a fare impennare verso l'alto il numero di nati da gravidanze plurigemine. L'incidenza di parti trigemini, ad esempio, considerata gli inizi degli anni '70 di circa 1:10,000 parti, oggi si è elevata sino ad 1:3,500 circa.Presentiamo i dati relativi a 132 soggetti nati da gravidanze plurigemine all'Istituto Materno Infantile dell'Università di Palermo, al fine di valutarne la sopravvivenza e la morbilità anche in relazione al tipo di gravidanza (spontanea o indotta). In tal senso abbiamo preso in considerazione esclusivamente i nati nella nostra struttura con età gestazionale uguale o superiore a 26 settimane, escludendo quindi i nati da gravidanze plurime nati in altre strutture e trasferiti dopo la nascita (Tabella).Delle 57 gravidanze plurime, 37 (64.9%) sono risultate certamente indotte, solo farmacologicamente (54.1 %) o con varie tecniche di riproduzione assistita (45.9%). Le gravidanze indotte costituiscono nel nostro campione il 92.9% delle gravidanze con ordine di gemellarità superiore o uguale a 3 e solo il 55.8% delle gravidanze bigemine. Sul complesso delle gravidanze indotte conosciute, la quota percentuale delle plurigemine è risultata del 59.1% 102 neonati (77.3%) sono nati da taglio cesareo, 30 (22.7%) da parto eutocico.
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Cialdea, Alberto. "Teoremi di completezza connessi con equazioni ellittiche di ordine superiore in due variabili in un campo con contorno angoloso." Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo 35, no. 1 (January 1986): 32–49. http://dx.doi.org/10.1007/bf02844040.

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Corradini, Andrea, Fernando Luís Dotti, and Leila Ribeiro. "A Graph Transformation View on the Specification of Applications using Mobile Code* *Research partially supported by project ForMOS (Métodos Formais para Código Móvelem Sistemas Abertos) - grant CNPq 520269/98-5, by the Research Training Network GET-GRATS (General Theory of Graph Transformation Systems), and by the MURST project Teoria della Concorrenza, Linguaggi di Ordine Superiore e Strutture di Tipi (TOSCA)." Electronic Notes in Theoretical Computer Science 50, no. 3 (August 2001): 238–46. http://dx.doi.org/10.1016/s1571-0661(04)00175-6.

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van Meerhaeghe, Marcel. "Taxation and the European Community." Journal of Public Finance and Public Choice 7, no. 1 (April 1, 1989): 17–28. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344659.

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Abstract:
Abstract Dopo numerosi studi preliminari, nel 1967 sono state approvate le prime due direttive comunitarie concernenti l’armonizzazione delle imposte indirette, che hanno introdotto i principi generali per l’imposizione sul valore aggiunto.L’armonizzazione dei diversi sistemi nazionali sarebbe dovuta coincidere con l’unione economica e monetaria.Il conseguimento di un’unica base tributaria era anche importante in considerazione del fatto che la principale fonte di finanziamento della Comunità doveva essere costituita dall’1% del gettito IVA, ma i progressi fatti in questa direzione non sono ancora molto soddisfacenti.Le proposte più recenti stabiliscono un limite minimo ai tassi, senza introdurre limiti di ordine superiore. Una critica è stata quella di eccessive distorsioni della concorrenza dovute a notevoli differenze nelle aliquote.Per quanto riguarda l’imposizione diretta, il Trattato si limita a prevedere l’abolizione della doppia imposizione all’interno della Comunità. La Commissione ha, tuttavia, ritenuto opportuno tendere all’armonizzazione delle imposte dirette, ma le sue numerose proposte in tema d’imposizione societaria non sono peraltro state adottate.Non sembra, tuttavia, che quello dell’armonizzazione tributaria possa essere considerato un problema prioritario rispetto agli altri che la Comunità deve affrontare. Lo stesso Trattato di Roma ritiene che l’armonizzazione sia necessaria soltanto per le imposte indirette, nei limiti in cui essa sia necessaria per assicurare il funzionamento del mercato interno.Piuttosto che l’armonizzazione, dovrebbe essere la concorrenza l’elemento unificatore del mercato europeo.
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Moretti, Marco, and Manuele Marsili. "Resilienza come apprendimento." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (October 2020): 58–82. http://dx.doi.org/10.3280/pri2019-002004.

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Abstract:
L'articolo approfondisce il tema della resilienza da un punto di vista interdiscipli-nare, psico-socio-economico, secondo il paradigma sistemico. Dopo una prima distinzione fra la resilienza dei sistemi chiusi e aperti, si delineano due approcci alla resilienza: conservativo e trasformativo. Per mettere ordine tra i vari costrutti di resilienza ed evidenziare quali interrelazioni vi siano tra questi processi sono indagate le modalità di intervento adottate in risposta agli shock e i fattori protettivi che favoriscono la resilienza nonostante le vulnerabilità e, in particolare, il "senso di coerenza". Gli autori, quindi, propongono un modello positivo sistemico basato sull'apprendimento in cui sono delineati quattro livelli di resilienza, di cui quella conservativa e trasformativa sono considerate forme di apprendimento distinte. Viene inoltre individuato un livello superiore, e piuttosto raro, di resilienza trasmutativa o evoluzionaria. Questo modello si propone non solo di raccordare, organizzare e dare senso alle diverse declinazioni del concetto in esame, ma prevede an-che la possibilità di accedere a livelli superiori della scala di resilienza. Quanto pro-posto potrebbe rappresentare uno stimolo ad incentivare la rivalutazione e la riorganizzazione, da parte del policy maker, dei vigenti modelli di governance. A que-sto proposito gli autori ritengono necessarie ulteriori ricerche, in particolare: appro-fondire le diverse modalità di accesso dai livelli inferiori a quelli superiori di resi-lienza, nonché le possibili declinazioni del modello proposto in modelli normativi. Dal momento che le sfide odierne si configurano sempre più come minacce di na-tura globale, esse impongono all'umanità un cambiamento epistemico e lo svilup-po di una resilienza che possa favorire un senso di identità comune basato sulla coscienza della comunità di destino umana.
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Bianchi, T., C. Vegni, and A. Marini. "Gravidanze Gemellari: Mortalità e Morbilità Neonatali. Casistica I.O.G.L. Mangiagalli Anni 1990-1992." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 121–22. http://dx.doi.org/10.1017/s000156600000310x.

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Abstract:
AbstractI nati da gravidanza gemellare costituiscono una popolazione a maggior rischio di mortalità e morbilità neonatale rispetto ai nati singoli. I principali problemi che si possono presentare sono la nascita pretermine, il ritardo di crescita intrauterina con le patologie associate e la maggiore incidenza di malformazioni congenite.Materiali. Negli anni 1990-92 sono nati 435 bambini da 215 gravidanze multiple: 132 pluricoriali e 57 monocoriali (delle quali 6 monoamniotiche); in 26 casi la placentazione non era definita. Le coppie erano 204, le triplette 10 e una gravidanza era quadrigemina.Risultati. Nel 79% dei casi il parto è avvenuto per taglio cesareo. Il 66.7% di neonati sono di basso peso alla nascita (<2500g) e il 62.5% prematuri (EG<37 settimane). Il 13.1% dei soggetti presentano un peso alla nascita <1500g. Il 19.3% sono piccoli per l'età gestazionale. Nel 28.3% dei casi è stata riscontrata una discordanza di peso maggiore del 20%. Sulla base della placentazione è possibile sottolineare alcune differenze significative: il peso medio alla nascita e l'età gestazionale media sono inferiori nei gemelli monocoriali (1995g e 34 settimane) rispetto ai bicoriali (2399g e 35.7 settimane) mentre non si rilevano differenze per altri parametri quali modalità di parto, prevalenza di piccoli per l'età gestazionale (SGA) o la discordanza di peso. La mortalità perinatale e neonatale è rispettivamente del 4.7% e 4.3 %, superiore nel gruppo dei monocoriali, rispetto ai bicoriali (mortalità perinatale 9% vs. 4%, neonatale 10.3% vs. 2.8%). Cause prevalenti di mortalità sono grave prematurità o idrope nei soggetti monocoriali, malformazioni nei bicoriali. La frequenza di malformazioni da noi riscontrata nei gemelli (6.4%) è doppia rispetto a quanto riferito nei singoli. Si è osservata un'alta prevalenza di RDS in forma grave (12.4%) e di patologie che riconoscono l'evento ischemico come favorente quali NEC (2.7%) e IR (1.6%). Una condizione di sofferenza ipossico-ischemica cerebrale, evidenziata da alterazioni neuroradiologiche, si ha nel 14.4% dei soggetti.Si è valutata la morbilità della popolazione suddividendo i soggetti in base a placentazione, sviluppo intrauterino, ordine di nascita e concordanza di peso o meno nella coppia. Asfissia (6.5%), RDS (35.5%), PDA (10.3%) sono significativamente più frequenti nei gemelli monocoriali. In tale gruppo vi è maggiore prevalenza anche di NEC, IR e alterazioni ipossico-ischemiche cerebrali, probabilmente attribuibili a riduzione del flus-so ematico in tali distretti più frequenti nella placentazione monocoriale. La patologia respiratoria grave (RDS), è più frequente negli AGA (14.2%) vs. SGA (4.2%) e rappresenta la più importante causa di morte; nei soggetti SGA vs. AGA vi è un'incidenza significativamente superiore di ipoglicemia (7.1%) e un maggior rischio di NEC e malformazioni. Non sono state osservate significative differenze di mortalità e morbilità fra 1° e 2° gemello, ad eccezione di ritardo di crescita intrauterina nel 2° gemello (21.1% vs. 11.2%). Nel confronto tra coppie di gemelli con discordanza di peso alla nascita e non, è emersa la maggior prevalenza nel primo gruppo di prematurità (EG media 34.4 sett. vs. 35.5), ritardo di crescita intrauterina e maggior rischio di RDS e malformazioni; l'incidenza di mortalità è significativamente superiore nei gemelli discordanti (10.3% vs. 2.9%). Si sottolinea l'elevata prematurità nei nati da gravidanza plurima. La Sindrome da Trasfusione Feto-Fetale, si è riscontrata con una incidenza del 2,7% in gemelli monocoriali.Conclusioni. La nostra esperienza conferma l'alto rischio di mortalità e morbilità neonatale nel neonato da gravidanza gemellare, rischio correlabile da un lato alla maggiore frequenza di prematurità, di IUGR o di patologia malformativa, dall'altro alle alterazioni circolatorie secondarie a possibili anastomosi vascolari. In particolare tale rischio è maggiore in caso di placentazione monocoriale, o discordanza di peso. Non si è al contrario riscontrata differenza di frequenza di patologia in rapporto all'ordine di nascita.
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Catturi, Giuseppe. "Arte figurativa e arte contabile. Le tavolette della biccherna del comune di Siena (XIII–XVII secolo)." De Computis - Revista Española de Historia de la Contabilidad 10, no. 19 (December 31, 2013): 175. http://dx.doi.org/10.26784/issn.1886-1881.v10i19.270.

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Abstract:
Fra le arti figurative comprese in quelle cosiddette “belle”, cioè le forme di attività che, secondo l'opinione del Vasari, hanno esclusivamente un fine di bellezza, un valore estetico, come l'architettura, la danza, la poesia, la pittura, la scultura e la musica, in questo articolo focalizziamo l'attenzione sulla pittura e su di una sua particolare espressione e manifestazione, irripetibile ed originalissima.Le composizioni pittoriche che rappresentano eventi e situazioni di vita vissuta o configurazioni di ambienti costituiscono tutte una fonte conoscitiva di inestimabile valenza. Agli attenti osservatori esse costituiscono archivi storici e giacimenti culturali di particolare ampiezza ed intensità.D'altra parte è arte anche il complesso delle tecniche, degli strumenti e dei loro metodi d'uso concernenti una realizzazione, un'applicazione pratica nel campo dell'operare umano; cosicché è possibile scrivere di arte riferendosi ora ad un mestiere ora ad una professione. Si ha così l'arte medica, l'arte forense, etc., ma anche l'arte contabile, quella cioè esercitata da coloro che si mostrano capaci di memorizzare e di sistematizzare, seguendo un metodo preordinato e rigoroso, i fatti amministrativi, ridotti in termini quantitativi – monetari, che caratterizzano l'attività economico – finanziaria realizzata da una qualunque azienda, in modo da offrire al gestore informazioni determinanti per il buon governo dell'azienda medesima.L'obiettivo conoscitivo dell'arte contabile rimane costante nel tempo, ma gli strumenti ed il loro metodo d'uso, relativi a quell'arte, cambiano mano a mano aumenta il bagaglio delle conoscenze concernenti l'efficace utilizzo a fini gestionali dei risultati contabili rilevati periodicamente. Nel nostro studio intendiamo riferirci all'arte contabile esercitata nel Medioevo nell'ambito di famiglie di mercanti, banchieri, amministrazioni comunali, ospedali, opere pie e congregazioni religiose. In particolare, vogliamo trattare dell'ufficio della Biccherna del Comune di Siena preposto alla gestione delle pubbliche risorse finanziarie. Esso era composto da un “presidente” - il Camarlingo - e da quattro Provveditori in carica per sei mesi.I registri contabili sui quali il Camarlingo annotata giornalmente le varie operazioni finanziarie erano a fogli mobili e, pertanto, inizialmente venivano tenuti assieme da un foglio più grande sul quale veniva scritto il periodo di riferimento ed il nome del Camarlingo. Successivamente, per tenere uniti i numerosi fogli contabili si incominciò ad usare del materiale rigido, appunto delle tavolette di legno, la cui consistenza e rigidezzarendevano più agevole l'adozione e la consultazione dell'insieme dei fogli contabili relativi ai vari semestri.Le due tavolette, quella superiore e l'altra inferiore, erano legate da lacci di cuoio che costituivano la costola e sul davanti veniva posta una fibbia di chiusura, in modo da formare un vero e proprio “libro”. Fu proprio per sopperire all'anonimicità ed alla ripetitività di quei libri che, almeno a Siena, si affermò l'uso, a partire dal 1257, di far dipingere le tavolette di legno che tenevano legate e congiunte le pagine del libro contabile.Molti e di grande fama furono i pittori senesi che dipinsero le tavolette della Biccherna: Duccio di Boninsegna, Ambrogio Lorenzetti, Giovanni di Paolo, Sano di Pietro, Domenico Beccafumi e molti altri. I pittori per lo più disegnavano l'ambiente principale della Biccherna, quello in cui si svolgevano le transazioni finanziarie e, talvolta, gli operatori dell'ufficio: il Camarlingo, i Provveditori e qualche cittadino raffigurato mentre pagava le imposte. Sul tavolo da lavoro si disegnavano spesso gli strumenti per l'esercizio dell'arte contabile: libri, penna, calamaio, grattino, forbici, monete, borse etc.È così che scorrendo le numerose rappresentazioni pittoriche delle tavolette, raccolte per lo più nell'Archivio di Stato di Siena, altre fanno bella mostra di sé nei maggiori musei del mondo, possiamo leggere, in estrema sintesi, alcuni significativi aspetti dell'evoluzione culturale della comunità medievale senese. Da esse possiamo trarre informazioni immediate non solo dei cambiamenti nell'arte pittorica adottata dagli autori dei dipinti, ma anche sull'organizzazione dell'Ufficio finanziario del Comune, la Biccherna appunto, e l'importanzasempre maggiore che veniva attribuita agli strumenti indispensabili per esercitare l'arte contabile. Possiamo acquisire informazioni concernenti l'evoluzione del “metodo” adottato nell'annotare i dati finaqnziari relativi all'attività della Biccherna solo dalla lettura dei fogli compresi nei vari “libri”, ma tale obiettivo conoscitivo è complementare e collaterale rispetto a quello principale che ci siamo posti. Insomma, osservando in ordine cronologico le tavolette di Biccherna, si “legge il tempo” nella contemporaneità dei momenti di vita vissuta da Siena, dalla sua comunità e in particolare dal suo più importante Ufficio finanziario pubblico, la Biccherna.Lo studio intende evidenziate appunto la correlazione fra arte figurativa e arte contabile attraverso le tavolette dipinte dei libri contabili della Biccherna senese.
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Pecorari, Filippo. "La coesione testuale dei lanci di agenzia: uno studio delle anafore di ordine superiore." Revue Romane Langue et littérature. International Journal of Romance Languages and Literatures 50, no. 1 (2015). http://dx.doi.org/10.1075/rro.50.1.04pec.

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Striglia, Elio, and Massimo Porta. "FARMACI ANTI-VEGF INTRAVITREALI E RISCHIO CARDIOVASCOLARE: UN NUOVO CAMPO DI INTERESSE PER IL DIABETOLOGO?" il Diabete 30, N. 4, dicembre 2018 (December 15, 2018). http://dx.doi.org/10.30682/ildia1804c.

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Abstract:
Negli ultimi anni si è enormemente esteso l’utilizzo dei farmaci antagonisti del Vascular Endothelial Growth Factor (VEGF) per via intravitreale nel trattamento dell’edema maculare diabetico (DME) e, più recentemente, della retinopatia diabetica proliferante (RDP). L’introduzione di questi farmaci, frutto di un importante lavoro di ricerca sull’etiopatogenesi di tali condizioni, si è rivelato efficace e superiore alla fotocoagulazione laser di cui costituisce un complemento o un’alternativa nei singoli casi. Tuttavia gli anti-VEGF presentano anche una serie di problemi di ordine economico e normativo, che non verranno trattati in questa sede in quanto di pertinenza più strettamente oculistica, sia più squisitamente medico e diabetologico. Come vedremo, infatti, esiste un potenziale aumento del rischio cardiovascolare nei pazienti cui vengono somministrati. Di conseguenza, il ruolo del diabetologo, che sembrava esaurirsi nell’effettuazione dello screening e nell’affidare i pazienti con retinopatia alle cure esperte dell’oculista, rientra in gioco quando diventa necessario somministrare un farmaco anti-VEGF. È possibile che nel prossimo futuro la collaborazione interdisciplinare preveda anche valutazioni preventive del rischio cardiovascolare dei singoli pazienti, fino a giungere a veri e propri consulti su opportunità e scelte dei farmaci. Il presente aggiornamento vuole essere una messa a punto delle attuali conoscenze sul ruolo del VEGF e dei relativi antagonisti nella terapia della retinopatia diabetica ad alto rischio.
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