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Journal articles on the topic 'Testo accademico'

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Marazzini, Claudio. "Carlo Negroni dantista e accademico della Crusca." XII, 2020/1 (gennaio-marzo) 12, no. 1 (March 31, 2020): 111–17. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3299.

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Abstract:
L’intervento che segue è stato presentato al convegno Da Novara all’Italia. Carlo Negroni (1819-1896) nel bicentenario della nascita, svoltosi presso l’Archivio di Stato di Novara il giorno 11 ottobre 2019. Lo si pubblica qui in omaggio alla figura di un accademico della Crusca oggi ingiustamente dimenticato, e, in prospettiva, in vista delle celebrazioni dantesche del 2021, come segno di rinnovato interessamento per colui che intuì l’utilità della soluzione editoriale per il testo della Commedia di Dante poi adottata da G. Petrocchi.
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Cicali, Gianni. "Destouches e Goldoni tra nobildonne, arcadi e liberi muratori. Percorsi della riforma del teatro comico italiano del Settecento." Quaderni d'italianistica 40, no. 2 (October 4, 2020): 49–81. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v40i2.34878.

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Abstract:
La riforma del teatro italiano promossa da Carlo Goldoni a metà del Settecento ha avuto dei momenti preparatori. Tra le fasi importanti di questa preparazione si devono includere le traduzioni di testi teatrali francesi di Destouches, drammaturgo aristocratico e accademico di Francia. Inoltre, questi segnali di una pre-riforma si notano particolarmente in ambienti legati all’illuminismo, all’aristocrazia e alla Massoneria in Toscana, regione in cui il giovane avvocato Goldoni soggiornò per alcuni anni. Un altro elemento sono le donne della nobiltà italiana che in alcuni casi non solo recitano da dilettanti i testi del francese durante eleganti villeggiature ma a volte li traducono o li fanno circolare tra compagnie significative di attori e attrici. In questo saggio vedremo questi antecedenti formativi della riforma di Goldoni e in particolare una traduzione di un testo di Destouches che si rivela importante per le persone coinvolte e che era sfuggita agli studi sui rapporti tra Goldoni e Destouches e la riforma del teatro italiano del Settecento.
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MONIZ, Elias Alfama, and Victoria Maldonado BAUTISTA. "La Etnoeducación como Posicionamiento Político e Identitario del Pueblo Afroecuatoriano por Rocio Vera Santos." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 272. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249000.

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Abstract:
RESUMENLa presente reseña es un resumen crítico sobre el artículo académico La etnoeducación como posicionamiento político e identitario del pueblo afroecuatoriano, de Rocío Vera Santos. Un texto científico que dilucida a través de una investigación de corte cualitativo y una puesta teórica postcolonial y decolonial el proceso de consolidación y ejecución del proyecto de etnoeducación afroecuatoriana. Se trata de un proyecto político, epistemológico y educativo que se viene gestando en las últimas tres décadas, y con el cual el movimiento social afroecuatoriano se posesionan frente al Estado; intentando subvertir el legado de la colonización, mediante estrategias, practicas pedagógicas e iniciativas autónomas que revitalizan y rescatan los saberes ancestrales, la memoria y la tradición oral. El objetivo de esta propuesta de educación étnica busca el fortalecimiento de la identidad, la reparación histórica y sostener la lucha antirracista.Etnoeducación afroecuatoriana. Identidad. Políticas de representación. Saberes ancestrales. Movimiento social afroecuatoriano. RESUMOEsta revisão é um resumo crítico do artigo acadêmico a etnoeducação como posição política e identitária do povo afro-equatoriano, de Rocío Vera Santos. Um texto científico que elucida por meio de uma investigação qualitativa e de uma configuração teórica pós-colonial e descolonial o processo de consolidação e execução do projeto de etnoeducação afro-equatoriana. É um projeto político, epistemológico e educacional que vem se desenvolvendo nas últimas três décadas, e com o qual o movimento social afro-equatoriano se posesiona diante do Estado; tentando subverter o legado da colonização, por meio de estratégias, práticas pedagógicas e iniciativas autônomas que revitalizam e resgatam saberes ancestrais, memória e tradição oral. O objetivo desta proposta de educação étnica busca fortalecer a identidade, reconstruir a história e sustentar a luta anti-racista. Etnoeducação afro-equatoriana. Identidade. Políticas de representação. Saberes ancestrais. Movimento social afro-equatoriano.ABSTRACTThis review is a critical summary of the academic article Ethno-education as a political and identity position of the Afro-Ecuadorian people, by Rocío Vera Santos. A scientific text that elucidates through a qualitative investigation and a postcolonial and decolonial theoretical setting the process of consolidation and execution of the Afro-Ecuadorian ethno-education project. It is a political, epistemological and educational project that has been developing in the last three decades, and with which the Afro-Ecuadorian social movement takes possession in front of the State; trying to subvert the legacy of colonization, through strategies, pedagogical practices and autonomous initiatives that revitalize and rescue ancestral knowledge, memory and oral tradition. The objective of this ethnic education proposal seeks to strengthen identity, historical reparation and sustain the anti-racist struggle.Afro-Ecuadorian ethno-education. Identity. politics of representation. Ancestral knowledge. Afro-Ecuadorian social movement.SOMMARIOQuesta recensione è una sintesi critica dell'articolo accademico Etnoeducazione come posizione politica e identitaria del popolo afro-ecuadoriano, di Rocío Vera Santos. Un testo scientifico che delucida attraverso un'indagine qualitativa e una impostazione teorica postcoloniale e decoloniale il processo di consolidamento ed esecuzione del progetto etno-educativo afro-ecuadoriano. È un progetto politico, epistemologico ed educativo che si è andato sviluppando negli ultimi tre decenni, e di cui il movimento sociale afro-ecuadoriano si impadronisce di fronte allo Stato; cercando di sovvertire l'eredità della colonizzazione, attraverso strategie, pratiche pedagogiche e iniziative autonome che rivitalizzano e salvano la conoscenza ancestrale, la memoria e la tradizione orale. L'obiettivo di questa proposta di educazione etnica cerca di rafforzare l'identità, la riparazione storica e sostenere la lotta antirazzista.Etnoeducazione afro-ecuadoriana, identità, politica di rappresentanza, saperi ancestrali, movimento sociale afro-ecuadoriano.
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Botta, Patrizia. "Canzonieri spagnoli popolareggianti conservati a Roma (I): il Ms. Corsini 625." Revista de Cancioneros Impresos y Manuscritos, no. 4 (December 15, 2015): 1. http://dx.doi.org/10.14198/rcim.2015.4.01.

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Abstract:
In queste pagine si dà notizia di un gruppo di ricerca finanziato (PRIN 2012) che ha per oggetto lo studio di alcuni canzonieri spagnoli del Cinque-Seicento conservati a Roma, nei quali è ricco il filone della lirica tradizionale. Si inizia con la descrizione di un canzoniere conservato alla Accademia dei Lincei, il Corsini, Ms. 625 musicale (chitarristico) e piccolo florilegio dei più noti testi di lirica tradizionale.
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Orlandi, T. "Progetti relativi a testi elettronici a Roma, accademia dei lincei e Universita La Sapienza." Literary and Linguistic Computing 15, no. 1 (April 1, 2000): 73–80. http://dx.doi.org/10.1093/llc/15.1.73.

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Čebron, Neva, and Jadranka cer. "APPROCCI COMPUTERIZZATI PER L’INSEGNAMENTO DELLA TRADUZIONE DI LINGUAGGI SPECIALISTICI." Folia linguistica et litteraria XI, no. 30 (2020): 211–41. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.13.

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Abstract:
L’articolo propone la discussione di un corso sperimentale e innovativo per gli studenti di secondo livello in italianistica insegnando nuovi approcci alla traduzione di testi specialistici. Prendendo in considerazione i principi, i processi e gli approcci proposti da numerosi linguisti (ad es. Wills; Hause; Erdman et al.), il corso ha inizialmente introdotto gli studenti all’analisi testuale prima della traduzione proseguendo con l’esplorazione delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie come l’utilizzo dei corpora e degli strumenti di traduzione assistita (CAT), proposti da un certo numero di linguisti dei corpora (ad es. Laviosa; Gavioli; Boulton; Zanettin e Fantinuoli). Gli studenti sono stati introdotti all’uso degli strumenti CAT con il compito di tradurre un documento ufficiale dallo sloveno all’italiano e sono stati in seguito guidati attraverso tutte le fasi di preparazione ed esecuzione della traduzione. I partecipanti dovevano infatti inizialmente analizzare il testo in considerazione sull’acquisizione dei titoli accademici, dopodiché sono state presentate le varie opzioni fornite da dispositivi IT come dizionari online, glossari, database terminologici e corpora linguistici che possono aiutare a esplorare le principali risorse lessicali e problemi di collocazione. Al fine di raffinare ulteriormente le scelte lessicali ed esaminare la principale terminologia specialistica, sono stati introdotti i principi di compilazione di corpora comparativi su piccola scala insieme agli strumenti software per l’esplorazione dei corpora di tale dimensione. I risultati di tale ricerca scientifica sono stati confrontati con le soluzioni di traduzione proposte dai dispositivi di traduzione automatica, nonché con le traduzioni proposte da traduttori professionisti e madrelingua italiani. Le conclusioni tratte dal corso sperimentale hanno implicazioni per le pratiche di insegnamento e soluzioni di traduzione.
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Kerferd, G. B. "Philosophical Papyri - Corpus dei papiri filosofici greci e latini (CPF). Testi e lessico nei papiri di cultura greca e latina. (Unione accademica nazionale, Accademia toscana di scienze e lettere ‘La Colombaria’.) Parte I: autori noti, Vol. I. Pp. xliv + 497. Florence: Olschki, 1992. Paper, L. 193,000." Classical Review 44, no. 1 (April 1994): 90–91. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x0029063x.

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Situmorang, Hamda, and Manihar Situmorang. "EFEKTIVITAS METODE DEMONSTRASI DALAM MENINGKATKAN HASIL BELAJAR SISWA SEKOLAH MENENGAH KEJURUAN PADA PENGAJARAN SISTEM KOLOID." JURNAL PENELITIAN BIDANG PENDIDIKAN 19, no. 1 (March 1, 2013): 28. http://dx.doi.org/10.24114/jpp.v19i1.3044.

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Abstract:
Abstract Implementation of demonstration method in the teaching of chemistry is assigned as the right strategy to improve students’ achievement as it is proved that the method can bring an abstract concept to reality in the class. The study is conducted to vocational high school students in SMKN1 Pargetteng getteng Sengkut Pakfak Barat at accademic year 2013. The teaching has been carried out three cycles on the teaching of chemistry topic of colloid system. In the study, the class is divided into two class, experiment class and control class. The demontration method is used to teach students in experimental class while the teaching in control class is conducted with lecture method. Both are evaluated by using multiple choise tests before and after the teaching procedures, and the ability of students to answer the problems are assigned as students’ achievements. The results showed that demonstration method improved students’ achievement in chemistry. The students in experimental class who are taughed with demonstration method (M=19.08±0.74) have higher achievements compare with control class (M=12.91±2.52), and both are significantly different (tcalculation 22.85 > ttable 1.66). The effectivity of demostration method in experimental class (97%) is found higer compare to conventional method in control class (91%).
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Italia, Paola. "Il romanzo digitale:." Textual Cultures 12, no. 2 (August 29, 2019): 57–70. http://dx.doi.org/10.14434/textual.v12i2.27688.

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Abstract:
L’articolo propone una riflessione sullo stato dell’arte del romanzo italiano nel mondo digi- tale svolta attraverso l’analisi dei testi in prosa della modernità presenti nel portale Biblio- teca Italiana e affronta i casi di studio di Manzoni, Pirandello e Tozzi, per analizzare tre progetti complementari e diversi di edizione cartacea e digitale, e di interazione tra ricerca accademica, istituzioni bibliotecarie ed editoria. I casi mostrano come il romanzo, per la sua polifonia, le sue dinamiche genetiche, la sua contaminazione con le arti visive e drammati- che, richieda una infrastruttura digitale che metta in relazione tutti questi aspetti tra loro, anche in chiave didattica, costituendo un banco di prova della necessaria trasformazione dell’edizione critica digitale in un sito di ricerca e conoscenza dei testi e dei loro autori. This article proposes a reflection on the state of the art of the Italian novel in the digital world carried out through the analysis of modern prose texts in the website BibliotecaItaliana.it, examining the case studies of Manzoni, Pirandello, and Tozzi, and in particular three com- plementary projects and several digital editions as well as interactions among academic rese- arch, institutions, librarians, and publishers. The case studies show how the novel — thanks especially to its polyphony, its genetic dynamics and contamination with the visual and dra- matic arts — requires an infrastructure that also links all these aspects from an educational point of view. The novel may be considered as a testing ground for the necessary transforma- tion of the digital critical edition into a “knowledge site” of texts and their authors.
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LÜTHY, CHRISTOPH. "LUIGI GUERRINI (ed.), Federico Cesi. Apiarium. Testo e traduzione. Vol. I: Roma: Accademia Nazionale dei Lincei, 2005. xx+265 pp. ISBN 88-218-0950-1; Vol. II: Roma: Accademia Nazionale dei Lincei, 2006. XXIV+135 pp. ISBN 88-218-0963-3." Nuncius 21, no. 2 (January 1, 2006): 388–90. http://dx.doi.org/10.1163/221058706x00793.

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Frend, W. H. C. "Atti del Martiri Scilitani. Introduzione, testo, traduzione, testimonianze e commento. Edited by Fabio Ruggiero. (Atti Della Accademia Nazionale dei Lincei. Classe di scienze morali, storiche e filologiche. Memorie. Ser. ix, Vol. 1. Fasc. 2.) Pp. 138. Rome: Accademia Nazionale dei Lincei, 1991. L. 15,000. 0 391 8149." Journal of Ecclesiastical History 45, no. 3 (July 1994): 533. http://dx.doi.org/10.1017/s0022046900017395.

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CAROTI, STEFANO. "JOHANNES SHARPE, Quaestio super universalia, a cura di Alessandro D. Conti, Firenze, Leo S. Olschki, 1990, 375 pp., bibl., ind. (Unione Accademica Nazionale. Corpus Philosophorum Medii Aevi. Testi e studi IX)." Nuncius 6, no. 1 (1991): 293–94. http://dx.doi.org/10.1163/182539191x00605.

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Nutton, Vivian. "Corpus dei papiri filosofici greci e latini (CPF): Testi e lessico nei papiri di cultura greca e latina. Part 1.2 Cultura e filosofia (Galenus–Isocrates), 2 vols, Florence, Leo S Olschki on behalf of the Accademia toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”, Union Académique Internationale, Unione Accademica Nazionale, 2008, total pp. 1005, €175.00 (paperback ISBN 978-88-222-5791-8, ISSN 1122-0872)." Medical History 53, no. 2 (April 2009): 297–98. http://dx.doi.org/10.1017/s0025727300003707.

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Lachance, Paul. "Le fraternite medievali di Assisi: linee storiche e testi statutari. Edited by Ugolino Nicolini, Enrico Menesto and Francesco Santucci. Assisi: Accademia Properziana del Subasio, 1989. xix + 422 pp. L.70,000." Church History 63, no. 1 (March 1994): 98–99. http://dx.doi.org/10.2307/3167847.

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Kuntz, Marion L. "Paolo Simoncelli. La Lingua di Adamo: Guillaume Postel tra accademici e fuoriusciti fiorentini. (Biblioteca della rivista di storia e letteratura religiosa, studi e testi, 7.) Florence: Leo S. Olschki Editore, 1984. 184 pp. L. 19,000." Renaissance Quarterly 40, no. 1 (1987): 136–38. http://dx.doi.org/10.2307/2861854.

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HaBermann, Heribert. "Vent’Anni di esperienza Canonica 1983-2003. Atti della giornata accademica tenutasi nel XX anniversario della promulgazione del Codice di Diritto Canonico. Hrsg. v. Pontificio Consiglio per i testi legislativi, Libreria Editrice Vaticana 2003, 244 S." Archiv für katholisches Kirchenrecht 172, no. 1 (June 24, 2003): 258–62. http://dx.doi.org/10.30965/2589045x-17201029.

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Tomasic, Thomas Michael. "Wilhelmus Lucensis, Comentum in tertiam ierarchiam Dionisii que est de divinis nominibus, ed. Ferruccio Gastaldelli. (Unione Accademica Nazionale, Corpus Philosophorum Medii Aevi, Testi e Studi, 3.) Florence: Leo S. Olschki, 1983. Paper. Pp. cxxi, 262." Speculum 61, no. 01 (January 1986): 252–53. http://dx.doi.org/10.1017/s0038713400120391.

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Sgarbi, Marco. "Annalisa Andreoni. La via della dottrina: Le lezioni accademiche di Benedetto Varchi. alla giornata; Studi e testi di letteratura italiana 9. Pisa: Edizioni ETS, 2012. 456 pp. €35. ISBN: 978–884673337–5." Renaissance Quarterly 66, no. 2 (2013): 591–92. http://dx.doi.org/10.1086/671594.

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Clark, Gillian. "F. Ruggiero (ed.): Atti dei martiri scilitani: Introduzione, testo, traduzione, testimonianze e commento. (Atti dell'Accademia Nazionale dei Lincei Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche, Memorie IX. 1.2.) Pp. 100. Rome: Accademia Nazionale dei Lincei, 1991. Paper, L. 15,000." Classical Review 43, no. 2 (October 1993): 432. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00288264.

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CAROTI, STEFANO. "BARBARA FAES DE MOTTONI, (a cura di), Aegidii Romani Opera Omnia. I. Catalogodei manoscritti (457-505). 1/5*. Repubblica Federale di Germania (Monaco), Firenze, Leo S. Olschki, 1990, 350 pp., ind., app. (Unione Accademica Nazionale. Corpus Philosophorum Medii Aevi, Testi e Studi, X)." Nuncius 6, no. 1 (1991): 296–98. http://dx.doi.org/10.1163/182539191x00632.

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Blumenthal, H. J. "Platonism and Mathematics - Linda M. Napolitano Valditara: Le idee, i numeri, l'ordine: la dottrina della mathesis universalis dall' Accademia antica al neoplatonismo. (Elenchos: Collana di testi e studi sul pensiero antico, 14.) Pp. 652. Naples: Bibliopolis, 1989. Paper, L. 60,000." Classical Review 41, no. 1 (April 1991): 101–3. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00277457.

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ROCHA, Mônica, Adriana Rosa C. SANTOS, and Catarina RESENDE. "Polissemias do sensível: resistência e ethos na formação em saúde." INTERRITÓRIOS 5, no. 9 (December 9, 2019): 124. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243599.

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Abstract:
RESUMOO objetivo desse texto é explorar diálogos, efeitos e reverberações de acontecimentos que povoaram o 1º ENSENSI – Encontro Nacional sobre o Sensível nas graduações em saúde. Como ponto de partida, serão extraídas as linhas de forças convocatórias deste evento, que coincidem com a direção dos Laboratórios de sensibilidades e corporeidades, os quais as autoras integram. Considerar o sensível, em sua polissemia, como campo de força que opera na diferença dos modos operantes da formação acadêmica como um todo e, em particular, nos cursos da saúde, provoca uma reflexão sobre as noções de resistência e (re)existência. A partir de uma aposta ético-estético-política, será problematizado de que modo processos de ensino-aprendizagem instauram políticas cognitivas, regimes de sensibilidades, constituem corpos e subjetividades, inventam mundos. Sensível. Formação. Resistência. Saúde. Ethos.Polysemias of the sensitive: resistance and ethos in undergraduate Health coursesABSTRACTThe purpose of this text is explore dialogues, effects and reverberations of events happened in the 1st ENSENSI - National Meeting on Sensitive in health graduations. As a starting point, the lines of forces of this event will be drawn, coinciding with the direction of the Laboratories of Sensibilities and Corporeities, of which the authors are part. To consider the sensitive, in its polysemy, as a field of force that operates in the difference of the operant modes of the academic formation and, in particular, in the courses of health, provokes a reflection on the notions of resistance and (re) existence. From an ethicoaesthetic-political bet, it will be problematized how teaching-learning processes establish cognitive policies, sensitivities regimes, constitute bodies and subjectivities, invent worlds.Sensitive. Training. Endurance. Health. Ethos.Multiplicitá dei sensibili: resistenza ed etica nell'educazione per la salute RIASSUNTO lo scopo di questo testo è quello di esplorare dialoghi, effetti e riverberi di eventi che hanno popolato il 1 ° ENSENSI - Incontro nazionale sui gradi della salute. Come punto di partenza, tracceremo le linee di forza di questo evento, che coincide con la direzione dei Laboratori di Sensibilità e Corporalità, che gli autori integrano. Considerare il sensibile, nella sua polisemia, come un campo di forza che opera nella differenza dei modi operativi della formazione accademica nel suo insieme e, in particolare, nei corsi di salute, provoca una riflessione sulle nozioni di resistenza e (ri) esistenza. Da una scommessa eticoestetica-politica, verrà messo in dubbio come i processi di insegnamentoapprendimento stabiliscono politiche cognitive, regimi di sensibilità, costituiscano corpi e soggettività, inventino mondi. Sensibile. Allenamento. Resistenza. Salute. Ethos.Polisemias sensibles: resistencia y ethos en la educación sanitáriaRESUMEN El propósito de este texto es explorar diálogos, efectos y reverberaciones de eventos que poblaron la 1ª ENSENSI - Reunión Nacional sobre las Graduaciones de Sensibles en Salud. Como punto de partida, trazaremos las líneas de fuerzas que requieren este evento, que coinciden con la dirección de los Laboratorios de Sensibilidad y Corporeidad, que integran los autores. Considerar lo sensible, en su polisemia, como un campo de fuerza que opera en la diferencia de los modos operantes de la formación académica en su conjunto y, en particular, en los cursos de salud, provoca una reflexión sobre las nociones de resistencia y (re) existencia. A partir de una apuesta éticoestética-política, se cuestionará cómo los procesos de enseñanza-aprendizaje establecen políticas cognitivas, regímenes de sensibilidades, constituyen cuerpos y subjetividades, inventan mundos.Sensible. Formación. Resistencia. Salud. Ethos.
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CAROTI, STEFANO. "EGIDIO ROMANO, Opera Omnia. I. Catalogo dei manoscritti (1001-1075) De Regimine principum. 1/11 Città del Vaticano - Italia, a cura di F. Del Punta e C. Luna, Firenze, Leo S. Olschki, 1993, 420 pp., bibl., app., ind. («Unione Accademica Nazionale. Corpus Philosophorum Medii Aevi. Testi e studi, XII»)." Nuncius 9, no. 2 (1994): 927–28. http://dx.doi.org/10.1163/182539184x01639.

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Edwards, Mike. "CPF - Corpus dei papiri filosofici greci e latini (CPF). Testi e lessico nei papiri di cultura greca e latina. Parte IV.2. Tavole (I.2 Galenus–Isocrates). Pp. xxxiv + pls. Florence: Leo S. Olschki for Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”, 2008. Cased, €210. ISBN: 978-88-222-5785-7 - Corpus dei papiri filosofici greci e latini (CPF). Testi e lessico nei papiri di cultura greca e latina. Parte I.2: Cultura e filosofia (Galenus–Isocrates). In two volumes. Pp. lxxxii + 1005. Florence: Leo S. Olschki for Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”, 2008. Paper, €175. ISBN: 978-88-222-5791-8." Classical Review 60, no. 1 (March 8, 2010): 37–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x09990254.

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MARTINS, Luisa Bitencourt, and Daniela AUAD. "Lésbicas na academia: visibilidades relâmpago, transparente e palpável." INTERRITÓRIOS 6, no. 10 (April 14, 2020): 105. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244896.

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RESUMOCom o objetivo de compreender a presença das lésbicas na produção acadêmica, este trabalho considera o conceito de heterossexualidade compulsória e leva em conta as interseccionalidades de gênero, raça e classe. Foi feita revisão bibliográfica em anais das últimas três edições de três eventos representativos: Reunião Nacional da ANPEd, Seminário Internacional Fazendo Gênero e Seminário Internacional Desfazendo Gênero. De um corpus com 145 artigos sobre ensino superior, gênero e feminismos, agrupados em 10 categorias, selecionamos a categoria Ações na Universidade para análise neste artigo, contendo16 trabalhos. A palavra lésbica e derivadas ou sinônimas desta foram buscadas e foram encontradas em 8 trabalhos: 3 mencionam lésbicas, 4 mencionam apenas sigla da diferença entre a população LGBT e apenas 1 discorre aprofundadamente sobre ser lésbica. A partir da análise, foi possível concluir que os textos não representam lésbicas, não trazem abordagens interseccionais e dão margem para uma visão homogênea da população LGBT.Lésbicas. Ensino Superior. Feminismos. Relações de Gênero. Educação. Lesbians in academy: flashing, transparent and palpable visibilitiesABSTRACTIn order to understand the presence of lesbians in academic production, this paper considers the concept of compulsory heterosexuality and takes into account the intersectionalities of gender, race and class. Bibliographic review was made in annals of the last three editions of three representative events: ANPEd National Meeting, International Seminar Making Gender and International Seminar Undoing Gender. From a corpus with 145 articles on higher education, gender and feminisms, grouped into 10 categories, we selected the University Actions category for analysis in this article, containing 16 papers. The word lesbian and its derivatives or synonyms were searched and found in 8 papers: 3 mention lesbians, 4 mention just marking the difference between the LGBT population and only 1 discusses deeply being a lesbian. From the analysis, it was concluded that the papers do not represent lesbians, do not bring intersectional approaches, contributing for a homogeneous view of the LGBT population. Lesbian. Higher Education.Feminisms. Gender Relations. Education. Lesbianas en la universidad: visibilidades efímeras, transparentes y palpablesRESUMENPara comprender la presencia de lesbianas en la producción académica, este artículo considera el concepto de “heterosexualidad compulsoria” y tiene en cuenta la interseccionalidad de género, raza y clase. Se realizó una revisión bibliográfica en los anales de las últimas tres ediciones de tres eventos representativos: Reunión Nacional ANPEd, Seminario Internacional Making Gender y Seminario Internacional Undo Gender. De un corpus con 145 artículos sobre educación superior, género y feminismos, agrupados en 10 categorías, seleccionamos la categoría Acciones en la Universidad para su análisis en este artículo, que contiene 16 artículos. La palabra lesbiana y sus derivados o sinónimos se encontraron en 8 trabajos: 3 mencionan a las lesbianas, 4 mencionan solo la abreviatura de la diferencia entre la población LGBT y solo 1 discute profundamente sobre ser lesbiana. A partir del análisis, fue posible concluir que los textos no representan a las lesbianas, no brindan enfoques interseccionales y permiten una visión homogénea de la población LGBT.Lesbianas. Enseñanza superior. Feminismos. Relaciones de Género. Educación. Lesbiche all'università: visioni effimere, trasparenti e palpabili SINTESE Per comprendere la presenza di lesbiche nella produzione accademica, questo articolo prende in considerazione il concetto di "eterosessualità obbligatoria" e tiene conto dell'intersezionalità di genere, razza e classe. Una revisione bibliografica è stata effettuata negli annali delle ultime tre edizioni di tre eventi rappresentativi: ANPEd National Meeting, International Making Gender Seminar e Undo Gender International Seminar. Da un corpus con 145 articoli su istruzione superiore, genere e femminismo, raggruppati in 10 categorie, selezioniamo la categoria Azioni dell'Università per l'analisi in questo articolo, che contiene 16 articoli. La parola lesbica e i suoi derivati o sinonimi sono stati trovati in 8 articoli: 3 menzionano lesbiche, 4 menzionano solo l'abbreviazione della differenza tra la popolazione LGBT e solo 1 discute profondamente sull'essere lesbica. Dall'analisi, è stato possibile concludere che i testi non rappresentano le lesbiche, non forniscono approcci intersezionali e consentono una visione omogenea della popolazione LGBT. Lesbiche. Istruzione Superiore. Femminismi. Relazioni di genere. Istruzione.
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GUIMARÃES, Carlos Augusto Sant’Anna. "Das Mobilizações à Política de Educação das Relações Étnico-raciais." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 64. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.248990.

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RESUMOO presente artigo examina episódios e iniciativas que possibilitaram o agendamento do combate ao racismo e outras demandas do Movimento Negro brasileiro no final do século XX, culminando na política de promoção da igualdade racial. O texto debruça-se em especial sobre a política de educação para as relações étnico-raciais. Uma inovação institucional em termos de política curricular. O aporte teórico alicerça-se na teoria do processo político, no modelo dos múltiplos fluxos e no debate sobre federalismo. A análise efetivou-se mediante o esquadrinhamento de fontes secundárias: a produção acadêmica disponível (artigos, teses e dissertações) e documentos públicos (legislação e planos de elaborados pelos agentes públicos e documentos produzidos pelo Movimento Negro). Os resultados evidenciam que a implementação da política de educação para as relações raciais enfrenta óbices de natureza institucional e política, como, por exemplo, a ausência de uma estrutura de incentivos que promova a adesão dos entes federativos, além de, sobretudo, deparar com o que pretende destruir: o próprio racismo nas mais distintas facetas.Agendamento. Relações Étnico-Raciais. Política Curricular. Inovação Institucional. ABSTRACTThis article examines episodes and initiatives that enabled the topic of fighting racism and other demands from the Brazilian Black Movement to be placed on the agenda in the late 20th century, culminating in policy to promote racial equality. The paper addresses education policy for ethnic-racial relations. This was an institutional innovation in terms of curricular policy. The theoretical contribution is based on political process theory, the multiple flow model and the debate on federalism. The analysis was conducted by investigating secondary sources: the academic production available (articles, theses and dissertations) and public documents (legislation and plans prepared by public officials and documents produced by the Black Movement). The results demonstrate that the introduction of education policy for racial relations faces obstacles of an institutional and political nature, such as the absence of a structure of incentives that promotes adherence by the federative units, and, above all, encountering what it intends to destroy: the distinctive aspects of racism.Agenda Setting. Ethnic/Racial Relations. Curricular Policy. Institutional Innovation. RESUMENEste artículo analiza episodios e iniciativas que permitieron poner en la agenda la lucha contra el racismo y otras demandas del Movimiento Negro Brasileño a fines del siglo XX, culminando con la política de promoción de la igualdad racial. El texto se centra en particular en la política de educación para las relaciones étnico-raciales. Una innovación institucional en términos de política curricular. El aporte teórico se basa en la teoría del proceso político, en el modelo de múltiples flujos y en el debate sobre el federalismo. El análisis se llevó a cabo mediante el escaneo de fuentes secundarias: la producción académica disponible (artículos, tesis y disertaciones) y documentos públicos (legislación y planes elaborados por agentes públicos y documentos elaborados por el Movimiento Negro). Los resultados muestran que la implementación de la política de educación para las relaciones raciales enfrenta obstáculos de carácter institucional y político como, por ejemplo, la ausencia de una estructura de incentivos que promueva la adhesión de entidades federativas, además de, sobre todo, encontrar con que pretende destruir: el racismo mismo en las más diversas facetas.Agendamiento. Relaciones Étnico-Raciales. Política Curricular. Innovación institucional. SOMMARIOQuesto articolo analizza episodi e iniziative che hanno permesso di mettere all'ordine del giorno la lotta al razzismo e altre rivendicazioni del Movimento nero brasiliano alla fine del XX secolo, culminando nella politica di promozione dell'uguaglianza razziale. Il testo si concentra in particolare sulla politica di educazione alle relazioni etnico-razziali. Un'innovazione istituzionale in termini di politica curricolare. Il contributo teorico si basa sulla teoria del processo politico, nel modello dei flussi multipli e nel dibattito sul federalismo. L'analisi è stata condotta scansionando fonti secondarie: produzione accademica disponibile (articoli, tesi e dissertazioni) e documenti pubblici (legislazione e piani preparati da agenti pubblici e documenti preparati dal Movimento Nero). I risultati mostrano che l'attuazione della politica educativa per le relazioni razziali incontra ostacoli di natura istituzionale e politica come, ad esempio, l'assenza di una struttura di incentivi che promuova l'adesione degli Stati, oltre, soprattutto, l'incontro che mira a distruggere: il razzismo stesso nelle più diverse sfaccettature.Pianificazione. Relazioni etnico-razziali. Politica curricolare. Innovazione istituzionale.
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ALMEIDA, Eliene Amorim de, and Flávio Lyra de ANDRADE. "Tempo Comunidade como estratégia da interculturalidade epistemológica – a experiência do curso de Licenciatura Intercultural indígena da UFPE/CAA." INTERRITÓRIOS 5, no. 9 (December 9, 2019): 96. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243592.

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RESUMOEste artigo é fruto da nossa experiência como docentes do Tempo Comunidade (TC) do Programa de Formação de Professores Indígenas realizado pela Universidade Federal de Pernambuco – Campus do Agreste (UFPE/CAA) – Curso de Licenciatura Intercultural Indígena. No texto apresentamos as inquietações e reflexões sobre como garantir que as comunidades e os indígenas fossem assumidos, nesse curso, como espaços e sujeitos epistêmicos e como os conhecimentos indígenas poderiam ser objetos de diálogo com os saberes acadêmicos atribuindo à interculturalidade crítica (WALSH, 2009; TUBINO, 2005, 2012) o sentido de interepistemologias (MIGNOLO, 2003, 2008, 2010). Para elaborar a proposta do TC, baseamo-nos nas concepções de educação popular e da pesquisa participante, na forma como elas se configuraram na América Latina (BRANDÃO; STRECK, 2006; STRECK; ESTEBAN, 2013), e embasados no Pensamento Decolonial (WASLH, 2009; MIGNOLO, 2003, GROUSFOGUEL, 2010). Licenciatura Intercultural Indígena. Educação Popular. Pesquisa Participante. Tempo Comunidade.Interepistemologia.ABSTRACT This article is the result of our experience as Community Time (CT) teachers of the Indigenous Teacher Training Program conducted by the Federal University of Pernambuco-Agreste Campus (UFPE/CAA) - Indigenous Intercultural Degree Course. In the text we present the concerns and reflections on how to ensure that communities and indigenous people were assumed in this course as spaces and epistemic subjects and how indigenous knowledge could be objects of dialogue with academic knowledge attributing critical interculturality (WALSH, 2009;TUBINO, 2005, 2012) in the meaning of interepistemologies (MIGNOLO, 2003, 2008, 2010). To elaborate the proposal of CT we werebased on the conceptions of popular education and the participatory research as they were configured in Latin America (BRANDÃO; STRECK, 2006; STRECK; ESTEBAN, 2013), and based on the Decolonial Thought (WASLH, 2009; MIGNOLO, 2003, GROUSFOGUEL, 2010). Indigenous Intercultural Degree.Popular Education.Participating Research. Community Time. Interepistemology. Tempo in comunittá come strategia di interculturalità epistemologica - l'esperienza del corso di laurea interculturale indigena UFPE/ CAA RIASSUNTO Questo articolo è il risultato della nostra esperienza come insegnanti di Community Time (TC) del Programma di formazione per insegnanti indigeni condotto dall'Università Federale del Campus di Pernambuco-Agreste (UFPE/ CAA BRASILE) - Corso di laurea interculturale indigeno. Nel testo presentiamo le preoccupazioni e le riflessioni su come garantire che le comunità e gli indigeni siano stati assunti in questo corso, come spazi e soggetti epistemici e come la conoscenza indigena possa essere oggetto di dialogo con conoscenze accademiche che attribuiscono interculturalità critica (WALSH, 2009; TUBINO, 2005, 2012) il significato delle interepistemologie (MIGNOLO, 2003, 2008, 2010). Per elaborare la proposta ci siamo basati sulle concezioni dell'educazione popolare e della ricerca partecipativa così come sono state configurate in America Latina (BRANDÃO; STRECK, 2006; STRECK; ESTEBAN, 2013) e basate sul Decolonial Thinking (WASLH, 2009; MIGNOLO, 2003, GROUSFOGUEL, 2010). Laurea Indigena Interculturale. Educazione Popolare. Ricerca Partecipante. Tempo dela Comunità. Interepistemologia. Tempo Comunidade como estrategia de interculturalidad epistemológica: la experiencia del curso de Grado Intercultural Indígena UFPE / CAA RESUMEN Este artículo es el resultado de nuestra experiencia como maestros de Community Time (TC) del Programa de Formación de Maestros Indígenas realizado por la Universidad Federal de Pernambuco - Campus Agreste (UFPE / CAA) - Curso de Grado Intercultural Indígena. En el texto presentamos las preocupaciones y reflexiones sobre cómo garantizar que las comunidades y los pueblos indígenas se asuman en este curso como espacios y temas epistémicos y cómo el conocimiento indígena podría ser objeto de diálogo con el conocimiento académico que se atribuye a la interculturalidad crítica (WALSH, 2009; TUBINO, 2005, 2012) el significado de las interepistemologías (MIGNOLO,2003, 2008, 2010). Para elaborar la propuesta de la CT, nos basamos en las concepciones de la educación popular y la investigación participativa, tal como se configuraron en América Latina (BRANDÃO; STRECK, 2006; STRECK; ESTEBAN, 2013), y en base al Pensamiento descolonial (WASLH, 2009; MIGNOLO, 2003, GROUSFOGUEL, 2010). Grado Intercultural Indígena. Educación popular. Investigación participante. Comunidad del tiempo. Interepistemología.
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Renzi, Silvia De. "Giuseppe Olmi;, Lucia Tongiorgi Tomasi;, Attilio Zanca (Editors). Natura‐Cultura: L’interpretazione del mondo fisico nei testi e nelle immagini. Preface by, Marc Fumaroli. (Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze Lettere e Arti, Miscellanea, 8.) (Based on papers presented at the Convegno Internazionale di Studi, October 5–8, 1996, Mantova.) xvi + 627 pp., illus., figs., tables, index. Florence: Leo Olschki, 2000." Isis 94, no. 2 (June 2003): 356–57. http://dx.doi.org/10.1086/379419.

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NENCI, ELIO. "CESARE CESARIANO, Volgarizzamento dei libri IX (capitoli 7 e 8) e X di Vitruvio, De Architectura, secondo il manoscritto 9/2790 Sección De Cortes della Real Academia de la Historia, Madrid, a cura di B. Agosti, Pisa, Scuola Normale Superiore, 1996, 267 pp. (Centro di Ricerche Informatiche per i beni Culturali. Accademia della Crusca. Strumenti e testi 1)." Nuncius 12, no. 1 (January 1, 1997): 178–80. http://dx.doi.org/10.1163/221058797x00207.

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NENCI, ELIO. "CESARE CESARIANO, Volgarizzamento dei libri IX (capitoli 7 e 8) e X di Vitruvio, De Architectura, secondo il manoscritto 9/2790 Sección De Cortes della Real Academia de la Historia, Madrid, a cura di B. Agosti, Pisa, Scuola Normale Superiore, 1996, 267 pp. (Centro di Ricerche Informatiche per i beni Culturali. Accademia della Crusca. Strumenti e testi 1)." Nuncius 12, no. 1 (1997): 178–80. http://dx.doi.org/10.1163/182539197x00203.

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Ridgway, David. "Etrusco-Italic progress - SINCLAIR BELL and HELEN NAGY (edd.), NEW PERSPECTIVES ON ETRURIA AND EARLY ROME. IN HONOR OF RICHARD DANIEL DE PUMA (University of Wisconsin Press, Madison2009). Pp. xxiv + 305, ills. 122. ISBN 978-0-299-23030-2. $55. - FULVIA LO SCHIAVO and ANTONELLA ROMUALDI (edd.), I COMPLESSI ARCHEOLOGICI DI TRESTINA E DI FABBRECCE NEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI FIRENZE (Accademia Nazionale dei Lincei, Monumenti Antichi, serie miscellanea 12; Giorgio Bretschneider, Rome2009). Pp. 206, ills. ISBN 978-88-7689-214-1; ISSN 0391-8084. EUR. 230. - ANTHONY TUCK, THE NECROPOLIS OF POGGIO CIVITATE (MURLO). BURIALS FROM POGGIO AGUZZO (Archaeologica 153; Giorgio Bretschneider, Rome2009). Pp. ix + 146, fig. 16, tav. 33 fuori testo. ISBN 978-88-7689-217-6; ISSN 0391-9293. EUR. 180. - ROBERTA GABRIELLI, CERAMICA ETRUSCO-CORINZIA DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI TARQUINIA (Archaeologica 155; Materiali del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia XIX; Giorgio Bretschneider, Rome2010). Pp. xiii + 567, fig. 26, tav. 30 fuori testo. ISBN 978-88-7689-251-6; ISSN 0391-9293. EUR. 190. - CORINNA RIVA, THE URBANISATION OF ETRURIA. FUNERARY PRACTICES AND SOCIAL CHANGE, 700-600 BC (Cambridge University Press2010). Pp. xii + 247, ills. 59. ISBN 978-0-521-51447-7. $98." Journal of Roman Archaeology 24 (2011): 512–22. http://dx.doi.org/10.1017/s1047759400003524.

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"Osservatorio italiano: Documenti ; Leggi, regolamenti e decreti statali." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 253–79. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002019.

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Leggi, regolamenti e decreti statali1. Decreto legge 30.12.2009 n. 194 - Proroga di termini previsti da disposizioni legislative, nel testo modificato dalla legge di conversione in legge 26.2.2010 n. 252. Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 1.4.2010 - Programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali e di altre categorie nel territorio dello Stato per l'anno 2010 (10A04757)3. Decreto Ministro degli affari esteri 9.3.2010 - Fissazione del numero massimo di visti di ingresso per l'accesso all'istruzione universitaria e di alta formazione artistica, musicale e coreutica degli studenti stranieri per l'anno accademico 2009/2010 (10A05070)Circolari Cittadini comunitari Assistenza sanitaria1. Ministero salute 30.3.2010 - Emissione Tessera europea di assicurazione malattia per pensionati Lavoro e previdenza sociale2. INPS 30.4.2010 n. 11662 - Requisiti per il riconoscimento indennità di disoccupazione. Spetta anche al cittadino comunitario non iscritto nello schedario della popolazione temporanea Soggiorno3. Ministero interno 2.2.2010 n. 637 - Diritto dei familiari dei cittadini dell'Unione di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri - art. 2, co. 1 lett. b) del d.lgs. 30/2007 Cittadini extracomunitari Cittadinanza4. Ministero interno 18.2.2010 n. 4 - Mantenimento e ripristino del cognome attribuito alla nascita, all'estero, a soggetti in possesso di doppia cittadinanza, italiana e del Paese straniero di nascita Detenuti stranieri5. Ministero giustizia 22.3.2010 - Informazione sull'adozione di provvedimenti in materia di libertà personale nei confronti di cittadini stranieri Ingresso6. Ministero interno 4.4.2010 - Regolamento (CE) n. 810 del 13.7.2009 che istituisce un codice comunitario visti. Regolamento (CE) n. 265 del 25.3.2010 che modifica la Convenzione di applicazione dell'accordo di Schengen e il Regolamento (CE) n. 562/2006 per quanto riguarda la circolazione dei titolari di visto per soggiorni di lunga durata7. Ministero interno 19.4.2010 - D.p.c.m. 2010, programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali per l'anno 20108. Ministero lavoro e politiche sociali 19.4.2010 n. 14 - D.p.c.m. dell'1.4.2010, programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali e di altre categorie per l'anno 20109. Ministero affari esteri 27.4.2010 - Decreto di programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali e di altre per l'anno 2010. Riferimento messaggio ministeriale dell'8.4.2010 n. 012623410. Ministero lavoro e politiche sociali 4.5.2010 n. 2291 - D.p.c.m. 3.12.2008. Nuova ripartizione territoriale di quote di ingresso per cittadini stranieri Lavoro e previdenza sociale11. INPS 9.3.2010 n. 35 - Assegno di maternità concesso dai Comuni Regolarizzazione dei lavoratori addetti ai servizi domestici e di assistenza alle persone12. Ministero interno 17.3.2010 n. 1843 - Emersione dal lavoro irregolare prestato da cittadini stranieri nell'attività di assistenza e di sostegno alle famiglie. Motivi ostativi previsti all'art. 1 ter, co. 13, della legge 3.8.2009, n. 102 Soggiorno13. Ministero interno 16.2.2010 n. 400/A/2010/12.214.9bis - Stranieri in possesso di un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da altro Stato membro. Rilascio del titolo di soggiorno
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Attilio Baldi, Elio. "Sfida al pianeta di Anna Rinonapoli: Intertestualità tra fantascienza ecologica, Stanislaw Lem e Dante." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies, March 8, 2021, 001458582199737. http://dx.doi.org/10.1177/0014585821997373.

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Anna Rinonapoli è una delle scrittrici di fantascienza più importanti della prima generazione in Italia. Le sue opere, scritte tra il 1963 al 1986, come le opere di altre scrittrici italiane di fantascienza, rimangono però poco studiate nel mondo accademico. Questo articolo inizierà a colmare questa lacuna, trattando di Sfida al pianeta (1973), romanzo considerato all'epoca “il primo romanzo fantascientifico a livello letterario” da Inìsero Cremaschi (Rinonapoli, 1973: 5). Dopo una discussione delle possibili ragioni della scarsa attenzione critica dedicata alle opere di Rinonapoli e altre scrittrici di fantascienza, si analizzerà fino a che punto romanzo e autrice possono essere qualificati come “femministi”. Il rapporto di Rinonapoli col femminismo è ambiguo e l’analisi del libro attraverso il concetto di male gaze dimostra che il libro è alquanto problematico nelle descrizioni delle differenze tra uomini e donne. L’articolo argomenta tuttavia che, valutando le imperfezioni stilistiche e di contenuto nel contesto della carriera di Rinonapoli e della posizione delle donne nella fantascienza (italiana), si riescono ad apprezzare meglio sia gli aspetti più riusciti sia quelli meno convincenti del libro. Nella seconda parte dell'articolo si metteranno in evidenza i rapporti intertestuali con altri testi di fantascienza ecologica, ma soprattutto con Stanislaw Lem e Dante Alighieri. Attraverso quest'intertestualità si scopre la complessità del libro di Rinonapoli e il dialogo che esso intrattiene con autori e canoni divergenti, trasmettendo un messaggio ecologico e pacifico ancora di grande attualità.
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Colombo, Dr Michele. "Iacopo Passavanti, Lo specchio della vera penitenza, Edizione critica a cura di Ginetta Auzzas (Scrittori italiani e testi antichi), Firenze, Accademia della Crusca, 2014, 610 p." Zeitschrift für romanische Philologie 131, no. 4 (January 1, 2015). http://dx.doi.org/10.1515/zrp-2015-0108.

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Lombardo, Istituto. "Idee in cerca di parole Parole in cerca di idee." Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio, December 20, 2012, 1–194. http://dx.doi.org/10.4081/incontri.2012.128.

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Perché il titolo. All’opera di Maurizio Vitale l’Istituto Lombardo dedica questo secondo momento di riflessione, per ripercorrere sulle sue pagine la storia della «lingua nostra» dalle Origini alla Contemporaneità. Muovere dal Medioevo delle autonomie comunali, significa analizzare i punti di attrito e di innesto della tradizione classica nel rinnovamento della cristiana res publica d’Europa, della letteratura e della grammatica di Roma in altre grammatiche e letterature, della ricezione del lessico dell’alta e rinascente, non solo infima e corrotta, latinità nei repertori dei volgari diversamente osmotici, che davano ciascuno un suo nome a non tutte le cose e a non tutte le idee, quelle proprie alla teologia dei chierici, alla scienza degli arabi, al fervore degli uomini di governo, alla industria dei mercanti e degli artigiani, allo stile degli scrittori. La lingua formata sul canone trecentesco fiorentino, che è divenuta italiana, a partire dal secolo xvi della scrittura colta, dal Risorgimento in poi della nazione, ha difeso la propria identità nelle opere letterarie storiche e scientifiche, nelle dispute accademiche e nei ludi grammaticali, nei testi legislativi e della informazione, l’ha arricchita e corretta a confronto con le emergenti classi sociali da una parte, con il quasi generale progresso ideologico e culturale dall’altra. Continua ansiosa, forse stanca, appena oltre la soglia del suo secondo millennio, gravata dal peso di molte parole tradite, dall’esaurirsi nel vacuo delle valenze semantiche, quelle identitarie e rigenerative trasmesse al nostro oggi dai sommi poeti e dai grandi pensatori anche in altra lingua, come dal disperso popolo che le ha sapientemente reagite: a chiedere che si partecipi, con voce italiana, al dialogo ecumenico. (a. s.)
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Ernst, Prof Dr Gerhard. "Harro Stammerjohann, La lingua degli angeli. Italianismo, italianismi e giudizi sulla lingua italiana (Storia dell’italiano nel mondo. Studi e testi, 3), Firenze, Accademia della Crusca, 2013, 360 p." Zeitschrift für romanische Philologie 131, no. 3 (January 1, 2015). http://dx.doi.org/10.1515/zrp-2015-0063.

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Hirdt, Willi. "Gian Franco Frigo, Giusepe Vellucci, Unitä ο dualitä della „Commedia". II dibattito su Dante da Schelling ad Auerbach. Con testi di F. W. J. Schelling e F. Bouterwek, Firenze (Leo S. Olschki Editore) 1994, 127 S. (Opuscoli accademici. Editi a cura della Facoltä di Lettere Filosofia dell'Universitä di Padova, 21)." Deutsches Dante-Jahrbuch 70, no. 1 (January 1, 1995). http://dx.doi.org/10.1515/dante-1995-0107.

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Zuliani, Federico. "En samling politiske håndskrifter fra slutningen af det 16. århundrede : Giacomo Castelvetro og Christian Barnekows bibliotek." Fund og Forskning i Det Kongelige Biblioteks Samlinger 50 (April 29, 2015). http://dx.doi.org/10.7146/fof.v50i0.41248.

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Federico Zuliani: Una raccolta di scritture politiche della fine del sedicesimo secolo. Giacomo Castelvetro e la biblioteca di Christian Barnekow. Alla pagina 68 recto del manoscritto Vault Case Ms. 5086, 73/2, Newberry Library, Chicago, ha inizio il “Registro di tutte le scritture politiche del S[igno]r Christiano Bernicò”. Il testo è preceduto da un altro elenco simile, sebbene più breve, che va sotto il titolo di “Memoriale D’alcune scritture politiche, che furon donate alla Reina Maria Stuarda Prigioniera in Inghilterra l’anno di salute m.d.lxxxiii. Dal S[igno]re di Cherelles”. Il manoscritto 5086, 73/2 fa parte di una collezione di dieci volumi (originariamente undici) appartenuti a Giacomo Castelvetro e oggi conservati negli Stati Uniti. I codici, le cui vicende di trasmissione sono, in parte, ancora poco chiare, furono sicuramente compilati da Castelvetro durante il periodo che passò in Danimarca, tra l’estate del 1594 e l’autunno del 1595. Il soggiorno danese di Castelvetro ha ricevuto attenzioni decisamente minori di quelle che invece meriterebbe. Alla permanenza in Danimarca è riconducibile infatti l’opera più ambiziosa dell’intera carriera del letterato italiano: vi vennero assemblati, con l’idea di darli poi alle stampe, proprio i volumi oggi negli Stati Uniti. La provenienza è provata tanto dall’indicazione, nei frontespizi, di Copenaghen come luogo di composizione, quanto dalle annotazioni autografe apportate da Castelvetro, a conclusione dei testi, a ricordare quando e dove fossero stati trascritti; oltre a Copenaghen vi si citano altre due località, Birkholm e Tølløse, entrambe sull’isola danese di Sjællad, ed entrambe amministrate da membri dell’influente famiglia Barnekow. E’ a Giuseppe Migliorato che va il merito di aver identificato per primo in Christian Barnekow il “Christiano Bernicò” della lista oggi alla Newberry Library. Christian Barnekow, nobile danese dalla straordinaria cultura (acquisita in uno studierejse durato ben diciassette anni), a partire dal 1591 fu al servizio personale di Cristiano IV di Danimarca. Barnekow e Castelvetro si dovettero incontrare a Edimburgo, dove il primo era giunto quale ambasciatore del monarca danese e dove il secondo si trovava già dal 1592, come maestro di italiano di Giacomo Stuart e di Anna di Danimarca, sorella di Cristiano IV. Sebbene non si possa escludere un ruolo di Anna nell’introdurli, è più probabile che sia stata la comune amicizia con Johann Jacob Grynaeus a propiziarne la conoscenza. Il dotto svizzero aveva infatti dato ospitalità a Barnekow, quando questi era studente presso l’università di Basilea, ne era divenuto amico e aveva mantenuto i rapporti nel momento in cui il giovane aveva lasciato la città elvetica. Grynaeus era però anche il cognato di Castelvetro il quale aveva sposato Isotta de’ Canonici, vedova di Thomas Liebler, e sorella di Lavinia, moglie di Grynaeus sin dal 1569. Isotta era morta però nel marzo del 1594, in Scozia, ed è facile immaginare come Barnekow abbia desiderato esprimere le proprie condoglianze al marito, cognato di un suo caro amico, e vedovo di una persona che doveva aver conosciuto bene quando aveva alloggiato presso la casa della sorella. Castelvetro, inoltre, potrebbe essere risultato noto a Barnekow anche a causa di due edizioni di opere del primo marito della moglie curate postume dal letterato italiano, tra il 1589 e il 1590. Thomas Liebler, più famoso con il nome latinizzato di Erasto, era stato infatti uno dei più acerrimi oppositori di Pietro Severino, il celebre paracelsiano danese; Giacomo Castelvetro non doveva essere quindi completamente ignoto nei circoli dotti della Danimarca. La vasta cultura di Christian Barnekow ci è nota attraverso l’apprezzamento di diversi suoi contemporanei, quali Grynaeus, Jon Venusinus e, soprattutto, Hans Poulsen Resen, futuro vescovo di Sjælland e amico personale di Barnekow a cui dobbiamo molte delle informazioni in nostro possesso circa la vita del nobile danese, grazie all’orazione funebre che questi tenne nel 1612 e che venne data alle stampe l’anno successivo, a Copenaghen. Qui, ricordandone lo studierejse, il vescovo raccontò come Barnekow fosse ritornato in Danimarca “pieno di conoscenza e di storie” oltre che di “relazioni e discorsi” in diverse lingue. Con questi due termini l’ecclesiastico danese alludeva, con tutta probabilità, a quei documenti diplomatici, relazioni e discorsi di ambasciatori, per l’appunto, che rientravano tra le letture preferite degli studenti universitari padovani. La lista compilata da Castelvetro, dove figurano lettere e istrutioni ma, soprattutto, relationi e discorsi, era un catalogo di quella collezione di manoscritti, portata dall’Italia, a cui fece riferimento l’ecclesiastico danese commemorando Christian Barnekow. Tutti coloro i quali si sono occupati dei volumi oggi negli Stati Uniti si sono trovati concordi nel ritenerli pronti per la pubblicazione: oltre alle abbondanti correzioni (tra cui numerose alle spaziature e ai rientri) i volumi presentano infatti frontespizi provvisori, ma completi (con data di stampa, luogo, impaginazione dei titoli – a loro volta occasionalmente corretti – motto etc.), indici del contenuto e titolature laterali per agevolare lettura e consultazione. Anche Jakob Ulfeldt, amico e compagno di viaggi e di studi di Barnekow, riportò a casa una collezione di documenti (GKS 500–505 fol.) per molti aspetti analoga a quella di Barnekow e che si dimostra di grande importanza per comprendere peculiarità e specificità di quella di quest’ultimo. I testi di Ulfeldt risultano assemblati senza alcuna coerenza, si rivelano ricchi di errori di trascrizione e di grammatica, e non offrono alcuna divisione interna, rendendone l’impiego particolarmente arduo. Le annotazioni di un copista italiano suggeriscono inoltre come, già a Padova, potesse essere stato difficoltoso sapere con certezza quali documenti fossero effettivamente presenti nella collezione e quali si fossero smarriti (prestati, perduti, pagati ma mai ricevuti…). La raccolta di Barnekow, che aveva le stesse fonti semi-clandestine di quella dell’amico, doveva trovarsi in condizioni per molti versi simili e solo la mano di un esperto avrebbe potuto portarvi ordine. Giacomo Castelvetro – nipote di Ludovico Castelvetro, uno dei filologi più celebri della propria generazione, e un filologo egli stesso, fluente in italiano, latino e francese, oltre che collaboratore di lunga data di John Wolfe, editore londinese specializzato nella pubblicazione di opere italiane – possedeva esattamente quelle competenze di cui Barnekow aveva bisogno e ben si intuisce come mai quest’ultimo lo convinse a seguirlo in Danimarca. I compiti di Castelvetro presso Barnekow furono quelli di passarne in rassegna la collezione, accertarsi dell’effettivo contenuto, leggerne i testi, raggrupparli per tematica e area geografica, sceglierne i più significativi, emendarli, e prepararne quindi un’edizione. Sapendo che Castelvetro poté occuparsi della prima parte del compito nei, frenetici, mesi danesi, diviene pure comprensibile come mai egli portò con sé i volumi oggi negli Stati Uniti quando si diresse in Svezia: mancava ancora la parte forse più delicata del lavoro, un’ultima revisione dei testi prima che questi fossero passati a un tipografo perché li desse alle stampe. La ragione principale che sottostò all’idea di pubblicare un’edizione di “scritture politiche” italiane in Danimarca fu la presenza, in tutta l’Europa centro settentrionale del tempo, di una vera e propria moda italiana che i contatti tra corti, oltre che i viaggi d’istruzione della nobiltà, dovettero diffondere anche in Danimarca. Nel tardo Cinquecento gli autori italiani cominciarono ad essere sempre più abituali nelle biblioteche private danesi e la conoscenza dell’italiano, sebbene non completamente assente anche in altri settori della popolazione, divenne una parte fondamentale dell’educazione della futura classe dirigente del paese nordico, come prova l’istituzione di una cattedra di italiano presso l’appena fondata Accademia di Sorø, nel 1623. Anche in Danimarca, inoltre, si tentò di attrarre esperti e artisti italiani; tra questi, l’architetto Domenico Badiaz, Giovannimaria Borcht, che fu segretario personale di Frederik Leye, borgomastro di Helsingør, il maestro di scherma Salvator Fabris, l’organista Vincenzo Bertolusi, il violinista Giovanni Giacomo Merlis o, ancora, lo scultore Pietro Crevelli. A differenza dell’Inghilterra non si ebbero in Danimarca edizioni critiche di testi italiani; videro però la luce alcune traduzioni, anche se spesso dal tedesco, di autori italiani, quali Boccaccio e Petrarca, e, soprattutto, si arrivò a pubblicare anche in italiano, come dimostrano i due volumi di madrigali del Giardino Novo e il trattato De lo schermo overo scienza d’arme di Salvator Fabris, usciti tutti a Copenaghen tra il 1605 e il 1606. Un’ulteriore ragione che motivò la scelta di stampare una raccolta come quella curata da Castelvetro è da ricercarsi poi nello straordinario successo che la letteratura di “maneggio di stato” (relazioni diplomatiche, compendi di storia, analisi dell’erario) godette all’epoca, anche, se non specialmente, presso i giovani aristocratici centro e nord europei che studiavano in Italia. Non a caso, presso Det Kongelige Bibliotek, si trovano diverse collezioni di questo genere di testi (GKS 511–512 fol.; GKS 525 fol.; GKS 500–505 fol.; GKS 2164–2167 4º; GKS 523 fol.; GKS 598 fol.; GKS 507–510 fol.; Thott 576 fol.; Kall 333 4º e NKS 244 fol.). Tali scritti, considerati come particolarmente adatti per la formazione di coloro che si fossero voluti dedicare all’attività politica in senso lato, supplivano a una mancanza propria dei curricula universitari dell’epoca: quella della totale assenza di qualsivoglia materia che si occupasse di “attualità”. Le relazioni diplomatiche risultavano infatti utilissime agli studenti, futuri servitori dello Stato, per aggiornarsi circa i più recenti avvenimenti politici e religiosi europei oltre che per ottenere informazioni attorno a paesi lontani o da poco scoperti. Sebbene sia impossibile stabilire con assoluta certezza quali e quante delle collezioni di documenti oggi conservate presso Det Kongelige Bibliotek siano state riportate in Danimarca da studenti danesi, pare legittimo immaginare che almeno una buona parte di esse lo sia stata. L’interesse doveva essere alto e un’edizione avrebbe avuto mercato, con tutta probabilità, anche fuori dalla Danimarca: una pubblicazione curata filologicamente avrebbe offerto infatti testi di gran lunga superiori a quelli normalmente acquistati da giovani dalle possibilità economiche limitate e spesso sprovvisti di una padronanza adeguata delle lingue romanze. Non a caso, nei medesimi anni, si ebbero edizioni per molti versi equivalenti a quella pensata da Barnekow e da Castelvetro. Nel 1589, a Colonia, venne pubblicato il Tesoro politico, una scelta di materiale diplomatico italiano (ristampato anche nel 1592 e nel 1598), mentre tra il 1610 e il 1612, un altro testo di questo genere, la Praxis prudentiae politicae, vide la luce a Francoforte. La raccolta manoscritta di Barnekow ebbe però anche caratteristiche a sé stanti rispetto a quelle degli altri giovani danesi a lui contemporanei. Barnekow, anzitutto, continuò ad arricchire la propria collezione anche dopo il rientro in patria come dimostra, per esempio, una relazione d’area fiamminga datata 1594. La biblioteca manoscritta di Barnekow si distingue inoltre per l’ampiezza. Se conosciamo per Ulfeldt trentadue testi che questi portò con sé dall’Italia (uno dei suoi volumi è comunque andato perduto) la lista di “scritture politiche” di Barnekow ne conta ben duecentoottantaquattro. Un’altra peculiarità è quella di essere composta inoltre di testi sciolti, cioè a dirsi non ancora copiati o rilegati in volume. Presso Det Kongelige Bibliotek è possibile ritrovare infatti diversi degli scritti registrati nella lista stilata da Castelvetro: dodici riconducibili con sicurezza e sette per cui la provenienza parrebbe per lo meno probabile. A lungo il problema di chi sia stato Michele – una persona vicina a Barnekow a cui Castelvetro afferma di aver pagato parte degli originali dei manoscritti oggi in America – è parso, di fatto, irrisolvibile. Come ipotesi di lavoro, e basandosi sulle annotazioni apposte ai colophon, si è proposto che Michele potesse essere il proprietario di quei, pochi, testi che compaiono nei volumi oggi a Chicago e New York ma che non possono essere ricondotti all’elenco redatto da Castelvetro. Michele sarebbe stato quindi un privato, legato a Barnekow e a lui prossimo, da lui magari addirittura protetto, ma del quale non era al servizio, e che doveva avere presso di sé una biblioteca di cui Castelvetro provò ad avere visione al fine di integrare le scritture del nobile danese in vista della sua progettata edizione. Il fatto che nel 1596 Michele fosse in Italia spiegherebbe poi come potesse avere accesso a questo genere di opere. Che le possedesse per proprio diletto oppure che, magari, le commerciasse addirittura, non è invece dato dire. L’analisi del materiale oggi negli Stati Uniti si rivela ricca di spunti. Per quanto riguarda Castelvetro pare delinearsi, sempre di più, un ruolo di primo piano nella diffusione della cultura italiana nell’Europa del secondo Cinquecento, mentre Barnekow emerge come una figura veramente centrale nella vita intellettuale della Danimarca a cavallo tra Cinque e Seicento. Sempre Barnekow si dimostra poi di grandissima utilità per iniziare a studiare un tema che sino ad oggi ha ricevuto, probabilmente, troppa poca attenzione: quello dell’importazione in Danimarca di modelli culturali italiani grazie all’azione di quei giovani aristocratici che si erano formati presso le università della penisola. A tale proposito l’influenza esercitata dalla letteratura italiana di “maneggio di stato” sul pensiero politico danese tra sedicesimo e diciassettesimo secolo è tra gli aspetti che meriterebbero studi più approfonditi. Tra i risultati meno esaurienti si collocano invece quelli legati all’indagine e alla ricostruzione della biblioteca di Barnekow e, in particolare, di quanto ne sia sopravvissuto. Solo un esame sistematico, non solo dei fondi manoscritti di Det Kongelige Bibliotek, ma, più in generale, di tutte le altre biblioteche e collezioni scandinave, potrebbe dare in futuro esiti soddisfacenti.
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"Osservatorio italiano: Leggi, regolamenti e decreti statali." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (April 2010): 313–58. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-001020.

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Abstract:
Leggi, regolamenti e decreti statali1. Decreto del Presidente della Repubblica 30.7.2009 n. 189Regolamento concernente il riconoscimento dei titoli di studio accademici, a norma dell'art. 5 della legge 11.7.2002 n. 1482. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19.11.2009Proroga dello stato di emergenza per proseguire le attivitŕ di contrasto e di gestione dell'afflusso di extracomunitari (09A14317)3. Decreto Ministro dell'interno 28.11.2009Regole tecniche e di sicurezza relative al permesso ed alla carta di soggiorno4. Decreto Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali 2.11.2009Modalitŕ di corresponsione delle somme e degli interessi dovuti per colf e badanti a titolo di contributi previdenziali ed assistenziali relativi a periodi lavorativi antecedenti il trimestre sanato con il pagamento del contributo forfetarioCircolariCittadini comunitariLavoro1. Ministero interno 20.1.2010 n. 2Regime transitorio in materia di accesso al mercato del lavoro dei cittadini della Romania e della BulgariaSoggiorno2. Ministero interno 21.7.2009 n. 18Direttiva n. 2004/38 CE, sul diritto dei cittadini dell'Unione europea e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Pubblicazione delle Linee guida della Commissione europea. Chiarimenti sulla copertura sanitaria richiesta ai fini del soggiorno del cittadino dell'Unione e sulla nozione di "risorse economiche sufficienti al soggiorno"3. Ministero interno 28.8.2009 n. 400-aD.lgs. 6.2.2007, n. 30, come modificato dal d.lgs. 28.2.2008, n. 32, recante "Attuazione della Direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri"Comunicazione della Commissione delle Comunitŕ europee al Parlamento europeo e al Consiglio in data 2.7.20094. Agenzia entrate 17.9.2009 n. 250/EIstanza di interpello -imposta di bollorilascio della carta di soggiorno a favore dei familiari dei cittadini dell'Unione non aventi la cittadinanza in uno Stato membrorichiesta parereCittadini extracomunitariAsilo5. Ministero interno 6.8.2009 n. 4902 - Circolare prot. n. 16560 del 3.3.2009 del Ministero dell'economia e delle finanzeDipartimento del TesoroDirezione VI. Aggiornamento dei prezzi di cessione dei "Documenti di viaggio per rifugiati" (copertina grigia) e Titoli di viaggio per stranieri" (copertina verde)6. Ministero interno 24.8.2009 n. 5234 - Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo allo straniero cui č riconosciuto lo status di rifugiato7. Istituto nazionale previdenza sociale (INPS) 22.1.2010 n. 9 - Titolari dello status di rifugiati politici e di protezione sussidiaria. Assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori concesso dai ComuniAssistenza sanitaria8. Agenzia entrate 26.8.2009 n. 238/E - Consulenza giuridica (IVA. art. 10, n. 27 ter) del d.p.r. 26.10.1972, n. 633prestazioni socio-sanitarie e assistenziali rese a persone migranti, senza fissa dimora, richiedenti asilo9. Ministero interno 27.11.2009 n. 780/A7 - Assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale, divieto di segnalazione degli stranieri non in regola con le norme sul soggiorno. SussistenzaCittadinanza10. Ministero interno 7.10.2009 - Legge 15.7.2009 n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica"Modifiche in materia di cittadinanzaChiarimenti11. Ministero interno 2.11.2009 -Legge 15.7.2009 n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica"Modifiche in materia di cittadinanza.Ulteriori chiarimentiDetenuti stranieri12. Ministero giustizia 9.11.2009 - Legge 15.7.2009 n. 94 "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica" Ingresso13. Ministero interno 20.7.2009 - Istanze di nulla osta per ricerca scientifica ai sensi dell'art. 27 ter d.lgs. n. 286/98 Famiglia14. Ministero interno 24.9.2009 n. 5987 - Art. 29, co. 6, del d.lgs. 286/98 e successive modificazioni. Conversione del permesso di soggiorno per assistenza minori in motivi familiari. Risposta quesito15. Ministero interno 18.11.2009 n. 7170 - Legge 15.7.2009, n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica" Lavoro16. Ministero interno 12.10.2009 n. 5920 - Istanza di conversione del permesso di soggiorno per studio in permesso di soggiorno per lavoro. Art. 14 co. 5 del d.p.r. n. 394/99 (regolamento al testo unico per l'immigrazione)Minori17. Ministero istruzione, universitŕ e ricerca 8.10.2010 n. 2 -Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italianaRegolarizzazione dei lavoratori addetti ai servizi domestici e di assistenza alle famiglie18. Ministero interno 2.10.2009 n. 6241 - Legge 3.8.2009 n. 102. Conversione in legge, con modificazioni del D.L. 1.7.2009, n. 78 art. 1 ter - Emersione del lavoro irregolare e di sostegno alle famiglie. Ricevuta attestante l'avvenuta presentazione della domanda di emersione19. Ministero interno 7.12.2009 n. 7950 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Interruzione del rapporto di lavoro20. Istituto nazionale previdenza sociale (INPS) 9.12.2009 n. 28660 - Lavoratori domestici. Denunce a seguito di emersione ai sensi dell'art. 1 ter della legge 3.8.2009, n. 102.Chiarimenti21. Ministero interno 23.12.2009 n. 8456 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Circolare INPS del 9.12.200922. Ministero interno 28.12.2009 n. 8392 - Legge 3.8.2009 n.102. Procedure di emersione dal lavoro irregolare prestato da cittadini stranieri nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie. Interruzione del rapporto di lavoro 23. Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) 29.12.2009 n. 30264 - Lavoratori domestici - Contributi dovuti nelle more della definizione del procedimento di emersione ai sensi dell'art. 1 ter della legge 3.8.2009, n. 102. Iscrizione rapporti di lavoro dopo la sottoscrizione del contratto di soggiorno presso gli Sportelli unici per l'immigrazione - istruzioni operative.Chiarimenti24. Ministero interno 18.2.2010 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Presentazione della documentazione relativa all'alloggio - mancata presentazione delle parti - dati relativi alla domanda25. Ministero interno 19.2.2010 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Presentazione della documentazione relativa all'alloggio - mancata presentazione delle parti - dati relativi alla domandaSoggiorno26. Ministero interno 27.5.2009 n. 3111 - Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo - revoca - risposta quesito
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Di Rienzo, Paolo, Aline Sommerhalder, Massimo Margottini, and Concetta La Rocca. "Apprendimento permanente, saperi e competenze strategiche: approcci concettuali nel contesto di collaborazione scientifica tra Brasile e Italia (Lifelong learning, knowledge and Strategic Competence: conceptual approaches in the context of scientific collaboration between Brazil and Italy)." Revista Eletrônica de Educação 12, no. 3 (October 7, 2019). http://dx.doi.org/10.14244/198271993584.

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Abstract:
This essay aims to show some approaches in the understanding of the lifelong learning concepts, knowledge, competence, from a literature review with the contributions of Dewey, Bruner, Freire, Schon and Tardif among others. Coming from theoretical studies carried out by Italian researchers and a Brazilian researcher, through their Research Centers/Laboratories and international collaborative partnership between Brazilian and Italian Universities, this text addresses from the undertake scientific literature, key terms which support the held studies. From the considerations, it is highlighted the regular understanding around lifelong learning concept, which considers the human condition for the permanent learning and valuing experiences from different contexts, such as family and school (basic and higher education). In view of this, the approximation between the concepts of competence and knowledge was also highlighted, recognized and valued as fundamental elements for the learning process and for the development of critical and reflexive thinking, and consequently transforming daily problems and challenges. The task reinforces the research network, pursuing the improving theoretical knowledge to subsidize the scientific research production in the educational field, besides Brazilian or Italian academic walls.SommarioQuesto saggio ha l’obiettivo di presentare gli approcci sulla definizione dei concetti di apprendimento permanente, saperi e competenze, partendo da una revisione della letteratura, con i contributi,tra gli altri, di Dewey, Bruner, Freire, Schon e Tardif. A partire dall’analisi teorica condotta da ricercatori italiani e una ricercatrice brasiliana, mediante i loro centri di ricerca/laboratório, e l’accordo di collaborazione internazionale tra l’università brasiliana e italiana, questo testo affronta, in base alla letteratura scientifica, i termini chiave che supportano gli studi realizzati. Dalle argomentazioni espresse, emerge la posizione comune sul concetto di apprendimento permanente o per tutta la vita, che considera l’approccio umanistico e la valorizzazione delle esperienze provenienti da diversi contesti come la famiglia e la scuola (in particolare di base e superiore). In questa prospettiva, si mette in evidenzia anche l'approssimazione semantica tra i concetti di competenza e saperi, riconosciuti e valorizzati come elementi fondamentali per il processo di apprendimento e per lo sviluppo del pensiero critico e riflessivo, e di conseguenza trasformatore rispetto ai problemi e alle sfide quotidiane della vita. Il presente contributo rafforza la rete di ricerca congiunta, con l'obiettivo di migliorare le conoscenze teoriche per supportare lo sviluppo di ricerche in campo educativo, al di là delle mura accademiche brasiliane o italiane.Keywords: Lifelong learning, Knowledge, Strategic competence, Reflexive competence.Parole chiave: Apprendimento permanente, Saperi, Competenze strategiche, Competenze di riflessione.Palavras-chave: Aprendizagem permanente, Conhecimento, Competência estratégica, Competência reflexiva.ReferencesALBERICI, A. La possibilità di cambiare. Apprendere ad apprendere come risorsa strategica per la vita. Milano: Franco Angeli, 2008.ALBERICI, A.; DI RIENZO, P. Learning to learn for individual and society. In: R. Deakin CRICK, C. S.; K. REN (Eds), Learning to Learn. International perspectives from theory and practice. New York: Routledge, 2014, p. 87-104.BALDACCI M. Trattato di pedagogia generale, Roma: Carocci Editore, 2002.BANDURA A. 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