Academic literature on the topic 'Traduzione verso la lingua straniera'

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Journal articles on the topic "Traduzione verso la lingua straniera"

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Djuric, Zeljko. "Traduzioni dall’italiano di Joakim Vujic (I parte)." Prilozi za knjizevnost, jezik, istoriju i folklor, no. 83 (2017): 31–52. http://dx.doi.org/10.2298/pkjif1783031d.

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Abstract:
Nel lontano 1802, a Trieste, dove ha raggiunto la comunit? serba che guidata dall?illustre scrittore Dositej Obradovic cercava di assorbire la cultura razionalistica europe per trapiantarla poi, almeno in parte, nell? tesssuto della cultura serba, Joakim Vujic studia le lingue straniere (italiano, francese, inghlese) e appena compiuto con successo i primi passi si mette a tradurre un romanzo italiano che gli ? venuto sotto mano: per esercitarsi nella lingua e per offrire al pubblico serbo un testo divertente e utile. Si tratta del romanzo di Antonio Piazza intitolato Il vero amore o sia la storia amorosa d?Irene ? Filandro, un testo linguisticamente complicato, non lontano, per stile, dalla tradizione del romanzo barocco italiano. Nella situazione culturale quando la lingua serba stava vivendo il periodo della sua lenta ed incerta maturazione, Joakim Vujic, nel tradurre, ha continuamente dovuto fare le scelte tra le soluzioni del serbo slavo, la lingua del ceto intellettuale, e del serbo volgare che in quel periodo si faceva strada per entrare nella letteratura. Il nostro lavoro cerca di descrivere e di analizzare il suo coraggioso tentativo.
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Testa, Carlo. "Per una traduzione multidimensionale della poesia: “Notte, strada, lampione, farmacia” di Aleksandr Blok tra esistenzialismo e simbolismo." Quaderni d'italianistica 34, no. 1 (July 22, 2013): 217–40. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v34i1.19880.

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Abstract:
Questo articolo propone al pubblico di lingua italiana una nuova traduzione in verso e rima, commentata e ragionata, della classica poesia blokiana “Notte, strada, lampione, farmacia,” anche nota come Danza macabra II (1912), tratta dalla raccolta Un mondo terribile (Strashnyi mir). La mia proposta viene presentata analiticamente attraverso un confronto puntuale con quattro preesistenti traduzioni in italiano: in primo luogo quella di Renato Poggioli, ne Il fiore del verso russo (1949), e successivamente quelle di Angelo Maria Ripellino (1975), Bruno Carnevali (1977) e Sergio Pescatori (1981). La caratteristica precipua di questa mia proposta è la presentazione di una traduzione poetica, ovvero una traduzione “multidimensionale” che nella lingua destinataria conservi, oltre ovviamente ad un massimo possibile della dimensione semantica (il “senso” strettamente letterale), anche tratti di verso e rima quanto più possibile simili a quelli che il testo di partenza possiede nella propria veste originale.
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Paleta, Alicja. "Alcune considerazioni sull’uso della traduzione nella didattica d’italiano come lingua straniera." Studia Romanica Posnaniensia 40, no. 3 (January 1, 2013): 55. http://dx.doi.org/10.14746/strop.2013.403.005.

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Morozzo della Roca, Paolo. "Anagrafe e stato civile. L'attuale disciplina e le novitŕ previste dal disegno di legge sulla sicurezza." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (June 2009): 48–68. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-002004.

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Abstract:
1. Considerazioni preliminari sulla funzione anagrafica2. L'anagrafe e gli stranieri nella disciplina attuale: la nozione di regolaritŕ del soggiorno3. Alloggi non dichiarati e stranieri "senza fissa dimora"4. Dichiarazioni e certificazioni di stato civile nel procedimento anagrafico5. La strana anagrafe dei cittadini comunitari6. Le modifiche legislative proposte nel disegno di legge sulla sicurezza in materia anagrafica7. Sulla traduzione in lingua italiana di atti e certificazioni prodotti da un'autoritŕ straniera. Un problema inventato?
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Premrl, Mirjam. "Commento delle scelte delle forme verbali nei cloze degli studenti di Italianistica e di Traduzione: (identificazione dei punti critici e confronto tra i gruppi)." Linguistica 49, no. 1 (December 29, 2009): 161–203. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.161-203.

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Abstract:
Nel presente contributo l'autrice si concentra sull'osservazione e sul commento delle scelte delle forme verbali nei cloze degli studenti del 2., del 3. e del 4. anno del corso di laurea in Lingua e letteratura italiana, del 2. e del 3. anno del corso di Laurea in Mediazione interlinguistica e del 4. anno del corso di laurea in Traduzione. Il punto in comune di tutti e tre i corsi è l'insegnamento esplicito delle caratteristiche e del funzionamento del sistema verbale italiano, anche se nell'ambito di Italianistica la quantità di ore dedicate a questo tipo di insegnamento è superiore rispetto a quella prevista nell'ambito di Traduzione, mentre nell'ambito di Traduzione una quantità maggiore di lezioni concerne esercitazioni di traduzione e composizione di testi. Per gli scopi della ricerca è stato elaborato un test composto da cinque testi autentici brevi ma completi e da un brano tratto dal romanzo Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani, trasformati in seguito nei cloze. Ma visto che la scelta della forma verbale nei cloze dipende non soltanto dalla conoscenza degli usi, bensì anche dall'interpretazione felice del mondo testuale, i cloze sono stati completati da attività quali sottolineare espressioni sconosciute, tradurre il testo in sloveno, completare i cloze preceduti dalla versione slovena del testo. Dai risultati traspare che gli studenti non hanno problemi particolari nella comprensione del mondo testuale, mentre incontrano difficoltà nell'interpretazione attiva delle sue caratteristiche e nell'applicazione degli usi alla realtà extralinguistica. Per la quantità di usi inappropriati si rivelano come i più critici fenomeni quali l'anteriorità nell'ambito delle frasi indipendenti e relative, l'espressione della temporalità relativa nell'ambito dei costrutti sintattici complessi e nel discorso indiretto libero, il preludio, la scelta tra il perfetto e l'imperfetto e l'espressione di notizie riferite su azioni passate con il condizionale composto. Si è scoperto, però, che la criticità di uno stesso fenomeno varia in dipendenza dalla sua riconoscibilità nel co- e contesto. I risultati hanno inoltre confermato - eccetto che per un gruppo - il miglioramento della prestazione con il progredire degli studi. Al tempo stesso si è potuta notare l'importanza dell'insegnamento esplicito e dell'osservazione attiva degli usi delle forme verbali, dato che né le preconoscenze, acquisite spesso in modo informale e utili soprattutto nella ricostruzione del mondo testuale, né l'esperienza relativa alla composizione di testi possono eliminare l'influsso dell'interferenza. Data la presenza implicita della madrelingua nella produzione linguistica del discente in un'altra lingua straniera, l'autrice propone delle attività in classe che prendano come spunto i testi in madrelingua. Per superare le difficoltà di applicazione delle nozioni teoriche ai casi pratici gli studenti dovrebbero essere esposti ancora di più alla lettura e all'analisi dei vari tipi testo in lingua straniera. Gli studenti dovrebbero essere inoltre incitati a un processo consapevole di ricostruzione del mondo testuale.
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Gremo, S., G. Iannarelli, and M. Vadori. "L'assistenza nefrologica alla persona straniera: ieri, oggi e domani." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 81–86. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1144.

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Abstract:
I dati ISTAT al 1° gennaio 2006 dichiaravano che la quota degli stranieri iscritti in Anagrafe era pari al 4.5%, tuttavia si riscontravano forti differenze a livello territoriale. Lo confermano i dati del XXI Rapporto sull'immigrazione al 31 dicembre 2010, dove la ripartizione territoriale degli immigrati in Italia è a Nord Ovest 35.0%; a Nord Est 26.3%; al Centro 25.2%; al Sud e Isole 13.5%. La percentuale di iscrizioni nel 2010 è però aumentata al 7.5% (4 570 317 stranieri) a cui bisogna aggiungere oltre 400mila persone regolarmente presenti (Straniero Temporaneamente Presente) ma non ancora registrate in anagrafe. Questa realtà rispecchia anche quella del nostro Sistema Sanitario Nazionale e delle nostre sale dialisi. Presso la dialisi del Presidio Ospedaliero S.G. Bosco di Torino la persona assistita straniera, nel dicembre 2011, incideva per il 22.2% sul totale degli assistiti (7.2% in emodialisi, 4.2% ambulatorio post-trapianto, 10.8% ambulatorio pre-dialisi). La scarsa conoscenza della lingua italiana compromette la comunicazione tra operatori sanitari e PA e una difficile aderenza terapeutica alle prescrizioni dietetiche-farmacologiche. Abbiamo cercato in questi anni di sopperire a queste difficoltà, mettendoci in relazione con la PA e i suoi familiari senza pregiudizi su stili di vita e valori, diversi da quelli usuali. Il nostro obiettivo è stato quello di risolvere le problematiche incontrate quotidianamente, ma anche con progetti di traduzione delle brochure in uso, e progettando corsi di formazione multiculturale per gli operatori addetti al trapianto renale. È stato laborioso educare all'autocura immunosoppressiva una PA straniera e analfabeta rientrata dal Centro Trapianti, altrettanto laborioso è stato far comprendere a una PA cinese e a una senegalese, che non parlavano italiano, la complessità della preparazione al trapianto, ma siamo riusciti nell'intento personalizzando il loro percorso e adattandolo ai loro punti di debolezza. (nursing)
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Giglioni, Cinzia, and Ellen Patat. "Pedagogical implications of teaching codes of ethics at tertiary level: An Italian case study." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 7, no. 2 (October 30, 2020): 51–69. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.12.206.

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Abstract:
EN The study investigates the use of codes of ethics in teaching English as a Foreign Language (EFL) to students enrolled in a first-level master’s course in Marketing Management in an Italian public university. According to Bhatia (2002), genre-specific documents such as codes of ethics have the potential to “sensitise and prepare students to meet the communicative demands of disciplinary communication” (p. 13). Within the theoretical framework of genre analysis and its possible implications for language teaching, this paper focuses on learners’ perceptions and achievements in EFL learning using corporate codes of ethics, presented to students both theoretically and on a practical level. A pre-questionnaire, pre- and post-test, and abridged post-treatment questionnaire were used to collect data. The goal of the five-week study was to demonstrate that genre pedagogy caters to learners’ needs, raises rhetorical and genre awareness, and fosters language awareness at a micro-textual, lexico-syntactical level. Key words: CODES OF ETHICS, LANGUAGE TEACHING, ENGLISH FOR SPECIFIC PURPOSES, GENRE-BASED INSTRUCTION ES Este estudio es investiga el uso de los códigos de ética en la enseñanza del inglés como lengua extranjera (LE) a los alumnos de un Máster en mercadotecnia en una universidad pública italiana. Se espera que los códigos revelen su potencial de “sensibilizar y preparar a los alumnos a fin de poder estar a las alturas de las exigencias comunicativas en comunicación disciplinaria” (Bhatia, 2002, p.13 [traducción nuestra]). Dentro del marco teórico del análisis de género y sus posibles implicaciones para la enseñanza de idiomas, este trabajo se enfoca en las percepciones y resultados de los estudiantes de inglés LE, a quienes se les han presentado códigos de ética empresarial desde un punto de vista tanto teórico como práctico. Para obtener los datos, se han utilizado una encuesta antes del tratamiento, una prueba tanto antes como después y una versión reducida de la encuesta post tratamiento. El objetivo de este estudio de cinco semanas es demostrar que la pedagogía de los géneros se vincula con las necesidades de los principiantes, porque, por un lado, solicita su conocimiento retórico y de género, y, por otro, favorece, a nivel microtextual, su conocimiento del léxico y de la sintaxis de la lengua extranjera. Palabras claves: CÓDIGOS DE ÉTICA, DIDÁCTICA DE IDIOMAS, INGLÉS ESPECIALÍSTICO, ENSEÑANZA BASADA EN EL GÉNERO IT Questo studio indaga l’uso dei codici etici nell’insegnamento dell’inglese come lingua straniera (LS) a studenti di un master in marketing management di un’università pubblica italiana. Ci si aspetta che i codici rivelino la loro potenzialità nel “sensibilizzare e preparare gli studenti a soddisfare i bisogni comunicativi della comunicazione di una data disciplina” (Bhatia, 2002, p. 13 [traduzione nostra]). Avendo come quadro teorico di riferimento l’analisi del genere e le sue possibili implicazioni nella didattica delle lingue, il presente studio si focalizza sulle percezioni e i risultati di studenti di inglese LS, ai quali vengono presentati i codici etici aziendali da un punto di vista sia teorico sia pratico. Per raccogliere i dati sono stati impiegati un questionario preliminare, un pre-test, un post-test e un questionario ridotto finale. Questo studio, durato cinque settimane, si è proposto di dimostrare che la pedagogia dei generi testuali va incontro ai bisogni dei discenti, perché, da una parte, sollecita la loro consapevolezza retorica e dei generi testuali, dall’altra favorisce, a livello microtestuale, la loro consapevolezza del lessico e della sintassi della lingua straniera. Parole chiave: CODICI ETICI, DIDATTICA DELLE LINGUE, INGLESE PER SCOPI SPECIFICI, INSEGNAMENTO BASATO SUI GENERI TESTUALI
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Popovic, Dusan. "Paideia i nasledje helenske kulture u inauguracionoj besedi Dimitrija Halkondila." Zbornik radova Vizantoloskog instituta, no. 45 (2008): 301–12. http://dx.doi.org/10.2298/zrvi0845301p.

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Abstract:
(italijanski) Nell'articolo l'autore cerca di identificare, tra gli elementi della tradizione retorica tardoantica greca, i principali argomenti con i quali Demetrio Calcondila, uno dei maggiori esponenti dell'umanesimo bizantino della seconda meta del Quattrocento nell'Occidente, si e servito nella sua elaborazione del significato della cultura greca (paideia) non solo per quanto riguarda la civilta europea occidentale, ma anche quella cristiana in generale. Ora, il suo discorso, pronunciato nell'anno 1463 in occasione dell'inaugurazione della cattedra di studi greci all'Universita di Padova rappresenta una testimonianza di primo grado sull'adozione della cultura greca nell'Occidente durante il periodo rinascimentale. Partendo dall'edizione di testo del discorso, pubblicato da Geanakoplos (cfr. n. 1 dell'articolo), e possibile individuare certe particolarita che distinguono il concepimento, da parte di Calcondila, dell'importanza di educazione greca per la formazione di future generazioni di intellettuali nell'ambiente culturale dell'Occidente latino. Demetrio sottolinea anche il vantaggio da ricavare dallo studio di poeti ellenici, soprattutto Esiodo, per le altre artes liberales nel curriculum scolastico, cosi come la disposizione delle discipline dentro il sistema scolastico tardobizantino (cfr. n. 9). L'argomento cruciale della parte esortativa del discorso e il tentativo che lo sforzo, necessario per impossessarsi di queste discipline, ci si giustifici con profitto da esse ottenuto. Questo viene realizzato facendo riferimento al famoso verso sull'acquisizione di virtu attraverso lavoro duro, che e un passo tratto dal poema didattico esiodeo di Opere e giorni, v. 289. La forma sotto la quale questo verso e riportato in greco e molto scorretta, pero Calcondila ne ha proposto, poco piu sotto, una traduzione esatta. Fenomeno, quest'ultimo, abbastanza raro nell'impiego retorico di detti formativi (gr. gnwmai, lat. sententiae). Tra i pochi autori classici, i quali hanno usato il procedimento del genere, si annovera il piu grande grammatico latino, Prisciano di Cesarea, nella sua versione degli eserzici preliminari di retorica ermogeniana, sotto il titolo di Praeexercitamina. Qui lo stesso verso egli ha tradotto dal greco senza molta destrezza, cosicche il verso in latino apparve molto male, trovatosi in contrasto con lo stile elegante del latino (la cosiddetta latinitas). E percio che Prisciano non puo essere considerato quale modello direttamente adoperato da parte di Calcondila. L'impiego del verso citato, nell'ambito della tradizione parenetico- -encomiastica, presso gli scrittori greci, sia quelli bizantini che quelli classici, e abbastanza frequente. Eccone qualche esempio eclatante. Alla meta del Quattrocento Giovanni Eugenico questo topos lo utilizza nella sua Descrizione di Trapezunto, riferendosi al verso esiodeo gia menzionato (cfr. n. 18). Nel secolo dodicesimo, Eustazio di Salonicco lo impiega, all'occasione, perche esalti le imprese dell'imperatore Manuele I. D'altra parte, l'autore anonimo degli scolii ad Aftonio cita questi versi in valore di argomenti, messi nel contesto di un'altro esercizio preliminare quello di dimostrazione (kataskeuh). Simile elaborazione di questo motivo viene intrapresa anche dal platonico Massimo di Tiro, nel quadro della proposizione (qesij), con la quale si cerca di corroborare l'affermazione sulla preminenza della vita attiva sopra quella contemplativa. Peraltro, gia Luciano di Samosata aveva notato che questi versi diventarono convenzionali nelle declamazioni retoriche, e tale sviluppo del loro significato possiamo rintracciare partendo dalla Repubblica e dai Leggi platonici, attraverso le Reminiscenze di Senofonte, fino al Corpus etico di Plutarco. Nel suo discorso inaugurale, in qualita di argomento a contrario, Calcondila riporta anche il verso 287 dello stesso poema esiodeo, e lo traduce in latino. Per il simile procedimento egli, molto probabilmente, si e ispirato al saggio Sull'ebbrezza di Filone di Alessandria, dentro il quale questi versi sono stati utilizzati nel contesto simile, cioe rilevando il contrasto tra virtu ed ignoranza (cfr. n. 37). L'altro modello per l'uso del tema presso Demetrio puo ritenersi il celebre scritto di Basilio di Cappadocia a proposito, visto che quest'ultimo ci sta elaborando il rilievo dell'educazione di gioventu cristiana, basata sulla letteratura pagana. Insomma, la conclusione principale, riguardo alla tecnica compositiva di Demetrio, deriverebbe dal fatto che il suddetto pensiero esiodeo appare anche quale testimonianza degli antichi (marturia palaiwn) dentro il manuale ermogeniano di Progumnasmata, dove si trova appunto per quanto riguarda il procedimento d'elaborazione di una chria, in questo caso quella espressa attraverso la sentenza pseudoisocratea che le radici dell'educazione sono amare, ma che i suoi frutti, invece, sono dolci. A parte i luoghi tratti da alcuni poeti appartenti alla cosiddetta Commedia attica nuova, la metafora di sapienza e di impegno emerge, tra i romani anche presso Catone il Vecchio e si riconferma con il lessico adoperato da Demetrio ai vari posti del suo discorso inaugurale scritto in latino. Infine vanno inoltre menzionate anche delle particolarita che segnalano la meticolosita che Calcondila dimostra nei confronti dello stile elevato (gr. semnothj). Termine, quest'ultimo, cui e stata prestata grande importanza da parte di Ermogene, nell'ambito della sua teoria sopra le Idee (varieta di stile), la quale, poi, avrebbe in gran parte influenzato diversi prodotti letterari rinascimentali, sia quelli scritti in latino che quelli in lingua volgare.
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Balakina, Ksenia. "Learner corpora nella didattica delle lingue: uno studio sui costrutti possessivi della lingua russa." H2D. Revista de Humanidades Digitais 1, no. 1 (May 27, 2019). http://dx.doi.org/10.21814/h2d.232.

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Abstract:
Lo scopo di questo studio è mostrare il modo in cui i learner corpora paralleli, ovvero le raccolte elettroniche delle traduzioni verso la seconda lingua (L2) effettuate dagli studenti, possono contribuire non solo al miglioramento della didattica della traduzione attiva, ma anche allo studio della L2 in generale. Verranno presentati i risultati di una ricerca basata sul primo learner corpus italiano-russo, che raccoglie traduzioni dall'italiano al russo, svolte da madrelingua italiani che studiano la lingua russa come L2 all'università. Ci si soffermerà soprattutto sulle particolarità dell’uso di alcune espressioni di possesso. Le traduzioni dal learner corpus verranno paragonati ai dati del Corpus Nazionale della Lingua Russa da un lato, e ai dati di alcuni precedenti studi sulla categoria di possesso dall’altro. Tale analisi contrastiva metterà in evidenza le difficoltà nella scelta di alcuni costrutti possessivi in base ai contesti e nella valutazione degli stessi dal punto di vista della norma attuale della lingua russa.
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Ferroni, Roberta. "Analisi del parlato faccia a faccia in un manuale di italiano lingua straniera orientato all'azione: verso nuove sfide?" 6 | 2 | 2017, no. 2 (March 5, 2018). http://dx.doi.org/10.30687/2280-6792/2017/02/004.

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Abstract:
The objective of this article is to analyze the listening exercises in a textbook for foreigners learning Italian with an action-oriented approach. The analysis, based on a sample consisting of one authentic dialog and one semi-authentic one, on a domestic topic, was carried out using tools from conversation analysis. Although the authentic dialog, thanks to the presence of superposition, pauses and self-interruptions, is much richer on the conversational plane than the dialog constructed ad hoc, even the latter contains some pleasant surprises. In fact, as a freely performed dialog, at times it has elements of the spontaneity typical of face-to-face speech. As for the use of an authentic dialog, recorded with the consent of the speakers, this results, in our opinion, in a new scenario, as it legitimizes the possibility of using input from real life in the classroom, without having to renounce the spontaneity of spoken interactions, given that the presence of the observer does not create a false context, but simply creates a new context that must be studied as such.
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Dissertations / Theses on the topic "Traduzione verso la lingua straniera"

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D'Alfonso, Chiara. "La traduzione verso una lingua straniera: il caso del sito web di Tropical Lane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15510/.

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Abstract:
Настоящая диссертация была выполнена в рамках инициативы «Language Toolkit», которая представляет собой проект сотрудничества между торговой палатой г. Форли-Чезена и Выс-шей Школой переводчиков Болонского Университета г. Форли. Сотрудничество заключается в соглашении, на основании которого местные компании предоставляют в поддержку моло-дым переводчикам аутентичные материалы, которые в дальнейшем используются студента-ми для написания диссертаций, в которых они подробно описывают их приобретённый пе-реводческий опыт. Таким образом, студентам предоставляется возможность приблизиться к реальному миру работы. В частности, в данной диссертации основное внимание уделяется переводу веб-сайта предприятия «Tropical Lane» с итальянского на русский язык, а также рассматривается практика перевода на неродной язык и все сопряженные с ней вопросы. Вопреки распространенному в научной литературе мнению, согласно которому перевод на иностранный, неродной язык является непрофессиональным и его следует избегать любой ценой, в этой работе утверждается, что перевод на иностранный язык является широкорас-пространенной в разных странах мира практикой, возможной при условии, что этот процесс включает создание базы контрольных текстовых данных, тщательную подготовку перевода, а также финальную редакцию носителем языка.
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Mastrella, Lavinia. "Rivalutare la traduzione attiva: un caso pratico di traduzione dall'italiano all'inglese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15392/.

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Abstract:
Il presente elaborato nasce dalla collaborazione con un’organizzazione non governativa situata nel territorio della provincia di Forlì-Cesena: la “Associazione Volontari per il Servizio Internazionale” (AVSI), che ha contattato l’Università di Bologna per far effettuare a uno studente la traduzione dall’italiano all’inglese di un documento, in particolare un position paper, sulle tematiche della cooperazione allo sviluppo.Il progetto della tesi è stato quindi sviluppato con l’obbiettivo di rappresentare lo svolgimento di un reale incarico traduttivo; tuttavia, è stato ritenuto necessario fornire delle basi teoriche. Nel primo capitolo sono pertanto delineate le motivazioni e le circostanze per cui la traduzione verso una lingua straniera non può essere considerata un’attività non professionale o impossibile, soprattutto quando riguarda la lingua inglese. A supporto di questa posizione, si presenta il ruolo di lingua franca che l’inglese ha assunto negli ultimi anni, usato come mezzo di comunicazione in contesti internazionali. Nel secondo capitolo si inizia dunque a descrivere l’incarico traduttivo attraverso l’esposizione dell’analisi del testo di partenza. Sulla base di quest’ultima, si delinea nella prima parte del terzo capitolo la scelta riguardante l’approccio traduttivo. In secondo luogo, viene fornita una panoramica sugli strumenti e le risorse adottate in fase di traduzione. Nel quarto capitolo è presentato il testo target e sono commentati, attraverso l’uso di esempi, i più importanti processi traduttivi, in particolare da un punto di vista sintattico, pragmatico e terminologico. Infine, il quinto capitolo illustra la fase finale prevista in un processo di traduzione: la revisione. Dopo aver proposto una definizione del termine revisione, sono delineati gli aspetti principali che questa fase correttiva prevede. Inoltre, nel capitolo sono presentate le due revisioni condotte sulla traduzione e commentati alcuni esempi delle correzioni proposte.
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Berton, Francesca. "La traduzione specializzata verso una lingua non materna: il caso dell’azienda Colorificio MP." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
This dissertation was carried out as part of the Language Toolkit project, which is the result of the collaboration between the Chamber of Commerce of Romagna and the Department of Interpretation and Translation (DIT) of the University of Bologna - Forlì Campus. This project is aimed at fostering the economic internationalization of local small and medium-sized enterprises, and at the same time allows students to enter the labour market and enhance their professional skills. More precisely, this paper focuses on the translation of Colorificio MP's products' data sheets from Italian into Russian and explores translation directionality. It will attempt to demonstrate that the conception of translating into a foreign language as deontologically incorrect is anachronistic and unsupported by scientific evidence; inverse translation is in fact a globally widespread activity and translation theorists should revise the mother tongue principle in the light of current needs and the new opportunities our historical period provides. This work is organized in five parts. The first chapter addresses the internationalization of Italian companies and the importance of strategic language management in a corporate environment. It will also introduce the Language Toolkit project, the company Colorificio MP and the translation job assigned to the graduate student. The second chapter is dedicated to a theoretical examination of special languages and terminology; it will also illustrate the main tools that a translator can use to optimize the translation process of a specialized text. The third chapter will address translation directionality, focusing on the status of translation into a foreign language and claiming that it is an acceptable practice. The fourth chapter analyses the source text and describes the creation of useful resources for this project. The fifth and final chapter focuses on the choices made during the translation phase and on the main revision work.
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Trippetti, Elisa. "Internazionalizzare le aziende locali. La formazione del traduttore tra traduzione attiva e revisione professionale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12711/.

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Abstract:
Il presente lavoro si inserisce nell’ambito del progetto “Language Toolkit: le lingue straniere al servizio dell’internazionalizzazione d’impresa”, promosso dal Dipartimento di Interpretazione e Traduzione di Forlì (Università di Bologna) in collaborazione con la Camera di Commercio di Forlì-Cesena. L’elaborato esamina un caso pratico di traduzione e revisione dall’italiano in inglese di documenti tecnici. L’incarico è stato assegnato dall’azienda forlivese Olitalia Srl, specializzata nella produzione e distribuzione di oli alimentari, ed è il risultato di un tirocinio curriculare avanzato di 300 ore. In primo luogo, questo lavoro vuole dimostrare che anche un traduttore in formazione è in grado di portare a termine con successo un incarico di traduzione verso la lingua straniera; in secondo luogo, vuole sottolineare che la revisione rappresenta una tappa fondamentale nel consolidamento della competenza traduttiva del discente. La revisione svolta da professionisti costituisce inoltre un momento importante per verificare l’adeguatezza della traduzione. La prima parte dell’elaborato inquadra i temi della traduzione verso la lingua straniera e della revisione; la seconda approfondisce la disciplina della traduzione tecnica e le caratteristiche dei linguaggi tecnico-specialistici; la terza parte illustra il contesto di lavoro, le risorse, gli strumenti, i metodi e gli interventi applicati nel processo traduttivo; la quarta presenta e commenta i due approcci professionali alla revisione, mentre la quinta propone alcuni spunti per l’approfondimento.
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