Academic literature on the topic 'Terza lingua'

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Journal articles on the topic "Terza lingua"

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Gallo, Patrizia. "Dimmi che lingua parli? Il multilinguismo di un gruppo di apprendimento della lingua francese con pazienti gravi." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2022): 197–206. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-002014.

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Abstract:
Attraverso la conduzione di un gruppo di apprendimento della lin-gua francese, l'autrice racconta come, grazie al dispositivo gruppale e all'uso all'interno di esso di un oggetto terzo, quale la traduzione di una lingua straniera, sia stato possibile creare un ponte di senso verso una possibile area terza di simbolizzazione, al quale i pazienti hanno potuto accedere. Simultaneamente, la costanza dell'incontro e del continuo lavoro di bonifica dei contenuti affettivi emergenti ha permesso loro, ognuno a proprio modo, di sostenere la fatica dell'apprendimento e di sperimentarsi, favorendo un'esperienza viva di apprendimento. Grazie alla congiunzione di questi due aspetti, si può ipotizzare che sia stata così favorita un'occasione di "apprendere dall'esperienza", precorritrice dello sviluppo di una capacità sublimatoria.
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Bertollo, Sabrina. "Esperienze di didattica collaborativa nella Terza Missione: lingua tedesca per la formazione continua." Altre Modernità, no. 27 (May 30, 2022): 113–30. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/17881.

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Abstract:
Lo scopo del presente contributo è quello di indagare, tramite un resoconto di esperienze, come l’improvvisa distanza forzata abbia influito nell’interazione tra il sistema universitario e il tessuto sociale, con particolare riguardo al segmento della formazione continua, parte integrante della Terza Missione. Il punto di partenza per le riflessioni che verranno condotte è il corso di formazione “Lingua Tedesca per la Comunicazione Professionale”, destinato a utenti esterni, che si è tenuto tra gennaio e febbraio 2021, nell’ambito del Progetto di Eccellenza del Dipartimento di “Lingue e Letterature Straniere” dell’Università di Verona e del progetto MultilinVR. La situazione pandemica ha reso ancora più significativo il ruolo formativo dell’università per un’utenza diversa da quella canonica, mossa da spinte motivazionali e obiettivi che si sono evoluti e rideclinati proprio a fronte delle mutate condizioni sociali. A partire dalla pratica di didattica a distanza, svolta in forma sincrona e asincrona, verranno analizzate le strategie impiegate per realizzare una didattica pienamente collaborativa e situata, che ha visto nell’interazione il suo aspetto caratterizzante. Verranno inoltre presi in esame il ruolo e le forme della valutazione, che, con questa tipologia di apprendenti, assumono funzioni e valori diversi rispetto a quelli previsti nella didattica per studenti universitari.
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Gualdo, Riccardo. "Come siamo diventati populisti: la lingua politica italiana della «terza Repubblica»." Italienisch 44, no. 87 (September 5, 2022): 10–25. http://dx.doi.org/10.24053/ital-2022-0004.

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Abstract:
Vulgar, dishonest, incompetent: in recent years Italian politicians and their speeches have been described as such by journalists, linguists and political scientists. The turning point seems to date back to the three-year period from 2007 to 2009, when the political landscape in Italy appears to have taken on the most vivid colours of populism. These years saw the emergence of political movements and forces very different from each other, but which had some common characteristics: direct appeal to the people, intolerance for parliamentary representation rules, and a close relationship between supporters and a charismatic leader. In this paper the author wonders whether this representation of political communication reflects real new features or if it is rather the result of some longer processes in the history of Italian politics and its language. To answer this question, the author proposes a synthetic profile of political language in Italy over the last 10–15 years and focuses on its evolution and current trends, using written or transcribed texts and a corpus of parliamentary speeches from the last legislatures.
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Cignetti, Luca, Silvia Demartini, Simone Fornara, and Vincenzo Todisco. "Editoriale." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 1 (November 9, 2021): VII—VIII. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.00.

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Abstract:
Prende l’avvio, con questo fascicolo, DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, una nuova rivista scientifica nata dalla collaborazione tra il Centro competenze didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione del Dipartimento formazione e apprendimento della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni. Alla rivista partecipano quindi due istituzioni universitarie che si occupano della formazione degli insegnanti del Ticino e dei Grigioni, i due cantoni svizzeri in cui l’italiano è lingua ufficiale (nei Grigioni accanto al tedesco e al romancio): un contesto del tutto particolare, che vede l’italiano insieme lingua di scolarizzazione e lingua prima (in Ticino e nel Grigioni italiano), lingua seconda (in Ticino) e lingua straniera nella scuola dell’obbligo (nella parte tedesca del Canton Grigioni). In una realtà così peculiare dal punto di vista linguistico e culturale, DIDIT intende offrire uno strumento di ricerca e aggiornamento rivolto a chi opera, per ragioni di studio o di lavoro, nell’ambito della didattica dell’italiano come lingua prima, come lingua seconda o come lingua straniera. Vista la particolare situazione linguistica del Canton Grigioni, del limitrofo Alto Adige e tenuto conto delle diverse altre lingue presenti sul territorio grigionese e ticinese accanto alle lingue ufficiali, la nuova rivista prende in considerazione anche la ricerca sulla didattica del plurilinguismo. In questo senso la rivista si presenta come luogo di scambio scientifico privilegiato e unico nel panorama delle pubblicazioni scientifiche presenti sul territorio nazionale svizzero e come uno dei pochi strumenti a livello internazionale che prendono in esame l’italiano nei diversi contesti di insegnamento; l’obiettivo sul medio-lungo termine è di configurarsi come un punto di riferimento nel campo degli studi sulla didattica dell’italiano e del plurilinguismo, caratterizzati dal costante connubio tra dimensione teorica e dimensione applicativa. DIDIT è divisa in tre sezioni: Studi e ricerche, Esperienze didattiche e Recensioni e segnalazioni. La prima, affidata alla penna di studiose e studiosi di chiara fama nel settore della didattica della lingua e della letteratura italiana (in questo primo numero Maria G. Lo Duca e Giuliana Fiorentino e, per la tematica del plurilinguismo, Ruth Videsott), accoglie approfondimenti teorici su temi afferenti agli ambiti didattici sopra ricordati. La seconda è dedicata a esempi di applicazioni e percorsi didattici, affidati a studiose e studiosi, ricercatrici e ricercatori, docenti attive e attivi nella scuola di ogni ordine e grado (in questo numero Livia Radici Tavernese, Daniele Dell’Agnola, Stefania Crameri e Daniela Kappler). La terza presenta, infine, recensioni di libri e studi che possono contribuire all’innovazione didattica nelle discipline di riferimento e a segnalazioni di opere – come albi illustrati, poesie, raccolte di racconti e romanzi – rivolte a lettori di diverse fasce di età. Tenuto conto dei contesti minoritari con cui si vede confrontato l’italiano in Svizzera, la rivista ambisce a diventare anche uno strumento per il sostegno e la promozione della lingua italiana in questo contesto nazionale, e non solo. In tal senso, si propone di estendere il proprio orizzonte agli studi sulla didattica dell’italiano in un’accezione ampia, che accolga prospettive plurali e sguardi capaci di spaziare dalla teoria all’applicazione pratica, avendo sempre come obiettivo di fondo un aggiornamento costante sulle strategie, sui metodi, sulle ricerche volte a migliorare e a innovare l’insegnamento dell’italiano. In tal modo la rivista garantisce lo scambio e la comunicazione tra il mondo della ricerca e quello della scuola, a livello nazionale e internazionale: attraverso la scelta dei temi, degli ambiti di ricerca e di riflessione, DIDIT vuole così rispondere alle sfide didattiche e teoriche poste alla disciplina e stimolare il dibattito scientifico e pubblico.
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Božič, Dana. "Massimo Bontempelli giornalista e ammiratore dei Quattrocentisti: per un rinnovamento letterario della Terza epoca." e-Scripta Romanica 9 (December 20, 2021): 135–47. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.09.11.

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Abstract:
L'articolo presenta alcuni testi di Massimo Bontempelli finora relativamente poco esplorati dalla critica bontempelliana o perfino sconosciuti, provenienti dall'ambito del giornalismo e da collaborazioni editoriali. L’analisi della prefazione alle Prose di fede e di vita del primo tempo dell’umanesimo, scritta da Bontempelli nel 1913, mostra (anche al confronto con altri articoli bontempelliani sia del periodo degli esordi, sia dei primi anni Venti) che numerose tesi della tendenza culturale e letteraria del ‘novecentismo’ teorizzata tra il 1926 e il 1927, erano presenti già nelle prime collaborazioni editoriali di questo intellettuale. Fra queste tesi: il ruolo di una lingua trasparente, l’importanza dell’immaginazione, la necessità di prestare attenzione al pubblico e di liberarsi da una troppo stretta adesione al canone, per nominarne alcune.
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Sireci, Maria Grazia. "Al di là di ciò che posso vedere con gli occhi." GRUPPI, no. 1 (October 2020): 170–81. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10492.

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Abstract:
Un viaggio attraverso le opere della mostra itinerante e interattiva: Don't Ask Me Where I'm From, toccando alcuni temi comuni nel percorso di vita dei migranti di seconda e terza generazione. La mostra invita il visitatore/viaggiatore a fare un vero e proprio viaggio all'interno e fuori di sé, facendo risuonare delle corde personali che parlano di aspetti fondamentali nella vita di ciascun individuo; punti di riferimento, senza i quali difficilmente potremmo vivere una condizione di benessere.Temi dunque come la casa, la memoria e la lingua prendono forma attraverso il colore o il bianco e nero, le linee o gli spazi vuoti e tanto altro. L'arte rende giustizia a ciò che questi artisti hanno vissuto o stanno vivendo e permette un approdo simbolizzante, un ponte tra noi e loro.
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Philo, Chris, and Jennifer Wolch. "The ‘three waves’ of research in mental health geography: a review and critical commentary." Epidemiology and Psychiatric Sciences 10, no. 4 (December 2001): 230–44. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005406.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — Valutare la ricerca condotta nel campo della geografia della salute mentale, concentrandosi sui lavori pubblicati in lingua inglese.Metodi — L'articolo offre una lettura globale, approfondita e critica della letteratura relativa alia geografia della salute mentale, a partire dal sorgere di questo settore di ricerca nei primi anni '70.Risultati — L'articolo identifica tre fasi di ricerca all'interno dei lavori sulla geografia della salute mentale. Queste fasi sono descritte in dettaglio; inoltre, sono interpretati punti di forza e di debolezza delle prime due fasi, che sono ben consolidate, e vengono forniti suggerimenti su importanti problemi che dovranno essere affrontati in una futura terza fase della ricerca.Conclusioni — Molte eccellenti ricerche sono state finora condotte nel campo della geografia della salute mentale, è tuttavia necessario aumentare la rilevanza di queste ricerche, mediante un ampliamento del focus ed un collegamento più diretto della ricerca con le politiche sulla salute mentale.
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Ambrosini, Maria Vittoria, and Paolo Della Putta. "Problemi di apprendimento di tre perifrasi fra spagnolo e italiano. Osservazioni acquisizionali e proposte pedagogiche." Cuadernos de Filología Italiana 28 (July 15, 2021): 11–44. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.73193.

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Abstract:
Il contributo prende in considerazione alcuni problemi acquisizionali particolarmente ostici e persistenti nel processo di apprendimento dell’italiano da parte di discenti ispanofoni. Sono noti, in letteratura, i fenomeni di transfer additivo e persistente di strutture perifrastiche spagnole non presenti in italiano. È il caso di andare e venire + gerundio, strutture “gemelle” di ir e venir + gerundio: contemplate e frequenti, in spagnolo, in contesti diafasici anche bassi e trascurati, tali perifrasi, in italiano standard e neo standard, hanno perso molto “spazio” d’uso, e sono oggi relegate a varietà diafasiche molto alte della lingua. Per estar + gerundio e stare + gerundio – la terza coppia di perifrasi considerate in questo studio –, notiamo invece, in italiano, severe restrizioni aspettuali: estar + gerundio esprime sia l’aspetto progressivo che quello continuativo, mentre stare + gerundio si è specializzata solo nell’aspetto progressivo. Ne conseguono fenomeni di transfer spagnoloàitaliano tipici, ben rintracciabili in realizzazioni come *sono stato lavorando tutta la notte. L’interpretazione psicolinguistica di tali problemi acquisizionali è basata sulla difficoltà di individuazione delle prove che possano permettere la ristrutturazione dell’interlingua: in questi tre casi sono prove negative indirette, ovvero la non apparenza delle strutture in determinati contesti o incongruenza con determinati valori aspettuali. Per lenire i problemi di transfer additivo delle tre perifrasi, in questo lavoro, dopo aver approfondito gli aspetti psicolinguistici di cui sopra, considereremo se e come le grammatiche pedagogiche di italiano per stranieri – in particolar modo ispanofoni – trattano queste discrepanze fra le due lingue. Proporremo infine alcuni accorgimenti pedagogici che possono essere utili per aiutare i discenti ispanofoni ad analizzare correttamente l’input italiano, così da lenire l’interferenza negativa fra le due lingue.
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Zumbo, Nino Sottile. "Testimonianze e chiose sul futurismo: Nino Pino Balotta e Umberto Boccioni." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (March 22, 2020): 354–76. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820910650.

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Abstract:
L’avanguardia futurista ha compiuto la rivoluzione copernicana delle arti; la sua grammatica, che ha innovato la lingua italiana, è stata un modello per la letteratura del tempo. Specchio della modernità, ha creato il mito dell’industrializzazione, della civiltà delle macchine, della tecnologia, del dinamismo universale, del vitalismo titanico, del bellicismo, del riscatto sociale, dell’italianismo, contro ogni nostalgia passatista. Come non si può staccare un fiore dalle radici, così nel movimento futurista non è possibile scindere nettamente il momento estetico dal contesto politico in cui è fermentato. La sua ideologia politica ha guardato a destra e a sinistra. Con gli occhi di Nino Pino Balotta, poeta e scienziato siciliano, personaggio controverso, ispirato dall’ideologia socialista, seguace e coscienza critica del movimento, viene qui letta una prima parte della vicenda futurista. Per la seconda, vale il racconto critico dalla genesi ai felici, odierni, esiti della poetica futurista, incluse le vicende storiche del futurismo di sinistra e di destra, con le posizioni non monolitiche di Filippo Tommaso Marinetti. Irrompe, nella terza, il vulcanico Umberto Boccioni, anch’egli socialista eterodosso.
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Gerbino, Lucia. "La progettualità CLIL e l'autonomia del discente: un'analisi meta-cognitiva e di mediazione psico-linguistica nella didattica della Filosofia." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 2, no. 1 (June 25, 2016): 457. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2015.n1.v2.88.

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Abstract:
Abstract:Considering the romance languages, especially spanish, it is of vital importance, to study the autonomous feedback of every single student, basing the analysis on the description of CLIL's independence and general characteristics. Furthermore, I will examine the didactic method as a result of the idea of "Bildung", discussed in Philosophy, Science Education and IT. in the third part, the paper will underline the philosophycal and practical foundation of education in both CLIL (Content and Language Integrated Learning) and the autonomy of the student. Moreover it will consider these determinants from a psycho-pedagogical point of view and from that of the digital learning created by the new technologies in communication. As a final remark, the paper illustrates the pilot experiment realized, thanks to the collaboration of Professor J. Sarabia Martinez (interpreter), at the High School of Rome "Lucrezio Caro", in the academic year 2014/15.Keywords: paideia/mimesis, philosophy, education, cooperative learning, comunication, L/2, metacognition, contrast in linguistics, digital. Abstract:In base alla descrizione di alcune caratteristiche generali dell’autonomia clil (content and language integrated learning) occorre studiare il feed-back autonomo del discente, nelle lingue romanze, in particolare la lingua spagnola. successivamente si analizza la metodologia didattica come una risultanza dell’idea di “bildung” discussa in filosofia, scienze dell’educazione e nuove tecnologie. Nella terza parte vengono sottolineati i nuclei fondativi della pratica filosofica come determinanti, sia nella prassi clil, che nell’autonomia del discente, anche dal punto di vista psico-pedagogico e delle tecniche e forme comunicative dell’apprendimento nel digitale. nelle mie osservazioni conclusive con una scheda della sperimentazione pilota, realizzata insieme al lettore, prof. j. sarabia martinez, presso il liceo lucrezio caro di roma, a.s. 2014/15, vengono riassunte le questioni principali di questo paper.Keywords: paideia/mimesis, filosofia, educazione, cooperative learning, comunicazione, LS/2, meta-cognitivo, linguistica contrastiva, digitale.
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Dissertations / Theses on the topic "Terza lingua"

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De, Matteis Paola <1959&gt. "DaFnE-Sensibilisierungsverfahren: Empirische Untersuchung zu Motivation, Lehr- und Lernstrategien im Schulkontext des plurilingualen Sprachunterrichts." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1027.

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Abstract:
Il presente lavoro si sviluppa nell’ambito della didattica delle lingue terze e si inserisce in una situazione scolastica di apprendimento e insegnamento del tedesco terza lingua straniera dopo l’inglese e il francese, in un contesto didattico plurilingue. Sebbene l’apprendimento della lingua tedesca prenda normalmente avvio successivamente all’inglese, prima lingua straniera, e al francese o allo spagnolo, seconda lingua straniera, molto raramente l’attuale didattica del tedesco tiene nella dovuta considerazione questo aspetto, continuando a trattare gli allievi come dei principianti assoluti, senza approfittare, invece, delle conoscenze e competenze linguistiche che essi già possiedono nel campo dell’apprendimento delle lingue. Con l’osservazione di allievi, che apprendono il tedesco terza lingua straniera in un curriculum scolastico plurilingue in una scuola secondaria italiana di secondo grado, questo studio mira ad indagare se l’integrazione sistematica nella lezione di tedesco di un programma di sensibilizzazione linguistica, contribuisca alla maturazione negli allievi di una consapevolezza di apprendimento sia linguistica che procedurale, accelerando e migliorando di conseguenza l’ apprendimento della lingua tedesca.
Die vorliegende empirische Untersuchung entwickelt sich im Rahmen des Tertiärsprachenunterrichts und geht auf die gängige Lern- und Lehrsituation bei Deutsch als Fremdsprache in einem plurilingualen Schulsprachunterricht ein: Obwohl Deutsch als zweite oder dritte Fremdsprache nach Englisch als erster und Französisch oder Spanisch als zweiter Fremdsprache gelernt wird, wird diese Tatsache nur selten von dem gängigen Unterrichtsverfahren berücksichtigt und demzufolge werden die Lernenden im Deutschunterricht als Nullanfänger behandelt. Diese Studie fokussiert eine Gruppe Schüler und Schülerinnen eines neusprachlichen Gymnasiums in Italien, die Deutsch als dritte Fremdsprache nach Englisch und Französisch im plurilingualen Lehrplan lernen. Hierbei wird das Augenmerk durch die Beobachtung einer Schülergruppe auf die Frage gelegt, ob ein gezieltes Sprachsensibilisierungsverfahren im Deutschsprachunterricht und eine Bewusstmachung der schon vorhandenen sowohl sprachlichen als auch prozeduralen Kenntnissen aus den vorgelernten Sprachen zur Beschleunigung und zur Verbesserung des Lern- und Lehrprozesses im Deutschen führen.
This paper deals with tertiary language learning in an upper secondary school in Italy and focusses on the learning and teaching of German as a foreign language in a plurilingual school curriculum. The learning of German as a foreign language usually starts after English. Nevertheless, students are often considered as absolute beginners, despite their actual language learning experiences in English and French, and in their native language, which they could use to facilitate their acquisition of German. Through the observation of a group of learners of German as a third foreign language, this work aims to explore whether and how a systematic training in German, based on the students' existing compentences in the other foreign languages, can develop and improve their learning and linguistic awareness, and speed up their acquisition of German.
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Donati, Rebecca. "Introduzione alle lingue artificiali di J.R.R Tolkien. Quenya: il "Cancello di Moria" delle lingue della Terra di Mezzo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21310/.

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Abstract:
Con un’introduzione sulle lingue artificiali e i motivi della loro creazione, il presente elaborato si concentra sul “vizio segreto” di J.R.R. Tolkien, la sua passione per la creazione delle lingue. Ciò che ha ispirato lo scrittore inglese a dare vita al mondo de Il Signore degli Anelli è stata la forte passione per le sue lingue elfiche presentate in questa tesi: il Quenya e il Sindarin. La lingua Quenya in particolare è stata una grande fonte di ispirazione per tantissimi linguisti e glottoteti nella creazione di nuove lingue artificiali per nuovi mondi fantastici, dal pianeta di Pandora dei Na’vi ai vasti regni del Trono di Spade.
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Ferri, Angela <1990&gt. "La tua terra, la mia lingua. Traduzione di parte del romanzo Godersi la vita di Yan Lianke." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12440.

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Abstract:
La presente tesi è un esperimento di traduzione di alcune parti del romanzo Godersi la vita di Yan Lianke. Si propone una strategia traduttiva che adotta un lessico molto colloquiale e, così come nel testo di partenza, per alcune parti, dialettale. La tesi si compone di quattro capitoli. Il primo capitolo va alla ricerca di opinioni e riflessioni sulla traduzione dei dialetti in letteratura. Viene poi fornito un quadro della scrittura in dialetto in Cina con le politiche ad essa connesse. Si arriva poi al tema dell’utilizzo del dialetto in letteratura, fortemente correlato all’amore che lega alcuni autori, come Yan Lianke, alla propria terra natia. Si delinea il profilo dell’autore e del suo romanzo. Il secondo capitolo presenta la proposta di traduzione di due capitoli del romanzo. La traduzione è ricca di parti in dialetto e in italiano “dialettizzato” perciò, prima della traduzione, il lettore potrà servirsi della breve introduzione per evitare di sentirsi spaesato. Il terzo capitolo commenta ampiamente la traduzione. Esamina tutti i suoi aspetti a livello morfologico, sintattico e soprattutto lessicale. Viene sottolineato l’uso delle parole in dialetto e spiegata la loro strategia traduttiva. Il quarto capitolo consiste nella comparazione della traduzione italiana con le altre traduzioni in lingua inglese e francese già state pubblicate. L’esperimento di tradurre un dialetto geografico con un altro dialetto geografico, sebbene per molti potrebbe risultare una scelta azzardata, potrebbe tuttavia costituire, in futuro, oggetto di maggiori ricerche, nella speranza di elaborare teorie traduttive che optino per la standardizzazione solo in casi estremi.
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Cappellaro, Aristea <1989&gt. "La Cina: nuova terra d'immigrazione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4775.

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Abstract:
La tesi si propone di analizzare la Cina come nuova terra d'immigrazione. Grazie alla nuova Legge cinese sulla gestione dell'emigrazione e immigrazione, è possibile giungere alla conclusione che la Cina si sta allineando alle altre potenze mondiali, rendendo, da una parte, più semplice l'ingresso per talenti, investitori e personale altamente specializzato e dall'altra,combattendo l'immigrazione, spesso illegale, di stranieri che non danno alcun contribuito allo sviluppo socio-economico del Paese.
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Pessato, Alessandra <1987&gt. ""Terra" di Haizi. Traduzione e commento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1865.

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Ribeiro, Junior Luiz Carlos. "OntoLP: construção semi-automática de ontologias a partir de textos da lingua portuguesa." Universidade do Vale do Rio do Sinos, 2008. http://www.repositorio.jesuita.org.br/handle/UNISINOS/2258.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2015-03-05T13:59:42Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 21
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
O crescimento da Internet provoca a necessidade de estruturas mais consistentes de representação do conhecimento disponível na rede. Nesse contexto, a Web Semântica e as ontologias aparecem como resposta ao problema. Contudo, a construção de ontologias é extremamente custosa, o que estimula diversas pesquisas visando automatizar a tarefa. Em sua maioria, essas pesquisas partem do conhecimento disponível em textos. As ferramentas e métodos são, nesse caso, dependentes de idioma. Para que todos tenham acesso aos benefícios da utilização de ontologias em larga escala, estudos específicos para cada língua são necessários. Nesse sentido, pouco foi feito para o Português. Este trabalho procura avançar nas questões concernentes à tarefa para a língua portuguesa, abrangendo o desenvolvimento e a avaliação de métodos para a construção automática de ontologias a partir de textos. Além disso, foi desenvolvida uma ferramenta de auxílio à construção de ontologias para a língua portuguesa integrada ao ambiente largamente
The internet evolution is in need of more sophisticated knowledge management techniques. In this context, the Semantic Web and Ontologies are being developed as a way to solve this problem. Ontology learning is, however, a dificult and expensive task. Research on ontology learning is usually based on natural language texts. Language specific tools have to be developed. There is no much research that considers specifically the portuguese language. This work advances in these questions and it considers portuguese in particular. The development and evaluation of methods are presented and discussed. Besides, the developed methods were integrated as a plug-in of the widely used ontology editor Protégé
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Cortelazzo, Alessandra <1986&gt. "Guo Xuebo - Una voce in difesa di una terra e delle sue tradizioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1546.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi si propone di approfondire la conoscenza delle tradizioni del popolo mongolo e la costante difesa delle terre della Mongolia Interna destinate ad essere cancellate dall'avanzamento del deserto. In questo contesto, il culto buddhista millenario viene mantenuto vitale dagli sciamani con riti ricchi di danze, musica e magia. Il popolo mongolo, sorretto dalle credenze e dal forte legame con gli antenati, vive ancora oggi nel profondo rispetto della natura e basa la sua esistenza sulla coltivazione della terra, l'allevamento di bestiame e la pastorizia.
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Falcone, Matteo Giuseppe <1996&gt. "Il Trattato sulla morte di Nicola Longobardo S.I., gesuita caltagironese in terra di Cina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19816.

Full text
Abstract:
Nicola Longobardo 龍華民 S.I. (1565-1655), siciliano di Caltagirone, si colloca nel filone di quei missionari gesuiti, presenti in Cina a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, definiti dagli studiosi odierni della “Generazione dei giganti”. Arrivato in Cina nel 159Longobardo fu il primo successore di Matteo Ricci che, alla sua morte, nel 1610, lo nominò superiore della missione cinese. Seguì il modello di Ricci nel gestire la missione, portando tuttavia delle modifiche significative: continuando a sviluppare le relazioni soprattutto con gli esponenti della classe dirigente cinese e con i letterati locali, modificò vari assetti interni rispetto alla gestione delle provincie cinesi, guidandola soprattutto in periodi di persecuzione. Inoltre, apportò modifiche al rituale cristiano applicato in Cina: ammise le donne al battesimo e portò la lingua cinese anche all’interno della liturgia cinese, con la traduzione del Messale Romano. Egli portò avanti la produzione di opere scientifiche e teologiche in cinese sui concetti già elaborati in Europa, contribuendo anche con la creazione di nuove librerie composte di volumi che fece arrivare dall’Italia e dalla Francia. In più compose diversi trattati sia di natura umanista che scientifica rivolti alla popolazione cinese: tra questi vi è il Sishuo死說, il Trattato sulla morte¸ un trattato teologico-morale in cinese scritto all’incirca nel 1630. Il testo, di cui è conservata una copia presso la “Bibliothèque nationale de France”, riguarda la concezione cristiana della morte e porta una sostanziale novità nel pensiero cinese riguardante la morte: essa non è la fine di tutto, anzi deve essere da monito per condurre una vita retta su questa terra.
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Martins, Lenice Amélia de Sá. "O discurso da "vidência": cruzamento vocal na interlocução entre "céu e terra"." Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2007. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/14476.

Full text
Abstract:
Made available in DSpace on 2016-04-28T19:34:18Z (GMT). No. of bitstreams: 1 LENICE AMELIA DE SA MARTINS.pdf: 636958 bytes, checksum: c941e22d7b4ec8d76b8bebc6ef56eb75 (MD5) Previous issue date: 2007-11-08
Universidade do Estado da Bahia
This paper consists of an analysis of the polyphonic interplay embodied in the discourse of clairvoyance . In preparing it, we sought to use as a foundation the propositions set out in Enunciation Theory and Discourse Analysis, which conceive of language as an activity performed by concrete subjects within a particular time and space. The documentary sources that furnished the material for this examination are works representing the product of this dialog between heaven and earth. The corpus taken from such sources is comprised of: four texts relating to the apparitions at Fatima (Portugal); two relating to those at Angüera (Bahia); one about those in Itaperuna (Rio de Janeiro); and the last one concerning the incidents of clairvoyance in Jacareí (São Paulo). With this exercise, we aim especially to demonstrate, in terms of linguistic materiality, the way in which the polyphony is constituted in this interlocution between two disparate spheres: the material and the spiritual. Going deeper into this discursive action, we were able to perceive that it is made up of a vocal intertwining formed by the multiplication of subjects (polyphony strictly speaking, according to Ducrot, 1987) and by external voices originating with Holy Scripture and the Catholic Church (intertextuality). The study further revealed that these discourses are marked by a perceptible identity as regards ideological aspects since all of them, whether produced in Brazilian territory or coming from abroad, reflect the ideology of the Roman Catholic Apostolic Church. The unveiling of the intimate link between the voices echoing from these two dissymmetric worlds finds justification in that they make it possible to amplify the study of religious discourse, of which this topic is a part, namely the discourse of clairvoyance.
Este trabalho consiste numa análise do jogo polifônico instalado no discurso da vidência . Para tal realização, procuramos alicerçar-nos nas propostas propugnadas pela Teoria da Enunciação e da Análise do Discurso que concebem a linguagem como atividade executada por sujeitos concretos inseridos em determinado tempo e espaço. As fontes documentais que forneceram o material para este exame são obras carreiantes do produto deste diálogo entre céu e terra. O corpus extraído de tais fontes compõe-se de quatro textos relativos às aparições de Fátima (Portugal); dois referentes às de Angüera (Bahia); um alusivo às de Itaperuna (Rio de Janeiro), e um último que faz menção às vidências de Jacareí (São Paulo). Com este exercício, objetivamos, especialmente, mostrar, na materialidade lingüística, o modo como é constituída a polifonia instaurada nessa interlocução entre protagonistas de duas esferas diferentes: material e espiritual. Mergulhando nesta ação discursiva, foi-nos possível perceber que ela é constituída de um entrelaçamento vocal formado pela multiplicação de sujeitos (polifonia stricto sensu , de acordo com Ducrot, 1987) e por vozes externas oriundas da Sagrada Escritura e da Igreja Católica (intertextualidade). O estudo revelou ainda que esses discursos apresentam uma perceptível identidade no tocante ao aspecto ideológico, pois todos eles, os produzidos em território brasileiro e aqueles de além mar refletem a ideologia da Igreja Católica, Apostólica Romana. O desvendar do imbricamento das vozes ecoadas desses dois mundos dissimétricos encontra sua justificativa na possibilização de ampliamento do estudo do discurso religioso em cuja abrangência se insere o aqui contemplado, ou seja, o discurso da vidência
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Rando, Fernanda Silva. "As especificidades da tradução de literatura infantojuvenil : análise de três traduções de Voyage au Centre de La Terre (Viagem ao Centro da Terra), de Jules Verne /." São José do Rio Preto, 2015. http://hdl.handle.net/11449/127597.

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Abstract:
Orientador: Cristina Carneiro Rodrigues
Banca: João Azenha Junior
Banca: Lauro Maia Amorim
Resumo: O tradutor de literatura infantojuvenil lida com as mesmas questões que um tradutor de literatura considerada para o público adulto, como o contexto histórico, social e cultural em que tanto o texto de partida quanto o texto traduzido está inserido. Todavia, ele deve atentar ao fato de que a LIJ apresenta um caráter assimétrico, ou seja, são adultos que escrevem, editam, traduzem e compram o livro para ―não adultos‖. Portanto, traduzir LIJ tem uma estreita relação com a imagem que o tradutor tem de seu público-alvo. Tendo como corpus de estudo três traduções do clássico da LIJ Viagem ao Centro da terra, de Jules Verne, o presente trabalho tem o objetivo geral de abordar possíveis problemáticas envolvidas na tradução de LIJ. Por meio da análise comparativa das traduções do livro mencionado, o objetivo específico da pesquisa é verificar, se, por tratar-se de uma obra voltada para crianças e jovens, os textos traduzidos tenderiam à ética da igualdade, acomodando o estrangeiro à cultura de chegada, e/ou à operação de redução, suprimindo de frases ou palavras e uso de termos genéricos em vez de específicos. A análise levou em conta, primeiramente, os elementos paratextuais e epitextuais de cada um dos livros. Em seguida, foi realizado um cotejo de trechos, que apresentavam, segundo a terminologia de Venuti (1995a), "discrepâncias". A comparação dos excertos visou identificar as estratégias usadas pelos tradutores para lidar com questões relacionadas à descrição de personagens e locais, referências culturais (como nomes, comidas, costumes etc.) e históricas, termos técnicos, estrangeirismos. A fundamentação teórica tem como base os conceitos teóricos de domesticação e estrangeirização (VENUTI, 1995a e 2002) e ética da tradução (BERMAN 1995 e 2013; VENUTI, 2002; OLIVEIRA 2005, 2006, 2007 e 2008). Nas comparações dos excertos, notou-se, pela...
Abstract: The translator of children's literature deals with the same issues as the translator of adult literature, i.e., the historical, social and cultural context in which both the source text and the translated text are inserted. However, he has to pay attention to the fact that children's literature is of an asymmetrical character, i.e., that it is written, translated, edited, and purchased by adults for "non-adults". Therefore, the translation of children's literature is strongly influenced by the image the translator has of its target public. Our research took into account three different translations of the classic Journey to the Center of the Earth, by Jules Verne, to address the possible issues involved in the translation of children's literature. A comparative analysis of the translations was conducted to achieve our specific research goal, which was to find out if the fact that it is a book for children and adolescents influenced the translations regarding the ethics of equality, i.e., if they assimilate the foreign text to the target culture and/or perform reduction operations by eliminating sentences or words and by using generic terms instead of specific ones. We first took into account the paratextual and epitextual elements of each translation and then compared extracts that presented "discrepancies", according to the terminology by Venuti (1995a). The analysis of the extracts aimed to identify the strategies used by the translators in order to tackle issues regarding the description of characters and places, cultural and historical references (such as names, food, habits, etc.), technical terms, and foreignisms. Our theoretical reference was based on the concepts of domestication and foreignization (VENUTI, 1995a and 2002) and on the ethics of translation (BERMAN, 1995 and 2013; VENUTI, 2002; OLIVEIRA, 2005, 2006, 2007 and 2008). The comparison of the extracts showed different ...
Resumé: Le traducteur de littérature d'enfance et de jeunesse s'occupe des mêmes questions qu'un traducteur de littérature considérée pour le public adulte, comme celles du contexte historique, social et culturel où le texte de départ et le texte d'arrivée se trouvent. Pourtant, il lui faut faire attention à l'aspect asymétrique de la littérature d'enfance et de jeunesse, c'est- à-dire que les adultes écrivent, publient, traduisent et achètent les livres pour « non adultes ». Donc, la traduction de la littérature d'enfance et de jeunesse a un rapport strict avec l'image que le traducteur a de son public. À partir d'un corpus d'étude constitué par trois traductions du classique Voyage au centre de la Terre, de Jules Verne, l'objectif général de ce travail est d'aborder les possibles problématiques de la traduction de la littérature d'enfance et de jeunesse. Réalisant une analyse comparative des traductions du livre mentionné, l'objectif spécifique de cette étude est de vérifier si, pour être un ouvrage pour des enfants et des jeunes, les textes traduits ont la tendance à l'éthique de l'égalité, qui approche l'étrange à la culture d'arrivée, et/ou à l'opération de réduction, considérée comme l'élimination des phrases et des mots et l'utilisation de mots génériques au lieu de mots spécifiques. L'analyse a pris en considération, d'abord, les paratextes et les épitextes de chacun des livres. Puis, il a été réalisée une comparaison d'extraits, qui présentaient «discrépances», selon Venuti (1995a). L'analyse des passages des traductions a cherché à identifier les stratégies utilisées par les traducteurs pour traiter des questions concernées à la description de personnages et de lieux, références culturelles et historiques, termes techniques, xénismes. L'approche théorique se base sur les concepts ...
Mestre
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Books on the topic "Terza lingua"

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Di grammatica in retorica: Lingua, scuola, editoria nella terza Italia. Roma: Archivio G. Izzi, 1996.

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Garzone, Giuliana. La "terza lingua": Metodo di stesura degli appunti e traduzione consecutiva. Milano: Cisalpino, Istituto editoriale universitario, 1990.

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Gepponi, Carolina, ed. Un carteggio di Margherita Guidacci. Lettere a Tiziano Minarelli. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-717-3.

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Abstract:
Denso di memorie e occasioni poetiche, l’epistolario di Margherita Guidacci con Tiziano Minarelli permette di fare luce sulla genesi delle ultime raccolte poetiche (da Inno alla gioia del 1983 fino ad Anelli del tempo del 1993), di cogliere inedite fonti d’ispirazione e di ricostruire lo sfondo emotivo e culturale che ne accompagna la composizione. Induce a riflessioni sulla vita letteraria italiana dall’ottica di chi, come Margherita Guidacci, vi contribuisce unendo attività poetica (in lingua italiana), traduzione (anche attraverso una terza lingua), studio e insegnamento della letteratura inglese e americana, giornalismo culturale. Testimonia un’intensa amicizia, una comune passione per la letteratura e la lettura, una costante condivisione di testi poetici, trascritti e citati, una crescente familiarità.
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Bertelé, Matteo, Angela Bianco, and Alessia Cavallaro. Le Muse fanno il girotondo: Jurij Lotman e le arti. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-352-6.

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Abstract:
Giunta alla sua terza pubblicazione, la collana Obratnaja perspektiva | La Prospettiva rovesciata continua la sua missione di indagine e divulgazione di aspetti rilevanti della cultura figurativa russa, approfondendo l’apporto specifico di influenti personalità. Questo volume è dedicato alla figura di Jurij Lotman (1922-1993), il cui pensiero ha ispirato studiosi e pensatori di ogni disciplina e provenienza, come è ben dimostrato dalla presente selezione di interventi, pubblicati in lingua originale, e presentati da studiosi di diverse nazionalità e giovani ricercatori italiani in occasione del convegno «Le Muse fanno il girotondo. Jurij Lotman e le arti» e del seminario propedeutico al convegno stesso. A chiudere la rassegna lotmaniana e il presente volume, entrambi a cura del Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) dell’Università Ca’ Foscari Venezia, si propone una selezione di disegni realizzati da Lotman, oggi conservati presso le Università di Tallinn e Tartu.
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Giornata internazionale della lingua madre (2005 Vigo di Fassa, Italy, etc.). Lingua madre, madre terra: L'equazione sostenibile per la rinascita e la continuità : Giornata internazionale della lingua madre 2005. Trento: Provincia autonoma di Trento, 2005.

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Giornata internazionale della lingua madre (2005 Vigo di Fassa, Italy, etc.). Lingua madre, madre terra: L'equazione sostenibile per la rinascita e la continuità : Giornata internazionale della lingua madre 2005. Trento: Provincia autonoma di Trento, 2005.

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Albertocchi, Marina. Athana Lindia: Le statuette siceliote con pettorali di età arcaica e classica. Roma: G. Bretschneider, 2004.

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Dessì, Giuseppe, and Enrico Falqui. Lettere 1935-1972. Edited by Alberto Baldi. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-771-5.

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Abstract:
Poco più di 150 pezzi epistolari, provenienti dagli archivi novecenteschi di Firenze e di Roma, pubblicati per la prima volta grazie all’attenta trascrizione di Alberto Baldi, consentono non solo di ricostruire la storia di un’amicizia nata intorno alle pagine dei giornali e consolidatasi nel tempo fino a coinvolgere le compagne dei due interlocutori (Gianna Manzini, Lina Baraldi e Luisa Babini), ma di seguire la presenza di Giuseppe Dessí su uno dei quotidiani più letti nella capitale. La corrispondenza editoriale (precocemente avviata da un Falqui animatore di cultura) si trasforma ben presto – tramite picchi di frequenza: dal ’48 al ’58 – nella consulenza di un lettore solidale a cui va il merito di avere fatto proseguire, nonostante i dissensi politici per la linea conservatrice del «Tempo», una collaborazione che avrebbe nutrito alcune delle più significative raccolte di racconti dello scrittore. Chiudono il libro trentotto testi narrativi di Dessí dispersi sulla «terza pagina», mai prima d’ora recuperati in volume.
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Cecioni, Carlo. "La terra, e' la s'à nni ssangue": Indagine su lingua, cultura e vita del contado fiorentino. Firenze: Centro editoriale toscano, 1996.

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Cecioni, Carlo. La terra, e' la s'à nni ssangue: Indagine su lingua, cultura e vita del contado fiorentino. Firenze: Centro editoriale toscano, 1996.

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Book chapters on the topic "Terza lingua"

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Russo, Mariagrazia. "«Non deponeva mai dalle mani un librettino, ed il vocabulario della lingua cocincinese»: l’inedita relazione di viaggio di Domenico Fuciti (1623-1696) in terra vietnamita." In Studi e saggi, 193–218. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-467-0.18.

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Abstract:
In addition to tracing the main aspects and the most salient events in the life of the Neapolitan Jesuit Domenico Fuciti (1623-1696), attention will be paid to the religious and socio-cultural issues that emerge from a critical reading of the unpublished Relazione della Missione, preserved in the Archivum Romanum Societatis Iesu (ARSI) of which the second chapter (central chapter) is published here. The historical coordinates regarding Fuciti’s missionary activity and his hostility towards the Society for Foreign Missions of Paris, whose members were sent to the Indochinese peninsula by the Sacra Congregatio de Propaganda Fide, are also taken into consideration.
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Baliñas Pérez, Carlos. "Terra, tempo e xente : as orixes altomedievais da comarcalización de Galicia." In Lingua e territorio. Consello da Cultura Galega, 2006. http://dx.doi.org/10.17075/lt.2006.004.

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Freudenheim-Levy, Irith Gabriela. "AVALIAÇÃO DO LIVRO TERRA BRASIL – CURSO DE LINGUA E CULTURA ENSINO DE PORTUGUÊS COMO LINGUA ESTRANGEIRA." In A Senda nos Estudos da Língua Portuguesa 2, 116–26. Atena Editora, 2019. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.93119240711.

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"Parte 2. Catalogo." In Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia Manoscritti, testi e carte. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-621-3/002.

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Abstract:
La prima sezione del Catalogo, intitolata «Storiografia e diritto a Cipro», raccoglie manoscritti vergati in varie lingue (dal vernacolo locale, al latino, al francese e all’italiano) di contenuto storico e giuridico. Il valore indiscutibile di tali documenti testimonia l’interesse concreto delle autorità della Serenissima per le vicende e l’organizzazione della sua colonia, tanto da favorire il trasferimento e la conservazione di buona parte di questi pezzi presso i suoi archivi e da lì in Marciana. La seconda sezione, «Cipro crocevia di culture», ritrae la vocazione multiculturale dell’isola, lì dove l’elemento nativo greco, a seguito della dominazione franca prima e veneziana poi, si è intrecciato con le altre tradizioni del Mediterraneo medievale e moderno, generando un laboratorio culturale capace di trasmettere il sapere antico e medievale all’Europa moderna. La terza sezione, «Autori e testi ciprioti in Marciana», valorizza specificatamente il patrimonio della Biblioteca. Essa include manoscritti che trasmettono opere di autori di origine cipriota; in taluni casi si tratta di testimoni unici dei quali la Marciana è custode. Notevole è l’importanza di tali manoscritti per definire nuovi orizzonti della ricerca filologica e storica sulle vicende dell’isola. Conclude il Catalogo la sezione dedicata alle «Carte». Il mare magnum dei materiali disponibili non poteva trovare spazio sufficiente. Qui dunque si è preferito, con dolorose soppressioni, privilegiare le rappresentazioni cartografiche che ritraessero l’isola negli anni della dominazione veneziana.
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"Parte 2. Catalogo." In Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia Manoscritti, testi e carte. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-621-3/002.

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Abstract:
La prima sezione del Catalogo, intitolata «Storiografia e diritto a Cipro», raccoglie manoscritti vergati in varie lingue (dal vernacolo locale, al latino, al francese e all’italiano) di contenuto storico e giuridico. Il valore indiscutibile di tali documenti testimonia l’interesse concreto delle autorità della Serenissima per le vicende e l’organizzazione della sua colonia, tanto da favorire il trasferimento e la conservazione di buona parte di questi pezzi presso i suoi archivi e da lì in Marciana. La seconda sezione, «Cipro crocevia di culture», ritrae la vocazione multiculturale dell’isola, lì dove l’elemento nativo greco, a seguito della dominazione franca prima e veneziana poi, si è intrecciato con le altre tradizioni del Mediterraneo medievale e moderno, generando un laboratorio culturale capace di trasmettere il sapere antico e medievale all’Europa moderna. La terza sezione, «Autori e testi ciprioti in Marciana», valorizza specificatamente il patrimonio della Biblioteca. Essa include manoscritti che trasmettono opere di autori di origine cipriota; in taluni casi si tratta di testimoni unici dei quali la Marciana è custode. Notevole è l’importanza di tali manoscritti per definire nuovi orizzonti della ricerca filologica e storica sulle vicende dell’isola. Conclude il Catalogo la sezione dedicata alle «Carte». Il mare magnum dei materiali disponibili non poteva trovare spazio sufficiente. Qui dunque si è preferito, con dolorose soppressioni, privilegiare le rappresentazioni cartografiche che ritraessero l’isola negli anni della dominazione veneziana.
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García Gómez, Valentín. "A toponimia: compoñente lingüístico, cultural e turístico do Camiño de Santiago." In Os camiños de Santiago de Europa a Galicia: Lugares, nomes e patrimonio, 213–37. Real Academia Galega, 2022. http://dx.doi.org/10.32766/rag.404.09.

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Abstract:
Nesta comunicación falaremos da toponimia como patrimonio cultural pola información lingüística e histórica que nos achegan os nomes dos lugares situados nas distintas rutas xacobeas que percorren Galicia. Os camiños de Santiago foron durante moitos séculos un espazo de encontro de linguas, culturas, tradicións e rituais de xentes procedentes de toda Europa que deixaron pegada nalgúns dos nosos topónimos e que poden resultar fundamentais para entender a identidade galega. Camiños de ida e volta a través dos cales tamén compartimos a nosa cultura. Desde a Secretaría Xeral de Política Lingüística, en colaboración coa Real Academia Galega, estamos a desenvolver o proxecto colaborativo Galicia Nomeada, cuxo obxectivo é a salvagarda e difusión da microtoponimia galega; un exitoso modelo de modernización, divulgación e participación cidadá na recuperación e difusión deste patrimonio. Esta información é, sen dúbida, un aliciente máis para que os peregrinos descubran e coñezan as singularidades do territorio que pisan. A proxección cultural da nosa rica e abundante toponimia ten unha rendibilidade turística coa que poderemos abrir unha ventá ao mundo para dar a coñecer a nosa terra e nisto xogan un papel fundamental as novas tecnoloxías. Deste xeito, o camiñante poderá descubrir a través dunha aplicación unha información xeográfica, antropolóxica, histórica, fitonímica, zoonímica, lendaria... que lle permitirá saber máis da nosa cultura e, ao mesmo tempo, garantirá a pervivencia da memoria colectiva do pobo galego.
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Pires, Anderson Aparecido, and Rita de Cássia Aparecida Pacheco Limberti. "A CANÇÃO “TERRA VERMELHA” DO GRUPO INDÍGENA DE RAP BRÔ MC´S: UM OLHAR DISCURSIVO PARA OS SENTIDOS SILENCIADOS DE ‘VIOLÊNCIA’ E ‘DISCRIMINAÇÃO’." In Multiplicidades Linguísticas: Artes, Hibridismo e Sociedade, 87–98. Bookerfield Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.53268/bkf21060607.

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Abstract:
O objetivo deste trabalho consiste em compreender, por meio da Análise do Discurso de linha francesa, os sentidos não ditos das palavras violência e discriminação, nas letras das músicas do grupo de rap Brô Mc’s, composto por jovens indígenas pertencentes às aldeias Jaguapiru e Bororó, situadas no município de Dourados, estado de Mato Grosso do Sul (MS), considerado o segundo estado com maior população indígena do Brasil. Pautados pelo conceito de linguagem pelo viés discursivo da Análise de Discurso, de que a palavra ultrapassa os limites daquilo que diz para significar e que assim, muitas vezes, atinge os sentidos daquilo que silencia, pretendemos, com base nos teóricos Orlandi (2011, 2012) e Pêcheux (2009) descobrir como a interpelação do indivíduo em sujeito pela ideologia faz com que o jovem indígena silencie palavras, como ‘violência’ e ‘discriminação’, e não as insira na canção intitulada “Terra Vermelha”. Considerando o contexto indígena de MS, pelo olhar de Costa e Nolasco (2013), Limberti (2012) e Nascimento (2013), sabe-se que problemas como a demarcação de terras, as péssimas condições de vida, os problemas com drogas e o alcoolismo estão presentes nas aldeias douradenses.
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Allison, Penelope M. "House I 10,1." In The Insula of the Menander at Pompeii. Oxford University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780199263127.003.0028.

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Abstract:
In November 1926 the excavators recorded moving lapilli from in front of this house and from the entrance but no finds were reported in these areas. On 8 July 1932 they recorded removing disturbed volcanic deposit from the middle levels in the northeast area of this insula. A breach (min. h.: 2 m), now patched, in the south end of the west wall of room 2 and 1.05 m above the floor, presumably penetrated into this space and documents disturbance after ad 79. Elia observed that the room had been covered and had been divided for all or part of its length by a ‘tramezzo ligneo’ which Ling interprets as a wooden partition to screen the stairway. In the north-east corner, are three masonry steps from a stairway which Ling argued ascended along the east wall. Ling argues that the installation of this stairway would have put out of commission the recess and lararium painting (dimensions: 0.55 m × 0.4 m) behind it. The remains of a late Third Style decoration are found on the walls. The loose finds from near the north entrance of this space and from near the entrance to room 3 were predominantly door-fittings, with the possible exception of a small marble base. A small key reported in the latter location may originally have been from storage furniture but was unlikely to have been in use as no other remains of such furnishings were recorded. The only other find in this area was a glass vessel of unknown type. Elia called this room an ‘atrium’. The finds are not particularly diagnostic but, even if this area was disturbed, they hint that it had been relatively unencumbered with furnishings, probably serving predominantly as a reception and access area for the rest of the house. The breach in the south end of the west wall of this room implies that it may have been disturbed after ad 79. The walls had a simple painted decoration but this room had no evident fixtures. According to Elia it was an ‘oecus’. The limited ceramic finds (a jug, a terra sigillata dish, and a lamp) are associated with lighting and probably with the serving or storage of foodstuffs.
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Conference papers on the topic "Terza lingua"

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M. da Silva, Jéssica Cristina, Maria Leonor S. de Almeida, and Diego Augusto M. Guidini. "Análise da Proteção de Distância Aplicada a Linhas de Transmissão de Circuito Duplo." In Simpósio Brasileiro de Sistemas Elétricos - SBSE2020. sbabra, 2020. http://dx.doi.org/10.48011/sbse.v1i1.2176.

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Abstract:
Considerando a proteção de linhas de transmissão de circuito duplo, apresenta-se neste artigo uma avaliação comparativa entre as proteções de distância tradicional e compensada, a qual considera a influência da condição operativa do circuito paralelo à linha protegida. No mais, as proteções de distância são avaliadas por meio de comparadores de fase, tal que nos resultados são analisados a atuação das unidades de impedância. Assim, um sistema de subtransmissão real de 138 kV é modelado no software Alternative Transient Program (ATP) e submetido a diferentes curtos-circuitos monofásico e bifásico-terra, obtidos variando-se o valor da resistência de falta e o local de sua aplicação. Dos resultados, verifica-se que para curtos-circuitos na linha protegida, ambas as proteções apresentam resultados semelhantes. No entanto, para faltas na linha paralela, a proteção compensada apresenta melhor desempenho.
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Affonso, Sandra Freiberger, Silvia Cristina Dotta, Andre Luiz Belem, Fernanda Codevilla Soares, Edson Pinheiro Pimentel, Flavia Sant'Anna Rios, and Carlos Jair Coletto. "Simulação 3D - Antártica: testemunha do tempo." In Congresso Brasileiro de Informática na Educação. Sociedade Brasileira de Computação, 2022. http://dx.doi.org/10.5753/cbie_estendido.2022.225860.

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Abstract:
A Simulação 3D - Antártica: testemunha do tempo foi elaborada por um grupo de professores e pesquisadores nas áreas de Mudanças Climáticas, Oceanografia, Antropologia, Biologia, Computação, Comunicação e Educação junto com uma equipe de desenvolvedores, com a principal finalidade de demonstrar, através de animações tridimensionais, eventos importantes que ilustram algumas das principais mudanças que ocorreram no planeta Terra. Em uma linha temporal, que começa muito antes da humanidade como conhecemos existir até o tempo no futuro, é possível ao usuário interagir com parâmetros como a concentração média de gás carbônico (CO2) na atmosfera e a temperatura global média nas diferentes épocas geológicas. Esses dois parâmetros estão interligados na história climática do planeta e sempre que a concentração de CO2 aumenta, a temperatura do planeta também está mais elevada. Nesse aspecto, a Antártica, uma das regiões polares da Terra, é um importante referencial para acompanhar as mudanças climáticas. Por meio de pesquisas científicas, vestígios do passado aprisionados no gelo, a formação e distribuição de rochas, entre outros dados, podem contribuir para entender o passado climático da Terra e ajudar a criar previsões para o futuro. O objetivo principal deste produto é introduzir o assunto Mudanças Climáticas com foco principal sobre a importância das regiões polares do planeta (Antártica e Ártico) na Educação. O produto destina-se a estudantes do Ensino Fundamental 2 e Ensino Médio, preferencialmente na faixa etária de 11 a 16 anos. O conteúdo é essencialmente transdisciplinar, e pode ser utilizado em disciplinas de Ciências, Geografia, História, Informática, Língua Portuguesa, Sociologia para tratar de assuntos relacionados a temas ambientais e pesquisas científicas. A principal inovação do produto, é oferecer um objeto de aprendizagem do tipo simulação 3D para desktop, desenvolvido de acordo com a metodologia Intera e embasado na abordagem teórico-metodológica sociointeracionista. A simulação permite a interação com linha temporal de eventos geológicos com a evolução do ambiente antártico, e com ênfase nas mudanças climáticas e ações antropogênicas. A Simulação é formada por um conjunto de blocos animados em computação gráfica 3D, disponibilizada em plataforma online na web, e desenvolvida em motor de jogos digitais (engine). Contém um infográfico-guia, 30 hotspots explicativos com animações e visualização 3D, de cada divisão geológica, geográfica ou histórica gerada, com vocabulário visual com estudo de cores, texturas e movimentos em harmonia com o objeto apresentado.
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R. Ribeiro, Jan Augusto, Maria Leonor S. de Almeida, and Guilherme Gomes dos Santos. "Uma Modelagem Alternativa de Reatores Shunt para Aplicação de Faltas Internas." In Simpósio Brasileiro de Sistemas Elétricos - SBSE2020. sbabra, 2020. http://dx.doi.org/10.48011/sbse.v1i1.2243.

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Abstract:
Com base na importância dos reatores shunt para controle das sobretensões no sistema elétrico de potência, este artigo propõe um modelo de reator shunt, por meio do qual é possível aplicar tanto faltas internas do tipo espira-terra quanto entre espiras. Para avaliar o modelo apresentado, o software Alternative Transient Program (ATP) é usado para simular uma linha de transmissão de 230 kV e 380 km com 50% de compensação shunt. Considerando esse sistema, o reator shunt utilizado é submetido a diferentes curtos-circuitos, obtidos pela variação do valor do fator de dispersão e do número de espiras envolvidas na falta. Os resultados obtidos revelam que o modelo proposto figura como uma alternativa apropriada para modelagem do reator shunt, uma vez que por meio dele é possível reproduz corretamente o comportamento das correntes.
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