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Dissertations / Theses on the topic 'Umane'

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1

Berra, Francesco. "Caratterizzazione Biomeccanica di vertebre umane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5296/.

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D'Amico, Giulia. "Caratterizzazione biomeccanica di vertebre umane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8556/.

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Abstract:
Metastasi ossee, osteoporosi e traumi sono le cause più comuni di fratture vertebrali che possono portare a conseguenze severe. In particolare, le fratture determinate da patologie e dall’invecchiamento colpiscono soprattutto il tratto toraco-lombare che è quello che sopporta la maggior parte dei carichi. Inoltre, le attività quotidiane inducono dei complessi scenari di carico sulla colonna vertebrale. Pertanto la misura di carichi in vivo ha un grande interesse clinico e biomeccanico dal momento che può essere necessaria per studiare il mal di schiena, le fratture vertebrali, il progetto di impianti, ecc. Tuttavia, le misure in vivo hanno il limite di essere invasive. Invece, le prove sperimentali hanno il vantaggio di essere non invasive, anche se presentano alcune limitazioni intrinseche quali la difficoltà di misurare le tensioni o le deformazioni che non siano sulla superficie delle vertebre e l’aumento della complessità e del costo delle prove nel momento in cui si vogliano fare misurazioni addizionali o sperimentare condizioni diverse. In alternativa, il comportamento meccanico delle strutture ossee può essere investigato con modelli numerici agli elementi finiti validati da prove sperimentali. È in questo contesto che va inserito il presente lavoro. Questa tesi ha lo scopo di cominciare un progetto sulla caratterizzazione biomeccanica di vertebre toraciche e lombari di soggetti affetti da osteoporosi da cui si ricaveranno i dati necessari per validare un modello agli elementi finiti. In particolare, durante i test meccanici si vuole riprodurre la tipica fattura vertebrale causata dall’osteoporosi, l’anterior wedge fracture. Le prove meccaniche sono state eseguite nel Laboratorio di Biomeccanica del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, mentre il modello agli elementi finiti sarà sviluppato dal Laboratorio di Tecnologia Medica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. Una volta validato, il modello sarà utilizzato per fare simulazioni di rottura in vivo.
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3

Zaccara, Luciana. "Caratterizzazione biomeccanica di vertebre umane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9305/.

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Abstract:
Le fratture vertebrali sono tra le principali cause dell’incremento della mortalità. Queste sono dovute principalmente a traumi, tumori o particolari patologie metaboliche che colpiscono l’osso. Il tratto maggiormente interessato è quello toraco-lombare in quanto deve sopportare la maggior parte dei carichi. Risulta quindi necessario comprendere come la colonna vertebrale risponde ai carichi così da studiare e sviluppare nuovi protocolli e trattamenti per disordini del tratto spinale. Informazioni quantitative possono essere ottenute mediante test in vitro. Questi hanno alcune limitazioni dovute principalmente alla difficoltà di misurare le tensioni e le deformazioni in zone diverse dalla superficie, alla complessità e al costo delle prove. Un altro limite delle prove in vitro è rappresentato dal fatto che ciascun campione può essere testato a rottura una volta sola. Queste problematiche possono essere superate con l’utilizzo contemporaneo di modelli matematici e test in vitro. In particolare i test in vitro sono utilizzati in fase di validazione del modello matematico, ovvero nella determinazione di quanto il modello è una rappresentazione del comportamento reale che si sta simulando. Il presente lavoro di tesi si inserisce in un progetto di caratterizzazione di vertebre toraco-lombari utilizzate per la validazione di un modello agli elementi finiti. In particolare l’obiettivo dello studio è stata la realizzazione di prove meccaniche in modo da replicare l’anterior wedge fracture. Tali prove sono state effettuate presso il Laboratorio di Biomeccanica del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna. Gli spostamenti registrati durante le prove sono stati utilizzati dal Laboratorio di Tecnologia Medica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli come condizioni al contorno per la realizzazione di un modello FE. Una volta validato e messo a punto, il modello sarà utilizzato per valutare lo stato di salute della colonna vertebrale in vivo.
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4

DIFRUSCOLO, ORAZIO. "L'emergente modello organizzativo della direzione risorse umane." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1412.

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Abstract:
La direzione Risorse Umane, data la confermata centralità delle persone per il raggiungimento degli obiettivi di business, si trova a rispondere a istanze di creazione efficiente di valore, le quali hanno portato a intraprendere un percorso verso un modello organizzativo orientato alla business partnership, comune anche altre funzioni di staff. Ad oggi tuttavia nessuno studio indaga gli effetti relativi all’implementazione del modello emergente in chiave olistica. Il presente contributo vuole far fronte a queste carenze, indagando longitudinalmente sia l’efficienza sia l’efficacia della funzione così come percepite sia dagli stessi dipendenti HR sia da parte dei clienti interni. Ciò diviene particolarmente interessante nel momento in cui sempre più organizzazioni e funzioni aziendali si avvicinano al modello emergente. Applicando le più recenti indicazioni di progettazione di ricerca sul tema vengono pertanto analizzate in maniera longitudinale le unità HR di 42 paesi di un’azienda multinazionale di servizi finanziari, prima, durante e dopo l’implementazione del nuovo modello organizzativo. Dallo studio emerge che l’adozione della nuova struttura, permette di ridurre i costi e di aumentare le attività a valore aggiunto, ma allo stesso tempo fa affiorare alcune criticità sulle tematiche di sviluppo interno con particolare riferimento alla mobilità. Si evince tuttavia che questa non risulta essere associata all’implementazione della nuova struttura. Mediante l’utilizzo di diverse tecniche e applicando il modello ad una realtà concreta, sono esaminate le soluzioni adottate con l’obiettivo di contribuire a comprendere empiricamente come la Direzione HR possa implementare al meglio il nuovo modello, discutendo le implicazioni per la teoria e la pratica aziendale.
Given the emerging importance of people as a contributor to business success, HR function has reorganized itself to deliver more value in efficient way. the business partner model is not unique to HR as all staff functions are trying to find ways to deliver more value to either top-line growth and to bottom-line profitability. However, currently are missing studies that shows impact of the emerging blueprint in an holistic way. With a longitudinal study we analyse the efficiency and effectiveness of the new model on the wider organization and on HR people and this is particularly interesting in moment where several organisation and functions are focusing attention on this blueprint. Using the most recent suggestions on research design are analysed longitudinally HR unit of 42 countries of multinational financial services firm, before, during and after the HR transformation. Outcomes shows that new blueprint implementation is linked to cost reduction and increase the delivery of value, but some issues pop up in terms of perception of internal mobility, that actually is not linked to the implementation of the new model. Using a multi methodology, model is tested in order to understand impact of the new blueprint and its implication for theory and practitioners.
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Pierantoni, Manuele. "Business analytics e risorse umane. Il caso dell'azienda CAE S.P.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6458/.

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Abstract:
La velocità di cambiamento che caratterizza il mercato ha posto l'attenzione di molte imprese alla Business Analysis. La raccolta, la gestione e l'analisi dei dati sta portando numerosi benefici in termini di efficienza e vantaggio competitivo. Questo è reso possibile dal supporto reale dei dati alla strategia aziendale. In questa tesi si propone un'applicazione della Business Analytics nell'ambito delle risorse umane. La valorizzazione del Capitale Intellettuale è fondamentale per il miglioramento della competitività dell'impresa, favorendo così la crescita e lo sviluppo dell'azienda. Le conoscenze e le competenze possono incidere sulla produttività, sulla capacità innovativa, sulle strategie e sulla propria reattività a comprendere le risorse e le potenzialità a disposizione e portano ad un aumento del vantaggio competitivo. Tramite la Social Network Analysis si possono studiare le relazioni aziendali per conoscere diversi aspetti della comunicazione interna nell'impresa. Uno di questi è il knowledge sharing, ovvero la condivisione della conoscenza e delle informazioni all'interno dell'organizzazione, tema di interesse nella letteratura per via delle potenzialità di crescita che derivano dal buon utilizzo di questa tecnica. L'analisi si è concentrata sulla mappatura e sullo studio del flusso di condivisione di due delle principali componenti della condivisione di conoscenza: sharing best prectices e sharing mistakes, nel caso specifico si è focalizzato lo studio sulla condivisione di miglioramenti di processo e di problematiche o errori. È stata posta una particolare attenzione anche alle relazioni informali all'interno dell'azienda, con l'obiettivo di individuare la correlazione tra i rapporti extra-professionali nel luogo di lavoro e la condivisione di informazioni e opportunità in un'impresa. L'analisi delle dinamiche comunicative e l'individuazione degli attori più centrali del flusso informativo, permettono di comprendere le opportunità di crescita e sviluppo della rete di condivisione. La valutazione delle relazioni e l’individuazione degli attori e delle connessioni chiave fornisce un quadro dettagliato della situazione all'interno dell'azienda.
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6

Gitto, Stefano <1982&gt. "Caratterizzazione della nicchia dei progenitori epatici nelle epatopatie croniche umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3418/.

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7

Mojaki, Tumane David. "The educators', learners' and parents' understanding regarding inclusion / umane David Mojaki." Thesis, North-West University, 2005. http://hdl.handle.net/10394/2348.

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8

Ciccarelli, Alfredo. "Il ruolo delle risorse umane nel Change Management: il caso Vodafone." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/995/.

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Abstract:
All'interno di Vodafone Italia è stato seguito l'intero processo di riorganizzazione del dipartimento di Financial Accounting. Le attività che hanno portato la transizione dalla vecchia alla nuova organizzazione sono: - analisi dei processi di business - intervista clienti interni - benchmarking - monitoraggio KPIs organizzativo - disegno organizzativo - piano di comunicazione - piano di transizione
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9

Focaroli, Stefano <1982&gt. "Scaffold funzionali per il differenziamento condrogenico di cellule staminali mesenchimali umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7527/.

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Abstract:
L'ingegneria tissutale è un campo multidisciplinare in rapida crescita che si avvale delle scienze fisiche, ingegneristiche e della vita per sviluppare ed ottenere cellule funzionali, tessuti ed organi per riparare, sostituire o migliorare le funzioni biologiche perse a causa di anomalie congenite, traumi, malattie o invecchiamento. Nell’ambito della ricostruzione della cartilagine articolare sono stati fatti notevoli passi in avanti ma la soluzione per il ripristino completo del tessuto sembra ancora essere lontana. Nella prima parte di questo lavoro è stata valutata la capacità di uno scaffold a base di gelatina di indirizzare le ADSCs verso un differenziamento in senso condrogenico. Successivamente, con lo scopo di migliorare il grado differenziamento e diminuire i costi associati all’utilizzo di fattori differenziativi, l’attenzione è stata posta sullo sviluppo di un biomateriale a base di alginato e ioni cobalto in modo da mimare e sfruttare le caratteristiche fisiche della cartilagine piuttosto che il suo intorno chimico. In ultimo, è stato sviluppato un sistema low cost per la produzione di chip microfluidici sfruttabili per la realizzazione di sistemi micrometrici per incapsulazione cellulare.
Tissue engineering is an interdisciplinary and multidisciplinary field that aims at the developmentof biological substitutes that restore, mantain, or improve tissue function. Concerning the articular cartilage many improvments were made, but the complete tissue restoration approach still lacking. In the first part of this work, it was evaluated the ability of a gelatin scaffold to promote the condrogenic differentiation of ADSCs. Successively, in order to obtain a low cost sistem, a based alginate/Cobalt scaffold was designed with the aim to take advantage of the physical features of the cartilage tissue. Finally, it was developted a cost effective method to produce microfluidic chips with the aim to obtain micro-systems for cell encapsulation.
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Piazza, Stefano <1968&gt. "La valutazione della ricerca scientifica: Uno studio empirico nelle Scienze umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6149/.

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Abstract:
Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un ampio dibattito sull’uso della valutazione della ricerca nelle università e nelle strutture di ricerca. Nell’ambito di tale dibattito, nella presente tesi, vengono analizzate le più importanti metodologie per la valutazione della ricerca presenti a livello internazionale, i principali strumenti qualitativi di valutazione della ricerca (in particolare la peer review), gli strumenti quantitativi, quali la bibliometria, e le caratteristiche dei più importanti archivi bibliografici citazionali (es. Scopus, Web of Science), approfondendo i principali indicatori citazionali utilizzati nelle scienze umane e sociali (es. Indice H). Inoltre la tesi affronta il tema dell’impatto socio-economico della ricerca e le principali criticità di questo innovativo strumento, attraverso uno studio di caso realizzato nel Regno Unito. Una successiva analisi empirica riguarda le principali liste di riviste realizzate a livello internazionale e nazionale, nel settore scientifico di Storia e Filosofia della scienza. I risultati degli studi mostrano che le liste internazionali di riviste possono rappresentare, un punto di partenza a cui devono necessariamente essere affiancati altri strumenti di valutazione (peer review, analisi citazionali, etc); mentre le liste nazionali rischiano, invece, di essere uno strumento poco utile ed in alcuni casi inadeguato al fine di una corretta valutazione della ricerca, a causa della scarsa internazionalizzazione dei repertori e dei giudizi generalmente troppo elevati attribuiti alle riviste. Un ulteriore risultato raggiunto nella presente tesi riguarda la valutazione della ricerca nelle diverse discipline scientifiche: nelle Scienze umane e sociali risulta esserci uno scarso grado di presenza di pubblicazioni scientifiche nei principali archivi bibliografici e citazionali internazionali. Questa situazione limita fortemente l’attendibilità delle analisi statistiche basate su indici e indicatori quantitativi, per valutare la produttività scientifica di un ricercatore, oppure di una istituzione di ricerca.
Over the last few years there has been an extensive debate on the use of evaluation of research in universities and research facilities. As part of this debate, in this thesis, we analyze the most important methods for the assessment of research on an international level, the main qualitative tools for the evaluation of research, in particular the peer review, and quantitative tools, such as bibliometrics, and the characteristics of the main bibliographic archives (eg, Scopus, Web of Science), deepening the main indicators used in human and social sciences (eg H Index). In addition, the thesis is connected with the socio-economic impact of research and the main problems of this innovative tool, through a case study conducted in the United Kingdom. A subsequent empirical analysis covers the main lists of journals at international and national levels, in the scientific field of History and Philosophy of Science. The results of the studies show that the lists of international journals can be, a starting point which must necessarily be joined by other instruments of assessment (peer review, citation analysis, etc.), while the national lists, however, can’t be an instrument, which is in some cases inadequate in order to a proper evaluation of the research, due to the low internationalization of repertoires and judgments generally too high attributed to the journals. A further result is that the evaluation of research in different scientific disciplines shows that in the humanities and social sciences there is a low presence of scientific publications in major international citation and bibliographic databases (Web of Science, Scopus). This situation limits the reliability of the statistical analysis based on indices and quantitative indicators (first Impact Factor and Index H), to evaluate the scientific productivity of a researcher or an institution research.
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Confalonieri, Alice. "Effetti dei campi elettromagnetici ad alta frequenza su cellule umane di trofoblasto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11462/.

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Abstract:
La crescente generazione e trasmissione di energia elettrica, con lo sviluppo di nuovi sistemi di telecomunicazione e delle applicazioni mediche e industriali, ha fatto sorgere la volontà di indagare sui potenziali effetti nocivi dei campi elettromagnetici (CEM) sulla fisiologia delle cellule dell’organismo umano. Lo scopo della tesi è quindi quello di svolgere attività di ricerca al fine di rendere disponibili dati affidabili sugli effetti biologici dei CEM, come prerogativa per la protezione della salute umana. Questo studio è incentrato sui potenziali effetti dei CEM ad alta frequenza (HF-EMF) su cellule umane di trofoblasto HTR-8/SVneo. Per simulare i CEM generati dall’uso di un telefono cellulare GSM (Global System for Mobile Communications) è stato utilizzato un sistema di esposizione realizzato dall’IT’S-Foundation di Zurigo. Gli esperimenti sono stati svolti a frequenza portante di 1.8 GHz con esposizione intermittente (5 minuti on 10 minuti off) per 1 e 24 ore. ediante il software che gestisce il funzionamento dell’irraggiatore sono state impostate tre modalità di irraggiamento: Continuos Wavelength signal (CW), GSM-217 Hz amplitude modulation e GSM-Talk. Gli esperimenti effettuati si basano sul confronto di campioni di cellule irraggiate e campioni di controllo. Dopo l’irraggiamento, sono stati fatti tre tipi di analisi per valutare tre endpoint: analisi delle citochine IL-6,IL-8,TNFα e MCP-1 per valutare l’infiammazione cellulare, colorazione con cristal violetto per valutare la migrazione cellulare, e infine analisi della Caspasi-3 per valutare l’apoptosi cellulare tramite la tecnica del Western Blotting. Le differenze di ciascun campione rispetto al controllo sono state valutate mediante t-test (Sigma Stat)(p < 0.05). Per nessuno degli esperimenti i campioni trattati sono risultati significativamente diversi dal controllo, potendo concludere che l’esposizione di cellule di trofoblasto a HF-EMF non provoca danni in termini di infiammazione, migrazione e apoptosi cellulare.
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Andreani, Enrico. "Valutazione dell'assorbimento di glucosio in un sistema modello di cellule intestinali umane." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18571/.

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Abstract:
Un’assunzione eccessiva di carboidrati disponibili, specialmente se ad elevato indice glicemico, può favorire l’insorgere di obesità e di numerose altre patologie ad essa correlate. Questo appare legato al rapido incremento della glicemia, dipendente dalle dinamiche di assorbimento a livello intestinale del glucosio e degli altri monosaccaridi. Tali dinamiche non sono ancora totalmente note, e la loro valutazione è difficile in vivo. Per questo, avere un valido parallelo in vitro costituisce una preziosa risorsa anche per l’industria alimentare, al fine di formulare alimenti che determinino un innalzamento più graduale della glicemia. In tale contesto, la linea cellulare Caco-2 può essere presa in considerazione come modello di cellule intestinali epiteliali per studiare i meccanismi di assorbimento e rilascio di glucosio e di altri nutrienti, quando riprodotta su specifici supporti. Comunque, è importante non fermarsi a esaminare le concentrazioni del singolo metabolita in esame ma osservare i numerosi processi che avvengono all’interno di un sistema biologico nella loro globalità. Per farlo, è necessario un approccio di tipo metabolomico, realizzabile attraverso l’utilizzo dell’NMR. Scopo dello studio di questo elaborato di laurea è stato quello di valutare l’assorbimento del glucosio in cellule Caco-2, verificando contemporaneamente la produzione e il rilascio di altri metaboliti. I risultati hanno dimostrato come le cellule Caco-2 rappresentino un valido modello sperimentale adatto per lo studio del trasporto di esosi e metaboliti come piruvato, lattato e aminoacidi attraverso l’epitelio intestinale. Questo studio rappresenta il primo passo per comprendere appieno i meccanismi legati all’assorbimento ed al rilascio di nutrienti a livello intestinale e potrà essere il motore trainante di ulteriori ricerche atte a formulare e identificare soluzioni per migliorare lo stato di salute della popolazione, attraverso un approccio nutrizionale.
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Ronchi, Riccardo. "Project management-gestione delle risorse umane-metodi, strumenti e criteri di applicazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7057/.

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Abstract:
Nella tesi viene affrontato l'argomento della gestione delle risorse umane all'interno di un progetto. Vengono individuate le criticità e tramite un elenco di metodi e strumenti di gestione delle risorse umane si vuole indirizzare il project manager ad attivare quelli più inerenti alla risoluzione dei problemi che generalmente si presentano durante l'esecuzione di un progetto.
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Bacchielli, Tommaso. "Algoritmi di Machine Learning per il riconoscimento di attività umane da vibrazioni strutturali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tesi tratta l'implementazione di algoritmi di "Machine Learning" per il riconoscimento di quattro attività umane (camminata, corsa, bici e auto) sfruttando solo le vibrazioni strutturali che queste producono nel terreno, le quali sono state rilevate mediante due geofoni elettromagnetici (uno orizzontale e uno verticale). Tutte le fasi del progetto, a partire dall'acquisizione ed elaborazione dei dati fino all'implementazione degli algoritmi di "Machine Learning", sono state sviluppate in MATLAB.
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Cenacchi, Andrea. "Il processo di gestione delle risorse umane: analisi e integrazione con sistemi IT." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/828/.

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Lanzoni, Giacomo <1982&gt. "Cellule staminali mesenchimali umane da molteplici tessuti adulti: caratteristiche condivise e tessuto-specificità." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2768/.

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Abstract:
L’attività di ricerca ha riguardato lo studio di popolazioni di cellule staminali mesenchimali umane (MSC) ottenute da molteplici tessuti adulti. Sono state investigate sorgenti di MSC alternative al midollo osseo, libere da conflitti etici, dotate di vantaggi per l’applicabilità clinica che vanno dalla elevata resa nel recupero cellulare alla tessuto-specificità. Le cellule ottenute dalle diverse sorgenti sono state caratterizzate immunofenotipicamente, commissionate mediante protocolli di induzione specifici per i diversi tipi cellulari ed analizzate con opportuni saggi istologici, immunoistochimici, di espressione genica e proteica. Esperimenti di cocoltura hanno permesso la descrizione di capacità immunomodulatorie e trofiche. - La placenta a termine risulta essere una ricca sorgente di cellule staminali mesenchimali (MSC). Dalla membrana amniotica, dal corion e dalla gelatina di Wharton del cordone ombelicale sono state ottenute MSC con potenzialità differenziative verso commissionamenti mesenchimali, con capacità immunomodulatorie e trofiche. Tali tessuti sono ampiamente disponibili, garantiscono una elevata resa nel recupero cellulare e sono liberi da conflitti etici. - Due popolazioni di cellule con caratteristiche di MSC sono state individuate nella mucosa e nella sottomucosa intestinale. Queste cellule possiedono caratteristiche di tessuto-specificità, sono dotate di attività trofiche ed immunomodulatorie che potrebbero essere vantaggiose per approcci di terapia cellulare in patologie quali le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (IBD). - Popolazioni di cellule staminali con caratteristiche simili alle MSC sono state ottenute da isole pancreatiche. Tali popolazioni possiedono vantaggi di tessuto-specificità per approcci di terapia cellulare per il Diabete. - Sono stati investigati ed individuati marcatori molecolari (molecole HLA-G) correlati con il livello di attività immunomodulatoria delle MSC. La valutazione di tali marcatori potrebbere permettere di determinare l’attività immunosoppressiva a priori del trapianto, con l’obiettivo di scegliere le popolazioni di MSC più adatte per l’applicazione e di definirne il dosaggio. - E’ stato messa a punto una metodica e una strumentazione per il frazionamento di cellule staminali in Campo Flusso in assenza di marcatura (NEEGA-DF). Questa metodica permette di discriminare sottopopolazioni cellulari in base a caratteristiche biofisiche.
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Tartarini, Chiara <1969&gt. "Quadri di sintomi. Teoria della immagini, storia dell'arte e scienze umane in medicina." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6031/.

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Abstract:
Lo studio analizza il modo in cui la storia dell’arte e la visual culture vengono utilizzate all’interno delle medical humanities, e cerca di suggerire un metodo più utile rispetto a quelli fin qui proposti. Lo scritto è organizzato in due parti. Nella prima parte sono analizzate alcune teorie e pratiche delle scienze umane in medicina. In particolare, ci concentriamo sulla medicina narrativa e sugli approcci con cui la storia dell’arte viene inclusa nella maggioranza dei programmi di medical humanities. Dopodiché, proponiamo di riconsiderare questi metodi e di implementare il ruolo di un pensiero storico e visivo all’interno di tali insegnamenti. Nella seconda parte, alla luce di quanto emerso nella prima, ci dedichiamo a uno studio di caso: la rappresentazione della melanconia amorosa, o mal d’amore, in una serie di dipinti olandesi del Secolo d’Oro. Colleghiamo queste opere a trattati medico-filosofici dell’epoca che permettano di inquadrare il mal d’amore in un contesto storico; in seguito, analizziamo alcune interpretazioni fornite da studiosi e storici dell’arte a noi contemporanei. In particolare, esaminiamo lo studio pionieristico di Henry Meige, pubblicato sulla “Nouvelle iconographie de la Salpêtrière” nel 1899, da cui emerge la possibilità di un confronto critico sia con le posizioni iconodiagnostiche di Charcot e Richer sia con quelle della prima psicoanalisi.
The research aims to study the way art history and visual culture are utilised in the medical humanities, and to suggest a more profitable approach compared to the usual ones. The text is organised in two parts. In Part I, we examine the main purposes of medical humanities’ theories and practices. In particular, we focus on narrative medicine and on the techniques by which art history has been included in most of their programmes. Then, we propose to review these methods in order to improve the role of a historical and visual thought inside these teachings. In Part II, we consider a series of paintings of the Dutch Golden Age representing the love melancholy, or lovesickness, in view of what shown up in the first part. We connect these images with medico-philosophical treatises of that time, setting the disease in its historical context; then we examine the interpretations some scholars and art historians suggested about them. Above all, we consider the pioneering study by Henry Meige, appeared in the “Nouvelle Iconographie de la Salpêtrière” (1899), that demonstrates the possibility of a critical comparison with the “icono-diagnosis” approach used by Charcot and Richer, and, obviously, with the first works of psychoanalysis.
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Becaccia, Morris. "Machine Learning per il riconoscimento automatico delle attività umane da smartphone: una valutazione sperimentale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19576/.

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Abstract:
La tesi si occupa di creare un modello di classificazione analizzando dataset riguardanti le Human Activity Recognition. Il lavoro di tesi è stato diviso in due parti. La prima parte tratta lo stato dell'arte, in cui sono stati analizzati e approfonditi i temi di Machine Learning e sistemi HAR. Nella seconda parte è stato descritto il progetto. Il progetto si basa sul processo di Data Mining. Durante tutto il processo di Data Mining sono state fatte valutazioni e sperimentazioni sia durante la fase di pulizia dei dati e di preprocessing, sia durante la fase di classificazione valutando vari algoritmi. Alla fine del processo di Data Mining è stato ottenuto un modello di classificazione soddisfacente. Infine, è stata sviluppata un' applicazione moblie in Android, che accedendo ai valori di due sensori (accelerometro e giroscopio) e servendosi del modello di classificazione già creato, è in grado di riconoscere l'attività svolta dall'utente.
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Gardini, Nicola. "Le umane parole : l'imitazione nella lirica europea del Rinascimento da Bembo a Ben Jonson /." Milano : Mondadori, 1997. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb37532415f.

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Zago, Michela <1979&gt. "Analisi morfologica e molecolare di cellule da colture primarie umane esposte a resine biocompatibili." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1078/.

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Abstract:
The cytotoxicity of dental composites has been attributed to the release of residual monomers from polymerized adhesive systems due to degradation processes or the incomplete polymerization of materials. 2-Hydroxyethyl methacrylate (HEMA) is one of the major components released from dental adhesives. Cytotoxic effects due to high concentrations of HEMA have already been investigated, but the influence of minor toxic concentrations for long-term exposition on specific proteins such as type I collagen and tenascin has not been studied in depth. The objective of this project was to study the effect of minor toxic concentrations of HEMA on human gingival fibroblasts (HGFs) and human pulp fibroblasts (HPFs), investigating modification in cell morphology, cell viability, and the influence on type I collagen and tenascin proteins. Different concentrations of the resin monomer and different times of exposition were tested on both cell lines. The cell vitality was determined by MTT assay, and high-resolution scanning electron microscopy analysis was performed to evaluate differences in cell morphology before and after treatment. To evaluate the variability in the expression and synthesis of procollagen α1 type I and tenascin proteins on HGFs and HPFs treated with HEMA at different concentrations immunofluorescence, RT-PCR and western blot analysis, were carried out. The treatments on HGFs with 3mmol/L HEMA, showed a strong reduction of procollagen α1 type I protein at 72h and 96h, demonstrating that HEMA interferes both with the synthesis of the procollagen α1 type I protein and its mRNA expression. The results obtained on HPFs treated with different concentrations of HEMA ranging from 0,5mmol/L to 3mmol/L and for different exposition times showed a strong reduction in cell viability in specimens treated for 96h and 168h, while immunofluorescence and western blotting analysis demonstrated a reduction of procollagen α1 type I and an overexpression of tenascin protein. In conclusion, our results showed that the concentrations of HEMA we tested, effect the normal cell production and activity, such as the synthesis of some dental extracellular matrix proteins.
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Bulj, Zrinka <1983&gt. "Studio del ruolo della Protein chinasi B/Akt nella migrazione di Cellule Staminali Mesenchimali umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5154/.

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Abstract:
Le cellule staminali/stromali mesenchimali umane (hMSC) sono attualmente applicate in diversi studi clinici e la loro efficacia è spesso legata alla loro capacità di raggiungere il sito d’interesse. Poco si sa sul loro comportamento migratorio e i meccanismi che ne sono alla base. Perciò, questo studio è stato progettato per comprendere il comportamento migratorio delle hMSC e il coinvolgimento di Akt, nota anche come proteina chinasi B. L’espressione e la fosforilazione della proteinchinasi Akt è stata studiata mediante Western blotting. Oltre al time-lapse in vivo imaging, il movimento cellulare è stato monitorato sia mediante saggi tridimensionali, con l’uso di transwell, che mediante saggi bidimensionali, attraverso la tecnica del wound healing. Le prove effettuate hanno rivelato che le hMSC hanno una buona capacità migratoria. E’ stato osservato che la proteinchinasi B/Akt ha elevati livelli basali di fosforilazione in queste cellule. Inoltre, la caratterizzazione delle principali proteine di regolazione ed effettrici, a monte e a valle di Akt, ha permesso di concludere che la cascata di reazioni della via di segnale anche nelle hMSC segue un andamento canonico. Specifici inibitori farmacologici sono stati utilizzati per determinare il potenziale meccanismo coinvolto nella migrazione cellulare e nell'invasione. L’inibizione della via PI3K/Akt determina una significativa riduzione della migrazione. L’utilizzo di inibitori farmacologici specifici per le singole isoforme di Akt ha permesso di discriminare il ruolo diverso di Akt1 e Akt2 nella migrazione delle hMSC. E’ stato infatti dimostrato che l'inattivazione di Akt2, ma non quella di Akt1, diminuisce significativamente la migrazione cellulare. Nel complesso i risultati ottenuti indicano che l'attivazione di Akt2 svolge un ruolo critico nella migrazione della hMSC; ulteriori studi sono necessari per approfondire la comprensione del fenomeno. La dimostrazione che l’isoforma Akt2 è necessaria per la chemiotassi diretta delle hMSC, rende questa chinasi un potenziale bersaglio farmacologico per modulare la loro migrazione.
Human Mesenchymal Stromal Cells (hMSC) are currently tested in several clinical trials. In spite of hMSC efficacy is frequently linked to their ability to reach the affected site, little is known on their migratory behavior and the underlying mechanism. This study was designed to investigate the migratory behavior of hMSC and to test the involvement of Akt, also known as protein kinase B. Akt protein expression and phosphorylation was investigated in hMSC western blotting analysis. Cell migration was assessed by transwell, wound healing and time lapse in vivo motility assays. MSC results fairly migratory and Akt was strongly activated at basal level. Furthermore, the characterization of the major regulatory proteins and effectors, upstream and downstream of Akt, has led to the conclusion that the cascade of reactions of this signaling pathway in hMSC follows a canonical pathway. Pharmacological inhibitors were used to determine the potential mechanism responsible for cell migration and invasion. Blocking PI3K/Akt pathway resulted in decreased hMSC migration. The use of pharmacological inhibitors specific for individual Akt isoforms allowed us to discriminate the different role of Akt1 and Akt2 in the migration of the hMSC. Through our analysis, we demonstrated that pharmacological inactivation of Akt2, but not that of Akt1, significantly decreased cell migration and invasion. Although these results are not fully comprehensive for the understanding of the phenomenon, in the complex indicate that the activation of Akt2 plays a critical role in allowing the migration of the hMSC. The demonstration that the Akt2 isoform is required for the chemotaxis of direct hMSC, makes this kinase a potential pharmacological target to modulate the migration of such cells.
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Rizzi, Federica Maria Angela <1972&gt. "Evidenze molecolari del ruolo antiproliferativo e pro-apoptotico della clusterina in cellule epiteliali prostatiche umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/645/.

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Abstract:
The Clusterin (CLU) gene produces different forms of protein products which vary in their biological properties and distribution within the cell. Both the extra- and intracellular CLU forms regulate cell proliferation and apoptosis. Dis-regulation of CLU expression occurs in many cancer types, including prostate cancer. The role that CLU plays in tumorigenesis is still unclear. We found that CLU over-expression inhibited cell proliferation and induced apoptosis in prostate cancer cells. Here we show that depletion of CLU affects the growth of PC-3 prostate cancer cells. Following siRNA, all protein products quickly disappeared, inducing cell cycle progression and higher expression of specific proliferation markers (i.e. H3 mRNA, PCNA and cyclins A, B1 and D) as detected by RT-qPCR and Western blot. Quite surprisingly, we also found that the turnover of CLU protein is very rapid and tightly regulated by ubiquitin–proteasome mediated degradation. Inhibition of protein synthesis by cycloheximide showed that CLU half-life is less than 2 hours. All CLU protein products were found poly-ubiquitinated by co-immuniprecipitation. Proteasome inhibition by MG132 caused stabilization and accumulation of all CLU protein products, strongly inducing the nuclear form of CLU (nCLU) and committing cells to caspase-dependent death. In conclusion, proteasome inhibition may induce prostate cancer cell death through accumulation of nCLU, a potential tumour suppressor factor.
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Tassinari, Luca. "Sviluppo di un prototipo per l'acquisizione di segnali da geofoni e la classificazione di attività umane." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Negli ultimi anni, l'impiego di particolari sensori utilizzati congiuntamente ad algoritmi di Machine Learning ha permesso di sviluppare sistemi in grado di riconoscere e classificare differenti attività umane per mezzo dell’analisi delle vibrazioni strutturali da esse generate. Questo elaborato tratta il progetto e la realizzazione di un prototipo autonomo per l’acquisizione di segnali provenienti da geofoni elettromagnetici al fine di classificare quattro differenti attività umane (camminata, corsa, bicicletta, monopattino). Il cuore del prototipo è costituito dalla scheda Arduino Mega 2560, basata sul microcontrollore elettronico ATMega 2560. A seguito dello sviluppo del prototipo, sono state effettuate le rilevazioni dei dati per ognuna delle sopracitate attività. Si sono poi valutate, tramite matrici di confusione, le performance di una rete neurale feedforward impiegata come classificatore.
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Caliceti, Cristiana <1981&gt. "Ruolo delle specie reattive dell'ossigeno e di caveole/raft lipidici nella biosegnalazione in linee cellulari umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3788/.

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Abstract:
Membrane lipid rafts are detergent-resistant microdomains containing glycosphingolipids, cholesterol and glycosylphosphatidylinositol-linked proteins; they seem to be actively involved in many cellular processes including signal transduction, apoptosis, cell adhesion and migration. Lipid rafts may represent important functional platforms where redox signals are produced and transmitted in response to various agonists or stimuli. In addition, a new concept is emerging that could be used to define the interactions or amplification of both redox signalling and lipid raft-associated signalling. This concept is characterized by redox-mediated feed forward amplification in lipid platforms. It is proposed that lipid rafts are formed in response to various stimuli; for instance, NAD(P)H oxidase (Nox) subunits are aggregated or recruited in these platforms, increasing Nox activity. Superoxide and hydrogen peroxide generation could induce various regulatory activities, such as the induction of glucose transport activity and proliferation in leukaemia cells. The aim of our study is to probe: i) the involvement of lipid rafts in the modulation of the glucose transporter Glut1 in human acute leukemia cells; ii) the involvement of plasma membrane caveolae/lipid rafts in VEGF-mediated redox signaling via Nox activation in human leukemic cells; iii) the role of p66shc, an adaptor protein, in VEGF signaling and ROS production in endothelial cells (ECs); iv) the role of Sindecan-2, a transmembrane heparan sulphate proteoglycan, in VEGF signaling and physiological response in ECs and v) the antioxidant and pro-apoptotic activities of simple dietary phenolic acids, i. e. caffeic, syringic and protocatechuic acids in leukemia cells, characterized by a very high ROS content. Our results suggest that the role played by NAD(P)H oxidase-derived ROS in the regulation of glucose uptake, proliferation and migration of leukaemia and endothelial cells could likely occur through the control of lipid raft-associated signalling.
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Palladino, Giorgia. "Valutazione della localizzazione e della tossicità di nanoparticelle di silice fluorescenti su linee cellulari tumorali umane." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11152/.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è valutare l’attività di uptake delle cellule nei confronti di nanoparticelle di silice fluorescenti e il loro possibile effetto citotossico. Per verificare l’attività di uptake delle cellule abbiamo utilizzato 4 diverse linee cellulari tumorali umane e abbiamo studiato il comportamento delle nanoparticelle all’interno delle cellule grazie all’utilizzo del microscopio a fluorescenza, con cui abbiamo potuto valutare se le particelle sono in grado di penetrare nel nucleo, soprattutto ad alte concentrazioni o a lunghi tempi di incubazione. Per questa valutazione abbiamo effettuato incubazioni a concentrazioni crescenti di nanoparticelle e a tempi di incubazione sempre più lunghi. Inoltre, abbiamo coltivato le cellule sia in condizioni di crescita ottimali, addizionando il terreno con FBS, che in condizioni subottimali, senza l’aggiunta di FBS nel terreno, perché abbiamo ipotizzato che le proteine presenti nell’FBS potessero disporsi come una corona esternamente alle cellule, ostacolando l’uptake delle nanoparticelle. Infine, abbiamo valutato se le diverse linee cellulari avessero dei comportamenti diversi nei confronti dell’internalizzazione delle nanoparticelle. Per quanto riguarda la valutazione di un possibile effetto citotossico delle nanoparticelle, invece, abbiamo effettuato dei saggi di vitalità cellulare, anche in questo caso utilizzando 4 linee cellulari differenti. Come per l’analisi in microscopia, abbiamo effettuato l’incubazione a concentrazioni crescenti di nanoparticelle, a tempi di incubazione sempre più lunghi e in condizioni ottimali, aggiungendo FBS al terreno, o subottimali, senza FBS. Queste variazioni nelle condizioni di incubazione erano necessarie per capire se la vitalità cellulare potesse dipendere da un’alta concentrazione di nanoparticelle, da lunghi tempi di incubazione e dalla presenza o assenza di FBS e se l’effetto fosse diverso a seconda della linea cellulare sottoposta al trattamento.
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Fapohunda, Adamo. "HomeSurveillance: studio e realizzazione di un sistema di videosorveglianza a basso costo con riconoscimento delle sagome umane." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15460/.

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Abstract:
Scopo di questo progetto di tesi è implementare un sistema di sorveglianza domestico intelligente alternativo alle soluzioni proprietarie. Si vuole fornire una soluzione ibrida che sfrutti sensori e intelligenza artificiale per avvisare istantaneamente l’utente una volta rilevata la minaccia.
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Guardi, Giorgia. "Studi di fattibilità di misure di radioprotezione per le missioni umane nello spazio profondo con l'esperimento FOOT." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17796/.

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Abstract:
L'esperimento FOOT nasce con l'obiettivo di misurare la sezione d'urto differenziale per processi di frammentazione nucleare, al fine di descrivere con precisione l'interazione tra i fasci di ioni impiegati in adroterapia e i tessuti del paziente. La grande versatilità dell’esperimento permette di effettuare le stesse misure ad energie maggiori, in modo che le sezioni d’urto calcolate possano essere impiegate in studi di radioprotezione nello spazio. Queste misure sono di grande importanza per la progettazione delle future missioni umane nello spazio profondo. In questa tesi è stato svolto uno studio di fattibilità per misure di radioprotezione, con l'obiettivo di comprendere come modificare l'apparato sperimentale di FOOT al fine di mantenere una precisione simile a quella raggiunta per misure di adroterapia. Per valutare le prestazioni dell’apparato è stata simulata con il codice FLUKA la frammentazione di un fascio di ossigeno a 700MeV/u, picco massimo della radiazione cosmica di fondo nello spazio profondo, su un bersaglio di polietilene. Le grandezze prodotte sono state alterate per tenere conto delle risoluzioni dei rivelatori, ricavate da precedenti test beam. Si sono poi analizzate le distribuzioni delle due grandezze necessarie all'identificazione univoca dei frammenti: il numero atomico Z e il numero di massa A. I risultati ottenuti sono stati confrontati con quelli ricavati per un fascio incidente a 200MeV/u, energia tipicamente utilizzata in adroterapia. I risultati di questa analisi mostrano che il setup sperimentale di FOOT per misure di radioprotezione permette di mantenere una precisione nell'dentificazione dei frammenti pesanti confrontabile con quella che caratterizza il regime di adroterapia, con una risoluzione attorno al 3.5% per il valore di A e compresa tra il 2% (ossigeno) e il 3.7% (litio) per Z. La precisione raggiunta consente l'identificazione isotopica dei frammenti, necessaria per le misure di sezione d'urto differenziale.
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Cimatti, Luca. "Utilizzo di modelli computazionali di cardiomiociti derivati da staminali umane per la valutazione del rischio proaritmico dei farmaci." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
"All’inizio del nuovo millennio sono stati ritirati dal mercato diversi farmaci a causa del loro potenziale rischio proaritmico. Per limitare questo problema nel 2005 sono state promulgate due linee guida molto stringenti, S7B ed E14, per la valutazione preclinica e clinica del potenziale rischio proaritmico dei farmaci. A seguito non vi è più stato nessun ritiro di farmaci, ma si è notevolmente rallentato lo sviluppo di nuove molecole. Per superare questo problema, nel 2013 è stato proposto un nuovo metodo meccanicistico di valutazione del rischio proaritmico dei farmaci tramite una prima fase di classificazione in alto, medio, basso rischio attraverso un modello computazionale di cellula ventricolare umana adulta con conseguente conferma dello score tramite l’utilizzo in vitro di HiPSC-CM. L’obiettivo della mia tesi è stato quello di comprendere se anche un modello computazionale di HiPSC-CM possa essere utile in questo nuovo paradigma. Per questo ho testato, con questo nuovo modello, tre farmaci appartenenti alle tre diverse categorie di rischio confrontandone i risultati con quelli di un modello di cellula ventricolare umana. Infine ho utilizzato il modello computazionale di HiPSC-CM per investigare gli effetti proaritmici di un farmaco indicato in letteratura come a potenziale rischio in condizioni di ipokaliemia, ma non ancora classificato dal nuovo metodo di valutazione. Il modello HiPSC-CM si è mostrato particolarmente sensibile ed efficiente nella simulazione di possibili effetti indotti dal farmaco sulla gestione del calcio intra-cellulare, permettendo di investigare meccanismi non rilevabili dal modello computazionale di cellula ventricolare umana. Il modello di HiPSC-CM si propone quindi come un utile strumento computazionale per la valutazione del rischio proaritmico dei farmaci nell’ambito del nuovo paradigma. Potrebbe inoltre essere utile a livello di ricerca per comprendere meglio il potenziale d’azione cardiaco e tutti i processi che lo generano."
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Bottillo, Daniele. "Progettazione e Realizzazione di un sistema web per l'automazione dei processi di gestione delle risorse umane in Dallara Automobili." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1397/.

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Bianconi, Eva <1983&gt. "Ricerca di nuove strategie differenziative: Analisi degli effetti di stimoli fisici e molecolari su cellule mesenchimali umane isolate da tessuto adiposo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6513/.

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Abstract:
Introduzione. Le cellule mesenchimali derivate dal tessuto adiposo (hASC) rappresentano un importante strumento per la terapia cellulare, in quanto derivano da un tessuto adulto abbondante e facilmente reperibile. Con il dispositivo medico Lipogems l’isolamento di tali cellule è eseguito esclusivamente mediante sollecitazioni meccaniche. Il prodotto ottenuto è quindi minimamente manipolato e subito utilizzabile. Ad oggi, il condizionamento pro-differenziativo delle staminali è per lo più attuato mediante molecole di sintesi. Tuttavia, altri fattori possono modulare la fisiologia cellulare, come gli stimoli fisici e molecole naturali. Onde elettromagnetiche hanno indotto in modelli cellulari staminali l’espressione di alcuni marcatori di differenziamento e, in cellule adulte, una riprogrammazione, mentre estratti embrionali di Zebrafish sono risultati antiproliferativi sia in vitro che in vivo. Metodi. La ricerca di nuove strategie differenziative sia di natura fisica che molecolare, nel particolare onde acustiche ed estratti embrionali di Zebrafish, è stata condotta utilizzando come modello cellulare le hASC isolate con Lipogems. Onde acustiche sono state somministrate mediante l’utilizzo di due apparati di trasduzione, un generatore di onde meccaniche e il Cell Exciter . I trattamenti con gli estratti embrionali sono stati effettuati utilizzando diverse concentrazioni e diversi tempi sperimentali. Gli effetti sull’espressione dei marcatori di staminalità e differenziamento relativi ai trattamenti sono stati saggiati in RT-PCR quantitativa relativa e/o in qPCR. Per i trattamenti di tipo molecolare è stata valutata anche la proliferazione. Risultati e conclusioni. La meta-analisi dei dati delle colture di controllo mostra la stabilità d’espressione genica del modello. I trattamenti con i suoni inducono variazioni dell’espressione genica, suggerendo un ruolo regolatorio di tali stimoli, in particolare del processo di commitment cardiovascolare. Due degli estratti embrionali di Zebrafish testati inibiscono la proliferazione alle 72 ore dalla somministrazione. L’analisi d’espressione associata ai trattamenti antiproliferativi suggerisce che tale effetto abbia basi molecolari simili ai processi di differenziamento.
Background. Adipose derived mesenchymal stem cells (hASC) represent an interesting tool for cell therapy, due to their tissue derivation that is abundant and easily available. Using Lipogems, a medical device, stem cells isolation is performed only with mild mechanical forces, giving a minimally manipulated and ready to use fat product. To date, the differentiation processes in vitro are mostly obtained using chemical compounds. Anyway, other factors are shown to be modulators in cell physiology, as physical stimuli and some natural molecules. For instance, electromagnetic waves induced the expression of differentiation markers in stem cell models and adult cells were reprogrammed after treatment, while Zebrafish embryo derived extracts were shown to be antiproliferative both in vitro and in vivo. Methods. The search for new differentiation strategies was focused both on physical waves and Zebrafish extracts, using hASC isolated with Lipogems as cell model. Acoustic waves were gave using two types of transducer, the mechanical wave generator and the Cell Exciter. Zebrafish extracts treatments were performed using different doses and experimental times. Gene expression analysis of stemness and differentiation genes was conducted in both the experimental approaches using quantitative relative RT-PCR and/or qPCR. Proliferation assay was also performed for treatments with natural compounds. Results and conclusions. Control cell culture data meta-analysis revealed that hASC has a stable gene expression in basal conditions. Acoustic waves induced gene expression changes in hASC, in particular in cardiovascular commitment genes, suggesting a regulatory role in differentiation processes. Two of the Zebrafish extracts are shown to inhibit hASC proliferation, with statistical significance after 72 hours from the treatment. Gene espression analysis suggested that this effect could share the same molecular mechanism with differentiation events.
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Zeppilli, Giulia. "Metodi matematici per lo sviluppo di una nuova distanza genetica per inferire eventi demografici da dati di sequenziamento di popolazioni umane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7952/.

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Abstract:
La tesi individua un metodo matematico per inferire alcuni eventi demografici relativi a popolazioni umane, attraverso l’analisi di dati, reali e simulati, e con strumenti di statistica e analisi numerica (Cluster Analysis, Analisi Discriminate, Analisi della varianza, Interpolazione).
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MOCHI, FRANCESCA. "Creatività individuale e di team: Esperimenti riguardo gli effetti degli stili di leadership e delle pratiche di gestione delle risorse umane." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39858.

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Abstract:
La tesi approfondisce alcune delle risorse strategiche che permettono la sopravvivenza e il miglioramento delle organizzazioni. Essa si divide in tre articoli, il fil rouge è l’utilizzo degli esperimenti come metodologia di ricerca. Riconoscendo la creatività dei lavoratori come una competenza strategica e una misura di performance sia a livello individuale che di gruppo, il primo articolo confronta gli effetti di tre stili di leadership – trasformazionale, transazionale e laissez-faire – sulla creatività individuale e mostra quale di essi sia più appropriato per il suo incremento. I mood positivi e negativi sono stati inclusi nel modello di ricerca come mediatori e la motivazione intrinseca è stata inclusa come moderatore. Il secondo articolo estende il primo e indaga le medesime relazioni a livello di team. Non solo i leader, ma anche i follower sono rilevanti per le organizzazioni: i talenti sono la linfa vitale delle organizzazioni e il loro comportamento deve essere indagato in modo da attrarli, trattenerli e gestirli. Il terzo articolo indaga quindi il comportamento dei talenti nella ricerca di una posizione lavorativa e nella scelta del datore di lavoro tramite l’utilizzo di social media e l’analisi delle pagine sui social network.
The purpose of the thesis is to provide an in-depth understanding of some strategic resources that allow organizational survival and improvement. The thesis is divided into three papers and the fil rouge is the use of experimental design as research methodology. Recognizing creativity as a strategic competence and a measure of individual or team performance, the first paper compares the effect of three leadership styles – transformational, transactional and laissez-faire – on individual creativity, thus showing which leadership behavior is the most suitable for enhancing it. Positive and negative moods are included in the research design as mediators and individual intrinsic motivation is included as moderator. The second paper is an extension of the first one and investigates the same relationships at a team level of analysis. Furthermore, not only leaders are relevant for the organizations, but followers too. Talents are the life-bloods of organizations and their behaviours have to be detected for attracting them, but also for retaining and managing them. The third paper untangles the job seekers’ behaviors in looking for a job and choosing a company rather than another one basing their choice on the screening of social media and social network pages.
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Melani, Federica. "Applicazione delle People Analytics ai processi di Formazione e Sviluppo del Gruppo HERA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di valutare l’impatto delle nuove metodologie di analisi predittiva in ambito Risorse Umane. Il motivo di questa scelta nasce dal crescente interesse per le People Analytics, nuovi metodi di analisi che permettono di supportare i manager nel prendere decisioni. Queste metodologie si basano su conoscenze di matematica, statistica e modellazione per analizzare i dati ed effettuare analisi predittive. Sono state ampiamente utilizzate in fase di selezione, valutazione della performance e misurazione del grado di retention. L’elaborato si basa sul tirocinio svolto presso il Gruppo Hera, multiutility leader nei servizi ambientali, idrici ed energetici con sede a Bologna. In particolare, il focus è rivolto in ambito Formazione e Sviluppo, con l’obiettivo di individuare quali componenti determinano performance superiori.
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Ferri, Francesca <1978&gt. "Nuova funzione della DNA topoisomerasi I nella regolazione della pausa trascrizionale della RNA polimerasi II in regioni prossimali al promotore in cellule umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/496/.

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Procicchiani, Tommaso. "Apprendimento organizzativo: Teorie e metodi nella gestione d'impresa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6400/.

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Abstract:
Apprendere nelle organizzazioni, analisi della letteratura afferente con particolare attenzione al modello della "learning organization". Applicazioni e casi pratici per un raffronto con gli aspetti teorici precedentemente approfonditi e per l'individuazione dei trend attuali della gestione della conoscenza e dei processi di apprendimento all'interno delle organizzazioni con particolare attenzione al mondo del business internazionale.
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Salamon, Nicole. "Sviluppo di reti neurali U-Net per l’analisi cellulare da acquisizioni video in microscopia ottica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23990/.

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Abstract:
Questa tesi, svolta in collaborazione con il team guidato dalla Dott.ssa Ceroni all’Imperial College (Londra), si è proposta di sviluppare un sistema di segmentazione per immagini di microscopia basato su U-Net. Questo software è stato testato su due dataset distinti, uno composto di immagini rappresentanti cellule batteriche, e l’altro cellule umane ingegnerizzate. Nel primo caso, un set-up microfluidico chiamato “Mother Machine” ha permesso lo studio di come diverse caratteristiche cellulari (es. forma, livello di fluorescenza) cambino tra una generazione e l’altra. Nel secondo, due diverse configurazioni di training sono state valutate per determinare quella maggiormente indicata per le immagini e l’applicazione considerata. Nel testo seguente sono descritti tutti i procedimenti adottati per permettere l’addestramento della rete neurale su entrambi i dataset, e l’analisi dei risultati. Viene anche affrontato il tema del Machine Learning, e vengono introdotte alcune nozioni di biologia molecolare e di microscopia ottica. Infine, vengono proposte alcune considerazioni conclusive. Questo lavoro, benché parte di un progetto più ampio, ne rappresenta una componente importante, fornendo un sistema altamente tecnologico per l’analisi di immagini di microscopia e lo studio della funzionalità di cellule ingegnerizzate.
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Brattoli, Luca. "Analisi computazionale del potenziale d’azione in cardiomiociti derivati da cellule staminali umane pluripotenti indotte: caratterizzazione del fenotipo atriale in condizioni normali ed in presenza di fibrillazione atriale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Nell'elaborato ci siamo concentrati in prima analisi su un aspetto generale delle hiPSC-CM e verificato che il modello Paci del 2015 è robusto rispetto alle principali variazioni di conduttanza massima delle correnti ioniche usando come soglia di classificazione la triangolazione, tranne rispetto ad alcune importanti variazioni che bisognerà studiare più nel dettaglio successivamente se riscontrate fisiologicamente. Questo studio è un piccolo passo avanti verso la prospettiva futura di poter utilizzare le hiPSC-CM per studiare meccanismi elettrofisiologici o per l'effetto di farmaci sulle malattie. Inoltre studiando un caso più specifico di utilizzo delle hiPSC-CM, come la fibrillazione atriale, abbiamo verificato che è possibile riprodurre in simulazione i risultati ottenuti sperimentalmente su cellule ottenute da pazienti affetti da questa patologia e caratterizzate da notevoli alterazioni della loro elettrofisiologia. Questo risultato conferma l'utilità e le potenzialità dell'utilizzo dei modelli computazionali in questo ambito di ricerca, in quanto permettono di effettuare test e analisi più approfonditi al calcolatore senza la necessità di doverli effettuare in vitro. Inoltre abbiamo verificato che le modifiche alle correnti trovate nei pazienti AF1 e AF2 riproducono lo stesso effetto (APD90 più lungo) sia se applicate sulle cellule di CTRL del modello Paci che sulle cellule sperimentali di Benzoni e coautori. L'utilizzo delle hiPSC-CM sarà in futuro sempre più importante per lo studio e l'analisi delle malattie cardiache e l'integrazione di tecniche sperimentali e computazionali permetterà di comprendere a fondo i meccanismi patofisiologici coinvolti.
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Dal, Pozzo Fabiana <1978&gt. "Virus animali come modello nello studio in vitro dell'attività di molecole antivirali: applicazioni future in medicina veterinaria e nei confronti di virus filogeneticamente correlati responsabili di patologie umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/531/.

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Lambertucci, Luca. "Analisi e progettazione delle funzinalità di un software per la gestione delle competenze: sviluppo del modello di processo e del prototipo funzionale. Soluzioni per la gestione integrata del ciclio di gestione delle Risorse Umane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/978/.

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Govoni, Irene. "Analisi e progettazione delle funzionalità di un software per la gestione delle competenze: sviluppo del modello di processo e del prototipo funzionale. Struttura di analisi e definizione dei dati per la gestione delle Risorse umane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1007/.

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Ruggeri, Riccardo. "L'epcidina e il suo ruolo nell'omeostasi del ferro a livello cardiaco." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11251/.

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Abstract:
L’epcidina (HAMP) è un ormone peptidico coinvolto nella regolazione sistemica dell’omeostasi del ferro e risulta essere espresso anche a livello cardiaco. Questo studio è stato condotto per approfondire le conoscenze riguardo al ruolo dell’epcidina e dei geni regolatori del ferro e il loro coinvolgimento nella patologie cardiache. Sono stati condotti studi sull’atassia di Friedreich (FRDA), una patologia neurodegenerativa caratterizzata dallo sviluppo di una cardiomiopatia da sovraccarico di ferro. A tale scopo, sono stati derivati cardiomiociti da cellule staminali pluripotenti indotte umane (hiPSCs) di un paziente affetto da FRDA e da un soggetto sano (Ctr) e in queste cellule è stata analizzata l’espressione del gene HAMP. I risultati ottenuti hanno evidenziato un aumento significativo dell’espressione genica di HAMP nei cardiomiociti FRDA rispetto ai controlli. Parallelamente, l’espressione genica di HAMP e di altri geni regolatori del ferro è stata analizzata in un modello animale murino sottoposto a ipossia intermittente (IH) e a un danno ischemico indotto dalla legatura coronarica (LAD). Nel gruppo di topi normossici sottoposti alla legatura coronarica (Normo LAD) è stata evidenziato un aumento dell’espressione genica di HAMP simile a quello riscontrato nei cardiomiociti FRDA, suggerendo che questo gene potrebbe essere indotto in presenza di un danno cardiaco. Inoltre, l’espressione della ferritina, una proteina coinvolta nello storage del ferro con attività antiossidante, rimane invariata nei topi sottoposti a un danno cardiaco come la LAD, mentre risulta essere aumentata nei topi sottoposti a IH. Pertanto, l’aumento di espressione della ferritina potrebbe contribuire ai meccanismi di cardioprotezione indotti dall’ipossia intermittente. I risultati di espressione genica ottenuti in questo studio saranno validati mediante studi di espressione proteica.
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Pagano, Dario. "Diritti naturali e Diritti Umani." Thesis, Paris 10, 2015. http://www.theses.fr/2015PA100036/document.

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Abstract:
Cette thèse a pour but de comprendre si les droits humains contemporains sont les équivalents des droits naturels affirmés à l’époque moderne. En un premier temps, les conceptions contemporaines sur la nature des droits humains sont étudiées, en particulier les conceptions qui reconstruisent le sens des droits de l’homme à partir des positions ontologiques. En un second temps, une reconstruction de cette comparaison est mise en évidence sous trois perspectives : l’idée des droits naturels, le concept des droits naturels et les théories des droits naturels. Enfin, une fois mis en évidence les aspects significatifs de ces catégories, on procède à leur comparaison, en soulignant les points de continuité entre droits humains et droits naturels et les différences qui séparent leur chemin
The aim of this work concerns the relation between human rights and natural rights, in order to understand if human rights are those natural rights affirmed in the modern age. First of all, we analyse the contemporary conceptions about human rights nature, especially those which find their meaning from ontological positions. Secondly, we reconstruct the term of this comparison from three perspectives : the idea of natural rights, the concept of natural rights, the theories of natural rights. At last, after the individuation of relevants aspects between both categories, we compare them, highlighting the common points and the differences that separate their path
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Arboritanza, Loreno. "Leonardo Ricci: l'abitare (umano) 1950-1970." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15697/.

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Abstract:
L’architetto Leonardo Ricci (1918-1994), pittore, scenografo, urbanista, docente, è stato un esponente della «scuola fiorentina» che ha come sua figura di riferimento Giovanni Michelucci, suo maestro. Questa ricerca di tesi ha lo scopo di analizzare i progetti dell’architetto legati al tema dell’abitare, a cavallo tra gli anni Cinquanta-Settanta. Il tema dell’abitare è un tema che accompagnerà Ricci per tutta la sua carriera. Fulcro principale del suo progettato è legato ad una concezione «esistenziale» del fare architettura, conferendo allo spazio il primato assoluto: dinamico, continuo, organico, lo spazio viene modellato dagli «atti di vita» di chi lo abita e che solo in ultimo si concretizza in forma: qui il rifiuto dell’architetto di forme prestabilite e dettate da un particolare «stile». Attraverso lo studio approfondito di tre progetti di residenza (la Casa teorica a Monterinaldi, la Casa Bruno Rossi a Montepiano, la macrostruttura Habitation study), questa tesi vuole indagare e riassumere le principali fasi di ricerca che accompagnano l’architetto in questi anni: dalla diffusione dell’idee organicistiche di matrice wrightiana negli anni Cinquanta a quelle di natura espressionista durante gli anni Sessanta. Sebbene questi progetti non siano stati realizzati, metteranno in evidenza le principali caratteristiche legate alla sua progettazione e riassumibili nei seguenti punti: linea di terra / aggregazione volumetrica / spazio centrifugo / continuità spaziale / dinamismo spaziale. In conclusione, lo scopo di questa tesi è di contribuire a una maggiore conoscenza di questo architetto, di cui poco è stato pubblicato e poco ancora si conosce, esaminando le circostanze, le difficoltà e le innovazioni, ancora attuali, che hanno portato Leonardo Ricci alla definizione di spazi inediti dell’abitare.
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Forlani, Margherita. "Nuovo modello cinetostatico della caviglia umana." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2066/.

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Abstract:
The relevance of human joint models has been shown in the literature. They can help in diagnosis, in prostheses and ortheses design and in predicting the joints’ behavior. Recently a sequential approach for the modeling of the human diarthrodial joints composed of three steps has been proposed. At each step the role of some anatomical structures is considered. Starting from a limited number of structures, the model gets more and more sophisticated until all the components, both passive (articular surfaces, ligaments and tendons) and active (muscles), are incorporated in the final model. According to this procedure, the behavior of the human ankle during passive motion (no loads applied) has been previously modeled by a one degree of freedom 5-5 fully parallel mechanism. Starting from this model, the kinetostatic model of the human ankle joint that replicates its behavior when external loads are applied is developed. The anatomical and mechanical characteristics and the role of the passive structures are considered; a multifiber model is developed and an optimization criteria based on experimental data is proposed. Finally an application of the developed model to an amputated ankle is presented, together with the results obtained from the optimization of the geometrical and mechanical Parameters. Although some improvements can be achieved, the model is satisfactorily able to replicate the behavior of the human ankle subject to the anterior drawer and the inversion clinical tests applied in the neutral position.
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Giovannini, Catia <1975&gt. "Ruolo dei geni Notch nell'epatocarcinoma umano." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/196/.

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Vandi, Giuliano. "Studio della variabile umana nell'inserimento di dati liberi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4187/.

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Fontanarosa, Gabriele. "Studio del network metabolico umano: modelli e applicazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8388/.

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Abstract:
Il lavoro di tesi si basa sull'analisi del database pubblico ReconX, il quale costituisce lo stato dell'arte della ricostruzione in silico del metabolismo umano. Il modello che se ne può estrarre è stato impiegato per simulazioni di metabolismo cellulare in condizioni di ossigeno variabile, valutando l'impatto della carenza di ossigeno sulle reazioni e su i pathways metabolici. Le tecniche impiegate appartengono alla systems biology e sono di tipo bioinformatico e riguardano flux balance analysis e flux variability analysis. I risultati trovati vengono quindi confrontati con la letteratura di settore. E' stato inoltre possibile estrarre dei sotto network dal modello principale, analizzando la rete di connessioni esistente fra i metaboliti e fra le reazioni separatamente. Viene estratto e studiato anche il network di interazione fra pathways, su cui è introdotta una misura ad hoc per valutare la forza di connessione fra i vari processi. Su quest'ultimo network viene anche effettuata un'analisi di tipo stocastico, mostrando che tecniche di tipo markoviano possono essere applicate per indagini diverse da quelle più in uso basate sui flussi. Infine viene mostrata una possibile soluzione per visualizzare graficamente i network metabolici così costituiti.
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Foglietta, Davide. "Quercetina e rutina: Metabolismo e risvolti sulla salute umana." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15082/.

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Abstract:
Quercetina e rutina sono oggetto di molte ricerche sia perché sono tra i flavonoli maggiormente presenti nelle piante sia per gli effetti positivi che si suppone possano avere nell’uomo. Ciononostante, a tutt’oggi non è ancora completamente chiarito il loro meccanismo di azione ed il loro metabolismo a livello dell’organismo umano. In particolare, non è ben nota la dinamica del loro assorbimento. L’idrolisi della rutina a quercetina e rutinosio è importante ai fini della biodisponibilità della molecola. L’aglicone della quercetina è assorbito sia nello stomaco che nell’intestino mentre i glicosidi della quercetina, compresa anche la rutina, per essere assorbiti devono essere deglicosilati. In particolare, la rutina viene deglicosilata ad opera della flora microbica intestinale. Scopo dello studio oggetto di questo elaborato di laurea è stato valutare se l’idrolisi della rutina possa avvenire anche ad opera dell’enzima amiloglucosidasi. L’attività idrolitica dell’enzima sulla rutina è stata valutata tramite analisi LC-MS, che non ha evidenziato alcuna deglicosilazione. Questo studio è da considerarsi preliminare, e rappresenta solo un passo in avanti per capire la biodisponibilità di rutina e quercetina, che ha importanti ricadute anche a livello di formulazione di nuovi alimenti arricchiti con sostanze bioattive.
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Memma, Fabrizio. "Distribuzione delle Terre Rare nelle acque destinate all’alimentazione umana." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5123/.

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Abstract:
La distribuzione delle Terre Rare (REE) nell’ambiente deriva da una serie di processi interagenti all’interno di un sistema dinamico che include il ciclo idrologico, attività geologiche, fisiche – chimiche (weathering), fenomeni atmosferici e attività umane. Queste contribuiscono alla dispersione superficiale di tutti gli elementi e in particolare di quelli in traccia tra cui i lantanidi (La, Ce, Pr, Nd, Pm, Sm, Eu, Gd, Tb, Dy, Tm, Ho, Er, Yb e Lu) che si ritrovano un po’ ovunque in tutte le matrici, frazionate in modo diverso. L’acqua destinata al consumo alimentare è una di queste. Prelevata di solito da acquiferi profondi, superficiali o da pozzi posti in differenti contesti litologici, può essere soggetta a modifiche importanti delle proprietà fisiche-chimiche e microbiologiche. Più acque minerali relative a marche differenti e conservate in bottiglie di vetro e PET messe a confronto, hanno dimostrato che il vetro è in grado di rilasciare numerosi elementi in funzione della tipologia di acqua contenuta, del tipo di vetro (chiaro o colorato) e delle condizioni predisponenti il rilascio (proprietà intrinseche dell’elemento, fattori esterni quali fonti di calore, ecc.). Terre rare come Ce, La, Pr, Nd, Sm, Eu, Er, Dy, Y e Sc possono essere ceduti in modo differenziale nell’acqua delle bottiglie. In più casi l’arricchimento è evidenziato da acque nelle quali è stata aggiunta anidride carbonica, mentre non si notano cambiamenti eccessivi nel corrispettive naturali. Per i contenitori in PET si registra un marcato rilascio di antimonio (Sb), ampiamente usato sotto forma di triossido di antimonio nel ciclo produttivo delle plastiche. Rispetto alle acque minerali, quelle di rubinetto soffrono gli effetti dei trattamenti di potabilizzazione e dell’interazione con il sistema di distribuzione idrico. La distribuzione dei lantanidi è influenzata dalle condizioni redox (particolarmente per Ce, ed Eu) e dalla relativa capacità di essere complessati e, quindi, mobilizzati in maniera differente. Nonostante il forte impatto delle attività umane, i valori anomali di alcuni (Gd, Nd) sono nell’ordine dei ng/L, come del resto per tutti gli altri e non costituiscono un pericolo per la salute umana. Al fattore geogenico si attribuiscono i tenori maggiori (ΣREE >1000ng/L) riscontrati in Sardegna.
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LIPAROTI, FEDERICA. ""CAPITALE SOCIALE" E "SVILUPPO UMANO". PROFILI DI RILEVANZA PENALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6897.

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Abstract:
Il lavoro è il risultato di una ricerca finalizzata a realizzare una tipica “integrazione tra saperi” (giuridici, empirico-criminologici e filosofico-politici), che si è dedicata particolarmente alla riflessione sulla rilevanza politico-criminale di nozioni ormai ben conosciute e studiate dalle scienze sociali, quali quelle di “capitale sociale” e di “sviluppo umano”. Dopo averne esplorato alcune essenziali corrispondenze con i princìpi della Costituzione italiana (innanzi tutto quelli espressi dall’art. 3), si è dedicata a una ricognizione della giurisprudenza della Corte Costituzionale che ha applicato tali princìpi in materia penale e processuale-penale, per verificare possibili percorsi ricostruttivi delle categorie penalistiche in grado di valorizzarne significati e contenuti normativi.
The dissertation is the outcome of a research lead according to a method of “knowledge integration” (namely compounding the legal, criminological and political-philosophical fields), which has dealt mainly with “social capital” and “human development”: two highly thought-provoking concepts, widely studied by social sciences. After having pinpointed some parallels thereof in principles of the Italian Constitution (mainly to be found in the art. 3), a set of relevant decisions of the Constitutional Court applying them in criminal cases have been considered. Some hints and proposals are finally advanced in order to improve, aptly through this sort of “constitutional reading” of “social capital” and “human development”, the meaning and possible development of essential conceptual schemes well established in the criminal law.
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