Academic literature on the topic 'Tevere'

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Journal articles on the topic "Tevere"

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Miller, Tyrus, Deanna Shemek, Michelangelo Antonioni, William Arrowsmith, and Seymour Chatman. "Quel bowling sul Tevere." MLN 102, no. 1 (January 1987): 164. http://dx.doi.org/10.2307/2905576.

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Cavallar, Osvaldo. "Il Tevere sfoccia nell’Arno." Rechtsgeschichte - Legal History 2003, no. 03 (2003): 223–31. http://dx.doi.org/10.12946/rg03/223-231.

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3

Desibio, Luca. "Il Tevere come frontiera tra Umbria ed Etruria." Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, no. 132-1 (June 10, 2020): 17–35. http://dx.doi.org/10.4000/mefra.9796.

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Organte, Mario. "Two Bridges over the Tevere River in Rome, Italy." Structural Engineering International 10, no. 4 (November 2000): 223–25. http://dx.doi.org/10.2749/101686600780481392.

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Cozza, Lucos. "Roma: le Mura Aureliane dalla Porta Flaminia al Tevere." Papers of the British School at Rome 57 (November 1989): 1–5. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009065.

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Abstract:
Como ho già detto (p. xii), Ferdinando Castagnoli ha lasciato interrotti ma bene avviati i lavori di revisione e aggiornamento della nuova edizione della Forma Urbis di Lanciani in scala 1:1000. Al fine di mantenere vivo l'interesse per la realizzazione di quest'opera approfitto dell'ospitalità dei Papers per pubblicare una mia revisione delle mura di Aureliano tra la Porta Flaminia e il Tevere preparata a tale scopo (Fig. 1).La porzione delle mura di Aureliano compresa tra l'attuale via Ferdinando di Savoia in prossimità dell'imbocco di ponte Margherita e la porta Flaminia è rappresentata in pianta nella tavola I della FUR di Lanciani (edita nel 1893?) Il colore nero indica le parti ancora esistenti al tempo di Lanciani, oppure quelle che egli potè vedere fugacemente in occasione di scavi. Il nero è usato anche per un monumento non più visibile ma per il quale egli aveva raggiunto una sua convinzione di certezza: si tratta del ‘sepulcrum’ coincidente con la terza torre ad occidente di Porta Flaminia. Il colore grigio (ottenuto grafıcamente con linee parallele accostate) indica le parti non più visibili che Lanciani ricostrui tenendo presente piante dal XVI al XVIII secolo (de' Rocchi, Bufalini, Nolli).
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Giustini, Laura. "I molini lungo il Tevere a Roma agli inizi dell’Ottocento." Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée 118, no. 1 (2006): 53–59. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2006.10288.

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Cesari, Giorgio. "Le vie navigabili interne: il Tevere dalla foce a Perugia." Riparia, no. 1 (2018): 56–62. http://dx.doi.org/10.25267/riparia_sup.2018.i1.08.

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Johnson, Paul, Simon Keay, and Martin Millett. "Lesser urban sites in the Tiber valley: Baccanae, Forum Cassii and Castellum Amerinum." Papers of the British School at Rome 72 (November 2004): 69–99. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002671.

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Abstract:
ABITATI MINORI NELLA VALLE DEL TEVERE: BACCANAE, FORUM CASSII E CASTELLUM AMERINUML'articolo presenta i risultati delle indagini geofisiche e topografiche condotte a Baccano, Forum Cassii e Castellum Amerinum, come parte del progetto ‘Città romane nella Media e Bassa Valle del Tevere’. I risultati forniscono nuove informazioni sulla struttura e sull'estensione di questi centri, integrando le evidenze raccolte in occasione degli scavi precedenti. A Baccano sono stati individuati nuovi elementi della planimetria del sito. A Forum Cassii è stato chiarito l'andamento della via Cassia in questo punto e sono state individuate nuove strutture, tra cui tombe e un possibile anfiteatro. Infine a Castellum Amerinum sono stati rintracciati il percorso della via Amerina e nuove strutture lungo la riva del Tevere. Si discute inoltre il rinvenimento da quest'ultimo sito di tre tegole con bollo.
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Colzi, Francesco. "Il Tevere ed il commercio del legno a Roma nel XVIII secolo." Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée 118, no. 1 (2006): 35–44. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2006.10286.

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Peterson, Charles S. "Gaining Ground: The Renewal of America’s Small Farms by J. Tevere MacFadyen." Western American Literature 20, no. 1 (1985): 81–82. http://dx.doi.org/10.1353/wal.1985.0052.

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Dissertations / Theses on the topic "Tevere"

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Chiapponi, Emilia. "Caratterizzazione dei sedimenti del fiume Tevere." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il contesto in cui è stata sviluppata la tesi è la caratterizzazione geochimica dei sedimenti al fine di sviluppare cartografia geochimica regionale. In particolare, è stato analizzato il sedimento fluviale del bacino del fiume Tevere. È stata fatta inizialmente un’analisi dell’area di studio, così da poter progettare in maniera efficace la campagna di campionamento. Lo studio preliminare è stato fatto in base alle informazioni ottenute dalla ricerca bibliografica, e dall’elaborazione dei dati forniti dal Geoportale Nazionale ed elaborati tramite software opensource QGIS. La fase di campionamento ha visto il prelievo di 82 campioni distribuiti oltre che lungo l’asta principale. Il sedimento prelevato è stato analizzato tramite fluorescenza a raggi X (XRF). Al fine di interpolare i dati ottenuti con elementi cartografici, questi sono stati prima processati tramite analisi delle componenti principali (PCA), in maniera tale da individuare le variabili più caratterizzanti il sistema in analisi. Su queste è stato sviluppato il processo di cartografia. L'indagine è stata svolta particolarmente su Pb, Ni, Cr, Cu, AS, Zn di cui è stata prodotta la cartografia. Gli elementi cartografici così sviluppati hanno permesso di inquadrare i risultati ottenuti nella struttura eterogenea dell’area di studio, spiegandone la variabilità spaziale, e riuscendo a motivare l’origine di casi anomali particolari riuscendo a mettere in evidenza condizioni distinte di contaminazione antropica o di origine naturale dell'elemento. Questo ha permesso di mettere in luce il ruolo chiave che la cartografia geochimica ricopre ai fini della pianificazione territoriale, e nella gestione e monitoraggio delle situazioni di contaminazione.
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Pettirossi, Stefania. "Caratterizzazione geochimica del bacino del medio-basso Tevere." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18145/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si è posto l’obiettivo di caratterizzare i sedimenti del bacino del fiume Tevere in modo tale da poter sviluppare una carta geochimica regionale. In particolare, data l’estensione del territorio, il focus è stato posto sull’area più ristretta del sottobacino del sistema Topino-Marroggia e del sottobacino del Nera (essenzialmente in territorio umbro). La progettazione della campagna di campionamento è iniziata con un’attenta valutazione del territorio mediante l’uso delle mappe fornite dal GeoPortale Nazionale e l’informazione ottenuta dalla ricerca bibliografica. Alla fine della campagna di campionamento sono stati raccolti 79 campioni di sedimento fluviale. Il sedimento prelevato è stato analizzato tramite fluorescenza a raggi X (XRF). I dati ottenuti sono stati processati tramite analisi delle componenti principali (PCA), in modo tale da individuare le variabili che maggiormente caratterizzano il sistema. Quest’indagine ha permesso anche l’interpolazione dei dati con gli elementi cartografici, in modo da poterli inquadrare nell’area di studio spiegandone la variabilità spaziale e mettendone in evidenza anomalie (imputabili a contaminazione antropica o ad arricchimenti di origine naturale). Particolare attenzione è stata posta sulla distribuzione dei metalli caratterizzanti la composizione delle rocce sedimentarie che caratterizzano l’area in esame e sulla distribuzione di alcuni metalli di interesse (Cu, Cr, Pb, Zn) di cui è stata prodotta la cartografia.
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Ortenzi, Maria <1990&gt. "Patrimonio naturale culturale lungo il medio Tevere e Farfa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9489.

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Abstract:
L’ elaborato si occupa del turismo fluviale nel territorio circostante il fiume Tevere, con particolare riguardo alla zona della Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere Farfa. Il lavoro parte con un’introduzione incentrata sul binomio turismo-ambiente. Dopo aver considerato le fasi dell’istituzione delle riserve, si analizza quel settore dell’ Alto Lazio con particolare attenzione ai centri storici minori e al contesto ambientale. Obiettivo centrale della ricerca è l’analisi delle percezioni ricavate da un campione di circa 100 individui, in modo da comprendere le attitudini sociali rispetto alla promozione del turismo fluviale in un territorio in cui il fiume Tevere è, o potrebbe diventare, un’ opportunità rilevante per il turismo locale e soprattutto per un turismo moderno ed eco-sostenibile.
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CHIAPPINI, ALESSIA. "Il materiale numismatico di età antonina dal Tevere: alcune note." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/202617.

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Abstract:
La ricerca ha preso avvio dalla pulitura, consolidamento e catalogazione di materiale inedito proveniente dal Tevere e riferibile agli anni 138-161. L’analisi del materiale antonino proveniente dal Tevere ha consentito l’individuazione di alcuni importanti spunti sulla circolazione in questo periodo, quali per primo l’aumento - soprattutto nella seconda metà del regno di Antonino Pio - delle emissioni di sesterzi, forse legato ad un iniziale processo inflattivo, o alla sua liberalità, ma anche al pagamento delle truppe e alla cospicua e lunga emissione di monete in onore della Diva Faustina. Decisamente frequenti nel Tevere sono i dupondi/assi e gli assi, presenti in percentuali equivalenti; tale risultato potrebbe avvalorare l’ipotesi che l’accumulo nel tempo di materiale numismatico nel fiume sia dovuto soprattutto a perdite occasionali. Fra il materiale tiberino databile, decisamente scarse sono le emissioni del 138-139; un altro dato in netto contrasto con quanto finora rilevato. Anche l’attenta analisi delle tipologie ha fatto emergere alcune nuove e interessanti prospettive. Senza dubbio interessante è l’alta concentrazione di monete con al rovescio la figura di Annona su rovesci di assi emessi tra gli anni 152-154; tale frequenza potrebbe riferirsi alla notizia di una rivolta in Egitto proprio in quegli anni. Di notevole interesse è la presenza nel Tevere del sesterzio con Enea, Anchise e Ascanio al rovescio; il sesterzio è molto raro ed attestato in un unico rinvenimento, sempre in Italia. Anche in questo caso, forse, l’esclusiva attestazione a Roma e in Italia, benché rara, potrebbe voler intendere che questo tipo per tematica sia considerato più adatto ad una circolazione in queste aree, legate in maniera più profonda a questo mito. Allo stesso modo è raro al di fuori della Britannia, dove è rinvenuto in massicce quantità, l’asse con la personificazione di questa provincia, emesso negli anni 153-155; i pur scarsi ed esigui ritrovamenti al di fuori della Britannia dove alcuni ritengono sia stato emesso e dove circola abbondantemente, fa pensare che possa trattarsi di monete arrivate in aree esterne a seguito delle frequentazioni e degli spostamenti dei possessori, forse mercanti, soldati o ex militari. Altro dato emerso dall’analisi del materiale dal Tevere e sinora mai evidenziato è il carattere prevalentemente militare dei rovesci di Marco Aurelio; si tratta di un aspetto comune a tutta la sua monetazione e che risulta, al contrario, assente nella contemporanea monetazione di Antonino. Sembra difficile stabilire il motivo di una simile distinzione ed in particolare se tale differenziazione possa rispecchiare due diversi ruoli istituzionali ricoperti dall’Augusto e dal Cesare. Per quanto riguarda l’esame del materiale riferibile alle Auguste bisogna innanzitutto rilevare la difficoltà di datazione delle emissioni delle due Faustine e, correlata a questo aspetto, la distinzione dei nominali delle loro coniazioni. Sin qui le considerazioni emerse dall’analisi diretta del materiale dal Tevere; ma nel corso dell’indagine non si è potuto, ovviamente, prescindere dall’analisi di tutta la monetazione di Antonino Pio e dei suoi familiari, nel tentativo di evidenziare ulteriori aspetti di questo imperatore e del suo principato, tra continuità e discontinuità con Adriano. Pur distaccandosi al momento dell’assunzione del principato dalla politica e dalla volontà del suo predecessore e padre adottivo, in molti aspetti del proprio principato Antonino si dimostra il continuatore della politica adrianea. Seguendo l’esempio del suo predecessore, Antonino ritiene opportuno portare avanti una politica diplomatica o di consolidamento, la cui più viva espressione sono la vasta attività di pacificazione e difesa dei confini, e la fortificazione e costruzione di limites. Come il padre adottivo, Antonino si preoccupa anche di celebrare la propria liberalità attraverso l’emissione dei tipi con la scena di elargizione rappresentata secondo la tradizionale iconografia del congiario degli imperatori precedenti e della nuova personificazione della Liberalitas, introdotta proprio da Adriano. L’esigenza di un rinnovamento religioso e il ricorso ai concetti di esaltazione di Roma e celebrazione dei miti di fondazione che Antonino riprende per la serie monetale emessa in occasione del nono centenario della fondazione di Roma, erano vivi già al tempo di Augusto. Rispetto al passato, tuttavia, più spiccato è il ritorno alle origini, a quella religiosità tradizionale ed arcaica, come dimostrano le scelte tipologiche operate da Antonino per tali emissioni. La diffusione di tali tematiche della propaganda antonina si può cogliere nelle coniazioni in onore della Diva Faustina, sulle quali il concetto di Aeternitas trova più ampio sviluppo. Molto frequente è, infatti, nella monetazione della Diva il ricorso all’immagine della personificazione dell’Aeternitas e alla legenda AETERNITAS che accompagna le raffigurazioni di numerose dee e personificazioni. Sembra evidente, pertanto, che nelle scelte tipologiche la monetazione antonina dimostri una propensione verso il nuovo, ma senza che questo significhi forti stravolgimenti ideologici o rivoluzioni. Numerosi temi e molti tipi sono ripresi dal precedente regno di Adriano, ma anche una buona parte del repertorio iconografico tradizionale viene ora riproposto, ma solamente dopo averlo reinterpretato e attualizzato. La monetazione della Diva ne è l’esempio più convincente: nelle sue emissioni ogni raffigurazione è sfruttata al massimo delle potenzialità espressive e da qui l’esigenza di molteplici varianti di uno stesso tipo non sempre facilmente identificabili. Una tale varietà può, senza dubbio, celare una complessità di pensiero e idee alla base della propaganda antonina che finora non era completamente emersa e che, al contrario, dovrebbe essere, in futuro, approfondita ed indagata, soprattutto alla luce dei nuovi studi che si stanno svolgendo e, pertanto, anche del proseguimento della pulitura, catalogazione e analisi del materiale tiberino
The research started by cleaning, consolidation and cataloging of new material from the Tiber, and it refers to the years 138-161. The analysis of the antonine material from the Tiber has allowed the identification of some important insights about the circulation of coins in this period, principally the increase - especially in the second half of the reign of Antoninus Pius - of emissions of sesterces. Definitely common from Tiber are Dupondi/Asses and As, which are present in equal percentage. Among the material from the Tiber, there are very low emissions of 138-139, another element in stark contrast to what has been detected. Even the careful analysis of the types has revealed some new and interesting perspectives. Certainly interesting is the high concentration of coins with, at the reverse, the figure of Annona on assi issued between the years 152-154, the frequency could refer to the news of a revolt in Egypt in those years. Of particular interest is the presence in the Tiber of sesterzi with Aeneas, Anchises and Ascanius in reverse; the sestertius is very uncommon and certificated in a single discovery in Italy. Similarly it is rare outside of Britain, where it is found in massive quantities, the asse with the embodiment of this province, issued in the years 153-155, while the poor and small discoveries outside of Britain, where some consider it has been issued and where it has circulated abundantly, suggest that it may be coins coming in outdoor areas as a result of frequent movements of the holders, perhaps merchants, soldiers or former soldiers. Another fact revealed by the analysis of material from the Tiber and so far never revealed,is the predominantly military nature of Marcus Aurelius, on the reverse, absent in the contemporary coinage of Antoninus. Regarding the examination of the material refering to Augustaewe, we must note the difficulty of dating the emission of two Faustine, and, related to this issue, the distinction of their nominal coinage. During the investigation it was not possible, of course, disregard the analysis of the whole coinage of Antoninus Pius and his family in an effort to highlight more aspects of the emperor and his princedom, between continuity and discontinuity with Hadrianus. Typological choices in the Antoninus coinage showa a propensity towards the new, but without strong ideological upheavals or revolutions. Many themes and many types come from the reign of Hadrian, but also a good part of the traditional iconographic repertoire has now been presented again, but only after it has been re-interpreted and updated. The Diva’s coinage is the most convincing example: in its emissions each representation is exploited to maximum expressive potential and hence the need for multiple variants of the same type which are not always easily identifiable. This variety can, of course, hide a complexity of thought and ideas behind the Antoninus propaganda that has not been fully revealed yet and that, conversely, should be in the future deeply investigated, especially in light of new recent studies and, therefore, furtherance of cleaning, cataloging and analysis of the material from Tiber
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MARONE, VALENTINA. "Una nuova sociabilità: il canottaggio sul Tevere dall’Unità d’Italia al Fascismo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/891.

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Abstract:
Il percorso storico e analitico intrapreso ripercorre le tappe evolutive del canottaggio italiano nell’ambito più ampio di un quadro sociale e culturale di riferimento che non può prescindere dalla valutazione del processo di “sportivizzazione”. Anche il canottaggio italiano, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, ha sperimentato il passaggio dalla fruizione di passatempi e giochi collettivi a quella di nuove attività motorie di matrice anglosassone che è poi equivalso all’affermarsi di ciò che, con un termine intraducibile, riconosciamo come sport moderno. Questo studio si propone di analizzare l’“importazione” in Italia di quella che può essere considerata una pratica tipicamente anglosassone consolidata da secoli di tradizioni e che è corrisposta all’assimilazione di un modello originale ed inusitato capace di produrre negli anni un proliferare di accezioni e personalizzazioni unico e tipicamente italiano. La ricerca è stata condotta presso gli archivi delle società remiere storiche romane e presso la biblioteca nazionale sportiva del Coni.
This paper concerns the introduction of the “gentleman’s hobby” of rowing into Italy from Anglo-Saxon culture and its subsequent evolution into a true sporting discipline in the Italian context. This writing tries to explain how the use of the oar, more in Rome than somewhere else, has produced a strange cohabitation along the river of the typical English man’s sobriety and the odd “boatman’s exuberance” which is the main feature of Roman people along the banks of the Tiber. The intoduction in Rome of the English oaring custom has settled a strange cohabitation of Anglo-Saxon moderation – typical of the English “gentleman” – and carefree youth of the local people – typical of the boatmen. The 20th century begins the modernity and the technical development of rowing bringing up the value of its “coubertinian” change from an ancient tradition into an ideal discipline of Sport. In Italy the requirement of establishing a national federation that gathers the whole rowing movement was already rife, especially in the two towns more involved into the matter Turin and Rome. In Rome the passion for rowing was born between Sport and vogue as a hybrid between two contrary concepts of the way of living. Rowing combined these two concepts together into the shape of a great event that associates, gathers, entertains the audience like a true social and athletic happening. The heritage of the first World War didn’t keep rowing from surviving and proliferation, although in the post-war period Rome was an open building yard and human and economical resources were exhausted. The intervention of the Fascist government prevented the regression and involution of the whole “Oar System” and during the first twenty years made Sport as the catalyzing phenomenon of its home politics of consent. The gold reserve of university students, registered to fascist youth organization such as the GUF (Giovani Universitari Fascisti), assured a long sequence of victories: the spirit of self sacrifice, the obedience to the orders, the endurance to hard trainings and the will of standing out among all the others, were requirements and peculiarities coming from fascist ideology.
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IADAROLA, MICHELANGELO. "I traghetti e l'attraversamento del Tevere a Roma nei secoli XVI-XIX." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203636.

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Lin, Andrew. "Patient-specific thoracic endovascular aoratic repair (TEVAR)." Master's thesis, Faculty of Health Sciences, 2019. http://hdl.handle.net/11427/31136.

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Abstract:
Endovascular aortic repair (EVAR) is a minimally invasive procedure to treat aortic aneurysms. Current off-the-shelf devices may not fit the patient perfectly, potentially increasing the chance of post-operative complications. This project aims to provide proof of concept for rapidly creating inexpensive patient-specific EVAR stent-grafts, conforming to the unique anatomy of the patient. After investigating the range of electrospinning shape capabilities on idealised stent-graft geometries (straight, tapered, elliptical, and curved), CT scans was used to create blood and aortic models of an abdominal aortic aneurysm. The former was used to design a patientspecific stent-graft geometry, 3D print a conductive electrospinning mandrel, and electrospin (290 mm, +18 kV, -3 kV, 5 ml/hr, 5 mm/s, 750 rpm) Polyurethane (PU). Sinusoidal Nitinol reinforcement segments were subsequently incorporated into the graft. Various geometries were successfully spun. Electrospun PU scaffolds had a mean ultimate tensile strength of 7.3 MPa, mean Young’s Modulus of 1.9 MPa, and a mean maximum strain of 571%. Fibre morphology analysis showed a mean orientation index of 0.25 (750 rpm) and 0.35 (1000 rpm), mean fibre diameter of 2.3 µm, and a mean pore size of 7.5 µm; pore size indicates possibility of endothelialisation. Nitinol reinforced patient-specific graft was successfully made and stent-grafts of various stent patterns had radial forces between 1.3 to 5.8 N (comparable to 2.8 N from a commercial example). FEA simulation highlighted various advantages of customised stent-grafts that conform to the anatomy over standard cylindrical devices such as better seal and contact traction. Simulation results (25 mm Ø, cylindrical, electrospun stent-graft) showed close approximations to experimental results; its use for future stent-graft design optimisations is promising. Mock insertion of an electrospun patient-specific stent-graft was performed in a 3D-printed transparent-PLA hollow aortic model with good conformity, albeit subpar visibility without a backlight and inflexibility. Although further improvements can be made to the individual steps, proof of principle was achieved. This process is very promising for the manufacturing of patient-specific devices that could offer better long term outcomes.
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Patterson, Benjamin Oliver. "Improving the safety and utility of thoracic endovascular aortic repair." Thesis, St George's, University of London, 2014. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.675932.

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Abstract:
Thoracic endovascular aortic repair (TEVAR) is now the treatment of choice for most diseases of the thoracic aorta. Current evidence and guidelines for practice are based on pooled analysis of data that are of variable quality. Questions remain about the applicability of TEVAR to different pathologies, peri-procedural neurological complications, the subsequent durability of the procedure and mid-term survival of patients. Methods and Results A systematic review of the literature was performed to describe the incidence of peri-operative and mid-term adverse events following TEVAR. For the main investigation, data from five phase IV trials was combined with that from St George's Vascular Institute to form a composite dataset of 1010 patients that underwent TEVAR from 2002-2010. A high rate of mid-term all cause mortality was observed in patients treated for thoracic aortic aneurysm, with less than 60% of those treated living beyond 5 years. Factors predicting neurological complications were determined using logistic regression modelling. Coverage of the left subclavian artery was the most important predictor of post-operative stroke, specifically in posterior vascular territories. Patients undergoing elective repair of thoracic aortic aneurysms were stratified into those at high, intermediate and low risk of a death wi!hin five years using regression models based on pre-operative factors. Those at high and low risk of aortic re-intervention were similarly identified. The models were validated externally using a dataset obtained from the United States. Conclusions Post-operative outcomes following TEVAR are partly dependent on presenting pathology, especially with regards to mid-term all-cause death. Coverage of the left subclavian artery is one of the few potentailly modifiable risk factors for stroke. Patients can risk-stratified according to the risk of midterm all cause death following TEVAR, and careful consideration should be given before treating patients who may not benefit in terms of overall life expectency.
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Broccoli, Matteo. "MOND e TeVeS: teorie alternative all'ipotesi di materia oscura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11469/.

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Abstract:
In questa tesi descriviamo due teorie, la MOND e la TeVeS, che si pongono come alternativa all’ipotesi dell’esistenza della materia oscura. Seguendo l’ordine storico degli eventi, nel primo capitolo presentiamo i dati sperimentali e le considerazioni teoriche che hanno convinto gli scienziati del ’900 che la massa osservata nell’Universo sia minore della massa dinamica inferita dalla fisica newtoniana e dalla Relatività Generale. Il primo tentativo di risolvere questo problema è consistito nell’ipotizzare l’esistenza di una materia non ancora osservata, divenuta nota come “materia oscura”. Affrontando le questioni sollevate dalle curve di rotazione delle galassie a spirale, dalla relazione di Tully-Fisher, dalla legge di Freeman e dalle fluttuazioni della radiazione cosmica di fondo, vedremo come questa ipotesi si sia evoluta per tenere conto dei risultati sperimentali, a partire dal modello della sfera isoterma fino al modello ΛCDM, e i problemi che essa non risolve. Nel secondo capitolo descriviamo la MOND, una modifica della dinamica newtoniana nata con l’obiettivo di ridurre la quantità di materia oscura necessaria per descrivere l’Universo. Il problema della massa nascosta può, infatti, essere dovuto a un’incompleta comprensione delle leggi della fisica e, confrontando la MOND con i dati sperimentali presentati nel primo capitolo, vedremo come essa riesca a descrivere la dinamica su scale galattiche ed extragalattiche. Concluderemo il capitolo mostrando una densità di lagrangiana capace di riprodurre la formula fenomenologica della MOND. Per affrontare le questioni cosmologiche è necessario disporre di una teoria relativistica che recuperi la MOND nel limite di campo debole. Nel terzo capitolo trattiamo quindi la TeVeS, riportando le azioni che permettono di derivare le equazioni dei campi di tale teoria. Dopo averne studiato i limiti relativistici e non relativistici, accenneremo a come essa permetta di estendere il paradigma MOND in campo cosmologico.
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Oliveira, Juliana Diniz Bolzan de. "Limite gravitacional pós-newtoniano da teoria TeVeS de Bekenstein." Universidade Federal de Minas Gerais, 2007. http://hdl.handle.net/1843/IACO-75XP34.

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Abstract:
In this work the slow-motion, weak-field limit of Bekensteins TeVeS theory is studied through the parametrized post-newtoniam formalism, making possible its confrontation with experimental data, as well as the analysis of the specific limits in which the theory reduces to General Relativity and to the non-relativistic MOND model. The motivationand the development of ideas to support this theory, which is presented as an alternative to the assumption of the existence of Dark Matter, are also discussed.
Neste trabalho é estudado o limite de campos fracos e velocidades baixas da teoria TeVeS de Bekenstein através do formalismo parametrizado pós-newtoniano, possibilitando seu confronto com dados experimentais, bem como a análise dos limites específicos nos quais a teoria se reduz à Relatividade Geral e ao modelo não-relativístico da MOND. Também são discutidos a motivação e o desenvolvimento das idéias para se chegar a essa teoria, que se apresenta como uma alternativa à suposição da existência de Matéria Escura.
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Books on the topic "Tevere"

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Capretti, Luciana. Tevere. Venezia: Marsilio, 2014.

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Antonioni, Michelangelo. Quel bowling sul Tevere. Torino: Einaudi, 1995.

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3

Berenice. Il Tevere d'oro: Romanzo. Roma: Newton Compton, 1994.

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4

La poltrona nel Tevere: Romanzo. Milano: Rusconi, 1993.

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Brizzi, Bruno. Il Tevere: Un secolo di immagini. Roma: Colombo, 1989.

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Gall, Joël Le. Il Tevere, fiume di Roma nell'antichità. 2nd ed. Roma: Quasar, 2005.

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Lamanna, Antonello. Ascoltare il Tevere: Viaggio nei nomi di luogo e della natura nella Valle del Tevere. Ellera Umbra (Perugia): Era nuova, 2000.

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8

Viganò, Dario, and Stefano Della Casa. Hollywood sul Tevere: Anatomia di un fenomeno. Milano: Electa, 2010.

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9

Restaldi, Osvaldo. Viaggio intorno al Tevere--: Storie curiose romane. Roma: NES, 1999.

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10

Lattaioli, Paolo. Ponte San Giovanni: Dal tevere alla città. Perugia: Protagon, 1990.

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More sources

Book chapters on the topic "Tevere"

1

Lentano, Mario. "La nuda rupe e il Tevere straniero. Roma prima dei suoi dèi." In Properzio fra Repubblica e Principato, 237–61. Turnhout: Brepols Publishers, 2018. http://dx.doi.org/10.1484/m.spl-eb.5.115918.

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2

Afifi, Rana O., Ali Azizzadeh, and Anthony L. Estrera. "Complications of TEVAR." In Surgical Management of Aortic Pathology, 1211–23. Vienna: Springer Vienna, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-7091-4874-7_85.

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3

Kramer, Martin. "Shabtai Teveth and the Whole Truth." In The War on Error, 219–24. New Brunswick (U.S.A.) and London (U.K.) : Transaction: Routledge, 2017. http://dx.doi.org/10.4324/9781351295321-19.

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4

Best, Otto F. "Scholem Alejchem: Tevje der milchiker." In Kindlers Literatur Lexikon (KLL), 1–2. Stuttgart: J.B. Metzler, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-476-05728-0_22580-1.

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5

Ho, Vy T., and Jason T. Lee. "Endovascular Aortic Repair (EVAR and TEVAR)." In Vascular Reconstructions, 501–6. New York, NY: Springer New York, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-0716-1089-3_30.

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6

Tomita, Shigeyuki, and Go Watanabe. "Hybrid Approach (OPCAB+PCI/TAVI/Debranching TEVAR)." In Off-Pump Coronary Artery Bypass, 211–17. Tokyo: Springer Japan, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-4-431-54986-4_27.

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7

Bath, Jonathan, and Jae-Sung Cho. "Thoracic Endovascular Aortic Repair (TEVAR): New Horizons." In Vascular Surgery, 71–100. London: Springer London, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4471-2912-7_6.

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8

Taslakian, Bedros. "Thoracic Endovascular Aortic Repair (TEVAR) and Aortic Fenestration." In Procedural Dictations in Image-Guided Intervention, 341–47. Cham: Springer International Publishing, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-40845-3_78.

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9

Chung, Sung Woon, and Jamal J. Hoballah. "Creation of Iliac Conduit Prior to Tevar/Evar." In Operative Dictations in General and Vascular Surgery, 787–88. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-44797-1_229.

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10

Umscheid, T., E. Cording, and T. Dill. "Management von Komplikationen bei thorakaler endovaskulärer Aortenstentgraftimplantation (TEVAR)." In Berliner Gefäßchirurgische Reihe, 191–96. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-11719-0_22.

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Conference papers on the topic "Tevere"

1

Saggio, Antonino. "Crossing the Rubicon: Tevere Cavo, an Urban Project for Rome." In International Conference on the 4th Game Set and Match (GSM4Q-2019). Qatar University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.29117/gsm4q.2019.0022.

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Abstract:
We believe that the new frontiers of Information Technology have to deal with the central role of Infrastructures in the existing city. Indeed, this new generation of infrastructures will allow the 'redirection' of the development. To arrest developments in "Green fields" and direct devel-opments towards "brown areas" in the existing cities we need infrastructures of new generation. In this historical moment, a development phase has to focus on the use of urban voids in the existing city to stop the endless urban sprawl. 'Crossing the Rubicon' was an expression I used years ago - in the preface of Kas Oosterhuis's book "Towards new Architecture"- to underline the role of a generation of architects that put Information Technology at the heart of a new de-velopment phase for architecture. I am using the same expression now to highlight the role that Information Technology has to play to shape new infrastructures. As an example, here I present and discuss the urban project "Tevere Cavo" in Rome.
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2

Furlanetto, Guido, and Lucio Ferretti Torricelli. "New structural frontiers for the self compacting concrete: The Tevere River Bridge." In IABSE Symposium, Weimar 2007: Improving Infrastructure Worldwide. Zurich, Switzerland: International Association for Bridge and Structural Engineering (IABSE), 2007. http://dx.doi.org/10.2749/weimar.2007.0054.

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3

SOTANI, HAJIME. "PROBING TeVeS WITH GRAVITATIONAL WAVE ASTEROSEISMOLOGY." In Proceedings of the MG12 Meeting on General Relativity. WORLD SCIENTIFIC, 2012. http://dx.doi.org/10.1142/9789814374552_0412.

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4

Heck, R., M. Montagner, I. Wamala, M. T. Z. Nazari Shafti, A. Abd El Al, V. Falk, and S. Buz. "TEVAR in Acute Type A Aortic Dissection." In 50th Annual Meeting of the German Society for Thoracic and Cardiovascular Surgery (DGTHG). Georg Thieme Verlag KG, 2021. http://dx.doi.org/10.1055/s-0041-1725772.

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5

Bleckmann, Hans-W., Helmut Fennel, Johannes Gräber, and Wolfram W. Seibert. "Traction Control System with Teves ABS Mark II." In SAE International Congress and Exposition. 400 Commonwealth Drive, Warrendale, PA, United States: SAE International, 1986. http://dx.doi.org/10.4271/860506.

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6

Kolbe, Alexander, Bernd Neitzel, Norbert Ocvirk, and Max Seiermann. "Teves MK IV Anti-Lock and Traction Control System." In International Congress & Exposition. 400 Commonwealth Drive, Warrendale, PA, United States: SAE International, 1990. http://dx.doi.org/10.4271/900208.

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7

Heck, R., L. M. Gaube, M. Montagner, I. Wamala, A. Abd El Al, M. T. Z. Nazari Shafti, V. Falk, and S. Buz. "Long-Term Survival after TEVAR for Traumatic Aortic Ruptures." In 50th Annual Meeting of the German Society for Thoracic and Cardiovascular Surgery (DGTHG). Georg Thieme Verlag KG, 2021. http://dx.doi.org/10.1055/s-0041-1725775.

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8

Chiu, Mu-Chen, Chung-Ming Ko, and Yong Tian. "Gravitational Lensing in TeVe S." In Proceedings of the VII Asia-Pacific International Conference. WORLD SCIENTIFIC, 2006. http://dx.doi.org/10.1142/9789812772923_0013.

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9

Huang, Shan, Jinsong Huang, Richard Kelly, and Ahm Kamruzzaman. "Settlement Prediction of Teven Road Trial Embankment Using Back Analysis Methods." In International Symposium for Geotechnical Safety & Risk. Singapore: Research Publishing Services, 2022. http://dx.doi.org/10.3850/978-981-18-5182-7_00-10-009.xml.

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10

Li, Meng, Changyan Lin, Lixia Shu, Xin Pu, Yu Chen, Heng Wu, Jiasong Li, and Hongshuai Cao. "Crossmodal Matching Transformer based X-ray and CT image registration for TEVAR." In ICBIP '21: 2021 6th International Conference on Biomedical Signal and Image Processing. New York, NY, USA: ACM, 2021. http://dx.doi.org/10.1145/3484424.3484438.

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Reports on the topic "Tevere"

1

Webb, S. W. TOUGH2 simulations of the TEVES Project including the behavior of a single-component NAPL. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), May 1996. http://dx.doi.org/10.2172/270727.

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2

Peter, F. J., and G. R. Laguna. Autonomous gas chromatograph system for Thermal Enhanced Vapor Extraction System (TEVES) proof of concept demonstration. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), September 1996. http://dx.doi.org/10.2172/383609.

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3

Gao, Jiang-Ping, Wei Guo, and Hong-Peng Zhang. Prevalence and Prognostic Associations of Early Postoperative Stroke and Death among Patients Undergoing Inner Branched Thoracic Endovascular Repair of Aortic Arch Pathologies: A systematic Review and Meta-analysis. INPLASY - International Platform of Registered Systematic Review and Meta-analysis Protocols, August 2022. http://dx.doi.org/10.37766/inplasy2022.8.0010.

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Abstract:
Review question / Objective: To assess the prevalence and associations of early postoperative stroke and death among patients undergoing inner branched thoracic endovascular aortic repair (TEVAR) of arch pathologies. Eligibility criteria: Our including criteria are as follows: 1) Patients with aortic arch pathologies, who were judged unfit for open surgery in a multidisciplinary path; 2) using inner branched TEVAR for the endovascular repair. 3) report the prevalence of 30-day postoperative stroke or death as result. Excluding criteria: 1) combined with fenestration or chimney in TEVAR; 2) full-text unavailable; 2) case reports with fewer than three cases; 3) studies with an only reconstruction of the left subclavian artery (LSA) rather than innominate artery or left common carotid artery (LCCA).
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4

Michalski, Ranny L. X. N., Bruno Masiero, William D’Andrea Fonseca, and Márcio Avelar. Fim do Ano Internacional do Som: Fechamento do Ano Internacional do Som 2020 & 2021. Revista Acústica e Vibrações, December 2021. http://dx.doi.org/10.55753/aev.v36e53.60.

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Abstract:
O Ano Internacional do Som (International Year of Sound — IYS) teve início em 2020 e foi prorrogado por mais um ano, em decorrência da pandemia da COVID-19. O presente artigo reúne informações sobre eventos e ações relacionados ao IYS que aconteceram no Brasil ao longo dos seus dois anos de duração.
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5

Melo, Viviane S. G., and William D'Andrea Fonseca. Brasil tem curso de Engenharia Acústica 5 estrelas: Na UFSM temos uma graduação completa de acústica, vibrações e áudio de muita qualidade. Revista A&V, December 2021. http://dx.doi.org/10.55753/aev.v36e53.61.

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Abstract:
O curso Engenharia Acústica da Universidade Federal de Santa Maria (UFSM), o ainda primeiro único curso do tema no Brasil, recebe novamente (em 2021) a nota de 5 estrelas segundo o Guia Estadão da Faculdade. O curso teve início em 2009, de modo que foi reconhecido pelo Ministério da Educação (MEC) em 2014. Ademais, em 2016 Conselho Federal de Engenharia e Agronomia (CONFEA) reconheceu a profissão de Engenheiro(a) Acústico(a), regulamentando e estabelecendo atribuições específicas.
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6

Radaelli, Vanderléia, Eduardo De Azevedo, and Karina Diaz. Modelo de apoio a compras públicas de inovacão. Inter-American Development Bank, May 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003277.

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Abstract:
Este documento apresenta o Modelo de Apoio à Compra Pública de Inovação e o seu processo de construção, do diagnóstico das principais dificuldades para se contratar inovação na administração pública ao desenho de soluções para apoiar os gestores e gestoras, transpondo essas barreiras. O documento consolida um esforço do Banco Interamericano de Desenvolvimento (BID), através da Divisão de Competitividade, Tecnologia e Inovação e do coLab-i (Laboratório de Inovação e Coparticipação do Tribunal de Contas da União) para impulsionar e potencializar a compra pública de inovação, apontando possibilidades de atuação conjunta entre diferentes atores ao longo do processo. Este documento é resultado da iniciativa INOVAMOS, que teve como objetivo construir um modelo para as Entidades de Fiscalização Superiores e Tribunais de Contas (TCU) apoiarem a compra de inovação na administração pública, que seja replicável para tribunais de outras esferas federativas e outros países da América Latina. O INOVAMOS foi realizado pelo BID e o TCU para apoiar a compra pública de inovação pela administração pública em parceria com a Agencia Tellus.
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7

Bishop, Stephanie, and Juliana Corrêa. Principais considerações: Engajamento dos jovens na américa latina e no caribe na resposta à COVID-19. SSHAP, July 2022. http://dx.doi.org/10.19088/sshap.2022.033.

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Abstract:
A pandemia de COVID-19 teve impacto profundo nos jovens na América Latina e no Caribe (ALC). Desde 2020, os jovens da ALC enfrentam muitos desafios, como adaptação aos ambientes virtuais de aprendizagem, perdas e depressão, o desemprego e muito mais, sem sinais claros de alívio. Embora as medidas sociais e de saúde pública instituídas pelos governos sejam necessárias para retardar a transmissão da COVID-19, em grande parte não consideraram as necessidades da população jovem. Com poucos apoios, os jovens tiveram que enfrentar a pandemia sozinhos. À medida que a resposta à pandemia evolui, surgem questões-chave para profissionais e governos, tais como: Que lições podem ser aprendidas a partir das perspectivas dos jovens sobre a resposta à COVID-19 até agora? E como podemos envolver melhor os jovens como parte da preparação e resposta à pandemia agora e no futuro? Este resumo baseia-se na literatura cientifica e cinzenta que explora como a COVID-19 afeta os jovens, bem como na literatura que descreve a resposta à pandemia na ALC e em outras regiões, e apresenta considerações sobre como envolver os jovens, vendo-os não apenas como uma parte da população afetada, mas também como parceiros na resposta. Destina-se ainda a orientar os atores humanitários, profissionais de saúde pública, defensores da juventude, profissionais de envolvimento da comunidade e outros envolvidos na resposta à COVID-19. Por fim, o resumo também contribui para a base de evidências existente sobre o impacto da COVID-19 nos jovens. Essas lições são úteis para fortalecer a preparação e as respostas programáticas aos surtos. Os jovens são classificados como indivíduos com idades entre os 10 e 24 anos. Principais considerações são compartilhadas para adolescentes (10-19 anos) e jovens (15-24 anos). Barbados e Brasil foram escolhidos como estudos de caso devido ao seu grande número de jovens (compreendendo pouco menos de 20% da população em ambos os países), bem como suas diferentes respostas nacionais à COVID-19, apesar de enfrentarem desafios semelhantes durante a pandemia. Este resumo faz parte da série da Social Science in Humanitarian Action Platform (SSHAP) sobre considerações de ciências sociais relacionadas à COVID-19. Faz parte de uma série de autoria de participantes da SSHAP Fellowship, Coorte 2, e foi escrita por Stephanie Bishop e Juliana Corrêa. As contribuições foram fornecidas por especialistas no assunto da UNICEF, do Ministério da Juventude de Barbados e da Universidade do Espírito Santo. O resumo teve o apoio da equipe do SSHAP no Institute of Development Studies e editado por Victoria Haldane (Anthrologica). Este resumo é responsabilidade da SSHAP.
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8

Lafuente, Mariano, Rafael Leite, Miguel Porrúa, and Pablo Valenti. Transformação digital dos governos brasileiros: Satisfação dos cidados com os serviços públicos digitais. Inter-American Development Bank, February 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003058.

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Abstract:
O documento resume os resultados de uma nova pesquisa de satisfação cidadã sobre os serviços públicos digitais no Brasil. Mostra que a população brasileira está conectada e se considera bem adaptada ao mundo digital, mesmo com desigualdades esperáveis de idade, nível de educação formal e renda. Nos três níveis de governo, o nível de satisfação com os serviços digitais foi muito superior aos níveis de insatisfação. Uma parte importante da população não conhecia a oferta de serviços digitais dos municípios. A diferença de satisfação com os serviços digitais do setor privado é importante, marcando a necessidade de aprofundar e acelerar a transformação digital no setor público. A pesquisa foi realizada entre os meses de outubro e dezembro de 2020, com uma amostra representativa da população brasileira de idade superior aos 16 anos, entrevistando 13.250 pessoas distribuídas em todo o território nacional. Teve como objetivo coletar informações sobre a adaptação dos cidadãos ao mundo digital, seu nível de conectividade percebido e uso de internet e sua avaliação sobre a qualidade dos serviços digitais do setor público (com foco no nível estadual, mas também com perguntas sobre os níveis federal e municipal) e do setor privado, entre outros temas.
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9

Costa, Paulo, Gisele Nunes, Vitória Martins, Renato Oliveira, José Bitencourt, and Guilherme Oliveira. Manual para o monitoramento da ictiofauna por meio de DNA ambiental (eDNA). ITV DS, 2021. http://dx.doi.org/10.29223/prod.tec.itv.ds.2020.24.costa.

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Abstract:
A ictiofauna amazônica é composta por uma enorme diverdidade de peixes sendo muitas espécies de ocorrência local. Programas de conservação e monitoramento são muitas vezes dificultados tanto pela falta de especialistas quanto pela dificuldade da captura dos espécimes. A criação de indicadores biológicos é de suma importância principalmente para mineração, que necessita realizar monitoramento periódico para verificar se suas atividades estão ou podem causar impactos sob a diversidade ao entorno do empreendimento. Na Serra dos Carajás, um dos maiores depósitos mineral do mundo, existem lagoas que demandam monitoramento devido suas peculariedades e possibilidades de impactos. Essas lagoas são formadas sob crostas lateríticas ricas em ferro, em platôs acima de 770 m acima do nível do mar, no qual o nível de água é mantido pelo do regime de chuvas da região. Pensando em estratégias de manejo mais eficientes e rápidos, este trabalho teve como objetivo validar uma nova abordagem de levantamento de biodiversidade da ictiofauna utilizando os rastros de DNA presentes no ambiente. Para isso, foi usado a técnica de DNA metabarcoding que permite avaliar a diversidade e riqueza de espécies sem necessidade de captura, e sim através da análise de pequenos fragmentos de DNA a partir de uma amostras ambiental, como água ou sedimentos dos rios e lagoas.
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10

Ferreira, Douglas, and Claudia Costa. Impacto das condições atmosféricas em atividades da Vale ao longo do corredor Norte. ITV, 2020. http://dx.doi.org/10.29223/prod.tec.itv.ds.2020.38.ferreira.

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Abstract:
A cadeia mineral da Vale ao longo do Corredor Norte, localizado no leste da Amazônia, entre os estados do Pará e Maranhão, ocorre a céu aberto e está frequentemente exposta aos fenômenos atmosféricos indutores de mau tempo, como tempestades, incidência de raios, rajadas de vento, etc. Neste sentido, o presente relatório técnico teve como objetivo evidenciar os impactos das condições atmosféricas ao longo da cadeia mineral, com ênfase nos sítios de Carajás e no Terminal Marítimo Ponta da Madeira (TMPM). A abordagem foi conduzida com base na análise de dados meteorológicos e na percepção de empregados da Vale alocados em ambos os sítios. Os resultados demonstraram que o Corredor Norte da Vale é influenciado por sistemas atmosféricos, que atuam em diferentes períodos do ano conforme a região. A climatologia regional da precipitação demonstrou uma sazonalidade marcante, com períodos chuvosos e secos distintos entre Carajás e o TMPM, característica que é considerada no planejamento logístico e operacional da Vale, como constatado nas entrevistas com alguns empregados da Vale. Os resultados capturados em tais entrevistas evidenciaram que as condições atmosféricas estão diretamente associadas a atividades da Vale, como citado por gerências operacionais e manutenção, por exemplo. Além disso, a percepção do entrevistado da gerência de segurança ocupacional, monitorar e prever a eventos meteorológicos vai muito além da questão da produção, mas principalmente no ato de salvaguardar a vida dos empregados da Vale, bem como das comunidades que residem em áreas de mineração. Particularmente no TMPM, a criação de um Comitê de Umidade para a mitigação dos impactos atmosféricos na cadeia mineral, como foco em ações para os próximos períodos chuvosos, reforça que a Vale tem dedicado atenção na redução as incertezas em relação aos eventos meteorológicos danosos às suas operações, bem como tem investido em tecnologias aplicadas ao monitoramento e previsão de tempo. Os resultados encontrados no presente relatório técnico corroboram com o uso de tecnologias em meteorologia, capazes de diagnosticar o estado momentâneo da atmosfera, de modo que as informações relevantes sejam disponibilizadas no formato de alertas aos usuários interessados.
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