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Academic literature on the topic 'Vitro coltura'
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Journal articles on the topic "Vitro coltura"
Ruta, Claudia. "La coltura in vitro per la conservazione della biodiversità orticola." Italus Hortus 25 (2018): 1–11. http://dx.doi.org/10.26353/j.itahort/2018.1.3690.
Full textBotto, A., S. Ungari, S. Riba, S. Ribero, C. Dadone, M. Mediago, and R. Zolfanelli. "Coltura Cellulare E Test Di Chemiosensibilità in Vitro Nelle Neoplasie Vescicali Superficiali: Risultati Preliminari Dell'Applicazione Clinica." Urologia Journal 58, no. 5 (October 1991): 570–72. http://dx.doi.org/10.1177/039156039105800520.
Full textDi Lullo, A. M., M. Scorza, F. Amato, M. Comegna, V. Raia, L. Maiuri, G. Ilardi, E. Cantone, G. Castaldo, and M. Iengo. "An ex vivo model contributing to the diagnosis and evaluation of new drugs in cystic fibrosis." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 3 (June 2017): 207–13. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1328.
Full textDi Pietro, Maria Luisa, and Roberta Minacori. "Qual è il rischio delle tecniche di fecondazione artificiale?" Medicina e Morale 47, no. 3 (June 30, 1998): 465–97. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.832.
Full textCapuana, Maurizio. "Le colture in vitro per il fitorimedio." Italus Hortus, no. 24 (2018): 15–28. http://dx.doi.org/10.26353/j.itahort/2017.3.1528.
Full textBotto, A., C. Bumma, S. Riba, S. Ungari, and R. Zolfanelli. "Chemiosensibilità Del Carcinoma Renale Su Colture Cellulari in Vitro." Urologia Journal 56, no. 4 (August 1989): 507–12. http://dx.doi.org/10.1177/039156038905600420.
Full textVitali, G., L. Conte, S. Foddai, and M. Nicoletti. "Colture in Vitro di Withania Somnifera Dunal (Solanaceae) Chemotipo Italiano." Giornale botanico italiano 128, no. 1 (January 1994): 453. http://dx.doi.org/10.1080/11263509409437260.
Full textCanzi, M., P. Coral, T. Roggio, L. De Filippo, and G. Panarello. "Valutazione clinico/morfologica di Amukine Med® e Braunol®, su CVC in spisilicone." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 2 (January 24, 2018): 19–22. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1431.
Full textForni, C., A. Frattarelli, and M. Grilli Caiola. "Studi Sulla Rigenerazione in Colture in Vitro di Fragaria X Ananassa Duch." Giornale botanico italiano 130, no. 1 (January 1996): 387. http://dx.doi.org/10.1080/11263509609439622.
Full textDe Angeli, S., A. Fandella, C. Gatto, S. Buoro, C. Favretti, G. L. Drago Ferrante, and G. Anselmo. "Stromal cell and human prostatic epithelial cell in-vitro co-coltures: Growth and morphology." Urologia Journal 63, no. 1_suppl (January 1996): 65–68. http://dx.doi.org/10.1177/039156039606301s16.
Full textDissertations / Theses on the topic "Vitro coltura"
Rossi, Melissa. "Realizzazione di un protocollo di coltura in vitro di tessuto endometriale equino e studio dell'espressione di geni correlati alla produzione di citochine infiammatorie dopo co-coltura dei campioni con due diverse dosi di cellule staminali mesenchimali." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3426786.
Full textNegli ultimi decenni, nonostante si sia registrata un'intensa attività di ricerca nell'ambito della riproduzione equina, non si è verificato un significativo aumento della fertilità della popolazione. A oggi, le terapie disponibili per il trattamento di patologie della sfera riproduttiva sono limitate a pochi protocolli sia per le peculiarità di specie ma soprattutto per le difficoltà etiche, cliniche ed economiche che si devono affrontare per la sperimentazione di nuovi trattamenti in vivo. Un campione facilmente reperibile per eseguire tests da utilizzare in ambito riproduttivo è la biopsia endometriale; tuttavia, la mancanza di studi riguardanti il mantenimento della vitalità di questo tipo di campione quando coltivato in vitro rappresenta ancora un ostacolo. A questo scopo, il presente lavoro si è posto come primo obiettivo l’ideazione di un protocollo di coltura di tessuto endometriale equino e la valutazione della sopravvivenza di due diversi tipi di biopsia endometriale (incisionale ed escissionale) mediante stima dell'attività mitocondriale, della quantità di DNA e dell'aspetto istologico del campione a 3 e 7 giorni di coltura in vitro a 37°C e 5% CO2. I risultati dimostrano che con il protocollo testato le biopsie incisionali mantengono un livello adeguato di vitalità fino ai 3 giorni rappresentando un campione valido da utilizzare per prove in vitro. Inoltre, la metodica consente la valutazione di innovativi fronti terapeutici come quello delle cellule staminali mesenchimali (MSCs). Tali cellule si sono dimostrate capaci di favorire la rigenerazione tissutale e modulare i processi infiammatori. In quest’ottica le MSCs potrebbero trovare impiego nella terapia di cavalle affette da endometrite e/o endometriosi, patologie su base infiammatoria che rappresentano uno dei principali problemi in ambito riproduttivo andando a ridurre la fertilità dell'animale e ad aumentare i costi per gli allevatori. Tuttavia, le conoscenze riguardanti il loro meccanismo d'azione e il loro impiego pratico richiede ulteriori approfondimenti. A tal scopo, la seconda parte di questo progetto ha valutato l'espressione di geni correlati alla produzione di citochine infiammatorie dopo co-coltura per 3 giorni di biopsie incisionali endometriali con due diverse dosi di cellule staminali equine di origine adiposa (ADSCs) (1x10^5 e 3 x 10^5 cellule). I risultati, seppur preliminari, permettono di ipotizzare che la presenza delle ADSCs modifichi l'espressione di geni coinvolti nella produzione di citochine con effetto finale immunomodulante e con possibile attivazione di meccanismi anti-batterici e anti-fibrotici che potrebbero essere alla base del ripristino della funzionalità endometriale. Inoltre, per alcune citochine questo effetto immunomodulatorio sembra essere dose-dipendente e merita ulteriori approfondimenti.
CASALES, Fabrizio Giuseppe. "Applicazione della coltura in vitro alla propagazione di portinnesti di agrumi tolleranti al virus della tristezza e del gelso." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91228.
Full textGiantin, Mery. "Effetti di fattori intrinseci ed estrinseci sull'espressione in vivo ed in vitro degli enzimi farmaco-metabolizzanti epatici del bovino." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3426269.
Full textCASTIGLIONE, GIULIA. "Effetti metabolici in vitro degli inibitori delle deacetilasi istoniche su colture primarie di epatociti di ratto." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426424.
Full textL’acetilazione e la deacetilazione del DNA sono meccanismi epigenetici cruciali responsabili della regolazione della struttura della cromatina e della trascrizione del DNA, che consentono una maggiore o minore accessibilità ai fattori di trascrizione e alla RNA polimerasi, inducendo o inibendo rispettivamente l’espressione genica. In letteratura è descritto che gli inibitori della deacetilazione degli istoni (HDACIs = histone deacetylase inhibitors) possono influenzare il DNA inducendo la traduzione di geni tipicamente espressi nelle cellule del fegato ed il differenziamento di linee cellulari tumorali verso il pattern epatico, tuttavia sono ancora pochi i dati disponibili sui loro specifici effetti sugli epatociti. Epatociti di ratto Sprague-Dawley appena isolati sono stati seminati su piastre con substrato di matrigel e coltivati con medium di controllo o con medium contenente uno dei seguenti HDACIs: il sodio butirrato (NaBu, 500 nM), l’acido valproico (VPA, 2 mM) e la tricostatina A (TSA, 10 mM). Dopo 4 giorni sono stati determinati i seguenti parametri: la funzionalità del metabolismo epatico tramite l’analisi della secrezione di albumina (sandwich ELISA, normalizzando i dati per il contenuto proteico misurato con il metodo di Bradford tramite il Blu di Comassie), l’analisi dell’espressione genica di albumina (analisi di Real Time PCR, RT-PCR), la quantificazione della sintesi di urea (realizzata mediante metodo colorimetrico con il carico di ammoniaca), la stima della citotossicità (quantificazione del rilascio di latticodeidrogenasi [LDH] mediante spettrofotometria) e della proliferazione cellulare (incorporazione di bromodesossiuridina [BrDU] mediante microscopia a fluorescenza). La secrezione di albumina è risultata raddoppiata dopo l’esposizione degli epatociti al NaBu rispetto ai controlli (92.35 ± 18.97 ?g/mg proteine contro 44.36 ± 7.81 ?g/mg proteine; p = 0.02), mentre è stata inibita dal VPA (25.09 ± 3.02 ?g/mg proteine contro 44.36 ± 7.81 ?g/mg proteine; p = 0.03) e non è influenzata dal TSA (46.9 ± 9.12 ?g/mg proteine contro 44.36 ± 7.81 ?g/mg proteine; p = 0.83). L’analisi dell’espressione di albumina tramite RT-PCR conferma tali risultati (i dati sono espressi come valori relativi rispetto ai controlli i quali per convenzione hanno valore 1; VPA = 2.2; NaBu = 2.6; TSA = 1.8). Il metabolismo dell’urea è risultato inalterato (controlli = 25.47 ± 4.06 ?g/mg proteine/ora; VPA = 23.45 ± 4.87 ?g/mg proteine/ora, p = 0.75; NaBu = 30.53 ± 6.98 ?g/mg proteine/ora, p = 0.54; TSA = 25.89 ± 5.97 ?g/mg proteine/ora, p = 0.95). Le cellule sono risultate significativamente meno vitali se esposte al NaBu (54.26 %, p <0.001) ed al VPA (40.12 %, p = 0.0097) rispetto ai controlli (70.74%), mentre il TSA si è dimostrato meno citotossico (67.85 %, p = 0.56). La proliferazione degli epatociti è risultata incrementata nell’esposizione al VPA (19.82 ± 3.19 cellule BrDU-positive/mm2, p <0.01) mentre è diminuita con il NaBu (2.05 ± 0.84 cellule BrDU-positive/mm2) rispetto ai controlli (5.88 ± 0.70 cellule BrDU-positive/mm2, p <0.01). Il NaBu sembra quindi essere un agente di differenziazione per gli epatociti in grado di stimolare l’espressione genica dell’albumina e la sua secrezione. Tuttavia la sintesi di urea sembra non esserne influenzata. Il NaBu è risultato meno epatotossico del VPA, il quale costituisce peraltro un buono stimolo proliferativo. Il TSA gioca un ruolo quasi neutro ai dosaggi testati. Questi risultati suggeriscono di approfondire un possibile utilizzo degli HDACIs per incrementare le funzioni tipiche degli epatociti non solo in vitro ma anche nei dispositivi per il fegato bioartificiale.
CERQUENI, GIORGIA. "In vitro strategies and development of bioengineered approaches for studying age-related osteochondral diseases." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/292220.
Full textLo scopo di questo progetto di dottorato è lo sviluppo di modelli di coltura in-vitro per studiare diversi aspetti dell'osteoartrosi (OA), una malattia degenerativa che coinvolge tutti i tessuti dell’articolazione tra cui la cartilagine articolare, la membrana sinoviale e l'osso subcondrale. L'incidenza globale dell'OA del ginocchio è di 203 per 10.000 persone all’anno e cresce con l'aumentare dell'età, raggiungendo un picco tra i 70-79 anni. Il principale sintomo disabilitante dell'OA è il dolore, tipicamente intermittente e portante (meccanico) che può, in alcuni casi, a stress psicologico. Contrariamente alla comune descrizione di una patologia correlata all'usura, l'OA è la conseguenza di un processo attivo e sbilanciato di riparazione e distruzione. Le cause che portano all’insorgenza di tale patologia non sono ancora state del tutto identificate e si dibatte ancora sull'ordine preciso degli eventi coinvolti nella sua progressione. Attualmente, la scarsa conoscenza della patogenesi dell’OA e le numerose modificazioni tissutali che la caratterizzano hanno reso complicato lo sviluppo di un modello in-vitro. È quindi necessario comprendere i meccanismi coinvolti nella progressione della patologia, nonché i target di nuovi trattamenti per il ripristino della funzionalità articolare. Qui, due diversi modelli di coltura in-vitro per indagare diversi aspetti dell'OA: (i) il coinvolgimento di cellule staminali / stromali adulte della membrana sinoviale nel rimodellamento osseo, attraverso un approccio di co-coltura 2D indiretta e (ii) il crosstalk tra condrociti e osso subcondrale in condizioni normali e patologiche, sviluppando uno scaffold 3D ingegnerizzato e simulando un microambiente infiammato. Questi due modelli hanno permesso lo studio dei comportamenti cellulari di tre tessuti coinvolti nella patogenesi dell'OA e lo sviluppo di una possibile piattaforma in-vitro per futuri studi che potranno comprendere simultaneamente queste tre componenti.
BARRACO, Giuseppe. "La coltura in vitro per la conservazione del germoplasma vegetale." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/10447/102391.
Full textPALCHETTI, ENRICO. "Studio della tuberizzazione in vitro della patata (Solanum tuberosum L.) e ruolo dell'azoto." Doctoral thesis, 2004. http://hdl.handle.net/2158/779900.
Full textMORICCA, SALVATORE. "Coltura in vitro ed analisi della variabilità genetica di Cronartium flaccidum." Doctoral thesis, 1994. http://hdl.handle.net/2158/515859.
Full textBETTINI, PRISCILLA PAOLA. "Analisi della variabilità somaclonale in presenza ed assenza di pressione selettiva in Nicotiana tabacum e Chenopodium album." Doctoral thesis, 1989. http://hdl.handle.net/2158/650742.
Full textSTOPPOLONI, DANIELA. "Studi "in vitro" per la valutazione degli effetti della Glucosammina (GlcN) e di un suo N-acetil derivato (NAPA) sulle vie anaboliche in condrociti primari umani." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11573/918684.
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