Academic literature on the topic 'Traduzione letteratura per l'infanzia'

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Journal articles on the topic "Traduzione letteratura per l'infanzia"

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Vespaziani, Alberto. "COMPARAZIONE E TRADUZIONE: DALLA LETTERATURA AL DIRITTO." Revista Eletrônica do Curso de Direito da UFSM 11, no. 3 (December 13, 2016): 1161. http://dx.doi.org/10.5902/1981369425188.

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Abstract:
Il contributo discute l'ascesa degli studi sulla traduzione nel diritto comparato. La prima parte riassume i testi letterari classici che costituiscono le fonti di ispirazione per l'analisi giuridica contemporanea sulla traduzione, la seconda parte analizza i principali argomenti addotti da Ost nel suo libro Traduire, la terza parte avanza alcune proposte di ricerca per le future conessioni tra comparazione e traduzione nell’analisi giuridica europea. Il contributo sostiene che la svolta verso la traduzione dovrebbe essere accolto dai giuristi come una sfida per il perseguimento di una cultura costituzionale comune.
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Chávez, Fernando Ibarra. "Riflessioni sulla traduzione nell'ottocento messicano." Revista de Italianística, no. 34 (November 7, 2017): 103. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i34p103-111.

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Abstract:
Per tutto il secolo XIX, la traduzione di letteratura italiana nel Messico fu un’attività praticata soprattutto dai poeti. Come mestiere artistico e professionale, alcuni membri dell’élite intellettuale del paese videro la traduzione come un problema letterario e il traduttore fu valutato come un professionista specializzato. Le prime riflessioni sul tema le troviamo nella rivista Miscelánea di José María Heredia e, col passare del tempo, vedremo che i ragionamenti intorno alla traduzione cambiarono, al punto che alla fine del secolo Francisco Sosa pubblicò un commento analitico a proposito di tre traduzioni (spagnole e messicane) della Gerusalemme Liberata del Tasso.
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Kilibarda, Vesna. "TRADUZIONE MONTENEGRINA DELL’ODE PIEMONTE DI CARDUCCI CRNOGORSKI PREVOD KARDUČIJEVE ODE PIJEMONTU." Folia linguistica et litteraria XI, no. 30 (2020): 35–49. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.2.

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Abstract:
Il presente contributo prende in esame le circostanze in cui nel 1896 fu pubblicata in Montenegro una traduzione dell'ode Piemonte di Carducci, che fino ad oggi è rimasta l'unica versione di questa poesia dal famoso poeta italiano presso gli Slavi del Sud. Inoltre, si tratta dell'unica traduzione dalla lingua italiana del professor Živko Dragović, uno dei pochi traduttori di letteratura italiana in Montenegro fino alla fine dell’Ottocento che non si era formato intellettualmente nelle Bocche di Cattaro o in Dalmazia, dove lingua, letteratura e cultura italiana erano presenti da secoli. La pubblicazione della traduzione dell'ode di Carducci che celebra la dinastia Savoia e la regione piemontese, da cui è stata avviata la lotta per l'unificazione dell'Italia, è legata all'annuncio del matrimonio della principessa montenegrina Jelena Petrovic Njegoš con l’erede al trono italiano Vittorio Emanuele di Savoia, ma anche all'idea del piemontismo montenegrino, che all’epoca era caldeggiata dall’ideologia dinastica e dall’opera poetica del principe montenegrino Nikola I. Nell’articolo approfondiamo anche altri rari contributi su Carducci pubblicati nei periodici montenegrini fino all'inizio della prima guerra mondiale.
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Marazzi, Elisa. "L'editoria scolastico-educativa e la ricerca storica. Il caso italiano." SOCIETÀ E STORIA, no. 138 (November 2012): 823–51. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-138008.

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Abstract:
L'articolo propone una rassegna degli studi italiani di storia dell'editoria scolastica, condotti negli ultimi trent'anni in risposta a diverse sollecitazioni, spesso provenienti dall'estero. Tra queste, il rinnovamento in chiave interdisciplinare degli studi di storia della pedagogia e della didattica, ma anche l'evoluzione della storiografia del libro e dell'editoria e il conseguente incremento dell'attenzione nei confronti dei prodotti editoriali a larga circolazione e del loro apporto alla storia sociale e culturale. Dopo aver proposto una definizione dell'oggetto di ricerca che tenga in considerazione gli inevitabili intrecci tra manuale scolastico e letteratura per l'infanzia, l'a. passa in rassegna i contributi (repertori, monografie, cataloghi storici) realizzati da studiosi di diversa formazione; il panorama delineato consente di formulare riflessioni sul metodo e proporre nuove piste di ricerca che mettano a frutto il lavoro svolto sinora.
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Rusconi, Fabrizio. "Scrittura e intertestualità ne La Cognizione del Dolore di Carlo Emilio Gadda." Revista de Italianística, no. 37 (December 30, 2018): 58–65. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i37p58-65.

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Abstract:
L’articolo, prendendo spunto da una espressione di Gianfranco Conti- ni che a proposito di Gadda parla di “rimpianto della letteratura perduta”, si ripropone di analizzare, ne La Cognizione del Dolore di Carlo Emilio Gadda, l’emersione di una nostalgia testuale verso quelli autori e quelle opere del passato in cui tra letteratura e mondo non si era ancora frapposto il sospetto, l’incomprensione che caratterizzeranno il XX secolo. Gli spazi, le forme e i modi attraverso cui questa nostalgia si fa sensibi- le dipendono dal complesso gioco intertestuale affidato al testo. Pastiche, citazione, traduzione sono tra le principali modalità che l’autore della Cognizione sceglie per tematizzare ambiguamente la discontinuità tra presente e passato. Dietro all’apparente sarcasmo e all’ironia con cui sono trattati gli autori catturati nella vertigine intertestu- ale il lettore potrà avvertire un sentimento di lontananza, rimpianto e nostalgia.
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Horn, Vera. "Assaporare la Tradizione: Cibo, Identità e Senso di Appartenenza nella Letteratura Migrante." Revista de Italianística, no. 19-20 (December 30, 2010): 155. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i19-20p155-175.

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Abstract:
Come sostiene Vito Teti, il cibo per l’immigrato è una formadi difesa di un’identità culturale e riflette il bisogno di riconoscersi e diaggregarsi. Il bisogno di trovare senso e posto in un nuovo luogo vengonosegnati da un attaccamento ai cibi perduti, con un senso di sacralità che accompagnail pasto. A partire dalla premessa di Teti, verranno presi in considerazionei romanzi Volevo diventare bianca di Nassera Chohra (1993)e Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio di Amara Lakhous(2006) e i racconti Curry di pollo di Laila Wadia; Salsicce di Igiaba Scego e Il cuoco di Arbëria di Carmine Abate. Tali testi impongono uno sguardo determinante sul cibo come un indice culturale che può rappresentare ocostruire l’identità o determinare l’appartenenza ad una certa comunità, così come rifiutare decisamente qualsiasi contaminazione con la cultura della società ospitante o tentativo di assimilazione o, diversamente, offrire un punto di vista fondato sull’ibridismo; inoltre può favorire la formazione di stereotipi. In questo modo vengono definite prospettive diverse di costruzione dell’identità, sintetizzate da Stuart Hall nel binomio traduzione/tradizione.
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De Serio, Barbara. "Bambini testedure, adolescenti extraterrestri e nonni ciliegi. Un viaggio metaforico tra le infanzie di alcuni scrittori italiani contemporanei di letteratura per l'infanzia." Italica Wratislaviensia, no. 7 (July 2, 2016): 49. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2016.07.03.

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Finozzi, Anna. "Riscrivere la storia coloniale tramite l’uso dell’oralità: Il caso di Adua (2015)." Memoria y Narración. Revista de estudios sobre el pasado conflictivo de sociedades y culturas contemporáneas, no. 2 (March 5, 2021): 131–45. http://dx.doi.org/10.5617/myn.8669.

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Abstract:
L’articolo si propone di analizzare l’uso dell’oralità nel romanzo Adua (2015) di Igiaba Scego. Tradizionalmente, il testo letterario postcoloniale è stato considerato come una ‘traduzione’ da una lingua orale Africana ad una scritta Europea. Lo scopo dell’articolo è spostare l’attenzione dall’oralità come segno di alterità all’oralità come modalità di trasmissione; questo slittamento critico è necessario per una rivalutazione della letteratura postcoloniale italiana, di cui spesso si considera più la portata documentaristica di quella letteraria. Attraverso i Memory Studies, e in particolare concetti quali la postmemory di Marianne Hirsch, la countermemory di Yael Zerubavel e la travelling memory di Astrid Erll, l’analisi mostra come Adua sia modellata dalla comunicazione orale della memoria attraverso i dialoghi dei personaggi e da altre immagini connesse all’atto di ascoltare e tramandare. Infine, la dicotomia oralità-africanità viene respinta in favore di quella oralità-trasmissione.
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Premrl, Mirjam. "Commento delle scelte delle forme verbali nei cloze degli studenti di Italianistica e di Traduzione: (identificazione dei punti critici e confronto tra i gruppi)." Linguistica 49, no. 1 (December 29, 2009): 161–203. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.161-203.

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Abstract:
Nel presente contributo l'autrice si concentra sull'osservazione e sul commento delle scelte delle forme verbali nei cloze degli studenti del 2., del 3. e del 4. anno del corso di laurea in Lingua e letteratura italiana, del 2. e del 3. anno del corso di Laurea in Mediazione interlinguistica e del 4. anno del corso di laurea in Traduzione. Il punto in comune di tutti e tre i corsi è l'insegnamento esplicito delle caratteristiche e del funzionamento del sistema verbale italiano, anche se nell'ambito di Italianistica la quantità di ore dedicate a questo tipo di insegnamento è superiore rispetto a quella prevista nell'ambito di Traduzione, mentre nell'ambito di Traduzione una quantità maggiore di lezioni concerne esercitazioni di traduzione e composizione di testi. Per gli scopi della ricerca è stato elaborato un test composto da cinque testi autentici brevi ma completi e da un brano tratto dal romanzo Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani, trasformati in seguito nei cloze. Ma visto che la scelta della forma verbale nei cloze dipende non soltanto dalla conoscenza degli usi, bensì anche dall'interpretazione felice del mondo testuale, i cloze sono stati completati da attività quali sottolineare espressioni sconosciute, tradurre il testo in sloveno, completare i cloze preceduti dalla versione slovena del testo. Dai risultati traspare che gli studenti non hanno problemi particolari nella comprensione del mondo testuale, mentre incontrano difficoltà nell'interpretazione attiva delle sue caratteristiche e nell'applicazione degli usi alla realtà extralinguistica. Per la quantità di usi inappropriati si rivelano come i più critici fenomeni quali l'anteriorità nell'ambito delle frasi indipendenti e relative, l'espressione della temporalità relativa nell'ambito dei costrutti sintattici complessi e nel discorso indiretto libero, il preludio, la scelta tra il perfetto e l'imperfetto e l'espressione di notizie riferite su azioni passate con il condizionale composto. Si è scoperto, però, che la criticità di uno stesso fenomeno varia in dipendenza dalla sua riconoscibilità nel co- e contesto. I risultati hanno inoltre confermato - eccetto che per un gruppo - il miglioramento della prestazione con il progredire degli studi. Al tempo stesso si è potuta notare l'importanza dell'insegnamento esplicito e dell'osservazione attiva degli usi delle forme verbali, dato che né le preconoscenze, acquisite spesso in modo informale e utili soprattutto nella ricostruzione del mondo testuale, né l'esperienza relativa alla composizione di testi possono eliminare l'influsso dell'interferenza. Data la presenza implicita della madrelingua nella produzione linguistica del discente in un'altra lingua straniera, l'autrice propone delle attività in classe che prendano come spunto i testi in madrelingua. Per superare le difficoltà di applicazione delle nozioni teoriche ai casi pratici gli studenti dovrebbero essere esposti ancora di più alla lettura e all'analisi dei vari tipi testo in lingua straniera. Gli studenti dovrebbero essere inoltre incitati a un processo consapevole di ricostruzione del mondo testuale.
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Salvi, Elisa, Vincenzo Guideti, and Andrea Lo Noce. "Temperamento, cefalea e psicopatologia in etŕ evolutiva." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 31 (December 2012): 29–40. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2012-031003.

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Abstract:
Lo scopo di questo studio e stato quello di indagare il rapporto tra cefalea, temperamento, e comportamento in un campione di bambini reclutati presso gli ambulatori di Neuropsichiatria di Roma. Si tratta di 150 bambini, 90 maschi e 60 femmine, di eta compresa tra i 6-11 anni, durante il 2011-2012. I problemi di comportamento sono stati valutati attraverso la Child Behaviour Check List (CBCL) e le dimensioni temperamento attraverso il "Questionario Italiano del Temperamento" (QUIT). QUIT e CBCL sono state somministrate ai genitori dei bambini. La diagnosi e stata effettuata in base ai criteri della Classificazione Internazionale della Cefalea (ICHD II). Emicrania e cefalea tensiva hanno mostrato punteggi simili per quanto riguarda le scale principali della CBCL, con differenze significative nella scale dei problemi internalizzanti, dove hanno riportato punteggi peggiori i bambini con cefalea tensiva, e in quella dei problemi esternalizzanti punteggi peggiori per i soggetti emicranici. La cefalea e uno dei sintomi neurologici piu comuni riportati durante l'infanzia, che porta ad alti livelli di assenze scolastiche e si associa a diverse patologie. In generale, emicrania e cefalea tensiva sono associate a depressione, disturbi d'ansia, e ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder). I risultati, confermati dalla letteratura, sembrano sostenere l'ipotesi che ci sia una relazione tra cefalea e comportamenti psicopatologici. Lo sviluppo di una psicopatologia in soggetti con determinati profili temperamentali non e una regola. Dobbiamo porre attenzione nel lavoro quotidiano ad identificare i soggetti a rischio, sia per temperamento o fattori ambientali. L'identificazione precoce di questi fattori di rischio potrebbe dare la possibilita di interventi precoci che potrebbero tenere i bambini lontani dalla patologia.
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Dissertations / Theses on the topic "Traduzione letteratura per l'infanzia"

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Guerrieri, Tomas. "Tra parola e immagine. Proposta di traduzione dell'albo illustrato "Amor" di Raquel Díaz Reguera." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12678/.

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Abstract:
Lo scopo del presente elaborato è la proposta di traduzione dallo spagnolo in italiano dell’albo illustrato Amor, della scrittrice e illustratrice sivigliana Raquel Díaz Reguera. L’opera è un catalogo in cui vengono raccolti ventiquattro tipi di amore, suddivisi in quattro categorie, allo scopo di fornire una panoramica generale sul sentimento amoroso. Amor si inserisce nel genere della letteratura crossover, in quanto, sebbene sia rivolto principalmente ai bambini, per la particolarità con cui viene affrontato il tema dell’amore e per gli abbondanti riferimenti extratestuali al mondo della musica e della poesia, risulta appetibile anche ad un pubblico adulto. L’obiettivo dei primi due capitoli di questa tesi è fornire un inquadramento letterario e culturale dell’opera, ai fini di analizzare le principali caratteristiche del genere letterario a cui appartiene. In particolare, nel Capitolo I viene presentata la figura dell’autrice, Raquel Díaz Reguera. Alla biografia è affiancata l’intervista che le ho sottoposto durante il colloquio che ho avuto con lei durante il mio periodo di ricerca in Spagna, di fondamentale importanza anche per quanto riguarda la comprensione del testo originale; il Capitolo II, invece, è dedicato al filone letterario dell’albo illustrato e ha come scopo quello di metterne in luce peculiarità, storia e temi principali. Nel Capitolo III è contenuta l’analisi dell’opera dal punto di vista del paratesto, della struttura, dell’iconotesto, dei temi, dello stile e dell’intertestualità. Infine, gli ultimi due capitoli sono relativi al lavoro di traduzione del testo originale. Nel Capitolo IV, infatti, è contenuta la versione italiana di Amor proposta integralmente, mentre nel Capitolo V vengono esaminati, dopo un breve cenno ai principali approcci che si sono sviluppati nel campo della traduzione per l’infanzia, i principali problemi derivati dalla traduzione del testo e le relative strategie traduttive che sono state messe in atto ai fini di mantenere anche in italiano le peculiarità linguistiche, stilistiche e strutturali dell’opera originale.
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Roccabianca, Alessio. "La traduzione per l'infanzia: Diecisiete cuentos y dos pinguinos." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11394/.

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Russo, Stefania. "Traduzione, letteratura per l'infanzia e albi illustrati: Palabras de Federico Garcia Lorca." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il presente elaborato è incentrato sulla proposta di traduzione dell'albo illustrato intitolato “Palabras de Federico García Lorca” della scrittrice spagnola Concha López Narváez. L’opera in questione narra la storia del grande poeta andaluso. Partendo dai primissimi anni della sua infanzia, il lettore fa un vero e proprio viaggio attraverso le varie tappe della vita di Lorca, ma, come suggerisce lo stesso titolo, il viaggio viene fatto anche attraverso le parole del grande artista: i suoi versi, le sue opere teatrali. Il lettore viene catapultato in questo magico universo in cui fatti di vita vissuta e poesie si fondono armoniosamente insieme, offrendo così un ritratto intimo del grande poeta. Nel presente elaborato, dopo un primo paragrafo introduttivo in cui espongo le principali ragioni che mi hanno spinta a scegliere la letteratura infantile come macro-argomento e questo albo illustrato nello specifico, si parte dall'analisi dell’opera: autrice, illustratore, genere d’appartenenza, paratesto (con particolare attenzione alle illustrazioni), contenuto del libro e stile. Nella sezione successiva, propongo la mia traduzione, inedita in italiano, a cui segue un paragrafo dedicato al commento della traduzione stessa. I commenti sono relativi all'approccio traduttivo adottato in generale, ma anche alle strategie messe in atto al momento di tradurre gli elementi culturali specifici, le poesie e le canzoni popolari contenute nel testo. Nel presente elaborato ho inoltre inserito una proposta editoriale per un’eventuale pubblicazione dell’opera in Italia. Infine, il paragrafo finale è una conclusione che mi ha permesso di tirare le somme e riassumere i punti cruciali del presente elaborato, ovvero: traduzione, letteratura per l’infanzia e albi illustrati.
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Basconi, Luana. "La traduzione per l'infanzia in Italia: le traduzioni de "The Secret Garden" (1921-2013)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9863/.

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Abstract:
Questa tesi si concentra sulle traduzioni italiane del classico in lingua inglese The Secret Garden (1911) di Frances Hodgson Burnett, con particolare attenzione all'uso della lingua e all'evoluzione della prassi traduttiva. Nella prima parte di questa tesi ho approfondito temi di natura teorica, quali la sfuggente e complessa definizione di letteratura per l'infanzia, la sua duplice appartenenza al sistema letterario e a quello pedagogico, e le peculiarità della sua traduzione. Inoltre ho presentato un excursus sulla storia di questo genere letterario, con particolare attenzione alla scena italiana e all'opera di propagazione della lingua portata avanti dai libri per ragazzi. Tali basi teoriche sono state necessarie allo scopo di inquadrare il romanzo in una cornice definita e utile in riferimento all'analisi e alla comparazione delle sue traduzioni. Il corpus delle traduzioni scelte consiste nei lavori di: Maria Ettlinger Fano (1921), Angela Restelli Fondelli (1956), F. Ghidoni (1973), Giorgio van Straten (1992) e Beatrice Masini (2013). Di ciascuna opera ho dato una descrizione generale, per poi concentrarmi sugli snodi traduttivi principali: da un lato i problemi di mediazione culturale come l'onomastica, i cibi, le lingue non standard nel testo originale, la religione e così via; dall'altro le soluzioni linguistiche adottate. Al fine di presentare e comparare questi parametri, ho portato a supporto i passaggi delle diverse traduzioni significativi in tal senso. Ho concluso con alcune considerazioni finali sull'evoluzione delle traduzioni italiane di The Secret Garden, viste attraverso l'ottica del rapporto fra adulti (traduttore, editore, educatori, genitori...) e lettore bambino.
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Marzoni, Sofia. "Letteratura per l'infanzia: analisi, traduzione e commento di FaTiao Shu di Cao Wenxuan." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21279/.

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Abstract:
Questa tesi, divisa in tre capitoli, ha la funzione di promuovere la letteratura per l'infanzia e la sua traduzione, prendendo come esempio fondamentale la letteratura cinese, ancora poco conosciuta soprattutto in Italia. I primi due capitoli fungono da introduzione alla storia della letteratura per l'infanzia sottolineando poi il ruolo essenziale che la traduzione di questi testi ha nella vita delle nuove generazioni, e da introduzione alla vita dell'autore del testo preso in analisi. Il tema centrale dell'elaborato è la proposta di traduzione dal cinese all'italiano di un albo illustrato per bambini, accompagnata da un ricco commento traduttologico che evidenzia le difficoltà e le peculiarità riscontrate durante il processo di traduzione.
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Scire, Giulia. "Tradurre la letteratura per l'infanzia: Little lou à Paris di Jean Claverie." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8778/.

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Abstract:
La letteratura per l’infanzia è da molto tempo, ormai, oggetto di riscritture e traduzioni per permettere ai piccoli lettori di leggere, così come avviene per gli adulti, storie provenienti da ogni parte del mondo. La traduzione della letteratura per l’infanzia viene, però, ancora troppo spesso sottovalutata e subordinata in ordine di importanza e, soprattutto, di difficoltà alla traduzione letteraria vera e propria. L’origine di questo elaborato deriva, così, dalla mia volontà di approfondire la mia conoscenza di questo ambito della letteratura e di affrontare in prima persona tutte le sfide e le difficoltà con cui un traduttore di libri per l’infanzia è costretto a confrontarsi. Al centro del mio studio e del mio lavoro di traduzione vi è il libro per bambini Little Lou à Paris di Jean Claverie. Ciò che mi ha immediatamente colpita e affascinata di questo libro è lo stretto legame che l’autore, attraverso rapide pennellate color seppia, riesce a creare tra parole e immagini, tra ciò che viene raccontato e i tratti delicati dei disegni, ma soprattutto il modo in cui è qui rappresentato e descritto lo sguardo di un bambino sul mondo, su un mondo per lui nuovo e sconosciuto. La tesi si compone di quattro capitoli. Nel primo capitolo presenterò l’autore e la sua opera, seguirà, poi, nel secondo, un’analisi del testo di partenza e delle sue caratteristiche. Il terzo capitolo contiene la mia proposta di traduzione dell’intero libro di Jean Claverie, e infine, nel quarto ed ultimo capitolo, dopo aver illustrato i tratti principali della letteratura per l’infanzia e della sua traduzione, commenterò la mia proposta di traduzione spiegando e analizzando particolari scelte fatte nel corso del processo traduttivo.
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Ruggiero, Chiara. "Proposta di traduzione del libro per l'infanzia "B" di Sarah Kay." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’obiettivo del presente elaborato è presentare una proposta di traduzione della poesia B, scritta da Sarah Kay e trasformata in libro per l’infanzia nel 2011 con illustrazioni a cura di Sophia Janowitz. L’elaborato si divide fondamentalmente in tre parti. Nella prima si espongono le diverse teorie sulla traduzione poetica che sono state formulate in passato e che vengono sostenute tutt’oggi. Inoltre, si analizza e commenta il dibattito sull’effettiva possibilità di tradurre la poesia e su chi, traduttori o poeti, debba avere il compito di farlo. Successivamente, nella seconda parte viene presentata l’autrice Sarah Kay e la sua biografia, che comprende il suo percorso di poetessa, i progetti di incoraggiamento dell’espressione artistica tra i più giovani, di cui si è occupata negli anni, e la sua visione poetica. Infine, l’ultima parte è dedicata alla proposta di traduzione con testo a fronte, accompagnata da un commento in cui si descrivono le difficoltà incontrate e le soluzioni ai problemi traduttivi.
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Di, Emanuele Valeria. "Tradurre la letteratura cinese per l'infanzia: proposta di traduzione di racconti tratti dalla raccolta "La capanna nella vallata" di Cao Wenxuan." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9850/.

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Abstract:
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale si diffuse tra gli studiosi europei l’idea che la letteratura per l’infanzia avrebbe generato un nuovo spirito di unità e comprensione tra i popoli e portato a una “repubblica universale dell’infanzia”. Tale ideale romantico non si realizzò esattamente come quegli studiosi avevano sperato. L’emergere delle forze dell’economia globale di mercato alla fine del XX secolo ha, infatti, determinato un’enorme diffusione a livello internazionale della traduzione di libri per l’infanzia, ma il mercato delle traduzioni è assolutamente dominato da traduzioni dall’inglese verso lingue “minori”; inoltre, anche quando si sceglie di tradurre da lingue non-europee, i traduttori adattano le opere ai sistemi di arrivo, spesso manipolando anche pesantemente il testo di partenza. Non si genera quindi una vera conoscenza e comprensione verso l’altro, ma solo un riecheggiare senza fine di ciò che il bambino già conosce o si aspetta. Tale pratica è particolarmente nociva in una società multiculturale e multietnica come l’Italia, in cui i bambini studiano, giocano, crescono insieme a bambini di origine cinese, rumena, marocchina, delle cui culture però sanno poco o nulla. La presente tesi si propone quindi di fornire una traduzione verso l’italiano di due brani tratti dalla raccolta di racconti per l’infanzia Huangyuan Maowu 荒原茅屋 (La capanna nella vallata) di Cao Wenxuan. Il primo capitolo fornisce una definizione della letteratura per l’infanzia e delle sue caratteristiche e presenta alcuni approcci teorici alla sua traduzione. Nel secondo capitolo si ripercorrono la storia e gli sviluppi della letteratura per l’infanzia in Cina dall’epoca imperiale agli inizi del XXI secolo. Il terzo capitolo, infine, presenta la proposta di traduzione e a seguire il relativo commento traduttologico.
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Moro, Marco. "Jérôme par cœur, tradurre la letteratura per l'infanzia in prospettiva di genere." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L’elaborato consiste di una traduzione dal francese all’italiano del libro per l’infanzia “Jérôme par cœur” scritto da Thomas Scotto e illustrato da Olivier Tallec. La scelta di questo albo in particolare è dovuta principalmente alla tematica trattata, ovvero l’omosessualità, e nello specifico l’amore fra due bambini. La tesi si sviluppa su tre capitoli: il primo presenta una definizione della letteratura per l’infanzia, approfondendone le principali caratteristiche, le varie problematiche che la concernono e le posizioni di alcuni esperti in merito alle sue implicazioni etiche ed educative. In seguito, si procede parlando più nello specifico della letteratura per l’infanzia che tratta tematiche di genere e diversità, per far sì che bambini e bambine possano familiarizzare il più possibile con questi concetti imparando ad accettare, apprezzare e amare l’altro. Il terzo argomento principale trattato nel primo capitolo è la traduzione della letteratura per l’infanzia. Infatti, quest’ultima deve adottare delle tecniche che differiscono da quelle utilizzate per tradurre un libro di un qualsiasi altro ambito letterario. Inoltre, la traduzione della letteratura per l’infanzia che tratta di genere si trova ad affrontare problematiche ancora più specifiche, si parla infatti di queer translation. Infine, viene proposta una breve introduzione al libro tradotto, spiegando il perché della scelta di questo testo e in cosa esso riesce a eccellere. Nel secondo capitolo si trova da una parte il testo originale in francese e a lato la proposta di traduzione in italiano. L’ultimo capitolo è costituito da una illustrazione argomentata di ogni scelta traduttiva; ogni singola problematica incontrata durante la traduzione viene esaminata nel dettaglio. Nella maggior parte dei casi vengono proposte varie traduzioni possibili e si spiega il perché si sia preferita una soluzione alle altre.
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Rossi, Silvia. "Corazón de piedra di Agustín Fernández Paz: proposta di traduzione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13711/.

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Abstract:
Il presente elaborato si basa sulla proposta di traduzione del libro Corazón de piedra dello scrittore galiziano Agustín Fernández Paz, a oggi considerato l’autore più premiato e prolifico della letteratura galiziana per bambini e ragazzi. Il racconto, pubblicato nel 2011 dalla casa editrice Oxford University Press España per la collana El árbol de la lectura, è pensato per bambini dagli otto anni in su e racconta un episodio della vita di Brenda, una bambina che, grazie alla sua fervida immaginazione, vede la realtà con occhi diversi e sogna un mondo in cui i draghi sono suoi amici. La prima parte, dedicata a Fernández Paz, presenta una breve biografia dell’autore che indica le varie fasi della sua carriera professionale e i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti. La seconda parte è costituita da un’analisi del testo originale che parte dalla presentazione generale del libro e prosegue con la presentazione della trama, delle illustrazioni, dei personaggi, del tempo e dello spazio, dei temi trattati e, infine, dello stile dell’autore. La terza parte riporta interamente la mia proposta di traduzione del testo originale. La quarta parte presenta un commento alla traduzione costituito dalle strategie traduttive impiegate e da un’analisi degli aspetti morfosintattici, lessicali e stilistici. Infine, sono illustrate le conclusioni tratte da questa mia prima esperienza di traduzione integrale di un testo di Letteratura per l’infanzia.
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Books on the topic "Traduzione letteratura per l'infanzia"

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Carmine, De Luca, ed. La letteratura per l'infanzia. Roma: Laterza, 1995.

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Carmine, De Luca, ed. La letteratura per l'infanzia. Roma: Laterza, 2009.

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Lollo, Renata. Sulla letteratura per l'infanzia. Brescia: Editrice La scuola, 2003.

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