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Journal articles on the topic 'Uomini'

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1

Risset, Jacqueline. "Uomini del disonore." Lignes 17, no. 3 (1992): 137. http://dx.doi.org/10.3917/lignes0.017.0137.

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2

Sarti, Raffaella. "...E uomini a casa." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (October 2017): 31–45. http://dx.doi.org/10.3280/pri2016-002003.

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3

Teggi, Annalisa. "Uomini san(t)i." Chesterton Review in Italiano 1, no. 1 (2011): 97–102. http://dx.doi.org/10.5840/chesterton-italiano20111116.

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4

Paccagnella, Luciano. "Donne e uomini online." Quaderni di Sociologia, no. 79 (April 1, 2019): 103–22. http://dx.doi.org/10.4000/qds.2512.

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5

Malina, Artur. ""Kto może być zbawionym?" (Mk 10,26)." Verbum Vitae 1 (June 15, 2002): 105–22. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1310.

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Abstract:
Alla domanda dei discepoli „chi può essere salvato?” (Mc 10,26) Gesù risponde con l'affermazione dell'onnipotenza divina di operare ciò che presso gli uomini risulta impossibile (Mc 10,27). La richiesta di separarsi radicalmente da tutti i beni per trovarsi nella sequela dietro Gesù, rivolta al ricco interessato alle condizioni di ereditare la vita eterna (Mc 10,21), e la promessa di questa vita, fatta a coloro rispondono positivamente a tale chiamata alla sequela (Mc 10,30), conferiscono alla sua risposta una dimensione cristologica. La presentazione della salvezza come dono di Dio, che è offerto agli uomini nella sequela dietro Gesù, rivela la relazione unica di Gesù con Dio e le sue conseguenze per gli uomini. Sull'esempio negativo del ricco e quello positivo dei discepoli si vede come il rapporto degli uomini con Gesù sia determinante per il loro rapporto con Dio.
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6

Marchesi, Andrea. "Qui ci vuole (anche) il maschio. Sulla latitanza degli uomini nelle professioni educative." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 18 (September 2012): 114–25. http://dx.doi.org/10.3280/eds2012-018012.

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Abstract:
Gli uomini impegnati in campo educativo sono, ormai, una minoranza sempre piů residuale e di questa evidenza invisibile si discute poco, come se fosse un dato naturale che ad occuparsi di educazione siano solo le donne. Eppure non č sempre stato cosě, basti pensare alla figura del maestro elementare come all'educatore dei servizi extrascolastici. Che cosa ha determinato la scomparsa degli uomini dal mondo dell'educazione? E quali effetti sta producendo sulle pratiche e sui soggetti? La perdita di prestigio sociale e l'indebolimento della carica trasformativa dell'educazione possono spiegare, in parte, l'assenza degli uomini, senza sottovalutare i cambiamenti che investono il genere maschile: la crisi della figura del padre, del principio di autoritŕ e responsabilitŕ. L'educazione sembra, allora, ridursi alla dimensione della cura, con una presenza esclusivamente femminile, indebolendo il gioco dei ruoli e delle differenze che segna il confronto tra generazioni. Č forse il sintomo di una crisi piů ampia, che prefigura nuovi orizzonti nei quali si collocano proprio i giovani uomini che, in controtendenza, scelgono di impegnarsi come educatori.
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7

Abruzzese, Saverio. "Č un mondo di uomini." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2010): 7–19. http://dx.doi.org/10.3280/mg2009-003001.

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8

Maritan, Claude. "Gli uomini e la pornografia." SETTING, no. 35 (November 2014): 89–103. http://dx.doi.org/10.3280/set2013-035005.

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9

Hansbury, Griffin. "L'uomo vaginale: lavorare con la corporeità di uomini queer al confine del transgender." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (March 2021): 19–40. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-001003.

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Abstract:
Invece di esaminare i fenomeni espliciti dell'esperienza transgender, viene discusso il "confine del transgender" in persone non transgender, ed esplorato il rapporto tra gli uomini e "il Vaginale", inteso sia come reale che come fantasticato. Concepire il Vaginale come una controparte del Fallico permette di scollegare dal femminile in senso stretto gli stati vaginali psichici e corporei, così che, come il Fallico, diventano accessibili da persone di tutti i generi e sessi. Il concetto di Vaginale va al di là dell'esperienza reale e incarnata di molti uomini transgender che vivono in corpi "femminili" interi, parziali e/o temporanei, e può trovare applicazione anche alla realtà psico-fisica di numerosi uomini non transgender. Viene anche presentato il caso clinico di un paziente omosessuale che fa la fantasia che il proprio ano sia una vagina.
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Malina, Artur. "Dotyk miłosierdzia (Mk 2,1-12)." Verbum Vitae 3 (January 14, 2003): 119–37. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1955.

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Abstract:
Le guarigioni operate da Gesu diventano occasione per dimostrare il suo potere sul male che opprime gli uomini. Il senso di questi miracoli non si limita alla liberazione degli uomini da mali fisici. L'autorita di liberare gli uomini dai peccati viene inquadrata nel contesto dell'attivita taumaturgica a benificio degli infermi. La direzione della trasmissione di contagiosita dall'impuro al puro, riaffermata frequentemente nella Scrittura, e invertita di cento ottanta gradi: il lebbroso invece di contaminare Gesu, diventa purificato immediatamente dopo essere toccato da lui (1,41-42). L'accusa di bestemmiare, motivata dagli scribi con l'unicita di Dio (2,6-7), deve cedere al riconoscimento della sua autorita di rimettere i peccati, avvalorata dalla guarigione del paralitico (2,8-11). Alla contestazione del suo comportamento nei confronti dei peccatori egli rivela lo scopo di tutta la sua missione di salvezza nei loro confronti (2, 15-17).
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Muiesan, Maria Lorenza, Anna Paini, Claudia Agabiti Rosei, and Carolina De Ciuceis. "Aspetti del RCV nella donna Aspetti di genere nel trattamento della Ipertensione arteriosa." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 1 (May 31, 2022): 43–46. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-1-10.

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Abstract:
L’ipertensione arteriosa rappresenta il principale, ma spesso trascurato, fattore di rischio globale per la morbidità e mortalità cardiovascolare nelle donne ed esercita il peso maggiore sul loro stato di salute. Sono state messe in evidenza differenze tra uomini e donne per quanto riguarda la prevalenza, la consapevolezza ed il controllo della ipertensione arteriosa. La prescrizione di alcune classi di farmaci tende ad essere maggiore nelle donne rispetto agli uomini, anche se le motivazioni alla base di tale evidenza non sono completamente chiare. La efficacia della terapia antiipertensiva sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari (CV) sembra essere simile negli uomini e nelle donne, sebbene la minore percentuale di donne partecipanti agli studi clinici randomizzati svolti in passato potrebbe aver influenzato i risultati. Sarebbe pertanto utile che la ricerca clinica future potesse esplorare eventuali differenze di sesso nell’ambito della ipertensione arteriosa, delle sue complicanze e dell’effetto del trattamento.
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Gaetani, Claudio. "Gli uomini che non verranno, piů." HISTORIA MAGISTRA, no. 3 (April 2010): 149–53. http://dx.doi.org/10.3280/hm2010-003013.

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Mazzoldi, Sabina, and C. Segal. "Natura, uomini e dei in Sofocle." Quaderni Urbinati di Cultura Classica 62, no. 2 (1999): 171. http://dx.doi.org/10.2307/20546598.

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Casertano, Giovanni. "verità, i ricordi e il tempo." Eikasía Revista de Filosofía, no. 12 (February 27, 2023): 261–83. http://dx.doi.org/10.57027/eikasia.12.532.

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Abstract:
Il Timeo è quindi la continuazione dei discorsi sulla «città bella», sulla distinzione dei cittadini in tre classi, sull’educazione degli uomini nella città, sulla comunanza dei beni, delle donne e dei figli. Un dialogo «politico», dunque? Non esattamente. O meglio, un dialogo che inquadra la politica della città in un orizzonte «cosmico», nel quale la vita, le vicende, la storia della città degli uomini si trovino ad essere inserite in una vita ed una storia molto più ampie, quella dell’universo intero.
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Migliaccio, S. "Marker infiammatori e rischio di fratture di bacino e vertebrali negli uomini: le fratture osteoporotiche negli uomini." L'Endocrinologo 17, no. 4 (August 2016): 219. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-016-0215-9.

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Volpe, Roberto. "Rischio cardiovascolare: diversità tra uomini e donne." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (May 2019): 135–42. http://dx.doi.org/10.3280/we2018-001009.

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Joost-Gaugier, Christiane L., and Mario Del Treppo. "Condottieri e uomini d'arme nell'Italia del Rinascimento." Sixteenth Century Journal 35, no. 1 (April 1, 2004): 250. http://dx.doi.org/10.2307/20476888.

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Fekete, Miklós. "Kastraten, die primi Uomini der Europäischen Opernbühnen." Studia Universitatis Babeş-Bolyai Musica 62, no. 1 (June 20, 2017): 49–62. http://dx.doi.org/10.24193/subbmusica.2017.1.03.

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Mannarini, Terri. "Il genere della sfera pubblica. Asimmetria o dialogo?" PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (February 2011): 55–64. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-002006.

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Abstract:
Lo studio mira ad acquisire elementi di conoscenza empirici utili a comprendere se i contesti della deliberazione pubblica rappresentano uno spazio di voce non penalizzante per le donne, oppure se, al contrario, riproducono meccanismi di esclusione e discriminazione, come sostenuto da alcune studiose femministe (Young, 1996; Benhabib, 1996). Attraverso l'analisi di dodici interviste a partecipanti (metà uomini e metà donne) a tre esperienze di deliberazione, l'autrice giunge alla conclusione che i modelli di partecipazione sono qualitativamente diversi per uomini e donne, e che i setting deliberativi, pur configurandosi come contesti tendenzialmente favorevoli alla partecipazione femminile, non possono aprioristicamente essere considerati immuni ai processi di discriminazione. In prospettiva di un approfondimento, l'autrice sottolinea come questo aspetto possa essere meglio indagato attraverso l'analisi dell'interazione tra i soggetti deliberanti.
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Norcini Pala, Andrea. "Personalitŕ, orientamento sessuale e ruolo sessuale: un'indagine online su un campione italiano di uomini." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (January 2011): 51–66. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2010-002004.

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Abstract:
Diverse indagini hanno identificato delle differenze rispetto ai tratti di personalitŕ fra uomini eterosessuali, bisessuali e omosessuali. Inoltre, č stato riscontrato anche che in alcune culture come quelle mediterranee e latine č presente una forte associazione fra ruolo sessuale, orientamento sessuale e lo stereotipo legato alla dicotomia maschio/femmina. Nel presente lavoro si vogliono indagare le differenze di personalitŕ in un campione italiano di uomini, considerandone sia l'orientamento sessuale sia il ruolo sessuale. I soggetti sono stati reclutati attraverso internet in chat tematiche. I risultati ottenuti non hanno confermato la presenza di differenze significative rispetto all'orientamento sessuale nei tratti di personalitŕ. Mentre, rispetto al ruolo sessuale sono emerse delle differenze significative che potrebbe dipendere dall'influenza esercitata dagli stereotipi di genere legati alla dicotomia maschio/femmina.
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Amann-Gainotti, Meret. "Violenze nella coppia coniugale: cosa hanno da dire gli uomini?" RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (January 2011): 67–82. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2010-002005.

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Abstract:
Obiettivo del contributo č di fornire dati preliminari su alcuni punti di vista maschili, ricavati da uno studio pilota condotto a Ginevra presso l'Associazione Vires, un organismo che si occupa di prevenzione e di trattamento delle violenze esercitate nella coppia e nella famiglia, interessandosi prevalentemente degli uomini autori di violenze nell'ambito familiare, ma dando anche ascolto a uomini che si presentano spontaneamente per cercare aiuto. La ricerca č condotta in collaborazione con la Cattedra di Psicologia dello Sviluppo e di Psicologia dell'Educazione della Facoltŕ di Scienze della Formazione dell'Universitŕ di Roma Tre e si ricollega ad una precedente esperienza di collaborazione con il Centro Antiviolenza della Provincia di Roma. Sono stati intervistati con uno schema di intervista qualitativa della durata di 2-3 ore, 4 uomini che hanno accettato di collaborare. Le interviste sono state interamente registrate e trascritte; in tal modo č stato possibile rilevare una serie di temi conflittuali e di nodi problematici che facevano da sfondo ai comportamenti violenti dei soggetti. Č stato inoltre rilevato che, nelle coppie in esame, non solo l'uomo, ma anche le donne sono soggette a scatti d'ira, collera, aggressioni, soprattutto verbali, ma a volte anche fisiche. Un altro dato significativo che viene messo in risalto nelle interviste č l'importanza assunta dal fatto di essere stato esposto/a a comportamenti genitoriali violenti nell'infanzia.
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Ciccuto, Marcello. "Il fuoco del cielo nella terra degli uomini." Deutsches Dante-Jahrbuch 95, no. 1 (September 23, 2020): 69–79. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2020-0006.

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Abstract:
Riassunto Dante widmet der Beschreibung von Naturphänomenen große Sorgfalt: ganz gleich, ob es um die Bewegung der Sterne oder um die Mondflecken, um geologische Formationen oder das Verhalten von Tieren, die Bewegungen der Erdkugel oder die vielfältigen Phänomene des Lichts geht. Der Dichter, der seinen Blick auf die irdische Physik richtet, legt großen Wert auf die Kenntnis und Beschreibung des mundus elementatum – dies bereits in den Rime petrose, um nur ein Beispiel zu nennen. Nur scheinbar ist diese Welt von jeder sakralen oder himmlischen Perspektive deutlich abgeschieden (man denke nur an die Themen des Schattens oder des Winters, die alle Elemente der Physik miteinzubeziehen scheinen, oder an gewisse Stellen in Inferno XXIV und XXVI, wo die Bedeutung von Zeichen, die vom Himmel kommen, zwar bestätigt wird, diese aber zugleich so gelesen werden, als seien sie auf die irdische Welt projiziert); in Wirklichkeit trägt sie die Bedeutungen einer höheren, ›sakralen‹ Ebene fast immer schon vom Anfang an in sich. Das beste Beispiel dafür ist der berühmte Vergleich des villanello in Inferno XXVI, wo die Zeichen und Elemente der physischen Natur auf eine Lesart zugerichtet werden, die eher eine jenseitige Hoffnung ausdrückt denn menschliche Schläue. Die menschliche Kondition selbst, eingeschränkt auf begrenzte, ›niedere‹ Werte, erfährt in Dantes Reflexion eine regelrechte Umwertung: Einmal dort, wo es um den Unterschiede zwischen Machen und Erschaffen geht, einmal in der Diskussion über die Mondflecken, wo sich die bezwingende Vorstellung einer Sakralität, die – gut augustinisch – allen menschlichen Dingen innewohnt, einen Weg bahnt. Dieser Umstand wird an vielen Stellen der Commedia deutlich, an denen die Erscheinungsform des Feuers stets ein irdisches Vergleichsmoment mit sich führt. Bis am Ende alles seine deutlichste Auflösung in Beatrices Gesang erfährt, der den ganzen Kosmos in einer Perspektive erfasst, die sich endlich von der Höhe in die Tiefe richtet, um dann in einen Tanz der Sterne zu münden und in die Affirmation eines Feuers und eines Leuchtens, die ›anders‹ sind als die physischen Phänomene, auch wenn sie immer noch umgeben sind von einem Rest Nostalgie für das Menschliche, das nicht weniger werden wird, nicht einmal in der visio ultima des paradiesischen Feuers.
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Otto Zinzi, Thomas. "Lo spazio scenico infinito che è negli uomini." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 37 (September 2022): 160–65. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037014.

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Abstract:
Lo spazio scenico non è solo un setting. È forse l'idealtipo e l'archetipo del set-ting. Seguendo la linea a zig zag tra la pratica teatrale e la riflessione su quella pratica, si possono evincere profonde implicazione per ogni altro tipo di setting e, in particolare, per quello clinico e terapeutico. Perché quel setting è uno spazio che è prima di tutto interno a chi lo vive. Con le parole dell'autore: «Lo spazio scenico è vuoto, l'attore scrive in scena la vita del suo personaggio. Quando entro nello spazio scenico non c'è nulla. Neppure la produzione. Un ragazzo con una testa più grande degli altri vuole parlare, raccontare, far parte di quest'umanità. Il palcoscenico diventa la sua piazza: parla, ride e con una lacrima si forma una pozzanghera d'acqua pulita».
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Delogu, Giulia. "Napoleone ‘globale': celebrità, grandi uomini e comunicazione politica." SOCIETÀ E STORIA, no. 165 (November 2019): 629–34. http://dx.doi.org/10.3280/ss2019-165015.

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25

Sibilla, Paolo. "Uomini e animali in Valle d'Aosta e altrove." La Ricerca Folklorica, no. 43 (April 2001): 91. http://dx.doi.org/10.2307/1479794.

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Fabry, N. B. "Piedi di uomini tra i forni di Albinia." Acta Archaeologica Academiae Scientiarum Hungaricae 57, no. 1-3 (March 2006): 219–24. http://dx.doi.org/10.1556/aarch.57.2006.1-3.16.

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Bettetini, Maria T. "Le città di Dio, le città degli uomini." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (April 2017): 216–28. http://dx.doi.org/10.3280/sd2017-001013.

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Cangiano, Mimmo. "Raccontare la totalità. Uomini Contro di Francesco Rosi." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 51, no. 1 (February 5, 2017): 218–31. http://dx.doi.org/10.1177/0014585817691958.

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Abstract:
Il saggio si concentra sull’analisi del film Uomini contro (1970) di Francesco Rosi, analizzandolo nell’ottica lukácsiana dei concetti di totalità, tipico e realismo. L’autore intende dimostrare come Rosi, nella sua ‘rilettura’ di Un anno sull’altipiano di Emilio Lussu, abbia portato in gioco una peculiare interpretazione marxista tanto della Grande Guerra quanto del mezzo cinematografico come strumento adatto a fornire un’interpretazione di classe delle numerose relazioni sociali, politiche, economiche che attraversavano il Paese al tempo. Si dimostra poi come Rosi abbia inoltre connesso l’interpretazione dell’evento storico determinato ad una più generale lettura incentrata sugli effetti del primo conflitto mondiale sia nel rapporto di questo con l’Italia del primo ’900, sia con gli sviluppo storici (in particolare il Fascismo) successivi. Rispetto al libro di Lussu, il film di Rosi si caratterizzerebbe dunque non tanto per il suo essere uno riscrittura ‘attualizzante’ (sullo sfondo del ’68 e della guerra in Vietnam) di Un anno sull’altipiano, ma una riscrittura tesa a esaminare il conflitto mondiale (e le interpretazioni ideologiche di questo, Lussu compreso) tanto nell’ottica dialettica del momento storico determinato (rapporto della Grande Guerra con le necessità industriali italiane, ruolo degli intellettuali interventisti, crollo dell’Internazionale socialista, ecc.), quanto momento cardine degli sviluppi successivi del conflitto di classe.
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Aversa, A. "Effetti del trattamento con testosterone in uomini anziani." L'Endocrinologo 17, no. 4 (August 2016): 215–16. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-016-0212-z.

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Morris, Jonathan, and Giovanni Montroni. "Gli Uomini del Re: La Nobilta Napoletana nell'Ottocento." American Historical Review 102, no. 5 (December 1997): 1522. http://dx.doi.org/10.2307/2171166.

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Calabi, Francesca. "Lingua e voce di Dio." Revista Archai, no. 27 (September 1, 2019): e02708. http://dx.doi.org/10.14195/1984-249x_27_8.

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Abstract:
L’articolo si interroga sulla relazione tra parole divine, semplici, monadiche e il dire degli uomini legato alla corporeità, privo di chiarezza e di univocità. Perché la parola divina sia colta dagli uomini è necessaria una sorta di trasformazione. Si può ipotizzare l’esistenza di un linguaggio archetipico, primordiale, ad imitazione dell’essenza delle cose. È la lingua di Adamo per cui, data la perfezione di un’anima ancora pura, non intaccata da infermità, malattia o passione, il progenitore coglieva le impressioni immediate, afferrava il significato delle cose le cui nature potevano essere insieme enunciate e pensate. È la lingua perfetta originaria ed era forse comune ad uomini ed animali se nel giardino dell’Eden le parole del serpente erano comprese da Eva. Si passa dal linguaggio di Adamo, mimetico rispetto al linguaggio di Dio, alla lingua mosaica in cui interviene la traduzione del linguaggio divino in linguaggio umano. Questo, nonostante che, anche per Mosè sia detto che i nomi corrispondono alla descrizione delle cose. Un ulteriore passaggio avviene con la traduzione da una lingua in un’altra. Vi è un trascorrere tra comunicazioni di Dio che si volge all’interlocutore in maniera differente a seconda delle sue possibilità. Si tratta di “traduzione” di una lingua noetica che può esprimersi monadicamente – ed è il caso della comunicazione a Mosè – o assumere già la forma di nomi e verbi propria del linguaggio umano – ed è quanto avviene con i Settanta, traduttori al pari di Aronne.
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Malina, Artur. "Pomimo zdrady (Mk 14,24)." Verbum Vitae 4 (December 14, 2003): 121–39. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1980.

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Abstract:
Le parole di Gesu nell'Ultima Cena vanno interpretate alla luce delle alleanze veterotestamentarie e nel contesto immediato di tutto il racconto. La sorte dell'alleanza sinaitica dimostra che gli uomini non riescono a mantenerne gli impegni. Il suo fallimento costituisce il contesto dell'annuncio di una nuova alleanza (Ger 31,31-34). La prima parte del racconto dell'Ultima Cena rivela la presenza di un traditore tra i Dodici (14,18-21). L'annuncio non mira a scoprire l'identita di Giuda, ma serve a svelare il vero stato di tutto il gruppo. L'annuncio della prossima distruzione dei rapporti fra di loro e con Gesu sta in contrasto con la benedizone e con il ringraziamento che precedono rispettivamente le parole sui pane e sui calice. Queste parole annunciano l'inizio di una relazione reciproca e duratura fra Dio e gli uomini. Essa viene istituta nonostante il tradimento.
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Lasio, Diego. "Differenze di genere e distribuzione del carico familiare nelle famiglie eterosessuali." RICERCA PSICOANALITICA, no. 2 (May 2011): 69–82. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-002006.

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Abstract:
La ricerca sulla divisione del carico familiare nelle famiglie eterosessuali evidenzia che sono ancora le donne a farsi maggiormente carico del lavoro domestico e della cura dei figli. Perdura la convinzione che gli uomini e le donne siano essenzialmente differenti rispetto alle loro predisposizioni e, quindi, ai ruoli che possono assumere. I partner distribuiscono il carico familiare sulla base del proprio genere, come se questo fosse un aspetto fisso dell'identitŕ, ancorato al dato biologico, e non suscettibile di cambiare in relazione alle diverse condizioni storiche, sociali e culturali. Il presente lavoro, dopo aver analizzato l'approccio biologico e quello socio culturale, esamina le principali utilizzate per la spiegazione di tale iniqua distribuzione. Comprendere i motivi del forte sbilanciamento tra donne e uomini nella distribuzione del carico familiare č importante per gli effetti che tale iniquitŕ puň avere sul benessere dei partner e sulla qualitŕ della relazione.
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PROVERBIO, EDOARDO. "PER UN ARCHIVIO DELLA CORRISPONDENZA DEGLI SCIENZIATI ITALIANI." Nuncius 4, no. 1 (1989): 93–150. http://dx.doi.org/10.1163/182539189x00059.

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Abstract:
Abstract<title> RIASSUNTO </title>La corrispondenza che R. G. Boscovich intrattenne con scienziati, uomini di cultura, religiosi e uomini politici, costituisce uno strumento fra i più importanti per la conoscenza di uno dei più illustri pensatori del Settecento, e per lo studio del contributo che egli portò allo sviluppo delle scienze positive, dall'astronomia alla fisica, all'ottica ed alla filosofia naturale nel secolo dei lumi.Data la personalità dell'autore il carteggio di R. G. Boscovich è estremamente vasto e disseminato in numerosissime biblioteche e archivi.Il catalogo delle lettere rappresenta un primo tentativo di fornire agli studiosi gli elementi per il reperimento della corrispondenza del Boscovich, almeno di quella attualmente disponibile nelle più conosciute Biblioteche e Archivi di Stato.L'autore sarà grato a quanti volessero segnalare l'esistenza di eventuali errori del Catalogo, degli indici annessi, e delle lettere, ancora assai numerose, pubblicate e non pubblicate, non contenute nel presente Catalogo.
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Novara, Francesco. "Il lavoro va dove lo fanno andare gli uomini." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 19 (February 2013): 23–36. http://dx.doi.org/10.3280/eds2013-019005.

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Killion, Tom, and Irma Taddia. "L'Eritrea - Colonia, 1890-1952: Passaggi, Strutture, Uomini del Colonialismo." International Journal of African Historical Studies 20, no. 3 (1987): 544. http://dx.doi.org/10.2307/219721.

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De Luise, Fulvia. "Il coraggio degli antichi: una virtù per veri uomini." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 71 (November 2021): 7–32. http://dx.doi.org/10.3280/las2021-071001.

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De Luise, Fulvia. "La politica dei piaceri. Tutti gli uomini della kallipolis." RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA, no. 3 (October 2011): 389–407. http://dx.doi.org/10.3280/sf2011-003001.

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Farruggio, Agata. "I ritratti di uomini illustri negli albarelli siciliani cinquecenteschi." ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no. 1 (May 2021): 131–37. http://dx.doi.org/10.3280/asso2020-001014.

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Abstract:
L'autrice partendo dall'esame degli albarelli cinquecenteschi di produzione italiana, e siciliana in particolare, sopravvissuti nelle collezioni siciliane pubbliche e private ripercorre il tema del ritratto di personaggi immaginari o storici presente in essi e, sulla scorta della storiografia esistente, traccia una linea di collegamento tra gli stilemi decorativi della maiolica e i coevi moduli rappresentativi delle incisioni e delle illustrazioni dei libri a stampa della seconda metà del XVI secolo.
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Becker, Marvin B., and John Day. "Uomini e terre nella Sardegna coloniale XII-XVII secolo." American Historical Review 94, no. 5 (December 1989): 1427. http://dx.doi.org/10.2307/1906475.

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Vinall, Shirley W. "The Portrayal of Germans in Vittorini's Uomini e no." Journal of European Studies 16, no. 3 (September 1986): 201–16. http://dx.doi.org/10.1177/004724418601600304.

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Santi, Tommaso. "Due uomini in piedi sul greto di un fiume." Cahiers d’études italiennes, no. 1 (November 15, 2004): 216–25. http://dx.doi.org/10.4000/cei.974.

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Wilson, Andrew, and Katia Schörle. "A baker's funerary relief from Rome." Papers of the British School at Rome 77 (November 2009): 101–23. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200000052.

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Abstract:
Questo articolo presenta un rilievo di travertino di epoca romana che mostra scene di lavorazione del pane. Il rilievo, finora inedito, è attualmente conservato nel ristorante Romolo in Trastevere a Roma. Presumibilmente esso è appartenuto ad un monumento funerario, forse situato nelle vicinanze, e potrebbe essere datato genericamente, in base al materiale e allo stile, tra la tarda età repubblicana e il periodo flavio. Da sinistra a destra mostra due uomini che consegnano sacchi di grano, un uomo che carica grano in una macina a trazione animale, tre uomini che impastano la pasta per il pane con le mani, altri tre che fanno pagnotte e uno che mette le pagnotte in un forno. L'articolo discute confronti con altri rilievi di panettieri e sottolinea l'importanza di questo per l'evidenza che fornisce circa la misura della divisione del lavoro in un panificio di scala abbastanza ampia, in cui il processo di panificazione è diviso in stadi, ognuno dei quali condotto da gruppi diversi di individui.
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Fioritti, Angelo, Daniela Lipparini, and Vittorio Melega. "Mortality of long-term psychiatric inpatients. Retrospective study on a cohort of long-term patients in the psychiatric hospital of Bologna, Italy." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 3, no. 2 (August 1994): 107–14. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003559.

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Abstract:
RiassuntoScopo - Il presente studio è stato condotto per determinare il rischio di mortalità nei pazienti psichiatrici lungo-degenti. Setting - Ex ospedale psichiatrico provinciale «F. Roncati» di Bologna. Disegno - Studio di coorte retrospettivo con un follow-up di dieci anni in cui si è calcolato il tasso di mortalità complessivo e disaggregato per diagnosi psichiatrica, durata del ricovero e condizione «ricoverato al termine del follow-up/dimesso», dei 264 pazienti degenti presso l'istituto l'1.1.1981. Misure utilizzate - I tassi di mortalità sono stati calcolati e successivamente confrontati utilizzando il Rapporto Standardizzato di Mortalità (Standardized Mortality Ratio - SMR). La standardizzazione per sesso e classi di età è avvenuta prendendo come riferimento la mortalita della popolazione residente a Bologna nel decennio 1981-1991. La presenza nella coorte dei singoli soggetti è stata misurata in anni-persona. Risultati - La condizione di de- gente comporta un eccesso di mortalità di 2.89 per gli uomini (IC 95%: 2.12-3.86) e di 2.38 (IC: 1.66-3.31) per le donne. Si è registrato inoltre un forte eccesso di mortalità per la classe di eta dai 15 ai 44 anni sia per gli uomini (18.33; IC: 9.14-32.81) che per le donne (60; IC: 21.91-130.6) e nei soggetti con diagnosi di caratteropatia/alcolismo (uomini, 11.25; IC: 5.13-21.36; donne, 5; IC: 1.35-12.8). Si è registrata infine una diminuzione dell'eccesso di mortalita al crescere della durata del ricovero e della eta dei pazienti. Conclusioni - Lo studio conferma l'esistenza di un forte rischio di mortalita associato alia condizione di paziente psichiatrico istituzionalizzato, concentrato soprattutto nelle classi d'età piu giovani, nei primi anni di ricovero e nei soggetti con diagnosi di caratteropatia/alcolismo.
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Donaggio, Enrico. "Industria culturale oggi. Steve Jobs: un esercizio di teoria critica." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 23 (May 2012): 77–85. http://dx.doi.org/10.3280/cost2012-023006.

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Abstract:
L'interpretazione di uno dei fenomeni piů significativi dell'industria culturale contemporanea - la vita, la morte e i miracoli del "grande" Steve Jobs - obbliga la teoria critica a rinnovarsi, prendendo distanza dalla diagnosi epocale del presente oggi piů in voga: il capitalismo come trionfo degli "ultimi uomini" e della loro piccola felicitŕ.
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Malina, Artur. ""Wszystko możliwe dla wierzącego" (Mk 9,23)." Verbum Vitae 5 (January 14, 2004): 89–105. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1355.

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Abstract:
La confessione e la domanda del padre manifestano due dimensioni complementari delia fede. Da una parte, la fede e un atto urnano - ił padre prima la professa: «Credo ». Dall'altra parte, essa e un necessario don o che compieta e sostiene l'imperfetto atto umano - il padre chiede a Gesu: «Aiutami nella mia incredulita!». L'esorcismo riuscito dimostra che il padre ha interpretato adeguatamente le parole di Gesu: «Tutto possibile per chi crede», riconoscendo in esse l'esortazione rivolta a lui. Gesu quindi non si presenta come modello del credente, ma chiama chi prega alla fede. L'esorcismo prova il compimento della domanda de l padre, manifestando il ruolo irrepetibile di Gesu nella relazione degli uomini con Dio. Gesu conferisce un aiuto divino agli uomini nella loro fede. La sua relazione filiale con il Padre costituisce un fondamento di questo suo agire. Alla relazione perfetta corrisponde l'unione della sua volonta con la volonta di Dio, che si esprime nella preghiera. La preghiera di Gesu e il modello per formare la relazione di ogni uomo con Dio.
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Gaibazzi, Paolo. "Qui, nell'Altrove: giovani, migrazione e immaginazione geo-sociale nel Gambia rurale." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2011): 117–29. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-003008.

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Abstract:
La valle del Gambia conosce da diverse generazioni l'emigrazione su scala internazionale. In diverse zone del Paese, come i villaggi Soninke analizzati in questo articolo, la migrazione ha assunto un peso sociale ed economico notevole. I giovani, soprattutto se uomini, crescono in un ambiente migratorio e spesso coltivano il sogno di raggiungere parenti ed amici all'estero in un futuro quanto piů prossimo. Tuttavia, prestare attenzione ai desideri di migrazione dei giovani gambiani significa anche prendere in considerazione altri e piů ampi processi di immaginazione di luoghi e mondi culturali lontani. Beni materiali e immateriali provenienti dall'estero attraversano il Gambia e contribuiscono alla costruzione di una realtŕ sociale in cui l'Altrove diventa una dimensione del Qui. Pensare e pensarsi altrove assume cosě diversi significati nella vita quotidiana dei giovani gambiani, plasmando non solo i loro progetti migratori, ma pratiche culturali e narrazioni personali attraverso le quali essi cercano di dar forma e senso alla propria esistenza a ‘casa'. Questo articolo mette pertanto in evidenza i molteplici aspetti ‘locali' dell'immaginazione geo-sociale nella vita dei giovani uomini.
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Accornero, Cristina. "La scuola economica di Torino e il mondo riformatore di Milano." STORIA IN LOMBARDIA, no. 2 (December 2010): 47–61. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-002002.

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Abstract:
L'articolo evidenzia come di fronte alle emergenze sociali d'i inizo secolo, la disoccupazione e il conflitto tra capitale e lavoro, uomini e istituzioni di diversa ispirazione ideologica abbiano potuto lavorare insieme e dialetticamente costruire un consenso generale nell'ambito delle riforme sociali. Note biografiche: Ph. D, borsista presso il Dipartimento di storia, Universitŕ di Torino. E-mail: cristina.accornero@fastwebnet.it
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Clementi, D. C., M. S. Mazzi, and S. Raveggi. "Gli uomini e le cose nelle campagne fiorentine del Quattrocento." Economic History Review 38, no. 1 (February 1985): 158. http://dx.doi.org/10.2307/2596670.

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Procentese, Fortuna, Immacolata Di Napoli, Caterina Arcidiacono, and Marina Cerqua. "Lavorare in centri per uomini violenti affrontandone l'invisibilità della violenza." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2019): 123–36. http://dx.doi.org/10.3280/pds2019-003007.

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