Academic literature on the topic 'Umane'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Umane.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Umane"

1

Marchesini, Roberto. "Predicati umani e referenze non umane." La Ricerca Folklorica, no. 54 (October 1, 2006): 107. http://dx.doi.org/10.2307/40205635.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Parente, Ferdinando. "I diritti umani di quarta generazione: il brevetto su materiale biotecnologico e sull’embrione umano." Revista de la Facultad de Derecho de México 70, no. 276-2 (March 4, 2020): 493. http://dx.doi.org/10.22201/fder.24488933e.2020.276-2.75191.

Full text
Abstract:
Nella cultura giuridica contemporanea, l’elaborazione della categoria dei “diritti umani di quarta generazione”, declinata sulla fenomenologia della sperimentazione corporea e sulle nuove scoperte biotecnologiche, ha potenziato i regimi di salvaguardia dell’uomo come valore fondante dell’ordinamento (artt. 2, 3, 13 ss., 32, 36 cost.). Tuttavia, le tecnologie genetiche e le sperimentazioni sul corpo del nato e sull’embrione umano, se, un lato, destano entusiasmi, dall’altro, preoccupano quanti intravedono nelle nuove applicazioni sperimentali il rischio della trasformazione dell’uomo in un assemblaggio di elementi surrogabili. Di qui, l’esigenza di subordinare il giudizio di liceità della ricerca sperimentale sull’uomo e sull’embrione umano e il riconoscimento del brevetto per invenzioni biotecnologiche umane al rispetto della dignità e degli altri diritti esitenziali della persona. Questo giudizio deve essere condotto caso per caso, per ogni singola tecnica utilizzata, in considerazione delle finalità perseguite e dei rischi connessi alla sua applicazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Tattersall, Ian. "Rethinking Human Evolution." PARADIGMI, no. 3 (December 2012): 11–25. http://dx.doi.org/10.3280/para2012-003002.

Full text
Abstract:
La paleoantropologia č arrivata tardi alla Nuova Sintesi Evolutiva, ma quando ci č arrivata, si č arresa senza condizioni: al punto che ancora cinquant'anni dopo molti hanno avuto difficoltŕ ad adattarsi agli ultimi paradigmi del processo evolutivo. Si preferiscono ancora le interpretazioni minimaliste delle testimonianze fossili umane, e specie come l'Homo erectus vengono accorpate a rappresentare uno stadio "intermedio" nei modelli lineari dell'evoluzione umana, mentre un patrimonio di testimonianze di fossili umani rapidamente crescente denota una elevata diversitŕ tra le specie ominidi del passato. Un esame dello schema dell'evoluzione umana, in cui la stasi ha gran parte e le innovazioni comportamentali e anatomiche sono fuori fase, indica che la specie Homo sapiens non č il risultato di una sola linea che si sia andata modificando gradualmente. Č invece un ultimo ramo d'un lussureggiante cespuglio, e le sue incomparabili qualitŕ cognitive si spiegano meglio con un concorso di esattamento ed emergenza piuttosto che come semplice estrapolazione delle tendenze che l'hanno preceduta.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

De Caprio, Lorenzo, and Annalisa Di Palma. "La medicina e la morte." Medicina e Morale 46, no. 6 (December 31, 1997): 1139–54. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1997.862.

Full text
Abstract:
La morte ha occupato in ogni epoca una posizione centrale nella medicina, e la sua stessa storia dimostra come l’impegno del medico a difendere ad oltranza la vita sia una peculiarità della moderna medicina scientifica. D’altra parte, nel passaggio da una società retta da valori tradizionali a quella moderna, gli storici registrano profondi mutamenti nel rapporto tra l’uomo e la morte. Mentre la cultura dominata dalla tradizione religiosa, pur difendendo la vita, accettava la morte come limite dell’uomo e parte integrante della condizione umana; la cultura della Modernità, nella sua ansia di dominare il mondo, ha rimosso e combattuto la morte. Quindi, solo interventi tesi ad introdurre valori umani e morali nella formazione del medico potrebbero riportare “senso” in una pratica medica che rispecchia fedelmente l’ideologia ed i valori di una società dominata dalla ragione tecnico-scientifica. I1 progresso tecnologico ha messo a disposizione dei medici mezzi capaci di salvare vite umane, ma, per l’oblio di misure umane e morali, con gli stessi mezzi, i medici si accaniscono prolungando inutilmente l’agonia del morente. I1 progresso tecnologico sembra così ritorcersi contro l’uomo. I1 dibattito bioetico aspira a ridare dignità al morente, ma s’è arrestato sul lacerante problema dell’eutanasia. Gli autori giudicano grave e pericolosa questa situazione di stallo; infatti, in un’epoca di limiti nelle risorse, la decisione sulla vita e sulla morte s’avvia ad essere condizionata unicamente da valutazioni d’ordine economico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

D'Aprile, Gabriella. "Per una Pedagogia della fragilità." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 520–30. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9518.

Full text
Abstract:
Qual è il senso di un discorso pedagogico sulla fragilità? Quello di riflettere sulla realtà umana, nei suoi volti luminosi e oscuri, nelle sue laceranti contraddizioni, nei suoi dilemmi e nelle sue attese; quello di accogliere i valori della sensibilità e della delicatezza, della gentilezza e della dignità; quello di scoprire modi altri di "stare al mondo". Fragilità come gemmazione della vita nell'infanzia o come metamorfosi evolutiva nell'adolescenza; fragilità come marginalità e precarietà esistenziale o ombra nei meccanismi di esclusione della diversità; fragilità come vulnerabilità e liminarità nei destini di sofferenza e di disagio individuale e sociale. Intraprendere la strada di una ermeneutica pedagogica è un possibile tentativo per affermare una pedagogia della fragilità, quale dispositivo di ascolto e di dialogo con il "sentire" umano. L'autrice propone una riflessione su una categoria che si presta a molteplici attraversamenti, per un progetto pedagogico teso a valorizzare le diverse fondazioni esistenziali della soggettività in tutte le periferie umane.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Atkinson, Gina. "Psicoterapia e Scienze Umane." Psychoanalytic Quarterly 86, no. 4 (October 2017): 951–63. http://dx.doi.org/10.1002/psaq.12179.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Viglianisi Ferraro, Angelo, André Gonçalo Dias Pereira, and Antonio Casciano. "I NUOVI ORIZZONTI DELLA SPERIMENTAZIONE SUGLI ESSERI UMANI E SUGLI EMBRIONI ED I MOLTI INTERROGATIVI ETICO-GIURIDICI ANCORA DA SCIOGLIERE." Revista Direitos Fundamentais & Democracia 26, no. 1 (April 29, 2021): 135–60. http://dx.doi.org/10.25192/issn.1982-0496.rdfd.v26i12193.

Full text
Abstract:
La possibilità di manipolare il genoma umano non è mai stata così vicina, come lo è oggi grazie alla recente evoluzione della tecnologia CRISPR. Le opportunità di superare i problemi di salute o migliorare gli esseri umani sono in esponenziale aumento. Pertanto, il dibattito sulla terapia genica nelle persone umane e negli embrioni umani non è solo un tema rilevante discusso nel mondo accademico, ma un imperativo di urgenza in tutta la società. L’articolo muove dal considerare dapprima il quadro normativo offerto dalle diverse convenzioni internazionali esistenti in materia – con un particolare focus dedicato alla legislazione portoghese ed italiana – al fine di far emergere i principi, per lo più di carattere negativo, che ispirano la disciplina in tema di editing genetico. La riflessione si sposta poi sulla considerazione della tematica relativa alla sperimentazione sugli embrioni umani, i cui limiti, nei diversi Stati, risentono della diversità delle visioni morali con le quali si affronta la questione della dignità dell’embrione. Ma, nonostante la varietà di tali posizioni di partenza, è parso possibile fissare taluni divieti accolti in tutti gli ordinamenti. Infine, il tema della difficile individuazione di confini chiari utili a distinguere tra l’utilizzazione delle terapie geniche e il diffondersi di una cultura eugenetica vera e propria, il cui rischio pare palesarsi non tanto a livello di scelte pubbliche, quanto piuttosto a livello di opzioni che le moderne biotecnologie in tema di procreazione medicalmente assistita mettono a disposizione dei privati cittadini.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Maletta, Sante. "Vulnerabilità umana e razionalità pratica. Una prospettiva bioetica macintyriana." Medicina e Morale 68, no. 3 (October 15, 2019): 297–312. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2019.588.

Full text
Abstract:
Questo articolo prende in esame alcuni testi di Alasdair MacIntyre, compresi in un arco temporale di circa trent’anni, a partire dai quali si può ricostruire una prospettiva bioetica che fa perno su un’etica delle virtù. Tale prospettiva “ricentra” la bioetica sulla medicina come pratica sociale e quindi sul rapporto paziente/medico considerato all’interno della concreta trama sociale nella quale agiscono forme di dipendenza tanto alienanti quanto liberanti. Il perseguimento del bene umano non passa quindi attraverso un’utopica emancipazione da ogni forma di dipendenza ma bensì attraverso la pratica delle virtù etiche e dianoetiche resa possibile dai rapporti di dipendenza biologica e razionale. L’esercizio della razionalità pratica indipendente, che costituisce un fattore importante della realizzazione del bene, non viene intesa come autonomia assoluta ma piuttosto come capacità di dar conto delle proprie scelte e azioni dal punto di vista narrativo. In tale prospettiva bioetica la disabilità, in quanto manifestazione della dipendenza e della vulnerabilità umane, diviene un’opportunità per l’esercizio delle “virtù del dare e del ricevere” che realizzano il bene individuale e il bene comune e quindi spinge nella direzione di un ripensamento della condizione umana e della natura del legame sociale e dei suoi criteri di giustizia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

DeLaine, Janet. "The Temple of Hadrian at Cyzicus and Roman attitudes to exceptional construction." Papers of the British School at Rome 70 (November 2002): 205–30. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002154.

Full text
Abstract:
IL TEMPIO DI ADRIANO A CYZICUS E L'ATTEGGIAMENTO ROMANO VERSO LE COSTRUZIONI COLOSSALIPartendo dalPanegirico su Cyzicusdi Elio Aristide, questo articolo esplora l'atteggiamento romano verso le imprese costruttive colossali. La struttura di questo contributo è data prima dall'idea delle Sette Meraviglie del Mondo, che suggerisce come tali imprese costruttive venissero ammirate per la loro grandezza e per il livello di sofisticazione tecnologica, in particolare quando realizzate su una scala che andava ben oltre il regno delle normali esperienze umane. Questo tipo di costruzioni sembrava sfidare la natura ma, allo stesso tempo, dimostrava i limiti dell'ingenuità umana e dava unostatusa coloro per i quali questi lavori erano stati creati. Allo stesso tempo, l'atto della costruzione era visto come un simbolo di esistenza civilizzata, e viene dunque dimostrato come le rappresentazioni sia scritte che pittoriche degli edifici avessero un'importanza speciale. Ciò conduce alia discussione dellamagnificentiae del valore della costruzione per il mecenate romano come contributo alia vita della comunita. L'articolo si conclude con un esame delle implicazioni morali delle costruzioni su grande scala, collocandolo all'interno di un discorso più ampio sulle idee romane conflittuali sul rapporto tra umanità e natura, e sul'antico dibattito sulle origini della civilizzazione e l'idea del progresso umano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

D’Elia, Costanza. "Pasquale Villani: la coerenza di un eclettico umanista." SOCIETÀ E STORIA, no. 171 (February 2021): 187–98. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-171010.

Full text
Abstract:
L'articolo mira a delineare il percorso intellettuale e umano di Pasquale Villani, gettando luce sulla ricchezza della sua attività scientifica. Emerge il profilo di uno studioso attento a far confluire in una rinnovata storia del Mezzogiorno l'attenzione alle più importanti dinamiche storiografiche del periodo e a potenziare il rapporto fra storia e scienze umane. A una visione d'insieme, Villani è rimasto fedele al paradigma di una storia economico-­sociale che ha declinato nel rifiuto di ogni dogmatismo, ideologico o metodologico, e nell'apertura alle suggestioni tanto della microstoria che del cultural turn degli ultimi decenni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Dissertations / Theses on the topic "Umane"

1

Berra, Francesco. "Caratterizzazione Biomeccanica di vertebre umane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5296/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

D'Amico, Giulia. "Caratterizzazione biomeccanica di vertebre umane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8556/.

Full text
Abstract:
Metastasi ossee, osteoporosi e traumi sono le cause più comuni di fratture vertebrali che possono portare a conseguenze severe. In particolare, le fratture determinate da patologie e dall’invecchiamento colpiscono soprattutto il tratto toraco-lombare che è quello che sopporta la maggior parte dei carichi. Inoltre, le attività quotidiane inducono dei complessi scenari di carico sulla colonna vertebrale. Pertanto la misura di carichi in vivo ha un grande interesse clinico e biomeccanico dal momento che può essere necessaria per studiare il mal di schiena, le fratture vertebrali, il progetto di impianti, ecc. Tuttavia, le misure in vivo hanno il limite di essere invasive. Invece, le prove sperimentali hanno il vantaggio di essere non invasive, anche se presentano alcune limitazioni intrinseche quali la difficoltà di misurare le tensioni o le deformazioni che non siano sulla superficie delle vertebre e l’aumento della complessità e del costo delle prove nel momento in cui si vogliano fare misurazioni addizionali o sperimentare condizioni diverse. In alternativa, il comportamento meccanico delle strutture ossee può essere investigato con modelli numerici agli elementi finiti validati da prove sperimentali. È in questo contesto che va inserito il presente lavoro. Questa tesi ha lo scopo di cominciare un progetto sulla caratterizzazione biomeccanica di vertebre toraciche e lombari di soggetti affetti da osteoporosi da cui si ricaveranno i dati necessari per validare un modello agli elementi finiti. In particolare, durante i test meccanici si vuole riprodurre la tipica fattura vertebrale causata dall’osteoporosi, l’anterior wedge fracture. Le prove meccaniche sono state eseguite nel Laboratorio di Biomeccanica del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, mentre il modello agli elementi finiti sarà sviluppato dal Laboratorio di Tecnologia Medica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. Una volta validato, il modello sarà utilizzato per fare simulazioni di rottura in vivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Zaccara, Luciana. "Caratterizzazione biomeccanica di vertebre umane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9305/.

Full text
Abstract:
Le fratture vertebrali sono tra le principali cause dell’incremento della mortalità. Queste sono dovute principalmente a traumi, tumori o particolari patologie metaboliche che colpiscono l’osso. Il tratto maggiormente interessato è quello toraco-lombare in quanto deve sopportare la maggior parte dei carichi. Risulta quindi necessario comprendere come la colonna vertebrale risponde ai carichi così da studiare e sviluppare nuovi protocolli e trattamenti per disordini del tratto spinale. Informazioni quantitative possono essere ottenute mediante test in vitro. Questi hanno alcune limitazioni dovute principalmente alla difficoltà di misurare le tensioni e le deformazioni in zone diverse dalla superficie, alla complessità e al costo delle prove. Un altro limite delle prove in vitro è rappresentato dal fatto che ciascun campione può essere testato a rottura una volta sola. Queste problematiche possono essere superate con l’utilizzo contemporaneo di modelli matematici e test in vitro. In particolare i test in vitro sono utilizzati in fase di validazione del modello matematico, ovvero nella determinazione di quanto il modello è una rappresentazione del comportamento reale che si sta simulando. Il presente lavoro di tesi si inserisce in un progetto di caratterizzazione di vertebre toraco-lombari utilizzate per la validazione di un modello agli elementi finiti. In particolare l’obiettivo dello studio è stata la realizzazione di prove meccaniche in modo da replicare l’anterior wedge fracture. Tali prove sono state effettuate presso il Laboratorio di Biomeccanica del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna. Gli spostamenti registrati durante le prove sono stati utilizzati dal Laboratorio di Tecnologia Medica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli come condizioni al contorno per la realizzazione di un modello FE. Una volta validato e messo a punto, il modello sarà utilizzato per valutare lo stato di salute della colonna vertebrale in vivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

DIFRUSCOLO, ORAZIO. "L'emergente modello organizzativo della direzione risorse umane." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1412.

Full text
Abstract:
La direzione Risorse Umane, data la confermata centralità delle persone per il raggiungimento degli obiettivi di business, si trova a rispondere a istanze di creazione efficiente di valore, le quali hanno portato a intraprendere un percorso verso un modello organizzativo orientato alla business partnership, comune anche altre funzioni di staff. Ad oggi tuttavia nessuno studio indaga gli effetti relativi all’implementazione del modello emergente in chiave olistica. Il presente contributo vuole far fronte a queste carenze, indagando longitudinalmente sia l’efficienza sia l’efficacia della funzione così come percepite sia dagli stessi dipendenti HR sia da parte dei clienti interni. Ciò diviene particolarmente interessante nel momento in cui sempre più organizzazioni e funzioni aziendali si avvicinano al modello emergente. Applicando le più recenti indicazioni di progettazione di ricerca sul tema vengono pertanto analizzate in maniera longitudinale le unità HR di 42 paesi di un’azienda multinazionale di servizi finanziari, prima, durante e dopo l’implementazione del nuovo modello organizzativo. Dallo studio emerge che l’adozione della nuova struttura, permette di ridurre i costi e di aumentare le attività a valore aggiunto, ma allo stesso tempo fa affiorare alcune criticità sulle tematiche di sviluppo interno con particolare riferimento alla mobilità. Si evince tuttavia che questa non risulta essere associata all’implementazione della nuova struttura. Mediante l’utilizzo di diverse tecniche e applicando il modello ad una realtà concreta, sono esaminate le soluzioni adottate con l’obiettivo di contribuire a comprendere empiricamente come la Direzione HR possa implementare al meglio il nuovo modello, discutendo le implicazioni per la teoria e la pratica aziendale.
Given the emerging importance of people as a contributor to business success, HR function has reorganized itself to deliver more value in efficient way. the business partner model is not unique to HR as all staff functions are trying to find ways to deliver more value to either top-line growth and to bottom-line profitability. However, currently are missing studies that shows impact of the emerging blueprint in an holistic way. With a longitudinal study we analyse the efficiency and effectiveness of the new model on the wider organization and on HR people and this is particularly interesting in moment where several organisation and functions are focusing attention on this blueprint. Using the most recent suggestions on research design are analysed longitudinally HR unit of 42 countries of multinational financial services firm, before, during and after the HR transformation. Outcomes shows that new blueprint implementation is linked to cost reduction and increase the delivery of value, but some issues pop up in terms of perception of internal mobility, that actually is not linked to the implementation of the new model. Using a multi methodology, model is tested in order to understand impact of the new blueprint and its implication for theory and practitioners.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Pierantoni, Manuele. "Business analytics e risorse umane. Il caso dell'azienda CAE S.P.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6458/.

Full text
Abstract:
La velocità di cambiamento che caratterizza il mercato ha posto l'attenzione di molte imprese alla Business Analysis. La raccolta, la gestione e l'analisi dei dati sta portando numerosi benefici in termini di efficienza e vantaggio competitivo. Questo è reso possibile dal supporto reale dei dati alla strategia aziendale. In questa tesi si propone un'applicazione della Business Analytics nell'ambito delle risorse umane. La valorizzazione del Capitale Intellettuale è fondamentale per il miglioramento della competitività dell'impresa, favorendo così la crescita e lo sviluppo dell'azienda. Le conoscenze e le competenze possono incidere sulla produttività, sulla capacità innovativa, sulle strategie e sulla propria reattività a comprendere le risorse e le potenzialità a disposizione e portano ad un aumento del vantaggio competitivo. Tramite la Social Network Analysis si possono studiare le relazioni aziendali per conoscere diversi aspetti della comunicazione interna nell'impresa. Uno di questi è il knowledge sharing, ovvero la condivisione della conoscenza e delle informazioni all'interno dell'organizzazione, tema di interesse nella letteratura per via delle potenzialità di crescita che derivano dal buon utilizzo di questa tecnica. L'analisi si è concentrata sulla mappatura e sullo studio del flusso di condivisione di due delle principali componenti della condivisione di conoscenza: sharing best prectices e sharing mistakes, nel caso specifico si è focalizzato lo studio sulla condivisione di miglioramenti di processo e di problematiche o errori. È stata posta una particolare attenzione anche alle relazioni informali all'interno dell'azienda, con l'obiettivo di individuare la correlazione tra i rapporti extra-professionali nel luogo di lavoro e la condivisione di informazioni e opportunità in un'impresa. L'analisi delle dinamiche comunicative e l'individuazione degli attori più centrali del flusso informativo, permettono di comprendere le opportunità di crescita e sviluppo della rete di condivisione. La valutazione delle relazioni e l’individuazione degli attori e delle connessioni chiave fornisce un quadro dettagliato della situazione all'interno dell'azienda.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Gitto, Stefano <1982&gt. "Caratterizzazione della nicchia dei progenitori epatici nelle epatopatie croniche umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3418/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Mojaki, Tumane David. "The educators', learners' and parents' understanding regarding inclusion / umane David Mojaki." Thesis, North-West University, 2005. http://hdl.handle.net/10394/2348.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Ciccarelli, Alfredo. "Il ruolo delle risorse umane nel Change Management: il caso Vodafone." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/995/.

Full text
Abstract:
All'interno di Vodafone Italia è stato seguito l'intero processo di riorganizzazione del dipartimento di Financial Accounting. Le attività che hanno portato la transizione dalla vecchia alla nuova organizzazione sono: - analisi dei processi di business - intervista clienti interni - benchmarking - monitoraggio KPIs organizzativo - disegno organizzativo - piano di comunicazione - piano di transizione
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Focaroli, Stefano <1982&gt. "Scaffold funzionali per il differenziamento condrogenico di cellule staminali mesenchimali umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7527/.

Full text
Abstract:
L'ingegneria tissutale è un campo multidisciplinare in rapida crescita che si avvale delle scienze fisiche, ingegneristiche e della vita per sviluppare ed ottenere cellule funzionali, tessuti ed organi per riparare, sostituire o migliorare le funzioni biologiche perse a causa di anomalie congenite, traumi, malattie o invecchiamento. Nell’ambito della ricostruzione della cartilagine articolare sono stati fatti notevoli passi in avanti ma la soluzione per il ripristino completo del tessuto sembra ancora essere lontana. Nella prima parte di questo lavoro è stata valutata la capacità di uno scaffold a base di gelatina di indirizzare le ADSCs verso un differenziamento in senso condrogenico. Successivamente, con lo scopo di migliorare il grado differenziamento e diminuire i costi associati all’utilizzo di fattori differenziativi, l’attenzione è stata posta sullo sviluppo di un biomateriale a base di alginato e ioni cobalto in modo da mimare e sfruttare le caratteristiche fisiche della cartilagine piuttosto che il suo intorno chimico. In ultimo, è stato sviluppato un sistema low cost per la produzione di chip microfluidici sfruttabili per la realizzazione di sistemi micrometrici per incapsulazione cellulare.
Tissue engineering is an interdisciplinary and multidisciplinary field that aims at the developmentof biological substitutes that restore, mantain, or improve tissue function. Concerning the articular cartilage many improvments were made, but the complete tissue restoration approach still lacking. In the first part of this work, it was evaluated the ability of a gelatin scaffold to promote the condrogenic differentiation of ADSCs. Successively, in order to obtain a low cost sistem, a based alginate/Cobalt scaffold was designed with the aim to take advantage of the physical features of the cartilage tissue. Finally, it was developted a cost effective method to produce microfluidic chips with the aim to obtain micro-systems for cell encapsulation.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Piazza, Stefano <1968&gt. "La valutazione della ricerca scientifica: Uno studio empirico nelle Scienze umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6149/.

Full text
Abstract:
Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un ampio dibattito sull’uso della valutazione della ricerca nelle università e nelle strutture di ricerca. Nell’ambito di tale dibattito, nella presente tesi, vengono analizzate le più importanti metodologie per la valutazione della ricerca presenti a livello internazionale, i principali strumenti qualitativi di valutazione della ricerca (in particolare la peer review), gli strumenti quantitativi, quali la bibliometria, e le caratteristiche dei più importanti archivi bibliografici citazionali (es. Scopus, Web of Science), approfondendo i principali indicatori citazionali utilizzati nelle scienze umane e sociali (es. Indice H). Inoltre la tesi affronta il tema dell’impatto socio-economico della ricerca e le principali criticità di questo innovativo strumento, attraverso uno studio di caso realizzato nel Regno Unito. Una successiva analisi empirica riguarda le principali liste di riviste realizzate a livello internazionale e nazionale, nel settore scientifico di Storia e Filosofia della scienza. I risultati degli studi mostrano che le liste internazionali di riviste possono rappresentare, un punto di partenza a cui devono necessariamente essere affiancati altri strumenti di valutazione (peer review, analisi citazionali, etc); mentre le liste nazionali rischiano, invece, di essere uno strumento poco utile ed in alcuni casi inadeguato al fine di una corretta valutazione della ricerca, a causa della scarsa internazionalizzazione dei repertori e dei giudizi generalmente troppo elevati attribuiti alle riviste. Un ulteriore risultato raggiunto nella presente tesi riguarda la valutazione della ricerca nelle diverse discipline scientifiche: nelle Scienze umane e sociali risulta esserci uno scarso grado di presenza di pubblicazioni scientifiche nei principali archivi bibliografici e citazionali internazionali. Questa situazione limita fortemente l’attendibilità delle analisi statistiche basate su indici e indicatori quantitativi, per valutare la produttività scientifica di un ricercatore, oppure di una istituzione di ricerca.
Over the last few years there has been an extensive debate on the use of evaluation of research in universities and research facilities. As part of this debate, in this thesis, we analyze the most important methods for the assessment of research on an international level, the main qualitative tools for the evaluation of research, in particular the peer review, and quantitative tools, such as bibliometrics, and the characteristics of the main bibliographic archives (eg, Scopus, Web of Science), deepening the main indicators used in human and social sciences (eg H Index). In addition, the thesis is connected with the socio-economic impact of research and the main problems of this innovative tool, through a case study conducted in the United Kingdom. A subsequent empirical analysis covers the main lists of journals at international and national levels, in the scientific field of History and Philosophy of Science. The results of the studies show that the lists of international journals can be, a starting point which must necessarily be joined by other instruments of assessment (peer review, citation analysis, etc.), while the national lists, however, can’t be an instrument, which is in some cases inadequate in order to a proper evaluation of the research, due to the low internationalization of repertoires and judgments generally too high attributed to the journals. A further result is that the evaluation of research in different scientific disciplines shows that in the humanities and social sciences there is a low presence of scientific publications in major international citation and bibliographic databases (Web of Science, Scopus). This situation limits the reliability of the statistical analysis based on indices and quantitative indicators (first Impact Factor and Index H), to evaluate the scientific productivity of a researcher or an institution research.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Books on the topic "Umane"

1

Le risorse umane. Milano: Feltrinelli, 2006.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Franco, Ferrarotti, and Mecacci Luciano, eds. Manuale di scienze umane. Roma: Laterza, 1985.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Vailati, Giovanni. Scritti di scienze umane. Sala Bolognese: A. Forni, 1987.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Antonino, Buttitta, ed. Demologia e scienze umane. Napoli: Guida, 1985.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Paoletti, Laura. Ermeneutica delle condizioni umane. Roma: Edizioni Fondazione internazionale nova spes, 1990.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Carotenuto, Vincenzo. Conoscenza e scienze umane. Napoli: Liguori editore, 1990.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Romandaş, Nicolai. Ghidul specialistului în resurse umane. Chişinău: [s.n.], 2016.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Fioretti, Susanna. Involontaria: Avventure umane e umanitarie. Torino: Einaudi, 2011.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Turnaturi, Gabriella. Tradimenti: L'imprevedibilità nelle relazioni umane. Milano: Feltrinelli, 2000.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Lospinoso, Mariannita. Ombre divine e maschere umane. Napoli: Liguori, 1987.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Book chapters on the topic "Umane"

1

Peterlongo, Paolo, Mauro Recla, Luisa Ventura, Maurizio Centonze, and Emanuele Torri. "Risorse umane." In Management in radiologia, 287–304. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1717-7_23.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Bianchi, Mattia. "Le risorse umane nel trasferimento tecnologico pubblico-privato." In Sxi — Springer per l’Innovazione / Sxi — Springer for Innovation, 27–48. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1977-5_3.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Afflerbach, Holger. "„Vani e terribili olocausti di vite umane“ Luigi Bongiovannis Warnungen vor dem Kriegseintritt Italiens im Jahre 1915." In Der Kriegseintritt Italiens im Mai 1915, edited by Johannes Hürter and Gian Enrico Rusconi, 85–98. München: OLDENBOURG WISSENSCHAFTSVERLAG, 2007. http://dx.doi.org/10.1524/9783486706291.85.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Nakano, Akira, and Yoko Yamasaki. "Satoru Umene." In Educational Progressivism, Cultural Encounters and Reform in Japan, 125–38. Abingdon, Oxon ; New York, NY : Routledge, 2017.: Routledge, 2017. http://dx.doi.org/10.4324/9781315666198-9.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Barthelmeß, Ulrike, and Ulrich Furbach. "Einleitung." In IRobot - uMan, 1–3. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-22928-2_1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Barthelmeß, Ulrike, and Ulrich Furbach. "Die Robotergesetze." In IRobot - uMan, 89–95. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-22928-2_10.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Barthelmeß, Ulrike, and Ulrich Furbach. "Mensch und Maschine." In IRobot - uMan, 97–102. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-22928-2_11.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Barthelmeß, Ulrike, and Ulrich Furbach. "Roboter." In IRobot - uMan, 103–14. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-22928-2_12.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Barthelmeß, Ulrike, and Ulrich Furbach. "Haben Sie Angst, als Maschine entlarvt zu werden?" In IRobot - uMan, 115–18. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-22928-2_13.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Barthelmeß, Ulrike, and Ulrich Furbach. "Antike und Assistenzsysteme." In IRobot - uMan, 5–14. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-22928-2_2.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Umane"

1

Boboc, Nicolae, and Valentina Munteanu. "Impactul activităților umane asupra stării peisajelor geografice din bazinul hidografic Cogâlnic în anii 2004-2014." In Provocări şi tendinţe actuale în cercetarea componentelor naturale şi socio-economice ale ecosistemelor urbane şi rurale. Institute of Ecology and Geography, Republic of Moldova, 2020. http://dx.doi.org/10.53380/9789975891608.25.

Full text
Abstract:
The high degree of land use in the Republic of Moldova as a whole, and the Cogâlnic river basin in particular, imposes the need to assess the quality of the environment and the characteristics of the anthropogenic pressure on the landscapes in temporal and spatial dynamics and to identifying an adequate of measure system for the purpose to maintain/restore the optimal structure and functioning of landscape systems. Based from the Land Cadastre on data, statistical data of population censuses, bibliographic and cartographic sources, a system, was appraised a system of indicators(of naturalness, of artificialization of landscapes, environmental changes) and quantified human pressure on the environment through agriculture and anthropogenic pressure on forest landscapes from the Cogâlnic catchment area. The values of the indices and the human pressure on the landscapes were processed using GIS techniques and elaborated cartographic models.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Marian, Valerian. "Numele în creştinism. Semnificaţii teologice ale numelui persoanei umane, de la naştere şi până dincolo de moarte." In The Fourth International Conference on Onomastics „Name and Naming”, Sacred and Profane in Onomastics. Editura Mega, Editura Argonaut, 2017. http://dx.doi.org/10.30816/iconn4/2017/19.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

MONTANARI, ROBERTO, Layek Abdel Malek, Paolo Andrei, Gino Ferretti, Simonetta Valenti, Luca Maria Mancinelli, Alessandro Bernazzoli, Eleonora Bottani, Joel S. Bloom, and Fadi P. Deek. "The MEM project: experiences, challenges and outcomes of an international double master-level degree." In Fourth International Conference on Higher Education Advances. Valencia: Universitat Politècnica València, 2018. http://dx.doi.org/10.4995/head18.2018.8159.

Full text
Abstract:
Educating the workforce of the future to perform adeptly in the global environment as well as to surmount cross cultural boundaries is of a paramount necessity in today’s technologically advanced and complex settings. This environment has led institutions of higher education to seek international collaborations to face these challenges. Building on experiences and successes gained from a nearly decade long project entitled UMANE that was jointly supported by both the US Department of Education and the EU for undergraduate double/triple Bachelor’s degrees, this paper reports on an extension of the earlier partnership, to include a graduate level partnership that offers a double master degree between New Jersey Institute of Technology (NJIT) and University of Parma (UNIPR) that was put in place in 2015. In this work, we present the developed framework of this international cooperation, report on its challenges, and share our experiences. Specifically, the framework of the agreement establishes guidelines and course of study leading to double master degrees in the area of Engineering Management, one from NJIT and another from Parma University. Students in this program, usually, start their studies in Italy, attending the classes at their home Institution and then move to Newark, New Jersey, during the spring/second semester (6 months) of their first year, to attend NJIT classes. At the end of their studies, students will be awarded two master’s degrees in Engineering Management from the partnering universities.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Noor, Siti Salwa Md, and Nooritawati Md Tahir. "Car plate recognition based on UMACE filter." In 2010 International Conference on Computer Applications and Industrial Electronics (ICCAIE). IEEE, 2010. http://dx.doi.org/10.1109/iccaie.2010.5735016.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Ghafar, R., N. Md Tahir, A. Hussain, and S. A. Samad. "EEG Analysis of Wake-sleep Data using UMACE filter." In 2007 5th Student Conference on Research and Development. IEEE, 2007. http://dx.doi.org/10.1109/scored.2007.4451421.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Fowler, Matthew J., Andrew J. Goupee, Christopher Allen, Anthony Viselli, and Habib Dagher. "1:52 Scale Testing of the First US Commercial Scale Floating Wind Turbine, VolturnUS: Testing Overview and the Evolution of Scale Model Testing Methods." In ASME 2017 36th International Conference on Ocean, Offshore and Arctic Engineering. American Society of Mechanical Engineers, 2017. http://dx.doi.org/10.1115/omae2017-61864.

Full text
Abstract:
Over the past 6 years, the University of Maine (UMaine) has been an active contributor in research and scale-model testing of floating offshore wind turbines (FOWTs). This paper serves to share the evolution of UMaine’s scale-model testing pedigree by exploring the various test campaigns at a high level, culminating with the design validation of the VolturnUS floating platform. These model test campaigns have each provided key insights into the behavior of FOWT platforms as well as improving the ability to perform model tests of FOWTs. In 2011, the UMaine-led DeepCwind Consortium carried out 1/50-scale model tests of a generic tension leg platform (TLP), a semi-submersible (semi), and a spar-buoy (spar) floating platform at the Maritime Research Institute Netherlands (MARIN) test facility. The designs were Froude-scaled and supported a scaled version of the 5-MW National Renewable Energy Laboratory (NREL) offshore research turbine. Data from these tests has been used extensively for numerical simulation validation efforts using NREL’s computer-aided engineering software FAST and laid the foundation for UMaine’s design efforts on VolturnUS. In 2013, UMaine conducted another test campaign at MARIN using the original semi-submersible from 2011 with an improved turbine as well as a 1:50-scale model of the VolturnUS concrete semi-submersible design. The improved DeepCwind semi-submersible data is currently being utilized in the validation of a large number of other analysis codes as part of the International Energy Agency’s OC5 project. In 2015, UMaine opened its own Wind/Wave test facility, the Alfond Wind/Wave Ocean Engineering Laboratory (W2). Utilizing this new facility, UMaine tested the 1:50-scale model DeepCwind semi-submersible, repeating the tests from MARIN, to validate the experimental equipment and procedures as well as demonstrate the capability of the W2. In 2016 UMaine carried out testing of a 1:52-scale model of the 100% design of the VolturnUS with a 6-MW topside as a final design validation to support the US Department of Energy-supported, full-scale Aqua Ventus demonstration project scheduled to be connected to the grid in 2019. A newly designed 6-MW scale model turbine was used in this test and the performance-matched turbine design methodology is described. Selected results from the test campaign and preliminary numerical comparisons are discussed as well as key lessons learned from the model test campaigns are presented.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Hachi, Mihai, Veronica Raileanu, and Ana Jeleapov. "Nivelul de trai al populatiei si dezvoltarea umana în regiunea de dezvoltare centru." In Impactul antropic asupra calitatii mediului. Institute of Ecology and Geography, Republic of Moldova, 2019. http://dx.doi.org/10.53380/9789975330800.30.

Full text
Abstract:
Nowadays, it is observed an increase of the need for comparative studies of human development in order to attempt to follow the level reached by states, regions or human communities from certain administrative-territorial units, with the aim to evaluate the efficiency of development policies applied by regional or local governments or administrations, beyond certain statistical indicators or series that attest certain aspects of human development. In this context, the HDI (Human development index) applied by the UNO includes four components providing an annual generalization of human development at the level of the world's states. In the performed study we aimed to develop the given index, including indicators and indexes of living standard as a component of HDI, generalizing it at the level of 329 communes of the Center Development Region according to the Regional Development Strategy of the Republic of Moldova.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Wang, Wen, Wei Zhang, Jun Wang, Junchi Yan, and Hongyuan Zha. "Learning Sequential Correlation for User Generated Textual Content Popularity Prediction." In Twenty-Seventh International Joint Conference on Artificial Intelligence {IJCAI-18}. California: International Joint Conferences on Artificial Intelligence Organization, 2018. http://dx.doi.org/10.24963/ijcai.2018/225.

Full text
Abstract:
Popularity prediction of user generated textual content is critical for prioritizing information in the web, which alleviates heavy information overload for ordinary readers. Most previous studies model each content instance separately for prediction and thus overlook the sequential correlations between instances of a specific user. In this paper, we go deeper into this problem based on the two observations for each user, i.e., sequential content correlation and sequential popularity correlation. We propose a novel deep sequential model called User Memory-augmented recurrent Attention Network (UMAN). This model encodes the two correlations by updating external user memories which is further leveraged for target text representation learning and popularity prediction. The experimental results on several real-world datasets validate the benefits of considering these correlations and demonstrate UMAN achieves best performance among several strong competitors.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Kvizda, Boris, Alessandro Petruzzi, and Francesco S. D’Auria. "Qualification and Uncertainty Evaluation of a Best Estimate Loca Study of the Mochovce NPP by RELAP5/3.2-Gamma and CIAU." In 14th International Conference on Nuclear Engineering. ASMEDC, 2006. http://dx.doi.org/10.1115/icone14-89203.

Full text
Abstract:
The paper describes the work that has been done in cooperation between VUJE, Inc. (Slovakia) and University of Pisa (UNIPI, Italy). The aim was to evaluate Best Estimate Plus Uncertainty calculation (BEPU) of Mochovce Nuclear Power Plant WWER-440/213 (NPP) for the selected LOCA scenario utilizing the Code with the capability of Internal Assessment of Uncertainty (CIAU) developed at UNIPI. At the basis of CIAU, there is the Uncertainty Method based on Accuracy Extrapolation (UMAE) previously proposed by UNIPI. The project was considered as a full pilot BEPU application for WWER-440 type of unit in VUJE, Inc. that can be taken as a basis for utilization in licensing process later on. Project objectives are as follows: • To prove capability of available Mochovce NPP nodalization for RELAP5/3.2.2 gama to predict meaningful results for LOCA type accidents following UMAE procedure [1]. • To apply the CIAU [2, 3] to a LOCA transient selected for the Mochovce NPP and produce uncertainty bands for selected relevant parameters.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Young, Andrew C., Steve Hettick, Habib J. Dagher, Anthony M. Viselli, and Andrew J. Goupee. "VolturnUS 1:8-Scale FRP Floating Wind Turbine Tower: Analysis, Design, Testing and Performance." In ASME 2014 33rd International Conference on Ocean, Offshore and Arctic Engineering. American Society of Mechanical Engineers, 2014. http://dx.doi.org/10.1115/omae2014-23454.

Full text
Abstract:
In May of 2013 the VolturnUS 1:8 floating semi-submersible wind turbine was successfully deployed off the coast of Castine, Maine, making the unit the first grid connected offshore turbine in the United States. The VolturnUS 1:8 structure features a 20 kW turbine, a post-tensioned and reinforced concrete semi-submersible base and a fiber reinforced plastic (FRP) tower (E-glass and polyester resin). The VolturnUS 1:8 structure is a geometrically 1:8-scale of a 6 MW floating turbine design and is used to demonstrate the feasibility of both the concrete base and FRP tower and validate the performance of the structure in a scaled environment. Data collected from the deployed 1:8-scale structure will be used for modeling and simulating the behavior of the system at full-scale. The effort was led by the University of Maine’s Advanced Structures and Composites Center (UMaine) and a consortium of industry partners, including FRP manufacturer Ershigs, Inc. An overview of the process and methodology used in the analysis, design and testing of the 1:8 scale FRP floating wind turbine tower is presented. The use of an FRP tower on a floating wind turbine platform offers the benefits of reduced tower mass and maintenance requirements and has the potential to further reduce hull mass by lowering the global center of gravity of the structure. An FRP tower for use on the UMaine semi-submersible concrete VolturnUS 1:8 platform was developed that meets all strength and serviceability criteria and is robust enough to withstand the loading from both wind and waves. An overview of the tower loads analysis and FAST modeling, tower structural design, structural proof testing and preliminary analysis of performance are presented. The VolturnUS 1:8 wind turbine tower is the first time FRP materials have been used in an offshore wind tower application. Further, the methodologies and procedures that were developed in the design of the pilot-scale tower are directly applicable to the design and analysis of composite wind turbine towers at the full-scale level. These “lessons learned” are already in use as Ershigs and UMaine work to design a full-scale composite tower over 80 meters tall for use on the VolturnUS platform with a 6MW wind turbine. The results of the 1:8-scale program demonstrate the successful use of an FRP wind turbine tower on a floating platform and highlights the potential for the use of an FRP tower at the full-scale (6 MW) level.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Reports on the topic "Umane"

1

Allen, Christopher, Anthony Viscelli, Habib Dagher, Andrew Goupee, Evan Gaertner, Nikhar Abbas, Matthew Hall, and Garrett Barter. Definition of the UMaine VolturnUS-S Reference Platform Developed for the IEA Wind 15-Megawatt Offshore Reference Wind Turbine. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), July 2020. http://dx.doi.org/10.2172/1660012.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography