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1

Ju jiao Aomen: Hui gui di yi tian ji shi. Beijing: Xin hua chu ban she, 1999.

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2

MEDEIROS, ALEXANDRE. Batuque na cozinha : as receitas e as historias das tias da Portela. Rio de Janeiro: SENAC / Rio - Servico Nacional de Aprendizagem Comercial do Rio da Janeiro, Casa da Palavra, 2004.

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3

Hainan Dao, te qu, Tai bao tou zi fa ling. Taibei Shi: Wei li fa lü chu ban she, 1988.

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4

Zhong Ri Han zi you mao yi qu mian lin de tiao zhan: The Challenges Facing CJKFTA. Beijing Shi: She hui ke xue wen xian chu ban she, 2013.

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5

Yi tian zhong di si ji: Te qu yi min gu shi. Beijing: Zhongguo qing nian chu ban she, 1995.

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6

Nigro, Giampiero, ed. Reti marittime come fattori dell’integrazione europea / Maritime Networks as a Factor in European Integration. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-856-3.

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Abstract:
Il tema, di grande respiro, prende come punto di partenza il concetto braudeliano di Mediterraneo. La sua visione di un mare chiuso come una opportunità geografica per una integrazione economica fra popolazioni diverse per religioni, linguaggi ed entità etniche e politiche continua a funzionare come modello per studi applicati ad un ampio raggio di contesti. L’obiettivo che si è posta la 50ª Settimana di studi è stato quello di andare oltre lo studio dei singoli sistemi visti in modo isolato per combinare diverse analisi di mari aperti e chiusi o aree costiere, allo scopo di comprendere il ruolo di integrazione giocato in Europa dalle connessioni marittime. Poiché nelle civiltà preindustriali il trasporto per via d’acqua era più facile di quello via terra, è sembrato giunto il momento di richiamare l’attenzione sul modo in cui queste reti di relazione operavano a livello europeo e con i partner commerciali asiatici e nordafricani. Il volume prende le mosse dalle grandi tradizioni di ricerca su base regionale o tematica, che però sono state raramente integrate su una più ampia scala continentale. Immanuel Wallerstein ha elaborato il concetto braudeliano concettualizzandone le dimensioni interculturali e transnazionali e il ruolo nel sistema di divisione del lavoro. Egli lo chiamò un “sistema mondo”, non perché coinvolgesse il mondo intero, ma perché è più vasto di qualunque unità politica giuridicamente definita. E si tratta di una “economia mondo” perché il legame di base tra le varie parti del sistema è economico. I vari aspetti e le tradizioni regionali di ricerca sono stati collegati tra loro in un approccio coerente che si posto l'obiettivo di valutare: - Sulla base di quali elementi geografici, nautici, tecnici, economici, giuridici, sociali e culturali siano emerse le varie reti regionali, e come funzionavano, - Il carattere e il ruolo dei porti marittimi come punti nodali delle rotte marine e del loro hinterland, attraverso fiumi, canali e strade, - I legami commerciali e personali tra mercanti e armatori in vari porti, - In quale modo le reti regionali si collegavano tra di loro e come, nel corso del tempo, finirono per integrarsi in unità più ampie, - In quale modo le reti private, inizialmente costituite da organizzazioni di mercanti e navigatori, finirono per trattare con le autorità locali e, una volta cresciute, con gli stati e gli imperi, per proteggere i propri interessi
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7

Megale, Teresa, ed. Contesti teatrali universitari. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-606-0.

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Abstract:
Il volume è il rendiconto dell’attività teatrale della Compagnia universitaria e in specie del progetto di residenza artistica Ri_Nascite che, finanziato dal Dipartimento della Gioventù_Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani, realizzato in collaborazione con il Comune di Prato, ha esplorato nuove dinamiche e rinsaldato il rapporto tra l’istituzione universitaria e la città di Prato per il tramite della compagnia universitaria ‘Binario di Scambio’, che proprio agli ex-Macelli debuttò nel 2007. Il libro a più voci raccoglie contributi originali di autori, attori e registi e riflette sull’esperienza collettiva che ha portato ad Officina, spazio nodale per la creatività giovanile, un programma articolato in diverse attività, per ragionare sulla pluralità dei punti di vista, sulle aree di intervento e sugli obiettivi intorno ai quali si sviluppano le possibilità del linguaggio teatrale oggi. La residenza artistica della compagnia teatrale ‘Binario di Scambio’, estesa tra ottobre 2012 e marzo 2013, ha prodotto quattro nuove produzioni della giovane formazione universitaria, un cartellone di incontri, e tre laboratori di carattere più strettamente formativo, dai quali sono scaturite occasioni sicure di crescita e di consapevolezza collettiva. Premio nazionale 'Cultura di gestione' di Federculture
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8

Dolfi, Anna, ed. Gli intellettuali/scrittori ebrei e il dovere della testimonianza. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-562-3.

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Abstract:
«Un’umanità che dimenticasse Buchenwald, Auschwitz, Mauthausen, io non posso accettarla. Scrivo perché ci se ne ricordi»: così Giorgio Bassani a chi gli chiedeva notizie sull’origine della sua scrittura. Guidata da queste parole Anna Dolfi ha costruito un tessuto di suggestioni che hanno spinto studiosi italiani e stranieri e persino alcuni protagonisti a riflettere su narratori, poeti, saggisti, storici, filosofi, editori, artisti, che dalla storia di una difficile appartenenza sono stati indotti a una sorta di fatale, testimoniale dovere morale. Ne è nato un libro di grande novità per taglio e proposte di lettura che, partendo dalla tradizione ebraica antica, da leggende rivissute in chiave politica e libertaria, dopo il Romanticismo e l’Ottocento tedesco porta in primo piano le moderne voci della letteratura/cultura europea e nord americana, della tradizione yiddish e orientale. A ricorrere sono i nomi della grande intellettualità ebraica della Mitteleuropa, di Canetti, Schulz, Döblin, Antelme, Wiesel, Sebald, Oz, Grossman, Nelly Sachs, Irène Némirovsky…, tra gli italiani quelli di Loria, Natalia Ginzburg, Giacomo Debenedetti, Cesare Segre…, soprattutto di Giorgio Bassani e di Primo Levi che, per serbare memoria della tragedia della persecuzione e della Shoah, hanno scelto di collocare la loro intera opera entre la vie et la mort. Inducendo a ricordare come il dovere di testimoniare si leghi all’affetto e al lavoro del lutto, all’effetto duraturo di una ferita immedicabile che ha nutrito la connessione tra la verità dell’accaduto e quello che si potrebbe chiamare il vero della creazione, le vrai du roman.
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9

Dolfi, Anna, ed. L’ermetismo e Firenze. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-963-4.

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Abstract:
Il primo di due volumi dedicati all'ermetismo e Firenze editi da Firenze University Press (il secondo dal titolo Luzi, Bigongiari, Parronchi, Bodini, Sereni è acquistabile separatamente). Tra il 1930 e il 1945 un gruppo di giovani dette vita, a Firenze, a una delle più felici stagioni letterarie del nostro Novecento, nota come ermetismo fiorentino (o ermetismo tout court). Gran parte dei partecipanti si riconobbe non solo in una dizione comune, marcata da un immaginario e da una sintassi condivisi, ma nel silenzioso dissenso dalla retorica del regime, alla quale venivano contrapposti la radicalità dell’istanza etica e il legame profondo con le radici giudaico-cristiane, romanze, romantico simboliste della civiltà europea. A cento anni dalla nascita dei suoi protagonisti ancora ci si chiede cosa sia stato l’ermetismo, come sia nato, cosa l’abbia contraddistinto, quali segni abbia subìto e lasciato. Cercare come si sia modificato, perché sia stato circondato da passione, pregiudizi e avversione (come fanno i due imprescindibili volumi che raccolgono gli atti di un memorabile convegno nel quale Anna Dolfi ha coinvolto studiosi provenienti da ogni parte del mondo), porta non solo a tracciare un quadro/ritratto degli autori dell’ermetismo, dei loro estimatori e/o detrattori, ma a delimitare le costanti e i confini di un complesso capitolo della storia italiana iniziata con il Fascismo e conclusa, di recente, con la caduta delle ideologie. Tra maestri, compagni, seguaci, le figure di Bo, Macrí, Luzi, Bigongiari, Parronchi, Bodini, dell’amico di generazione Sereni, spiccano e si impongono per la forza di una suggestiva esperienza di scrittura ad alto tasso meditativo, nella critica come in traduzione, in narrativa come in poesia.
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10

Bastianini, Guido, and Angelo Alfredo Casanova, eds. I papiri di Eschilo e di Sofocle. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-387-8.

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Abstract:
Il volume contiene il testo delle relazioni presentate al Convegno Internazionale di Firenze, svoltosi nei giorni 14-15 giugno 2012: sono 15 saggi originali, scritti – su invito – da autorevoli studiosi di varie università italiane e straniere, sugli importanti contributi che i ritrovamenti papiracei hanno portato, nel corso di oltre un secolo, per la conoscenza delle opere perdute di Eschilo e di Sofocle, nonché sul valore dei papiri per la costituzione del testo delle loro tragedie conservate. I saggi sono equamente suddivisi su Eschilo e su Sofocle, e toccano tutte le maggiori questioni che lo studio della papirologia ha sollevato per la ricerca filologica e letteraria sui due grandi tragici. Sia per il prestigio degli autori, sia per la varietà dei temi affrontati, il volume propone un quadro interessante ed autorevole sullo ‘stato dell’arte’ degli studi in proposito, alla luce delle interrelazioni tra papirologia e letteratura greca.
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11

Barucci, Piero, Piero Bini, and Lucilla Conigliello, eds. Intellettuali e uomini di regime nell’Italia fascista. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-958-4.

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Abstract:
Intellettuali e uomini di regime nell’Italia fascista. Il volume raccoglie nove saggi sulla cultura politica, economica e giuridica in Italia durante il fascismo. Alla ricostruzione di personalità di spicco del regime, come Giuseppe Volpi di Misurata e Alberto Beneduce, si affiancano studi che analizzano il rapporto, talvolta critico tal altra organico, tra il regime e una serie di reputati intellettuali, come Vilfredo Pareto, Giuseppe Maranini, Jacopo Mazzei, Francesco A. Répaci. Un capitolo è dedicato a Edoardo Moroni, ministro dell’agricoltura durante la Repubblica sociale italiana, che emigrò nel dopoguerra in Argentina dove portò un significativo contributo alla riforma agraria di quel paese. Il volume comprende anche due saggi non riconducibili al filone biografico: il primo ha come oggetto il tema della disoccupazione durante il fascismo, mentre il secondo presenta i principali aspetti della legge urbanistica del 1942.
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L'Abate, Alberto, and Lorenzo Porta, eds. L'Europa e i conflitti armati. Florence: Firenze University Press, 2008. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-786-7.

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Abstract:
Frutto di uno dei più importanti convegni tenutisi in Italia sul ruolo dei Corpi civili di pace europei nella prevenzione dei conflitti armati, il volume raccoglie i contributi di alcuni tra i migliori studiosi italiani e stranieri che si sono occupati di peacekeeping e di peace building, costituendo uno strumento importante per la diffusione di questi temi nelle scuole superiori e all'Università secondo quanto previsto da un progetto ministeriale approvato. Due scritti introduttivi dei curatori, Alberto L'Abate e Lorenzo Porta, lo aggiornano agli avvenimenti più recenti e nel contempo illustrano indirizzi e contraddizioni delle politiche dell'UE in materia di prevenzione dei conflitti e di disarmo. Una particolare sezione è poi dedicata al conflitto serbo-albanese in Kossovo e al rischio di una nuova esplosione delle ostilità, analizzati attraverso le voci dialoganti di esponenti delle parti opposte. Sullo stesso tema pone l'accento anche la premessa di Antonio Cassese, ex presidente della Corte dell'Aia per i crimini di guerra in ex Jugoslavia e docente di Diritto internazionale all'Università di Firenze, che presenta delle interessanti proposte incentrate sul ruolo di mediazione dell'UE. Completano infine il volume le appendici che offrono un compendio della storia della nonviolenza indiana e delle Shanti Sena. Seguono documenti sugli esiti del più recente dibattito europeo su resistenza nonviolenta, difesa e intervento civile in zona di conflitto. Rassegna stampa: GAIA, giugno 2009: Una strategia vincente: costruire la pace dal basso
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13

Zhonghua Renmin Gongheguo jing ji Tequ wai zi yin hang, zhong wai he zi yin hang guan li tiao li. [Peking]: Fa lü chu ban she, 1985.

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Dolfi, Anna, ed. L’ermetismo e Firenze. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-979-5.

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Abstract:
Il secondo di due volumi dedicati all'ermetismo e Firenze editi da Firenze University Press (il primo dal titolo Critici, traduttori, maestri, modelli è acquistabile separatamente). Tra il 1930 e il 1945 un gruppo di giovani dette vita a Firenze a una delle più felici stagioni letterarie del nostro Novecento. Molti di loro si riconobbero in una dizione comune, marcata da un immaginario condiviso, e nel silenzioso dissenso dalla retorica del regime, alla quale venivano contrapposti la radicalità dell’istanza etica e il legame profondo con le radici giudaicocristiane, romanze, romantico-simboliste della civiltà europea. A cento anni dalla nascita dei suoi protagonisti (Mario Luzi, Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi, Vittorio Bodini) ancora ci si chiede cosa sia stato l’ermetismo, come sia nato, cosa l’abbia contraddistinto. Cercare come si sia modificato, perché sia stato circondato da pregiudizi e avversione (come fanno i due imprescindibili volumi che raccolgono gli atti di un memorabile convegno nel quale Anna Dolfi ha coinvolto studiosi provenienti da ogni parte del mondo), porta a tracciare un quadro/ritratto degli autori dell’ermetismo, dei suoi critici (Bo, Macrí), amici (il compagno di generazione Vittorio Sereni), estimatori e/o detrattori, e a delimitare i confini di un complesso capitolo della storia italiana iniziata con il Fascismo e conclusa, di recente, con la caduta delle ideologie. Assieme ai suoi ‘attori’, in posizione di rilievo è Firenze, la città che fu risvegliata per qualche decennio alla grandezza del passato da una nuova passione, fatta di cultura, creatività ed intelligenza.
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Bartoli, Maria Teresa, and Monica Lusoli, eds. Le teorie, le tecniche, i repertori figurativi nella prospettiva d'architettura tra il '400 e il '700. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-884-2.

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Abstract:
La prospettiva dell’età moderna nacque come un ponte gettato tra l’arte e la scienza. Essa dava necessità all’arte e rendeva visibile la scienza; il terreno di coltura fu quello dell’architettura, che da sempre impegnava in sinergia i cultori dell’una e dell’altra. L’ambito di pensiero in cui fu concepita si occupava degli argomenti più alti, l’universo e la terra: a partire dagli astronomi-geografi e dai topografi, si è costruita nel tempo come disciplina e metodo scientifico-artistico, derivando sistematicamente teoremi da teoremi, in un crescendo di complessità, che ha assunto forme talvolta acrobatiche, non aperte all’evidenza. Le tecniche prospettiche sviluppate nel tempo hanno accompagnato le figure dell’architettura e del figurativo nei loro mutamenti. Le attuali tecnologie informatiche ci permettono oggi di studiare i modelli di questo ambito artistico con la fiducia di poter portare alla luce una storia nuova su di esso. Questo volume raccoglie i saggi di 44 ricercatori che, all’interno di un Progetto Nazionale bandito nel 2011, coordinato da Riccardo Migliari di Roma, hanno aderito alla chiamata del gruppo fiorentino, di cui è responsabile Maria Teresa Bartoli, per illustrare il loro metodo di approccio culturale e tecnico al tema attraverso un caso-studio: fosse esso rappresentato da un dipinto o dai passi di un trattato.
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1948-, Hirt-Manheimer Aron, ed. The dancer within: Intimate conversations with great dancers. Middletown, Conn: Wesleyan University Press, 2008.

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Álvarez Salazar, Johny, and Juan Guillermo Mejía Arango. TIA PORTAL. Aplicaciones de PLC. Instituto Tecnológico de Medellín, 2017. http://dx.doi.org/10.22430/9789585414112.

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Večkys, Algirdas, and Kęstutis Brazauskas. Valdiklių programavimo STEP 7 (TIA Portal) pagrindai. KTU leidykla "Technologija", 2018. http://dx.doi.org/10.5755/e01.9786090214756.

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Večkys, Algirdas, Jolanta Repšytė, Vygandas Vaitkus, and Donatas Levišauskas. Procesų vizualizavimo sistema WinCC Advanced (TIA Portal). KTU leidykla "Technologija", 2019. http://dx.doi.org/10.5755/e01.9786090216415.

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Programiniai PID reguliatoriai SIMATIC valdikliuose (TIA Portal). KTU leidykla „Technologija“, 2019. http://dx.doi.org/10.5755/e01.9786090216613.

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Autómata S7-1500 y TIA Portal Programación SCL. España: Luis Peciña Belmonte, 2016.

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Automating With Simatic S71500 Configuring Programming Motion Control And Security Inside Tia Portal. Publicis MCD Verlag,Germany, 2014.

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Berger, Hans. Automating with SIMATIC S7-300 Inside TIA Portal: Configuring, Programming and Testing with Step 7 Professional. Wiley-VCH Verlag GmbH, 2014.

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Berger, Hans. Automatisieren MIT Simatic S7-400 Im Tia Portal: Projektieren, Programmieren und Testen MIT Step 7 Professional. Wiley-VCH Verlag GmbH, 2013.

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Automatisieren Mit SIMATIC S7-300 Im TIA Portal: Projektieren, Programmieren und Testen Mit STEP 7 Professional. Publicis MCD Werbeagentur GmbH, 2014.

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Berger, Hans. Automatisieren Mit SIMATIC S7-300 Im TIA Portal: Projektieren, Programmieren und Testen Mit STEP 7 Professional. Publicis MCD Werbeagentur GmbH, 2018.

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Berger, Hans. Automatisieren Mit SIMATIC S7-400 Im TIA Portal: Projektieren, Programmieren und Testen Mit STEP 7 Professional. Publicis MCD Werbeagentur GmbH, 2014.

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Berger, Hans. Automating with SIMATIC S7-400 inside TIA Portal: Configuring, Programming and Testing with STEP 7 Professional. Publicis, 2013.

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Gottardo, Marco. Let's Program a PLC!!! Esercizi di programmazione in TIA Portal V15 S7-1200/1500 e PLC modelli S7300-400 WinCC flexible per HMI edizione 2018. Lulu.com, 2018.

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30

Zahra, Mahmoud, and Ganesh Krishnamurthy. Endovascular Snaring Technique for Shortening of Central Venous Port Catheters in Children. Edited by S. Lowell Kahn, Bulent Arslan, and Abdulrahman Masrani. Oxford University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.1093/med/9780199986071.003.0042.

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Abstract:
Implanted venous ports in children are commonly placed by pediatric interventional radiologists, primarily through the internal jugular vein to allow long-term delivery of intravenous access. The ideal location of the catheter tip is the junction of the superior vena cava and right atrium. High catheter tip positions may result in failure of the port catheter due to venous thrombosis, catheter occlusion, or fibrin sheath formation, whereas low catheter tip positions may cause catheter occlusion, cardiac arrhythmias, or perforation. This chapter describes indications, contraindications, equipment, techniques, and complications of the endovascular snaring technique of central venous port tip revision in children.
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Kinney, Thomas, and Kazim Narsinh. Use of Prolapsing Guidewire to Secure Portal Venous Access During the TIPS Procedure. Edited by S. Lowell Kahn, Bulent Arslan, and Abdulrahman Masrani. Oxford University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.1093/med/9780199986071.003.0075.

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Abstract:
Perhaps the most critical portion of the transjugular intrahepatic portosystemic shunt procedure involves obtaining secure portal venous access. An acute angle of entry into the portal venous system during intrahepatic portosystemic shunt creation can make retrograde advancement of a guidewire into the splenic or superior mesenteric vein difficult. However, securing access from the jugular access site to the portal system with a reliable guidewire is of critical importance during the procedure. This chapter presents a technique to advance a flexible-tip guidewire antegrade into right portal vein branches prior to prolapsing the guidewire into the main portal vein to secure transjugular portal venous access.
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1953-, Fan Gang, ed. Zhongguo jing ji te qu yan jiu: Zuo tian he ming tian de li lun yu shi jian. Beijing: Zhongguo jing ji chu ban she, 2009.

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1953-, Fan Gang, ed. Zhongguo jing ji te qu yan jiu: Zuo tian he ming tian de li lun yu shi jian. Beijing: Zhongguo jing ji chu ban she, 2009.

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Shicheng, Weng, ed. Zhongguo jing ji te qu she hui zhu yi yi shi xing tai jian she. Fuzhou: Fujian ren min chu ban she, 2000.

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Nicoli, Miriam, and Franca Cleis. Un’illusione di femminile semplicità. Gli "Annali" delle Orsoline di Bellinzona (1730-1848). Viella editrice, 2021. http://dx.doi.org/10.52056/9788833137803.

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Abstract:
Il presente volume unisce storia religiosa e prospettiva di genere offrendo percorsi di vita femminile consacrata tra adeguamento alla norma, intraprendenza in seno alla comunità, conflitti e concezioni diverse della spiritualità. Vicende complesse vissute tra XVIII e XIX secolo sullo sfondo di due rivoluzioni: la prima in seno al convento, che vide opporsi due fazioni capitanate rispettivamente dalla madre fondatrice e dalla figlia del fondatore; la seconda, epocale, che portò alla fine dell’Antico Regime nei territori della vecchia Confederazione elvetica e che diventò per le orsoline una controrivoluzione agguerrita per la riconquista della loro vita di comunità. I preziosi documenti manoscritti di mano femminile qui editi – in particolare il libro degli "Annali" – fanno luce sulla società dell’epoca: redatti in una minuziosa e preziosa cronistoria permettono di entrare all’interno di un Collegio orsolino e di coglierne le diverse sfaccettature, illustrandone la varietà e la densità delle relazioni e i giochi di potere. Non da ultimo, consentono di riflettere sulla literacy e sulla agency di donne cattoliche provenienti da regioni alpine.
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Alagna, Rocco. Tipicità e riformulazione del reato. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg235.

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Abstract:
L’entità e la frequenza delle riforme penali degli ultimi due decenni hanno portato alla ribalta del dibattito penalistico il tema della persistenza della funzione incriminatrice della fattispecie penale oggetto di modifica. Se e come un soggetto, che ha commesso un fatto di reato sotto la vigenza di una fattispecie poi riformulata, possa essere punito ai sensi della norma successiva è questione che ha impegnato dottrina e giurisprudenza in un serrato confronto volto a individuare le condizioni della continua punibilità. L’autore ricostruisce il tema dell’"inerzia" della funzione incriminatrice della fattispecie percorrendo i sentieri italiani e tedeschi del dibattito. Facendo riferimento alle teorie gradualistiche del reato e alla forma tipologica della fattispecie penale, approfondisce i rapporti tra fattispecie astratta e fatto storico, rapporti che disegnano lo scenario dentro il quale egli muove il tentativo di un fondamento epistemologico del concetto di sottofattispecie penale.
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Patel, Mikin V., and Steven Zangan. Minimally Invasive Repair of Azygos Catheter Migration. Edited by S. Lowell Kahn, Bulent Arslan, and Abdulrahman Masrani. Oxford University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.1093/med/9780199986071.003.0041.

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Abstract:
Central venous catheters are frequently placed to facilitate the care of patients with multiple conditions, often via jugular approach. Occasionally, the catheter tip can migrate after placement and become positioned within the azygos arch. This abnormal catheter positioning can lead to an increased number of complications, including catheter malfunction, thrombosis, or even rupture of the azygos vein requiring surgical intervention. Although invasive repositioning of the catheter is always an option, minimally invasive options can be attempted to repair azygos catheter malposition. Fortunately, noninvasive maneuvers, including manipulation of the port on the skin and patient breathing instructions, can sometimes repair the malpositioned catheter.
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Guangdong Sheng jing ji te qu tiao li ji qi you guan gui ding: Regulations and the relevant provisions on special economic zones in Guangdong Province. Beijing, China: Fa lü chu ban she, 1986.

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Luna, Francisco Vidal, and Herbert S. Klein. An Economic and Demographic History of São Paulo, 1850-1950. Stanford University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.11126/stanford/9781503602007.001.0001.

Full text
Abstract:
This volume is the continuation of an earlier study of colonial and imperial São Paulo and covers the period 1850-1950. These volumes are the first full scale survey of the economy and society of the state of São Paulo in this two century period in any language. Today São Paulo is the most populated state of Brazil and also the richest and most industrialized one. It is also the world leader in the production of sugar cane and orange juice and houses one of the world’s major airplane manufacturers. Its GDP today is almost double the size of Portugal or Finland and close to the size of the entire economy of Colombia or Venezuela and its capital city is one of the top five metropolitan centers in the world. This volume shows how the region of São Paulo went from being one of the more marginal and backward areas of the nation to its leading agricultural, industrial and financial center. Special emphasis is given to the creation of a modern state government and finances in the late 19th and early 20th centuries as well as the evolution of tis coffee economy and its internal market as well as its leading role it played in the integration of over two million European and Asian immigrants into Brazilian society.
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Allueva Pinilla, Ana Isabel. Actas del Congreso Internacional Virtual USATIC 2021, Ubicuo y Social: Aprendizaje con TIC. Edited by Jose Luis Alejandre Marco. Universidad de Zaragoza, 2021. http://dx.doi.org/10.26754/uz.978-84-18321-16-0.

Full text
Abstract:
En los últimos años, la comunidad docente está inmersa en un proceso de transformación propiciado por la irrupción masiva de las Tecnologías de la Información y de la Comunicación (TIC) en todos los ámbitos sociales. La población en general ya hace un uso masivo de los medios de comunicación, informáticos, internet y las redes sociales. El ámbito educativo no queda al margen de estos procesos de digitalización y, además de los profesionales más disruptivos e innovadores que ya venían utilizando las TIC como apoyo en los procesos de enseñanza-aprendizaje con una amplia trayectoria, la mayor parte del profesorado ha precisado fundamentar su actividad académica en la docencia virtual a causa de la reciente pandemia de la COVID-19. La pandemia obligó en el curso 2019-2020 a que toda la actividad docente se desarrollara en la modalidad no presencial. Pasada la fase de emergencia, durante el curso 2020-2021, en la mayoría de los centros universitarios se han mantenido las restricciones impuestas por la situación sanitaria, impulsando así la docencia en una modalidad híbrida, combinando la modalidad presencial y la virtual basada en el uso intensivo de las TIC. En cualquier caso, algunos expertos aseguran que el confinamiento aceleró seis años la digitalización en el mundo y, por supuesto, también en el entorno académico la pandemia también ha contribuido a acelerar la puesta en práctica de nuevas metodologías que precisan de la adopción de tecnologías digitales tanto en el aula como fuera de ella. Por otra parte, la mayoría de las universidades ya estaba desarrollando estrategias de digitalización en todos los niveles, con aplicación tanto en la gestión yadministración como en la investigación y la docencia; pero, sin duda, la actividad académica docente ha sido la última en desplegarse digitalmente con apoyo de las TIC y quizá la más beneficiada por los grandes cambios a los que la pandemia ha obligado. Las universidades ya habían implementado campus virtuales docentes que en muchos casos se utilizaban de forma complementaria como apoyo a la docencia presencial. En este momento, la mayor parte de estos campus se ha consolidado y su uso se ha extendido implicando a la práctica totalidad del profesorado. Por ello, se hace imprescindible mostrar buenas prácticas de uso y poner en marcha iniciativas de formación en competencias digitales para el profesorado y el estudiantado que garanticen la calidad académica y el aprovechamiento de las posibilidades que ofrece la tecnología educativa. Además, esta situación ha puesto de manifiesto tanto los beneficios de las TIC en el apoyo a la docencia presencial, y ahora también la híbrida, como las posibilidades de la docencia totalmente virtual cuya oferta ha sufrido un significativo aumento tras la pandemia, tanto por las estrategias de expansión de nuevas titulaciones oficiales en esta modalidad como por la transformación de titulaciones, tradicionalmente presenciales, que evolucionan condicionadas en muchas ocasiones por la propia demanda social. Así mismo, las universidades están reconsiderando su oferta de títulos propios y formación permanente como formación virtual facilitando así el acceso a una formación universitaria de personas en situaciones muy diversas. El objetivo fundamental del Congreso Internacional Virtual USATIC, Ubicuo y Social: Aprendizaje con TIC, que se ha realizado en formato online entre los días 28 y 30 de junio de 2021 por noveno año consecutivo, ha sido proporcionar, a toda la comunidad internacional implicada e interesada en los procesos de aprendizaje apoyados en tecnologías, un foro de colaboración y formación permitiendo compartir información, ideas, conocimiento, resultados de investigación y experiencias docentes. Desde nuestro punto de vista y como se ha demostrado en los años anteriores, actuaciones como esta han sido siempre importantes y muy provechosas, pero en este momento se tornan imprescindibles. Además, el mejor marco para el intercambio de experiencias docentes mediadas por las TIC no es otro que un entorno virtual, modelo que llevamos utilizando en las nueve ediciones ya celebradas de este congreso internacional organizado por miembros de la Red EuLES de la Universidad de Zaragoza (España), Red interdisciplinar de investigación e innovación educativa en Entornos uLearning en Educación Superior. Un congreso cuya temática gira en torno a la innovación docente apoyada en tecnologías y que está dirigido a docentes y profesionales de habla hispana del ámbito de la educación con el objetivo de fomentar y reforzar vínculos para la mejora de la calidad docente. Este formato que en sus primeras ediciones podía resultar novedoso, ha dejado de serlo para convertirse en algo habitual y no solo utilizado para salvar la situación actual donde el contacto social de manera presencial, a causa de las necesarias medidas sanitarias por la COVID-19, se ha convertido en casi imposible o muy evitable. La participación en esta edición ha sido nuevamente todo un éxito, consolidando los índices de participación de las ediciones anteriores. El congreso ha reunido a más de quinientos autores de comunicaciones de catorce países, representantes de la comunidad docente de España, Portugal, Reino Unido así como de numerosos países del otro lado del Atlántico como Argentina, Chile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, México Panamá, Perú, Uruguay y Venezuela. Una comunidad de profesionales que ha asistido diariamente a las webconferencias plenarias y ha presentado 130 trabajos en torno a tres áreas temáticas: Plataformas y Entornos de Aprendizaje; Materiales y Recursos; y Herramientas 2.0, Redes Sociales y uLearning. Con la publicación de este libro de Actas del Congreso Internacional Virtual USATIC 2021, desde la Red EuLES de la Universidad de Zaragoza, queremos difundir el trabajo intenso que se viene llevando a cabo por muchos docentes implicados en la mejora de la calidad los procesos de aprendizaje, poniendo además en valor, en el marco de la investigación educativa, la innovación docente apoyada especialmente en las tecnologías.
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