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Martari, Yahis. "BASIC VARIETY E INTERLINGUA IN ITALIANO L2. NOTE SULLA SCRITTURA DI ARABOFONI." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (2022): 74–95. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17130.

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Abstract:
La varietà di base è un sistema «semplice, versatile e molto efficace per la maggior parte degli scopi comunicativi» (Klein e Perdue, 1997: 304). L’obiettivo principale di questo articolo è scoprire se i fenomeni di interferenza dalla L1 in L2 di parlanti arabi sono accettabili nella varietà di base italiana L2 o se dovrebbero essere evitati perché ostacolano la funzionalità comunicativa di BV di italiano L2. Partendo da una premessa sintetica su alcune caratteristiche della lingua araba e su alcune questioni educative riguardanti l’apprendimento dell’italiano da parte degli arabofoni, facciam
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Galli de' Paratesi, Nora. "Il giudeo-italiano e i problemi della sua definizione: un capitolo di storia della linguistica." Linguistica 32, no. 2 (1992): 107–32. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.32.2.107-132.

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Abstract:
Lo scopo di questo articolo è di portare all'attenzione dei linguisti che lavorano sull'italiano un argomento poco noto perché è stato trattato per lo più, per le caratteri­ stiche del suo materiale, al di fuori dell'italianistica: il cosiddetto giudeo-italiano. II termine si riferisce alle varieta dialettali usate in ima serie di documenti che sono stati oggetto di studio, con poche eccezioni, da parte di specialisti di ebraico. I testi hanno, aldilà del loro immediato valore come documenti della cultura ebraica italiana, anche un interesse linguistico: è questa appunto l'angolatura di questo
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Bianco, Francesco, and Stefania Elisa Ghezzi. "TRACCE DI ITALIANO POPOLARE NEL PARLATO CONTEMPORANEO." Italiano LinguaDue 16, no. 2 (2025): 652–72. https://doi.org/10.54103/2037-3597/27874.

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Abstract:
Nell’ambito degli studi sull’italiano popolare, poca attenzione è stata dedicata alla sua dimensione orale. In questo lavoro vengono presentati i risultati di uno studio basato sul corpus ParlaTO, al fine di verificare se l’italiano popolare sia presente, come varietà parlata, nell’architettura variazionale dell’italiano contemporaneo. L’analisi si fonda sull’osservazione di un insieme di tratti considerati diagnostici, attinti alla letteratura precedente sull’italiano popolare, integrato con alcune nuove proposte. I fenomeni linguistici (di cui si considereranno frequenza, cooccorrenza e peso
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Berretta, Monica. "Il futuro italiano nella varietà nativa colloquiale e nelle varietà di apprendimento." Zeitschrift für romanische Philologie (ZrP) 110, no. 1-2 (1994): 1–36. http://dx.doi.org/10.1515/zrph.1994.110.1-2.1.

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Crestani, Valentina. "LINGUAGGIO SENSIBILE AL GENERE? SVILUPPI E LIMITI NELLA LEICHTE SPRACHE TEDESCA E NEL LINGUAGGIO FACILE ITALIANO." Italiano LinguaDue 16, no. 1 (2024): 186–202. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/23833.

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Abstract:
La Leichte Sprache tedesca e il linguaggio facile italiano sono forme di semplificazione linguistica: i testi prodotti in queste varietà seguono le regole contenute nelle linee guida (ad esempio quelle di Inclusion Europe) che variano, almeno in parte, a seconda della lingua. Molte delle linee guida sulla Leichte Sprache offrono indicazioni sull’utilizzo del linguaggio sensibile al genere, mentre le linee guida sul linguaggio facile italiano non danno alcuna indicazione. Partendo da questa diversità, il presente saggio analizza l’uso del linguaggio sensibile al genere in due corpora: il primo
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Caria, Marzia. "«Non so scrivere inglese, a momenti neppure italiano… datemi una “giobba” qualsiasi»: gli emigrati italiani nel teatro di Nino Randazzo." Italianistica Debreceniensis 26 (December 1, 2020): 56–68. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2020/9381.

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Abstract:
L'articolo prende in esame la rappresentazione culturale, sociale e linguistica degli italiani emigrati in Australia nella scrittura per il teatro di Nino Randazzo, drammaturgo di origine eoliana, emigrato a Melbourne nel 1952, considerato uno degli autori più importanti e prolifici nel contesto della cosiddetta “letteratura dell'emigrazione”, e più in particolare della letteratura italo-australiana in lingua italiana. Di particolare interesse è il tema dei pregiudizi culturali e sociali degli anglo-australiani nei confronti delle persone di origine italiana, etichettati come ignoranti, imposs
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Lupica Spagnolo, Marta. "INTENSIFIERS IN ITALIAN IN TRANSIT: TRACING BIOGRAPHICAL EXPERIENCES THROUGH LANGUAGE PRACTICES." Italiano LinguaDue 17, no. 1 (2025): 187–215. https://doi.org/10.54103/2037-3597/29076.

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Abstract:
This paper explores strategies of morphological/lexical intensification in Italian-based multilingual practices I label ‘Italian in Transit’ (IiT). IiT is informally acquired by plurilingual migrants and refugees in Italy and occasionally reactivated after onward migration. This study draws on 23 interviews with IiT speakers from sub-Saharan West Africa working as street vendors in a Berlin park. After outlining the intensifiers used in my corpus, I focus on two largely interchangeable forms in Italian: molto and tanto ‘very/much/many’. In reverse to their distribution across all registers in
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Moretti, G. Battista. "Per una didattica delle proposizioni completive nell' Italiano contemporaneo." Linguistica 26, no. 1 (1986): 5–57. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.26.1.5-57.

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Abstract:
Quale insegnante di lingua italiana a stranieri, mi sono deciso a questo lavoro col desiderio non solo di descrivere le strutture in argomento, ma, soprattutto, di dare al tempo stesso ragione (a chi affronta lo studio dell'italiano come lingua seconda) delle varietà dei loro usi odierni anche più particolari.
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Lunati, Manuela, Adriana Mendes Porcellato, and Elisabetta Santoro. "Il sistema pronominale in italiano e in portoghese brasiliano: i clitici tra le varianti di realizzazione dell’oggetto anaforico." Revista de Italianística, no. 48 (December 22, 2023): 35–63. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.i48p35-63.

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Abstract:
Nell’articolo si adotta un approccio di tipo contrastivo per mettere a confronto il portoghese brasiliano e l’italiano allo scopo di identificare similitudini e differenze per quanto riguarda: (i) il paradigma dei pronomi clitici, con particolare attenzione alle forme di 3a persona e (ii) le varianti di realizzazione dell’oggetto anaforico alternative ai clitici, quali il pronome zero (o categoria vuota) e i pronomi tonici. Dopo aver specificato quali proprietà determinano la complessità del microsistema dei clitici in italiano dal punto di vista morfologico, sintattico e pragmatico, si presen
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De Marco, Anna, and Emanuela Paone. "EXPLORING DISCOURSE MARKERS IN COMPLAINTS: A COMPARATIVE ANALYSIS OF NATIVE AND NON-NATIVE ITALIAN SPEAKERS." Italiano LinguaDue 16, no. 2 (2025): 122–41. https://doi.org/10.54103/2037-3597/27761.

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Abstract:
This study aims to explore the use of discourse markers (DMs) in complaints by native and non-native speakers of Italian, focusing on how DMs are employed across different proficiency levels. The goal is to understand the role of DMs in mitigating, intensifying, or structuring complaints in Italian language learners at A1-A2 and B1-B2 levels compared to native speakers. The data were collected through written discourse completion tasks (DCTs), which elicited participants’ responses in various complaint scenarios. The quantitative analysis revealed distinct patterns in DM usage among the three
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Meluzzi, Chiara. "Per un’analisi della varietà di italiano parlato a Bolzano: il corpus CItaBol." Ladinia 40 (2016): 191–210. http://dx.doi.org/10.54218/ladinia.40.191-210.

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Matracki, Ivica, and Francesca Sammartino. "I possessivi nel croato molisano." Italica Wratislaviensia 14, no. 1 (2023): 97–119. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2023.14.1.05.

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Abstract:
Riprendendo l’idea di Seiler e di Heine, il possesso è la relazione che si instaura tra due costituenti, possessore (possessor) e posseduto (possessum). Il possesso linguistico può essere di diverso tipo: permanente, fisico, inalienabile, astratto ecc. Sia in italiano che in croato il possesso è reso con aggettivi, pronomi e sintagmi preposizionali, ma il croato possiede il caso morfologico per esprimere il possesso. In italiano il possesso è reso con gli aggettivi e i pronomi possessivi (mia sorella) e il complemento di specificazione possessiva (la sorella di Mira). In croato esso è espresso
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Matracki, Ivica Peša. "I possessivi nel croato molisano." Italica Wratislaviensia 14, no. 1 (2023): 97–119. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2022.14.1.05.

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Abstract:
Riprendendo l’idea di Seiler e di Heine, il possesso è la relazione che si instaura tra due costituenti, possessore (possessor) e posseduto (possessum). Il possesso linguistico può essere di diverso tipo: permanente, fisico, inalienabile, astratto ecc. Sia in italiano che in croato il possesso è reso con aggettivi, pronomi e sintagmi preposizionali, ma il croato possiede il caso morfologico per esprimere il possesso. In italiano il possesso è reso con gli aggettivi e i pronomi possessivi (mia sorella) e il complemento di specificazione possessiva (la sorella di Mira). In croato esso è espresso
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Vetrugno, Roberto, and Alice Migliorelli. "VARIANTI E VARIETÀ DI APPRENDIMENTO CONSERVATE NELL’ARCHIVIO STORICO DELL’UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI PERUGIA." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (2022): 273–90. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18178.

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Abstract:
L’Archivio storico dell’Università per Stranieri di Perugia conserva un patrimonio documentario di enorme interesse: l’Ateneo negli ultimi anni si è pertanto impegnato nella sua valorizzazione, in particolare della serie “Esami” che raccoglie le prove scritte sostenute dagli studenti stranieri dal 1926 al 1987. Si tratta di un percorso attraverso testi di varietà di apprendimento in diacronia, con implicazioni di storia della glottodidattica di italiano L2. Il saggio intende presentare questi testi d’esame partendo dagli assunti teorici dell’analisi degli errori, proposti negli ultimi anni da
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Botes, Philipp. "The Global Citizenship Education in the training of teachers and students." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 24, no. 2 (2024): 283–91. http://dx.doi.org/10.36253/form-15932.

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Abstract:
As contemporary society becomes more complex, we need increasingly pragmatic approaches to individual development with regard to global citizenship education. Such approaches should be suitably applied in both school and non-school contexts and involving children, adolescents, and adults. This paper presents an Italian inter-institutional project that has led to the creation of a variety of training activities for teachers and students to systematize global citizenship education in schools and develop learning-teaching processes. L’educazione alla cittadinanza globale nella formazione degli in
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Ambrosini, Maria Vittoria, and Paolo Della Putta. "Problemi di apprendimento di tre perifrasi fra spagnolo e italiano. Osservazioni acquisizionali e proposte pedagogiche." Cuadernos de Filología Italiana 28 (July 15, 2021): 11–44. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.73193.

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Abstract:
Il contributo prende in considerazione alcuni problemi acquisizionali particolarmente ostici e persistenti nel processo di apprendimento dell’italiano da parte di discenti ispanofoni. Sono noti, in letteratura, i fenomeni di transfer additivo e persistente di strutture perifrastiche spagnole non presenti in italiano. È il caso di andare e venire + gerundio, strutture “gemelle” di ir e venir + gerundio: contemplate e frequenti, in spagnolo, in contesti diafasici anche bassi e trascurati, tali perifrasi, in italiano standard e neo standard, hanno perso molto “spazio” d’uso, e sono oggi relegate
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Tramutoli, Laura. "PROFILO SOCIOLINGUISTICO DELL’ITALIANO DELLE ‘VERSIONI’: IL TRADUTTESE CLASSICO È UN SOTTOCODICE?" Italiano LinguaDue 13, no. 2 (2022): 336–53. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17142.

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Abstract:
Questo articolo tratta della varietà di italiano utilizzata nella traduzione dalle lingue classiche – il cosiddetto ‘traduttese classico’ –, analizzandone le proprietà linguistiche e sociolinguistiche e sostenendone un inquadramento nel diasistema dell’italiano contemporaneo quale sottocodice (Berruto, 1987). Caratterizzato da un alto grado di formalità e formalizzazione, il traduttese segna una tendenza opposta su tutti gli assi di variazione sociolinguistica a quella che motiva il processo attuale di ristandardizzazione dell’italiano, tipicamente orientato ad accogliere tratti substandard. I
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Zoppi, Chiara. "I messaggi digitali nei romanzi e-pistolari italiani: un'indagine linguistica e funzionale." Lingue e culture dei media 6, no. 2 (2023): 127–53. http://dx.doi.org/10.54103/2532-1803/19898.

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Abstract:
Il contributo vuole indagare la diffusione di romanzi e-pistolari – costituiti interamente o in parte da e-mail, SMS e chat – in Italia; per tale scopo si esamina un corpus di messaggi (e-mail, SMS e messaggi scambiati via chat) contenuti all’interno di romanzi o racconti pubblicati in Italia tra il 2002 e il 2021. Di ogni messaggio si analizzano fenomeni grafici, fonetici, morfologici, pragmatici, testuali e lessicali, valorizzando in modo particolare gli aspetti che la nuova varietà di italiano – il cosiddetto “e-taliano” – proietta sulla comunicazione digitale, e che i romanzi contemporanei
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Nodari, Rosalba, and Silvia Calamai. "“La lingua il seme i dialetti sono i fiori e gli accenti sono i petali”. Competenze meta-sociolinguistiche e contesti scolastici." Quaderns d’Italià 28 (December 18, 2023): 125–46. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.571.

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Abstract:
Il lavoro prende in esame le risposte date a un questionario sociolinguistico da parte di 314 studenti e studentesse di alcune scuole secondarie di primo e secondo grado toscane caratterizzate da un’alta percentuale di persone con retroterra migratorio. Lo scopo è osservare il rapporto che intercorre tra gli studenti e la lingua del paese d’arrivo, con particolare attenzione al riconoscimento dialettale. L’analisi è stata condotta con metodi quantitativi e qualitativi; i risultati mostrano che un atteggiamento positivo verso la diversità linguistica favorisce il riconoscimento dei dialetti e c
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Pauletto, Franco, and Biagio Ursi. "”Eh ciò, Sergio el xe stà anca sfortunà”." Cuadernos de Filología Italiana 28 (July 15, 2021): 131–61. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.72116.

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Abstract:
Basato sui principi teorici e metodologici dell’analisi della conversazione, questo studio descrive gli usi in interazione di ciò ([ʧɔ]), un segnale discorsivo presente in diverse varietà italo-romanze ancora ampiamente diffuse in Veneto, ma frequente anche nell’italiano regionale parlato in quest’area. I dati provengono da telefonate informali e da conversazioni in famiglia, in italiano e in dialetto trevigiano ([trevi'zaŋ]). I risultati preliminari mostrano che ciò (dalla forma imperativa del verbo veneto ciór / tór / tòr ([ʧor] / [tor] / [tɔr], ‘prendere’) è usato principalmente all’inizio
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Migliorelli, Giorgia, and Maria Adelaide Ranchino. "La Biblioteca Centrale “G. Marconi” del CNR nel Polo delle scienze SBN." DigItalia 15, no. 1 (2020): 87–98. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00006.

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Abstract:
La Biblioteca Centrale del CNR nel corso degli anni ha raccolto un cospicuo patrimonio documentario che è stimato oggi complessivamente intorno ai 600.000 volumi, di cui circa 150.000 di antiquariato scientifico con un eccezionale valore storico-culturale. Le opere possedute abbracciano diversi ambiti e in particolare si focalizzano sulla ricerca scientifica, il progresso tecnico, la storia del pensiero scientifico e le pubblicazioni edite dal CNR o finanziate con il suo contributo, con particolare riguardo alla documentazione dei primati scientifici e tecnici italiani. Per dare massima visibi
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Ferroni, Roberta. "Nuove forme di associazionismo italiano in Brasile: un'indagine stilistica e linguistica in comunità online post Covid-19." Italica 100, no. 2 (2023): 223–45. http://dx.doi.org/10.5406/23256672.100.2.06.

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Abstract:
Abstract Lo studio indaga nuove forme di aggregazione virtuale da parte di emigrati italiani vecchi e nuovi iscritti a due gruppi Facebook. Il corpus è costituito da scambi (neo)epistolari, prodotti nella fase post Covid-19, da italiani che risiedono in Brasile o che stanno progettando un trasferimento e con profili differenziati (nuclei familiari, studenti e ricercatori universitari, piccoli imprenditori, pensionati, turisti). L'analisi qualitativa ha permesso di analizzare le varietà linguistiche migratorie in uso nei due gruppi Facebook e con esse gli scopi e i valori che intendono veicolar
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Shabaj, Flora. "Contatti linguistici e culturali tra le due sponde dell’Adriatico. L’italiano degli scrittori di origine albanese." Italianistica Debreceniensis 26 (December 1, 2020): 69–86. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2020/9382.

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Abstract:
La letteratura migrante è un potente mezzo di espressione che offre una grande varietà di interpretazioni e una grande fonte di ispirazione per gli studiosi per indagare i diversi aspetti della vita e quelli della società. Trovandosi nel mezzo, gli autori migranti hanno l'opportunità di vivere (in) due o più lingue e culture unendole, cambiandole e plasmandole. È proprio qui che avviene il contatto linguistico e dove si svolgono diverse strategie che diventano una parte interessante di una ricerca linguistica e letteraria. Questo articolo indaga il contatto tra la lingua albanese e quella ital
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Pona, Alan, and Andrea Valzania. "STUDENTI SINOFONI A PRATO. UN’ANALISI DELLE COMPETENZE LINGUISTICO-COMUNICATIVE IN ITALIANO DELLA POPOLAZIONE STUDENTESCA." Italiano LinguaDue 16, no. 2 (2025): 212–23. https://doi.org/10.54103/2037-3597/27765.

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Abstract:
Dopo avere ricostruito le principali caratteristiche delle migrazioni cinesi a Prato, l’articolo propone una riflessione sulle difficoltà linguistiche e linguistico-comunicative delle giovani generazioni di origine cinese attraverso l’analisi dei risultati di due rilevazioni effettuate tra il 2018 e il 2021 dal Comune di Prato. La tesi proposta è che il gap esistente tra popolazione studentesca sinofona e quella con altri background migratori non sia da rintracciare solamente nella distanza tipologica tra le varietà linguistiche di cinese parlate e l’italiano, ma anche, se non soprattutto, nel
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Di Salvo, Margherita. "ITALIANO REGIONALE CAMPANO COME L2 DI SRILANKESI DI PRIMA E SECONDA GENERAZIONE: UN QUADRO SOCIOLINGUISTICO." Italiano LinguaDue 17, no. 1 (2025): 614–31. https://doi.org/10.54103/2037-3597/29106.

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Abstract:
Questo studio analizza alcuni tratti morfosintattici dell’italiano regionale campano parlato da migranti srilankesi di prima e seconda generazione. L’obiettivo è esaminare la distribuzione differenziale di tali tratti tra le due generazioni, al fine di comprendere in che modo il processo di integrazione linguistica, tipicamente più marcato nella seconda generazione, si rifletta nel loro comportamento linguistico. Il corpus è composto da 22 parlanti di prima generazione e 18 di seconda generazione, intervistati attraverso un questionario sociolinguistico. I risultati evidenziano una maggiore pr
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Airoldi, Sara. "Gli esordi dell'apostolato via etere: le radioprediche di Vittorino Facchinetti (1926-1936)." SOCIETÀ E STORIA, no. 132 (July 2011): 301–30. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-132004.

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Abstract:
La crescente sensibilitÀ della Chiesa nei confronti dei mezzi di comunicazione e l'esigenza di allestire una programmazione variegata determinarono, a partire dal 1926, l'ingresso e il graduale consolidamento del genere della predicazione religiosa nei palinsesti radiofonici. L'autrice si propone di ricostruire la prima esperienza di apostolato via etere ad opera del francescano Vittorino Facchinetti ripercorrendone articolazione e contenuti e valutandone gli esiti in termini di popolaritÀ. I testi delle omelie, pubblicati in numerose raccolte a cura dello stesso Facchinetti, presentano una no
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Semeraro, Alessandra. "Un italiano del seicento nel mondo plurilingue africano: La compresenza di più lingue nell’Opera Di Cavazzi." Revista X 17, no. 2 (2022): 588. http://dx.doi.org/10.5380/rvx.v17i2.83770.

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Abstract:
Considerando i contributi teorici della Sociolinguistica (AUER, 1984; BERRUTO, 2005; WEINREICH, 1953), l’obiettivo del presente studio consiste nell’analizzare il tema del plurilinguismo nell’opera di Giovanni Antonio Cavazzi da Montecuccolo, missionario vissuto nel regno del Congo e dell’Angola nel XVII secolo. Come si evince dai contributi citati, con plurilinguismo si intende la presenza all’interno di una stessa comunità, o nel repertorio linguistico di un singolo parlante, di almeno due varietà linguistiche. Basandoci su tale definizione, possiamo affermare che l’opera di Cavazzi presenta
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Guzmán Riverón, Martha. "Mi godo la vita a Venezia: una ricerca tra gondolieri e studenti su alcune particelle." Cuadernos de Filología Italiana 31 (November 11, 2024): 181–94. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.92784.

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Abstract:
Le lingue romanze e alcune lingue non romanze utilizzano i cosiddetti pronomi riflessivi in contesti in cui non si intende esprimere la riflessività in senso stretto. Esempi sono “Mi studio l'intera lezione” o “Mi mangio un panino”. A questi usi si è dato, tra gli altri, il nome di pseudoreflessivi (Oesterreicher 1993). Il loro uso può variare non solo da una lingua all'altra, ma anche da una varietà regionale della stessa lingua all’altra. Il presente contributo propone un approccio all’argomento in italiano dal punto di vista del parlante. Il nostro obiettivo in questo lavoro è quello di stu
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Canavese, Paolo, and Laura Mori. "LA TRADUZIONE COME CATALIZZATORE DI CHIAREZZA NEI TESTI NORMATIVI A PARTIRE DA UN’ANALISI COMPARATIVA DELLA SINTASSI IN VARIETÀ DI ITALIANO LEGISLATIVO." Comparative Legilinguistics 58 (June 28, 2024): 113–50. http://dx.doi.org/10.14746/cl.2024.58.3.

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Abstract:
Translation is often considered as an ally of plain legal language. This corpus-based study sets out to provide empirical support for this hypothesis by comparing different varieties of legislative Italian used in a monolingual context (Italy) and in two multilingual settings (Switzerland and the European Union). The investigation relies primarily on a quantitative analysis of syntax informed by natural language processing (NLP) methods. The results suggest that translated legislation features shorter sentences, fewer nominalizations, an underuse of the passive voice, fewer non-finite clauses,
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Dell’Aversana, Giuseppina, Carmela Buono, Elisa De Carlo, et al. "Qualità della vita lavorativa, differenze di genere e di ruolo nel personale docente e ricercatore nelle università: un'indagine nel contesto italiano." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2024): 137–60. http://dx.doi.org/10.3280/pds2024-003011.

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Abstract:
Nel corso degli ultimi anni è cresciuta l'attenzione intorno ai temi del benessere e della salute nel contesto accademico. Studi recenti suggeriscono che il personale docente e ricercatore è sottoposto a numerose pressioni sul lavoro provenienti da una varietà di fonti e questo determina importanti ricadute sui livelli di benessere. Nello specifico, il presente lavoro si è proposto di esplorare nell'ottica del modello JDR, richieste, risorse lavorative ed esiti di benessere lavorativo e verificare differenze significative in relazione al genere e al ruolo del personale accademico. Lo studio ha
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Lamberti, Marika, and Marta Maffia. "“E IL NAPOLETANO, DOVE LO METTI?” LO SPAZIO DEL DIALETTO NEI REPERTORI PLURILINGUI DI IMMIGRATI ADULTI A NAPOLI." Italiano LinguaDue 17, no. 1 (2025): 161–86. https://doi.org/10.54103/2037-3597/29075.

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Abstract:
Inserendosi tra gli studi che esplorano il binomio dialetto-immigrazione nel contesto italiano, questo contributo fornisce uno sguardo su Napoli, città caratterizzata da una consistente presenza straniera e dalla forte dialettofonia. L’obiettivo è osservare lo spazio occupato dal dialetto napoletano nei repertori linguistici di un campione di 257 cittadini stranieri adulti residenti a Napoli, provenienti da 45 diversi paesi e con caratteristiche biografiche e sociolinguistiche molto varie. I dati, raccolti attraverso l’uso combinato della tecnica del ritratto linguistico e di un task di produz
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Artoni, Daniele, and Ishkhan Dadyan. "TRANSLATING PRAGMATICS: A CORPUS-BASED STUDY ON ARMENIAN, ITALIAN AND RUSSIAN DIMINUTIVES." Italiano LinguaDue 15, no. 2 (2023): 51–63. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/22015.

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Abstract:
Diminutive affixes are a common morphological feature across languages and their denotative function of reducing the referent they are attached to can trigger emotional readings, like affection and endearment, as well as serve as pragmatic mitigators, both as positive and negative politeness markers. The current crosslinguistic study aims at investigating how pragmatically motivated diminutives are translated from Armenian and Italian into Russian, and vice versa. To do so, the analysis has been conducted on the data retrieved from two subcorpora of the Russian National Corpus (NKRJa), namely
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Assenza, Elvira. "Usi deittici e modali del futuro sintetico nel siciliano nord-orientale." Cuadernos de Filología Italiana 30 (November 13, 2023): 25–39. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.83880.

Full text
Abstract:
Il contributo presenta i risultati inediti di un’indagine sul futuro sintetico nel siciliano nord-orientale, assumendo come principali criteri di riferimento: la diffusione diatopica; la persistenza dia-generazionale; la presenza di flessione completa della persona del verbo; la tipologia di forme e di impieghi. L’indagine è stata condotta su un vasto areale che comprende, oltre a Messina, punti recessivi/conservativi e centri dinamici/innovativi situati all’interno dell’area nordorientale, lungo il versante ionico e lungo il versante tirrenico. Il campione d’informatori, misto tra uomini e do
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De Marco, Anna, and Patrizia Sorianello. "COMPLAINTS IN ITALIAN AS A SECOND LANGUAGE: A STUDY ON (SOCIO)PRAGMATIC STRATEGIES AND PROSODIC VARIATIONS." Italiano LinguaDue 16, no. 2 (2025): 104–21. https://doi.org/10.54103/2037-3597/27760.

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Abstract:
This study analyzes the production of complaint acts in both L2 Italian and native Italian. It focuses on examining the relationship between the prosodic indices used by Italian learners and native speakers during the production of complaints, as well as the (socio)pragmatic strategies employed to execute these acts. To this end, a sample of protests produced by Arabic-speaking and Spanish-speaking learners, as well as by a group of native speakers through oral role-plays, to analysis was analysed from both a socio-pragmatic and a phonetic perspective. The preliminary results indicate a divers
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Onelli, Corinna. "Tradurre, leggere, scrivere il Satyricon di Petronio nel Seicento." Cuadernos de Filología Italiana 27 (July 7, 2020): 109–35. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.63246.

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Abstract:
L’articolo prende in esame un manoscritto seicentesco (Ang) recante la traduzione in italiano del Satyricon di Petronio, opera dell’Antichità celebre per i suoi contenuti osceni. La traduzione è anonima e si ipotizza di origine settentrionale (Venezia?). Ang non è autografo e probabilmente rappresenta una pubblicazione clandestina. Il confronto sistematico del testo di Ang con le edizioni del Satyricon (in latino), pubblicate fra Cinque e Seicento, ha mostrato come l’autore della traduzione fosse del tutto alieno da preoccupazioni di natura filologica. Quest’ultimo mostra tuttavia una buona pa
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Ožbot, Martina. "Alcuni cenni sugli italianismi in sloveno." Linguistica 48, no. 1 (2008): 159–66. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.48.1.159-166.

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Abstract:
Come è tipico delle aree di confine tra due o più lingue, anche nel caso dello sloveno e dell’italiano si possono osservare diversi fenomeni dovuti al contatto linguistico, uno dei temi di ricerca preferiti dal nostro Festeggiato. Gli scambi interlinguistici – lessicali, morfosintattici e altri – sono infatti tra le testimonianze più profonde della convivenza tra due o più lingue, specialmente nelle situazioni caratterizzate da una antica e continua presenza di contatto. Parlando dell’italiano e dello sloveno, e limitandoci ai lessemi italiani in sloveno, tralasciando quindi gli scambi nella d
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Vai, Massimo. "Osservazioni sul soggetto espletivo tra fiorentino del Due-Trecento, antico francese e volgari dell’Italia Settentrionale." Cuadernos de Filología Italiana 26 (October 2, 2019): 119–42. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.57387.

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Abstract:
Il soggetto espletivo caratterizza la sintassi dell’italiano antico, dell’antico fracese e dell’antico provenzale. Se ne trovano numerosi esempi anche nei volgari medievali dell’Italia Settentrionale. Dal momento che le lingue romanze sono continuazione di una lingua pro-drop, il latino, non stupisce di trovare fasi pro-drop nelle più antiche testimonianze delle stesse. Tuttavia, la non obbligatorietà del pronome soggetto espresso si organizza diversamente nelle varietà medievali, che manifestano una sintassi caratterizzata da pro-drop asimmetrico: comportamento pro-drop per le proposizioni pr
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Cuccaroni, Valerio. "Didattica pandemica. La digitalizzazione forzata della scuola italiana durante l'epidemia da Covid-19." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (August 2021): 59–76. http://dx.doi.org/10.3280/pri2020-001005.

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Abstract:
La pandemia da Covid-19 ha indotto le istituzioni scolastiche italiane a sostituire la didattica in presenza con una varietà di forme di apprendimento online. Per indicare queste forme di e-learning, il governo italiano ha fatto ricorso al termine Didattica a Distanza (DaD) creando un neologismo semantico che denuncia la mancanza di inquadramento storico-pedagogico e di un piano già predisposto, con la conseguente necessità di improvvisare. Come nel resto d'Europa, la maggior parte dei docenti ha insegnato online per la prima volta e ha trasposto a distanza le pratiche tipiche della presenza.
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Ni, Yang, and Letizia Vallini. "“NUOVI” ITALIANI TRA ITALIA E CINA: LINGUA E IDENTITÀ DI UNA NUOVA ITALIANITÀ." Italiano LinguaDue 15, no. 1 (2023): 288–309. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/20392.

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Abstract:
L’Italia, con la sua posizione strategica dal punto di vista geopolitico ed economico, è da più di trent’anni meta d’immigrazione, pur continuando al contempo a essere paese di emigrazione. Sebbene la Cina del XXI secolo non si collochi tra i primi Paesi quale meta d’emigrazione italiana, nell’ultimo decennio la presenza della popolazione italiana in Cina è in continuo aumento. Il presente contributo si propone di delineare un profilo sociolinguistico degli emigrati italiani in Cina, in cui si vuole mettere in luce non solo la vitalità e la dinamicità delle varietà dell’italiano, ma anche il c
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Guarda, Marta, and Gisela Mayr. "PLURALISMO LINGUISTICO NELLA SCUOLA E COMPETENZE DIDATTICHE: ESPERIENZE DALL’ALTO ADIGE." Italiano LinguaDue 15, no. 2 (2023): 569–84. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/21973.

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Abstract:
In Alto Adige, il trilinguismo istituzionale (tedesco, italiano, ladino) e la diglossia convivono con nuove lingue e varietà portate nel territorio grazie ai flussi migratori. La crescente diversità linguistica e culturale della Provincia di Bolzano ha un forte impatto sulla vita scolastica quotidiana e pone nuove sfide ai docenti: l’inclusione e la valorizzazione di tutte le lingue che alunni e alunne portano in classe, così come la mobilitazione dei loro interi repertori linguistici per l’apprendimento, richiedono infatti abilità, motivazioni e conoscenze specifiche. In questo contributo des
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Rigamonti, Enrica. "RACCONTARE L’ALTRO, ASCOLTARE L’ALTRO E SCOPRIRE SÉ STESSI." Italiano LinguaDue 17, no. 1 (2025): 57–70. https://doi.org/10.54103/2037-3597/29070.

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Abstract:
All’insegna del neoplurilinguismo, in questo articolo si presenta una attività didattica in cui, con un approccio multimediale e multimodale, apprendenti di italiano L2 di livello B2+/C1 e di varie nazionalità sono chiamati a lavorare su pluralità di testi tratti da viarie fonti al fine di condurre una riflessione sulla propria e altra cultura, attraverso l’osservazione, l’analisi l’identificazione e il confronto di fenomeni culturali vicini o distanti dalla propria cultura. L’attiva didattica si propone come principale obiettivo quello di portare gli studenti a riflettere sull’importanza del
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Macaro, Ernesto. "Review of recent research (2000–2008) on applied linguistics and language teaching with specific reference to L2 Italian." Language Teaching 43, no. 2 (2010): 127–53. http://dx.doi.org/10.1017/s0261444809990358.

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Abstract:
L'apprendimento della lingua italiana come lingua straniera (L2), probabilmente per motivazioni storico-culturali, è di carattere specialistico. Di conseguenza, l'impronta globale della lingua italiana, rispetto ad altre lingue straniere come l'inglese, lo spagnolo ed il francese, risulta essere abbastanza limitata. Sorprende quindi il fatto che in diversi progetti di ricerca, nel campo della linguistica applicata e dell'apprendimento delle L2, l'italiano sia la lingua studiata dai partecipanti oggetto di studio. Questa rassegna di studi verte ad identificare gli approfondimenti della ricerca
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Laurenti, Kim. "DALLA RIMOZIONE ALLA TRASMISSIONE? RUOLO E INFLUENZA DELLA SCUOLA SULLE PRATICHE LINGUISTICHE DEGLI EMIGRATI ITALIANI IN FRANCIA (1920-1970)." Italiano LinguaDue 15, no. 1 (2023): 112–19. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/20379.

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Abstract:
A differenza di altre nazionalità, l’emigrazione italiana in Francia è caratterizzata da un abbandono quasi totale dell’italiano e delle lingue regionali, dovuto anche, in parte, alla scarsa diffusione della lingua nazionale sul territorio. A tal proposito, comunque, appare anche decisivo il ruolo assunto dalla scuola francese che, all’inizio del secolo scorso, non è pensata per accogliere le varietà linguistiche dei figli di emigrati, costringendoli quindi ad una assimilazione linguistica totale. Eppure, è sempre tramite questa stessa scuola che, a partire della seconda metà del Novecento, i
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Matteucci, Paolo. "La didattica dell’italiano a distanza: un case study." Revista Italiano UERJ 12, no. 1 (2021): 19. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.62148.

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Abstract:
ABSTRACT: Questo saggio si propone il fine di misurare l’impatto della transizione dalla didattica in aula a quella a distanza nel contesto dei corsi di italiano per principianti offerti, nel semestre autunnale 2020, dal Programma di Italiano dell’università canadese Dalhousie. Prendendo simultaneamente in considerazione i risultati del feedback formale e informale fornito dagli allievi, i dati raccolti tramite la ricerca-azione e l’osservazione dei corsi da parte di specialisti esterni, e una molteplicità di parametri valutativi, il presente intervento mira a delineare alcuni vantaggi e svant
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Scetti, Fabio. "Alla ricerca dell’Italianità. Il ruolo dell’italiano nella comunità italiana di Montreal." Italian Canadiana 36, no. 1 (2022): 151–68. http://dx.doi.org/10.33137/ic.v36i1.39390.

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Abstract:
Questo contributo s’inserisce in una ricerca etnografica più ampia sulla “comunità italiana” di Montreal, in Canada. Il suo scopo principale è quello di illustrare la situazione della lingua italiana e delle altre lingue e dialetti parlati dai discendenti della migrazione italiana nella città. Inoltre, tale progetto è volto a sottolineare l’importanza della questione della diversità e varietà linguistica nel processo identitario del gruppo, alla ricerca di una sua italianità, e il ruolo chiave delle pratiche linguistiche e della loro evoluzione in un contesto multilingue come quello di Montrea
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Provero, Luigi. "Castelli, villaggi e poteri locali : modelli e varianti." Mélanges de l École française de Rome Moyen Âge 121, no. 2 (2009): 291–99. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2009.9520.

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Abstract:
Per leggere il confronto scientifico tra Italia e Francia attorno ai temi della società e dei poteri rurali, il punto di partenza obbligato è costituito dalla thèse di Pierre Toubert sul Lazio, sia per la rilevanza delle sue analisi (che individuano nei castelli una struttura globalizzante attorno a cui si può intrecciare una trama particolarmente fitta di collegamenti), sia per la sua capacità di agire da tramite tra le due storiografie, proponendo alla comunità scientifica italiana modelli di matrice francese. L’efficacia di Toubert è però tanto più rilevante in quanto si inserisce in un con
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La Perna, Rosalia, and Antonio Serradifalco. "ITALIANO E DIALETTO: ESPERIENZE DIDATTICHE PER UN CURRICOLO VERTICALE INTEGRATO IN PROSPETTIVA ECOLINGUISTICA." Italiano LinguaDue 16, no. 2 (2025): 365–75. https://doi.org/10.54103/2037-3597/27850.

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Abstract:
Le Indicazioni nazionali e le politiche di tutela delle minoranze linguistiche e del patrimonio dialettale sollecitano il mondo della scuola a sperimentare percorsi di educazione linguistica plurilingue integrata, italiano - lingue - dialetti, per favorire l’alfabetizzazione culturale e sociale del bambino, lo sviluppo della sua identità attraverso il contatto con l’alterità linguistica e culturale, la partecipazione democratica. Il presente lavoro illustra due esperienze didattiche di educazione linguistica integrata attraverso la valorizzazione dellevarietà dialettali, per un curricolo verti
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Busato, Alessia, and Giancarlo Corň. "I distretti nella crisi: declino, adattamento o innovazione?" ARGOMENTI, no. 32 (September 2011): 71–93. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-032004.

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Abstract:
Questo articolo propone un'analisi sulle tendenze dell'economia dei distretti italiani, fornendo riferimenti empirici e teorici a sostegno di una precisa tesi interpretativa: il modello italiano di organizzazione locale della produzione č ancora oggi vitale, ma ha bisogno di accelerare il processo di evoluzione verso assetti organizzativi, tecnologici e istituzionali piů moderni. In tale prospettiva, l'articolo effettua una rassegna di alcuni contributi recenti di ricerca e presenta inoltre i risultati di una analisi econometrica che documentano la capacitŕ di tenuta ma anche le diverse linee
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Perconti, Pietro. "Varietŕ di naturalismo." PARADIGMI, no. 1 (May 2009): 185–91. http://dx.doi.org/10.3280/para2009-001014.

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Abstract:
- Naturalism is a widely accepted trend of contemporary philosophy, the analytic tradition in particular. However, the (dis)continuity between philosophy and the sciences is still controversial. In this paper a survey is presented of the different approaches to philosophical naturalism, focusing on the debate between a pluralistic position and a more restrictive one. The latter is well represented by Sandro Nannini's Naturalismo cognitivo (2007), the best example of "hard" naturalism on the Italian philosophical scene. In contrast with this position, we argue that many genuine philosophical is
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Salvi, Sergio. "La "rivoluzione verde" di Nazareno Strampelli." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2011): 107–21. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003006.

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Abstract:
Nazareno Strampelli (1866-1942) fu il più importante genetista agrario italiano durante i primi quattro decenni del ventesimo secolo. Grazie all'applicazione dei principi dell'ibridazione e della genetica mendeliana nel suo programma di miglioramento genetico del frumento avviato a Rieti fin dal 1903, egli creò numerose varietà di frumento a fusto breve, resistenti alle "ruggini" e a maturazione precoce, molto simili alle cosiddette "varietà ad alto rendimento" ottenute negli anni Cinquanta da Norman Borlaug e ampiamente diffuse in tutto il mondo all'epoca della "rivoluzione verde". Dopo la
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