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Journal articles on the topic 'V secolo'

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Marcocci, Giuseppe. "SocietÀ ostili. Stereotipi, giustizia, integrazione (XVI-XVII secolo). Premessa." SOCIETÀ E STORIA, no. 138 (November 2012): 729–34. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-138002.

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Abstract:
La presenza difficile. Ebrei, potere centrale ed élites locali in una periferia pontificia (secoli XVI-XVIII) Tra XVI e XVIII secolo gli ebrei stanziati nello Stato Pontificio riuscirono a tramandare le proprie attivitÀ nelle cittÀ "senza ghetto", da cui erano stati espulsi nel 1569 da papa Pio V, e dove il potere centrale non permetteva di ricostruire una stanzialitÀ ebraica permanente. Durante questi due secoli l'Inquisizione romana concesse agli ebrei di tornare nelle terre di espulsione solo per partecipare alle fiere stagionali. Tuttavia, molte cittÀ autorizzarono gli ebrei a trattenersi
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Stevenson, Judy. "Glass Lamps from San Vincenzo al Volturno, Molise." Papers of the British School at Rome 56 (November 1988): 198–209. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009600.

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Abstract:
LUCERNE VITREE DA SAN VINCENZO AL VOLTURNO, MOLISEA. S. Vincenzo al Volturno è stata rinvenuta un'interessante forma di lucerna vitrea, all'interno delle strutture della villa di V–VI secolo d.C.; “copie” di questa forma sono state riprodotte, nel IX secolo, nelle officine vetrarie annesse alla famosa abbazia benedettina. Queste lucerne possono essere riconosciute dalla forma dei manici, che si connettono alla parte superiore dell'orlo, staccandosi verticalmente da esso. Inoltre sembra che le lucerne fossero dotate di basi concave, in grado di sorreggere il pezzo, simili a quelle di una bottig
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Colletta, Claudia. "La presenza difficile. Ebrei, potere centrale ed élites locali in una periferia pontificia: la marca anconitana (secoli XVI-XVIII)." SOCIETÀ E STORIA, no. 138 (November 2012): 735–50. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-138003.

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Abstract:
Tra XVI e XVIII secolo gli ebrei stanziati nello Stato Pontificio riuscirono a tramandare le proprie attivitÀ nelle cittÀ "senza ghetto", da cui erano stati espulsi nel 1569 da papa Pio V, e dove il potere centrale non permetteva di ricostruire una stanzialitÀ ebraica permanente. Durante questi due secoli l'Inquisizione romana concesse agli ebrei di tornare nelle terre di espulsione solo per partecipare alle fiere stagionali. Tuttavia, molte cittÀ autorizzarono gli ebrei a trattenersi anche dopo il termine delle fiere per favorire la continuitÀ dei loro commerci. Oppure, furono gli stessi ebre
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Spina, Luigi. "Il buon uso dell'oblio nei rivolgimenti costituzionali: tra slogan e argomentazione persuasiva." Rhetorica 21, no. 1 (2003): 25–36. http://dx.doi.org/10.1525/rh.2003.21.1.25.

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Abstract:
Un'antica formula di riconciliazione, me mnesikakein, nata nella democrazia ateniese di fine V secolo, viene analizzata sia nel suo contesto storico, sia attraverso tre momenti esemplari che hanno segnato la conclusione di alcuni degli eventi piùù drammatici del XX secolo: la memoria dell'Olocausto; l'amnistia per i fascisti nell'Italia repubblicana del dopo-guerra; l'attivitàà della Truth and Reconciliation Commission (TRC) nel Sud Africa del presidente Mandela. In tali occasioni, in forme diverse tra loro, si èè ripresentata la stessa domanda della vicenda ateniese sulla validitàà delle solu
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Degórski, Bazyli. "Zarys zbawczego dialogu pomiędzy Bogiem a człowiekiem w nauczaniu Ojców Kościoła od II do V wieku." Vox Patrum 55 (July 15, 2010): 161–70. http://dx.doi.org/10.31743/vp.4332.

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Abstract:
L’articolo presenta uno schizzo della storia della salvezza secondo l’insegnamento di alcuni più caratteristici Padri della Chiesa, dal II al V secolo, e in particolare: sant’Ignazio di Antiochia, san Giustino, sant’Ireneo di Lione, Tertulliano, sant’Ambrogio, san Girolamo e sant’Agostino d’Ippona.
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Baldini, Antonio. "Storia senza storie (IV-V secolo d.C.)." Classica - Revista Brasileira de Estudos Clássicos 19, no. 1 (2006): 7–18. http://dx.doi.org/10.24277/classica.v19i1.100.

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Abstract:
História sem histórias (século IV-V d.C.). O autor expõe alguns resultados sobre a Antigüidade Tardia no âmbito da Quellenforschung, em adesão ao tema da Távola Redonda da qual participa. A exposição desses resultados é baseada nas pesquisas pessoais, comparadas com as de outros estudiosos. Os pontos que o Autor acha que devem ser considerados ?rmes são os seguintes: existiu, realmente, a assim chamada Kaisergeschichte de Enmann, e esta História Imperial era escrita em latim, por um autor de origem grega e de cultura latina, ou seja, Eusébio de Nantes. Essa dupla característica explica os cont
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Żurek, Antoni. "„Nawróceni chrześcijanie” – duchowość galijskich arystokratów IV-V wieku." Vox Patrum 55 (July 15, 2010): 809–20. http://dx.doi.org/10.31743/vp.4370.

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Abstract:
Dalla storia ci sono noti assai bene le prominenti figure della Galia tardoantica (IV-V secolo d.C.): Paolino di Nola, Sulplicio Severo, Eucherio di Lione, Salviano di Marsiglia, ecc. Tutti quanti appartenenti alla classe della nobiltà d’allora, ben educati, sposati, in un certo momento della loro vita hanno abbandonato vita monadana e si sono dedicati all’ascezi ed agli ideali monastici. Si parla della „seconda conversione” dopo il battesimo. Nell’articolo viene presentato il fenomeno e si domanda sulla sua natura. Un’analisi dei casi esaminati ci peremette a dare i conclusioni. Anzitutto pos
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Drobner, Hubertus R. "La catechesi battesimale agli inizi del V secolo." Augustinianum 36, no. 1 (1996): 283–85. http://dx.doi.org/10.5840/agstm199636135.

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Catenacci, Carmine, and Michael W. Taylor. "Il 'mito' dei tirannicidi nell'Atene del V secolo." Quaderni Urbinati di Cultura Classica 48, no. 3 (1994): 159. http://dx.doi.org/10.2307/20547270.

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Rizzardi, Clement. "L'impianto liturgico nelle chiese ravennati (V-VI secolo)." Hortus Artium Medievalium 5 (January 1999): 67–85. http://dx.doi.org/10.1484/j.ham.2.305156.

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Selvaggi, Rocco. "Le due ambasciate di Censorio in Galizia (432-438): evidenza di una collaborazione tra priscillianisti e Suebi?" Gerión. Revista de Historia Antigua 39, no. 2 (2021): 651–65. http://dx.doi.org/10.5209/geri.78122.

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Abstract:
Il presente articolo analizza il ruolo svolto dai vescovi galiziani nell’ambito delle trattative diplomatiche tra Suebi e Romani durante gli anni Trenta del V secolo. In questa disamina, particolare attenzione viene riservata da un lato all’ipotetica collaborazione tra priscillianisti e Suebi, dall’altro alla contrapposizione tra priscillianisti e cattolici nel contesto del conflitto tra il nascente regno suebo e l’agonizzante Impero Romano d’Occidente.
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Roth, Roman Ernst. "Black-gloss wares from the acropolis of Capena (La Civitucola, provincia di Roma)." Papers of the British School at Rome 74 (November 2006): 119–62. http://dx.doi.org/10.1017/s006824620000324x.

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Abstract:
CERAMICA A VERNICE NERA DALL'ACROPOLI DI CAPENA (LA CIVITUCOLA, PROVINCIA DI ROMA)Con questo articolo si pubblica la ceramica a vernice nera scoperta durante una serie di scavi condotti alla Civitucola dal Gruppo Archeologico Romano durante i primi anni Novanta del secolo scorso. Il materiale (ca. 500 frammenti diagnostici) coprono un arco cronologico di oltre 200 anni, dagli inizi del IV al tardo II secolo a.C, con un picco di presenze durante i decenni centrali di quest'ultimo secolo. Tale aspetto riguarda sia la ceramica a vernice nera importata, sia quella destinata alla commercializzazion
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Cerrato, Daniele. "DONNE CHE SI SACRIFICANO NELLA GRECIA ANTICA: ALCESTI." Revista Internacional de Culturas y Literaturas, no. 8 (2009): 111–19. http://dx.doi.org/10.12795/ricl.2009.i08.09.

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Abstract:
Nella Grecia del V secolo a.C. era molto frequente che le donne venissero sacrificate in onore della patria. Polissena nell’Ecuba di Euripide, Ifigenia nell’Ifigenia in Aulide e Macaria negli Eraclidi sono tre esempi di vergini costrette al sacrificio. Un caso a parte è quello di Alcesti: il suo sacrificio non consiste solo nella distruzione della donna, ma della relazione che ha con suo marito: avviene lo sconvolgimento di un ordine coniugale.
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Lloyd, J. E. Barclay. "Masonry Techniques in Medieval Rome, c. 1080–c. 1300." Papers of the British School at Rome 53 (November 1985): 225–77. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200011557.

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Abstract:
TECNICHE MURARIE MEDIEVALI A ROMAIn questo articolo si discutono le tecniche murarie usate a Roma nel periodo c. 1080–c. 1300: opere murarie—con o senza riempitura a calce degli interstizi (stilatura), falsa cortina–e con modulo variato; opus listatum (opus mixtum), con l'uso di tufi e mattoni; opus saracinescum, solo di tufelli. Le variazioni di modulo possono servire a datare a tre periodi le opere murarie medievali: c. 1080–c. 1216; c. 1216–c. 1246; c. 1246–c. 1300. La stilatura sembra fosse il marchio distintivo di certe imprese costruttrici; fu usata tra c. 1080–c. 1200; nel XII secolo si
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Patterson, Helen, Helga Di Giuseppe, and Rob Witcher. "Three South Etrurian ‘crises’: first results of the Tiber Valley Project." Papers of the British School at Rome 72 (November 2004): 1–36. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002658.

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Abstract:
LE TRE ‘CRISI’ DELL'ETRURIA MERIDIONALE: RISULTATI PRELIMINARI DEL PROGETTO VALLE DEL TEVERECon questo articolo si intende fornire un resoconto preliminare su alcuni dei risultati principali del progetto Valle del Tevere condotto dalla British School at Rome. Il lavoro si concentra sui risultati attenuti dal riesame dei materiali raccolti in occasione della South Etruria Survey e illustra come questi consentano di rivedere le precedenti interpretazioni proposte. Sono stati scelti tre casi-studio al fine di dimostrare come il progetto stia consentendo di ripensare i cambiamenti dei paesaggi del
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Christie, Neil, and Sheila Gibson. "The City Walls of Ravenna." Papers of the British School at Rome 56 (November 1988): 156–97. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009594.

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Abstract:
LE MURA DI CINTA DI RAVENNANel 1905 Gaetano Savini effettuò una indagine approfondita sulle mura di cinta di Ravenna, in cui, unendo prove storiche e fisiche e fornendo schizzi dei principali elementi, cercò di definirne lo sviluppo dall'epoca romana ad oggi. Il lavoro del Savini ha suscitato molta polemica, ma le sue conclusioni sono rimaste fondamentalmente incontestate. Questo articolo presenta i risultati dell'indagine, svoltasi in tre stagioni (1983–86), dei tratti esistenti delle mura della città, aggiornando l'analisi del Savini, e offrendo una nuova interpretazione della sequenza strut
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Venuti, Martina. "«Prima natura, secunda doctrina, tertia felicitas». Enea eroe in formazione (e modello educativo) nelle “Virgiliana continentia” di Fulgenzio." AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica 3, no. I (2022): 31–56. http://dx.doi.org/10.54103/2724-3346/18435.

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Abstract:
Sullo scorcio tra V e VI secolo, in Nordafrica, Fabio Fulgenzio Planciade scriveva un breve testo dedicato all’Eneide. Entro la struttura di un dialogo drammatizzato tra l’autore e Virgilio, il poema virgiliano viene presentato come un’allegoria “integrale” che, sfruttando precipuamente l’analisi etimo-logica, presenta sub figuralitate historiae la maturazione morale dell’anima dell’Uomo attraverso la progressione fisiologica delle età della vita. In questo percorso, Enea è eroe in formazione, ma diventa anche modello educativo in senso concreto ed entro un più ampio e organico schema pedagogi
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Koczwara, Stanisław. "Echa zabiegów Stolicy Apostolskiej około zakończenia rozłamu ze Wschodem w korespondencji św. Awita z Vienny i papieża Hormizdasa." Vox Patrum 50 (June 15, 2007): 373–78. http://dx.doi.org/10.31743/vp.6667.

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Abstract:
Avito di Vienne fu una figura eminente nella Chiesa delle Occidente tra il V e il VI secolo. Sua sede episcopale di Vienne si trovava nel territorio dei Burgundi, che erano ariani. In genere, la lotta contro le eresie e la preoccupazione per l’unita della Chiesa furono le caratteristiche della sua azione pastorale. A nome dell'episcopato della Gallia assicuró papa Ormisda (515-523) che la Gallia sulla questione con l’Oriente (lo scisma acaciano) avrebbe seguito le sue decisioni, dando ampio riconoscimento del primato della Sede Apostolica.
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Barsanti, Claudia, and Andrea Paribeni. "La scultura in funzione architettonica a Costantinopoli tra V e VI secolo: aspetti tecnici, tipologici e stilistici." Acta ad archaeologiam et artium historiam pertinentia 30 (March 20, 2019): 23–72. http://dx.doi.org/10.5617/acta.6866.

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Abstract:
Data la complessità e l’ampiezza dell’argomento, s’intende proporre solo alcune riflessioni su quegli ‘episodi’ e quegli esempi, molti ben conosciuti e più volte analizzati, altri invece meno noti, i quali potranno meglio illustrare i momenti più significativi dello sviluppo della scultura architettonica costantinopolitana lungo un percorso che conduce alle straordinarie novità che si manifestano nei primi decenni del VI secolo. É un campo d’indagine assai vasto, che ha alimentato e continua ad alimentare una letteratura critica altrettanto ampia, ricca di saggi e contributi, con approcci e ch
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Consolino, Franca Ela. "Travolti dall’ascesi? Famiglie aristocratiche di Gallia passate dal secolo a Dio (fine IV - prime decadi V secolo)." Quaderni di Erga-Logoi 9788879167642 (March 2016): 101–27. http://dx.doi.org/10.7359/764-2016-cons.

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Drescher, Jack. "Metafore e metapsicologia." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (March 2021): 51–54. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-001005.

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Abstract:
Viene criticata la cornice teorica utilizzata da Griffin Hansbury (2017) nel trattamento del caso clinico da lui descritto. Nonostante la critica mossa al binarismo di genere, Hansbury di fatto amplia la teoria di Freud (1922, pp. 488-490) dell'«Io-corpo» introducendo un nuovo concetto binario, il «Vaginale con la V maiuscola» come «controparte simbolica del Fallico» [con la F maiuscola] (Hansbury, 2017 p. 20, p. 1010 ediz. orig.). Hansbury cerca di trascinare nel XXI secolo una teoria del XIX secolo radicata in presupposti antiquati riguardo alla identità di genere. Greenberg & Mitchell (
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Orselli, Alba Maria. "Regalità e profezie nella storiografia cristiana tra V e VII secolo." Augustinianum 30, no. 1 (1990): 107–26. http://dx.doi.org/10.5840/agstm19903017.

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Donlan, Walter, and Bruno Gentili. "Poesia e pubblico nella Grecia antica. Da Omero al V secolo." Classical World 79, no. 1 (1985): 63. http://dx.doi.org/10.2307/4349825.

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Föllinger, Sabine. "Alessia Guardasole: Tragedia e Medicina nell’Atene del V secolo a. C." Gnomon 76, no. 2 (2004): 97–100. http://dx.doi.org/10.17104/0017-1417_2004_2_97.

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Jouan, François. "Alessia Guardasole, Tragedia e medicina nell’Atene del V secolo a. c." Kentron, no. 17-1 (June 30, 2001): 85–87. http://dx.doi.org/10.4000/kentron.2242.

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Dybski, Henryk. "Monastycyzm w Palestynie i Syrii w świetle źródeł patrystycznych IV i V wieku." Vox Patrum 42 (January 15, 2003): 411–36. http://dx.doi.org/10.31743/vp.7169.

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Abstract:
II monachesimo in Siria pure inizió all'inizio del IV secolo, e si espresse nella forma di vita anacoreta. Afrate ii Siro, Sant'Efrem e San Giovanni Crisostomo furono i propagatori della vita anacoreta in Siria. I monaci che vivevano in questo paese erano caratterizzati da una vita molto dura e da inusuali pratiche ascetiche. Secondo lo storico Sozomeno, il primo monaco eremita fu Aones. San Gerolamo sostiene peró che il primo eremita fu sant'Ilarione. Famoso stilita fu Simeone il maggiore. Elemento caratteristico del monachesimo siro era il fatto che gli anacoreti in una certa fase della prop
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Spagnoli, Federica. "Demetra a Mozia: evidenze dall'area sacra del Kothon nel V secolo a.C." Vicino Oriente 17 (2013): 153–64. http://dx.doi.org/10.53131/vo2724-587x2013_9.

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Biundo, Raffaella. "La gestione finanziaria dell’acqua in ambito urbano tra IV e V secolo." Antiquité Tardive 28 (January 2020): 35–44. http://dx.doi.org/10.1484/j.at.5.122351.

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Arfuch, Diego Elias. "Una nota sulle donne “diacono” nell’agiografia cipriota dal secolo V al VII." Augustinianum 56, no. 2 (2016): 431–37. http://dx.doi.org/10.5840/agstm201656226.

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Abstract:
Cypriot hagiography attests the presence of women deacons during the 5th and 7th centuries. This paper presents the ordination (ceirotoniva) of these women, and tries to clarify the role of ministry played out in different places on the island (Tamassos, Salamis-Constantia, Soloi), according to three hagiographic testimonies: Acts of Heraclides, Vita Epiphanii, Vita Auxibii.
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Rivolta, Chiara. "Il decreto del pritaneo e la concessione della «sitesis» nel V secolo." ERGA-LOGOI - Rivista di storia, letteratura, diritto e culture dell’antichità, no. 2.2 (November 2014): 79–91. http://dx.doi.org/10.7358/erga-2014-002-rivo.

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Leone, Anna. "L’inumazione in “spazio urbano” a Cartagine tra V e VII secolo d.C." Antiquité Tardive 10 (January 2003): 233–48. http://dx.doi.org/10.1484/j.at.2.300439.

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Jedrkiewicz, Stefano. "Giudizio "Giusto" ed alea nei concorsi drammatici del V secolo ad Atene." Quaderni Urbinati di Cultura Classica 54, no. 3 (1996): 85. http://dx.doi.org/10.2307/20547358.

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Sordi, Marta. "Augustinus, De civ. Dei V, 23 e i tentativi di restaurazione pagana durante l’invasione gotica deI V. secolo." Augustinianum 25, no. 1 (1985): 205–10. http://dx.doi.org/10.5840/agstm1985251/214.

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Thür, Gerhard. "Silvio Cataldi, Symbolai e relazioni tra le città greche nel V secolo a.C." Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte. Romanistische Abteilung 107, no. 1 (1990): 445–48. http://dx.doi.org/10.7767/zrgra.1990.107.1.445.

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Savino, Eliodoro. "Ancora sul fiscus barbaricus: una nota sulla storia della Sicilia nel V secolo." Dialogues d'histoire ancienne 43/2, no. 2 (2017): 147. http://dx.doi.org/10.3917/dha.432.0147.

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Tortorella, Stefano. "Il repertorio iconografico della ceramica africana a rilievo del IV-V secolo d.C." Mélanges de l’École française de Rome. Antiquité 117, no. 1 (2005): 173–98. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2005.10944.

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Mazzoldi, Sabina, and M. Hose. "La produzione drammatica della fine del V secolo e il suo contesto storico." Quaderni Urbinati di Cultura Classica 61, no. 1 (1999): 181. http://dx.doi.org/10.2307/20546579.

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Sordyl, Krzysztof. "Powstanie i rozwój Kościoła nowacjańskiego." Vox Patrum 55 (July 15, 2010): 553–67. http://dx.doi.org/10.31743/vp.4356.

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Abstract:
Nel periodo iniziale dello sviluppo dello scisma romano di Novaziano niente lasciava prevedere che potesse minacciare l’intera Chiesa. In quel periodo Novaziano aveva mandato in Africa, Alessandria e Antiochia i suoi emissari. Grazie alla loro attività la comunità dei novaziani cresceva in potenza, e sviluppando in modo progressivo la propria dottrina è diventato un rivale significativo della Chiesa cattolica. La Chiesa di Novaziano si è diffusa in Gallia, nei terreni dell’Italia settentrionale (Milano), a Roma, in Africa, Egitto e Siria. In Oriente si è lottato a lungo contro le sue regole e
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Orsi, Elisa. "codice senese nella storia delle illustrazioni dantesche: note sulla fortuna critica della Commedia Yates Thompson 36." Dante e l'Arte 8 (March 7, 2022): 65–86. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.155.

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Abstract:
Il contributo intende ripercorrere brevemente la ricezione critica del ms. Yates Thompson 36, mostrando le intersezioni tra la storia della fortuna del manoscritto e la storia della fortuna dei manoscritti illustrati danteschi dal Novecento ad oggi. Quanto emerge dimostra che la parabola della Commedia di Alfonso V di Aragona coincide, fino alla metà del secolo scorso, con quella di altri manoscritti signorili come l’Urbinate Latino 365, precocemente valorizzati per il loro interesse storico-artistico. Con l’avvento di una nuova stagione degli studi, orientata allo studio della valenza esegeti
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Siniscalco, Paolo. "Sulla composizione delle comunità cristiane in Africa all’inizio deI V secolo secondo il De catechizandis rudibus di Agostino." Augustinianum 33, no. 1 (1993): 437–47. http://dx.doi.org/10.5840/agstm1993331/220.

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Merusi, Fabio. "Il coordinamento della pianificazione sul territorio nell’ordinamento italiano." Revista Andaluza de Administración Pública, no. 63 (September 30, 2006): 47–53. http://dx.doi.org/10.46735/raap.n63.397.

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Abstract:
SUMARIO:
 1. LA PROGRAMMAZIONE GERARCHICA DEL 1942. I PIANI TERRITORIALI DI COORDINAMENTO. NON FURONO MAI REALIZZATI, TRANNE CHE IN QUALCHE ZONA INDUSTRIALE. 2. LE PROGRAMMAZIONI REGIONALI. 3. LA RIFORMA DEGLI ANNI ‘90 DEL SECOLO SCORSO. NUOVE AUTONOMIE AI COMUNI. IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEI PIANI COMUNALI VIENE AFFIDATO ALLA PROVINCIA. 4. RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE NEL 2001: TUTTI GLI ENTI TERRITORIALI, STATO, REGIONI, CITTÀ METROPOLITANE, PROVINCE E COMUNI SONO SULLO STESSO PIANO, DI CONSEGUENZA TUTTI DEBBONO PARTECIPARE AL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE DEI PI
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Barnish, S. J. B. "Pigs, Plebeians and Potentes: Rome's Economic Hinterland, c. 350–600A.D." Papers of the British School at Rome 55 (November 1987): 157–85. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200008990.

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Abstract:
MAIALI, PLEBEI E ‘POTENTES’: L'ENTROTERRA ECONOMICO DI ROMA CA. NEL 350–600 d.C.Questo articolo mette in relazione la villa lucana di San Giovanni di Ruoti, scavata di recente, ed altri siti dell'Italia meridionale, con i cambiamenti nella popolazione romana e nelle necessità alimentari nel V e VI secolo d.C. L'aumento o la diminuzione della prosperità nella regione sono legate anche alla commutazione monetaria delle tasse, e allo sviluppo dell'economia mediterranea nel suo insieme. Si sostiene che il commercio e la produzione locale dipendevano dagli scambi extra-regionali ma allo stesso temp
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Arslan, Ermanno A. "Problemi ponderali di V secolo : verso la riforma del Nummus. Il deposito di Cafarnao." Revue numismatique 6, no. 159 (2003): 27–39. http://dx.doi.org/10.3406/numi.2003.2502.

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Sardella, Teresa. "La famiglia cristiana: il fidanzamento nella costruzione di una identità religiosa (IV-V secolo)." Quaderni di Erga-Logoi 9788879167642 (March 2016): 79–100. http://dx.doi.org/10.7359/764-2016-sard.

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Cristofani, Mauro. "Il testo di Pech-Maho, Aleria e i traffici del V secolo a. C." Mélanges de l’École française de Rome. Antiquité 105, no. 2 (1993): 833–45. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.1993.1820.

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Vedovetto, Paolo. "Letizia SOTIRA, Gli altari nella scultura e nei mosaici di Ravenna (V-VIII secolo)." Hortus Artium Medievalium 22 (May 2016): 486–87. http://dx.doi.org/10.1484/j.ham.4.00065.

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Russo, Eugenio. "La scultura della seconda metà del IV secolo d.C." Acta ad archaeologiam et artium historiam pertinentia 30 (February 20, 2019): 249–308. http://dx.doi.org/10.5617/acta.6874.

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Abstract:
Si parte dalla scultura di Costantinopoli, che assume una propria identità non con Teodosio I come si pensa comunemente, ma con il nipote Teodosio II: la scultura di carattere mitologico, grazie alla statuetta di Cristo del Museo Nazionale Romano e alla statua di Valentiniano II, da Afrodisia, può essere attribuita, unitamente alla produzione “cristiana”, a maestranze afrodisiensi attive nella capitale. Maestranze di Afrodisia che contemporaneamente hanno lavorato a Roma: non solo per soggetti pagani, ma pure per a statuetta diCristo e per sarcofagi cristiani (come quello di Giunio Basso), tra
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Marginesu, Giovanni. "Rationes dei magistrati e monumenti epigrafici ateniesi d’età classica. Alcune osservazioni." Aristonothos. Rivista di Studi sul Mediterraneo Antico, no. 18 (July 18, 2022): 93–114. http://dx.doi.org/10.54103/2037-4488/18100.

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Abstract:
Il saggio esamina la bibliografia posteriore al 2010 sui rendiconti edilizi ateniesi d'età classica, con particolare riferimento al V secolo a.C. Si fa un breve cenno iniziale alle principali novità emerse nella ricerca epigrafica e nell'edizione dei testi. Sono poi presi in esame i lavori che hanno contribuito ad alimentare il dibattito relativo al rapporto fra le iscrizioni, spesso di forma e impatto monumentale, e le scritture prodotte sul cantiere e presentate dai magistrati durante l'esame contabile, previsto a conclusione dell'incarico. This paper reviews the post-2010 debate on Athenian
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Ingarao, Giovanni. "Tò Hellenikón, lo stesso sangue e la stessa lingua (VIII, 144). Erodoto e la costruzione dell’identità greca." Klio 104, no. 1 (2022): 1–29. http://dx.doi.org/10.1515/klio-2021-0036.

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Abstract:
Riasssunto Nell’ottavo libro delle Storie, gli Ateniesi danno una celebre definizione di Hellenikón che fornisce molti spunti di riflessione. Di fronte al timore degli Spartani di un loro possibile tradimento a favore dei Persiani, essi rispondono che non farebbero mai una cosa simile perché i Greci hanno lo stesso sangue, parlano la stessa lingua e venerano gli stessi dèi. Siamo di fronte ad una delle più antiche ed efficaci definizioni di comunità dal punto di vista identitario che presenta però al contempo alcune tracce di ambiguità. Erodoto fornisce, infatti, un quadro molto problematico d
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Barnish, S. J. B. "Taxation, Land and Barbarian Settlement in the Western Empire." Papers of the British School at Rome 54 (November 1986): 170–95. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200008886.

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Abstract:
TASSAZIONE, TERRA E INSEDIAMENTO DI BARBARI NELL'IMPERO OCCIDENTALEIn questo articolo viene esaminata la tesi recentemente sostenuta da W. Goffart che i patti di ‘hospitalitas’, per mezzo dei quali molte tribù federate e gruppi di barbari vennero insediati nel territorio Romano, non riguardavano porzioni di reali possedimenti, come in genere viene asserito, ma porzioni di unità fiscali in base alle quali venivano tassati. Viene dimostrato che per le autorità Romane erano possibili tutte e due i tipi di divisione; ma che il primo era del tutto coerente sia con le pratiche Romane tradizionali si
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