Academic literature on the topic 'Trattamento acque'

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Journal articles on the topic "Trattamento acque"

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Santorelli, G., and R. Scanziani. "Il trattamento delle acque di dialisi: dalla storia ai giorni nostri." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 3 (January 26, 2018): 16–21. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1153.

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Abstract:
Nella storia della dialisi, la presenza di alcuni quadri clinici tipici, come la “sindrome dell'acqua dura”, l'encefalopatia e l'osteomalacia da alluminio o le reazioni da pirogeni, ha determinato la necessità di trattare l'acqua di rete prima di renderla disponibile per la dialisi; infatti negli anni la scelta dell'acqua per la dialisi ha subito pe-riodiche variazioni passando dall'utilizzo di quella di rete a quella ultrapura, attraverso le fasi di acqua decalcificata, demineralizzata e da osmosi. Attualmente il trattamento prevede: il pre-trattamento, il trattamento vero e proprio e il circuito idraulico. Il pre-trattamento ha il compito di rimuovere le particelle in sospensione garantendo l'integrità delle membrane poste a valle. Il trattamento vero e proprio rende l'acqua disponibile per la dialisi e comprende la biosmosi inversa, ottenuta sottoponendo l'acqua da trattare ad un doppio passaggio su membrane osmotiche. Il circuito idraulico ha il compito di distribuire l'acqua osmotizzata in sala dialisi. Gli Impianti delle Ditte Fresenius, Gambro e Farmacastelli si differenziano tra di loro per le modalità di trattamento dell'acqua, per la struttura degli impianti e i sistemi di disinfezione.
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Zito, M. P., S. Maldone, I. Capelli, F. Centofanti, and C. Raimondi. "Impiego della dialisi peritoneale nell'encefalopatia mitochondriale neurogastrointestinale (MNGIE): un Caso Clinico." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 2 (January 24, 2018): 13–17. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1429.

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Abstract:
L'Encefalomiopatia Mitocondriale Neurogastrointestinale (MNGIE) è una rara malattia autosomica recessiva causata da mutazioni del gene ECGF1 che codifica per l'enzima Timidina-Fosforilasi, il quale regola il catabolismo della timidina e della desossiuridina. Tali mutazioni causano la perdita della funzione dell'enzima, conseguente aumento dei livelli plasmatici di timidina e de-ossiuridina e alterazione dei meccanismi di riparazione e replicazione del DNA mitocondriale. La MNGIE è caratterizzata da deficit neurologici (neuropatia periferica, leucoencefalomiopatia), oftalmoplegia bilaterale, ptosi palpebrale, dismotilità/atonia gastrointestinale con malassorbimento e malnutrizione. Riportiamo un caso di trattamento combinato con Dialisi Peritoneale (DP) e Nutrizione Parenterale (NP) in una paziente affetta da MNGIE e severa malnutrizione, con disturbi gastrointestinali e dolori addominali complicati da occlusioni intestinali recidivanti e severo quadro di malnutrizione. È stata quindi iniziata una NP e, un trattamento mediante DP La scelta del tipo di soluzioni da utilizzare e delle modalità di scambio si è basata sul concetto di miglioramento della rimozione dei soluti nelle soste lunghe e del riassorbimento di glucosio e acqua dal liquido peritoneale, che, in questo caso, era auspicabile. La scelta della soluzione Nutrineal PD4 è stata fatta su base empirica e sulle esperienze effettuate nei pazienti con insufficienza renale cronica e MIA sindrome.
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Monteiro, Otávio Pinetti, and Gemael Barbosa Lima. "Cattura, trattamento e riutilizzo dell’acqua grigia e piovana nella residenza unifamiliare." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, January 9, 2020, 98–113. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/ambiente/acqua-di-cenere.

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Abstract:
L’obiettivo di questo lavoro è quello di presentare una revisione bibliografica, il cui soggetto è il riutilizzo dell’acqua sotto la pioggia, nonché il riutilizzo delle acque grigie in una residenza unifamiliare. Per questo, la metodologia costituisce una ricerca di informazioni in libri, riviste, articoli, tesi di laurea magistrale e tesi di dottorato. Per riutilizzare consapevolmente, modi per catturare l’acqua da una residenza, sia dalla pioggia che cade sulle grondaie o utilizzato nei metodi di cattura nei lavandini da cucina e / o serbatoi di aree di servizio che riceveranno il trattamento necessario e saranno riutilizzati. Questi trattamenti agiscono in modo efficiente e forniscono l’uso di questa acqua per scopi meno nobili che rendono il consumo più razionale ed economico, cooperando per il mantenimento delle risorse ambientali. Parole chiave: acqua, riutilizzo, cattura, trattamento, residenza.
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Conti, Nicola, Roberto Salvadori, and Massimo Aiello. "Dewatering e bonifica dell’ area ˝ex Whitehead Motofides˝ (Pisa, Italia)." Acque Sotterranee - Italian Journal of Groundwater 3, no. 4 (December 30, 2014). http://dx.doi.org/10.7343/as-093-14-0120.

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Abstract:
In 2007 the activities for the remediation of the “ex-Whitehead Motofides area” (in Marina di Pisa, Italy) started. In order to allow the contaminated soil excavation in dry conditions a dewatering system was necessary. The water pumped through this system was then treated in an adequate plant. Acque Industriali realized and managed the whole system. The dewatering system was made of suction pins fixed to a depth of 5.5 m, connected by a junction manifold to the suction and booster vacuum assisted pump, which allowed the groundwater release toward the plant. The treatment plant, entirely designed by Acque Industriali and called ITAM (Impianto di Trattamento Acque di Falda Mobile, which means movable groundwater treatment), was realized and set up at the end of 2008. It consisted of a pre-treatment section, made of reinforced concrete, prefabricated nitrogen sweep elements, and a physical chemical treatment plant, in a continuous loop, completely made on skid. The plant, with 25 m3/h of maximum potential, was able to remove possible sedimentable or in suspension material particles from water, iron, manganese, residual organic substances such as hydrocarbons, solvents (chlorinated and not), PCBs, and partly heavy metals. Totally, 98,167 m3 of groundwater were managed in about 25 months of activity. The analytic input and output results confirmed extremely high and satisfactory pollutant removal efficiency. The concentration values of the pollutants, in fact, were always lower than the limits imposed by law.
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Almeida, Hellen Karine Santos, Matheus Monteiro Ybanez Paiva, Claudio Alberto Gellis de Mattos Dias, Amanda Alves Fecury, Carla Viana Dendasck, and Antônio de Pádua Arlindo Dantas. "Analisi tecnologica del materiale di Areal Morro Branco, Porto Grande, Amapá, per frazionamento." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, March 26, 2020, 05–13. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/ambiente/analisi-tecnologica.

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Abstract:
La sabbia naturale viene estratta con metodi minerari, anche per la produzione di sabbie artificiali. La sabbia è ampiamente utilizzata in diverse aree. Come aggregati di costruzione; industrie di trasformazione dei materiali; trattamento delle acque e delle acque reflue. L’Areal della società Morro Branco, dove sono stati raccolti i campioni di sabbia, si trova intorno alla sede del comune di Porto Grande. Il comune di Porto Grande ad Amapá si trova al centro dello stato a 108 chilometri dalla capitale Macapá. L’obiettivo di questa ricerca era quello di effettuare l’analisi tecnologica del materiale di Areal Morro Branco, Porto Grande, Amapá, per frazionamento. La sabbia è stata rimossa da una zona sabbiosa nel comune di Porto Grande – AP con l’uso di utensili a mano per la raccolta. Sono stati raccolti 03 (tre) campioni provenienti da punti diversi con composizione diversa, a causa dell’esistenza di materia organica nella sua composizione. Il silicato di sodio con una concentrazione del 10% e il bromoforme sono stati utilizzati per la degradazione della materia organica del campione. Queste procedure sono state determinate nel campione secco in forno per 24 ore a circa 110° C e la percentuale di umidità (%U), questo, è stata determinata anche nel campione originale. E’ stato verificato attraverso i test e le procedure eseguite che l’umidità della sabbia dell’Areal Morro Branco è influenzata dalla materia organica derivante dalle aree forestali e dalle risorse idriche dei dintorni dell’Areal. La granulometria dei punti da cui la sabbia è stata raccolta nella sabbia ha caratteristiche di grano angolato e sottoangolo. Con l’aiuto della densità bromoforme, è stato possibile rendersi conto che la sabbia da cui è stato raccolto il campione presenta aggregati di quarzo, feldspato con una densità inferiore a 2,89 g/cm3. È stato suggerito che la sabbia possa anche avere derivati minerali della sabbia con densità maggiore di 2,89 g/cm3, che sono olivina e pirosseno.
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Facchini, M., E. Scarazatti, S. Basilico, and G. Bocchi. "VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AD AGENTI MICROBICI AERODISPERSI IN 5 IMPIANTI LOMBARDI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE URBANE, DIVERSI PER CAPACITA’ NOMINALE E CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI." Microbiologia Medica 18, no. 2 (June 30, 2003). http://dx.doi.org/10.4081/mm.2003.4315.

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May, William E. "Caring for persons in the persistent vegetative state and Pope John Paul II’s March 20, 2004 address on life-sustaining treatments and the vegetative state." Medicina e Morale 54, no. 3 (June 30, 2005). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2005.389.

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Abstract:
L’autore parte da un breve resoconto del suo coinvolgimento nella questione, concentrandosi sugli incontri dei filosofi morali/teologi, medici, giuristi e infermieri che presiedette nel 1986 per discutere l’argomento in profondità, dopo la dichiarazione della Pontificia Accademia delle Scienze del 1985 che affermava che il trattamento delle persone in uno stato di incoscienza permanente non è obbligatorio ma che tutta l’assistenza, compresa la nutrizione, dovrebbe essere loro profusa. Questi incontri portarono l’autore stesso e alcuni altri a cambiare le loro precedenti opinioni, secondo cui non era obbligatoria la nutrizione, e a scrivere un documento, pubblicato nella rivista Issues in Law and Medicine nel 1987 e firmato da più di 90 studiosi, in cui vengono fornite le ragioni per cui tale nutrizione è moralmente necessaria in modo ordinario. Egli analizza quindi i punti di vista delle diverse fonti sull’argomento, compresi i vescovi cattolici e gli studiosi, dai primi anni ‘80 fino al pronunciamento di Giovanni Paolo II del 20 marzo 2004. In particolare egli presenta l’argomento assai influente presentato da Kevin O’Rourke, O.P., che afferma che un’adeguata lettura del discorso del 1957 di Papa Pio XII sosterrebbe l’opinione secondo cui tale somministrazione di cibo/acqua è straordinaria perché non permette al soggetto in stato di incoscienza permanente di perseguire il fine spirituale della vita. L’autore mostra che questa interpretazione di Pio XII è grossolanamente imprecisa. L’autore, quindi, riassume il discorso di Giovanni Paolo II del 20 marzo affermando che la nutrizione di tali persone è una questione di assistenza ordinaria ed è obbligatoria. Egli poi esamina l’accoglienza estremamente ostile che questo discorso ha avuto da parte di molti teologi, che hanno affermato che esso non è compatibile con l’insegnamento della tradizione Cattolica, o che impone gravi pesi non necessari a coloro che forniscono le cure, o che non era ben ragionato, ecc. L’autore conclude con la difesa del discorso di Giovanni Paolo II, rispondendo alle obiezioni sollevategli contro. ---------- The Author begins with a brief account of his own involvement in the question, focusing on the meeting of moral philosophers/theologians, doctors, lawyers and nurses he chaired in 1986 to discuss the issue in depth after the 1985 declaration by the Pontifical Academy of Sciences that treatment of permanently unconscious person is not required but that all care, including feeding, should be lavished on them. These meeting led him and some others to change their carlier views that considered such feeding not obligatory and to prepare a paper, published in Issues in Law and Medicine in 1987 and signed by more than 90 scholars, proving the reasons why such feeding is ordinarily morally required. He then reviews the views of different sources, including both Catholic bishops and scholars, over this issue from early 1980s until John Paul II’s statement of March 20, 2004. He in particular presents the highly influential argument advanced by Kevin O’Rourke, O.P., claiming that a proper reading of a 1957 address by Pope Pius XII support the view that such provision of food/hydration is extraordinary because it does not enable the permanently unconscious to pursue the spiritual goal of life and shows that this interpretation of Pius XII is grossly inaccurate. He then summarizes John Paul II’s March 20 address affirming that feeding such persons is ordinarily a matter of ordinary care and is obligatory. He next surveys the extremely hostile reception this address received from may theologians, who declared that it was not compatible with traditional Catholic teaching, that it imposed unnecessarily grave burdens on care givers, that it was not well reasoned etc. He concludes by defending John Paul II’s address and responding to objections leveled against it.
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Dissertations / Theses on the topic "Trattamento acque"

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Antonozzi, Luca. "Tecnologie appropriate per il trattamento delle acque reflue." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/411/.

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Tiozzo, Pagio Massimiliano. "Sperimentazioni sul trattamento delle acque da piscina mediante filtrazione biologica aerobica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14307/.

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Abstract:
Il seguente elaborato nasce con l’obiettivo di applicare il concetto di biopiscina al brevetto Biodesign® presso l’azienda Actual Personal Irrigation (A.P.I.) Italia. La biopiscina ha lo scopo di fornire agli utilizzatori una zona balneabile dove l’acqua è trattata per via biologica da microorganismi, zooplancton, fitoplancton e piante. Ad oggi, il mercato della biopiscina è in forte crescita soprattutto nel nord Europa e in Italia. Visto il nuovo trend di mercato e la forte innovazione di A.P.I. Italia, è nata l'idea di testare due tipologie di filtrazione biologica a due vasche prova costruite attraverso la tecnologia Biodesign. Il brevetto Biodesign depositato nel 2007, consiste in una pavimentazione per piscina composta di diversi strati: il primo geotessile per isolare lo scavo dalla costruzione; il secondo composto di uno strato impermeabilizzante in EPDM; due strati di quarzo miscelato a resina appositamente formulata. La resina indurita aggrega il materiale minerale, che costituisce la pavimentazione a vista della piscina facendo comunque passare l’acqua in modo che la sua spinta venga trasferita interamente allo strato impermeabile e quindi al terreno migliorandone la consolidazione. Attraverso campionamenti settimanali si è potuto verificare il rispetto dei requisiti normativi dell’acqua di piscina per le due vasche prototipo provviste di filtro biologico. I requisiti normativi sono stati presi dalle linee guida della società di protezione paesaggistica tedesca (FLL) datate marzo 2017 e contenenti i requisiti di costruzione, uso e manutenzione da applicare a biopiscine e biolaghi balneabili ad uso pubblico e privato. Una seconda considerazione è stata fatta sulla qualità visiva dell’acqua. La valutazione è stata fatta comparando attraverso fotografie settimanali le due vasche valutando l’effetto della disinfezione UV-C per la rimozione di microorganismi patogeni e alghe, attuata attraverso una lampada installata sul primo sistema.
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Halilaj, Megi. "Analisi di un impianto di depurazione a fanghi attivi relativo ad acque reflue industriali alimentari: impianto di depurazione dell'azienda Tampieri s.p.a." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Nell'elaborato di prova finae si è voluto analizzare nel dettaglio le fasi di trattamento che caratterizzano l’impianto di depurazione della Tampieri s.p.a, analizzando i parametri principali del processo. E si è affrontata la questione delle efficienze di abbattimento dei principali parametri delle acque e la produzione dei fanghi.
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Bassani, Francesca. "Controllo e condizionamento delle acque nelle fontane a ricircolo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Il presente lavoro si riferisce alle acque delle fontane a ricircolo. Una fontana a ricircolo è un’opera monumentale le cui acque non sono erogate come potabili; inoltre le persone non vi si immergono ma potendo comunque venirne a contatto tramite schizzi o animali, vanno trattate con una disinfezione mirata ad eliminare gli agenti patogeni pericolosi per l’uomo. Dopo aver inquadrato il problema dal punto di vista normativo, nel primo capitolo, si è passati ad analizzare il problema sanitario, descrivendo microorganismi patogeni e indicatori di rischio. È stato tuttavia necessario tenere conto anche di un altro problema: quello dell’aggressività di certi prodotti disinfettanti sui materiali costituenti la fontana. A tal proposito è stato riportato l’esempio di un caso di studio, il restauro della Fontana delle Tartarughe di Roma. Infine, dopo varie considerazioni volte ad analizzare un adeguato compromesso tra problema sanitario e problema di aggressività/corrosione sui materiali, si è dimostrato come la tecnica di disinfezione a raggi UV sia preferibile per le fontane monumentali a ricircolo.
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Greco, Francesca. "Sistemi naturali di trattamento delle acque reflue: Bacini di fitodepurazione e lagunaggio di Melendugno." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7373/.

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Ciarrocchi, Elisa. "Sperimentazione di tecniche SBR nel trattamento "on site delle acque domestiche" per nuclei isolati e case sparse." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6749/.

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Abstract:
Scopo di questo lavoro di tesi è quello di sperimentare “sul campo’’ la validità e l'efficacia di tecniche SBR per il trattamento delle acque domestiche per case sparse e nuclei isolati. Tuttavia quella SBR, pur essendo una tecnica impiantistica, può soddisfare queste esigenze. Grazie alla presenza di un adeguato volume d'accumulo ed al funzionamento ciclico dell'impianto sono annullati tutti i problemi determinati, nei normali impianti in continuo, dalla discontinuità dell'afflusso di reflui (picchi di portata). L'impianto è studiato per ridurre la necessità di manutenzione al minimo: tutte le apparecchiature tecniche sono collocate in un armadio esterno all'impianto ed in vasca ci sono solo le tubazioni. Ciò esclude ogni presenza interna al serbatoio di apparecchiature elettriche e di parti in movimento soggette a usura. Il vantaggio è evidente nella semplificazione delle operazioni di gestione/controllo/manutenzione dell’impianto che non richiedono, di norma, lo svuotamento della cisterna e consentono operazioni più agevoli e sicure.Tutti i movimenti di processo sono supportati da tre sistemi Air Lift azionati da un unico compressore che provvede anche all'immissione dell'ossigeno attraverso l'aeratore tubolare a membrana nella vasca SBR. Il compressore si caratterizza per lunga vita operativa e assoluta silenziosità di funzionamento. Per verificare l’efficacia del processo depurativo indotto dall’impianto SBR installato dalla GreenSolar abbiamo fatto dei prelievi sul liquame in entrata alla camera SBR e su quello in uscita da essa. I campioni così prelevati sono stati analizzati da un laboratorio autorizzato.I valori limite imposti dal DGR n. 1053 sono ampiamente rispettati, tuttavia i risultati ottenuti non sono soddisfacenti relativamente alle potenzialità dell'impianto.
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Di, Tanna Luca. "Ottimizzazione e sostenibilità economico-finanziaria delle linee di trattamento fanghi dei depuratori municipali: analisi e casi studio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L'obiettivo della mia tesi è quello di definire scenari di ottimizzazione operativi e gestionali della linea fanghi di un impianto di depurazione delle acque reflue municipali ubicato in Romagna.. L’attenzione è posta solamente sulla linea fanghi, in quanto questi ultimi, definiti come i residui derivanti dal processo di trattamento delle acque reflue, rappresentano uno dei principali problemi gestionali di un impianto di depurazione, sia dal punto di vista tecnico che economico. Il trattamento e lo smaltimento dei fanghi costituisce uno dei maggiori aspetti dell’intero ciclo di depurazione delle acque, con pesanti implicazioni economiche. I costi possono avvicinarsi al 45-50% dell’onere complessivo di esercizio dei depuratori, per tanto la riduzione dei quantitativi da smaltire riveste un ruolo determinante. I fanghi sono sempre stati considerati un problema, mentre oggi sono visti come una risorsa da valorizzare, sia dal punto di vista energetico che di recupero di materia. Vengono proposte delle soluzioni tecnologiche innovative di trattamento dei fanghi da inserire nello scenario impiantistico esistente, procedendo ad una nuova analisi della linea fanghi. L’inserimento di tecnologie innovative comporta minori oneri economici di smaltimento dei fanghi e un loro recupero energetico e di materia. Successivamente si verifica la fattibilità tecnico-economica delle soluzioni ipotizzate, attraverso una valutazione economico-finanziaria.
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Gridelli, Mattia. "Caratterizzazione geochimica di acque, sedimenti e suoli, in un'area prossima ad un impianto di trattamento per rifiuti non pericolosi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12054/.

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Abstract:
La produzione mondiale di rifiuti rappresenta un tema molto discusso e una sfida per la comunità globale. In questo frangente le direttive europee promuovono una politica di riduzione, riuso e riciclo del rifiuto; tuttavia gli impianti di discarica sono ancora una questione aperta. Di conseguenza, l’analisi ambientale pedologica e geochimica, in tali siti è di estrema importanza per verificare la capacità dell’ambiente, di supportare tale attività senza essere contaminato. Nel presente studio abbiamo considerato un impianto di trattamento per rifiuti non pericolosi, situato nel bacino idrografico del rio Rondinella, appartenente al bacino del fiume Santerno, in Emilia-Romagna, Italia. Lo scopo dello studio era di: a) definire lo stato di qualità ambientale generale dell’area rispetto alle normative di riferimento; b) verificare eventuali modificazioni nelle caratteristiche delle matrici ambientali, derivanti dall’attività di discarica. Grande attenzione è stata posta al piano di campionamento, che ha interessato l’intero bacino del rio Rondinella e una parte di due bacini attigui, quello del rio Sanguinario e quello del rio Naretta. La caratterizzazione dei suoli e dei sedimenti è stata effettuata con rilievi pedologici e tecniche di analisi geochimica come la fluorescenza a raggi X (XRF), la spettrometria in assorbimento atomico a fiamma (FAAS) e la spettrometria in assorbimento atomico a fornetto di grafite (GFAAS). Sono stati applicati metodi di analisi statistica, con lo scopo di effettuare un confronto tra i nostri risultati e quelli ottenuti in altri studi. Nei suoli non sono state misurate concentrazioni superiori ai limiti fissati dal D.lgs. 152/2006. Per i sedimenti, le variazioni osservate nei valori di concentrazione sono per lo più imputabili a differenze litologiche e granulometriche, fra i siti. In riguardo alle acque, il loro lo stato ecologico rispetta gli obiettivi riportati nel D.lgs. 152/2006.
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Borghi, Chiara Caterina. "Studio sperimentale sulla separazione di tensioattivi mediante adsorbimento su ossidi di ferro per il trattamento di acque reflue urbane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1466/.

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Innocenti, Caterina. "Prove di ozonolisi sui fanghi biologici prodotti da impianti di depurazione delle acque reflue urbane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amslaurea.unibo.it/52/.

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Abstract:
La tecnica di ozonolisi viene applicata ai fanghi biologici derivanti da impianti di depurazione acque reflue urbane, e consiste nell'ottenere, grazie all'ozono, una minor massa fangosa da smaltire e una miglior trattabilità del fango residue. In questo elaborato si prendono in esame le sperimentazioni effettuate a Marina di Ravenna e si estraggono le prime conclusioni gestionali, economiche e ambientali sull'applicabilità del metodo a questo tipo di fango.
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More sources

Books on the topic "Trattamento acque"

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Masotti, Luigi. Depurazione delle acque: Tecniche ed impianti per il trattamento delle acque di rifiuto. Bologna: Calderini, 2002.

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Feo, Giovanni De. Acque reflue: Progettazione e gestione di impianti per il trattamento e lo smaltimento. [Palermo]: Dario Flaccovio editore, 2012.

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3

Universita degli studi Dipartimento dei processi chimici dell'ingegneria. Linee guida per la ricostruzione di aree umide per il trattamento di acque superficiali. Roma: ANPA. Dipartimento prevenzione e risanamento ambientali, 2002.

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4

Beretta, Giovanni Pietro. Il trattamento e l'interpretazione dei dati ambientali: Qualità dei suoli e delle acque sotterranee nella bonifica dei siti contaminati. Bologna: Pitagora, 2004.

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5

Temporelli, Giorgio. La radiazione UV nel trattamento delle acque destinate al consumo umano: Proprietà e caratteristiche, principi di funzionamento dei reattori UV ... Milano: F. Angeli, 2005.

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6

Avezzù, Franco, Carlo Collivignarelli, and Vincenzo Riganti. La gestione delle acque di scarico industriali: Aspetti normativi, adempimenti amministrativi, pre-trattamenti presso l'azienda, collettamento, problematiche degli impianti centralizzati. Milano: Il sole 24 ore, 2003.

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